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camerini virtuali di walmart in realtà aumentata

Diventi un modello con le tue foto: arrivano i camerini virtuali di Walmart

Walmart sta offrendo un’esperienza di shopping online più intima grazie a uno strumento di prova virtuale che consente agli utenti di vedere come appaiono i vestiti sul proprio corpo. Si tratta di camerini virtuali che ti consentono di applicare gli abiti direttamente sulle tue foto.

La nuova funzione, lanciata per il momento solo per gli utenti iOS sull’app Walmart, arriva dopo che il gigante della vendita al dettaglio ha acquisito la startup di camerini virtuali Zeekit nel 2021.

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Diventa un modello con camerini virtuali

A marzo Walmart ha presentato la tecnologia “Choose My Model“, che consente ai clienti di scegliere tra 50 modelli di taglie diverse per vedere come i vestiti si adattano a un corpo simile al proprio.

Ora, nella fase successiva, “Be Your Own Model“, gli utenti potranno provare più di 270.000 articoli sul proprio corpo (ma dovranno prima spogliarsi della biancheria intima o degli indumenti aderenti perché la funzione funzioni con precisione).

camerini virtuali di walmart

Questa esperienza consente ai clienti di utilizzare le proprie foto per visualizzare meglio l’aspetto dei capi d’abbigliamento e crea una possibilità molto interessante per i clienti“, ha dichiarato Denise Incandela, vicepresidente esecutivo di Walmart per l’abbigliamento.

Cosa cambia con i camerini virtuali di Walmart

A differenza delle tecnologie precedenti che sovrapponevano una foto a un’altra per la prova virtuale, Walmart afferma che “Be Your Own Model” utilizza algoritmi e apprendimento automatico per simulare una vestibilità più realistica.

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Walmart è il primo a offrire un’esperienza di prova virtuale per i marchi di abbigliamento su larga scala, ed è l’applicazione più realistica che abbia mai visto“, ha dichiarato Incandela.

Walmart è l’ultimo rivenditore a lanciarsi nella tendenza della prova virtuale.

Ad agosto, Amazon ha lanciato un servizio di realtà aumentata che consente ai clienti di provare virtualmente le scarpe, e altri rivenditori come Macy’s e Adidas hanno già collaborato con Zeekit per sperimentare la realtà virtuale.

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Adobe compra Figma per 20 miliardi

Adobe annuncia di aver stipulato un accordo di fusione, di circa 20 miliardi di dollari, per acquisire Figma, la piattaforma di progettazione collaborativa leader nel web design.

adobe e figma

Si tratta di un’operazione finanziaria che passerà alla storia: la notizia ha difatti colto di sorpresa un intero comparto creativo.

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Reimmaginare il futuro della creatività

La missione di Adobe è da sempre quella di cambiare il mondo attraverso le esperienze digitali. Oggi tutto il settore deve molto agli strumenti e alle piattaforme di Adobe.

Nel corso della storia le innovazioni della software house statunitense hanno toccato miliardi di vite in tutto il mondo: dall’editing creativo di Photoshop ai documenti elettronici all’avanguardia col formato PDF, passando per altre rivoluzionarie piattaforme.

Il mondo Adobe si è evoluto nel tempo e continua a cambiare.

adobe

La missione di Figma è aiutare i team a collaborare visivamente e a rendere il design accessibile a tutti.

Fondata da Dylan Field ed Evan Wallace nel 2012, l’azienda ha aperto la strada al design dei prodotti sul web.

Oggi consente a tutti coloro che progettano applicazioni web e mobile interattive di collaborare attraverso flussi di lavoro multiplayer, sofisticati sistemi di progettazione e un ricco ecosistema di sviluppatori.

La combinazione di Adobe e Figma è trasformativa e accelererà la nostra visione per la creatività collaborativa” ha affermato Shantanu Narayen, presidente e CEO di Adobe.

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Accelerare la progettazione

Figma ha attratto una nuova generazione di designer, sviluppatori e studenti.

Insieme, Adobe e Figma re-immagineranno il futuro della creatività e della produttività, con l’obiettivo di accelerare la creatività nel web.

