Quale sarà l’algoritmo attraverso il quale Facebook decide quali notizie hanno l’onore di occupare un posto nella nostra home page del celebre social network?
Tom Weber ha realizzato un esperimento per venirne a capo, svelando dieci dei più grandi segreti di Facebook.
Il fulcro dell’esperimento è stato Phil Simonetti, un sessantenne appena iscritto a Facebook, la cui attività all’interno del social network così come quelle dei suoi “amici” sono state monitorate costantemente per un mese.
Simonetti si è iscritto a Facebook e ha iniziato ad aggiornare i propri status. I suoi “amici” erano più di due dozzine di volontari, che hanno dato il consenso affinché le proprie notizie fossero monitorate per la durata dell’esperimento.
Vediamo ora i dieci segreti svelati di Facebook:
1. Il pregiudizio di Facebook per i nuovi iscritti
Nonostante Phil aggiornasse spesso il proprio stato, quest’ultimo non appariva nelle notizie degli amici.
2. Il circolo vizioso di Facebook
E’ stato quindi chiesto agli amici di Phil di iniziare ad interagire con lui. A quel punto le notizie di Phil hanno iniziato ad apparire nella home page di Facebook degli amici.
3. Le notizie “più popolari”
Quando gruppi istruiti di amici-volontari hanno iniziato ad interagire con Phil, è stato possibile monitorare anche le notizie che lui riceveva. Quali?
Le notizie possono essere visualizzate in base alle “più popolari” o in base alle “più recenti”.
Per quanto riguarda le “più popolari” c’erano alcuni amici che visualizzavano spesso le sue notizie ed altri raramente o mai. Inoltre “più popolari” mostra con diverse ore di ritardo alcune notizie ignorandone altre.
C’è una ragione per questo, se un utente Facebook visualizzasse tutte le notizie in tempo reale non avrebbe la necessità di navigare nelle singole pagine degli amici.
Dopo due settimane è stato chiaro che non conta il numero delle attività ma il tipo.
4. Anche le notizie “più recenti” sono censurate
Nelle “più recenti” tutti gli elementi pubblicati dagli amici dovrebbero essere disposti in ordine cronologico. Ma, a quanto pare, non è così.
Simonetti infatti ha postato diversi status, link, photo e video e molti dei volontari non li hanno trovati all’interno delle notizie“più recenti”. Il che accade perché non si è smanettato con “modifica le opzioni” per le notizie più recenti alla fine della pagina iniziale.
5. Spiare gli amici non ti farà notare di più
Se c’è qualcuno che controlli regolarmente e magari anche un po’ ossessivamente andando in continuazione a visitare il suo profilo, ciò non ti renderà più visibile nelle sue notizie. Ottime notizie per gli stalker, dunque.
6. Avere amici che ti seguono aiuta la tua popolarità
Con l’aumento dei click al tuo profilo e ai tuoi elementi aumentano anche le tue notizie visibili all’interno della home page di Facebook dei tuoi amici e quindi la tua popolarità.
La scoperta è stata fatta quando è stato chiesto agli amici di Phil di seguirlo e cliccarlo di più.
7. I link superano gli aggiornamenti di status
In quanto creano un maggiore “user engagement”.
8. Le foto e i video superano i link
Perché generano più click.
9. Il potere dei commenti
Più commenti avrà un elemento pubblicato maggiore sarà la sua visibilità.
10. Perché Facebook è come il liceo
Nonostante tutti gli elementi e i commenti che Phil ha postato, alcuni dei suoi amici non ne hanno mai visto le notizie. Quali amici? I più popolari, vale a dire coloro che hanno più di 600 amici su Facebook. Quindi la chiave per creare il tuo circolo su Facebook è quella di aggiungere amici che hanno pochi amici, in modo tale che riceveranno i tuoi feed, interagiranno nella maniera consentita da Facebook e aumenteranno la tua visibilità.
Trovato qui.
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