Spesso quando pensiamo al ricamo o al lavoro a maglia la prima cosa che ci viene in mente è nostra nonna, magari seduta su una sedia a dondolo intenta a decorare lenzuola e pattine o a confezionare sciarpe e maglioni che con tutta probabilità non indosseremo mai. Guardate però cosa sono in grado di creare questi artisti: Daniel Kornrumpf riesce a fare delle vere e proprie magie con ago e filo.
Le immagini sono quadri a tutti gli effetti, un microcosmo di colori e sensazioni. Date le dimensioni molto ridotte, per mostrare i particolari è necessario fare diversi ingrandimenti.
Il soggetto è delineato nei minimi dettagli e i fili assumono le caratteristiche della pennellata donandogli tridimensionalità e volume. Potremmo paragonarlo ad un moderno Van Gogh.
Questa cover di Vogue è stata invece “sferruzzata” da Inge Jacobsen, fotografo e studente presso la Kingston University, e fa parte di un’incredibile serie chiamata Thread.
Il suo lavoro è ispirato da artisti come John Baldessari, Vik Muniz, e Aliki Braine e dal loro uso non convenzionale della fotografia.
La tecnica, unica e brillante, ripropone copertine e annunci pubblicitari tratti da riviste di moda come Harper’s Bazaar e Vogue. L’alterazione dei soggetti è il punto centrale del suo lavoro, dice:
“Cucio sopra i capelli o la pelle, in segno di protesta verso le vuote immagini delle riviste di moda, trasformandole in qualcosa di unico”.
Questi artisti reinventano la fotografia, rendendola tattile. L'immagine, medium replicabile per definizione, si trasforma in oggetto unico e impossibile da riprodurre perché fatto a mano.
D’ora in poi non potremo più pensare al ricamo o alla maglia come a qualcosa appartenete al passato e al di fuori dal nostro tempo!