L’intenzione è anche quella di accrescere la progettazione dei prodotti e di ispirare le community globali di creator, designer e sviluppatori.

La società con il nuovo assetto avrà un’enorme opportunità di mercato e sarà capace di generare valore significativo a tutti i livelli: per i clienti, gli azionisti e l’industry.

Adobe e Figma condividono la passione di aiutare le persone e i team a essere più creativi e produttivi. Con l’ampio portafoglio di prodotti, la società combinata avrà una rara opportunità di alimentare il futuro del lavoro unendo capacità di brainstorming, condivisione, creatività e collaborazione.

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adobe

Il web è diventato onnipresente e sta rendendo più facile la creazione congiunta dei team.

Le app digitali sono al centro della nostra vita personale e professionale, stanno creando una crescita esplosiva nell’ambito del product design. I creator sono chiamati quotidianamente a creare un volume crescente di contenuti in stretta collaborazione.

Le capacità multiplayer web-based di Figma accelererà la distribuzione delle tecnologie Creative Cloud di Adobe sul Web, rendendo il processo creativo più produttivo e accessibile a più persone.

Adobe annuncia di aver stipulato un accordo per acquisire Figma, la piattaforma di progettazione collaborativa leader nel web design.

Al termine della transazione, Dylan Field, co-fondatore e CEO di Figma, continuerà a guidare il suo team, riportando a David Wadhwani, Presidente Digital Media Business di Adobe.

Fino alla chiusura della transazione, ciascuna società continuerà ad operare in modo indipendente.

 

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Patagonia cede l'azienda a una onlus

Il fondatore di Patagonia “dona” l’azienda a una onlus per combattere il cambiamento climatico

Il fondatore di Patagonia, Yvon Chouinard, che in precedenza aveva già espresso una certa riluttanza ad accumulare ricchezza, sta cedendo la sua azienda.

L’azienda di abbigliamento outdoor sarà ora nelle mani di una onlus e senza scopo di lucro. Tutti i profitti futuri saranno donati per aiutare a combattere il cambiamento climatico, secondo quanto ha annunciato la società mercoledì.

La notizia, condivisa prima internamente con collaboratori e dipendenti, è stata poi annunciata con una lettera aperta di Yvon Chouinard che ha come titolo: “La Terra è ora il nostro unico azionista“, pubblicata sul sito modificato per l’occasione.

Il fondatore di Patagonia Yvon Chouinard

Il fondatore di Patagonia “dona” l’azienda a una onlus

È passato mezzo secolo da quando abbiamo iniziato il nostro esperimento di business responsabile“, ha detto Chouinard, 84 anni. “Se c’è ancora speranza di vivere su un pianeta sano tra 50 anni, questa richiede a tutti noi di fare tutto il possibile con le risorse che abbiamo. In quanto leader aziendale che non avrei mai voluto essere, sto facendo la mia parte“.

E ha aggiunto: “Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in ricchezza, stiamo usando la ricchezza creata da Patagonia per proteggerne la fonte. Stiamo rendendo la Terra il nostro unico azionista. Sono seriamente intenzionato a salvare questo pianeta”.

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Il Patagonia Purpose Trust controllerà tutte le azioni con diritto di voto della società (2%), mentre Holdfast Collective, un’organizzazione no profit per il cambiamento climatico, deterrà tutte le azioni senza diritto di voto (98%).

Chouinard, che attualmente è un membro del consiglio, ha dichiarato che sebbene cercasse di combattere il cambiamento climatico, si è reso conto che la sua azienda stava contribuendo ad esso e si è messo a pensare a come risolvere la situazione.

Un’opzione era venderla e donare il ricavato, ma Chouinard si è detto preoccupato che i nuovi proprietari potessero non avere gli stessi valori o mantenere i livelli occupazionali dell’azienda.

L’altra opzione era quella di diventare un’entità quotata in borsa.

