Veri pilastri nelle attuali strategie di marketing, il Content Manager e lo Storyteller sono ormai figure professionali imprescindibili per ogni azienda.
Insieme al Web Designer è una delle figure più richieste nel mercato del lavoro digitale, anche perché le aziende sono ormai consapevoli del valore in termini di conversione dei contenuti web e dello storytelling.
In 12 quesiti, ecco spiegate tutte le caratteristiche di questa professione, come raggiungere una buona formazione nell'ambito della creazione e gestione dei contenuti, i tool da conoscere e utilizzare, la retribuzione e i luoghi di lavoro più richiesti.
Chi è e cosa fa un content marketing manager (definizione)?
Il Content Manager è la figura professionale che si occupa della progettazione dei contenuti di un sito web.
Dai primi anni di Internet ad oggi la figura del Content Manager si è evoluta: inizialmente, infatti, questa professione era integrata in quella del Webmaster e legata soprattutto alla conoscenza dei linguaggi di programmazione per permettere l'inserimento di contenuti interattivi come link, video e immagini all'interno delle pagine web. Oggi il Content Manager è una figura ben definita, che progetta il sito nei contenuti e non si occupa dell'aspetto tecnico di programmazione e della realizzazione grafica.
In senso più tecnico, si tratta di quella figura professionale che progetta i contenuti del sito, passando poi le istruzioni al Web Designer e al Webmaster. Presente nelle web agency o nelle grandi aziende che gestiscono in proprio il sito web, è una figura che in genere ha un'ampia conoscenza del mezzo internet dal punto di vista tecnico.
Esperto di immagine e della tecnica di scrittura dei testi per il web, con una attenzione particolare anche al lato SEO, il Content Manager è dotato di una buona dose di creatività e organizzazione che gli permette di stabilire calendari di pubblicazione e strategie per l'analisi dei dati e il raggiungimento degli obiettivi.
Perché un Content Manager deve essere uno Storyteller e cos’è lo storytelling?
In senso etimologico lo storytelling è l'atto del narrare, ossia quella disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia per raccontare storie. Dal punto di vista business, invece, lo storytelling management serve a promuovere e posizionare prodotti e idee online, servendosi di tali tecniche di narrazione. Nella sostanza, cioè, lo storytelling è una tecnica di comunicazione che consiste nel raccontare una storia - quella del brand - per attirare l’attenzione di un pubblico, veicolare il messaggio che la storia vuole trasmettere e stimolare uno specifico desiderio nei lettori, persuadendo a compiere una specifica azione.
Proprio in questo senso un Content Manager deve essere uno storyteller e generare una serie di strumenti digitali, ma anche relazionali, per raggiungere gli obiettivi aziendali. L'efficacia dello storytelling si misura tanto nel marketing in senso stretto che nella comunicazione in senso più generale, perché riesce trasferire al target di riferimento idee e punti di vista in maniera diretta e coinvolgente.
Rispetto alla tradizionale comunicazione aziendale, lo storytelling contiene emozioni legate alla storia del prodotto o dell’azienda, comunica il messaggio attraverso i sensi e le emozioni, crea nella mente dell’ascoltatore una nuova concezione del prodotto e dell’azienda, legandola a valori identitari, con l'obiettivo non di convincere, bensì di coinvolgere.
Cosa s’intende per contenuto e per la frase Content is king?
Con il termine content o contenuto si fa riferimento all'informazione, più specificatamente a informazioni di tipo testuale, come i documenti, o di tipo multimediale, come file audio o video, o qualsiasi altro tipo di informazione che necessita di una gestione del ciclo di vita dei contenuti, vale a dire creazione, aggiornamento, pubblicazione, traduzione, archiviazione e utilizzo.
Lo scopo di un contenuto è in realtà molto pratico, perché si tratta di comunicare nel modo più pertinente allo strumento internet, rendendo la comunicazione del sito, della newsletter o di una semplice email il più efficiente possibile.
I contenuti per il web costituiscono uno strumento di marketing online, poichè attraverso la pubblicazione di contenuti persuasivi sotto forma di testi, articoli o descrizioni per eCommerce, è possibile aumentare il traffico organico di un sito web, cioè quello proveniente direttamente dai motori di ricerca.
