Netflix torna a crescere dopo un periodo di declino: l’azienda ha dichiarato di aver aggiunto più di 2,4 milioni di abbonati nel terzo trimestre, soprattutto fuori degli Stati Uniti, interrompendo una serie di calo di di clienti che quest’anno ha creato disagio tra gli investitori e interrogativi sulle prospettive di crescita.
Il gigante dello streaming ha precisato di poter contare attualmente su 223 milioni di abbonati in tutto il mondo, dopo aver superato la sua precedente previsione di circa un milione di nuovi clienti per il terzo trimestre. Una buona ripresa, considerato che Netflix ha perso 200.000 abbonati nel primo trimestre e quasi un milione nel secondo.
“Dopo un primo semestre difficile, crediamo di essere sulla strada giusta per accelerare nuovamente la crescita“, ha dichiarato l’azienda nella sua lettera trimestrale agli azionisti. “La chiave è soddisfare i membri“.
Nel terzo trimestre ha generato un fatturato di circa 7,9 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’azienda ha registrato circa 1,4 miliardi di dollari di profitti, con un calo del 3% rispetto all’anno precedente.
Le azioni di Netflix sono poi aumentate di oltre il 10% nelle contrattazioni after-hours.
Nella sua lettera agli azionisti ha dichiarato che prevede di aggiungere ancora 4,5 milioni di abbonati nel quarto trimestre, con un calo del 46% rispetto agli 8,3 milioni di abbonati aggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente. Ha inoltre aggiunto che a partire dal prossimo trimestre smetterà di fornire agli investitori indicazioni sul numero di abbonati previsto.
L’arrivo del piano base con pubblicità
Netflix si sta preparando a introdurre la pubblicità sul suo servizio il 3 novembre, come parte di un tentativo di attirare più clienti con un abbonamento a basso costo. Il piano supportato dalla pubblicità mostrerà agli abbonati da quattro a cinque minuti di pubblicità per ogni ora di contenuti guardati.
La decisione di introdurre un’opzione pubblicitaria su Netflix è stata una vera svolta per l’azienda, che per anni ha sottolineato la sua esperienza senza adv come punto di forza per i clienti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/09/Netflix-story.jpg8001320Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-19 11:20:322022-10-20 09:19:43Netflix torna a crescere: 2,4 milioni di abbonati in più nel terzo trimestre
E se il Metaverso si potesse toccare con mano? Una vera rivoluzione targata Samsung. E-Skin: questo il nome della ‘pelle’ progettata dal Professor Unryong Jeong del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali presso la Pohang University of Science and Technology della Corea del Sud.
Il gigante della tecnologia ha dato il suo notevole contributo al progetto Future Technology Promotion.
Vediamo nel dettaglio cos’è e-skin la pelle per percepire il Metaverso.
E-Skin la pelle per “percepire” il Metaverso
E-skin è una tecnologia che cerca di riprodurre la capacità della pelle umana di reagire all’ambiente simulando tutte le sensazioni tattili. Questa capacità sinestetica, spiega il professor Jung, permetterà alle persone – mediante i propri avatar – di toccare gli oggetti, avvertire gli sbalzi di temperatura e pressione.
In questo modo, infatti, le persone potranno provare su di sé le sensazioni tattili e condividerle con gli altri.
L’obiettivo dell’azienda è di contaminare la realtà virtuale attraverso esperienze sensibili. Il preludio alla connessione tra uomo e macchina che non tarderà ad arrivare.
Il professor Unryong Jeong, che ha guidato la ricerca ha dichiarato in merito: “Uno degli ostacoli alla completa immersione negli ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili complessi. Nonostante lo scetticismo che circondava il nostro progetto, con il supporto di Samsung siamo riusciti a sviluppare un prototipo di pelle che può replicare quella umana”.
Come spiegano Jianliang Xiao e Wei Zhang, i leader del team statunitense, dalle pagine della rivista Science Advances, il segreto della nuova e-skin è nel materiale: un polimero (poliimmina) e nanoparticelle d’argento che conferiscono elasticità, stabilità chimica e conducibilità elettrica.
Non solo, la formulazione del materiale permette alla e-skin di ripararsi da sola grazie all’aggiunta di un mix di tre composti chimici a base di etanolo, facilmente reperibili in commercio. Sempre l’etanolo è la chiave della vera innovazione tecnologica: la completa riciclabilità del prodotto.
Basta immerge la pelle artificiale in una soluzione di etanolo perché il polimero si degradi e le particelle d’argento precipitino sul fondo. Tutto recuperabile e pronto per assemblare una nuova e-skin.
Il ‘reale’ obiettivo di E-skin
Il team di progetto ha un obiettivo ben più ampio. Ampliare il Metaverso è solo uno dei traguardi.
La e-skin troverà il suo utilizzo primario in ambito medico con la volontà di ambiziosa di restituire ai pazienti ustionati la possibilità di provare le sensazioni tattili e di temperatura.
Progetto, questo, di portata straordinaria che traccerebbe nella storia dell’umanità un solco indelebile e che, a effetto domino, produrrebbe riverberi positivi su sperimentazioni ulteriori.
Gli studi sull’e-skin, a dire il vero, sono in corso da diversi anni.
Il California Institute of Technology sta sviluppando una pelle elettronica in grado di misurare i segni vitali, mentre un gruppo di ricercatori della Graduate School of Engineering dell’Università di Tokyo ha realizzato una pelle in materiale flessibile che rileva il battito cardiaco e gli impulsi elettrici dal movimento dei muscoli.
La soluzione di Samsung vuole però andare oltre, simulando a tutti gli effetti il comportamento della pelle umana.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/e-skin-pelle-virtuale.jpg6441041Luca Arlottohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Arlotto2022-10-18 11:00:312022-10-19 11:21:14Come funziona la pelle artificiale che ci farà toccare con mano il Metaverso
Questo mese Decathlon ha colto tutti di sorpresa cambiando temporaneamente la sua insegna. È successo in Belgio, dove il nome “Nohltaced” (“Decathlon” al contrario) è apparso sul sito web, sui social media e sopra gli ingressi di tre store del paese: Namur, Gent ed Everre.