Che disastro sarebbe stato“, ha poi dichiarato. “Anche le società pubbliche con buone intenzioni sono sottoposte a troppa pressione per l’obiettivo creare guadagni a breve termine a scapito della vitalità e della responsabilità a lungo termine“.

Patagonia rimarrà una B Corp e continuerà a donare l’1% dei suoi guadagni a gruppi ambientalisti e la leadership rimarrà invariata. La famiglia Chouinard guiderà anche il Patagonia Purpose Trust, eleggendo e supervisionando il CDA.

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monopoli

La nuova campagna di Monopoli insegna ai bambini ad affrontare le sconfitte

Generalmente i produttori di giochi da tavolo amano mostrare famiglie perfette e felici nelle immagini dei loro materiali marketing e delle loro campagne pubblicitarie. Questa volta accade il contrario.

Secondo una ricerca condotta da Hasbro, proprietario del marchio Monopoli dal 2009, 8 persone su 10 litigano o combattono verbalmente mentre giocano. In effetti, quante volte ci è capitato da piccoli, ma anche da adulti, di inveire contro il nostro amico o famigliare per averci soffiato l’acquisto del terreno di “Parco della Vittoria”?

L’unico fattore che rende Monopoli davvero unico e diverso dagli altri giochi è che provoca (quasi sempre) dei litigi. Grazie a questi preziosi insight Monopoli ribalta il proprio punto di vista con una campagna creativa che ritrae alcuni bambini frustrati, arrabbiati o completamente andati in escandescenza.

monopoli

Monopoli come opportunità di sviluppo

Ogni soggetto pubblicitario mostra un bambino diverso alle prese con le intense emozioni che Monopoli può suscitare. Il brand, con questa iniziativa, celebra la rabbia, la delusione e le emozioni contrastanti provocate dal gioco.

Dietro al progetto troviamo l’agenzia KesselsKramer con sede ad Amsterdam che ha collaborato direttamente con il dipartimento Hasbro in Benelux.

monopoli

La società madre considera Monopoli un’opportunità di sviluppo per i bambini. I poster esposti per le strade, nelle versioni olandese e belga del gioco, mostrano i ragazzi e le loro potenti emozioni. Il sentimento provocato ha comunque un risvolto positivo: mostra come sia possibile imparare ad esprimere le proprie emozioni e ad affrontare le delusioni in un ambiente protetto.

Giocare in famiglia

La campagna vive anche sui social, dove le immagini collegano i follower ad articoli che spiegano la ricerca dietro alle creatività. Le immagini sono state scattate dal fotografo Erik Smits, scelto per la sua fotografia pura e autentica.

L’obiettivo? Inventare qualcosa di nuovo, ma che parlasse del gioco e delle emozioni più profonde che provoca:

Subito dopo essere entrati nel merito, ci siamo resi conto che quasi tutto ciò che riguardava Monopoli era già stato pensato, o era già stato fatto in qualche parte del mondo“, afferma Rens de Jonge, Creative Director di KesselsKramer Amsterdam. “Essere originali per un gioco così noto significa trovare l’originalità proprio alla base dell’idea. Quindi abbiamo ribaltato la visione generale del Monopoli“.

La campagna vuole dimostrare che combattere nelle giuste circostanze, come giocare a Monopoli in famiglia, può diventare un’esperienza positiva.

Il combattimento insegna ai bambini ad esprimere le proprie emozioni, a stabilire dei limiti, a difendersi e a mettersi nei panni degli altri, ad esempio. Può anche essere una buona occasione per parlare ai bambini in seguito di questioni importanti: quanto è importante per loro vincere? È necessario essere sempre migliori degli altri?”, ha dichiarato la consulente per genitori e psicologa Krista Okma.

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etherum merge

Ethereum merge: cosa c’è da sapere sul passaggio alla Proof of Stake

Di cosa si tratta

Il 06/09/2022 è stata una data storica per la DeFi e in particolare per il mondo delle blockchain: ha inizio l’upgrade (o meglio, la migrazione) dell’algoritmo di consenso di Ethereum che consentirà di ridurre del 99,5% il fabbisogno energetico della blockchain.

