La terapia psicologica aiuta le persone a prendere in mano le redini della propria vita, per far sì che queste siano in grado di acquisire la consapevolezza delle proprie risorse al fine di migliorare il proprio benessere e la propria vita.
Il lavoro dello psicologo può aiutare a vedere le cose da una diversa prospettiva. Si può fare una terapia individuale, di coppia o di gruppo.
Perché allora non affidare il benessere della propria startup ad uno psicologo?
Lo psicologo per l'imprenditore
Molti imprenditori intraprendono un percorso di aiuto psicologico: c'è chi inizia un percorso terapeutico a prescindere dall'attività lavorativa e chi invece va in terapia a causa dello stress e delle tensioni dovute al proprio ruolo.
Spesso i fondatori di startup non hanno precedenti esperienze di leadership e ciò può creare conflitti interiori e con il gruppo. Il novello CEO può non essere abbastanza autoritario e carismatico da far valere la propria impronta personale alla sua creatura imprenditoriale o può semplicemente essere incapace di assumere e licenziare i collaboratori senza perderci il sonno.
Cosa ti tiene sveglio la notte? È la prima domanda che lo statunitense Jeff Himan rivolge ai propri clienti. Si definisce lo Startup Therapist e per 1.500 dollari al mese offre la propria consulenza agli imprenditori. Si tratta di una consulenza e non di una terapia in quanto Jeff non è uno psicologo, ma solo un uomo d'affari che forte della propria esperienza dispensa consigli per alleviare lo stress.
In molti però preferiscono affidarsi a professionisti che offrono metodologie scientifiche: meglio scegliere uno psicologo o uno psicoterapeuta che un coach.
Finchè il mercato non vi separi
Se credi che la terapia di coppia possa salvare solo l'amore ma non gli affari, dovresti fare due chiacchiere con Sunny Sabbini, uno psicologo che supporta le coppie della Silicon Valley.
In un articolo del Los Angeles Times racconta di come ha aiutato i due cofondatori di una startup a superare i loro problemi relazionali, riuscendo a salvare così la loro amicizia e l'azienda che avevano creato.
Spesso i coworker vivono a stretto contatto e passano gran parte della propria giornata insieme: ciò porta ad accumulare tensione e incomprensioni simili a quelle coniugali che non sempre vengono chiarite; ciò porta a logorare il rapporto personale e di conseguenza quello lavorativo.
La supervisione della startup
Se lo stress lavorativo del singolo può far emergere la necessità di una terapia individuale, in un gruppo di lavoro dinamico e in continuo adattamento come il team di una startup possono accrescersi problematiche che possono pregiudicare la buona riuscita del progetto imprenditoriale.
Nelle professioni sociali è ormai consuetudine affidare a un terapeuta la supervisione dell'equipe lavorativa: attraverso la guida di una figura non coinvolta nel lavoro quotidiano del team ci si confronta sulle dinamiche interne al gruppo.
La condivisione dei vissuti, delle emozioni, delle fantasie e di tutto ciò che scaturisce dalla convivenza all'interno del gruppo aiuta il team a migliorarsi giorno per giorno.
E se all'estero esistono già terapeuti (come The Startup Couch o The Founders Couch) che offrono i loro servizi alle startup, in Italia manca ancora una consapevolezza dell'importanza dell'intraprendere un percorso con uno psicologo per migliorare il benessere dei propri collaboratori.