Come frase motivazionale per aspera ad astra (attraverso le asperità sino alle stelle) non sarà stata molto gradita a Elon Musk, visionario imprenditore che ha creato Paypal, Tesla e SpaceX.
Lui, che ha dimostrato di saper guardare le cose da una differente prospettiva e di essere in grado si capovolgere i paradigmi per trovare nuove forme di innovazione, non poteva limitarsi a vedere i propri figli studiare in una delle scuole più rinomate degli States.
Ha ben pensato allora di crearne una propria, su misura e senza asperità.
Ad Astra, la scuola che porta alle stelle
Ad Astra è una scuola differente: qui la regola migliore è non avere regole. E oltre alla prole di Elon, la scuola accoglie i figli dei dipendenti di SpaceX.
I bambini non sono suddivisi per età ed ognuno segue un percorso didattico basato sulle proprie capacità e sulle proprie attitudini: un percorso di formazione su misura per ogni alunno, fornendo ad ognuno il tempo che gli è necessario per l'apprendimento.
In particolare viene ribaltato il concetto per cui prima si forniscono gli strumenti necessari ad un compito e poi si presenta il quesito da risolvere.
Prima si analizza il problema e poi si studiano gli strumenti più adatti a raggiungere la soluzione.
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Scuola o incubatore di talenti?
Posta in questo modo, l'impostazione didattica di Ad Astra ricorda quella di un incubatore per startup: fornisce risorse e assistenza personalizzate per portare a compimento le proprie aspettative e aspirazioni.
Un ambiente in cui sperimentare e mettere in pratica le proprie idee, supportati da chi già possiede il giusto know-how e può fornire gli strumenti più appropriati alla crescita.
Nel caso dei bambini però, bisogna far sì che non diventi un acceleratore, in quanto ognuno ha i propri tempi per l'apprendimento e le fasi della vita non vanno bruciate nella corsa verso il successo.
E se in passato le grandi aziende sono nate nei garage e oggi crescono negli incubatori, gli imprenditori del futuro avranno già una forma mentis basata sull'innovazione e sull'apprendimento continuo. Chissà se le prossime startup nasceranno già tra i banchi di una scuola elementare!