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Hubspot

HubSpot acquisisce The Hustle. Obiettivo, creare la migliore rete media al mondo

HubSpot, società di software quotata in borsa, ha firmato un accordo per acquisire The Hustle, società del settore editoriale.

“È una partnership rivoluzionaria – sottolinea The Hustle nella newletter ufficiale ai suoi utenti – Una società di software acquista una società media. Con il supporto di HubSpot, lanceremo nuovi podcast, prodotti, contenuti e funzionalità originali, con newsletter sempre free”.

Un’acquisizione che si configura come una potenzialità enorme. HubSpot (hubspot.com), con sede a Cambridge nel Massachusetts, è una piattaforma di  gestione delle relazioni con i clienti (CRM), che definisce il concetto dell’inbound marketing: un unico hub che include prodotti di vendita, assistenza, marketing, gestione del sito web. Con più di 95.000 clienti in più di 120 paesi, HubSpot si contraddistingue come leader del mercato di riferimento, la cui finalità è favorire la crescita delle aziende per attirare e coinvolgere i clienti. Uno strumento “all-in-one”, un’unica piattaforma a supporto delle imprese e del team di vendita per tutte le attività di Marketing online (aumento del traffico al sito web, conversione di visitatori in contatti e tracciamento dei comportamento di consumo con informazioni per la profilazione), per offrire al proprio pubblico un set diversificato di contenuti media.

La popolare newsletter di Hustle, il podcast e i contenuti premium confluiranno nelle rete di contenuti educativi di HubSpot, per offrire al proprio pubblico un set diversificato di contenuti media.

“Per molti clienti, la loro prima introduzione a HubSpot avviene attraverso il nostro blog educativo, l’Academy e i contenuti di YouTube, non il nostro software – evidenziano i vertici HubSpot nella nota stampa diramata –  Hustle ha una comprovata capacità di creare contenuti che appassionano imprenditori, startup e aziende”.

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La rete media

Contenuti educativi di HubSpot che raggiungono ogni mese un target di sette milioni di utenti per il blog e centinaia di migliaia di fruitori di video su YouTube. Sempre nell’arco temporale mensile, oltre 100mila seguono le lezioni dell’academy  e più di 300mila hanno ricevuto una certificazione.

“Ho avviato The Hustle con la missione di aiutare gli imprenditori, fornendo informazioni su come amplificare il proprio brand, cambiando il metodo con cui le società media operano – afferma il fondatore, Sam Parr –  Entrando a far parte del team HubSpot, svilupperemo la nostra vocazione iniziale per realizzare le migliori reti di contenuti aziendali al mondo”.

La newsletter quotidiana di Hustle è stata avviata nel 2016 e informa oltre 1,5 milioni di lettori con notizie di attualità e di business. La piattaforma di abbonamento “Trends” e il suo podcast “My First Million”, offrono agli imprenditori approfondimenti, dati e best practices per lo sviluppo delle aziende.

 

Non solo digitale: il futuro dei pagamenti è nel proximity payment

Oramai ci abbiamo fatto l’abitudine: pagare senza denaro (cashless) e magari senza toccare nessun dispositivo (contactless) è diventata la quotidianità durante il periodo dell’emergenza. Ma ci ha anche aiutato a scoprire la comodità del proximity payment, ovvero dei pagamenti di prossimità.

Sicuri, comodi e veloci, rendono ancora più evidente che tutto può essere racchiuso in pochi essenziali strumenti: una carta o uno smartphone.

Ma andiamo con ordine e scopriamo cosa si intende per proximity payment e quali sono i trend che stanno guidando oggi il settore dei pagamenti.

Scopri la comodità di pagare, ogni giorno, ovunque, in modo intelligente, semplice e sicuro con Mooney!

proximity payment

Che cos’è il Proximity Payment e come sta crescendo

I pagamenti oggi sono sempre più smart e uno dei comparti che ha registrato negli ultimi anni il miglior tasso di crescita è quello del proximity payment, ovvero la modalità con cui in negozio smartphone e carte sostituiscono i contanti.

Con il termine proximity payment, infatti, si intendono i pagamenti elettronici di prossimità, cioè quelli che richiedono una vicinanza fisica tra l’acquirente e il venditore del prodotto/servizio che si intende acquistare. Per avvenire, la transazione sfrutta il sistema contactless: il pagamento avviene attraverso la connessione a corto raggio del dispositivo mobile, quindi attraverso la tecnologia NFC (Near Field Communication). Ad esempio, basta avvicinare il telefono al POS senza toccare nulla per portare a termine la transazione.

Ma c’è di più, perché la prossimità va intesa non solo in senso digitale, ma anche fisico. In un settore come quello dei pagamenti, che si rivolge potenzialmente a persone diversissime tra loro, per età, competenze digitali e più semplicemente abitudini, anche la capillarità della rete fisica ha un peso. Mooney, ad esempio, grazie all’unione di SisalPay e Banca 5 (Gruppo Intesa Sanpaolo) permette di prelevare contanti, pagare bollettini, tasse e servizi PagoPA, fare ricariche, acquistare biglietti dei mezzi pubblici ecc., in oltre 45.000 punti vendita – bar, tabaccherie ed edicole – in modo perfettamente integrato con le più moderne piattaforme digitali.

Grazie all’offerta Mooney è possibile effettuare sia operazioni in contanti che attraverso i canali digitali ed elettronici di pagamento, integrando e rafforzando l’offerta commerciale di tabacchi, bar ed edicole abilitate con un ventaglio si servizi e soluzioni adatti praticamente a tutti i target (o quasi).

proximity payment

Il mercato del Proximity Payment

Secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce, negli ultimi anni in Italia i pagamenti proximity sono aumentati del 650%, per un totale di oltre 15,6 milioni di transazioni in negozio effettuate via smartphone nel 2018.

