Carissimi,
facciamo un gioco.
Pensate ad una cosa qualsiasi di cui nel futuro potreste fare tranquillamente a meno.
Una di quelle che se vi chiedessero 'Cosa porteresti con te su un’isola deserta?' di sicuro lascereste a casa.
Riformulo la domanda:
A cosa potreste rinunciare per sempre senza sentirne il bisogno?
Deve essere una risposta d’impulso. Avete pochi secondi... Tempo scaduto!
Se la risposta è stata: 'Potrei sicuramente fare a meno degli uomini' buon per voi: siete abilitati a proseguire con la lettura.
In caso contrario il mio consiglio è di fermarvi qui.
Fatte le dovute precisazioni, andiamo avanti.
Quesito numero due: Qual è l’optional del futuro?
L’optional del futuro è l’uomo.
Non l’uomo in quanto sineddotico della specie umana bensì l’uomo inteso come “maschio”.
A sostenerlo è nientemeno che la rivista New Scientist.
Colpa della cosiddetta femminilizzazione della società di cui ricerche sociologiche e trend di mercato parlano da un po’ di tempo a questa parte?
No. La questione è un’altra ed è "di vitale" importanza.
Pare – e qui vige la regola dell’ambasciator non porta pena – che in un futuro, neppure troppo remoto, le donne potranno tranquillamente fare a meno degli uomini. Quantomeno per quanto riguarda il “processo” riproduttivo.
Infatti, secondo una ricerca scientifica dell'università di Newcastle upon Tyne, le donne sarebbero naturalmente “abilitate” all’auto-procreazione.
Un’equipe medica guidata dal Professore Karim Nayernia, avrebbe difatti trovato il modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma.
Ora, se all'ascolto c'è qualcuna intenzionata percorrere questa strada faccia pure.
Un domani potrebbe essere riconosciuta in qualità di precorritrice di una nuova tendenza ma poi... non venga a lamentarsi che non esistono più uomini disposti a dare la vita per lei!
Fonte: LaStampa.it