Dieci anni dopo il lancio del primo iPhone, Apple ha ancora molto da dire: "One more thing", annuncia Tim Cook a metà del keynote del 12 settembre che ha già visto come protagonisti la terza serie di Apple Watch, una nuova Apple TV in versione 4K e due nuovi smartphone, iPhone 8 e iPhone 8 Plus.
Un anniversario che non poteva esser tralasciato: ecco allora l'annuncio di quel melafonino che negli ultimi quattro anni è stato pronosticato più e più volte. iPhone X - dove X sta per "ten" -, uno smartphone tutto schermo, che abbandona il tasto Home per il riconoscimento facciale.
iPhone X, il futuro dello smartphone
Nel 2007, al suo debutto, iPhone cambiò il settore della tecnologia mobile: dettò le regole per l'esattezza e tutto il mercato dovette adeguarsi a standard più elevati, a costi più alti e a design più ricercati. In poco tempo lo smartphone è diventato il core business di Apple, superando i Mac e i Macbook: un ecosistema basato non soltanto sull'hardware, ma anche sulla peculiarità del software e su un altro mercato importante, quello delle app.
Ma questo è un discorso che ormai tutti conosciamo: non importa essere fan o detrattori di Apple per confessare la rivoluzione iniziata con iPhone e App Store. Andiamo invece a vedere iPhone X nel dettaglio.
La novità più evidente è il design borderless: la parte anteriore è completamente occupata dallo schermo, salvo per la parte superiore che è occupata dalla fotocamera anteriore, dai sensori e dalla capsula auricolare; il back è anch'esso in vetro, come già era stato per iPhone 4 e 4S, mentre il frame è in acciaio chirurgico inossidabile, resistente all’acqua e alla polvere. iPhone X ha una tecnologia OLED ed è un super Retina Display da 5,8 pollici.
Il secondo aspetto fondamentale di iPhone X: il Face ID. Cook ricorda alla platea del keynote che se con il touch ID la possibilità di errore è 1 su 50mila, con il riconoscimento facciale di Apple l'errore è 1 su 1 milione. La mappatura facciale analizza più di 30.000 punti invisibili e servirà a sbloccare anche i pagamenti, oltre che per autenticarsi.
La fotocamera con riconoscimento facciale, il TrueDepth non servirà solo per questo: può infatti analizzare oltre 50 movimenti dei muscoli facciali e replicare le espressioni del viso. Dal momento che iPhone è anche divertimento, ecco allora le Animoji, le emoji animate che si potranno realizzare grazie appunto al riconoscimento facciale e che potranno esser condivise con gli amici. Si può scegliere tra 12 personaggi diversi: il panda, la volpe, il gattino, l'unicorno e sì, anche lei:
iPhone X include già al suo interno il supporto per la ricarica wireless, per la quale sono stati pensati una serie di accessori, tra cui Air Power, una base abbastanza grande da poter caricare contemporaneamente più device.
Il cuore di iPhone X è A11 Bionic: un microprocessore che può svolgere fino a 600miliardi di operazioni al secondo, più veloce del 70% rispetto al chip A10 Fusion: le performance devono garantire la velocità di face ID e una durata più lunga della batteria che a detta di Apple è superiore di due ore rispetto a iPhone 7.
Ed ecco gli aspetti pratici più importanti: iPhone x sarà disponibile in preorder dal 27 ottobre 2017 e avrà un costo iniziale di 999 dollari: ahinoi, però, in Italia il costo di partenza è di ben 1189 euro per il modello da 64 gb.
Le altre novità Apple: Watch 3, Apple TV 4K e iPhone 8 e 8 Plus
Lasciamo da parte iPhone X, di cui sentiremo ancora parlare a lungo, e andiamo a vedere le altre novità annunciate da Apple. Partiamo dalla terza serie di Apple Watch: prestazioni tecniche a parte, che vedono il nuovo modello come l'ideale accompagnatore delle attività sportive più estreme, nuoto compreso, Watch 3 è ora LTE e permette dunque di effettuare chiamate senza appoggiarsi al traffico dati del proprio smartphone. I modelli a disposizione aumentano, mentre Apple sottolinea come la vendita di Apple Watch abbia superato quella persino dei Rolex nel 2016.
Apple non si limita a migliorare i propri device wereable e mobile, ma ha in serbo delle news anche su Apple Tv che migliora grazie alla tecnologia 4K e all'High Dynamic Range o Hdr, per una maggior nitidezza e qualità.
E infine, iPhone 8 e iPhone 8 Plus che sembrano effettivamente un aggiornamento molto limitato della serie precedente.
Il design è in vetro, contornato in alluminio come per iPhone X, con tre diverse possibilità di rifiniture: argento, grigio siderale e oro. La superficie in vetro posteriore nasconde poi il dispositivo per la ricarica wireless, come per iPhone X. Nuova tecnologia True Tone per il display, che migliora il bilanciamento del bianco secondo le condizioni di luce e permette una maggiore gamma cromatica. Il punto più importante dei due nuovi modelli è la fotocamera, da 12 megapixel, che è lievemente più evoluta di quella di iPhone 7 Plus, soprattutto in modalità Ritratto.
Anche per questa serie, come per X, abbiamo il nuovo microchip A11 Bionic, dunque prestazione elevate per supportare anche la Realtà Aumentata durante ad esempio l'utilizzo di videogiochi.
La serie 8 sarà in preorder già dal 15 settembre e in vendita dal 22: il costo di partenza sarà di 839 euro per iPhone 8 e 949 per la versione Plus.
Apple Park e la visione del futuro di Steve Jobs
Alla fine di questo keynote viene da chiedersi: è questo il futuro di Apple che Steve Jobs desiderava? All'inizio dell'evento Tim Cook ha ricordato alla platea: "Lo spirito di Steve, sarà sempre parte del DNA di Apple".
Ci sono sicuramente degli aspetti che non sono mai cambiati: l'ambizione, la ricerca di una user experience unica, l'idea di creare un sistema di software e hardware unico e difficilmente ripetibile. La sensazione che questo keynote ha lasciato è quello di una promessa mantenuta dopo anni di richieste e aspettative: per arrivare a iPhone X c'è voluto molto cammino e ci si aspettava che questa grande novità arrivasse molto prima. Forse è stato più giusto attendere e commemorare così i dieci anni di iPhone.
O forse la direzione segnata da Steve Jobs è più grande e va oltre la semplice rivoluzione tecnologica: il nuovo campus Apple Park di Cupertino, nel cuore di Santa Clara Valley, il luogo che ha ospitato la convention, è una struttura enorme che si estende a livello circolare e che è totalmente autosostenibile dal punto di vista energetico. Un posto che ospiterà circa 12mila dipendenti, non semplicemente la "Sede di Apple", ma un campus vero e proprio: un nuovo inizio per lasciarsi alle spalle le grandi aspettative legate al ricordo di Steve Jobs, a cui è dedicato l'edificio dell'auditorium principale, lo Steve Jobs Theatre.
Un edificio di vetro all'esterno e che prosegue sotto terra, dove si trova la sala principale con 1000 posti a sedere: un luogo emblematico per ricordare Jobs. È arrivato il momento di metter da parte le icone del passato? Forse, ma non sarà facile per Tim Cook, nonostante sia ormai al comando di Apple da ben 6 anni. Ma si sa: non è facile scrollarsi il peso di un'importante eredità quando questa ha rivoluzionato gli ultimi dieci anni di storia.