È la prossima generazione di Internet: un multiverso. Le numerose applicazioni sviluppate in questo senso ci avvolgeranno completamente, sia a livello visivo, sia a livello sociale.
Sebbene sia probabile che molti spazi assomiglieranno a parchi a tema virtuali, il traguardo è rappresentato da un Metaverso alimentato da una robusta Creator Economy abilitata attraverso la decentralizzazione.
Il Metaverso non è quindi semplicemente una versione in 3D di un mondo in 2D: è l’inesorabile dematerializzazione di spazi fisici, distanze e oggetti.
Gli investimenti e le decisioni prese ora determineranno quale futuro che si manifesterà: uno che offre la più grande varietà di esperienze, alimentato da creatori, o uno definito dalla prossima ondata di gatekeepers e “affittuari”.
Puntiamo sul primo scenario e analizziamo insieme la catena di valore di questo mercato – un mondo alimentato dai creator e costruito sulla decentralizzazione – attraverso gli strati che lo compongono.
Gli strati del Metaverso
Esperienza
Il livello dell’esperienza comprende tutte le attività in cui le persone si impegnano a livello pratico, come giocare online, ascoltare musica, fare shopping.
Scoperta
La scoperta rappresenta il canale attraverso cui le persone vengono a conoscenza dell’esistenza delle esperienze.
Creator Economy
Questo livello contiene tutti gli strumenti che consentono ai creator di produrre contenuti per il Metaverso e gli strumenti di monetizzazione.
Spatial Computing
Si tratta del software che permette di trasformare gli oggetti in 3D, portandoli nel Metaverso e consentendoci di interagire con loro.
Decentralizzazione
Tutte le attività fisiche e digitali che stanno spostando l’ecosistema verso una infrastruttura distribuita e democratizzata non vincolata a un potere centrale.
Human Interface
È l’hardware che ci permette di accedere al Metaverso. Ad esempio, Visori VR e tecnologia aptica.
Infrastruttura
Il livello dell’infrastruttura è costituito dai semiconduttori, dalla scienza dei materiali, dal cloud computing e dalle reti di telecomunicazione che rendono possibile la costruzione di qualsiasi livello superiore.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/04/gli-strati-del-metaverso.jpg6161107Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-04-13 09:37:092022-04-15 11:50:05Creator Economy e Decentralizzazione come base per la costruzione del Metaverso
Un annuncio storico, non rivoluzionario come quello del presidente di El Salvador, che ha reso Bitcoin valuta legale nel paese lo scorso anno, ma quanto è stato annunciato durante la Bitcoin Conference 2022 è un passo in avanti molto importante per l’intero ecosistema. Le novità riguardano un’isola in Honduras, una regione autonoma del Portogallo e il Messico.
Gli annunci sono stati fatti dai rappresentanti dei tre Paesi, portati sul palco della conferenza Bitcoin 2022 a Miami da Samson Mow, ex chief strategy officer di Blockstream e uno degli architetti del progetto Bitcoin Bond in El Salvador.
L’ex direttore strategico di Blockstream che si è dimesso a marzo per concentrarsi su “l’adozione di Bitcoin da parte degli stati nazionali“, ha portato i legislatori di tutto il mondo sul palco di Bitcoin 2022 per evidenziare i progressi normativi che vengono fatti per incoraggiare l’adozione di Bitcoin da parte degli stati nazionali.
Gli annunci della Bitcoin Conference 2022
Roatán
L’isola di Roatán in Honduras avrà Bitcoin come moneta a corso legale. Inoltre, la zona franca economica dell’isola, gestita da Honduras Prospera Inc., consentirà l’uso dei bitcoin bond, come un modo per portare investimenti esteri nel paese. Lo ha annunciato Joel Bomgar, presidente di Próspera.
Madeira
L’isola portoghese alle porte d’Europa adotterà Bitcoin in virtù del suo speciale status di regione autonoma. Inoltre, gli investitori Bitcoin non pagheranno imposte sul reddito personale.
Messico
Si tratta della notizia più importante in assoluto, ma probabilmente ancora la più incerta: il presidente del Messico sarebbe pronto a ricevere Samson Mow per discutere dell’adozione di Bitcoin come valuta avente corso legale. Se l’adozione si verificasse davvero, sarebbe un grande rivoluzione in un Paese confinante con USA e di tali dimensioni.
Il senatore messicano Indira Kempis ha anche affermato che una nuova legislazione incentrata su Bitcoin sarà proposta al senato messicano.
Le parole di Mow alla Bitcoin Conference 2022
“Penso che ora sia un momento cruciale nella storia dell’umanità e abbiamo bisogno di andare avanti velocemente. Ciò di cui abbiamo bisogno è più adozione di bitcoin da parte degli stati nazionali“, ha detto Mow. “Ogni paese, ogni giurisdizione, avrà un percorso unico per l’adozione di bitcoin. La moneta legale è un modo, un altro modo è la moneta legale de facto“.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/02/bitcoin.jpg9191643Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-04-08 08:42:052022-04-09 12:27:57Bitcoin in Messico, Honduras e Portogallo: l'annuncio alla Bitcoin Conference
In questo periodo storico più che mai, abbiamo bisogno di fiducia nel futuro, di ascoltare storie che ci ispirino e che ci conducano a intravedere nuove speranze; per questoè con una certa emozione che quest’anno Ninja Academy tornerà a celebrare in presenza i guerrieri dell’Executive Master Ninja Academy / IUSVE con una emozionante cerimonia di Graduation.
L’evento si terrà sabato 9 aprile alle ore 15 a Verona, nella prestigiosa Aula Magna dell’Istituto Universitario IUSVE, ma sarà possibile seguire anche online la Graduation in diretta qui in questo articolo o su YouTube.
Cerimonia di Graduation 2022: ispirazione ed emozione
Un’occasione per lasciarti ispirare dalle storie dei Ninja che hanno scelto di dare una svolta al loro futuro con l’Executive Master Ninja Academy / IUSVE, ma anche per ascoltare le illuminanti testimonianze di top manager della Digital Industry che, prima di te, hanno segnato le carriere di centinaia di professionisti.
Non perdere i Commencement Speech di Esther Intile, Head of Employer Branding People & Organisation di Enel, Alexandre Levy, Head of Business Development Brand, Content & Creative di Accenture Interactive, e Giosé Milli, AD & Executive Coach dell’Istituto Hoffman, e i Valedictorian Speech di alcuni dei graduati più talentuosi di quest’anno.
Le opportunità del Nuovo Executive Master in Digital Marketing
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/personal-branding-consigli-pratici.jpg7731376Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-04-06 10:22:172022-04-12 09:56:02Torna in presenza la Graduation dell’Executive Master Ninja Academy / IUSVE
Con il passare degli anni riscontriamo che i nostri sistemi e le nostre risorse tendono ad evolversi continuamente e questo richiede che anche i processi alla base della loro realizzazione e gestione si evolvano al fine di renderli più efficienti, più sicuri e capaci di migliorare la loro performance.
Proprio in questa ottica vengono impiegati i cosiddetti Digital Twins (o gemelli digitali): una rappresentazione virtuale di un asset, prodotto o servizio esistente nel mondo fisico connessa con questo.