Il Belgio è un terreno fertile per la sperimentazione, il rivenditore di articoli sportivi con questa operazione ha voluto effettuare alcuni test nei punti vendita più vicini al mercato francese, con l’obiettivo di valutare nuovi modi per evolvere il suo modello di business.
Alla base di questa interessante iniziativa c’è l’obiettivo di promuovere il concetto di “reverse shopping”, consentendo ai clienti di rivendere a Decathlon articoli sportivi vecchi o non utilizzati in modo che possano essere riparati e rivenduti in garanzia.
“L’obiettivo è riutilizzare quante più apparecchiature possibili per ridurre l’impatto sul nostro ambiente ed evitare sprechi. La gamma di prodotti di seconda mano di Decathlon consentirà inoltre ai consumatori meno fortunati di acquistare attrezzature sportive di qualità a un prezzo inferiore”, si legge in un comunicato di Decathlon Belgio.
Se i prodotti non possono essere riparati o riutilizzati, verranno indirizzati a un centro di riciclo.
Il modello di consumo classico sta cambiando
Decathlon sta raccogliendo articoli sportivi, anche quelli non acquistati nelle catene, in cambio di buoni con validità di due anni. Il retailer ha affermato di aver già raccolto 26.000 articoli in Belgio quest’anno durante la fase di test in cambio di un valore totale dei buoni di € 593.220.
Influenzato dall’elevata inflazione che ha reso la vita più cara negli ultimi mesi, Nolhtaced ha osservato il crescente interesse per gli oggetti di seconda mano. Degli oltre 40.000 articoli sportivi (26.000 riacquistati, 15.000 provenienti da resi, modelli di prova o di esposizione) che la catena propone di seconda mano nei suoi negozi dall’inizio di quest’anno, circa l’80% sono stati venduti.
I primi tre prodotti di seconda mano più popolari sono le biciclette per bambini, le mountain bike e le attrezzature per il fitness, ma Nolhtaced ha notato anche un crescente interesse per abbigliamento e scarpe.
L’offerta dell’usato non solo garantisce la massima durata dell’attrezzatura sportiva, ma offre anche ai consumatori che hanno meno potere d’acquisto di acquistare attrezzature sportive di alta qualità a un prezzo inferiore.
“I consumatori stanno anche iniziando a guardare le cose in modo diverso rispetto a prima. Riguarda meno il possesso e più l’utilizzo. Questo cambiamento è pienamente in linea con la nostra strategia circolare, che mira a incoraggiare il più possibile il riutilizzo dei prodotti e a rimanere responsabili durante il loro intero ciclo di vita. Ciò significa anche progettare prodotti in modo tale che possano durare”, ha dichiaratoJoeri Moons, Country Sustainability Leader di Nolhtaced Belgio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/decathlon-cambia-nome-in-nolhtaced-in-belgio-ecco-perche-1.jpg6671000Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-14 09:43:402022-10-17 20:43:39Decathlon cambia nome in Nolhtaced in Belgio: ecco perché
Benessere, flessibilità ed equità: sono questi i fattori chiave che contraddistinguono le 25 migliori aziende al mondo per le quali lavorare.
Great Place to Work,azienda leader nello studio e nell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, ha stilato la classifica World’sBest Workplaces 2022,in cui emergono le 25 multinazionali a livello globale per cui i dipendenti sono più felici di lavorare.
Queste aziende sono state scelte da 4,5 milioni di collaboratori in rappresentanza di 14,8 milioni di persone impiegate in oltre 8.500 imprese attive in 146 paesi del mondo.
Per poter entrare in questo speciale ranking le aziende devono essere state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces nazionali in Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia durante il 2021 oppure all’inizio del 2022.
Inoltre, l’altra condizione da rispettare per poter essere valutati in qualità di World’s Best Workplaces è legata alla necessità di avere almeno 5mila collaboratori in tutto il mondo e, di questi, almeno il 40% devono lavorare al di fuori del Paese in cui si trova l’headquarter aziendale.
World’s Best Workplace: le migliori aziende del 2022
Il ranking ha visto le migliori organizzazioni globali ottenere, in media, un dato superiore di 6 punti percentuali (86%) rispetto agli altri ambienti di lavoro riconosciuti come eccellenti dalle indagini di Great Place to Work (80%); un risultato ancora più importante se confrontato con quello fatto registrare dalla media della forza lavoro globale (55%, +31%).
Il podio del ranking vede al primo posto DHL,azienda specializzata nel settore dei trasporti e della logistica, davanti a Hilton (ospitalità) e Cisco.
Facendo invece un focus sull’Italia, il nostro Paesechiude la top ten mondiale delle nazioni più rappresentate in classifica ed è il 3° paese europeo,dopo Regno Unito (15) e Francia (11), per numero di filiali premiate (10).
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2022 sono sempre più incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro poiché le imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori.
In questo scenario, poter supportare le aziende nell’analisi della propria people experience è per noi fondamentale e ci garantisce uno sguardo privilegiato sul mondo del lavoro poiché siamo in prima linea nell’aiutare il management e la proprietà nel comprendere le esigenze delle proprie persone per iniziare il processo di trasformazione culturale che sta influenzando il panorama globale”, afferma Beniamino Bedusa, Presidente e Partner di Great Place to Work Italia.
Dai nostri studi e analisi emerge infatti che la differenza tra un’azienda eccellente, dove i collaboratori stanno bene e si sentono valorizzati, sta tanto nei cosiddetti aspetti “hard” (quali ad esempio profit sharing, opportunità di sviluppo, formazione e crescita, strumenti e risorse…) quanto in quelli “soft”, come l’apprezzamento per un lavoro ben svolto, la possibilità di essere se stessi in azienda, la ricerca di suggerimenti e idee, il coinvolgimento nelle decisioni e l’incoraggiamento a trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata.
Da ultimo, vedere che l’Italia è il terzo Paeseeuropeo più rappresentato per numero di filiali italiane premiate nella classifica World’s Best Workplaces 2022 ci riempie di orgoglio, a dimostrazione del fatto che le nostre imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori e che sono assolutamente competitive rispetto alle migliori aziende a livello globale” sostiene Bedusa.
World’s Best Workplace: la fiducia come indicatore principale
Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi del ranking delle migliori aziende attive è il Trust Index, l’indice di “fiducia” che raggruppa tematiche quali credibilità, rispetto, equità, spirito di squadra e orgoglio.
