Fonte: redicecreations.com
Facebook ha festeggiato ieri i suoi primi 10 anni e, nonostante nel mondo dei social media questo sia un periodo di tempo molto lungo - soprattutto se si considera che in tutti questi anni è sempre stato in auge - ancora non è nella fase di declino.
Un’interessante articolo sull’Huffington Post ha evidenziato come di recente Mark Zuckerberg abbia offerto una sbirciatina sui piani a lungo termine del social network per eccellenza, in particolare a proposito dell'intelligenza artificiale.
Come spiegato in un articolo precedente, Facebook spera che l’AI aiuterà a comprendere più a fondo il significato di tutto ciò che viene condiviso, dal misurare l'umore delle parole nel vostro aggiornamento fino al riconoscere una lattina di Coca Cola nelle vostre foto.
Fonte: dailymail.co.uk
Il deep learning: Facebook vuole "allenare" i computer ad apprendere
Facebook sta quindi lavorando per espandere il suo laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale, e il mese scorso ha assegnato un noto ricercatore esperto in deep learning al suddetto reparto.
Il deep learning è un sub-campo dell’AI che si concentra sull’insegnare ai computer (avete capito bene, sì, INSEGNARE qualcosa ad un computer) a dare un senso alle molteplici tipologie di dati disordinati, indefiniti e irregolari che noi esseri umani produciamo, a partire da quando parliamo, scriviamo, fotografiamo o filmiamo.
Insegnare ad un pc a riconoscere banalmente un gatto, per esempio, può risultare un problema particolarmente insidioso.
Fonte: gattivity.blogsfere
User (Facebook) experience e monitoraggio online
Allora, che cosa c’entra Facebook con il potenziale del deep learning, direte voi? Dopo l’introduzione di Paper e Trending, secondo le indicazioni di Zuckerberg si verrebbe a conoscere molto, molto meglio l’utente in se stesso, grazie a un’analisi più efficace di qualsiasi cosa egli decida di condividere.
"In realtà l'obiettivo è di cercare di capire come tutto sia connesso su Facebook, chiedendoci quale sia il significato dei post, delle foto e dei video che la gente condivide", spiega Zuckerberg agli analisti e agli investitori. "Se saremo in grado di comprendere il significato di ciascuno dei contenuti che le persone condividono, allora potremo fornire esperienze molto più rilevanti per tutto ciò che facciamo: in ciò consiste il nostro valore reale".
Proviamo ad approfondire alcuni di questi aspetti. In un certo senso, si può immaginare un Facebook potenziato dal deep learning come un ex-geloso che insegue e analizza ossessivamente ogni vostra mossa online.
Invece di limitarsi a constatare che avete condiviso una foto, Facebook potrebbe essere in grado di capire che l'istantanea mostra una spiaggia insieme ad una foto del vostro/a ex, e che voi due stavate sorridendo.
Quando, un paio di giorni dopo, avrete postato un aggiornamento di stato, forse Facebook potrebbe analizzare il vostro registro linguistico per cercare di indovinare se vi sentite soli o depressi. E in poco tempo potreste veder comparire improvvisamente annunci di siti d’incontri, antidepressivi e film divertenti.
Fonte: ruderfinn.co.uk
Registrazioni vocali e larghe vedute
Zuckerberg ha anche ricordato che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per trascrivere i clip vocali che vengono condivisi tramite Messenger, così da semplificare l’esperienza dal lato utente. Ha inoltre riconosciuto che si tratta di "obiettivi di larghe vedute" a cui le squadre di Facebook stanno lavorando, per cui ci potrebbero volere anni prima che si saranno completamente formati.
Tuttavia, già entro i prossimi tre anni Facebook sarà focalizzato sulla "costruzione di nuove esperienze di condivisione", ha concluso Zuckerberg. A partire da oggi, ha previsto il CEO di Facebook, tra cinque anni potremo vedere l’AI di Facebook all’opera per rimodellare la nostra user experience.
Voi che ne dite, cari Ninja lettori? Siete pronti a far analizzare i vostri profili dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale con più utenti in assoluto al mondo? ;)
Fonte: khaleejtimes.com