Un contenuto per il web dovrebbe essere redatto con un linguaggio chiaro, scorrevole e accattivante, poichè rappresenta il sistema più efficace e diretto per descrivere al meglio un prodotto o un servizio, senza trascurare l'ottimizzazione SEO in ottica di posizionamento sui motori di ricerca. Una serie di contenuti web di qualità e SEO friendly, infatti, faranno la differenza in una strategia di posizionamento online.
Content is king, quindi. Una grande verità, pronunciata da un uomo che ha segnato il passo nella rivoluzione tecnologica dei nostri tempi. La famosa massima del content marketing Content is king è stata pronunciata per la prima volta nel 1996 da Bill Gates, in un suo articolo pubblicato sul sito di Microsoft.
Gates, infatti, individuò proprio nel contenuto web la più grande potenzialità per creare valore economico grazie a Internet: i contenuti prodotti per la rete, in pratica, sono la grande opportunità per la maggior parte delle imprese, comportando la fornitura di informazioni o di intrattenimento. E nessuna azienda è troppo piccola per partecipare, perché chiunque abbia un PC e un modem può pubblicare qualsiasi contenuto.
Oggi, con questa affermazione divenuta un caposaldo del content marketing, si intende qualcosa di leggermente diverso: Content is king è diventata l'affermazione di una necessità di qualità e di valore nei contenuti prodotti per il web, siano essi articoli, post, ma anche foto, video, infografiche, slide, eBook, risorse utili, post sui social network. Solo i contenuti di qualità, infatti, riescono a trovare quel favore del pubblico di utenti e lettori tale da creare la più grande magia del web: la viralità.
Come si diventa Content Manager e Storyteller?
Diventare Content Manager è soprattutto questione di visione d'insieme. Cosa intendiamo? Dato che la gestione dei contenuti di un sito web riguarda aspetti diversissimi del marketing e delle professioni digitali, un Content Manager deve essere in grado di guardare ogni aspetto del contenuto web, dal testo fino all'immagine, dal video fino alla meta-description e agli altri mata-data. Essere allo stesso tempo uno Storyteller significa innanzitutto padroneggiare le tecniche di scrittura, essere un buon copywriter e tenere sempre presente il pubblico di riferimento e i valori del prodotto e dell'azienda che si vogliono comunicare.
Per diventare Content Manager e Storyteller non ci sono particolari corsi di laurea, ma puoi scegliere di seguire corsi di formazione, come quelli della Ninja Academy, in cui professionisti del settore ti svelino i trucchi del mestiere. Come moltissime delle figure professionali della new economy, ciò che conta davvero, dopo il primo approccio, è l'esperienza pratica sul campo, con la produzione di contenuti per portali e siti web, la scrittura di articoli per testate giornalistiche, la gestione di un proprio progetto di blogging personale.
La sperimentazione nella scelta del giusto contenuto, nella corretta programmazione delle pubblicazioni e nella gestione di un calendario editoriale, la capacità di rivolgersi a target di pubblico diversi tra loro e di stabilire il giusto tone of voice in relazione all'azienda e al pubblico saranno il primo passo verso il coordinamento di un gruppo redazionale in cui si affianchino tutte le professionalità della content creation: grafici, copywriter, blogger, giornalisti, videomaker.
Che requisiti (attitudini) deve avere un responsabile dei contenuti digitali?
Un Content Manager, in sostanza, è un responsabile dei contenuti digitali e come tale dovrà conoscere, per cominciare, le basi della comunicazione web, social network inclusi.
Potrà possedere una laurea umanistica o una tecnica, ma ciò che non deve mancargli sono le ottime capacità di scrittura e di analisi del testo. In particolare deve conoscere i principi di una scrittura chiara e immediata per adattarsi alla scrittura sul web, deve possedere una buona cultura generale, ma soprattutto la capacità di aggiornarsi sugli argomenti di cui scrive e sulle più urgenti novità dell'ambito aziendale di cui si occupa.
Conoscere i principali Content Managment System, come Wordpress, ma anche programmi di grafica e fotoritocco, sarà un buon punto di partenza per dare utili indicazioni al proprio team.
Essere sempre sul pezzo, seguire i trend dell'attualità e dell'advertising, conoscere le tendenze del web design e tutte le ultime novità relative al lato più tecnico anche sui social network completeranno la serie di requisiti di un buon Content Manager.