Qui i World’s Best Workplaces 2022 hanno mostrato in media, nel confronto con le aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Great Workplaces, risultati migliori in termini di credibilità e rispetto (+6%), equità, spirito di squadra e orgoglio (+5%).
Ma quali sono gli altri indicatori che caratterizzano i World’s Best Workplaces?
Un primo aspetto riguarda il benessere dei collaboratori garantito attraverso il riconoscimento di benefit unici e speciali, rispetto al quale c’è una differenza di ben 12 punti percentuali nel confronto con gli altri eccellenti luoghi di lavoro.
C’è poi la flessibilità, la quale, durante la pandemia, è diventata fondamentale per i collaboratori.
A questo proposito il numero medio di dipendenti delle aziende in classifica che hanno registrato un rapido cambiamento da parte dell’organizzazione di appartenenza è stato superiore di ben 7 punti rispetto ad altri ottimi luoghi di lavoro. Infine, ecco l’equità che si collega alla retribuzione del proprio lavoro (75%, +9%) e alle promozioni professionali (+7%).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/11/Guidare-coinvolgere-e-abilitare-in-modo-sostenibile-la-forza-lavoro-.jpeg480720Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-14 08:30:342022-10-17 08:43:53World's Best Workplace: ecco le 25 migliori aziende per cui lavorare nel 2022
Nutella compie 59 anni e presenta 59 nuovi vasetti in edizione limitata. Il brand, famoso in tutto il mondo per la sua inconfondibile crema al cacao e nocciole, da sempre ispira le persone a vivere il lato bello della vita. È proprio da questo insight che nasce la Limited Edition “Nutella Con Te”.
Una collezione speciale che racconta piccoli e grandi fatti accaduti nel mondo dal 1964 – anno di nascita del marchio – ad oggi. Cambiamenti storici che hanno arricchito le nostre vite, aneddoti per rievocare emozioni e forti ricordi.
I 59 vasetti raccontano viaggi, scoperte scientifiche, invenzioni e tante altre curiosità per offrire l’opportunità, soprattutto ai più giovani, di imparare e conoscere, decennio dopo decennio, alcuni dei fatti che hanno modificato, grazie alla loro spinta innovativa, la vita di ognuno di noi.
Nutella Con Te, una serie limitata
Dall’avvento della mail nel 1971 e della penna cancellabile nel 1981, fino all’arrivo del World Wide Web nel 1991 e degli smartphone nel 2007. I 59 vasetti di Nutella saranno disponibili, sui punti vendita di tutta Italia, a partire da questo mese.
I fatti della Limited Edition “Nutella Con Te” sono selezionati in collaborazione con ANSA. L’obiettivo è quello di raccontare le storie che hanno rivoluzionato i nostri stili di vita, mostrandoci che c’è sempre qualcosa di straordinario da “assaporare” e scoprire ogni giorno.
Anche la grafica dei vasetti è sviluppata creativamente traendo ispirazione dagli avvenimenti scelti insieme ad ANSA.
Ecco alcuni tra i barattoli più belli:
1969 – PRIMO UOMO SULLA LUNA
“Un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l’umanità”
Sono le 4.56 del 21 luglio 1969, ora italiana, quando Neil Armstrong diventa il primo uomo a toccare il suolo lunare, seguito subito dopo dal collega Buzz Aldrin, mentre Mike Collins rimane in orbita ad aspettare gli altri due astronauti per riportarli a Terra, con il mondo intero incollato al televisore per seguire la missione col fiato sospeso, gli occhi e il cuore nello spazio.
1977 – LA TV SI COLORA
“Da oggi per la televisione italiana finisce il periodo di trasmissioni sperimentali a colori e inizia quello delle trasmissioni regolari”
Così le storiche presentatrici della TV hanno annunciato una vera rivoluzione: l’arrivo del colore nelle case degli italiani il primo febbraio del 1977, dopo 10 anni di rinvii, polemiche politiche e discussioni.
1983 – LA MUSICA CAMBIA FORMA
“La musica, in una nuova forma”
Quest’anno cambia per sempre il modo di ascoltare la musica. Vengono, infatti, venduti 400 mila esemplari di CD, segnando l’inizio di una ascesa che vede la musica digitale superare il vinile sette anni dopo. Una lotta però, quella tra vinili e CD che ancora oggi non ha un vincitore.
1991 – NASCITA DI INTERNET
“World Wide Web, tre parole che ci rendono più connessi”
È il 6 agosto del 1991 quando Dal Cern un informatico inglese mette online il primo sito, che parla del nuovo progetto, lo descrive e spiega come si usa. Vuole dar vita a una rete che cambi il modo di comunicare fra le persone, ma prima che la sua pagina venga visitata da un utente esterno al centro di ricerca svizzero passano 17 giorni.
2004 – NASCITA SOCIAL NETWORK
“Condividere e dire mi piace, non è mai stato così facile”
Nate inizialmente per collegare fra loro gli studenti di Harvard, i social network nel 2004, quando condividere foto, pensieri, stati d’animo, notizie, interagire con gli altri in discussioni più o meno animate, creare una rete, sentirsi connessi con persone lontane, ritrovare amici persi da tempo, promuovere la propria attività o campagne sociali, diventa parte integrante della nostra vita.
2010 – BOOM DELLA LETTURA
“Un anno da best seller, quanti libri letti”
Nel 2010, 26 milioni 448 mila italiani dai 6 anni in su – il 46,8% della popolazione – leggono per piacere almeno un libro. A fare la parte del leone i giovani, con la percentuale più alta, oltre il 59% tra gli 11 e i 17 anni, e un picco del 65,4% tra gli 11 e i 14 anni. Sono numeri che fanno di questo, l’anno del boom per la lettura con una predilezione per romanzi e libri di cucina.
2020 – L’ARTE ARRIVA A CASA
“Musei online, tutta l’arte in un click”
Nel 2020 non solo le aste e le vendite sul web toccano numeri record, con il 67% del totale degli acquisti online, ma la stessa fruizione dell’arte ha nel web una nuova finestra sul mondo. Le gallerie virtuali si moltiplicano e consentono agli appassionati di visitare le opere preferite da casa, muovendosi solo con i tasti del computer o con il visore, e lo stesso concetto di arte cambia forma, arrivando a nuove forme espressive che rendono la intangibile come mai prima.
