Ci siamo ripromessi di creare un documento con dati e grafici su questa atavica ma quanto mai attuale disciplina, quella del “passaparola”, ma dato che il tempo a nostra disposizione è poco, abbiamo pensato che è meglio buttare giù poche righe subito, che un libro sul tema fra molti mesi.
Il mio report non sarà quindi sistematico ma mischierà riflessioni, emozioni, dati in ordine sparso. Più che altro saranno stimoli, e se non vi bastano potete contattarci (oppure invitarci ad uno dei vostri eventi;)!
Scherzi a parte, inizio con una domanda:
"La vostra azienda e i vostri prodotti hanno delle storie da raccontare? E se sì, le vostre storie sono interessanti e ripetibili?" Se avete risposto sì, allora l’inizio è incoraggiante.
Ricordate il Cluetrain Manifesto?
“I mercati sono conversazioni”. Tenete a mente questa importante lezione.
E’ fondamentale comprendere e accettare il potere del consum-attore. Siete ancora convinti che il potere stia nei vostri uffici comunicazione? Non riuscirete ad avere sostenitori della vostra marca.
Capire cosa fa di una persona un sostenitore di una marca è fondamentale per creare quelle opportunità che vi permetteranno di integrare il passaparola nel marketing mix e costruire un successo duraturo…
E’ necessario andare oltre le semplici campagne pubblicitarie. E’ necessario investire energie, tempo, intelligenza. Media budget straordinari non saranno sufficienti a creare il passaparola positivo…
Il successo che deriva da un passaparola di lungo periodo necessita di integrazione, necessita di tempo e di umiltà. Avete capito bene, di umiltà.
Quanto i vostri responsabili della comunicazione sanno “ascoltare”? Ascoltare.
Un dato: il più alto livello di fiducia dei consumatori è riposto nei consigli di altri consumatori. Quasi il 90% ripone fiducia in questa forma di pubblicità ed una buona percentuale (circa il 20%), si fida completamente dei consigli degli altri.
Meno della metà sono i livelli di fiducia raggiunti da Tv e Radio. Fonte: Forrester Research, Inc. e Intelliseek, 28 maggio 2004, Trends “The consumer Advertising Backlash”.
Se poi questi dati li localizziamo nel contesto italiano, avremmo delle brutte sorprese. O no?
Le persone chiedono “coinvolgimento” e “controllo”. Pensiamo a fenomeni come i reality o alla crescente diffusione dei DVR, i videoregistratori digitali che permettono di skippare la pubblicità.
Come individui ci ricordiamo del 10% di ciò che leggiamo, il 15% di ciò che ascoltiamo, dell’80% di ciò di cui abbiamo fatto esperienza. Esperienza.
IL passaparola può essere collegato a varie variabili: dal prodotto, al servizo, alla pubblicità. Integrarle tutte fa parte di una strategia di passaparola integrata.
Fa leva più sull’emozione ed il coinvolgimento che sulla “customer satisfaction”, una soddisfazione basata su elementi razionali. Emozione.
Siete in grado di comprendere i codici di una tribù? Studiate cos’ha fatto Microsoft per il lancio della nuova Xbox!
Sapete creare relazioni e alleanze? Imparate da TDK e dalla TDK Dance Marathon.
Siete onesti con le personae (i vostri consum-attori), sapete assumervi le vostre responsabilità e impegnarvi per risolvere realmente i problemi?
Ogni tanto vi ricordate che questo mondo va cambiato?