Vision, Inspiration, R-Evolution. Sono queste le parole chiave del Forum delle Eccellenze 2015, uno dei più importanti eventi formativi in Italia, in cui sette personalità di eccezione che hanno lasciato il segno nella scena mondiale del business, racconteranno i nuovi paradigmi di oggi e di domani.
Tra i protagonisti Jeffrey Liker, il più grande esperto internazionale di efficienza aziendale e Lean Thinking, ha spiegato a Ninja Marketing i principi di questo modello.
Pensare Lean significa ridurre gli sprechi di tempo e risorse in tutta la catena del valore, snellire le procedure. Ma questo approccio è valido per tutte le aziende in assoluto? E come cambierà il modo di fare business nel futuro grazie a questa rivoluzione nel modo di gestire la produzione?
Lo abbiamo chiesto direttamente a Jeffrey Liker, l'autore del libro The Toyota Way e teorizzatore dei 14 principi di management che hanno cambiato il modo di guardare alla produzione industriale.
Il modello di Lean System, per essere efficace, ha bisogno di una forte leadership. È adatto a tutte le realtà aziendali?
Se voglio raccogliere buoni frutti è inutile che mi ostini a guardare la parte esterna del mio albero: devo curare le radici. Se non imparo a fare questo difficilmente raccoglierò i frutti che desidero.
E le radici per un’azienda sono le persone. Per questa ragione nei migliori progetti di miglioramento aziendale è necessario dare centralità alle persone prima che agli strumenti utilizzati per ottenere i risultati. Spesso, al contrario, si preferisce inseguire i problemi invece che prevenirli, gestire stati di crisi piuttosto che rinforzare sistemi e processi in una visione di lungo termine.
Questo non va nella direzione del Lean Thinking. Il miglioramento continuo è il traguardo delle imprese eccellenti.
Il pensiero "snello" sconvolge il modello tradizionale di lavoro in funzioni, uffici e dipartimenti. Quali cambiamenti possiamo aspettarci nell'azienda del prossimo futuro?
ll primo punto da cui partire è vedere la nostra azienda e le nostre stesse attività individuali con gli occhi del cliente.
Imparare a riconoscere il valore nei nostri processi, distinguendoli dalle diverse forme di spreco possibili. Cominciare ad indossare gli “occhiali lean”.
Indossare questi occhiali significa cambiare completamente il punto di vista su come le cose vengono fatte riuscendo ad essere “onestamente critici” su tutto ciò che facciamo, iniziando un percorso che può portare molto lontano.
Avvicinarsi alla perfezione senza mai poterla raggiungere. È marketing o filosofia?
È semplicemente strategia aziendale votata al kaizen, ovvero fondata sul miglioramento continuo dei processi e dei metodi aziendali.
Il consumo di risorse che non produce valore è considerato uno spreco. È un'ottica che si specchia con la situazione economica attuale?
Il miglioramento continuo diventa un ingrediente vitale sia per far stare bene le persone in azienda sia per raggiungere con costanza migliori risultati nel business.
Ma per ottenere questo traguardo, i manager e gli imprenditori devono mettersi al servizio del proprio team per rimuovere quelle barriere e quegli ostacoli che impediscono di raggiungere i risultati e non viceversa: tanto più i manager imparano a osservare il proprio team, tanto più impareranno a capire quali sono le reali cause di inefficienza e inefficacia, identificando allo stesso tempo come migliorare le performance.
Come un allenatore per la sua squadra o un comandante per il suo equipaggio: diventare “Lean Manager” di successo significa anche cercare di dare l’esempio compiendo quelle azioni che creano valore al sistema. Unico obiettivo del manager, in pieno spirito Lean, resta quello di aumentare la percentuale di valore aggiunto rispetto allo spreco perché, ogni volta che riesce a fare questo, il suo team e il suo sistema acquisiscono un po’ di velocità in più.
Diventare Lean Manager di successo significa anche riuscire a fare (e a far fare al proprio gruppo) le cose in meno tempo e con meno sprechi. Diventare Lean Manager significa, quindi, diventare un “progettista di sistema” e non più un capo autoritario che impartisce ordini. L’obiettivo, infatti, non è il controllo, ma il presidio, aggiungendo e diffondendo filosofia e conoscenza nuove.
Quali sono le skill necessarie per lavorare in un azienda che applica i principi del Lean Thinking?
Diventa fondamentale mettere in pratica un radicale cambio di cultura sia a livello individuale che interpersonale, al fine di elevare l’intero team verso le più alte performance e garantire un miglioramento continuo.
Il Lean Thinking è alla base del successo di aziende eccellenti come Toyota, Apple e Google che, anche nei periodi in cui il mercato è stato soggetto a flessioni rilevanti, hanno continuato ad eccellere e prosperare.
La vera chiave di successo individuale ed aziendale si fonda nel corretto bilanciamento tra l’eccellenza tecnica e quella sociale. E diventa così strategico costruire un sistema di Lean Leadership che sostenga e guidi i comportamenti delle persone consentendo ai processi di funzionare.