di Silvia Scardapane
Dopo il successo della prima edizione limitata #StreetArtByPerrier, realizzata nel 2014 con la collaborazione di street artist dal calibro di JonOne, Sasu e Kobra, lo storico marchio leader mondiale per la produzione di acqua minerale frizzante in bottiglia ripropone, per il secondo anno consecutivo, una Limited Edition Perrier 2015 dedicata ai capolavori della Street Art.
Questa volta a firmare il design del packaging è stato il famoso street artist francese L'Atlas, classe '78, all'anagrafe Jules Dedet Granel. I suoi labirinti astratti e geometrici, le illusioni ottiche e la meticolosità delle linee tracciate caratterizzano l'intera produzione dell'artista e, in questo caso, donano un tocco di sobria eleganza all'iconica bottiglia verde di Perrier.
La sottrazione che L'Atlas sembra compiere per la costruzione delle sue opere, tramite una raffinata ed equilibrata giustapposizione tra pieni e vuoti, sposa la semplicità e l'originalità che contraddistinguono il brand Perrier e al contempo abbisogna ai messaggi di leggerezza e freschezza che il marchio transalpino vuole da sempre comunicare.
Il video realizzato dall'azienda per questa nuova operazione di branding #InspiredByStreetArt ci mostra, infatti, con un interessante behind the scenes, il processo di esecuzione dell'opera e tutta l'attenzione al dettaglio che L'Altlas porta con sé dagli anni '90 e dalle sue rielaborazioni calligrafiche.
Come L'Atlas ha affermato più volte, la sua Street Art può essere definita City-Art perché dialoga indistintamente con gli abitanti, con le architetture e con il suolo di una città generando un linguaggio minimalista e universale, lo stesso che Perrier ha scelto di perseguire già dal 2013 promuovendo la creatività giovanile e l'arte contemporanea emergente.
Il messaggio, dunque, è molto chiaro: la Street Art ispira Perrier perché in grado di comunicare con tutti i consumatori, soprattutto con i più giovani, favorendo, di conseguenza, un consumo non soltanto stagionale del prodotto.
Il fatto che Perrier abbia puntato nuovamente su un guru della Street Art non è quindi una casualità, ma, al contrario, è un vero e proprio caso-studio che Streetness assurge come valido esempio di un marchio che è al passo coi tempi, che non rinuncia alla rivoluzione artistica e che, contemporaneamente, non tradisce la storicità della propria identità.