Un recente white paper pubblicato da eMarketer ha dettagliato più nello specifico una preziosa visione del mercato dei pagamenti di prossimità in continua crescita. Secondo la ricerca, i consumatori di tutto il mondo stanno rapidamente adottando l’uso regolare del proximity. Tra gli altri dati, si stima che nel 2021, il 17,2% della popolazione globale sarà utente di pagamenti di prossimità mobile, con un valore compreso tra i 5 e i 10 miliardi di euro. Se verranno rispettate le attese, cioè, il proximity payment supererà di gran lunga il valore delle transazioni eCommerce e peer-to-peer.

Con un po’ di ritardo rispetto agli altri Paesi, anche l’Italia ha iniziato a seguire questo trend ed è aumentato sia il numero degli utenti che utilizza il proximity payment, sia quello degli esercenti che hanno compreso l’importanza di offrire ai consumatori opzioni di pagamento più semplici e comode, sia che avvengano attraverso canali fisici (nei punti vendita), sia che siano digitali o elettroniche (con smartphone o carta di credito), in un’ottica sempre più phygital.

Una carta che strizza l’occhio all’intrattenimento

Mooney ha reso i servizi di pagamento davvero di prossimità, vicini, a portata di mano, offrendo un’esperienza “onlife” al tempo stesso fisica e digitale anche grazie alla sua carta prepagata Visa per tutte le tue esigenze: contactless, con IBAN italiano, e che permette di gestire tutto tramite app. E l’attivazione è gratuita!

La carta Mooney si può usare per qualsiasi tipo di spesa, in tutti i negozi in modalità contactless e online grazie al servizio Visa Secure. Sempre online è anche possibile inviare bonifici, controllare il saldo, monitorare tutti i movimenti, ricaricare il telefono e pagare i bollettini dallo smartphone, risparmiando sulle commissioni.
Infine, per ricaricare la carta è sufficiente andare in uno dei tanti punti vendita abilitati o effettuare un bonifico.

Ma Mooney non si rivolge solo a chi vuole trovare soluzioni di pagamento comode, veloci e sicure: anche la rete degli esercizi convenzionati, infatti, ha accesso a servizi di supporto al business, investimenti diretti, formazione qualificata e un modello comunicativo bidirezionale e all’avanguardia, fondamentale per la digitalizzazione dell’impresa.

E non è tutto. Mooney parla davvero la nostra lingua e per questo ha anche lanciato un divertente Quiz Talk Show condotto da Rossella Brescia che prevede la partecipazione di 56 persone tra cui 4 manager Mooney, 2 influencer (Rudy Bandiera e Francesco Facchinetti) e 50 tra gli esercenti e i clienti che già si avvalgono del servizio. Insomma, il divertimento (e il pagamento) è assicurato.

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Buddybank partner dei PG Nationals spring, Summer split 2021

Buddybank, la banca per smartphone di UniCredit, affiancata da PG Esports (il più importante organizzatore di tornei dedicati al gaming competitivo), inizia il 2021 con una collaborazione innovativa che riguarda i primi due split dei PG Nationals 2021, il più amato e seguito torneo di League of Legends d’Italia.

Buddybank, ha deciso un anno fa di puntare con successo sulla forza comunicativa del settore degli Esports, iniziando le sue prime collaborazioni con i PG National e la Milano Games Week. Ad inizio 2021 buddybank, con una nuova veste grafica e sempre al fianco di PG Esports, ha rinnovato la sua collaborazione nel settore degli electronic sports con una ulteriore partnership ambiziosa ed innovativa.

Commenta l’Head of GroupM ESP, Luca Pravadelli:

“Siamo lieti della proficua e duratura collaborazione creatasi con buddybank. Nel 2020 abbiamo iniziato assieme questo percorso e adesso torniamo in campo in maniera ancora più solida e forte. In quanto unit specializzata nello sport marketing, negli ultimi anni abbiamo studiato e monitorato la crescita e le opportunità offerte del mondo Esports. Con l’arrivo della pandemia, si è resa ancora più evidente la volontà da parte dei clienti di GroupM (o del gruppo WPP) di instaurare nuove partnership in questo settore, e buddybank ne è la dimostrazione”.

streaming esports

Il team MediaCom, partner da anni di buddybank, si è attivato in completa sinergia con la unit dedicata ai progetti di branded entertainment MediaCom MBA per disegnare e ideare un progetto di esports. L’attività si è svolta avvalendosi della consulenza di GroupM ESP (Entertainment & Sports Partnerships), business unit di GroupM dedicata allo Sport Marketing. GroupM ESP ha supportato buddybank nella negoziazione della partnership e ne gestirà lo sviluppo attraverso la costruzione congiunta di un’efficace strategia di comunicazione.

“Siamo davvero felici di poter continuare a sostenere il mondo degli Esports, anche perché rappresenta in pieno una buona parte della nostra clientela smart e giovane. Non ci sentiamo solo partner, in buddybank siamo diventati dei veri fan degli Esports e non vediamo l’ora di vedere chi vincerà i PG Nationals”.

Afferma Massimo Bondanza, Head of Marketing & Products di buddybank.

Meno contanti più carte prepagate: soluzioni smart per piccoli e grandi acquisti

Siamo in fila al supermercato, ormai diventata una delle attività più mondane da quasi un anno a questa parte. Arrivati alla casa e dopo aver sistemato con abilità la spesa nelle buste, complice anni e anni passati su Tetris, ci accingiamo a pagare. Panico. Abbiamo lasciato i contanti a casa, sul tavolo. Riusciamo a rievocare col pensiero il momento esatto in cui chiudiamo la porta alle nostre spalle mentre le povere banconote vengono abbandonate al loro destino. E noi al nostro. Quante volte siamo incappati in una situazione del genere?

Il mondo degli acquisti sta cambiando, compriamo quasi tutto sul web, e usiamo sempre meno i contanti. Sono molte le iniziative finalizzate per agevolare l’uso delle carte prepagate, e lo stesso Stato ha creato dei programmi proprio per incentivare le transazioni elettroniche e scoraggiare l’utilizzo di monete e banconote.

