Dopo il gravissimo attentato del 7 gennaio 2015 alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a Parigi, in cui hanno perso la vita 12 persone, tra cui il direttore Stephan Charbonnier, che firmava le sue vignette come "Charb", e i colleghi Georges Wolinski, Cabu, Tignous e Philippe Honoré, la comunità internazionale sconvolta dall'accaduto non solo ha espresso la propria vicinanza alla redazione e cordoglio alle vittime con grandissime manifestazioni di piazza ma, sul web, in pochissime ore si è sviluppata un'incredibile ondata di vignette e disegni su tutti i social network: Facebook, Instagram, Twitter.
Un numero enorme di fumettisti e illustratori professionisti (e non solo) di tutto il mondo hanno postato i propri omaggi-tributo in modo spontaneo e contagioso, centinaia di persone che hanno usato questo linguaggio, quello del disegno, insieme all'hashtag #JeSuisCharlie, per esprimere solidarietà e insieme dar voce al proprio impegno per la difesa della libertà di espressione.
Ve ne riproponiamo solo alcune delle più emblematiche, riportando in appendice alcuni link per l'approfondimento:
Le prime vignette in Francia
Tra i primi tweet apparsi in rete quello del francese Jean Julien:
L'immagine ( e la scritta cha l'accompagna) di Lucille Clerc poi, è stata una delle più condivise:
Dall'Europa agli USA fino all'Australia
Inghilterra Dave Brown disegna quella che diventerà la cover dell'Indipendent:
Questa l'immagine della vignettista del Washington Post Ann Telnaes:
Dall'Australia David Pope:
Anche in Italia
Grande la partecipazione anche nel nostro Paese da parte degli autori di fumetto e illustratori, che si sono espressi con i loro disegni. Solo per citarne alcuni dei più noti:
Vauro
Gipi
Leo Ortolani
Le vignette degli artisti musulmani e arabi
Anche molti artisti musulmani e arabi hanno pubblicato disegni che condannano l'attentato ed esprimono solidarietà:
Le matite, gli strumenti degli artisti che ritornano spesso anche in molte di queste opere, sono state anche le matite alzate dai manifestanti in tutte le piazze del mondo, in sostegno della libertà di espressione.