Da dove nasce il concetto di Digital Twins
1970 – La NASA utilizza 15 computer per ricreare una rappresentazione matematica della sfortunata situazione dell’equipaggio sull’Apollo 13.
1991 – David Gelenter, per il suo Mirror Worlds, introduce il concetto di Digital Twin.
2002 – Grazie a Michael Grieves (University of Michigan), abbiamo la prima applicazione industriale.
2010 – Il termine Digital Twin viene coniato nel 2010 da Michael Vickers della NASA.
Le applicazioni dei Digital Twins
IoT, AI, Machine Learning e trasformazione digitale avviata con Industria 4.0 hanno accelerato l’applicazione concreta della riproduzione digitale connessa agli asset fisici.
L’asset reale è connesso a quello virtuale in tempo reale grazie a sensori che inviano una enorme mole di dati analizzati in tempo reale e utilizzati per effettuare simulazioni dalle quali si ottiene, ad esempio, il miglioramento delle performance di un processo produttivo consentendo il risparmio energetico, oppure si migliora il livello di sicurezza di un processo riducendo il numero di incidenti, o ancora si migliora un prodotto per renderlo più appetibile alla clientela.
In questo ambito l’AI gioca un ruolo fondamentale perché l’analisi di questi dati, combinata con altre fonti di informazione, permette di sviluppare modelli previsionali.
I campi di applicazione sono tantissimi e alcune aziende attualmente sono impegnate anche nello sviluppo di gemelli digitali delle persone reali che consentirebbero, in futuro, di incontrare virtualmente un collega distante o perfino di parlare con i gemelli virtuali di cari defunti e con versioni presenti o future di sé stessi.
Ad oggi i gemelli digitali vengono utilizzati principalmente nell’industria, ma la tecnologia si sta affermando anche nel campo sanitario e nel retail.
Riduzione dei costi nella produzione
Tra le più note aziende italiane che già fanno utilizzo di questa tecnologia vi è Fincantieri, che si è classificata tra le aziende vincitrici del secondo bando del Competence Center Smact proprio con un progetto finalizzato alla creazione di un gemello digitale per ottimizzare e ridurre i costi del processo di costruzione di una nave.
Entertaiment
China Central Television ha realizzato avatar digitali degli ospiti dello Spring Gala Festival, con l’aiuto di machine learning e intelligenza artificiale. ObEN, l’azienda che ha creato le copie virtuali, ha in programma l’elaborazione di altre categorie di persone come medici virtuali e insegnanti grazie all’apprendimento automatico tramite l’elaborazione del linguaggio naturale unita a tecniche di visione artificiale
Servizi sanitari e ricerca medica
Anche nella sanità non mancano applicazioni del modello dei Digital Twins.
Esempio molto importante è il progetto di Dell Technologies in collaborazione con i2b2 tranSMART Foundation, organizzazione non-profit per la ricerca open source, per il trattamento domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19.
I dati acquisiti da milioni di pazienti nel mondo verranno messi a disposizione dei ricercatori che, grazie ai Digital Twins generati, potranno sperimentare nuove terapie o migliorare quelle esistenti.
Retail
L’utilizzo dei Digital Twins può contribuire al miglioramento continuo e alla trasformazione della customer experience realizzando simulazioni che generano previsioni sempre più accurate del comportamento degli acquirenti, per poter fare la differenza in termini di consigli offerti (cross e ip selling), promozioni e vendita personalizzata grazie al gemello digitale di ognuno dei clienti.
Questa tecnologia è anche in grado di proporre, per esempio, abiti perfetto per taglia, vestibilità e stile senza bisogno che venga fisicamente provato.
Alcune aziende del fast fashion adottano già un modello del Digital Twin applicato al proprio store fisico: la presenza nello store di sensori IoT consente la connessione con il clone digitale dello stesso inviando una grosse mole di dati in tempo reale che permette di rilevare potenziali problemi o gestire scenari, ad esempio, modellando il flusso di clienti e la densità di traffico pedonale nei pressi dello store e in particolari aree all’interno dello store.
Fonti energetiche
General Electric sta utilizzando il modello dei gemelli digitali applicato alla produzione di energia eolica minimizzando i costi di manutenzione. Infatti, ogni turbina viene venduta già associata a un modello digitale che riceve feedback costanti dal prodotto fisico, fornendo dati sul funzionamento e sullo stato di usura dei diversi componenti.
Sport
I Digital Twins sono già molto utilizzati nella Formula 1. Le simulazioni legate alle performance del pilota e le reazioni della vettura in pista contribuiscono notevolmente a migliorare le performance.
Perché ci interessa
In molti si chiederanno se anche il Metaverso possa considerarsi un’ applicazione del digital twinning. In parte è così in quanto rappresentazione della realtà fisica. In assenza però di sensori che consentano il collegamento tra le due realtà e l’evoluzione del mondo virtuale sulla base dei dati acquisiti da quello reale, rischia di rimanere un mondo virtuale isolato.
In sostanza, per l’evoluzione futura del Metaverso, il digital twinning rappresenta una milestone indispensabile.
Nel breve termine l’impatto del digital twinning nel mercato consumer in generale saranno molteplici e riguarderanno vari aspetti, dalla gestione dei punti vendita al miglioramento dei prodotti tramite lo smart building, alla formazione del personale di assistenza e vendita, fino all’ ottimizzazione della supply chain e tanto altro ancora.
I CRM rivestiranno un ruolo sempre più decisivo per la definizione di una customer journey più dettagliata dato che acquisiranno dati da nuovi touch point e sarà possibile abbracciare un nuovo e più ampio modello di Phygital.
In Italia esistono ancora importanti gap infrastrutturali, specialmente per le PMI. La rimozione di queste barriere consentirà a tali tecnologie di impattare notevolmente sul business delle aziende e sulla vita delle persone.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/04/Digital-Twins-copertina.jpg7881404Antonio Romanohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAntonio Romano2022-04-05 13:23:022022-04-13 09:46:48Digital Twins: cosa sono e perché sono sempre più importanti per le aziende
C’è così tanto clamore intorno alla blockchain, alle criptovalute e agli NFT che a volte può essere difficile intuire la reale utilità della tecnologia. È difficile comprendere il valore intrinseco di una criptovaluta o di un NFT, quando i loro prezzi sono basati principalmente sul loro valore come strumento speculativo. Capire l’utilità delle DAO, o organizzazioni autonome decentralizzate, è un po’ più semplice, anche se il concetto è ancora molto giovane ed è stato sperimentato solo in parte.
Cos’è una DAO
Una DAO è un modo di organizzare le attività delle persone e i loro interessi su internet usando una blockchain. Le DAO sono organizzazioni la cui attività ed il cui potere esecutivo sono ottenuti e gestiti attraverso regole codificate, come programmi per computer chiamati smart contract. La blockchain è usata come una sorta di “libro mastro pubblico” che esiste solo su internet. Utilizza un complesso sistema di crittografia per assicurare che tutto ciò che vi viene scritto (“blocchi”) sia verificabile. Questo libro mastro può essere anche usato per memorizzare informazioni e le regole legali di un’organizzazione in documenti chiamati contratti intelligenti.
