Si sono conosciuti durante il liceo. Durante i primi anni di università, hanno fondato, insieme ad un gruppo di imprenditori italiani e americani, la loro prima startup: DomainsBot. Hanno esperienza nella gestione dei big data e la passione dei videogames. Così, ora Massimo Andreasi (CEO di //staq), Luca Martinetti (CTO di //staq) e Francesco Simoneschi (COO di //staq) hanno fondato //staq, la loro seconda startup.
Nel 2012 //staq è stata selezionata per partecipare al programma di accelerazione Microsoft accelerator for Windows Azure, realizzato attraverso una collaborazione tra l’acceleratore di startup Techstars e il programma Microsoft Bizspark.
Ci facciamo così raccontare da Francesco com'è andata, a partire dalla nascita della loro seconda startup.
Com'è nata l'idea?
Massimo, Luca ed Io abbiamo acquisito negli anni una grande esperenzia nel realizzare e gestire servizi Big Data massivamente scalabili.
Dopo otto anni di lavoro a DomainsBot, la startup che abbiamo fondato non ancora ventenni, abbiamo deciso di mettere le nostre conoscenze al servizio di un'industria diversa e con una grossa necessità di gestire grosse moli e flussi di dati.
L'industria dei videogames è in fortissima espansione e con l'avvento del free-to-play la mole dei dati da gestire e da cui estrarre valore è cresciuta esponenzialmente.
Abbiamo quindi deciso di prendere queste due cose che ci piacevano particolarmente, big data e videogames, e fondare //staq.
Cos'è //staq?
//staq è una piattaforma di gestione e monetizzazione di videogames su mobile, web e console.
Il marcato dei video games ha ormai adottato il free-to-play come business model di riferimento, ma i game studios tradizionali, abituati a vendere giochi sugli scaffali, hanno estrema difficolà nel diventare online service providers. Sia per una mancanza di know-how sia per una mancanza di strumenti.
//staq vuole fornire ai game developers un set di servizi cloud per la gestione della valuta virtuale, distribuzione di digital goods, analitica, strumenti di promozione e cummunity management.
Qual è il business model?
Come ogni altro cloud service provider i nostri costi variano in base al consumo che si fa del servizio.
Volevamo però trovare il modo di aiutare il piccolo game developer nell'abbassare i suoi costi iniziali nella fase di startup. Per questo motivo abbiamo deciso di monetizzare il servizio prendendo una piccola percentuale degli acquisti fatti in-app, senza quindi pesare sui costi fissi di infrastruttura.
Per quanto riguarda invece i game studios più grandi, offriamo dei contratti di livello enterprise che vanno incontro alle loro esigenze di personalizzazione e supporto.
Come siete entrati nel programma Microsoft accelerator for Windows Azure?
A gennaio del 2011 abbiamo aperto un nuovo ufficio di DomainsBot a San Francisco e siamo stati inevitabilmente contaminati dalla cultura imprenditoriale che si respira nella Silicon Valley.
Durante una conferenza organizzata da Microsoft a San Francisco, abbiamo avuto modo di conoscere Scott Guthrie, Corporate Vice President di Microsoft. Scott ci ha raccontato del programma e ci è sembrato da subito un'ottima occasione per rimetterci in gioco. Il fatto che poi l'accelerator facesse parte del network di TechStars, primo acceleratore d'america, ci ha dato un'ulteriore conferma della qualità di quello che Microsoft stava organizzando.
Abbiamo quindi applicato per l'accelerator e dopo un processo lungo ed estenuante (eravamo 600 startup, ne sono state selezionate 10) siamo stati scelti per far parte della classe invernale del programma, avendo così l'opportunità di vivere l'esperienza del campus Microsoft a Redmond e di ricevere supporto tecnico e visibilità verso investitori.
Cosa vi ha dato l'esperienza di accelerazione negli US?
Questo programma è stato per noi uno dei momenti più eccitanti della nostra carriera imprenditoriale. TechStars e Microsoft ci hanno messo da subito a disposizione il loro network di imprenditori, investitori e dirigenti che nel corso dei mesi ci hanno aiutato a connetterci con l'industria e a validare le nostre idee. Questo ci ha dato la possibilità di accelerare drasticamente il nostro processo di crescita, ideazione e creazione del prodotto.
Siamo riusciti a creare rapporti di stima ed amicizia personale con alcune delle personalità più influenti del panorama della tech industry americana e questo è sicuramente il valore aggiunto di questo programma.
Per chi è interessato a conoscere più da vicino il programma Microsoft accelerator for Windows Azure, sul sito di TechStar potete trovare i video che ripercorrono tutto il percorso di accelerazione.