Una playlist Spotify per immergersi nel viaggio
Attraverso il QR code presente su ogni vasetto, sarà possibile approfondire la storia di ogni fatto selezionato sul sito di Nutella. Una vera e propria mostra digitale che gli utenti potranno scoprire anno dopo anno grazie ai testi realizzati dall’ANSA corredati da immagini selezionate dell’epoca.
Ma non finisce qui. Nutella arricchisce il viaggio alla scoperta di queste 59 storie grazie alla musica di Spotify, arriva una playlist sonora creata ad hoc per riuscire ad immergersi nell’atmosfera tipica di ogni anno.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/nutella-limited-edition.jpg10801920Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-11 08:55:162022-10-12 09:37:26Nutella racconta storie e scoperte dal 1964 ad oggi con una Limited Edition
L’azienda statunitense, nata negli anni ’60, (che si occupa della catalogazione internazionale dei colori per la grafica), ogni anno, nel mese di dicembre, individua i colori trend che influenzeranno la moda, il make-up, il cinema e il design, per i 12 mesi a venire.
Quest’anno, in anteprima, ha lanciato una nuova tonalità a sostegno della sopravvivenza dell’ecosistema, ispirato al “pigmento più antico del mondo”.
Il Rosa che viene dall’antichità
In collaborazione con Tealeaves, azienda produttrice di tè, Pantone ha lanciato il colore denominato “Pantone Color of biodiversity”, che prende ispirazione dai millenni passati.
La vivace tonalità di rosa è il risultato dei fossili di organismi che un tempo vivevano negli oceani, ritrovati sulle rocce scoperte nel bacino di Taoudeni in Mauritania, nell’Africa Occidentale, ad opera della dott.ssa Nur Gueneli (Scuola di Ricerca di Anu di Scienze della Terra).
“I pigmenti rosa brillante sono i fossili molecolari della clorofilla prodotta da antichi organismi fotosintetici che abitavano un antico oceano che è scomparso da tempo” ha spiegato la dott.ssa Gueneli, specificando che si tratta di resti sedimentari su rocce marine risalenti a circa 1,1 miliardi di anni fa.
“Abbiamo pensato di rivolgerci al Sahara, un luogo considerato come uno dei più antichi della terra, poiché la nostra ispirazione potrebbe aiutare a mettere in evidenza ciò che è stato trovato sulla terra prima che fosse abitato” ha sottolineato Laurie Pressman, Vicepresidente del Panton Color Institute.
Le parole del Vicepresidente di Pantone evidenziano la necessità di sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema della biodiversità, ancora forse poco comprensibile ai più. Circa 3/4 della terra sono stati alterati e danneggiati dalle azioni umane che stanno causando l’estinzione di varie specie animali e vegetali.
La biodiversità è in pericolo: i livelli di estinzione stanno aumentando a un ritmo allarmante, con conseguente perdita di specie e collasso dell’ecosistema. Continuando a perdere biodiversità al ritmo attuale, l’80% dei progressi compiuti dagli obiettivi delle Nazioni Unite fino a questo momento andranno perduti.
Pantone Color of Biodiversity nasce con l’intento di frenare la preoccupante ascesa, sostenendo il Forum della biodiversità Mondiale delle Nazioni Unite, e il Progetto 30×30, che si impegna a proteggere il 30% della terra e degli oceani entro il 2030.
Tealeaves in collaborazione con Pantone
Tealeaves, l’azienda fondata nel 1914, nota per la produzione di tè di alta qualità, ha abbracciato l’idea sostenendo United Nations Biodiversity & World Biodiversity e collaborando con Pantone all’iniziativa.
Il brand non è nuovo a collaborazioni di questo tipo, afferma di impegnarsi per avere un impatto positivo e preservare il pianeta con le scelte che si compiono quotidianamente, anche davanti ad una tazza di tè, un momento di pausa e riflessione. Generare consapevolezza e incoraggiare azioni che portino a un futuro sostenibile rappresentano i valori sostenuti dall’impresa.
Nell’ambito del progetto Garden of Secrets, in collaborazione con gli esperti dell’UBC Botanical Garden (il più antico giardino botanico del Canada, realizzato nel 1916), ha lavorato su un’attenta scelta degli ingredienti per la produzione di tè. Con l’aiuto degli studiosi ha ampliato la conoscenza circa le proprietà commestibili di piante aromatiche e medicinali utilizzate nei propri infusi.
L’attenzione al colore è già stata sottolineata da Tealeaves, con il progetto Color in Sight , con il quale il brand ha approfondito la relazione tra la percezione e il colore, “…molti prodotti che sono ben progettati, non ottengono la trazione che meritano perché il colore non è giusto”.
Primaria attenzione al benessere degli oceani è stata data tramite il proprio supporto al programma Oceani Sani e Produttivi, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani promossa dalle Nazioni Unite.
I progetti di Pantone
La creazione del pigmento rosa a sostegno della biodiversità non è la prima idea pensata da Pantone per unire il colore alla sostenibilità e all’ambiente.
Precedentemente, infatti, l’azienda ha collaborato al Lacoste Forevergreen, a sostegno della conservazione delle Everglades, zona umida della Florida, unico luogo al mondo ad ospitare coccodrilli e alligatori. Non a caso il simbolo del brand Lacoste è rappresentato proprio dall’iconico coccodrillo.
Il verde lussureggiante, tonalità che rappresenta l’ampia varietà di piante della zona, ha portato alla realizzazione di una capsule collection di t-shirt e cappellini.
Altro progetto, è stato Glosing, Glowing, Glone, creato in collaborazione con The Ocean Agency, a favore della salvaguardia delle barriere coralline dal cambiamento climatico. Per proteggersi dalle anomale ondate di calore, i coralli si illuminano di colori fluorescenti, trasformati in simbolo di avviso ad agire da parte di Pantone.
Agire a sostegno della biodiversità
Per essere partecipi e sensibili al tema trattato, Tealeaves ha lanciato una piattaforma digitale open source, Biodiversity Design Hub, che fornisce informazioni sulla diversità e sulle soluzioni da adottare. L’attività permette di supportare le iniziative sul tema, seguendo l’esempio di artisti, accademici, giornalisti e designer che stanno condividendo i propri lavori online.