Tecnicamente il blocco con TTD (terminal total difficulty) numero 58750000000000000000000 della blockchain di Ethereum, che arriverà verso la metà di questo settembre 2022, sarà l’ultimo ad essere gestito con la PoW.

Una volta che l’Execution Layer avrà superato quel livello di TTD, avverrà l’integrazione tra la Ethereum Mainnet con la nuova Beacon Chain e il blocco successivo sarà prodotto da un validatore sulla Beacon Chain. La finalizzazione di questo blocco segnerà la transizione completa della blockchain di Ethereum a un meccanismo di consenso basato su Proof of Stake (PoS).

Perché ne parliamo

Per chi non lo sapesse, mantenere attiva una blockchain è estremamente oneroso sotto il profilo energetico dato che la validazione dei nuovi blocchi avviene mediante un’attività, il mining che richiede una potenza di calcolo molto alta espletata attraverso centinaia di GPU.

Questa potenza di calcolo è necessaria per svolgere i “compiti” dettati dall’algoritmo di consenso chiamato Proof of Work (o PoW) che imposta la difficoltà e le regole per il lavoro che i miner devono svolgere. Il lavoro dei miner viene remunerato attraverso frazioni di ETH o BTC in base alla blockchain per la quale lavorano.

Senza il lavoro dei miner, oggi non potrebbero esistere le blockchain.

Ethereum merge: perché è importante

Il passaggio di cui parliamo riguarda proprio l’algoritmo di consenso. Infatti si passerà dalla Proof of Work (o PoW) alla Proof of Stake (PoS) che abbatterà di oltre il 99% i costi energetici necessari al mantenimento della blockchain e di conseguenza anche il lavoro dei miner.

Questo abbattimento dei consumi energetici è dovuto al fatto che la PoS assegnerà ai nodi il diritto di validare i blocchi successivi sulla base dei token (monete) in loro possesso.
In generale, la probabilità di essere scelti è proporzionale alla quantità di monete che si possiedono: più monete hai, più alte saranno le probabilità che quel nodo verrà scelto per validare il prossimo blocco.

Al fine di rendere l’articolo più esaustivo ricordiamo che il processo di inserimento di un nuovo blocco in una blockchain con PoS è definita forging (rispetto al mining) ed infatti
con la proof of stake i blocchi sono forgiati e non sono minati.

Come vengono remunerati i nodi che partecipano alla validazione ?

Abbiamo detto che le persone che vengono selezionate per il forging devono avere in portafoglio una certa quantità di moneta virtuale, nel nostro caso Ethereum, per un certo periodo di tempo, attività che viene definita come staking.

Maggiore è il tempo che l’utente “congela” le proprie monete, maggiore è la remunerazione che ottiene.

Ethereum Merge e Proof of stake

Ma entriamo nel dettaglio: immaginiamo 100 investitori di Eth suddivisi in 3 gruppi dove ogni gruppo detiene una certa quantità di moneta. In base alle monete possedute, ogni gruppo ha una percentuale di partecipazione alla rete.

Al fine di garantire il principio di democrazia e decentralizzazione della rete il gruppo C ha si la maggiore probabilità di essere selezionato per il forging di nuove monete, ma una probabilità più bassa la hanno anche gli altri due gruppi.

Nel processo di selezione vengono utilizzati anche dei metodi aggiuntivi, per favorire non solo i nodi più ricchi presenti sulla rete. I due metodi più comunemente utilizzati sono il Randomized Block Selection e la Coin Age Selection.

Nel primo caso, i validatori vengono selezionati tra i vari nodi, utilizzando una combinazione tra il valore di hash più basso e lo stake più alto.

Nel secondo, i validatori vengono scelti considerando il numero di giorni a partire dal quale le monete sono state messe in staking e moltiplicato per il numero di monete in staking.

Una volta che un nodo ha forgiato un blocco, il coin age viene azzerato e si deve attendere un certo periodo per poter forgiare un altro blocco; questo impedisce, ai grandi nodi che fanno staking, di dominare la blockchain.

