L’ispirazione arriva dalla natura, da sempre «innovatrice». Inaugurato nella serata di venerdì 20 ottobre, il NOI Techpark di Bolzano è la nuova casa dell’innovazione, ponte fra il Nord ed il Sud d’Europa. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato Maria Elena Boschi, Sottosegretarii alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Oltre 20 laboratori, 6 istituti di ricerca di respiro internazionale (Fraunhofer Institute Italia, Eurac Research, Unibz- Università di Bolzano, Centro di sperimentazione agroforestale Laimburg, Eco Research, Agenzia CasaClima), 40 startup e 20 aziende – fra le quali Huawei, Maccaferri, Grandi Salumifici Italiani, Leitner – a formare il cuore già pulsante del NOI Techpark, all’interno dell’area di 12 ettari, per un investimento di 124 milioni di euro da parte della Provincia Autonoma di Bolzano. Un’ex fabbrica di alluminio che, a 80 anni dall’apertura datata 1934, diventa ora un polo di innovazione. «NOI Techpark, con i suoi laboratori e le sue imprese sarà la piattaforma di interscambio tra le best practice imprenditoriali, di innovazione, di ricerca scientifica applicata dell’intero Paese con il Nord Europa» - afferma Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, finanziatrice dell’opera.
Sono 4 i settori di eccellenza sui quali incentrerà i propri sforzi NOI Techpark: Green, Food, Ict&Automation, Tecnologie Alpine.
Progettato da Claudio Lucchin & Architetti Associati e dallo studio italiano del gruppo Chapman Taylor, Nature of Innovation nasce infatti dal recupero del complesso industriale dell’Alumix di Bolzano, storico stabilimento costruito nel 1937. «Qui passato e futuro si incontrano», spiega Ulrich Stofner direttore del Dipartimento provinciale economia, innovazione ed Europa. L’entrata di NOI Techpark è un edificio chiamato Black Monolith, il monolite nero.
La copertura di questo edificio è rivestita con pannelli fotovoltaici scuri e lastre in schiuma d’alluminio scura. «Questo complesso – ricorda Stofner – al momento della sua apertura, nel 1937, era il più grande stabilimento per la produzione di alluminio in Italia. Si tratta di un esempio fantastico di architettura razionalista, ovviamente sotto tutela, che nel NOI Techpark viene integrato con la modernità rappresentata da questo monolite orizzontale, ricoperto proprio di alluminio, simbolo della conoscenza umana, che richiama 2001, Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.
Una metafora che prosegue con la leggera inclinatura della struttura che serve a ricordare l’essere umano che si alza in posizione eretta man mano che procede nella sua evoluzione. Di fronte all’entrata svetta la torre piezometrica trasformata in opera d’arte contemporanea». Di notte un’illuminazione da set cinematografico esalterà la monumentalità del luogo, segnalando l’incessante lavoro che si svolge all’interno. Si tratta di un quartiere che vivrà in simbiosi con la città: ristoranti; un teatro a gradoni per appuntamenti serali; un centro eventi composto da quattro sale.