“Amplifica il colore per amplificare il messaggio” è lo slogan che invita a pubblicare e condividere le creazioni e le azioni del profilo Instagram del brand con l’hashtag #ColorOfBiodiversity
Non solo azioni social, sul sito dell’azienda sono inoltre presentati gli eventi a tema biodiversità che si svolgono in varie parti del mondo, a cui si può partecipare fisicamente, prenotabili attraverso link diretto.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/f1.jpg5651080Ilenia Vallerianihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlenia Valleriani2022-10-10 09:19:542022-10-11 08:55:50Pantone lancia il colore della biodiversità
Inizia un nuovo entusiasmante capitolo per Citroën. La casa automobilistica francese qualche giorno fa ha svelato una nuova identità del marchio aziendale e un nuovo logo. Segni di una nuova era audace, eccitante e dinamica per un marchio storico, che quest’anno ha compiuto ben 103 anni.
Citroën accelera la sua missione di rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti ed estende il suo DNA.
Si tratta della decima evoluzione di Citroën dal 1919 ad oggi.
Il nuovo look reinterpreta orgogliosamente il logo originale adottato per la prima volta dal fondatore André Citroën nell’anno della fondazione.
L’ispirazione nasce dal successo della sua prima azienda di lavorazione dei metalli che produceva ingranaggi a “spina di pesce”, a forma di chevron appunto. Da allora, il riferimento familiare e tecnico dei “due galloni” è rimasto al centro dell’identità di Citroën.
La nuova brand identity ha debuttato su una vettura concettuale alla fine di settembre, per poi adornare progressivamente i futuri prodotti e i concept globali a partire dalla metà del 2023.
I dettagli della nuova identità di Citroën
L’identità risulta migliorata e aggiornata, pronta per essere diffusa in tutti gli ambienti digitali e aziendali e presso i rivenditori.
A supportare il nuovo logo c’è un programma di corporate brand identity fresco e completo, ulteriore indicazione di come Citroën stia accelerando il suo impegno di estendere la mobilità elettrica accessibile, mantenendo il suo DNA fondamentale per il benessere dei clienti.
“Mentre intraprendiamo il capitolo probabilmente più emozionante dei nostri illustri 103 anni di storia, è giunto il momento per Citroën di adottare un nuovo look moderno e contemporaneo” ha dichiarato Vincent Cobée, CEO di Citroën. “La nostra nuova identità – continua – è un elegante simbolo di progresso mentre spostiamo i nostri clienti fisicamente in veicoli audaci e lungimiranti che sfidano le regole tradizionali del settore, ed emotivamente assicurando che la loro intera esperienza, in particolare quella elettrica, sia più conveniente, confortevole e divertente qualunque sia il loro desiderio e il loro bisogno“.
Il nuovo ed elegante emblema segna la transizione e l’evoluzione del marchio.
L’ovale verticale risulta migliorato e introdurrà una nuova direzione nel linguaggio del design. Il badge a livello visivo diventerà un elemento distintivo immediatamente riconoscibile su tutti i modelli Citroën.
Il progetto è stato sviluppato dal team di design Citroën che ha beneficiato dell’esperienza di Stellantis Design Studio, l’agenzia globale di design dell’omonimo gruppo, che lavora sia su clienti interni che esterni.
Alexandre Revert, Global Brand Designer di Citroën, afferma: “Mentre cerchiamo di chiarire il nostro obiettivo futuro, era logico per noi chiudere il cerchio tornando graficamente al primo logo di André Citroën che rappresentava la vera promessa di una mobilità economica e innovativa per tutti“.
Un obiettivo chiave era incarnare elementi ispirati a marchi non automobilistici e più intimi, inclusi i brand di cosmetici e abbigliamento.
Questo per trasmettere un’espressione più calda del marchio che fosse piacevole per gli occhi se vissuta in contesti diversi.
Ad esempio, la nuova identità è stata accuratamente realizzata con un’interfaccia utente pura e semplificata, che offre ai clienti un maggiore senso di serenità per l’intero viaggio digitale con Citroën.
La tavolozza di colori risulta fresca e semplificata. La nuova scritta si evolve dagli attuali caratteri proprietari di Citroën e completa il logo migliorando ulteriormente l’identità.
Il bianco e il grigio freddo forniscono una base di serenità e semplicità: due colori distintivi che creano contrasto, da applicare in dettagli e aree specifiche.
La segnaletica diventa efficiente, più leggera e a risparmio energetico, oltre a essere priva di cromo per aumentare la riciclabilità.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/nuovo-logo-e-nuova-identita-per-il-marchio-citroen-3.jpg7031249Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-03 11:30:552022-10-03 09:53:08Nuovo logo e nuova identità per il marchio Citroën
Dopo l’estate le occasioni si moltiplicano: networking, formazione, eventi e aggiornamento continuo si concentrano nell’ultimo quarter dell’anno.
Il digital è un settore ad alta competitività e aziende e operatori devono essere “sempre sul pezzo” intercettando i trend in ascesa (come fa NBA puntando sul Fan Engagement e Christie’s col suo marketplace NFT).
Occhi aperti, quindi, sui consigli per migliorare le proprie strategie (puoi farlo con i nostri webinar gratuiti) e orecchie tese sul formato audio, uno dei trend in più forte ascesa negli ultimi anni.
E, tra un evento dal vivo (come l’eEcommerce HUB il 7 ottobre) e una sessione di aggiornamento, rifocilliamo la mente con un po’ di sana creatività che abbiamo raccolto qui con più di 30 campagne creative, direttamente dai brand a cui siamo più affezionati.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
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Migliora la tua strategia social
Ninja Academy ha programmato un nuovo ciclo di webinar gratuiti per tutti coloro che vogliono mettere in pratica la teoria e farla funzionare. Segna in agenda i prossimi due appuntamenti:
Martedì 4 Ottobre ore 13:00
Come diventare virali con i video: il caso Un Terrone a Milano
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La lista della spesa del Social Media Manager: ingredienti per il successo
I mondi virtuali di Walmart sono rivolti ai clienti più giovani e consentono ai giocatori di Roblox di collezionare merce virtuale, partecipare a concerti dal vivo e contest e altro ancora.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/weekly-recap.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-03 11:05:072022-10-10 10:21:51Le notizie Ninja della settimana che potresti aver perso
La domanda alla base del fenomeno Quiet Quitting è: lavorare tanto sacrificando la propria vita privata per ottenere di più dal proprio lavoro o lavorare il giusto rinunciando a qualche promozione ma guadagnando in qualità della vita?
