La guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti è davvero un serio problema per la sicurezza stradale. In Nuova Zelanda il tema è stato affrontato dalla NZ transport agency con una campagna di sensibilizzazione chiamata "Safer Journeys".
Da alcune ricerche effettuate dall'"ESR Research" emerge che circa un quarto dei guidatori e motociclisti morti in incidenti stradali sono stati trovati positivi all'utilizzo di cannabis, risultata essere la seconda droga più comune nei campioni di sangue di guidatori deceduti, dopo l'alcool.
Lo spot che ha collezionato più di un milione di visualizzazioni è molto ironico e mostra un gruppo di ragazzini che imitano i loro genitori mentre guidano sotto effetto di stupefacenti, "blazed" appunto.
Il claim al termine del post “Is it really that safe?” – è davvero sicuro? – si rivolge ad un’audience, intervistata dalla NV transport agency, anagraficamente over 30, che dichiara di sentirsi in grado di guidare anche dopo aver fatto uso di cannabis e prova a sensibilizzare in maniera intelligente.
La campagna non si concentra sugli incidenti stradali, ma verte su alcuni effetti che l’utilizzo di cannabis provoca e che possono essere rischiosi mentre si guida, come ad esempio un più basso tempo di reazione.
Diversamente dalla guida in stato di ebbrezza non è noto un limite di sicurezza per cui è sicuro guidare dopo aver fumato cannabis, in quanto non essendo la cannabis legale non vi è una normativa dettagliata a riguardo ed è quindi delicato porsi nei confronti del target a cui è rivolto il messaggio. La campagna per questo motivo non vuole essere estremista e aggressiva nei confronti di chi utilizza marjuana, ma sensibilizzare a farlo nel modo più sicuro possibile per se stessi e per gli altri.