Meno contanti più carte prepagate

Sempre più persone si affidano alla praticità delle carte prepagate a discapito dei contanti. Avere dei soldi con sé a volte diventa un peso, abbiamo paura di perdere monete in giro, o lasciare le banconote nelle tasche di giacche e cappotti. C’è chi, sbadatamente, dimentica i contati perfino sul cruscotto dell’auto, creando situazioni potenzialmente spiacevoli per sé e per la povera automobile.

Le carte prepagate evitano questi inconvenienti, sono comode, pratiche e sono sempre più collegate ad App e servizi appositi. Anche se dovessimo smarrirle, abbiamo diversi modi per gestire le nostre finanze senza perdere un centesimo.

Sono facili da gestire, non ingombrano e possiamo utilizzarle ovunque, ricaricandole con un semplice gesto. Ci permettono di acquistare davvero qualsiasi prodotto e in tutta sicurezza.

I vantaggi delle carte prepagate

L’esperienza d’acquisto incentrata solo ed esclusivamente sul prodotto non ci basta più, sono tanti gli elementi a cui stiamo prestando sempre più la nostra attenzione.

Comprare in modo sicuro non ha più un solo significato. Nell’era del COVID-19, abbiamo limitato i contatti e anche per quanto riguarda l’acquisto abbiamo la necessità di utilizzare sempre meno i contanti per evitare inutili scambi. In questo caso, le carte prepagate sono un’ottima soluzione grazie alla funzione contactless, ossia il pagamento senza contatto.

La comodità è un altro aspetto che non possiamo sottovalutare nelle nostre esperienze d’acquisto. Una carta prepagata ci consente di effettuare qualsiasi tipo di spesa, dalla più piccola, come pagare un cappuccino al bar prima di recarsi a lavoro, a quelle più impegnative. Per esempio, possiamo gestire tramite app i nostri bollettini risparmiando sulle commissioni, inviare bonifici e controllare le nostre finanze in pochi e semplici gesti, anche da casa. Per non parlare della comodità di poter ricaricare la carta nei punti vendita abilitati.

Le carte prepagate, inoltre, sono davvero convenienti perché hanno un canone annuo irrisorio e di conseguenza sono adatte anche per i più giovani e per chi ha un reddito non fisso e non possiede un conto in banca.

Una società senza contanti grazie a nuovi strumenti smart

Una delle ultime novità che rientra in questi nuovi metodi per fare acquisti e gestire le proprie finanze è la carta Mooney, una carta prepagata Visa con IBAN italiano.

Possiamo attivare la carta in uno dei tanti punti vendita specializzati: tabacchi, bar ed edicole abilitate in tutta Italia. L’attivazione è velocissima, occorrono solo 5 minuti, inoltre è gratuita,  il suo canone annuo è di soli 8€, ed è subito utilizzabile. È ad oggi la carta più vantaggiosa e comoda attivabile sul canale di prossimità.

Scaricando la app Mooney, si potrà inoltre tenere sempre a portata di mano il controllo delle proprie spese.

Grazie ai canali digitali e alla presenza fisica anche nei comuni più piccoli, garantisce l’accesso a un’ampia gamma di servizi di pagamento e transazioni. Questi canali digitali ed elettronici di pagamento integrano e rafforzano l’offerta commerciale tramite un ventaglio di servizi e soluzioni adatti a chiunque.  

Un modello insomma che risponde alle esigenze di tutti, senza lasciare indietro nessuno:

  • Coloro che preferiscono affidarsi al loro barista/tabaccaio/edicolante di fiducia che li accompagni nello svolgimento delle operazioni;
  • Chi ha voglia di andare oltre questi servizi, preferendo l’utilizzo di una App o di un portale online.

In conclusione…

Utilizzando le carte prepagate i benefici sono davvero tanti, in particolar modo:

  • Convenienza;
  • Comodità;
  • Sicurezza.

Acquisti facili, veloci, e sicuri in tutti i negozi in modalità contactless e anche online. Inoltre possiamo inviare bonifici, controllare il saldo, monitorare tutti i movimenti, ricaricare il telefono e pagare i bollettini dallo smartphone risparmiando sulle commissioni.

Fare a meno dei contanti non è una rinuncia, ma una semplice carta prepagata può essere un vero e proprio vantaggio in una società che non si ferma e cambia giorno dopo giorno.

5 cose che Elon Musk ha detto su Clubhouse

L’evento più atteso su Clubhouse è stato sicuramente l’incontro con Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, che è riuscito ad attrarre grandi numeri, tanto da mettere a dura prova il limite massimo della piattaforma di 5000 persone a Room. I Ninja sono riusciti ad ascoltare l’intero intervento e abbiamo riassunto i punti salienti.

1. Il viaggio su Marte!

Elon Musk ha parlato in primis del progetto di costruire una civiltà autosostenibile su Marte, secondo le sue previsioni questa esperienza si concretizzerà tra 5 anni e mezzo circa, e sarà estremamente difficile e certo non un’esperienza di lusso. Inoltre, dice di non aver raccolto prove reali sullesistenza degli alieni ma ritiene plausibile la loro esistenza.

Nasa-Marte-Nucleare

2. L’importanza dei meme

Chi controlla i meme controlla l’universo: se un’immagine vale mille parole, un meme vale 10.000 immagini.

E se lo dice lui… c’è da crederci. Ha rivelato in esclusiva che possiede un team di amici come meme dealer, sottolineandone il forte valore simbolico e di impatto sulla società e sui costumi.

3. Aggiornamenti Neuralink

Ha annunciato che presto presenterà nuovi video di aggiornamento su Neuralink, alludendo alla possibile esistenza di test su scimmie con innesti wireless nel cervello in grado di giocare ai videogiochi. In ogni caso questi scenari fantascientifici sono di lungo termine, perché a breve termine Neuralink si concentrerà sul dare supporto alle persone con lesioni cerebrali e spinali.