Il quesito, consciamente o inconsciamente, assilla tutti sin dal primo giorno di lavoro. Un dubbio che la Generazione Z sembra non avere, o meglio, su questo concetto sembra avere le idee molto chiare.
Infatti, stando agli ultimi studi di settore, le nuove generazioni di lavoratori non hanno dubbi nello scegliere di uscire dall’ufficio alle 17 per potersi andare a bere una birra con gli amici invece di fare degli straordinari per poter guadagnare qualche euro in più a fine mese.
Con questo esempio non vorremmo semplificare troppo il concetto che è alla base del Quiet Quitting, termine con il quale si descrive la nuova tendenza dei lavoratori di dare più peso alla qualità della vita privata rispetto alla crescita lavorativa.
Negli ultimi anni, anche con la complicità dei social, c’è stata sempre più la tendenza a sottolineare quanto fosse “alla moda” lavorare tanto, di notte, nei weekend, in aeroporto, durante le vacanze.
Farsi un selfie in spiaggia con un pc, oppure mentre facciamo colazione in un bar, o ancora mentre stiamo per prendere l’aereo per andare in vacanza.
A questa tendenza si contrappone quella del Quiet Quitting dove sparisce il concetto di lavorare sempre e ovunque, ed emerge la filosofia di lavorare il giusto per godersi la vita privata.
Una vera rivoluzione di atteggiamento lanciata soprattutto dalla Generazione Z e dai Millennial.
In questo cambio di direzione ha inciso molto la pandemia che, complice lo smart working, ci ha fatto passare per normalità il lavoro da casa senza alcun orario, obbligandoci a rispondere a mail o a messaggi anche nei week end, la sera o nei festivi.
Proprio a questa situazione di intersezione costante e quotidiana tra vita lavorativa e vita privata il Quiet Quitting cerca di porre rimedio.
Quali sono gli atteggiamenti del Quiet Quitting
Questo nuovo approccio al lavoro, che potrebbe sembrare più teorico che pratico, si traduce in una serie di atteggiamenti quotidiani e in prese di posizioni chiare nei confronti di colleghi e manager.
Paula Allen, Global Leader e Vice-Presidente Senior di Ricerca e Wellbeing a LifeWorks li espone in maniera chiara.
Chi fa del Quiet Quitting la propria filosofia di vita decide di non rispondere alle mail o ai messaggi al di fuori degli orari di lavoro, decide volontariamente di non sincronizzare le mail lavorative sul proprio telefono e preferisce avere una seconda scheda telefonica dedicata esclusivamente al lavoro.
Un altro aspetto decisionale è quello di rifiutare attività o progetti che si discostano di molto dalla propria mansione per la quale si è stati assunti.
La Generazione Z, come accennato in precedenza, sceglie di andar via dall’ufficio all’orario stabilito da contratto e non si sente in obbligo di fare costantemente e quotidianamente degli straordinari.
Tutto questo porta automaticamente ad un altro risultato: quello di sentirsi emotivamente meno coinvolti negli obiettivi aziendali.
Il problema del Burnout al tempo dell’iper connessione
La volontà espressa soprattutto dalle nuove generazioni di riprendersi in mano la vita è una risposta ad una condizione lavorativa che in molti casi è sfociata in malattia.
Una ricerca effettuata nel 2021 da BVA Doxa per Mindwork evidenzia che l’80% delle persone intervistate ha avuto negli ultimi 12 mesi sensazione di sfinimento, distacco mentale e calo dell’efficienza fisica e lavorativa.
Mentre il 44% del campione ha affermato che il sovraccarico lavorativo ha influito negativamente nelle relazioni famigliari, nelle amicizie e nella qualità del tempo libero.
A questi studi si aggiunge quello effettuato da Deloitte che evidenzia un altro espetto interessante.
L’87% del campione ha affermato di amare il proprio lavoro, ma di questo campione il 67% afferma ugualmente di essere stressato da questa situazione.
Un dato interessantissimo che fa cadere il mito del “se ami il tuo lavoro non lavorerai nemmeno un giorno della tua vita”.
Lavorare di meno non significa (molte volte) rinunciare alla crescita
All’interno di grandi aziende, ormai da anni, si va nella direzione del lavoro sostenibile, della settimana corta, del lavoro a progetto con orari flessibili.
Questo perché studi hanno dimostrato che lavorare meno, e meglio, significa ottenere risultati migliori per l’azienda e per la propria crescita personale (oltre a migliorare la vita privata). Trovare il giusto bilanciamento tra vita privata e carriera è il prossimo obiettivo di manager e lavoratori.
Quindi, dobbiamo iniziare a pensare al lavoro come strumento per migliorare il nostro tempo libero e non viceversa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/quiet-quitting-1.jpg657991Riccardo Angelo Colabattistahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRiccardo Angelo Colabattista2022-10-03 09:20:102022-10-04 11:06:34Il Quiet Quitting non è (solo) lavorare meno, ma lavorare meglio
Meeting, riunioni e task. Se la noia della giornata in ufficio (o in remote working) uccide la tua creatività, stacca la spina e nutri la mente con questa selezione (in continuo aggiornamento) di campagne geniali e creative dei brand di tutto il mondo.
Siamo costantemente allerta su news e nuovi trend con l’ambizioso obiettivo di non perderci mai un aggiornamento: NFT, Metaverso, Blockchain e gli altri argomenti mainstream monopolizzano la nostra attenzione, riducendo al minimo l’ispirazione.
I nostri consigli? La giusta dose di formazione continua e una bella carrellata di annunci stampa e campagne super inspirational.
Enjoy!
#1. WWF – Extinction Can’t Be Fixed
Il messaggio dello spot di WWF è l’irreversibilità dell’estinzione. L’immagine mostra la vista aerea di un’officina meccanica, con il meccanico che lavora su un animale estinto e cerca di riportarlo in vita, proprio come fa con le automobili.
