(di Giuseppe Arnesano)
Questa settimana è il turno di un binomio tutto francese, che avvicina ancora una volta il brand di una delle maggiori case automobilistiche d’oltralpe e l’estro di uno degli urban artist più conosciuti nel panorama internazionale. Streetness va così a curiosare in casa Renault e a scoprire la creatività di Clat Abraham.
Ancora una volta, la Francia guarda alla mobilità sostenibile e presenta con stile e un tocco di eccentricità la nuova Renault Twizy, la smart city elettrica al 100%. Con il piccolo quadriciclo, disponibile nei due modelli Twizy (guidabile a partire da 16 anni con patente B1 o B) e Twizy 45 (accessibile dai 14 anni con patente AM), lo storico marchio della Renault, che da circa tre anni punta all’inversione di tendenza in chiave green, questa volta lo fa soprattutto nel segno della Street Art.
Clat accoglie l’invito di Renault ed entrambi lavorano per promuovere il progetto aziendale ZTL che, oltre all’usuale denominazione, per i due partner diviene ZeroTwizyLimites: così come i lavori dell’artista francese invadono senza alcun divieto e in modo silenzioso, ironico e a volte provocatorio i segnali stradali, rispettando sempre la lettura del codice, la nuova Twizy entra con rispetto nei centri storici proponendo un’alternativa valida a chi ogni giorno, in una città come Roma, è costretto a schivare le insidie del traffico.
Qualche settimana fa, nel centro storico della capitale, la linea di abbigliamento GAP ha proposto nella propria vetrina un allestimento dove il quadriciclo elettrico è stato presentato insieme ad alcune opere di Clat Abraham. L’artista ha realizzato per l’occasione, su alcuni di capi di abbigliamento, dei divertenti segnali di divieto d’accesso e senso unico che riprendono la piccola Twizy. Un’interessante collaborazione.
Per entrare in pista nel circuito cittadino, Twizy ha bisogno di una ricarica completa di circa 3 ore e mezza effettuata anche da una semplice presa domestica. L’agile gioiellino di Renault, facile da parcheggiare, è caratterizzato da un imprinting dove la maggiore sicurezza è dimostrata dai 4 freni a disco, dall’airbag per il conducente e dalle cinture di sicurezza anteriori e posteriori.
Le incursioni notturne di Clat, che da anni è attivissimo in numerose città d’Italia, lasciano il segno e raccontano delle mini-storie caratterizzate da un simpatico omino che simbolicamente sfida i divieti, intesi anche come divieti sociali, storici e culturali dell’essere umano. Gli sticker dell’artista bretone, che da oltre vent’anni vive nel nostro Paese, sono riconoscibilissimi e strizzano l’occhio tanto alla Street quanto e per certi versi anche alla Pop Art.
Abraham, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti in Francia e alla facoltà di Architettura di Roma, elabora oggi e da tempo un linguaggio del tutto personale attraverso il quale inscena uno stravolgimento ludico tra significato e significante per giungere, infine, ad una terza ed inedita raffigurazione narrativa.
Il progetto ZTL di Renault è allora l’ennesima e interessante dimostrazione di come due generi totalmente differenti possano convivere e condividere, in modo creativo, divertente e dinamico, una progettualità che guarda con impegno alla sensibilità sociale e ambientale, e che arride infine anche al noto adagio che vuole, fortissimamente vuole, oggi più che mai, che sia vietato vietare.