di Silvia Scardapane
Questa settimana affronteremo un nuovo e sano aspetto delle collaborazioni artistiche, puntando sull'importanza e la qualità della promozione territoriale.
Più volte, analizzando numerosi case studies, ci siamo imbattuti in importanti cooperazioni le cui mission avevano il chiaro intento di promuovere l'arte del proprio Paese o favorirne la fruizione ad una specifica fetta di acquirenti più o meno geolocalizzati. Troviamo perciò di grande interesse l'operazione promossa nel piccolo centro di Monticello Amiata, nella provincia di Grosseto, dall'artista Cristian Sonda che punta proprio alla valorizzazione territoriale creando un solido connubio tra street art e produzione di prodotti IGP.
Cristian Sonda, classe '76, si è avvicinato al mondo dell'arte pubblica nei primi anni Novanta a Milano, sua città natale. Amante delle sperimentazioni e dei cambiamenti, ha virato il suo percorso integrando anche altri media e supporti, giungendo, infine, ad una complessiva modifica delle proprie figurazioni, pian piano sempre più semplici ed immediate, perfette per condividere valori e messaggi con il maggior numero di fruitori. Così, facendo proprie le feste creative di “Reclame The Street” (collettivo nato per la riappropriazione degli spazi pubblici), ha adottato un albero come protagonista di una protesta che affonda le sue radici nella cementificazione metropolitana.
La riattivazione di spazi pubblici e il coinvolgimento delle comunità ha reso Sonda l'artista più adatto a realizzare un murale nel centro di questo piccolo borgo italiano. Nato da una collaborazione con Creativity di Arcidosso e l'Associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata IGP, l'intervento ha tradotto in immagini tradizione e storia territoriale per divenire un vero e proprio stimolo culturale per i più giovani.
“Personalmente lavoro da anni con progetti che si prestano anche alla realizzazione di percorsi didattici e culturali quindi ho accettato la sfida credendo che le esigenze del mio committente e il mio stile pittorico potessero coniugarsi. Abbiamo sviluppato un murale contro-tendenza richiamando i concept tipici degli anni Settanta e pensando ad un intervento site specific che raccontasse di più sulla gente e le tradizioni storiche di Monticello. L'intervento, lungo cinquantotto metri, si sviluppa da sinistra verso destra narrando le fasi principali della vita del castagneto, dal ciclo naturale del fiore al frutto fino all'utilizzo della risorsa e delle sue derivazioni in prodotti: al colore verde corrispondono la primavera e l'estate, al giallo l'autunno e al blu l'inverno”. Cristian Sonda, street artist
Un caso artistico-culturale che da un lato, assume maggiore rilevanza nel contesto attuale se pensiamo che, non molti giorni fa, la Commissione UE ha bocciato numerosi piani di comunicazione agroalimentare italiani; dall'altro, conferma, invece, l'intraprendenza già riscontrata nei piani di marketing aziendale e territoriale promossi da piccole, medie e grandi imprese in Italia come in Europa. Siamo perciò particolarmente favorevoli a questa collaborazione dal forte sapore nostrano, in grado finanche di mostrarci un prodotto tipico del nostro Paese nelle tre tipologie contemplate dall'indicazione geografica protetta: marrone, cecio e bastarda rossa.
Se riconosciamo alla street art il merito di avvicinare un numero sempre maggiore di fruitori e acquirenti dobbiamo innegabilmente ricordarci anche del grande potere didattico-informativo, tanto, come in questo caso, da essere in grado di trasmettere la sicurezza alimentare che un'intera filiera italiana può garantire.