#2. Continental – Weather Forecast
L’azienda tedesca Continental, che produce pneumatici, ha realizzato un capolavoro pubblicitario con Weather Forecast. Con gli pneumatici a raffigurare la pioggia e il sole, Continental pubblicizzava la qualità dei suoi pneumatici in qualsiasi condizione atmosferica.
#3. Chupa Chups – Ants
Questa pubblicità è stata utilizzata per promuovere i lecca-lecca sugar free e ha utilizzato le formiche, note amanti dello zucchero, per comunicare la validità del prodotto.
Nell’immagine, il lecca-lecca senza zucchero di Chupa Chups giace a terra e le formiche che lo evitano perché non lo trovano appetibile.
#4 .San Francisco Department for Disability and Aging Services – End Ageism
In una campagna per combattere le discriminazioni legate all’ageismo, il San Francisco Department for Disability and Aging Services ha montato uno sguardo “anziano” su cinque volti giovani.
Su ognuno dei volti sono evidenziati i cinque attributi che non invecchiano mai. Tra questi, coraggio, intelligenza, creatività, leadership e passione.
#5. Ricola – Make Sure Good News Sounds Like Good News
Una delle pubblicità più esilaranti della lista: presenta uno scenario in cui un ragazzo tossisce tra le presentazioni di una persona come “solo un’amica”.
Evitare un colpo inatteso di tosse non lascia spazio a fraintendimenti.
#6. Faber Castell – True Colors
Faber Castell ha lanciato una campagna per le sue matite colorate ed è… un capolavoro! Nell’immagine si vede la parte inferiore del corpo di un pesce che viene completata con una matita.
Il colore del pesce e della matita si fondono così bene che a prima vista non si nota.
#7. Ambev – Dirnk Repsnosilby
Puoi essere tanto ubriaco da non riuscire nemmeno a pronunciare il nome della birra da chiedere al bartender. Il messaggio è sempre lo stesso: il piacere del consumo dell’alcol deve essere gestito in modo responsabile. Dirnk Repsnosilby!
Alla campagna hanno partecipato tutti i brand di birra rappresentati, che hanno sostituito la propria immagine profilo sui social media con la versione “confusa”.
#8. Tabasco Pepper Sauce – Volcano
Tabasco descrive la piccantezza della sua salsa con uno spot brillante. L’immagine dovrebbe essere un vulcano, ma invece di una roccia vulcanica con il fuoco in cima, viene utilizzato un volto umano. Il volto umano forma la roccia, con il fuoco e il fumo che fuoriescono dalle labbra.
#9. Pedigree – Adopt
Pedigree non si limita a promuovere il suo cibo per cani e i suoi gustosi bocconcini per il migliore amico dell’uomo. Utilizza i suoi canali anche per promuovere i valori legati alla cura degli animali. Sebbene molte persone acquistino cani, l’adozione è un modo eticamente preferibile per portare un amico a quattro zampe nella propria casa: cani e umani stanno meglio insieme.
#10. Nivea – Because Life Makes Wrinkles
La pubblicità di Nivea Men Active Age mostra una giovane ragazza che strattona la fronte di un uomo causando così le rughe. probabilmente, è la fotografia di un padre e della sua problematica figlia.
Preoccupazione e stress sono tra le ragioni per cui compaiono le rughe, ma il messaggio chiaro è che con le creme idratanti Nivea Men Active Age avrai comunque un aspetto fresco e giovane.
#11. McDonald’s – I’m Lovin’ It
Con I’m Lovin’ It, la famosa food company McDonald’s ha realizzato uno dei migliori capolavori pubblicitari dell’industria alimentare che non può mancare in una selezione di campagne geniali. Questa era incentrata sul tema dell’amore.
Quanto tempo ci hai messo per renderti conto che il ragazzo bacia un hamburger?
#12. FedEx – Neighbors
Anche la campagna pubblicitaria Neighbors di FedEx si colloca tra i capolavori della pubblicità. Lo spot mostra mappe continentali su due edifici, con due individui che si passano un pacco attraverso le finestre.
Per l’azienda, consegnare merci in diversi continenti è facile e veloce come ricevere qualcosa dal vicino di casa.
#13. Heinz Hot Ketchup – Sizzling
Heinz Hot Ketchup ha realizzato questa pubblicità per mostrare quanto sia calda e piccante la sua salsa. L’immagine mostra una patatina fritta in parte bruciata.
#14. Ariel – Bright White
Ariel Bright White è un detersivo che lascia i capi bianchi puliti, così puliti da essere quasi accecanti (e, addirittura) non fanno ombra.
#15. Campagne geniali: Caschi Lazer Bike
Lazer Bike Helmets, il più longevo marchio di caschi sportivi al mondo, ha pubblicato questo spot per dimostrare quanto siano sicuri i suoi caschi. Nell’immagine si vede un motociclista coinvolto in un incidente, con la testa che è l’unica parte del corpo senza bende.
#16. Coca-Cola – Taste The Feeling
Coca-Cola ha realizzato una delle campagne pubblicitarie di maggior successo degli ultimi anni con Taste The Feeling. Taste The Feeling si è concentrata sui millennial, ritraendo diversi scenari di amore, amicizia e divertimento nelle bollicine di una bottiglia e di un bicchiere di Coca-Cola.
#17. IKEA – Need Space?
Un’altra brillante campagna pubblicitaria presente in questo elenco di campagne geniali è Need Space? Lo spot, realizzato per una scarpiera, mette in evidenza il problema della mancanza di spazio in casa per trasmettere il messaggio.
Nell’immagine ci sono due scarpe incastrate insieme, un paio di sneakers e una scarpa con il tacco alto. Le scarpe da ginnastica è infilata nella scarpa con il tacco per risparmiare spazio: è il problema che IKEA intende risolvere con la sua scarpiera.
#18. BMW – New BMW M3
Un riferimento a un personaggio della cultura pop della DC Comics. La BMW M3 è stata commercializzata come auto per gli amanti della velocità con la dicitura “Un veicolo per veri esperti di velocità“. Quale testimonial più adatto del supereroe della DC Comics, The Flash?
#19. Campagne geniali: Kamasutra – Kamasutra Condoms – Zip
L’atto dell’amore, con pochi giri di parole, anzi, nessuno. Kamasutra è leader nel mercato indiano dei condom e, grazie alla sua comunicazione fresca e diretta a un target giovanile, sta riuscendo a veicolare una piccola “rivoluzione sessuale” nel paese, contribuendo alla sensibilizzazione all’uso dei profilattici.
