Come abbiamo visto qualche tempo fa, Foursquare riscuote un successo costante e sembra superare Yelp e Gowalla grazie anche ad una serie di accordi con vari partner.
In realtà, sia Twitter che Facebook sono da tempo orientate al geotagging. La balena dei 140 caratteri ci sarebbe arrivata già da un po', Facebook pare invece che sia pronto al lancio.
In particolare - secondo fonti della Advertising Age - pare che il primo accordo di collaborazione stretto dal colosso di Zuckerberg sia stato stretto con McDonald, che - grazie ad un'applicazione - consentirà i check-in nei suoi punti vendita.
In tal modo i clienti potranno stare su Facebook e, contemporaneamente, essere sempre aggiornati sull'esatta posizione dei vari McDonald vicino a loro (non a caso quando gli utenti USA vanno sulla pagina dell'applicazione si vedono richiedere l'inserimento del codice ZIP - un po' come il nostro C.A.P. - per identificare la zona).
Ciò che è interessante, in questo contesto, è il tipo di mossa economica pensata da Facebook. E' vero che dall'alto si continua a ripetere che le applicazioni nate per i social network non hanno scopi di monetizzazione, è vero anche però che i location based media si prestano all'inserzione di pubblicità locali ed è dunque plausibile pensare che questa sia la strada che si intraprenderà in futuro.
Il problema al momento più urgente, d'altra parte, è un altro: qualcuno si accorgerà che Facebook sta lanciando i servizi di geotagging? Anzi, sapevate già che avesse intenzione di farlo? Come se non bastasse, molti utenti non amano la applicazioni basate sulla geolocalizzazione per ovvi motivi di privacy (pensate al caso Please Rob Me) e Facebook, ultimamente, non si sta certo facendo una gran pubblicità su questi temi...
Insomma, che stavolta abbia sbagliato mossa?