A cosa possono servire le DAO
Un’organizzazione autonoma decentralizzata può essere costituita per le finalità più varie e diverse. Ad esempio, per raccogliere denaro per un ente di beneficenza o per formare una società di investimento nella quale tutti i membri contribuiscono fondi in cambio di azioni, anche di altre aziende. Ogni membro partecipante può pagare una quantità di criptovalute in cambio di un certo numero di token attribuiti dai regolamenti della DAO. Il pay-in e il pay-out sarebbero quindi regolati secondo le regole dello smart contract associato.
Alcuni esempi di DAO
Per semplificare, la popolare criptovaluta Bitcoin può essere considerata una DAO nella quale le persone stipulano accordi per comprare e vendere la criptovaluta, secondo una serie di termini e condizioni. Il tutto è tracciato sulla blockchain di Bitcoin.
La maggior parte delle DAO che esistono oggi funzionano sulla seconda più grande blockchain, la rete Ethereum.
Ethereum descrive una DAO come “un business internet-nativo che è collettivamente di proprietà e gestito dai suoi membri. La DAO contiene dei valori incorporati ai quali nessuno ha l’autorità di accedere senza l’approvazione del gruppo. Le decisioni sono governate da proposte e votazioni“. In altre parole, non c’è un amministratore centrale: sono gli stessi partecipanti a gestire la DAO e si occupano di approvare qualsiasi movimento di valuta in entrata o in uscita.
Ad esempio, un gruppo di appassionati di criptovalute ha istituito un DAO chiamato ConstitutionDAO per raccogliere fondi per acquistare una delle 13 prime stampe della Costituzione degli Stati Uniti. Il gruppo non è riuscito ad aggiudicarsi una delle copie della Costituzione, che sono state messe all’asta da Sotheby’s, ma è riuscito a raccogliere rapidamente 47 milioni di dollari per la causa.
Un altro DAO chiamato LinksDAO sta raccogliendo fondi per acquistare e sviluppare un proprio campo da golf in crowdfunding. Il gruppo ha venduto iscrizioni al club sotto forma di token non fungibili (NFT) e ha raccolto più di 10,5 milioni di dollari. I proprietari degli NFT hanno così ottenuto una quota del club e il diritto di partecipare alle decisioni su come sviluppare il progetto.
Quali sono i vantaggi delle DAO
Le DAO sono pensate e impostate in modo da non richiedere ai partecipanti di “fidarsi” l’uno dell’altro. Infatti, i membri possono essere perfetti sconosciuti che rispondono agli obblighi prescritti nel contratto intelligente. I termini del contratto – insieme a tutte le azioni dei partecipanti – sono scritti nel codice sulla blockchain, dove le informazioni sono pubbliche e permanenti.
La ragion d’essere delle DAO è la sfiducia nel controllo umano centralizzato. “Non c’è nessun amministratore delegato che possa autorizzare le spese in base ai propri capricci“, si legge nelle FAQ di Ethereum, “e nessuna possibilità che un CFO sospettoso manipoli i libri contabili“.
Il potere decisionale in una DAO è distribuito per includere tutti i partecipanti, e automatizzato per ridurre al minimo la necessità di amministrazione quotidiana.
In cosa gli Smart Contract sono migliori degli accordi legali tradizionali
Per molti aspetti, un contratto intelligente DAO è come un accordo legale scritto in codice da sviluppatori di software, ma gli smart contract aggiungono anche un elemento di automazione agli accordi legali. Per esempio, un contratto intelligente che governa una raccolta di fondi potrebbe contenere – e poi distribuire in automatico – un crypto token a un partecipante che ha appena donato una certa quantità di denaro alla causa.
I contratti intelligenti possono anche essere più brevi, più piccoli e più rapidamente prodotti rispetto ai contratti legali standard, secondo i sostenitori del sistema DAO. Inoltre, utilizzando criptovalute registrate sulla blockchain, è possibile raccogliere denaro molto più rapidamente che con la valuta fiat processata attraverso le banche tradizionali.
Quali sono gli svantaggi delle DAO
Nonostante il nome, le DAO che esistono oggi non sono totalmente decentralizzate o puramente democratiche. Si basano ancora, in qualche modo, sulla fiducia dei partecipanti nel gruppo di esseri umani che inizialmente hanno istituito il DAO e i suoi obiettivi e termini generali.
Quel gruppo di esseri umani deve anche avere fiducia per decidere un modello di governance che si adatti alla causa. In alcuni modelli, ad esempio, per ogni partecipante che contribuisce alla raccolta, indipendentemente dalla quantità versata, viene emesso un singolo token, che equivale a un voto da esprimere nelle future decisioni della DAO. Ma in alcuni casi potrebbe essere ingiusto attribuire lo stesso peso al parere di chi ha contribuito in misura diversa allo sviluppo del progetto.
Conclusioni
Sono un potente strumento di decentralizzazione e democratizzazione dei processi. Tuttavia, si tratta di una tecnologia ancora molto giovane che ha bisogno di affinarsi attraverso nuovi casi di studio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/03/DAO-cosa-sono-copertina.jpg7901409Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-03-30 14:33:492022-04-07 09:59:42Cosa sono le DAO - Decentralized Autonomous Organizations e perché devi conoscerle
“Le Grandi Dimissioni”, il fenomeno che preoccupa le aziende di tutto il mondo occidentale, sembra essere ancora lontano dal suo declino.
In un articolo del New York Times, la ricercatrice Emma Goldberg ha approfondito il tema, esplorando come i millennial abbiano “paura” dei lavoratori della Generazione Z, che stanno spingendo per una nuova, audace richiesta di condizioni migliori sul posto di lavoro per raggiungere un giusto equilibrio tra ufficio e vita privata.
Uno studio di Personal Capital e The Harris Poll ha scoperto che due terzi degli americani intervistati erano desiderosi di cambiare lavoro. tra i più giovani, la percentuale arrivava addirittura al 91%, più di qualsiasi altra generazione.
Il contesto della Great Resignation
Non c’è motivo di credere che i numeri miglioreranno nel corso del 2022, dato che una ricerca di Gallup rivela che uno sbalorditivo 48% dei lavoratori sta attivamente cercando alternative al proprio lavoro, mentre la ricerca McKinsey alza l’asticella addirittura al 58%. In questo studio, circa il 36% dei lavoratori americani ha perfino dichiarato di aver lasciato il proprio lavoro senza avere alcuna alternativa professionale.
Il fenomeno della Great Resignation, tradotto spesso impropriamente con “grande rassegnazione”, è destinato ad accompagnarci nel mondo del lavoro per i prossimi anni, contribuendo a riplasmare il rapporto delle aziende con i lavoratori, che ora guardano al proprio tempo in un modo totalmente diverso rispetto al passato.
Più che di grande rassegnazione o dimissioni, sarebbe forse più corretto parlare di una nuova scala di priorità che ha sostituito quella precedente.
In qualunque modo ci sembri più corretto rinominare il trend, quello che è chiaro è che l’epidemia di Covid-19 ha stimolato un cambiamento disruptive nel modo di intendere il lavoro e la vita professionale, come mai era accaduto prima: chi abbandona il posto di lavoro è oggi un vincitore, non un perdente, come invece era percepito in passato.
