La prossima Global WINConference si svolgerà a Roma dal 28 settembre all'1 ottobre, presso l’Ergife Palace Hotel e sarà la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a inaugurare il più grande forum europeo dedicato alla leadership e al networking femminile promosso da WIN, Women’s International networking, quest'anno alla sua 19esima edizione.
Un segnale forte per un aspetto della realtà italiana ancora troppo legato allo stereotipo di leadership maschile, come la stessa prima sindaco donna della capitale ha voluto sottolineare nella sua prima conferenza stampa, parlando di “un momento storico fondamentale in un momento in cui le pari opportunità in Italia sono una chimera”.
Solo una delle rappresentanti dell’ondata di leader donna emergenti in Italia e nel mondo, insieme alla nuova premier inglese Theresa May, alla Cancelliera Angela Merkel, alla premier norvegese Erna Solberg, a quella polacca Beata Szydło, a cui si aggiungono le leader sudamericane come Michelle Bachelet presidente del Cile, e le leader africane come Ellen Johnson Sirleaf presidente della Liberia.
A tutte le leader in carica si aggiunge, naturalmente, la candidatura democratica di Hillary Clinton alla Casa Bianca, prima donna nella storia.
Global WINConference, perché in Italia?
Sebbene l’Italia si collochi all’avanguardia per la legge sulle quote rosa nei Cda delle società private e pubbliche, c’è molta strada da fare per raggiungere una parità tra i sessi come registra il World economic forum nel suo ultimo rapporto sul Gender Gap.
Il Paese si colloca, infatti, al 111° posto su 145. Le italiane lavorano poco e fanno pochi figli, in una tendenza confermata perfino dagli ultimi dati Istat:
“I divari di genere continuano ad ampliarsi a vantaggio degli uomini: la crescita del tasso di occupazione maschile è più marcata (+1,6 punti rispetto a +1,1 punti) e il tasso di disoccupazione diminuisce per gli uomini mentre rimane stabile per le donne”.
Un dato su tutti, per comprendere meglio il divario esistente all'interno della stessa Europa: mentre in Norvegia è il 73% delle donne a lavorare, in Italia lavora appena il 47%. Così in Norvegia l’apporto delle donne che lavorano al PIL nazionale è superiore perfino a quello dell’industria del gas.
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Bellezza, connessioni e fiducia, così si fa leadership al femminile
WIN con la sua conferenza annuale Global WINConference valorizza la leadership femminile e le aziende che promuovono la diversity e aiuta le donne a mettere a fuoco le sfide che si trovano ad affrontare nel mondo del lavoro, in famiglia, nella società.
Il tema di quest’anno, Leading the way, with beauty, connection and confidence, sottolinea la necessità di includere caratteristiche tradizionalmente femminili come l’empatia, la cooperazione, l’intuizione, negli ambienti di lavoro affinché le donne non debbano aderire necessariamente a un modello di successo al maschile.
Durante la conferenza si parlerà di best practice di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, di nuovi trend di mercato, di come acquisire qualità da leader e di come costruire un efficace networking.
Sono attesi circa 700 partecipanti, di cui il 93% donne, tra manager e top manager di multinazionali, rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, delle ONG e libere professioniste.
Ad aprire la conferenza sarà Kristin Engvig, fondatrice di WIN e Global WINConference: norvegese, ha un figlio e negli ultimi venti anni si è dedicata a promuovere le pari opportunità negli ambienti di lavoro, incoraggiando le donne a esprimere sé stesse e le aziende ad abbracciare la diversità, aumentando il numero di figure femminili ai livelli apicali.