Siamo stati abituati a leggere la parola cambiamento sui libri di storia a scuola. Fenomeni che duravano anni o molto più spesso decenni. A parlare di Rivoluzione Industriale immaginavamo qualcosa successo secoli fa, quando per strada si vedevano ancora più cavalli che automobili.
Adesso siamo immersi in un'era di cambiamento. E forse era è un termine sbagliato perché farebbe pensare ad una gestazione lunga e non troppo consapevole. Niente di più sbagliato.
Noi siamo nel bel mezzo di un'epoca di transizione dove ogni decisione presa in modo lento equivale ad una decisione errata, pericolosa per il proprio business personale e aziendale.
Bene, ora che abbiamo fatto un po' di sano "terrorismo psicologico", passiamo alle buone notizie: possiamo salvarci da tutto questo, prendendo quello che c'è di buono in un processo di Digital Trasformation.
La Digital Trasformation è una buzzword sicuramente abusata, ma che - come in ogni abuso semantico - nasconde dei lati che sono dati troppo spesso per scontati e che possono rivelarsi fatali. Scopriamo insieme quali.
1. Non implementare una corretta analisi dei dati
Siamo sommersi dai dati, non è mai stato così facile accedere ad un quantitativo di dati così sproporzionato. Al punto tale che in contesti di business molto spesso si sente dire: "Se non hai dati a supporto di questa tua tesi, sei solo un'altra persona con un'opinione".
Va benissimo avere dati a disposizione, ma bisogna saperli interpretare a dovere, per cogliere i cambiamenti con il giusto timing restando in ascolto del proprio mercato di riferimento e di quelli attigui al nostro. Facciamo un esempio noto per capirci meglio.
Microsoft ai tempi del regno di Steve Ballmer aveva a sua disposizione i dati che testimoniavano come gli utenti non comprassero più laptop e desktop con lo stesso entusiasmo di qualche anno prima, il trend si era appiattito da anni, la connessione ad internet mobile era pronta per un salto tecnologico significativo per rimettersi al passo con quella wired. Nonostante tutto ciò, l'azienda sottovalutò l'impatto degli smartphone che riassumeva in sé già tutte quelle funzioni che prima di allora erano state delegate a laptop e desktop. Si creò un nuovo mercato. Un nuovo mercato da cui Microsoft è a tutt'oggi estromessa.
2. Perseguire una “one-size-fits-all” strategy
Pensa globalmente ma agisci localmente, si dice.
Questo tra l'altro è molto vero non solo per i grandi business multinazionali che si devono misurare con la multi-culturalità del proprio target di clienti finali. Pensiamo ad esempio ad un modello di business di vendita online in Italia. Voi gestireste il vostro piano di marketing senza una targetizzazione granulare a seconda della provenienza regionale del vostro potenziale cliente?
Fareste una campagna di advertising uguale per tutti, sia se dovessero entrare in contatto con le vostre ads a Milano o a Palermo? Pensereste ad un messaggio identico sia per una fascia di età che va dai 18 ai 30 che per quella che va dai 40 ai 50?
Se lo state facendo, non avete più scuse per continuare a perseverare nell'errore. La strategia deve essere unica e trasversale, ma l'implementazione di questa strategia e la modulazione dei touchpoint verso i clienti target deve essere quanto più possibile personalizzata.
3. Non mappare la Customer Journey
Ora che avete una teoria interpretativa dei dati di mercato e una relativa strategia da declinare con un piano di marketing granulare pensate di essere al sicuro. E invece no!
Potreste rapidamente naufragare per un altro motivo: se non avete idea di come ricostruire esattamente il percorso di acquisto dei vostri clienti quando entrano in contatto con voi, la cosiddetta Customer Journey.
Che siate un'azienda o un professionista individuale, il vostro cliente deve essere sempre al centro dei vostri processi: il cliente non ha sempre ragione, ma di sicuro vuole pensare di poter avere sempre la vostra attenzione.
Rimappare tutto il percorso che fa il vostro cliente prima di giungere all'obiettivo che vi siete prefissati è fondamentale per il modello di business.
Come costruire la crescita del business
Oggi è molto più facile verificare le informazioni, gli ingredienti, la filiera di una produzione o fare benchmark sul mercato e cambiare il professionista scelto inizialmente se questo non si dimostra all'altezza delle aspettative del cliente finale.
Trasparenza e usabilità sono i pilastri su cui costruire il viaggio che i vostri clienti saranno contenti di percorrere e su cui costruirete anche la sostenibilità e la crescita del business negli anni a venire.