Per quanto riguarda le soft skill, un Content Manager deve possedere una buona capacità di organizzazione e di autocontrollo e calma anche nelle occasioni di maggiore pressione, in vista di una deadline urgente, di una pubblicazione dell'ultimo minuto o di un imprevisto nel processo di creazione e gestione dei contenuti.
È utile seguire un corso di specializzazione in content management e storytelling?
Un buon corso di specializzazione in content management sarà un'ottima base di partenza e di approfondimento per conoscere compiti e processi aziendali di questa professione.
Leggere in modo critico i principali fenomeni sociali e culturali contemporanei, costruire consapevolmente contenuti per il web, sviluppare progetti che valorizzino in modo creativo tutte le professionalità che concorrono a creare un buon contenuto sono infatti il migliore punto di partenza per diventare professionisti specializzati in questo settore.
Un buon corso di specializzazione dovrebbe essere tenuto da professionisti comprovati del settore e prevedere fasi di learning by doing, che permettano di accostare lezioni teoriche a workshop e laboratori, perché il migliore approccio nel content management è quello della sperimentazione in prima persona. Un taglio creativo permette una formazione trasversale in grado di rendere il Content Manager versatile, capace di rispondere alle diverse sfide del mercato del lavoro digitale e di raccontare prodotti e aziende come un vero Storyteller.
Al termine del corso un Content Manager dovrebbe saper gestire il proprio team, pianificare strategicamente le azioni da porre in atto per raggiungere gli obiettivi di marketing aziendali e utilizzare i principali strumenti utili alla propria professione.
Quanto tempo occorre per diventare esperto nella gestione professionale dei contenuti e della narrazione aziendale?
Dopo una prima fase di formazione, per essere un esperto nella gestione professionale dei contenuti è necessario possedere un bagaglio di conoscenze e soprattutto di competenze che solo gli anni di esperienza possono garantire. Partire da figure junior di Copywriter o Web Designer per crescere professionalmente fino a giungere al management vero e proprio è il percorso più usuale per un esperto nella gestione dei contenuti.
In linea di massima, come per tutte le professioni digitali, gli step da affrontare per il passaggio da junior a senior in un determinato settore professionale sono determinati dagli anni di esperienza maturati in quello specifico ruolo. Insomma, non serve avere fretta e serve tanto esercizio, perché per diventare un esperto dovrai aver maturato un bagaglio almeno quinquennale in quello specifico ambito, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Dunque non temere l'età, quello che conterà davvero saranno tutte le crisi che sarai stato in grado di affrontare, tutti gli imprevisti che avrai risolto brillantemente e tutti i progetti che avrai finalizzato con successo.
Anche guardarsi intorno, leggendo e studiando i propri competitor così come i propri maestri, è certamente un ottimo strumento di crescita, da affiancare al continuo aggiornamento formativo professionale.
Quali strumenti e tool deve sapere usare un Content Manager professionista?
Un Content Manager professionista deve conoscere perfettamente Wordpress, immancabile strumento per la preparazione e la redazione dei suoi contenuti, ma anche per la pianificazione editoriale, grazie a plugin dedicati e strumenti interni al CMS.
Tool come Asana o Trello aiuteranno a gestire progetti e relazioni con colleghi e clienti, attraverso un aggiornamento costante delle fasi di lavoro, segnando in ogni momento i task (compiti, cose da fare) da completare, assegnandoli a singoli membri del team, specificando priorità e scadenze.
La gestione di un workflow fluido e di un calendario editoriale preciso non potrà prescindere, naturalmente, dall'analisi dei dati e dal confronto con il Web Analyst. Dunque anche un Content Manager dovrà essere in grado di visionare e analizzare i dati di Google Analytics, per una verifica del proprio piano editoriale, un aggiornamento dei contenuti o un eventuale modifica della propria strategia.
A seconda del proprio progetto editoriale, inoltre, un Content Manager potrà avvalersi di strumenti più specifici, come Flipboard, per la creazione di news feed specifici attrattivi per i propri utenti, o di tool di email marketing per la gestione e l'invio di newsletter personalizzate e attrattive per gli utenti.
La conoscenza e l'utilizzo di altri strumenti di creazione e gestione dei contenuti, possono naturalmente variare a seconda del settore aziendale di riferimento, o del livello di personalizzazione richiesto. Se sei un Content Manager e non hai a disposizione un grafico per la creazione di contenuti visivi personalizzati, ti sarà utile conoscere anche qualche base di Photoshop, o in modo ancora più semplice tool online come Canva.
