Un team di ricercatori dell'Università di Buffalo ha testato con successo un'architettura di rete subacquea che un giorno potrebbe fornire la connessione Wi-Fi sott'acqua.
Il Wi-Fi potrebbe aiutare i ricercatori a monitorare gli oceani e l'inquinamento delle acque, salvare vite rilevando tsunami e terremoti, sorvegliare su traffici illeciti e altre attività.
"Una rete wireless sommersa ci darà una capacità senza precedenti di raccogliere e analizzare i dati dai nostri oceani in tempo reale" - ha detto Melodia (professore associato e ingegnere elettrico a capo del progetto) in un comunicato - "ad esempio rendere disponibili queste informazioni a chiunque abbia uno smartphone o un computer, soprattutto quando si verifica uno tsunami o un altro tipo di disastro, potrebbe contribuire a salvare vite umane".
Melodia e i suoi studenti presenteranno un paper dal titolo "The Internet Underwater: An IP-compatible Protocol Stack for Commercial Undersea Modems" all'ottava conferenza internazionale su reti e sistemi subacquei che si svolgerà a Taiwan dall'11 al 13 novembre prossimi.
Spiegheranno la tecnologia ed i test effettuati in questi mesi. Se volete leggere il paper e scoprire l'architettura del sistema, i protocolli usati e le altre configurazioni con i dati, potete farlo seguendo questo link al pdf.