4. Bitcoin e Dogecoin

Dogecoin (DOGE) entra in poco tempo nella top 10 della classifica per la capitalizzazione del mercato. Elon Musk si è autodefinito ritardatario sulla scena crypto ma crede nel potenziale dei bitcoin. In merito ai Dogecoin, nati puramente per scherzo, ha ricordato che la sorte ama l’ironia.

Potrebbero diventare un giorno la valuta universale del nostro pianeta?

elon musk

5. Intervista a Vlad Tenev, CEO di Robinhood

Nella room era presente anche Marc Andreessen di A16Z, investor sia in Clubhouse che in Robinhood. Sul finale dell’evento Elon ha chiamato sul palco il CEO di Robinhood Vlad Tenev, ed ecco perchè Techrunch ipotizza che forse questa room sia stata solo una non convenzionale attività di PR per A16Z. Vlad è stato interrogato da Elon Musk ed ha annunciato meno limitazioni sul trading di Robinhood a partire da oggi.

Abbiamo appena avuto un volume senza precedenti sul sistema. Ho dovuto trattare la cifra da dare alla NSCC (National Securities Clearing Corporation) per gestire il rischio del trading delle azioni “meme”,  da 3 miliardi a 700 milioni. Una volta depositata questa cifra sul conto abbiamo riavviato il trading su Robinhood.

Tra le domande degli utenti, di spicco quella sulle parole di incoraggiamento che darebbe a chi sta per iniziare un business:

Se ha bisogno di incoraggiamento, è meglio che non inizi un business!

Infine, quanti di voi si sono chiesti la routine quotidiana di un Re Mida come Elon Musk?

Ha rivelato che la sua giornata tipo è piena di task noiosi, e trova difficoltà a gestire il context switching tra un business e l’altro. Per rilassarsi, invece, su Netflix spazia tra diversi generi: dalla serie TV “Cobra Kai” all’ultimo film di Christopher Nolan “Tenet”, The Expanse e Guida Galattica per autostoppisti.

elon musk

Elon Musk inserisce #bitcoin nel profilo Twitter e il titolo vola

Il CEO di Tesla e di SpaceX, Elon Musk, inserisce nella sua biografia di Twitter l’hashtag “#bitcoin” accompagnata dal rispettivo logo e le azioni volano alle stelle.

Dopo il caso GameStop, il tweet di Musk viene considerato un forte endorsement alla criptovaluta, spingendone immediatamente il valore, che in meno di mezz’ora è tra i trending topic in tutto il mondo, con un’impennata del prezzo da circa 32 mila dollari a poco più di 38 mila dollari, per attestarsi poi intorno ai 36 mila, passando dal 14% al 18%.

LEGGI ANCHE: La strana storia di GameStop: business da old economy e azioni alle stelle

elon musk bitcoin

“In retrospect, it was inevitable”, ovvero “in retrospettiva era inevitabile”, twitta poco dopo lo stesso CEO di Tesla, riconosciuto da poche settimane come l’uomo più ricco al mondo, con un patrimonio da 187miliardi di dollari (sebbene conteso con Jeff Bezos, in base alle oscillazioni del valore delle azioni Tesla per Musk ed Amazon per Bezos).

La capacità di influire sulla finanza speculativa

Musk si conferma, così, una delle personalità più influenti nel direzionare i mercati finanziari. È bastato, infatti, un semplice cambio di status, per far arrivare il titolo alle stelle. Non è la prima volta, inoltre, che esprime il suo consenso verso la criptovaluta, avendo sempre sostenuto in passato, attraverso Twitter, di non aver problemi nel farsi pagare in Bitcoin, quando in passato il titolo ha raggiunto il suo massimo storico.

E se qualcuno immagina, in futuro, di poter comprare un’automobile Tesla utilizzando i Bitcoin, gli esperti di finanza speculativa evidenziano come sia ancora difficile da utilizzare come metodo di pagamento a causa delle forti oscillazioni del suo valore.

elon musk bitcoin

Elon Musk, CEO Tesla

Il precedente: il caso GameStop

Il giorno precedente Musk si era schierato in sostegno del titolo GameStop contro gli short sellers e le società di brokeraggio, sostenendo la posizione di Alexandria Ocasio-Cortez, deputata democratica anti-establishment del partito di Biden, ed esprimendo il suo dissenso per quella è considerata una manipolazione di mercato.

Le forti posizioni di entrambi, attraverso Twitter, si erano opposte alla decisione di alcune grandi piattaforme di trading online di fermare l’acquisto dei titoli di GameStop, dopo i forti rialzi delle scorse settimane (avevano infatti annunciato la chiusura delle contrattazioni a causa della “straordinaria volatilità dei mercati”). All’origine della scelta, l’azione coordinata di piccoli investitori raccolti su un forum di Reddit, l’aggregatore di social news e forum di discussione molto popolare negli Stati Uniti, provocando prima un ribasso del 44% e poi un incremento esponenziale da un minimo di 112 dollari a un massimo di 483 nel giro di poche ore.

Un blocco considerato inaccettabile dalla deputata Alexandria Ocazio-Cortez, sostenuta anche da Elon Musk nel chiedere un’indagine dopo lo stop al trading dei titoli, con la proposta di un’audizione alla commissione servizi finanziari.

GameSTop, considerato “tra i titoli caldi”, con una crescita pari al 335%, prospetta ancora colpi di scena anche nelle prossime ore.

 

report

50+ report per farsi trovare pronti alle sfide del 2021

Le previsioni sui trend che condizioneranno i mesi futuri sono parte integrante di ogni processo di pianificazione. Conoscere come si stanno muovendo i mercati, in che modo si stanno comportando le diverse categorie di consumatori e quali strade percorreranno i settori industriali diventa ancora più importante in un momento storico ambiguo come il nostro, che fatica a fornire indicazioni chiare sugli sviluppi futuri anche a causa della pandemia di Covid, che sta sconvolgendo alcune delle certezze acquisite fino ad ora.

Sostenibilità ambientale, tecnologia, viaggi, nessun settore può sottrarsi all’incertezza della nuova situazione. La soluzione è, come sempre, affidarsi ai numeri, per cercare di gettare luce sul prossimo futuro.