Sebbene secondo un recente rapporto del Censis sembra che, in Italia, il fenomeno non sia così dilagante e si possa rilevare ancora un certo pragmatismo indirizzato a conservare il proprio posto di lavoro, il trend non va per nulla sottovalutato, proprio in considerazione di quello che sta accadendo oltre oceano: le posizioni aperte rimangono vacanti per diverso tempo causando grossi problemi organizzativi alle aziende che non riescono più ad attrarre efficacemente la forza lavoro.
Se le persone non si sentono più soddisfatte dalle condizioni di lavoro e da quella parte della propria vita che sottraggono agli affetti e agli svaghi, una potenziale soluzione sembra lapalissianamente semplice: è necessario che i leader comprendano le priorità di vita dei loro lavoratori e che avvenga un nuovo allineamento tra le due “fazioni”.
I manager devono tornare a essere empatici, autentici e ad ascoltare davvero le persone per ristabilire un rapporto di fiducia che ormai scricchiola troppo.
Non sentirsi apprezzati o non sentirsi parte dell’azienda sono due tra le motivazioni principali per l’abbandono del posto di lavoro secondo il report di McKinsey.
Tuttavia, un ottimo primo passo è proprio condividere con le persone che lavorano nella nostra azienda l’entusiasmo e la mission aziendale, riconoscere periodicamente il loro valore evidenziando i successi e mettendo in moto dei processi in grado di dare un boost alle loro skill trasformandoli in talenti.
Non meno importante, anzi, probabilmente aspetto essenziale per rendere il lavoratore felice, è quello della flessibilità.
La flessibilità è in cima alla lista delle priorità di molte persone. Molti lavoratori hanno imparato ad apprezzare la possibilità di lavorare da casa e preferirebbero avere la possibilità di continuare a farlo, almeno part-time.
Le aziende davvero agili sono riuscite a rassicurare i propri dipendenti durante la pandemia dando loro fiducia: una crisi globale può tirare fuori il meglio dalle persone, portando creatività e innovazione. Grazie a una cultura ricca e positiva non solo sopravvivono, ma prosperano nell’affrontare sfide come la pandemia.
“Voglio venire a lavorare con voi” come diventare un’azienda Ninja (e attrarre i talenti)
Un recente articolo del Wall Street Journal racconta come i vertici di Meta stiano lavorando per trasformare la concezione del lavoro da remoto portandola all’estremo.
La strada è quella giusta: la soluzione al problema della Great Resignation passa anche attraverso scelte coraggiose (e un po’ folli, forse), come quella di rendere la flessibilità sul posto di lavoro qualcosa di più concreto di una semplice procedura.
Liberare lo spirito creativo, troppo spesso incarcerato tra le mura grigie degli uffici è possibile, a patto di acquisire una vera consapevolezza del carico che lo scambio di fiducia reciproca con il team comporta: svago e full immersion in contesti del tutto nuovi, come il ponte di una meravigliosa nave da crociera, non devono intaccare la produttività o rallentare il raggiungimento degli obiettivi.
E infatti, quando MSC Crociere ha invitato il nostro team a sperimentare l’esperienza di lavoro a bordo della favolosa MSC Grandiosa per una crociera di 8 giorni nel Mediterraneo, Ninja, da sempre pioniera del lavoro agile, ha colto al volo l’occasione di dimostrare quanto il lavoro flessibile possa essere portato all’estremo, favorendo ogni possibile declinazione dello smart working sui temi della flessibilità e del Great Re-Engagement.
L’invito di MSC si è così trasformato in un’opportunità per incontrare nuovamente i membri del team dislocati nelle diverse sedi, ma anche per conoscersi meglio fuori dall’orario di lavoro e affinare le procedure confrontandosi davanti a una tazza fumante di caffè americano.
E poi, tramonti mozzafiato, panorami indimenticabili e buon cibo. Tra mille storie su Instagram, tantissime esperienze disponibili e serate tra brindisi e risate, anche le ore trascorse fuori dai momenti lavorativi hanno contribuito a rafforzare un team building già efficace.
Anche per questo, una delle sfide che un vero Ninja della comunicazione deve saper affrontare, è quella di non cedere alle distrazioni.
Se, da un lato, è richiesto agli imprenditori e ai leader un grosso sforzo logico per liberarsi dall’idea della scrivania come ancora della performance, dall’altro il team deve essere in grado di farsi traghettare negli inesplorati spazi della flessibilità estrema senza cedere alla tentazione di sottovalutare l’importanza di dimostrarsi pronti e affidabili, pena il ritorno a procedure “più classiche”.
Arginare il fenomeno delle nuove generazioni che rinunciano a un futuro professionale stabile è possibile; invertire al rotta e ricominciare a guardare alle aziende come un porto sicuro in cui approdare è una grande sfida alla quale le imprese non possono sottrarsi.
Magari diventando “un po’ più Ninja” e trasformando lo Smart Working in Magic Working.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/03/ninja-in-crociera-copertina.jpg7281286Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-03-28 14:00:352022-03-30 14:35:38Grandi Dimissioni: come far innamorare di nuovo le persone delle aziende
La popolarità degli NFT continua a crescere e la loro diffusione aumenterà con l’evoluzione delle tecnologie blockchain. Sapere cosa siano, non è sufficiente: è importante trovarsi a proprio agio con la terminologia utilizzata da chi li negozia quotidianamente.
Glossario minimo degli NFT
Asset
Uno dei termini con il quale viene identificato un oggetto digitale da collezione.
Bitcoin
È la ben nota criptovaluta utilizzata anche quando si comprano o vendono NFT.
Blockchain
Per semplificare, è una sorta di foglio di calcolo aperto e decentralizzato a cui tutti nel mondo delle criptovalute hanno accesso, che registra ogni modifica o transazione.
Bridge
Si tratta di un canale di transazione cross-chain trustless per spostare i token da una blockchain all’altra in cambio di una fee.
BTC
L’abbreviazione di Bitcoin.
Burning
È un procedimento grazie al quale è possibile ridurre la quantità di criptovaluta circolante.
Buyers
Sono le persone che comprano oggetti digitali da collezione al fine di rivenderli ad un prezzo più alto. Corrisponde al trading nel mondo reale.
CAT
È l’abbreviazione di CryptoKitties e sta per Cryptocollectible Asset Token. È uno degli NFT più popolari su Ethereum.
Collectible
Sono NFT collezionabili che hanno un valore in base alla loro rarità, come il corrispettivo digitale di figurine o sneakers in edizione speciale.
Crowdsales
Si tratta di una prevendita di NFT per l’acquisto di nuovi token. I token acquistati vanno agli investitori e agli early adopters.
Crypto
Un altro nome per identificare le criptovalute.
Cryptocollectibles
Beni digitali su blockchain non fungibili perché rappresentano oggetti digitali unici.
Cryptocurrency
Una valuta digitale, come Bitcoin, che utilizza la crittografia per garantire le transazioni finanziarie e controllare la creazione di nuove monete.
DAO
Sta per Decentralized Autonomous Organization. È un’organizzazione governata da codice e programmi informatici e ha la capacità di funzionare in modo autonomo, senza bisogno di un’autorità centrale.
