La notizie è di qualche giorno fa… o meglio a qualche giorno fa risale l’ipotesi espressa da Murdoch, proprietario della News Corporation, ovvero il più grande gruppo editoriale al mondo, di dichiarare “guerra” a Google e a Google News.
La non- notizia ha fatto ovviamente il giro del mondo nel giro di qualche ora, ma trattasi appunto secondo noi di non-notiza dal momento che impedire a Google di indicizzare i contenuti prodotti dai quotidiani di proprietà del magnate australiano ci appariva poco realistica… anche se non mettiamo in dubbio il potere di Murdoch. Negli ultimi giorni però non pochi risvolti sono venuti fuori ed ecco la vera notizia ed il perché di questo post.
In un primo momento infatti la dichiarazione appariva davvero poco probabile, evitare a Google di indicizzare i contenuti significava impedire a moltissimi lettori ed utenti di trovare le pagine dell’impero di Murdoch e non essere trovati è oggi il pericolo più grande. Perché anche il potere di Google è ovviamente innegabile.
I problemi per Murdoch partono dal fatto che attraverso Google News i lettori possono leggere i contenuti creati dai quotidiani della News Corporation accedendo direttamente al link dell’articolo, comportando grosse perdite pubblicitarie.
In realtà le perdite economiche della stampa on line non sono dovute a questo o non solo a questo, di fatti Murdoch rompendo gli indugi ha annunciato che dal 2010 il Times svilupperà una strategia basata sugli abbonamenti e la lettura a pagamento dell’ edizione online del giornale…
E non è escluso che questa nuova strategia possa essere adottata anche per altri importati quotidiani del gruppo e magari in seguito anche da altri gruppi editoriali. Personalmente credo sia davvero assurdo credere di poter rendere a pagamento i contenuti online. È grave e/o rischioso se dichiaro che un mio amico, abbonato a Il Fatto, nuovo quotidiano di Travaglio, mi ha gentilmente “regalato” il suo account e pass per poter leggere il quotidiano? E così potrebbe aver fatto con altri amici… Ma se anche così non fosse stato, non farebbe molta differenza se questo mio anonimo amico copiasse un articolo e lo inviasse ai suoi amici in una mail, oppure a sua volta decidesse di scrivere sul suo blog e citare parte dell’articolo…
Insomma credete davvero oggi rendere un quotidiano on line a pagamento possa essere la soluzione a tutti i problemi economici della stampa? Forse qualcuno continua a sottovalutare il Web e il potere che le reti sociali on line hanno.
Ma in realtà, per fortuna, non tutti sono così sciocchi, e di certo non lo è Murdoch che di fatti ha già posto solide basi per una importante alternativa. In ballo ci sarebbe - il condizionale è d'obbligo -anche l’accordo fra News Corporation (e altri editori tra cui forse l’Associated Press, da tempo in guerra con Google per gli stessi motivi) e Bing.
Secondo quanto riportato da diverse voci l’accordo prevedrebbe la presenza in esclusiva dei contenuti prodotti dalla News Corp sul motore di ricerca Microsoft. In questo caso sarebbero tutti felici, Bing infatti riuscirebbe a sottrarre traffico a Google (il motore di ricerca è in crescita ma a spese di Yahoo! e non del suo rivale) e Murdoch otterrebbe ciò che vuole, ovvero soldi senza dover rinunciare alla visibilità e alla possibilità per i suoi numerosi media di essere trovati.
Ma credete davvero questo possa portare grosse perdite a Google?