Questa collezione, in continuo aggiornamento, di report e analisi per l’anno 2021 e per quelli a venire, punta proprio in questa direzione: fornire gli strumenti ideali per comprendere a fondo quello che sta succedendo intorno a noi e muoversi senza inciampo.

Puoi accedere a questa cartella per visionare tutti i report o cliccare sulle immagini raggiungere quello che ti interessa.

#1. ABI Research – 68 Tech Trends That Will Shape 2021

ABI Research - 68 Tech Trends That Will Shape 2021 -_EN

#2. ABTA’s – Six Trends for Travel in 2021

ABTA's - Six Trends for Travel in 2021

#3. Accenture-Fjord – Trends-2021

Accenture-Fjord - Trends-2021-Full -_EN

#4. Accupac – Sustainability Trends to Watch for in 2021

Accupac - Sustainability Trends to Watch for in 2021 -_EN

#5. ADA – The Next Ten Years_Tech Trends that Matter

ADA - The Next Ten Years_Tech Trends that Matter -_EN

#6. ARK – Invest BigIdeas 2021

ARK–Invest_BigIdeas_2021

#7. CISCO – 2021 Global Networking Trends Report

CISCO - 2021 Global Networking Trends Report -_EN

#8. Connecting the Dots 2021

Connecting the Dots 2021

#9. Contagious – Most Contagious 2020

Contagious - Most Contagious 2020 -_EN

#10. Content Marketing Institute – B2B Insights for 2021

Content Marketing Institute - B2B Insights for 2021 -_EN

#11. Deloitte – 2021 Global Marketing Trends

Deloitte - 2021 Global Marketing Trends -_EN

#12. Deloitte – Global Blockchain Survey 2020

Deloitte - Global Blockchain Survey 2020 -_EN

#13. Deloitte – Tech Media Telecom Predictions 2021

Deloitte - Tech Media Telecom Predictions 2021 -_EN

#14. Deloitte – Tech Trends 2021

Deloitte - Tech Trends 2021 -_EN

#15. Dentsu – Brave New Normal Creative Trends 2021

Dentsu - Brave_New_Normal_Creative_Trends_2021 -_EN

#16. EITO Western EU- 11 Tech Trends for 2021 and Beyond

EITO Western EU- 11 Tech Trends for 2021 and Beyond -_EN

#17. Fashion Snoops – 2021 Macro Cultural and Colour Trends

Fashion Snoops - 2021 Macro Cultural and Colour Trends -_EN

#18. Forrester Predictions 2021

Forrester_Predictions-2021_APAC

#19. GARTNER – Top Strategic Technology Trends for 2021

GARTNER - Top Strategic Technology Trends for 2021 -_EN

#20. Gartner & Ant Group -Top 10 Fintech Trends for 2021

Gartner & Ant Group -Top 10 Fintech Trends for 2021 -_EN

#21. Glassdoor – Workplace Trends 2021

Glassdoor - Workplace Trends 2021 -_EN

#22. GSMA – Global Mobile Trends 2021

GSMA - Global Mobile Trends 2021 -_EN

#23. HELABA – Capital Market Outlook 2021

HELABA - Capital Market Outlook 2021 -_EN

#24. Hootsuite – Social Trends 2021

Hootsuite - Social Trends 2021 -_EN

#25. HR Trends 2021

HRTrends2021-Ebook-EN_final

#26. IAB – Brand Disruption 2021

IAB - Brand Disruption 2021 -_EN

#27. Kantar – Predictions 2021 Media Trends

Kantar - Predictions 2021 Media Trends -_EN

#28. KANTAR – The State of Ecommerce 2021

KANTAR - The State of Ecommerce 2021-_EN

#29. KPMG China – 10 Macro Economic Trends in 2021

KPMG China - 10 Macro Economic Trends in 2021 -_EN

#30. Macorva – Learning & Development Trends to Know for 2021

Macorva - Learning & Development Trends to Know for 2021 -_EN

#31. MCKINSEY – The State of Fashion 2021

MCKINSEY - The State of Fashion 2021 -_EN

#32. MCKINSEY China – Consumer report 2021

MCKINSEY China - Consumer report 2021 -_EN

#33. Monetary Association Singapore – SG Blockchain Ecosystem Report 2020

Monetary Association Singapore - SG Blockchain Ecosystem Report 2020 -_EN

#34. Ogilvy – Shift – The_Future of Retail

Ogilvy - S_hift_-_The_Future_of_Retail -_EN

#35. Oliver Wyman – Singapore FinTech Landscape

Oliver Wyman - Singapore FinTech Landscape -_EN

#36. PANDORA – The 2021 Definitive Guide To Audio

PANDORA - The 2021 Definitive Guide To Audio -_EN

#37. Perspectives on Retail and Consumer Goods Issue

Perspectives-on-Retail-and-Consumer-Goods_Issue-8

#38. PWC APAC – Emerging Trends in Real Estate Asia Pacific 2021

PWC APAC - Emerging Trends in Real Estate Asia Pacific 2021 -_EN

#39. S&P_Global Banks 2021 Outlook

S&P_Global Banks 2021 Outlook -_EN

#40. Signals_Melanie Shreffler – Cultural & Consumer Shifts Defining 2021

Signals_Melanie Shreffler - Cultural & Consumer Shifts Defining 2021 -_EN

#41. Smartly.io – Global Social Media Advertising Trends 2021

Smartly.io - Global Social Media Advertising Trends 2021 -_EN

#42. SPARXOO – 2021 10 Digital Marketing Trends

SPARXOO - 2021 10 Digital Marketing Trends -_EN

#43. Synergy Flavours – Consumer Food Trends for 2021

Synergy Flavours - Consumer Food Trends for 2021 -_EN

#44. Trendhunter – 2021 Trend Report

Trendhunter - 2021 Trend Report -_EN

#45. UOB Asean – Fintech Get Up Reset Go

UOB Asean - Fintech Get Up Reset Go -_EN

#46. Visier – HR People Strategies for an Uncertain Future 2021

#47. We Are Social – Think Forward – Great Reset 2021

We Are Social - Think Forward - Great Reset 2021

#48. WGSN – Future Consumer 2021

WGSN - Future Consumer 2021 -_EN

#49. Willis Towers Watson – 2021 Global Medical Trends Survey Report

Willis Towers Watson - 2021 Global Medical Trends Survey Report -_EN

#50. WPP – Martech 2030_Five Trends in Marketing Technology for the Decade of the Augmented Marketer