Un taccuino e una penna sempre a portata di mano, poi, saranno i migliori alleati delle tue buone idee nei momenti più improbabili della giornata. Non lasciarti sfuggire neanche un pensiero, per creare contenuti originali e programmare in modo sempre più attento alle aspettative dei tuoi utenti.
Content Manager e Storyteller cercasi… È una professione richiesta dal mercato?
Quelle del Content Manager e dello Storyteller sono professioni sempre più richieste nel mercato del lavoro digitale. Ti basterà una semplice ricerca su LinkedIn, il principale social network professionale, per renderti conto che anche in Italia le aziende sono sempre più consapevoli che non è più sufficiente essere sul web con un proprio sito, né basta solo farsi trovare attraverso un buon posizionamento. Oggi bisogna essere in grado di raccontare i propri prodotti, la propria azienda e di coinvolgere sempre di più utenti e consumatori.
Se un buon contenuto ti renderà visibile online, anche grazie al lavoro del SEO, sarà lo storytelling a fidelizzare i clienti. Ecco perchè oggi sono sempre più richiesti Content Creator e Content Manager in grado di utilizzare realmente questo potentissimo strumento di marketing.
Le richieste in Italia arrivano più dal Nord (Milano, Brescia, Bologna, ecc.) o anche Napoli e Roma offrono possibilità di occupazione?
Moltissime offerte di lavoro per Content Manager e Storyteller sono ancora concentrate tra Milano e l'Emilia Romagna, ma sono in crescita sempre maggiore anche gli annunci localizzati tra Roma, Napoli e in generale nel Sud d'Italia.
Il Content Manager non è più una figura professionale da agenzia pubblicitaria o da web agency come fino a pochi anni fa, ma oggi le aziende tendono a internalizzare le professioni legate alla gestione dei propri siti web. Ecco, quindi, che moltissime aziende assumono anche tra Lazio e Campania, mentre moltissimi enti territoriali iniziano ad avvalersi di professionisti che si occupino dei contenuti dei propri portali.
Non dovrai necessariamente fare le valigie, oggi i Content Manager sono ricercati un po' ovunque, complice anche una nuova cultura digitale e una coscienza da parte delle aziende dell'importanza che le vendite online possono avere per il proprio fatturato.
Ci sono offerte di lavoro dall’estero?
Anche le offerte di lavoro per l'estero sono davvero moltissime, in particolare in quei Paesi come la Spagna che iniziano ad espandere oggi i loro interessi online, o come il Regno Unito, con aziende che invece vogliono rafforzare la propria presenza all'estero attraverso contenuti dedicati nelle diverse lingue.
Inutile dire che per proporre il tuo curriculum oltre il confine dovra padroneggiare perfettamente non solo l'italiano, ma anche la lingua di partenza del Paese in cui ti recherai a lavorare. Sarebbe sempre buona norma, inoltre, indicare eventuali altre lingue che conosci e inutile sottolineare che in ogni ambito e in ogni luogo in cui ti recherai l'inglese sarà davvero imprescindibile per lavorare sul web.
A quale stipendio può aspirare (quanto guadagna) uno specialista nel content management e nello storytelling?
Un Content Manager e uno Storyteller possono guadagnare dai 1.000/1.500 euro al mese di un lavoro come Assistant, fino ai 40-45.000 euro l'anno di uno specialista.
Certamente se sei alle prime armi ti potrà capitare anche di partire dal semplice stage con rimborso spese, o dalla collaborazione occasionale per brevi progetti di 3-6 mesi. Ma dopo la classica gavetta e dopo aver migliorato il tuo curriculum e le tue skill, quella del Content Manager sarà una professione stressante ma ben retribuita, proprio perché altamente specializzata.
A seconda dell'azienda in cui lavora, inoltre, il Content Manager può avere diritto a bonus al raggiungimento di specifici obiettivi.
In media comunque questo settore di attività risulta essere al decimo posto, insieme alle altre professioni digitali, fra quelli meglio retribuiti in Italia: lo stipendio medio lordo ammonta a 32.480 euro l’anno, con un'oscillazione consistente tra i 49.415 euro medi di un Head of Content e i 29.899 euro di un Web Content Editor.