Dal 2 ottobre, brand, agenzie pubblicitarie, fotografi e industrie del fashion dovranno indicare espressamente la dicitura Photographie retouchée (fotografia ritoccata) accanto all'immagine. A stabilirlo è una legge, la Loi Mannequin, che porta la firma del deputato francese Olvier Veran.
Perché la Francia ha voluto una legge anti-Photoshop
Il testo della legge prevede un giro di vite anche sulle case di moda, imponendo di far sfilare in passerella modelle non troppo magre, e che comunque dovranno produrre certificati medici che attestino di avere un indice di massa corporea salutare.
La legge transalpina chiama in causa sia le foto pubblicate su carta che online. Secondo le autorità di governo francese, la legge è stata approvata per combattere l’immagine "irrealistica" che spesso viene fornita da media e pubblicità e di conseguenza per contrastare i disordini legati all’alimentazione.
Le multe per chi non dichiara il fotoritocco
Per chi viola l'obbligo di etichetta "Foto ritoccata" le multe ammontano ad almeno 37.500 euro e fino al 30% del costo della campagna.
Agnès Buzyn, Ministro della Salute francese
«Sarà obbligatorio indicare l’etichetta "foto ritoccata" per tutte quelle che saranno usate per scopi commerciali, quando il corpo di un/una modella sia stato modificato con un programma di fotoritocco per snellire o tagliare la figura», ha dichiarato lo scorso maggio il ministro della salute francese.
Anche la repository fotografica Getty Images si è adeguata alla nuova direttiva: d'ora in poi tutti i fotografi che intendano pubblicare sulla piattaforma devono firmare un contratto in cui confermano che le immagini di modelle e modelli non sono ritoccate, pena la rottura del contratto e l'esclusione dalla piattaforma.
La risposta italiana
Anche il Parlamento italiano discuterà presto un testo di legge simile. La proposta di legge è stata depositata alla Camera dalla deputata del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri. Il testo propone delle sanzioni per i mezzi di informazione e tutti quei soggetti che promuovono un’immagine di eccessiva magrezza, e impone alle case di moda l’impiego di modelle con indice di massa corporea inferiore a 18,5, al di sotto del quale, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, si può parlare di malnutrizione.