WPP - Martech 2030_Five Trends in Marketing Technology for the Decade of the Augmented Marketer -_EN

#51. WVU Marketing Communications 2021 Trends

WVU Marketing Communications 2021 Trends

#52. YELP – 2021 Trend Forecast

YELP - 2021 Trend Forecast -_EN

 

#53. BUZZOOLE – La trasparenza nell’Influencer Marketing

buzzole

#54. DENTSU – The Age of Inclusive Intelligence

dentsu

#55. IAB Outlook 2021

iab outlook 2021

#56. 2021-Vidyard-Video-in-Business-Benchmark-Report

2021-Vidyard-Video-in-Business-Benchmark-Report

#57. OBE – Whitepaper Brabded Podcast

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gamestop robinhood

La strana storia di GameStop: business da old economy e azioni alle stelle

Nelle ultime settimane il valore delle azioni di Gamestop è aumentato vertiginosamente, sorprendendo gli analisti.

GameStop è una catena di negozi fisici che vende videogiochi, sia nuovi che usati. Una cosa da “old economy”, una sorta di Blockbuster dei videogame che con sempre maggiore difficoltà resiste al fenomeno in ascesa del gaming online. E sembra seguire la stessa strada del gigante di videocassette e DVD a noleggio: il suo bilancio, infatti, è in rosso da alcuni anni e gli analisti prevedono che non tornerà in utile fino al 2023.

LEGGI ANCHE: Joint venture tra Beyond Meat e PepsiCo e il titolo vola il borsa

Cosa succede quando una società in declino sembra avviata verso in fallimento in modo irreversibile, almeno con il modello di business attuale (come quello di GameStop)? In questi casi, gli investitori speculano al ribasso sulle azioni, vendendole allo scoperto. In pratica, vendono azioni “prese in prestito” contando di ricomprarle a un prezzo inferiore.

Il rialzo delle azioni di GameStop grazie ai piccoli investitori

A cosa è dovuta l’improvvisa crescita delle quotazioni, che hanno registrato un aumento dell’860%, in due mesi raggiungendo un prezzo di oltre 159 dollari per azione? Il vertiginoso rialzo è dovuto all’azione di piccoli investitori “amatoriali”, che si sono organizzati in massa su Reddit comprando call options, un tipo particolare di contratto che dà la possibilità (ma non l’obbligo) di acquistare azioni a un prezzo fissato ed entro una certa data. Questa enorme massa di “rialzisti” ha decretato il successo del titolo sul mercato: riuniti su un canale Reddit con più di 2 milioni e mezzo di utenti, hanno comprato azioni di GameStop e invitato altre persone a farlo, facendone lievitare il valore.

gamestop

L’ingresso di questi piccoli investitori nei mercati è stato agevolato dall’azzeramento delle commissioni da parte dei broker, dalla possibilità di investire somme anche molto piccole, dal passaparola dei social media e dal notevole tempo libero concesso dal covid. La situazione ha destato molta sorpresa tra gli analisti perché ha dimostrato in maniera evidente che gruppi organizzati di piccoli investitori sono in grado di ribaltare le regole del mercato e influenzare in maniera decisa le transazioni.

In che modo? Questi piccoli investitori comprano opzioni il cui prezzo di esercizio è molto più alto delle quotazioni correnti e che hanno scadenze piuttosto brevi (spesso non più di una settimana), dette “opzioni call out of the money“. La scommessa è tutta nella possibilità che il prezzo salga prima della scadenza, in modo da determinare plusvalenze per gli acquirenti.  Ma cosa succede se sono molte le persone che acquistano stock options su quell’azione? Che il prezzo comincia a salire e i venditori sono costretti a chiudere la propria posizione.
Il riacquisto di un’azione pesantemente venduta allo scoperto può causare una valanga di riacquisti (le cosiddette coperture), dove i venditori stessi sono costretti a riacquistare per evitare di perdere denaro.

Lo short squeeze dei fund shortisti

Si crea quindi un fenomeno chiamato “short squeeze“: letteralmente, i venditori allo scoperto vengono “spremuti a sangue”. Il prezzo sale in modo esplosivo e gli acquirenti di call out of the money possono realizzare grandi guadagni battendo letteralmente i venditori allo scoperto.

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Secondo Francesco Bifulco, Private Banker presso BANCA SELLA – S.P.A., “la variabile fondamentale affinché i social e trader consumer possano riuscire a condizionare la borsa è il flottante del titolo in circolazione“.

Il flottante è il numero di azioni che potrebbero essere comprate sul mercato. Se il flottante è ridotto (ad esempio perché una buona parte è rimasta ai fondatori o perché ci sono altri operatori che per qualche motivo stanno rastrellando azioni e comprando per una strategia di lungo termine, quindi senza nessuna intenzione di rivendere) si possono realizzare queste situazioni di short squeeze dove i social Trader possono mettere in scacco gli hedge fund shortisti.

Se le azioni in circolazione sono poche, all’aumentare della domanda il prezzo sale velocemente e gli stessi shortisti sono costretti a chiudere rapidamente le loro posizioni, ricomprando il titolo e quindi alimentando la pressione al rialzo, perché temono che le azioni in circolazione diventino sempre più difficili da trovare e raggiungano quindi prezzi esorbitanti.

