Il paradigma digitale sta aprendo interessanti prospettive non solo per i consumatori e gli utenti in quanto persone, ma anche per chi cerca lavoro o perché neo-laureato, o con la prospettiva di ri-posizionarsi. In effetti, a discapito di altri settori in crisi, le professioni digitali sono sempre più ricercate da aziende, marche e organizzazioni.
Ma di quali profili stiamo parlando? Con quali competenze, skill, abilità? Quali sono stati i dati del 2016, quali invece i trend del 2017?
Per rispondere a queste e ad altre domande, ho chiesto il parere di Aldo Razzino, Managing Director di Open Search Network Ltd. Chi meglio del fondatore di una startup innovativa e internazionale, pioniere nelle attività di recruiting di profili legati a data science, data engineering, data strategy, può spiegare le nuove dinamiche lavorative?
Aldo Razzino di OSN.
Non mi resta che augurarti buona lettura!
Buongiorno Aldo, benvenuto su Ninja Marketing. Dalla vostra prospettiva, come valuti e valutate lo scenario - sia attuale che in termini evolutivi - delle job opportunities e dei profili legati al data management, alla data analysis e al paradigma digitale?
Buongiorno a te e a tutti i lettori!
Il mercato Dati in Italia sarà sicuramente in crescita durante tutto il 2017.
In Open Search Network ci siamo focalizzati sul mercato Digital & Dati italiano dal 2013. Lo stadio di evoluzione del mercato, rispetto ad altre country, è ancora agli stadi iniziali. In Italia, parlando di Big Data, siamo agli inizi. Si è fatto poco Big Data e tanto Data Cleaning. Di base, non sappiamo che dati abbiamo in house e se dobbiamo cercarne altri dall'esterno.
Ci si focalizzerà maggiormente sulla parte di interfaccia utente e comprensione delle dinamiche di scelta (predictive analytics) del consumatore/dipendente/
Con l'esplosione dell'Intelligenza Artificiale, sarà sempre più importante puntare su rapporti di partnership piuttosto che di semplice "fornitura di servizi". L'employer branding e la condivisione dello storytelling di esperienze di successo sarà fondamentale per attrarre nuovi talenti.
Da sinistra: Aldo Razzino di OSN, Salvatore Palange di Fluel e Michela Pollazzon di OSN (© Fluel).
L’aspetto economico delle offerte, soprattutto in un mercato in forte crescita e candidate-driven, sarà sempre più difficile da gestire (ovvero, ci saranno più contro-offerte e più "cambi di idea"), ma la cosa più importante sarà riuscire a descrivere il progresso formativo e professionale che si può avere in un nuovo, determinato lavoro.
Quale è stata la professione digitale del 2016?
Tra i profili maggiormente ricercati ci sono sicuramente quelli dei Data Engineer. Molte ricerche per Data Scientist non sono veritiere: si cerca un Data Scientist, ma si vuole Data / Software Engineer.
Abbiamo lavorato tanto anche lato Customer Experience (CX, profili con esperienza su soluzioni di CRM/eCommerce) e lato Governance e Audit (data / IT). Prima di fare analisi è necessario mettere a posto quello che c'è già, definire le regole e la struttura dei dati e delle informazioni gestite internamente ed esternamente all'azienda.
Per quanto riguarda il livello ricercato, abbiamo visto crescere l'esperienza richiesta e anche la disponibilità nel valutare profili internazionali.
Mentre la professione digitale del 2017 sarà..?
Il 2017 sarà l'anno dell'Intelligenza Artificiale e dell'analisi dati. Stiamo già lavorando su progetti di creazione team di Machine Learning e profili commerciali per società innovative in ambito Advanced Analytics.
Dovremo focalizzarci tanto su aspetti di UX/UI, sia per soluzioni interne (dashboard per c-levels, report interattivi interni) che per soluzioni esterne (eCommerce website, mobile apps,...) e di integrazione tra cloud e on premise solutions.
Il volume di dati che si andrà a gestire è destinato ad aumentare in modo esponenziale. Sara' sempre più importante lavorare in maniera integrata.
Nel 2017, quali saranno a tuo/vostro avviso i 3 principali trend lavorativi a livello internazionale?
Vediamo cosa succederà da un punto di vista mobilità europea legata a Brexit. Abbiamo già iniziato a vedere un trend costante di “interesse” da parte di profili italiani all'estero in opportunità in Italia. La caduta della sterlina e l'aumento dell'inflazione influenzeranno sicuramente scelte di trasferimento verso / da Londra. Altre country europee si svilupperanno di conseguenza, speriamo che anche in Italia ci siano le prospettive per accogliere profili internazionali (italiani e non).
Personalmente sto spingendo per avere un ufficio completamente virtuale. Smartworking e approccio Platfirm (ovvero, le aziende come piattaforme capaci di connettere tra loro utenti) sono due progetti interni che intendo applicare al nostro modello di business nel breve periodo.
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Grazie Aldo, e buona fortuna! Se vuoi conoscerlo, lo trovi a due eventi interessanti organizzati insieme a Fluel - Innovation for Business dedicati alla Cybersecurity (16 Febbraio 2017) e all'Intelligenza Artificiale (23 Febbraio 2017).
Ninja, come sono posizionate le tue competenze sul mercato del lavoro digitale?