Come si fa a trasformare una città storica come Napoli in una "città intelligente"? Il team del progetto Ri@ne lo ha fatto attraverso l'uso dell'innovazione tecnologica.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Agostino Riitano, che collabora con L'Altra Napoli Onlus al progetto di co-design sociale attivo al Rione Sanità di Napoli ed è project manager del progetto Ri@ne, attività d'innovazione sociale improntata all'approccio "smart city".
Il progetto 'O Riòne
Con il motto "è ora di rendere la vita confortevole nel tuo rione" è nata questa interessante iniziativa di valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, del Rione Sanità, quartiere storico residenziale della Città di Napoli.
Un quartiere "ghetto" che presentava, però, tutte le potenzialità per realizzare un nuovo modello di innovazione sociale e culturale (presenza forte di comunità autogestite, un patrimonio di valore storico artistico e la presenza di cooperative locali per le attività di gestione e coordinamento), attraverso l'uso della tecnologia e delle logiche partecipative del Web 2.0.
Cimitero delle Fontanelle
Gli step principali del progetto
Fino al 2015 è prevista l'attivazione di ulteriori e nuove attività che proviamo a semplificare, per amor di sintesi e così come le troverete spiegate sul sito dedicato al progetto:
- il netizenlab: laboratorio di giornalismo civico aperto ai giovani napoletani;
- la creazione di un open space destinato ad essere piattaforma di riferimento per la cittadinanza attiva e le attività di giornalismo partecipativo per creare una redazione di quartiere;
- la realizzazione di un'installazione MAPPING 3D all'interno delle Catacombe di San Gennaro per elaborare nuovi percorsi di fruizione del patrimonio monumentale napoletano, a cominciare dalla catacombe del Rione Sanità;
Il miglio sacro
- la creazione di una App per I-phone: si chiamerà SISMA e sarà una guida alla città, che non sia legata solo al patrimonio storico-artistico, ma suggerisca percorsi legati al folklore, gli usi, le abitudini e le mode, con il contributo degli utenti stessi e attraverso un'ottica di fruizione 2.0;
- un “termometro delle emozioni”: un'interfaccia ludica realizzata mediante un'articolata analisi netnografica sulla Città di Napoli, che si ottiene mediante l'indagine in tempo reale delle informazioni e delle conversazioni generate su siti web e social network.
Un progetto che ha già fatto parlare molto di sé e che è destinato a realizzare "cose grandi" poiché mostra come per realizzare una "città intelligente" non bastano solo i soldi, ma più di tutto serve una motivazione da dare alla gente perché si mobiliti, si senta parte attiva di un processo di trasformazione e di valorizzazione del proprio contesto sociale.