Qualche tempo fa vi avevamo parlato di un ottimo e importante documentario: “La TV ed il corpo delle donne” realizzato da Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù, denuncia con molta fermezza, finalmente, la scomparsa delle donne in tv sostituite, come scriveva il Maestro Alex, da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante.
Come si può leggere nel post il documentario sottolinea come “in Italia l’individualità della donna è praticamente inesistente. A cominciare dal corpo femminile, sfigurato e spersonalizzato dal bisturi, ridotto a fenomeno da baraccone da esibire nella volgarizzazione della sua sessualità. Accade in pubblicità, nei talk show, nei programmi di intrattenimento ma anche in quelli cosiddetti “impegnati. Accade praticamente ovunque traducendo in immagine condici unanimamente condivisi. Ridotte ad ornamento, suppellettili da esibire come piccoli trofei”.
Ma il corpo delle donne non è solo un documentario, è un blog ed ora anche un libro: “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo edito da Feltrinelli. L’autrice racconta la genesi del documentario, le reazioni che ha suscitato, l’interesse inaspettato da parte delle giovani generazioni, la necessità di uscire dagli stereotipi per giungere a una nuova definizione del femminile. Inoltre, mette a fuoco nuovi strumenti di lettura dell’immagine televisiva e dei messaggi che questa veicola.
Come possiamo leggere infatti sul blog, dopo la realizzazione de Il Corpo delle Donne, gli autori “volevano fare qualcosa per incidere concretamente sull’offerta della televisione. Ma come e cosa fare per attivare il cambiamento? Ciò che serve è un atteggiamento attivo e non passivo. Serve far rispettare le regole che già esistono. Serve non accettare sempre e comunque il pensiero dominante. È fondamentale essere consapevoli non solo dei propri diritti, ma anche della possibilità che abbiamo tutti di incidere sulla società in cui viviamo, di contribuire alla costruzione di un mondo nuovo”.
Ed è ciò che il capitolo del libro, Nuovi occhi per la tv, tenta di fare, passando dalla denuncia alla proposta di strumenti che consentono di guardare la tv con consapevolezza. “Spegnere la tv oggi non serve,” dice Lorella Zanardo, “il vero atto innovativo è guardarla, insieme a chi normalmente la guarda.”
Un altro progetto altrettanto importante è il blog Donne pensanti. Resistenza attiva 2.0. Il progetto, di cui sono responsabili Francesca Sanzo, Stefano Castelli e Silvia Cavalieri, vuole far sentire la voce dei tanti che si sentono sviliti dal velinismo, il tetteculismo e l’etica del “prodotto finale”: uomini e donne che sono modelli diversi da quelli che vengono promossi e patrocinati oggi in Italia, che non accettano più in silenzio quello che sta succedendo nel nostro Paese nei confronti delle donne.
Il progetto, come leggiamo ancora sul blog, denuncia come le donne siano percepite (e si percepiscono) in funzione del loro valore merceologico nei confronti del potere: la merceologia sostituisce la meritocrazia. Il cursus honorum di molte donne che vogliono emergere in qualsiasi settore professionale o in politica è spesso segnato dalla contrattazione della propria dignità e da una strumentalizzazione del proprio corpo.
Culturalmente si va diffondendo un modello univoco di femminile, basato sul raggiungimento di obiettivi di visibilità mediatica a qualsiasi costo, banalizzante e offensivo nei confronti di una realtà molteplice e sfaccettata, tagliata fuori dalle rappresentazioni imperanti.
"Il rispetto per le donne si ottiene se le donne si rispettano esse stesse e sanno far emergere le proprie differenze valorizzando scelte coraggiose e non succubi a una logica che trasforma tutta la realtà in mercato". Il progetto intende con azioni concrete cambiare l’approccio culturale delle donne e degli uomini.
Infine segnaliamo la petizione Contro il sessismo sui media, affinchè l’uguaglianza di genere, diritto sancito dalla Costituzione italiana, venga concretamente attuato, e l’evento “Questioni sul corpo in Psicologia Sociale” che si terrà il 7 e l’8 maggio presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La giornata nazionale di studi sul corpo ha l’obiettivo di raccogliere e promuovere le riflessioni teoriche e le linee di ricerca sviluppate in riferimento al corpo, ed in particolare con riferimento al corpo femminile.