Dapps
Applicazioni che girano su reti decentralizzate (e non solo Ethereum, ma qualsiasi piattaforma).
Decentralized Exchanges (DEX)
Sono exchange che permettono transazioni peer-to-peer senza passare attraverso una terza parte.
DeFi
Un acronimo per finanza decentralizzata.
Drop
Un NFT drop è il rilascio di un nuovo token digitale per la vendita.
ETH
Abbreviazione di Ethereum.
Ether
Un’altcoin con una propria blockchain, come Bitcoin ha con BTC. Ether gira sulla blockchain di Ethereum.
Ethereum
Il nome di una criptovaluta, conosciuta anche come ETH. Supporta Dapps e smart contracts.
Etherscan
Etherscan è un blockchain explorer per la rete Ethereum. Il sito web consente di cercare transazioni, blocchi, indirizzi di wallet, smart contract e altri dati on-chain.
Exchange
È una piattaforma che consente di scambiare cryptovalute. Una delle più famose è Binance.
Farm
Invece di comprare NFT con i soldi, puoi “farmarli” usando la tua GPU per estrarre i token. Il tuo computer si unirà ad altri computer sulla blockchain facendo mining.
Fiat
È il termine per le valute come USD, Euro e GBP. Sono le monete inconvertibili dichiarate a corso legale dallo stato che la emette.
Fungible Tokens (FT)
Sono token intercambiabili e negoziabili, come ETH e BTC.
Gas
Una commissione richiesta per eseguire transazioni in criptovaluta sulla blockchain. Ogni volta che si acquista un asset, si inviano ETH o si imposta uno smart contract, il gas deve essere pagato per eseguire la transazione.
GPU
Si tratta di un’unità di elaborazione grafica, che è necessaria per estrarre alcuni tipi di criptovalute, come Ethereum.
Hashrate
Una misura della velocità con cui la GPU può estrarre i token delle criptovalute.
ICO (Initial Coin Offering)
Una “Initial Coin Offering” è un tipo di finanziamento delle criptovalute vendute sotto forma di token a speculatori o investitori in cambio di denaro tradizionale o di altre criptovalute come Bitcoin o Ethereum.
KYC
È un processo che le istituzioni finanziarie devono rispettare per condurre affari legalmente. È anche conosciuto come Know Your Customer.
Miner
Una persona che usa la sua GPU per estrarre token su una rete blockchain.
Mining
Il processo di risoluzione dei problemi crittografici. Il primo che lo risolve aggiunge il blocco corrente alla blockchain e riceve come ricompensa i token appena coniati.
Minting
Per mint si intende il processo di coniazione che permette ai dati di un NFT di essere inseriti in modo irremovibile e pubblico su una blockchain.
NFT
Acronimo per Non-Fungible Token. È un bene digitale unico e irripetibile che viene memorizzato su una blockchain. Nessun altro token o criptovaluta può sostituirlo.
Non Custodial Wallet
Un wallet non custodial è un portafoglio in cui solo il titolare possiede e controlla le chiavi private.
Noob
Un utente estraneo ai meccanismi della blockchain e che non ne comprende il funzionamento.
Peer To Peer (P2P)
Se hai bisogno di fare una transazione senza passare attraverso un exchange puoi utilizzare il trading P2P. È uno scambio diretto o da persona a persona.
Permanent Records
La blockchain di Ethereum memorizza permanentemente gli oggetti digitali da collezione, quindi i tuoi oggetti cripto non scompariranno mai a meno che tu non li rimuova dal libro mastro.
Private Key
Una password separata dai nomi utente o dagli indirizzi e-mail. Dà accesso alle informazioni o alle proprietà digitali sulle blockchain ed è necessaria per accedere a portafogli o beni memorizzati sulla blockchain.
Proof of Stake (PoS)
Un modo in cui i progetti di criptovalute verificano le transazioni: il possessore del bene digitale viene ricompensato con dei token se li conserva per un certo periodo. Come il mining, anche questo processo richiede una certa potenza di calcolo e l’utilizzo di elettricità.
Proof of Work (PoW)
Un altro modo di verificare le transazioni attraverso la risoluzione di problemi di hashing.
Public Key
Simile alle chiavi private, è una chiave crittografica che permette alle persone di accedere al tuo portafoglio o agli NFT. Non ha bisogno di essere tenuta segreta: viene pubblicata in spazi condivisi in modo che la blockchain sappia chi sei e cosa puoi fare con i tuoi token.
QR Code
Se si utilizza un wallet che supporta la scansione dei codici QR, è il modo più semplice per inviare NFT o Ethereum. Sarà sufficiente scansionare un codice e confermare prima di premere “invia”.
Quantity
Un termine che indentifica quante unità di un certo bene digitale sono disponibili.
Rarities
Gli oggetti con diverse rarità vengono assegnati con un certo numero sulla blockchain di Ethereum. Avranno ID e metadati unici e saranno etichettati come “Leggendari” o “Mitici”.
Ring Signature
La Ring Signature rappresenta un algoritmo di firma elettronica. Indica che un messaggio è stato firmato da uno qualsiasi dei membri di una lista firmataria, un elenco contenente un determinato numero di persone.
Satoshi
È la più piccola unità di Bitcoin (0,00000001 BTC) che prende il nome da Satoshi Nakamoto, accreditato come creatore anonimo di Bitcoin e primo sviluppatore di blockchain.
Seed Hash
Un valore casuale di 32 byte che permette di rigenerare le chiavi pubbliche e private.
Smart Contract
Un contratto che viene eseguito automaticamente tra due o più parti a determinate condizioni. Sono applicati sulla rete blockchain, irreversibili e non soggetti a modifiche.
Solidity
Un linguaggio di programmazione per smart contract basati su cripto token Ethereum. Sta per “Secure Interoperable Datamarketplace” ed è ciò che viene creato quando le persone progettano qualsiasi nuovo NFT sulla blockchain, includese illustrazioni e modelli 3D. Esprime la storia unica di ogni asset.
Staking
Il processo di bloccare i token in un portafoglio per una certa quantità di tempo. Più ne blocchi, più possibilità hai di guadagnare, a patto che anche altri stakers vi prendano parte. Di solito la pratica ha luogo sulle blockchain PoS dove gli utenti puntano i loro token e vengono ricompensati ogni pochi secondi o dopo aver elaborato un certo numero di blocchi.
Tokenomics
Il ramo dell’economia che si occupa della progettazione, dell’emissione, del commercio e dei regolamenti dei token cripto.
Token
Sono beni digitali che permettono alle persone di raccogliere denaro attraverso protocolli di crowdfunding/ICO, come i token ERC-20.
Wallet
È il portafoglio dove i si trovano i token quando non vengono utilizzati.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/03/glossario-degli-nft.jpg527940Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-03-21 12:14:012022-03-22 11:21:57Glossario degli NFT: le parole chiave da conoscere
Ascoltare per conoscere. Conoscere per riconoscere. Riconoscere per coinvolgere. Il primo elemento dell’empatia, quello che permette di creare l’emozione, è l’ascolto.
Sono sempre di più le aziende che investono in tecnologia per migliorare l’interazione con il consumatore: ma la digitalizzazione da sola non basta. Per non essere tagliate fuori dalle nuove dinamiche del mercato, oggi brand e aziende hanno bisogno di mettersi in ascolto delle persone.