Cosa c’è da sapere

La necessità di passare dalla PoW alla PoS oltre che essere legata al fattore energetico nasce anche per oltrepassare alcuni limiti della Pow quali:

  • Mancanza di scalabilità e velocità legate ad un alto livello di latenza dovuto al processo di mining per poter approvare le transazioni e produrre nuovi blocchi. Grazie alla PoS le verifiche avvengono velocemente, impattando positivamente sulla scalabilità e velocità della rete.
  • Decentramento delle attività di validazione, problema che colpisce fortemente le reti PoW dovuta al fatto che il mining rischia si cadere nelle mani di pochi e grandi gruppi. Tramite la PoS si cerca di risolvere questo problema, diversificando e democratizzando l’accesso dei partecipanti ai diversi compiti della rete.
  • Timore verso l’attacco del 51% . Questo genere di attacco rappresenta una delle paure legate alle reti PoW. È sufficiente che un pool di mining abbia il 51% della potenza di calcolo della rete perchè avvenga un disastro; infatti con quella capacità, il gruppo di mining può manipolare la blockchain a piacimento. Ma in una rete basata sulla PoS è possibile solo se l’attaccante possiede il 51% di tutte le monete. Se l’attaccante effettua un tale attacco, il valore della moneta tende a diminuire, il che porta ad ingenti perdite economiche per l’attaccante. Questa situazione funge da deterrente per prevenire questi attacchi, pur mantenendo la sicurezza della rete.

Ninja Upshot

Grazie al passaggio dalla PoW alla PoS le blockchain supereranno moltissimi limiti che tuttora ne limitano pesantemente lo sviluppo di massa.

Grazie alle proprie caratteristiche intrinseche (mancanza di intermediari e decentralizzazione), la tecnologia blockchain ha il potenziale di soddisfare numerose esigenze della vita quotidiana e portare a nuove opportunità attraverso una maggiore trasparenza, una maggiore sicurezza e una più facile tracciabilità.

pannelli solari ikea

IKEA lancia un kit di pannelli solari per risparmiare sulle bollette elettriche

L’aumento dei costi per l’energia ha messo tutti in allarme: in soccorso arrivano i pannelli solari IKEA, in un kit fai da te che promette di farci risparmiare sui costi dell’energia.

Assieme alle diverse soluzioni proposte e consigliate dagli esperti, come spegnere l’acqua di cottura della pasta dopo l’ebollizione e fare docce più brevi, una possibile soluzione in grado di limitare la spesa arriva dall’azienda svedese: dalla collaborazione del colosso del mercato dell’arredamento con il produttore di pannelli solari Wolmann nasce SOLSTRÅLE, un insieme di soluzioni fotovotaiche che dovrebbe consentire a chiunque di produrre energia da fonti rinnovabili.

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Pannelli solari IKEA, come funziona SOLSTRÅLE

L’obiettivo della partnership tra IKEA e Wolmann è quello di permetterci produrre energia a un prezzo accessibile in impianti domestici, ma non va sottovalutato neppure l’aspetto di tutela ambientale: l’utilizzo di fonti rinnovabili, affiancato al tradizionale consumo di energia prodotta da fonti fossili, può contribuire a ridurre i livelli di emissione di CO2, in modo da rendere il nostro impatto sul pianeta più sostenibile.

pannelli solari ikea costo del kit wolmann

Vogliamo offrire alle persone la possibilità di vivere in modo più sostenibile ed è per questo che ci concentriamo su prodotti dal prezzo accessibile ed efficienti dal punto di vista delle risorse e dell’energia. Con pannelli solari domestici, hot dog vegetariani e soluzioni per il risparmio energetico, stiamo aiutando la maggioranza delle persone a creare case più sostenibili” si legge sul sito del colosso svedese.

SOLSTRÅLE di IKEA è attualmente la soluzione più economica disponibile sul mercato e, se l’installazione sarà semplice come il montaggio dei mobili a cui l’azienda ci ha abituato, possiamo scommettere che si trasformerà in un successo, considerata l’importanza del tema che in questi mesi il rincaro dei costi energetici sta assumendo.

