Il social media marketing è ormai orientato alla ricerca della strategia migliore per intercettare il pubblico dei millennial. Ma la fascia dei millennial è molto ampia, poiché comprende i nati tra il 1982 e il 2004, dove le differenze demografiche, tra cui l'educazione e le abitudini sociali, sono palesi.
L'agenzia americana Sprout Social ha cercato di far luce sulle abitudini delle diverse generazioni sui social media, considerando i millennial (tra i 18 e i 34 anni), la generazione X (di età compresa tra i 34 e i 54 anni) e i baby boomer (della fascia di età 55+).
La notizia è che Facebook è di gran lunga la piattaforma più popolare per tutte le fasce demografiche, anche se i millennial utilizzano molto anche Instagram e Snapchat.
La propensione dei millennial nell'utilizzo costante di più social media, spinge i social media marketer a una maggiore consapevolezza dell'architettura di queste piattaforme e degli equilibri sociali al loro interno.
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Se il pubblico di riferimento utilizza maggiormente Instagram, allora è lì che bisogna intercettarlo con una efficace strategia di social media marketing. Dal grafico precedente è lampante come sia totalmente inutile, ad esempio, promuovere turismo leisure per i cosiddetti silver surfer (gli anziani, qui i baby boomer) su Instagram: meglio puntare su Facebook, Google Plus e YouTube.
La ricerca di Sprout Social mostra anche come i millennial e la generazione X hanno una probabilità due volte superiore rispetto ai baby boomer di seguire un brand sui canali social.
Molti gli spunti interessanti che emergono dal report. Ad esempio i millennial sono più propensi a seguire i brand d'intrattenimento (38%) e informazione (42%), mentre la generazione X è più interessata ai concorsi a premi (41%), e alle offerte e promozioni (58%). Anche i baby boomer sono alla ricerca di offerte e promozioni (60%), così come informazioni sui prodotti da acquistare (53%).
I millennial e la generazione X non si limitano a seguire i brand sui social, ma interagiscono con essi. I baby boomer, invece, si limitano a essere osservatori, senza cercare uno scambio interattivo, tipico delle piattaforme social.
Sprout Social ha anche evidenziato come la generazione X abbia quasi il 160% di probabilità in più, rispetto ai millennial e ai baby boomer, di smettere di seguire un brand sui social media se questo ha tenuto un comportamento giudicato offensivo o contro le convinzioni personali dell'utente.
I baby boomer odiano lo spam, mentre le brutte esperienze con i prodotti del brand sono una motivazione importante per tutte le fasce di età per smettere di seguire la marca in questione.
Inoltre, quasi sette utenti su dieci della generazione X sono più orientati ad acquistare prodotti dai brand che seguono sui social, rispetto a quelli non seguiti. La generazione X è probabilmente il target di mercato più appetibile nel breve periodo, mentre i millennial sul medio e lungo termine.
Per puntare alla generazione X, la cosa migliore da fare è porre attenzione all'utente, costruendo fiducia, grazie a una efficace strategia di customer care.
Le tendenze riportate nel report sono generali, e aiutano a indirizzare le prossime strategie. È sempre utile ricercare dati più specifici, per aver più possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati.