Progettare il logo delle Olimpiadi può sembrare un’impresa facile ma non c’è da stupirsi se spesso il risultato suscita polemiche da parte degli addetti del settore di tutto il mondo. L’impresa, infatti, non è affatto semplice se si pensa che il logo delle Olimpiadi deve essere efficace tanto su una divisa sportiva quanto sullo schermo televisivo, sia sul fondo di una piscina che sulle piste da sci, insomma: in ogni sua declinazione.
Per di più, il logo battezzato per i Giochi Olimpici deve essere in grado di soddisfare i gusti stilistici di tutti i Paesi partecipanti e, al tempo stesso, rappresentare l'unicità del Paese ospite. Insomma, non proprio un gioco da ragazzi!
Per scandire il breve countdown che ci separa dall’inizio delle Olimpiadi del 2016, ecco dunque una rassegna dei loghi delle Olimpiadi degli anni passati, suddivisi tra i migliori e i peggiori sulla base delle opinioni dei graphic designer di tutto il mondo!
I migliori loghi delle Olimpiadi
Helsinki 1952
Sembra un parere unanime quello che ha battezzato il logo delle Olimpiadi di Helsinki del 1952 come uno dei migliori tra i suoi “fratelli”, passati e futuri. Con un design ispirato alla bandiera finlandese, fu il logo che sancì il passaggio alla progettazione moderna.
Monaco 1972
Anche il logo dei giochi olimpici di Monaco del 1972 ha suscitato ai tempi l’entusiasmo del pubblico, soprattutto per la scelta di non fare riferimento a un paese specifico ma, al contrario, di scegliere un simbolo che rappresentasse l’unità tra tutti i paesi.
Città del Messico 1968
Ispirato all’optical art degli anni ’60 e condito con qualche riferimento all’arte popolare messicana e al patrimonio artistico della città ospite, il logo delle Olimpiadi del 1968 in Città del Messico è anche lui annoverato tra i migliori. Se proviamo a immedesimarci nelle tendenze stilistiche di quegli anni, non possiamo che pensarla anche noi così!
Nagano 1998
Il logo delle Olimpiadi del 1998 svolte nella città giapponese di Nagano sono una piccola perla della progettazione: con una stilizzazione degli atleti sapiente e giocosa, il logo dai tratti quasi floreali è stato tra i più apprezzati degli ultimi anni.
I peggiori loghi delle Olimpiadi
Roma 1960
Cominciamo la rassegna dei loghi peggiori con un esempio (ahimè!) nostrano: il logo delle Olimpiadi di Roma del 1960. La scelta di un’icona della mitologia romana poteva dirsi azzeccata, ma la rappresentazione cupa (a tratti horror) del soggetto rende il logo più minaccioso che altro!
Torino 2006
Un altro esempio italiano tra i peggiori classificati secondo il parere unanime dei grafici di tutto il mondo: il logo delle Olimpiadi del 2006 svolte a Torino. A mio avviso definirlo tra i peggiori è un tantino esagerato, ma sembrerebbe che non in pochi lo considerino “un’occasione mancata”, senza quel quid in grado di suscitare le emozioni del pubblico.
Londra 2012
Come intuibile, il logo delle Olimpiadi di Londra del 2012 è stato criticato per il suo aspetto frammentario che non si addice alla rappresentazione di un evento che, al contrario, dovrebbe rappresentare l’unità tra i Paesi partecipanti.
Sochi 2014
L’ultimo esempio della rassegna dei loghi delle Olimpiadi peggiori conferma l’idea che negli ultimi anni i progettisti incaricati della realizzazione del logo non abbiano centrato per niente l’obiettivo. O forse la polemica facile generata dai social network ci fa sembrare tutto più brutto e sbagliato. Fatto sta che anche per il logo delle Olimpiadi di Sochi, nel 2014, ci sono state delle critiche: troppo semplice, troppo “non logo”.
E tu, cosa ne pensi? Saresti stato così intransigente con i loghi delle passate edizioni delle Olimpiadi o ne avresti salvato qualcuno? E cosa ne pensi del logo di quest’anno per i Giochi Olimpici di Rio? Diccelo su Facebook!