Secondo fonti che sono già rimbalzate su tutte le principali testate americane, Apple sarebbe vicina all'acquisizione di Shazam, l'app di riconoscimento musicale, per 400 milioni di dollari.
L'accordo potrebbe consentire ad Apple di integrare l'app, come funzione nativa, nei suoi iPhone, in un momento particolare per la propria crescita, sempre più minacciata da Google e Samsung.
L'acquisizione di Shazam e la competizione di Apple con Google
Shazam consente agli utenti di identificare la musica riprodotta nelle vicinanze, ad esempio quando si ascolta una canzone alla radio in auto o al bar e si vuole conoscerne titolo e altre informazioni, ed è diventata sin dal suo lancio una delle app per smartphone più popolari nel mondo, scaricata più di un miliardo di volte dai consumatori.
Recentemente anche Google ha incorporato una tecnologia di riconoscimento musicale simile nel suo smartphone di fascia alta, il Pixel 2: la feature permette di monitorare costantemente la musica intorno all'utente, visualizzando il titolo di ogni canzone sullo schermo del telefono. Una funzionalità apprezzata dai consumatori, che potrebbe aver portato Apple alla conclusione della necessità di integrare una funzione simile anche nei suoi iPhone, per non restare indietro.
Per Apple, poi, le funzioni legate alla musica in particolare sono sempre state un core nell'offerta di prodotti e proprio su questo aspetto l'azienda di Cupertino mira a non farsi superare dai concorrenti.
Il CEO di Shazam, Rich Riley, aveva già dichiarato che la società era alla ricerca di una company più grande che potesse dare appoggio allo sviluppo delle potenzialità dell'app, sia in campo musicale che in quello pubblicitario (Shazam ha integrato la sua offerta anche con funzionalità specifiche in ambito business per l'adv).
Shazam è stata fondata nel 1999 e, secondo indiscrezioni, lo scorso anno avrebbe incassato 50 milioni di dollari, grazie al suo database di oltre 11 milioni di "impronte digitali acustiche".
Secondo TechCrunch, l'accordo dovrebbe essere firmato già questa settimana, ma dai vertici delle due società non c'è stata ancora alcuna conferma.
Per quanto riguarda l'offerta di 400 milioni di dollari, secondo Pitchbook questa sarebbe inferiore rispetto alla valutazione di 1,02 miliardi di dollari dell'azienda.