Secondo quanto dichiarato sulla pagina ufficiale del prodotto, per montare il sistema sulla propria abitazione si partirà da un sopralluogo tecnico di Wolmann, che definirà la fattibilità e individuerà il settaggio migliore per il kit rispetto all’immobile.

Sembra chiaro quindi che il prodotto si rivolge espressamente a piccole abitazioni indipendenti invece che a un contesto urbano popolato da edifici che richiedono certamente un dispendio energetico maggiore.

I pannelli andranno poi accoppiati ad accumulatore e inverter per rendere disponibile l’energia anche durante le ore del giorno in cui il sistema non produce a causa della mancanza di sole (nelle ore notturne, ad esempio) o in condizioni di cielo nuvoloso.

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Quanto costano i pannelli solari IKEA

La linea di questi prodotti sostenibili, come detto, risulta abbastanza economica: i pannelli solari IKEA costano 5.490 euro; è il prezzo di listino per il prodotto base SOLSTRÅLE di IKEA da nove pannelli (anche se sono disponibili soluzioni più performanti). prezzo che viene ridotto del 50% grazie allo sconto immediato in fattura previsto dall’Ecobonus.

Siamo consapevoli del fatto che sempre più persone vogliono ridurre il proprio impatto sul pianeta, ma sappiamo anche che molte non sanno come farlo. Per facilitare il compito, ci concentriamo su alcuni aspetti fondamentali: energia, aria, acqua e rifiuti“.

Ridurre l’impatto sul pianeta e sul nostro portafoglio (magari aumentando quello sulle vendite di IKEA).

competenze più richieste dal mondo del lavoro

Quali sono le competenze digitali che i datori di lavoro cercano

Le aziende tecnologiche, ma in realtà tutte le organizzazioni dell’economia digitale, sono ben consapevoli che le competenze digitali sono fondamentali per i dipendenti nell’era digitale. È più che mai importante che i dipendenti e i nuovi assunti siano trasversali alle discipline e che abbiano competenze sia hard che soft. I selezionatori cercano, in chi si candida per una posizione aperta, un set di competenze più ampio e un’esperienza più vasta. Questo elenco comprende dieci delle principali competenze digitali che i datori di lavoro cercano oggi e che sempre più cercheranno nei prossimi anni.

Le competenze digitali più richieste dalle aziende

1. Programmazione, sviluppo web e app

professioni più richieste - coding

Il cuore di qualsiasi prodotto tecnologico o servizio digitale è la programmazione. Queste competenze sono regolarmente elencate già da qualche anno nella top 10 delle più richieste dai datori di lavoro su LinkedIn.

Avere un portfolio di progetti che dimostrino le vostre capacità di coding può anche contribuire a convalidare le vostre conoscenze e competenze e aiutarvi a ottenere il ruolo dei vostri sogni. Esempi di esperienze di sviluppo web mobile e responsive vi daranno un vantaggio rispetto agli altri candidati.

Il coding è fondamentale anche per le tecnologie emergenti come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR).

2. Digital Business Analysis

La Digital Business Analysis aiuta le organizzazioni a fare le scelte giuste, fornendo una mentalità indipendente e obiettiva e applicando una serie di tecniche di analisi comprovate per creare un caso aziendale convincente per l’investimento in una soluzione digitale.

Poiché la trasformazione digitale è fondamentale per tutte le organizzazioni, le competenze di Digital Business Analysis sono diventate le più richieste nel curriculum vitae. Gli analisti di business digitali sono l’epicentro dei progetti di trasformazione digitale. Aiutano le organizzazioni a sviluppare un ecosistema digitale di tecnologie che contribuiscono alla trasformazione digitale e alla crescita del business.

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3. Digital Design and Data Visualization

Siti web, applicazioni e servizi digitali hanno una cosa in comune: l’interfaccia utente. Un designer con esperienza nella creazione di esperienze utente efficaci e dinamiche sarà molto richiesto dalla maggior parte delle aziende tecnologiche.

