Facebook è il social network più popolare al mondo e, se utilizzato nella maniera giusta, riesce a ridurre le distanze tra aziende e consumatori e ad avvicinare i potenziali clienti (leggi persone con cui conversare e instaurare un rapporto di fiducia).
Ma come si pianifica e implementa una buona Facebook strategy? Quali sono i contenuti più adatti per creare engagement? Come si gestisce una fanpage? Lo abbiamo chiesto a Valentina Rossetti, docente del Master Online in Social Media Marekting della Ninja Academy, che ci fa luce nel mare magnum di informazioni su Facebook e sul community management.
1. Cosa fa un Community Manager? Il Social Media Manager non bastava?
A livello teorico, Community Manager e Social Media Manager sono due figure distinte, proprio perché al primo spetta l'ingaggio, la relazione e la moderazione della community, mentre al secondo è richiesto un approccio più strategico per ottenere traffico e conversioni.
Il Community Manager dovrà, quindi, avere forti doti relazionali e un'ottima capacità di scrittura; al Social Media Manager sarà, invece, richiesta una buona competenza di marketing e comunicazione e una forma mentis di tipo strategico.
Nella realtà delle agenzie italiane con le quali ho avuto a che fare, le due figure spesso combaciano o si susseguono nel percorso di crescita. Si inizia con il ruolo di Community Manager e, grazie all'esperienza e alla continua formazione, è possibile poi fare "il salto" verso una posizione come Social Media Manager con una visione più ampia e strategica.
D'altra parte, credo sia difficile essere dei Social Media Manager competenti senza un'esperienza di relazione con la community. Come puoi ideare una strategia per le persone, se non hai mai veramente parlato con queste?
2. Perché serve una strategia per postare un paio di link su Facebook?
Facebook è a tutti gli effetti un media e, come tale, necessità di un approccio efficace per generare risultati soddisfacenti. Le modifiche dell'algoritmo volte a ottimizzare la visualizzazione dei contenuti più ingaggianti e la pressione costante dell'adv che "riempie buchi liberi" sul nostro schermo, ci obbliga ad un approccio strategico “community first” e fortemente analitico.
3. Qual è il modo migliore di raccontare la mia azienda su Facebook? Mi parli di qualche esempio di successo?
Il punto di vista con il quale creo la strategia deve essere target oriented, il linguaggio deve essere quello del mezzo.
L'errore che spesso si commette è di voler utilizzare Facebook come un media "tradizionale". Niente di più sbagliato. Facebook è il luogo delle persone e come tale va trattato. Un'azienda che vuole avere successo su questa piattaforma dovrà avere un approccio “community first”, volto a raccogliere le storie e i feedback dei propri utenti. All'interno di questo scenario c'è posto anche per il prodotto/servizio, che dovrà essere proposto in modo coerente rispetto al tono di voce utilizzato in quel contesto.
Casi di successo sono certamente Birra Moretti e Birra Ichnusa (gruppo Heineken) che hanno saputo lavorare per creare una relazione forte con la community e rendere questa ambasciatrice della marca.
Un caso di successo internazionale è certamente Oreo che, attraverso un approccio creativo e innovativo, ha saputo sviluppare meglio di chiunque altro - e prima di chiunque altro - il concetto di real time marketing: il racconto di ciò che accade nel mondo in tempo reale.
4. Qual è la differenza tra content creation e content curation?
Nell'ambito di Facebook, la content creation è la creazione di contenuti di marca a partire da un'idea creativa.
La content curation è la proposizione di contenuti contestuali, che si riferiscono ai mondi valoriali che la marca ha deciso di sposare.
5. La community si è rivoltata contro l’azienda: panico. Che faccio?
Durante il master avremo modo di vedere tutte le azioni da mettere in campo nell'ambito del crisis manangement. L'approccio sarà: No Panic!
E' fondamentale avere sempre bene in mente un concetto: per ogni crisi c'è sempre una soluzione adeguata!
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