La tendenza del mercato automobilistico è, da qualche tempo, ormai chiara: i costruttori stanno integrando, in maniera sempre più evidente, la tecnologia in auto. Le aree di intervento più importanti riguardano la dashboard, con Apple Car Play e Android Auto che si candidano come protagonisti per il prossimo futuro, ma anche il quadro strumenti, con esempi quali lo schermo TFT da 7 pollici presente sulla nuova Fiat 500.
Ma c'è un problema che non è stato ancora risolto: l'utilizzo dello smartphone durante la guida. Molto spesso infatti, il proprio telefono sostituisce il sistema di navigazione o l'impianto stereo. Ma, siamo onesti: quanti di noi ancora leggono le notifiche che arrivano mentre si è al volante o, ancora più grave, scrivono e rispondono ai messaggi in arrivo? Le statistiche, purtroppo, dicono che questa abitudine è diffusa e a livello mondiale, con numeri impressionanti.
Questo comportamento porta ad elevatissime probabilità di incidente (i dati affermano oltre tre volte la media). Anche una distrazione minima, sotto i cinque secondi ad esempio, può tradursi in centinaia di metri di mancata osservazione della strada.
Da una startup di San Francisco arriva un gadget che potrebbe rivoluzionare questa problematica, per una guida in grande sicurezza ed integrata con il proprio smartphone: stiamo parlando di Navdy.
Navdy è il primo HUD (Head Up Display) con funzioni avanzate. Gli Head Up Display non sono una novità: molti car makers, come ad esempio BMW nella sua nuova Mini, li integrano già (basti pensare che, lo scorso anno, sono state vendute circa 1.200.000 auto nel mondo con un HUD, contro le 800.000 del 2012). Ma nessun Head Up Display, attualmente, supporta le funzioni di Navdy.
Dal blog ufficiale dell'azienda infatti, tramite le parole del CEO Doug Simpson, si capisce come Navdy sia nato dal desiderio di evitare la frustrazione e la pericolosità di utilizzare il touchscreen della vettura o il proprio smartphone in auto, creando una sorta di Google Glass da utilizzare sul proprio parabrezza, avendo le app sotto controllo.
Navdy utilizza la stessa tecnologia in dotazione ai piloti di aereo per rimanere concentrati sulla pista durante l'atterraggio: una volta installato in modo semplice il dispositivo sul cruscotto tramite la sua base magnetica ed adattiva a seconda del cluster presente sulla vettura, i contenuti del proprio smartphone si proiettano sul parabrezza come se fossero a circa 1,80 metri di distanza dal guidatore (con un sistema di stabilizzazione visiva per evitare i sobbalzi dovuti alle irregolarità del manto stradale).
Si può visualizzare un messaggio, seguire la strada corretta da prendere tramite il navigatore oppure visualizzare qual è la canzone di Spotify che viene trasmessa in quell'istante: il tutto senza mai prendere in mano lo smartphone, con benefici enormi nella sicurezza alla guida.
Il device contiene, oltre all'unità di proiezione su vetro, un microfono ed un sensore di movimento.
Il microfono serve per utilizzare Siri e Google Now tramite le funzioni vocali del proprio telefono. Il sensore di movimento, invece, consente dei gesti naturali per interagire con le applicazioni. Ad esempio, ricevuto un messaggio, si potrà dettare la risposta avendo visto in anticipo il testo sul parabrezza; alla ricezione di una telefonata, si potrà rispondere o terminare la chiamata con uno swipe "aereo"!
Navdy è compatibile con iOS ed Android, ed è in grado di interagire con le principali applicazioni esistenti. Dal punto di vista della navigazione, Navdy si connette a Google Maps (successivamente sarà aggiunto il supporto per Waze e per le mappe di Apple) per avere la strada corretta sempre sotto controllo (dividendo in due parti il display in caso di telefonata).
Inoltre, supporta le app musicali quali Spotify, Deezer, iTunes e Google Play Music e può leggere i messaggi, anche vocalmente, provenienti dalle applicazioni social (anche se, per ovvie ragioni, non si potrà scorrere la timeline di Facebook mentre si è alla guida). Il tutto affiancato alle già citate funzioni di base di fonia e messaggistica dello smartphone.
Il collegamento alla porta OBD-II inoltre (obbligatoria nelle auto dalla fine degli anni '90) consentirà di comunicare in maniera diretta con la vettura, ottenendo una personalizzazione avanzata delle informazioni da mostrare quali velocità, livello del carburante, pressione delle gomme, sensori vari o, semplicemente, un contagiri molto più grande. La porta OBD-II può permettere agli sviluppatori di applicazioni di implementare in Navdy degli algoritmi che studiano lo stile di guida, ad esempio per risparmiare carburante oppure mostrando, in una sessione in pista, la posizione e la mappatura della vettura.
Le potenzialità di utilizzo insomma, possono essere molteplici e davvero ampie.
Navdy verrà lanciato, nelle intenzioni dei suoi creatori, all'inizio del 2015 al prezzo di 499$. In questo momento però, per tutto il mese di Agosto, sarà disponibile al prezzo ridotto di 299$ al fine raccogliere 60.000$ che permetterebbero di realizzare il prodotto e consentendo agli acquirenti di diventare early adopters, per aiutare il team di sviluppo nella realizzazione del prodotto finale.
Date tutte queste premesse, Navdy non potrà che essere molto interessante e, specie per la sicurezza in auto, un apripista verso soluzioni che permettano di convogliare efficacemente l'utilizzo dello smartphone in automobile!