I designer possono anche visualizzare dati complessi per aiutare il management a prendere decisioni aziendali fondamentali. Questa abilità si chiama visualizzazione dei dati. La visualizzazione dei dati è utile per i dirigenti in quanto li porta a ricavare informazioni preziose.

4. Le competenze digitali più richieste: Digital Project Management

competenze più richieste dai datori di lavoro - digital project manager

Il Digital Project Management non è affatto un’attività desiderabile solo per le aziende tecnologiche, ma è una parte vitale dello sviluppo di prodotti e servizi digitali in modo tempestivo e conveniente. La comprensione di una serie di metodologie come SCRUM e AGILE spicca in qualsiasi CV. I Digital Project Manager devono avere una comprensione olistica di come vengono sviluppati i progetti digitali, dall’ideazione al prototipo fino al prodotto o servizio digitale completamente sviluppato.

5. Digital Product Management

Un’altra competenza che non è esclusiva dello sviluppo software, ma che è comunque particolarmente preziosa, è la gestione del prodotto digitale. I servizi software, in particolare, hanno bisogno di un piano di gestione del ciclo di vita. La continua crescita del Software as a Service renderà il Product Management sempre più parte integrante del settore tecnologico.

6. Le competenze digitali più richieste: Digital Marketing

Per promuovere i propri prodotti e servizi le aziende tecnologiche si rivolgeranno al marketing digitale. La comprensione di come ottenere il massimo valore economico dalla più ampia gamma di reti sarà fondamentale in questo caso. Le competenze richieste ai Digital Marketer includono:

  • Conoscenza degli strumenti di marketing digitale
  • Conoscenza degli strumenti di analisi
  • Social Media Marketing
  • Content Marketing
  • SEO
  • UX (User Experience Design)

7. Social Media Management

Alcune delle attività più efficaci di PR oggi vengono svolte quasi esclusivamente attraverso i social media.

Twitter, Facebook, Reddit, Instagram e innumerevoli altre piattaforme consentono alle aziende tecnologiche di arrivare direttamente a clienti, leader di pensiero ed evangelist. I migliori responsabili delle PR tecnologiche hanno skill trasversali che comprendono il mondo del Social Media Management.

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8. Le competenze digitali più richieste: Data Science and Data Analytics

competenze più richieste dai datori di lavoro - analista dei dati

Le aziende raccolgono enormi quantità di dati che possono essere immensamente preziosi se hanno in organico un analista di Big Data in grado di dare un senso ai numeri.

I Data Scientist sono molto richiesti dai datori di lavoro di tutto il mondo e si tratta di un eccellente percorso di carriera per i professionisti dell’era digitale. Oggi la domanda supera di gran lunga l’offerta, rendendo i data Scientist altamente occupabili.

Un recente rapporto McKinsey ha dimostrato che “solo negli Stati Uniti mancano da 140.000 a 190.000 persone con competenze analitiche e 1,5 milioni di manager con capacità di prendere decisioni basate sull’analisi dei big data”. Poiché la “scienza dei dati” diventa un requisito minimo per un numero sempre maggiore di posti di lavoro a livello manageriale, questo percorso vi aiuterà a posizionarvi davanti a molti candidati.

9. Decision Making

Il processo decisionale è fondamentale per i leader nell’era digitale. Secondo il World Economic Forum, per coloro che desiderano rendere la propria carriera a prova di futuro, la costruzione di competenze in aree che difficilmente le macchine potranno affrontare in modo efficace (ad esempio la risoluzione di problemi complessi, la creatività e il problem solving) è probabilmente la migliore ricetta per il successo.

Le organizzazioni hanno bisogno di leader in grado di attingere alle proprie conoscenze ed esperienze per prendere decisioni rapide. L’economia comportamentale è una delle strade percorribili dai professionisti per migliorare le proprie capacità decisionali. L’economia comportamentale studia gli effetti dei fattori psicologici, cognitivi, emotivi, culturali e sociali sulle decisioni economiche di individui e istituzioni. L’apprendimento di questa competenza migliorerà le vostre capacità decisionali grazie all’acquisizione di conoscenze provenienti dai campi della psicologia cognitiva e sociale.