È quanto sostiene Skeepers, realtà specializzata in servizi digitali di customer engagement e customer experience che consente ad aziende e brand di ottimizzare la relazione con i propri utenti.
La Customer Center Experience segna la nuova rotta
Catturare l’attenzione dell’utente e mantenere alto l’interesse verso il brand è la sfida attuale. Oggi ancora più di due anni fa.
Viviamo calati all’interno di modelli sociali ed economici che diventano rilevanti solo in base al grado di esperienze vissuta dall’individuo. Personalizzata o totalmente anonima? Quanto siamo stati “coccolati” dal brand?
Intelligenza Artificiale, metaversi, flussi commerciali customizzati, trasformazione digitale e iper-connessione. La Customer Experience (CX) porta necessariamente con sé una nuova mission: far innamorare l’utente con la forza dell’esperienza e non la qualità del prodotto.
La gestione della Customer Experience è il punto focale del mutamento del paradigma relazionale tra brand e consumatore. Oggi le persone interagiscono, comunicano e acquistano spinte non solo dall’input unidirezionale di marketing e advertising. Si basano sull’esperienza che emerge dalle relazione con i brand.
Centrare il proprio business sul cliente (e non esclusivamente sul prodotto) significa vedere il mondo attraverso gli occhi di chi ha bisogno di connessioni empatiche, pertinenti e personalizzate in ogni singolo punto di contatto con il brand. La verità è che siamo tutti consumatori e cerchiamo in un’azienda quello che prima chiedevamo ai nostri simili: relazioni umane.
Cosa significa essere Customer Centric
Un’azienda autenticamente incentrata sul cliente offre prodotti o servizi concentrando i suoi sforzi verso una completa conoscenza delle persone a cui si rivolge.
Affermare una brand purpose attenta alla sostenibilità e all’inclusione non è più sufficiente. Le aziende devono mettere in moto un processo che le avvicini realmente alle persone. Si tratta di porsi in ascolto e intercettare le reali esigenze di vita quotidiana del consumatore, adattando l’offerta commerciale su bisogni specifici.
Ogni singola attività all’interno dell’organizzazione non può più funzionare in maniera isolata. I reparti organizzativi non possono più essere pensati come silos indipendenti tra loro. Manager, responsabili e collaboratori devono sentirsi piuttosto come un team allargato che partecipa al passaggio del testimone in una continua gara di staffetta.
Condivisione dei dati, approfondimenti, opportunità di personalizzazione, amplificazione dell’engagement. È un insieme di informazioni da raccogliere, destrutturare e rielaborare a 360 gradi. La conoscenza reale del nuovo consumatore passa attraverso approfondimenti, processi cognitivi, sistemi di apprendimento e modelli organizzativi incentrati sul cliente.
Re-immaginare la relazione tra brand e persone
Che si tratti di un’azienda Fortune 500 o di una startup in Seed Stage, c’è sempre un elemento che rimane costante: il brand gioca un ruolo strategico nel successo di qualsiasi tipologia di business o impresa.
“Le persone non comprano prodotti o servizi, ma relazioni, storie, magia”.
È la massima espressa qualche anno fa da uno degli esperti di marketing più famosi dei nostro tempi, Seth Godin. Sta facendo il giro del mondo e porta con sé un’assoluta verità.
Oggi l’esperienza che le persone vivono con le aziende è molto più significativa del prodotto stesso. La scelta del cliente di accordare la sua fiducia al brand in base alla sola superiorità tecnica del prodotto o servizio forniti è una dinamica che appartiene al passato.
La nuova partita non vede l’eliminazione di un giocatore sopraffatto da un vincitore. Semplicemente un riequilibrio delle posizioni per raggiungere l’incastro funzionale: una situazione win-win che fa contenti aziende e persone.
Perché in questa partita troviamo da una parte, consumatori istruiti, connessi, responsabilizzati. Persone attente non solo ai propri bisogni individuali ma legate al futuro dell’umanità.
Dall’altra, aziende che fanno del modello Customer Centric il proprio faro nella notte. Che diffondono una cultura aziendale incentrata sul cliente, si impegnano per migliorare la Customer Experience ogni giorno.
Il paradosso è che questo nuovo modello non impone un cambio radicale del business. Non si tratta di re-inventare la ruota. Nessuno chiede ad aziende e brand di smettere di fare quello che hanno sempre fatto!
Si tratta semplicemente di comunicare il valore di marca seguendo una prospettiva diversa. Raccontare ciò che si è sempre fatto anticipando le richieste delle persone, potendo già disporre di un set di informazioni e dati fondamentali.
Quindi cosa deve considerare oggi un marketer per venire incontro alle persone? Come il marketing può tracciare la strada a una Customer Experience di successo?
Definendo le aspettative dei clienti attraverso una comunicazione incentrata prima sull’ascolto e (solo) successivamente sulla visibilità del brand. Per portare a casa il risultato: aumentare la visibilità e affermare la percezione del marchio.
Quali sono le caratteristiche di una comunicazione Customer Centric?
Non esiste un’unica checklist universale da seguire per garantire una comunicazione di brand che sia Customer Centric. Ogni impresa è unica nel suo genere così come lo sono anche i suoi clienti.
Tuttavia, è possibile circoscrivere una serie di principi di CX – comuni a molte industry.
1. Massimizzare i dati
Con l’accesso a una quantità senza precedenti di dati e nuove tecnologie, oggi è possibile tracciare non solo la cronologia degli acquisti di un cliente ma anche i suoi comportamenti nelle fasi extra-commerciali.
Download di risorse, lettura dei blog post, apertura di e-mail e SMS, partecipazione a eventi online. Comprendere questi passaggi aiuta le aziende a prendere decisioni corrette su come supportare al meglio lo sviluppo di quell’individuo durante il percorso d’acquisto.
Ad esempio Skeepers CX Management, l’innovativa piattaforma per la gestione integrata della Customer Experience ideata da SKEEPERS, permette di raccogliere in un unico spazio di monitoraggio e analisi tutti i dati generati dalle diverse azioni di marketing e comunicazione dell’azienda.
2. Sviluppare una comprensione del cliente
Se i sistemi di gestione diventano sempre più sofisticati per supportare la segmentazione dei clienti, aziende e organizzazioni possono concentrarsi maggiormente sull’ottimizzazione del customer journey e delle singole personalità, aggiungendo valore alla personalizzazione dell’offerta.
Avere la capacità di conoscere intimamente i propri clienti e migliorare un momento di coinvolgimento della persona, aumenta la fedeltà verso il brand e genera valore a lungo termine. Ciò significa anche migliorare la conoscenza dei propri clienti ottenendo informazioni altamente qualificate grazie a questionari ultra-personalizzati (come quelli che si possono creare con Skeepers CX Management).
3. Mettere in pratica le informazioni acquisite
Aziende e corporate dovranno trasformare le informazioni raccolte in azioni concrete.
Proponendo soluzioni pertinenti basate sui bisogni reali dell’utente.
Questo cambiamento rende la qualità dei dati estremamente importante, perciò deve essere gestita con attenzione. La necessità di nuove capacità analitiche può essere superata grazie al supporto di strumenti ed elaborazioni automatiche che massimizzano l’investimento tecnologico e umano.