Al contrario, nel caso in cui il flottante sia ampio, i social e consumer Trader non avrebbero la forza economica di mettere in scacco gli hedge fund, sia perché per far salire rapidamente le azioni ci vorrebbero capitali immensi,  sia perché gli hedge fund non avrebbero nessuna fretta di dover ricomprare le azioni e potrebbero mantenere la loro strategia attiva fino a quando non torna vincente, considerato che a loro tempo e capitali non mancano“.

Anche se è chiaro che la vendita allo scoperto, in alcuni casi, può essere considerata più rischiosa di altre strategie, sorprende il fatto che ora siano gruppi di piccoli azionisti a prendere di mira gli short seller.

Cosa può significare per le criptovalute

Il crescente numero di micro investitori che non si rivolgono a Wall Street per alimentare i rally in azioni come GameStop Inc., evidenzia un contesto positivo per Bitcoin, secondo Anthony Scaramucci di SkyBridge Capital.

Il fenomeno esemplifica la decentralizzazione finanziaria, l’idea alla base di Bitcoin“, ha affermato. “Gli smartphone e il trading a basso costo stanno democratizzando il business della gestione del denaro, un tempo insulare e altamente concentrato“, ha aggiunto. SkyBridge ha un’esposizione complessiva in Bitcoin di circa 385 milioni di dollari.

Quello che è successo con GameStop è una prova che Bitcoin può perfettamente funzionare“, ha detto Scaramucci in un’intervista. “Questo è l’inizio della finanza decentralizzata“.

Bitcoin, che è più che triplicato nell’ultimo anno e i sostenitori affermano che sta emergendo come un’alternativa all’oro per gli investitori che cercano di coprire i rischi come l’inflazione. I critici, invece, lo considerano “solo” una mania speculativa. La criptovaluta ha raggiunto un record all’inizio di gennaio di quasi 42.000 dollari, poi è tornata sotto i 30.000 dollari.

Super Bowl

Budweiser, Coca-Cola e Pepsi in fuga dal Super Bowl. Che succede?

Desta scalpore la notizia dell’assenza di alcune grandi aziende tra gli inserzionisti del Super Bowl di quest’anno. Affezionati storici come Budweiser e Coca-Cola non prenderanno infatti parte alla manifestazione, privando la kermesse sportiva dei loro attesissimi spot pubblicitari, mentre Pepsi ha deciso di tagliare il budget per gli spot in modo da concentrarsi maggiormente sull’Halftime Show.

Anche se il fenomeno potrebbe non anticipare una macro tendenza nel mondo del marketing, l’occasione apre nuovi spazi alle aziende che sono riuscite a espandersi durante il periodo di pandemia, in particolare alle realtà focalizzate su un business digitale.

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Ci sono alcune grandi realtà che si stanno velocemente affermando a livello globale e Fiverr è una di queste“, ha dichiarato Christa Carone, presidente di CSM Sport and Entertainment in Nord America riferendosi al portale fornitore di servizi freelance che, per la prima volta quest’anno, parteciperà al Super Bowl con il suo spot. “Se c’era un anno giusto per portare in questo evento la narrazione del loro brand, è proprio questo“, ha aggiunto.

La mancanza di ospiti fissi come Budweiser, che ha scelto di non partecipare all’edizione di quest’anno, conferma l’idea che il Super Bowl, pietra miliare per gli appuntamenti imperdibili del panorama televisivo, possa aver perso un po’ di forza, tra le difficoltà legate alla pandemia e i disordini sociali che hanno investito gli USA di recente.

Questo “scossone pubblicitario” sull’assenza di brand con partecipazioni decennali suggerisce che i marketer che guardano all’evento per anticipare previsioni sul 2021 potrebbero non ottenere le risposte che cercano. “Siamo ancora di fronte a così tanta incertezza che nessuno di noi dovrebbe guardare agli spot del Super Bowl come un indicatore di ciò che avverrà quest’anno nel marketing“, ha infatti sottolineato Carone.

super bowl budweiser

I rischi per i nuovi inserzionisti

Nonostante tutto, l’edizione di quest’anno del Super Bowl sta continuando ad attirare moltissimi inserzionisti, disposti a sborsare la bellezza di 5,5 milioni di dollari per uno spot sulla CBS. Secondo gli analisti, umorismo e spensieratezza dovrebbero dominare il palcoscenico durante l’appuntamento del 7 febbraio, riflettendo il diffuso desiderio di evasione delle ansie quotidiane provocato dalla pandemia.

Anche questo approccio, però, rischia di essere un autogol perché gli spettatori rimangono comunque iper-sensibili alle dinamiche sociali dei problemi esterni all’avvenimento sportivo e questo potrebbe diminuire l’impatto degli annunci più ironici, provocando, al contrario, un rischio reputazionale su quelli spot che non riusciranno a colpire il bersaglio.

Alcuni brand sceglieranno la via dell’umorismo, scelta che non è affatto nuova per i contenuti associati al Super Bowl; tuttavia, penso che in questa occasione ci sia un rischio nuovo, visto il particolare momento in cui viviamo“, ha detto Janet Balis, marketing practice leader di EY Americas. “Da un lato offrirebbero una certa leggerezza, una qualche forma di conforto, ma questo approccio umoristico potrebbe essere percepito come non particolarmente appropriato al contesto“, ha aggiunto.

I nuovi inserzionisti potrebbero raggiungere un’eco ancora maggiore di quella prevista: il ritiro di player affermati crea infatti un’apertura per i nuovi arrivati, che avranno così la possibilità di impressionare il pubblico. Il Super Bowl potrebbe rappresentare per questi outsider l’inizio di una nuova costruzione del marchio e, considerato che parliamo di aziende che hanno visto crescere enormemente la loro popolarità durante la pandemia, garantire loro visibilità anche quando l’emergenza COVID-19 sarà cessata.

Tra i nuovi inserzionisti ci sono infatti il già citato Fiverr, DoorDash e la piatta forma di eCommerce Mercari. “Chi si giocherà bene questa occasione, avrà grosse opportunità” ha commentato Balis.

Tra le altre cose, non esiste ancora un chiaro front-runner nella produzione degli spot, anche se è una pratica consolidata negli anni quella di valutare l’impatto degli annunci con grande anticipo grazie alle reazioni pre-partita.

