A tutti è capitato di andare al ristorante, passare una bellissima serata con i propri amici ed arrivare a fine serata con l'odio per il mondo, a causa della divisione del conto.
Monetine, banconote di grosso taglio, resti che non tornano mai... insomma un'annosa questione che sembra non avere soluzione.
Esatto: sembra. Per tutti quelli che odiano avere a che fare con il contante e i pagamenti condivisi c'è Venmo.
Dal mix delle parole Vendita e Mobile questa applicazione permette di rivoluzionare il pagamento peer-to-peer tramite mobile.
Con Venmo, infatti, non solo è possibile caricare su un telefono il giusto ammontare della quota del conto, ma anche restituire soldi a un amico che ha anticipato per noi (ad esempio biglietti per concerti) senza per forza doversi vedere.
La storia di Venmo nasce proprio da questa esigenza, in particolare da un portafoglio dimenticato. Nella primavera 2009, Iqram Magdon-Ismail viaggiava da Philadelphia, dove lavorava, a New York, per andare a trovare il suo amico Andrew Kortina, conosciuto nel 2001 all'University of Philadelphia.
Una volta arrivato a New York, Iqram si accorse di aver lasciato il portafoglio a Philpadelphia, quindi le spese di tutto il weekend furono a carico di Andres. I due amici concordarono su quanto sarebbe stato noioso doversi spedire i soldi, andare in banca, compilare i form, fare file e via dicendo. Sarebbe stato molto meglio se avessero potuto spedirsi direttamente i soldi grazie a un messaggio.
Da qui l'idea di Venmo: "E' come se il tuo telefono e il tuo portafoglio avessero avuto un bellissimo bambino".
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Come funziona
Usare quest'app è molto facile: una volta scaricata si può decidere di collegarla a Facebook o usare il proprio contatto e-mail, e confermare il proprio numero di telefono. Bisogna poi decidere se collegare l'account Venmo direttamente al proprio conto corrente, oppure a sola carta di debito o di credito (sapendo che i pagamenti che si riferiscono alla carta di credito hanno una percentuale aggiuntiva del 3%, mentre le altre due modalità sono gratuite).
Con Venmo è possibile pagare e richiedere dei pagamenti. Bisogna compilare un modulo che indica l'ammontare, l'altra persona e il motivo per cui viene fatto il pagamento o la richiesta.
Ogni volta che viene ricevuto una richiesta di pagamento o una ricarica è necessario approvare la transazione, se è importante è possibile inviare un reminder. È però possibile definire degli account sicuri, per i quali può essere possibile saltare l'approvazione.
Il lato social
Inoltre Venmo funziona anche come social network, con tre continui updating: i pagamenti fatti dai propri amici, quelli fatti nelle vicinanze, e quelli provenienti dal proprio account. Il modulo compilato infatti può essere condiviso (senza dettagli riguardo all'ammontare del pagamento ovviamente), e questo spinge gli utenti ad essere originali e creativi. Gli altri utenti possono decidere di mettere un Like o di commentare l'attività microeconomica dei propri amici.
Nel migliore spirito dei social network, è possibile anche invitare amici che ancora non usano Venmo.
Venmo ovviamente punta molto alla sicurezza del prodotto: un conto è postare immagini e status, un altro affidarsi ad un'app per il trasferimento dei propri soldi. Il sistema di occultamento è dello stesso livello di quello bancario. Inoltre è possibile bloccare l'account in modo specifico se il telefono viene perso o rubato.
Venmo sembra la formula vincente che unisce finanza personale e social media, e risultata particolarmente attraente per gli studenti e per i professionisti sotto i trent’anni. L’applicazione ha esordito in città come New York e San Francisco, ma sta decisamente prendendo piede, tanto che molte persone hanno cominciato a dire "Venmo me" per risolvere la questione vitale del ristorante.
L’azienda non vuole rendere noti numeri sull’utenza, ma nel terzo trimestre di quest’anno ha processato pagamenti per 700 milioni di dollari.
Le prospettive, comunque, sono incoraggianti. Forrester Research, ha previsto che il giro d’affari complessivo tramite pagamenti mobile negli Stati Uniti dovrebbe raggiungere 90 miliardi di dollari nel 2017, mentre erano 12,8 miliardi nel 2012.
Venmo fa parte di Ebay (era stata inizialmente acquisita da Braintree nel 2012 per 26.2 milioni di dollari, che a sua volta è stata acquisita da Ebay Paypal per 800 milioni), e per ora non ha prodotto ricavi.
L’app infatti è gratuita e, nonostante l'app sia disponibile al pubblico dal marzo 2012 sia per iOS che Android, l’obiettivo è ancora allargare la base clienti. Non bisogna dimenticare, infatti, che operatori come Venmo si trovano per le mani anche una quantità gigantesca di dati sulle modalità di consumo degli utenti.
Evidentemente ci sono ancora molti obiettivi strategici riguardo a Venmo.
La moda dei pagamenti per mobile comunque è sempre più diffusa, e il concorrente diretto per quanto riguarda i pagamenti tra privati peer-to-peer sarà probabilmente Facebook Messenger.