4. Ottimizzare l’esperienza del cliente
Per superare le aspettative in un panorama di clienti sempre più competitivo complicato dall’attività omnicanale e dalla globalizzazione, le aziende devono dotarsi di qualcosa di più della semplice capacità di vendita e assistenza al cliente.
Essere presenti e rispondere nei momenti chiave del customer journey; sapere quando investire nell’interazione con la persone anticipando i problemi e fornendo esperienze di navigazione fluide; essere abili nell’identificare i momenti cruciali per offrire competenze e promuovere valore per il proprio segmento.
Ad esempio Skeepers CX Management mette a disposizione una serie di funzioni avanzate per l’attivazione dei feedback e la creazione di sistemi intelligenti di targeting ultra-dinamico, come ad esempio l’inattività dell’utente, la lingua utilizzata nel browser di navigazione, trigger e eventi generati dall’interazione con piattaforme specifiche.
5. Incoraggiare il processo decisionale basato sui valori
La capacità di navigare in scenari complessi utilizzando una bussola etica sta diventando essenziale in molti settori. Le tradizionali culture di vendita si evolvono per supportare le persone in modo etico soddisfacendo al contempo una gamma più ampia di esigenze d’acquisto.
Assumere un sistema decisionale interno per mettere in atto azioni valide e nell’interesse del cliente – realizzando al contempo la visione aziendale – è un’abilità essenziale sia per i leader che per i team di contatto con i clienti.
Non è scienza missilistica. Una buona Customer Experience nasce dal saper cogliere i segnali fondamentali, porre le giuste domande al cliente, ascoltare le sue risposte e mettere in atto il loro feedback.
Strumenti per migliorare l’engagement della Customer Experience
Disporre di uno strumento che consente di delineare un quadro preciso del target per progettare un’esperienza cliente coinvolgente è il vero passo in avanti per le aziende. Equiparabile all’invenzione del linguaggio globale comune.
“Poter scoprire, ad esempio, cosa ha spinto un cliente ad acquistare un dato prodotto o, per contro, ad abbandonare l’ultimo il carrello creato sullo shop online. Conoscere gli aspetti che hanno influenzato maggiormente le sue scelte, quali sono le aree di miglioramento nella comunicazione di brand”.
Sono le parole che Pascal Lannoo, Chief Strategy Officer di Skeepers , azienda leader nell’esperienza e nell’engagement del cliente, ha usato per descrivere l’innovativo software Skeepers CX Management.
Uno strumento in grado di raccogliere, analizzare e decodificare in tempo reale l’esperienza di ogni consumatore.
Attraverso un set di strumenti digitali focalizzati sulla Customer Experience, le aziende sono in grado di collezionare feedback preziosi direttamente dai propri clienti attuali o potenziali. In ogni fase del customer journey. In questo modo è possibile raggiungere un elevato grado di conoscenza del cliente.
“Immaginate di avere la possibilità di fare la domanda giusta al cliente giusto, magari subito dopo un acquisto o dopo una qualsiasi altra interazione digitale con il vostro brand” – commenta Lannoo.
Non sarà esattamente come vivere in un mondo in cui si comunica con una sola lingua comune, ma per le aziende e i brand è qualcosa di veramente potente.
Massimizzare il Customer Center Lifetime Value ottimizzando i punti di contatto e i messaggi di comunicazione ha come risultato finale quello di ottenere una maggiore fidelizzazione del cliente. Una maggiore Customer Satisfaction e importanti riflessi positivi sul ROI delle campagne marketing.
In che modo la Talent Attraction sta cambiando oggi il mercato del lavoro?
Le nuove generazioni esprimono una percezione totalmente diversa rispetto al passato riguardo a tematiche come ingresso nel mondo del lavoro, occupazione e carriera.
Se la società cambia, anche il rapporto tra candidato, collaboratore, impiegato e organizzazione si compone di elementi nuovi. Per lo più aspirazioni e necessità che trovano una migliore “narrazione di brand” proprio attraverso azioni specifiche di Talent Attraction.
Abbiamo chiesto a Esther Intile, Head of Employer Branding, People Empowerment di Enel – una delle organizzazioni protagoniste dell’edizione 2022 della Digital Factory di Ninja Academy, insieme a AW LAB e WeRoad – quali sono le principali caratteristiche di una Talent Attraction di successo e cosa fa Enel per rendere ancor più allettante il brand agli occhi dei giovani candidati.
1. Cosa distingue l’attività di Recruiting da quella di Talent Attraction? In che modo cambia la comunicazione nei due contesti?
Il Recruiting è un vero e proprio processo per attrarre, identificare e selezionare i talenti e la comunicazione è mirata, mediante pubblicazione di annunci di lavoro su tutte le piattaforme (sito Enel, LinkedIn, online job boards come Indeed, Glassdor etc.). L’attività di Talent Attraction, invece, prevede la messa a punto di strategie per far conoscere il brand, ampliare il bacino di utenti che vedono Enel come lovemark of choice e far sì che i talenti siano attratti da questa realtà.
L’ Employer Branding, in particolare, ha a cuore tutti gli step dell’ Employee Journey, un viaggio che le persone intraprendono entrando in Enel. In questo viaggio il nostro compito è quello di prevenire e limitare lo scollamento tra valori dichiarati e valori agiti. Vogliamo e dobbiamo dichiarare la nostra Ambizione, senza nascondere l’imperfezione intrinseca dell’essere umano, elemento centrale della nostra organizzazione.
Il nostro obiettivo è quello di mantenere la centralità della persona all’interno dell’organizzazione, senza creare una distanza in nessuna fase della sua vita in azienda, mantenendo e amplificando la risonanza emotiva in ogni Employee, lavorando su una comunicazione aperta, che rispecchi un’organizzazione senza confini tra l’interno e l’esterno. In ogni step dell’Employee Journey è fondamentale esercitare un Employer Branding mirato con l’obiettivo di soddisfare l’esigenza di quella specifica fase di vita.
2. Quali attività di comunicazione ha messo in campo Enel per valorizzare un settore tecnico come quello energetico agli occhi dei migliori candidati?
Le attività sono molte e diversificate anche in base ai canali di comunicazione.
Stiamo implementando progetti importanti e innovativi che hanno come fine ultimo quello di raggiungere il massimo engagement sia interno che esterno.
Un importante progetto che fa parte della nostra strategia è Our Enel, grazie al quale aiuteremo i Top Leader di Enel a diventare Thought Leader sui loro canali social, fornendo loro gli strumenti per costruire un’efficace strategia di Personal Branding capace di generare engagement sia all’interno che all’esterno della comunità Enel.
3. Quali tematiche avete presidiato maggiormente per attrarre nuovi talenti all’interno dell’azienda?
Abbiamo identificato 4 Key Words per sintetizzare cosa è fondamentale per noi e cosa possono aspettarsi i talenti che entreranno nella famiglia Enel.
People Centricity: vogliamo mettere la persona al centro, ciò significa renderla in grado di esprimere al meglio i propri talenti e tenere sempre in considerazione il suo benessere psico-fisico. Abbiamo a disposizione molti elementi per fare ciò: forme di lavoro flessibile per garantire un work-life balance ottimale, forme di welfare aziendale, di caring etc.
