di Silvia Scardapane
Sono sempre più numerosi i marchi di streetwear d'élite che lasciano il segno nel mondo della moda. La maggior parte di essi predilige, infatti, una produzione di qualità ad una di quantità, avvalendosi, tra l'altro, di importanti e frequenti collaborazioni con le personalità più in vista nell'ambito dell'arte, soprattutto della Street Art. Anche per questo Streetness indaga ulteriormente il campo di queste produzioni particolarmente proficue negli ultimi anni, come per questa stagione fall-winter 2016/2017.
Tra le realtà più interessanti del momento spicca la Lobster, brand italiano nato dall'idea di due amici, Jeppy e Sale, già proprietari di uno street shop simbolo della cultura underground della loro città. Ad oggi Lobster è uno dei marchi più affermati nell'ambito della moda urbana e vanta collaborazioni con street artisti, fotografi, riviste e case discografiche. Una delle ultime interessanti produzioni del marchio ha coinvolto Joys, al secolo Cristian Bovo, tra i più apprezzati esponenti dell'arte urbana italiana.
Da sempre legato al mondo del writing, Joys ha trasformato il lettering degli anni Novanta in un giocoso pattern tridimensionale, convertendo così le lettere dell'alfabeto in design contemporaneo. I labirinti impossibili di Joys sono visibili sui muri di molte città italiane, ma anche in giro per il mondo, dall'America alla Russia, e sono stati riprodotti su differenti supporti sui quali l'artista ha trovato un nuovo ed interessante campo di sperimentazione, come avviene con le sue sculture prevalentemente realizzate in plexiglass.
Per Lobster, Joys ha firmato un esclusivo sweater dalle tonalità del grigio e del nero in cui i tradizionali intrecci che caratterizzano il capo d'abbigliamento sono stati trasformati in un dedalo di linee che rispondono a precise regole logiche e geometriche, tipiche, tra l'altro, delle sue opere.
In passato le strutture dell'artista padovano hanno trovato applicazioni anche in altre produzioni, come avvenuto non molto tempo fa con il marchio italiano Oybo, confermando che un linguaggio urbano, per quanto complesso e connesso alle architetture e all'ambiente circostante, possa essere declinato con semplicità ed immediatezza per la creazione di prodotti unici e creativi.
La scelta di Lobster Apparel conferma perciò la vincente mission che accomuna molte aziende giovani e nostrane, dimostrando che il talento di molti street artisti italiani può incontrare le esigenze di un raffinato design contemporaneo senza mai tradire il background e lo stile propri di ognuno.