#20. Colgate – Flossing Ad
Sebbene la frutta sia deliziosa, può essere estremamente fastidiosa per tutti i semini incastrati fra i denti.
Colgate ne è sicuramente consapevole e, senza bisogno di parole, l’azienda di igiene dentale ha realizzato questo spot semplice ma efficace. Immaginate un mondo in cui tutta la frutta sia priva di semi ! Ebbene, secondo questa pubblicità, questo è possibile, se avete sempre con voi una confezione di filo interdentale Colgate.
#21. Campagne geniali: WeightWatchers
Tra le campagne geniali non può mancare quella di WW International, che ha pubblicato una pubblicità molto accattivante, come mostra questa immagine. L’annuncio mostra due porte con scale diverse. Una è piuttosto larga, mentre l’altra è molto stretta. Sulla porta larga c’è la scritta “ingresso”, mentre sulla porta stretta c’è la scritta “uscita”.
#22. Le campagne geniali di WWF: More Horrifying
L’ecosistema mondiale è un elemento delicato e maltrattarlo può causare conseguenze devastanti per tutti gli esseri viventi.
Questo spot del World Wildlife Fund sottolinea che sì, gli squali sono pericolosi e possono costituire una minaccia per la vita umana. Tuttavia, la loro estinzione può avere un impatto negativo anche sull’uomo nel lungo periodo. Si interromperà completamente la catena alimentare, di cui ovviamente facciamo parte. Un messaggio molto potente.
Sullo stesso tema, gli altri visual della campagna. Cambiano i protagonisti ma non il messaggio.
#23. Ecovia – Stop the Violence
L’azienda messicana di trasporto rapido con autobus Ecovia ha ideato il seguente spot pubblicitario, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul divieto di inviare messaggi durante la guida.
Invece di fare quello che fanno molte aziende, cioè cercare di riprodurre la scena di un incidente d’auto, questo spot presenta la metafora che scrivere e guidare è l’equivalente della violenza. Lo spot sottolinea chiaramente che tutti abbiamo la possibilità di scegliere e che se teniamo gli occhi sulla strada, senza distrazioni, le strade saranno molto più sicure.
#24. McDonald’s – Love Free Wi-Fi
Anche se gli hamburger sono la portata principale di ogni pasto di McDonald’s, la maggior parte delle persone concorda sul fatto che gli Archi d’Oro producono le migliori patatine fritte. Per questo, ha avuto senso creare un simbolo del wi-fi con le patatine per pubblicizzare la connessione senza fili gratuita in tutte le filiali.
Se parliamo di campagne geniali, non possiamo assolutamente escluderla.
#25. Apple – MacBook 2007
L’Apple MacBook 2007 è stato uno dei computer portatili più sottili mai prodotti. In una pubblicità di una rivista, il MacBook era raffigurato sottile come la pagina della rivista stessa.
Sullo schermo del MacBook nell’annuncio c’erano le parole “Ultra Thin”, che sottolineavano l’essenza dell’annuncio. Anche se in realtà il MacBook non era così sottile come raffigurato, ci si avvicinava molto.
#26. Campagne geniali: Sedex – Trust Us, We Deliver It Fast
Sedex è un’azienda di supply chain che promette consegne rapidissime. Puoi rompere un uovo, iniziare a versare il succo d’arancia e travasare l’amato pesciolino rosso: la consegna di padella, bicchiere e vaschetta arriverà in tempo.
#27. Keloptic – See More Clearly for Less
Esiste un modo più semplice e diretto per comunicare che il tuo prodotto funziona alla grande?
#28. Marevivo Italia – Stop Microfibre
Anche il lavaggio dei capi sintetici in lavatrice contribuisce a inquinare gli oceani, rilasciando milioni di microfibre di plastica che finiscono per riversarsi nei fiumi e nei mari, aggravando il problema.
La campagna di Marevivo Italia è davvero di forte impatto: per il mare ogni lavaggio è una tortura. L’invito è a lavare questi capi sempre a basse temperature e con cicli brevi.
#29. Advanced Sports Nutrition – What You Hide
Forse “mettere massa muscolare” non è l’unico modo per tirare fuori il nostro vero potenziale, ma il messaggio arriva chiaro: dacci dentro e allenati, puoi raggiungere risultati strabilianti. Advanced Sports Nutrition farà il resto.
#30. FoxThe Simpsons – Predictions
In moltissimi anni di programmazione, è probabile che qualche previsione l’abbiano azzeccata. Certo, con alcune, i Simpson, il popolare show di animazione in onda su FOX, ci è andata proprio precisa.
#31. IKEA – Real Life
Le famiglie sono al centro del business di IKEA: vecchie e giovani, tradizionali e moderne, famiglie nate per nascita o per scelta. Ma negli Emirati Arabi Uniti, IKEA affronta una sfida ancora più grande per essere rilevante per le famiglie, dato che la popolazione è altamente multiculturale.
Per dimostrare che il brand ha soluzioni per tutte le culture, IKEA ha ricreato le stanze delle serie televisive che tutti amano: l’ispirazione perfetta per vendere mobili connettendosi con un pubblico estremamente eterogeneo.
Il marchio svedese ha scelto tre iconiche family room della TV e le ha poi replicate utilizzando solo i mobili IKEA.
Un lavoro che ha richiesto la revisione di centinaia di pagine del catalogo IKEA e circa due mesi di lavoro solo per la scelta degli arredi più giusti.
Uno studio 3D ha infine riprodotto gli iconici salotti, dai Simpson a Stranger Things. Una citazione obbligata nella nostra selezione di campagne geniali.
#32. Campagne geniali: Movistar – Fake Profiles
Molte, moltissime persone fingono di essere ciò che non sono. Se questo accade nella vita reale, quando a fare da filtro ci sono tastiere e monitor, i fake profiles riescono a diventare perfettamente credibili.
A farne le spese, come sempre le persone più ingenue o meno protette, come i bambini.
Occhi aperti!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/gallery-di-campagne-geniali.jpg6001000Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-09-30 11:15:502022-10-03 11:05:37+30 campagne geniali per trovare l'ispirazione
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