Sostenibilità: è parte integrante della strategia di business di Enel.
Innovazione: è strettamente legata alla Sostenibilità, tanto che esiste la funzione Innovability. Nello specifico, Enel ha creato 10 Innovation Hub e 22 laboratori in 7 Paesi (Italia, Brasile, Stati Uniti, Spagna, Cile, Russia) con l’obiettivo di intercettare e supportare le start up tecnologicamente innovative più interessanti.
Inclusione: che per Enel significa aver cura di tutte le dimensioni della diversità, da quelle palesi a quelle più nascoste, e valorizzare i talenti multipli di ogni persona. Valorizzare le diversità significa dare attenzione alle sue molteplici dimensioni, per noi ogni persona è importante indipendentemente da differenze di genere, età, nazionalità, abilità o qualsiasi altra forma di diversità o specificità.
L’obiettivo è quello di mettere le persone al primo posto, farle sentire protagoniste della nostra comunicazione.
4. Quali i principali canali per le attività di Talent Attraction?
Stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per migliorare la comunicazione dei nostri progetti strategici attraverso molti canali.
Uno dei più importanti è il sito, infatti stiamo lavorando a un nuovo video motivazionale da inserire nella sezione “Lavora con noi”, per suscitare emozioni e stimolare curiosità e voglia di entrare a far parte di un team e di un progetto con un obiettivo essenziale: mettere il candidato al centro. Vogliamo trasmettere la passione con cui lavoriamo e smuovere quella dei talenti a cui ci rivolgiamo.
Inoltre, un altro canale di comunicazione delle nostre attività sono le scuole e le Università, per le quali si stanno implementando numerosi progetti, tra cui l’Enel Girlz Power Tour o il Back to School.
5. Quanto ha inciso per Enel una efficace attività di Talent Attraction sull’ottimizzazione complessiva del processo di business? Quali risultati è possibile raggiungere?
L’obiettivo delle nostre attività di Talent Attraction è quello di attrarre le persone e insieme potremo accrescere il loro talento attraverso la costruzione di un noi condiviso al fine di contribuire al successo della nostra azienda.
Inoltre, vogliamo raggiungere il massimo Engagement sia tra le persone che compongono questa grande famiglia, sia tra i talenti che vogliamo attirare. Ci aspettiamo maggiori visite sulle pagine Carriere di Enel e sui principali canali social e di Job Board (LinkedIn, Indeed, Glassdor etc.), maggiori application alle nostre offerte di lavoro e la creazione di una community di professionisti Enel, capace di generare engagement spontaneo intorno ai Trend Topic chiave della comunicazione esterna di Enel Global.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/03/trend-mondo-del-lavoro.jpg9041640Nicola Onidahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNicola Onida2022-03-17 11:26:442022-03-17 12:04:53Talent Attraction e Brand Positioning: come attirare nuovi talenti in azienda
Il prossimo futuro è ormai alle porte? Sembrerebbe proprio di sì, e abbraccerà sempre di più aziende e realtà diverse. QuestIT, azienda italiana specializzata nello sviluppo di tecnologie proprietarie d’Intelligenza Artificiale, dà il via al primo Avacontest. Di cosa si tratta? Vi raccontiamo come nasce il primo catalogo italiano di avatar professionali!
Avacontest: un tuffo nel Metaverso
Trovare testimonial futuristici per consentire ad aziende ed enti pubblici di approdare definitivamente nel Metaverso. Queste sono le parole che descrivono al meglio l’Avacontest, l’iniziativa lanciata da QuestIT. Un’occasione unica in grado di creare assistenti virtuali che possono assumere forma umanoide e instaurare relazioni empatiche con i singoli clienti. Sembra quasi fantascienza ma è più reale che mai!
Il progetto consiste in un vero e proprio contest, in cui verranno selezionate 50 persone “virtualmente fotogeniche”. Queste, una volta ultimata la prima fase di casting, con tanto di giuria, verranno poi chiamate per essere “avatarizzate” presso uno dei due showroom di IgoodI, la company fondata da Billy Berlusconi e partner strategico di quest’iniziativa, situate a Milano e Torino.
Avatar professionali: un catalogo virtuale
Una volta terminata la digitalizzazione, i candidati entreranno a far parte del primo catalogo italiano di virtual assistant professionali grazie ai loro “gemelli virtuali”. Ma non è tutto. Al termine del processo di realizzazione di tutti gli avatar, la giuria selezionerà i 10 soggetti virtualmente più fotogenici. In seguito, verrà avviato un secondo casting sui social media che decreterà il vincitore finale e che si aggiudicherà anche una rilevante somma in denaro.
Le 50 persone selezionate tramite l’Avacontest entreranno nel primo catalogo degli avatar e avranno la possibilità di guadagnare ogni volta che un’azienda o un ente della pubblica amministrazione le sceglierà come testimonial. Il vincitore del contest sarà proclamato durante un evento ad hoc che verrà organizzato nei prossimi mesi.
Le parole del CEO di QuestIT
Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT, è orgoglioso di questo progetto. Afferma che con questa iniziativa l’azienda entrerà ufficialmente nel Metaverso. In questo periodo storico di vero fermento e in cui innovazione e tecnologia stanno prendendo il sopravvento, aziende ed enti pubblici stanno investendo sempre più nel digitale. In particolar modo stanno sperimentando assistenti virtuali di ultima generazione. QuestIT, in quanto azienda con la tecnologia più avanzata del settore, scende in campo offrendo quindi un’opportunità unica.
Aggiunge poi Di Iorio che la partnership con IgoodI mette in risalto la volontà dell’azienda di consolidarsi come realtà innovativa e, soprattutto, la proiettata verso un futuro sempre più incentrato sulla VR reality e inevitabilmente sul Metaverso.
Le parole del CEO di IgoodI
Billy Berlusconi, CEO e founder di IgoodI non trattiene l’entusiasmo ed è felice che 2 realtà che guardano al futuro, e che hanno gli stessi valori, lavorino insieme per innovare la tecnologia avatar centered. Abbracciare il Metaverso è diventato ormai obbligatorio per le realtà che vogliono distinguersi. Lo stesso CEO dell’azienda è certo che questo progetto, unico nel suo genere, sarà sia un successo per le 2 aziende sia fonte di utilità e divertimento per i consumer.
Come partecipare all’Avacontest?
Partecipare a quest’iniziativa è molto semplice. Ti basterà compilare questo modulo.
Possono candidarsi tutte le persone con età compresa tra i 18 e i 65 anni. Verranno accettate le candidature inviate entro, e non oltre, mercoledì 20 aprile 2022. Tutti gli iscritti riceveranno un’e-mail di conferma d’iscrizione e successive comunicazioni d’aggiornamento sulla selezione e sull’andamento del contest. Un ruolo importante, in quanto partner, viene ricoperto da IgoodI che mette a disposizione la sua tecnologia per la creazione di avatar fotorealistici e i propri showroom di scansione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/03/avatar-contest.jpg7171279Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2022-03-15 10:14:502022-03-15 17:20:55Metaverso: arriva il primo casting per gemelli digitali
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