Il cambiamento di ritmo è più che giustificato: la relativa mancanza di discussione sugli spot è comprensibile tenendo conto della turbolenta inaugurazione presidenziale e dei disordini del Campidoglio.

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Super Bowl, i brand tentennano

Una delle motivazioni per le quali non abbiamo ancora visto tante creatività fino ad ora è che siamo coinvolti in un ciclo di notizie piuttosto insolito. I brand tentennano nel rilascio dei prodotti per la paura di arrivare in anticipo sui molti e diversi avvenimenti che stanno accadendo in questo momento” ha aggiunto Balis.

Il chiacchiericcio pubblicitario è stato fino ad ora più forte proprio su quei brand che hanno deciso di non partecipare all’evento di quest’anno, come Budweiser.

Il noto brand di birra, infatti, ha scelto di non partecipare al prestigioso appuntamento dopo ben 37 anni di fedeltà al Super Bowl, dirottando i suoi investimenti previsti per lo scopo su un programma di sensibilizzazione alla vaccinazione per il COVID-19.

Anche se non saranno presenti durante il game, la reazioni alla decisione di Budweiser di non partecipare hanno creato un passaparola altrettanto efficace” ha commentato Ronn Torossian, amministratore delegato di 5W Public Relations. “Inoltre, hanno scelto di legare questa decisione a una causa molto sentita e si tratta di una sicura vittoria per il brand“, ha aggiunto.

La situazione potrebbe quindi trasformarsi in un vero trampolino di lancio per quei marchi meno noti al grande pubblico, che sognano di prendere il posto e la ribalta di mostri sacri come Coca-Cola e Pepsi.

Non c’è niente di più importante del Super Bowl dal punto di vista del branding e del marketing“, ha detto Gali Arnon, chief marketing officer di Fiverr, in un comunicato stampa. “Crediamo che questa sia una grande opportunità per noi di presentare al mondo Fiverr in un modo unico e creativo“.

Anche Chipotle sarà fra i nuovi inserzionisti. Sebbene sia un brand decisamente più affermato, ha potuto contare su un massiccio aumento delle vendite online dallo scorso marzo. Ora, la strategia del marchio è quella di proseguire lo slancio per mezzo del suo primo annuncio al Super Bowl, con uno spot che mette in mostra il lavoro fatto sulla sostenibilità dell’azienda.

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Joint venture tra Beyond Meat e PepsiCo e il titolo vola il borsa

Beyond Meat e PepsiCo annunciano una joint venture per creare, produrre e commercializzare nuovi snack e bevande a base vegetale. Ancora non sono stati resi noti i termini finanziari della partnership, ma a meno di 24 ore dalla diffusione dell’accordo il titolo vola in borsa.

Le azioni di Beyond Meat (azienda produttrice di sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali nata nel 2009 con sede a Los Angeles), aumentano del 26% mentre la società collabora con PepsiCo, registrando il più grande guadagno in un giorno da quando han iniziato a fare trading nel 2019, mentre le azioni di Pepsi sono rimaste pressocchè invariate, aumentando di circa l’1%.

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«Le proteine vegetali rappresentano per noi un’entusiasmante opportunità di crescita, una nuova frontiera nei nostri sforzi per costruire un sistema alimentare più sostenibile ed essere una forza positiva per le persone e il pianeta, soddisfacendo al contempo la domanda dei consumatori per un portafoglio ampliato di prodotti più nutrienti», sottolinea Ram Krishnan, Global Chief Commercial Officer di PepsiCo.

Beyond Meat controlla infatti circa il 13% di prodotti vegetali sostitutivi alla carne negli Stati Uniti, secondo le stime di Jefferies.

«PepsiCo rappresenta per noi il partner ideale in questa impresa entusiasmante, di portata e importanza globale», sottolinea Ethan Brown, CEO di Beyond Meat.

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Il mercato in crescita e gli obiettivi di sostenibilità della joint venture

Una joint venture all’insegna di una reciprocità di benefits: Beyond potrà sfruttare il sistema di distribuzione e l’esperienza di marketing di PepsiCo per il lancio di nuovi prodotti Beyond Meat, con accesso all’ampia linea di prodotti. Quest’ultima, invece, potrà approfondire i suoi investimenti nel settore a base vegetale, ampliando la partnership oltre alle bevande, anche alle linee Fritos, Cheetos e Tostitos, così come il manzo essiccato al Matador.

Un’opportunità per PepsiCo spinta verso obiettivi di sostenibilità: lo scorso anno, infatti, ha siglato l’impegno delle Nazioni Unite, con obiettivi di riduzione delle emissioni su base scientifica. Secondo il report 2019 dell’Onu, il sistema alimentare contribuirebbe al 37% delle emissioni di gas serra.

Un accordo che prende in considerazione anche i nuovi trend del mercato, con consumatori sempre più alla ricerca di alimenti sani e sostenibili. Gli hamburger, le salsicce e il pollo di Beyond Meat, a base di proteine dei piselli, sono venduti in tutto il mondo, inclusi Starbucks in Cina e Pizza Hut negli Stati Uniti.

Le vendite statunitensi di carne vegetale sono aumentate del 45% nell’ultimo anno. Le vendite di carne tradizionali sono aumentate del 19% nello stesso periodo, secondo NielsenIQ. Le vendite totali negli Stati Uniti di proteine vegetali, inclusi prodotti come latte di mandorle e uova vegetali, sono aumentate del 19% nell’ultimo anno, superando del 14% tutte le vendite di alimenti.

Un movimento azionario superiore alle effettive opportunità, secondo alcuni esperti di finanza, rispetto alle reali dimensioni del mercato di riferimento.

Le azioni di PepsiCo hanno un valore di mercato di 196 miliardi di dollari, mentre Beyond è valutata in 9,95 miliardi di dollari.

La joint venture sarà gestita da una società a responsabilità limitata chiamata The PLANeT.