Questa settimana cambiamo decisamente settore e proviamo a gustare il sapore deciso e speziato di un famosissimo amaro ungherese. Cosa succede quando il noto liquore Unicum incontra, in qualche modo, la street art?
Il nome dello storico liquore, creato nel 1790 dal dottor József Zwack, medico alla corte di Giuseppe II imperatore d'Asburgo e re d'Ungheria, nasce da una frase del sovrano dopo il suo primo assaggio: “Dasistein Unicum!” esordì.
Oggi accade che i discendenti del dr. Zwack, nello specifico di Isabella Zwack, rappresentante della sesta generazione, decidano di guardare ai giovani, alle novità nel campo delle arti visive e in particolare alla Street Art per la nuova veste grafica del liquore ungherese. In occasione della special edition 2015, infatti, l’amaro Unicum lancia il contest Carattere Unicum Tour.
Il progetto itinerante dell’azienda di famiglia, che coinvolge giovani artisti e street artist per la realizzazione della nuova etichetta, tra febbraio e marzo fa tappa a Milano, Napoli, Roma e Firenze. Il tour di Unicum, accolto in quattro locali delle diverse città, realizza quindi una serie di appuntamenti aperti a tutti.
In queste serate all’insegna della creatività, ognuno degli artisti ha la possibilità di presentare i propri lavori attraverso esibizioni live di Street Art. Durante le serate non manca l’occasione di gustare, comodamente seduti a cena, l’Unicum e l’Unicum barricato prugna, nuova specialità della casa di Budapest.
Una volta che gli artisti avranno presentato i propri lavori, i disegni saranno pubblicati sul sito ufficiale e successivamente votati dal web. L’idea grafica maggiormente votata sarà infine la vincitrice dell’edizione speciale 2015 di Unicum.
Da un punto di vista squisitamente estetico, la nota positiva è che questo “concorso” (anche se non riusciamo a reperire convincenti specifiche regolamentari, stilistiche, valutative e progettuali) va di pari passo con la tradizione familiare, imprenditoriale e promozionale del liquore.
Infatti, anche in altre occasioni l’azienda ha guardato con curiosità ed interesse alla realizzazione del logo, e le tracce di questa stretta relazione sono custodite nel Museo Nazionale di Budapest con alcuni affascinanti esemplari di manifesti pubblicitari di inizio Novecento.
Visto che il contest Carattere Unicum Tour è dichiaratamente incentrato soprattutto sulla Street Art, ci siamo chiesti come mai manchino riferimenti artistico-culturali alla Street art, in grado di inquadrare al meglio la scelta di marketing, di agevolare la comprensione della scelta anche ad un pubblico non del tutto competente e, in primo luogo, di restituire dignità alla stessa street art, che molte volte pare saccheggiata suo malgrado nell’estetica, nei protagonisti e nelle suggestioni che, al di là di tutto, pare sia ancora e sempre capace di rendere.
Pur pensando alla non facile manovra di incrocio tra target, eppure incuriositi dalle motivazioni che spingono il marketing e l' art director, non poche volte, ad un trattamento davvero curioso della street art, avremmo forse voluto che il Carattere Unicum Tour manifestasse molto più di un vestimento street per presentare, in verità con sobria eleganza e mondanità, un nuovo prodotto. In attesa che il popolo della rete dichiari il vincitore, a proposito di manifesti ci viene da pensare che, ad ogni modo, semmai un vero street artista dovesse vincere il concorso, non sappiamo giudicato da chi nel suo essere tale, potrebbe avere un giorno la sua opera presso il Museo Nazionale di Budapest e, se davvero rappresentante della street art come potremmo sperare, il suo caso sarebbe Unicum.