10. Skill che l’azienda non ha mai visto prima

Quando un datore di lavoro deve decidere tra una dozzina di candidati ugualmente qualificati, vorrà vedere qualcosa che lo aiuti a prendere una decisione, qualcosa di unico che un candidato può portare al team.

Potrebbe trattarsi di un lavoro su una tecnologia emergente o di qualcosa di completamente fuori dal campo di applicazione richiesto. Entra quindi in gioco un elemento di unicità: per esempio, l’esperienza di lavoro in team internazionali interfunzionali è molto richiesta dalle aziende tecnologiche di tutto il mondo. Comunicare in modo chiaro ai membri dei team di tutto il mondo e attraverso diversi fusi orari aiuta le organizzazioni a operare in modo più efficace ed efficiente.

intelligenza artificiale per scovare gli evasori

La Francia sta usando l’intelligenza artificiale per scovare evasori e piscine abusive

Le autorità fiscali francesi stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per scovare gli evasori. Il software le ha aiutate a rastrellare 10 milioni di euro individuando piscine non dichiarate. La Francia ha utilizzato la tecnologia su base regionale, ma ora la diffonderà a livello nazionale.

Il software identifica le proprietà utilizzando immagini aeree e controlla se le piscine sono state dichiarate e se sono correttamente tassate. Le piscine, sia interrate che fuori terra, devono essere dichiarate perché aumentano il valore della proprietà.

L’implementazione avverrà gradualmente in tutte le regioni francesi a partire da settembre“, ha dichiarato la Direzione Generale delle Finanze Pubbliche (DGFiP), confermando un articolo del quotidiano Le Parisien.

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Intelligenza artificiale per scovare evasori e piscine abusive

Il software, sviluppato in collaborazione con la società di consulenza Capgemini e il gigante digitale statunitense Google, è stato testato in nove regioni, Alpes-Maritimes, Var, Bouches-du-Rhône, Ardèche, Rhône, Haute-Savoie, Morbihan, Maine-et-Loire e Vendée, e ha rivelato più di 20.000 piscine non dichiarate, secondo un rapporto della direzione.

Rappresentano quasi 10 milioni di euro di entrate aggiuntive per i comuni interessati per il solo anno 2022“, ha dichiarato la DGFiP.

Di questi 10 milioni di euro, 5,7 milioni di euro sono stati raccolti per rimediare alla mancanza di tassazione negli anni precedenti e 4,1 milioni di euro nell’ambito dell’imposta sugli immobili del 2022, che costituisce una risorsa “permanente” per i Comuni, secondo la DGFiP.

intelligenza artificiale per scovare gli evasori in Francia

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Secondo le stime della DGFiP, “i guadagni in termini di imposte dirette locali dovrebbero raggiungere quasi 40 milioni di euro nel 2023“, una volta che il sistema sarà diffuso in tutto il Paese.

Queste nuove risorse, che saranno in parte ricorrenti per le autorità locali, garantiranno la redditività del progetto a partire dal suo secondo anno di attuazione“, aggiunge la DGFiP, mentre il suo costo è stimato in 24 milioni di euro tra il 2021 e il 2023.

Dopo l’implementazione a livello nazionale del dispositivo per le piscine, la DGFiP prevede a lungo termine di “ottimizzare questo nuovo strumento” per individuare “altre forme di costruzione non dichiarate”, come ad esempio le verande o le grandi tettoie da giardino.

connessione satellitare su iPhone14

Apple potrebbe portare la connessione satellitare su iPhone14

Secondo l’analista di Apple Ming-Chi Kuo, l’azienda sta lavorando alla connessione satellitare su iPhone 14 e ha completato i test hardware per questa funzione prima della produzione di massa.

Kuo ha infatti affermato che Apple ha già dotato il nuovo modello del supporto hardware per la connessione satellitare su iPhone 14, ma se il device sarà effettivamente in grado di supportare le comunicazioni satellitari dipende dal fatto che Apple e gli operatori riescano a trovare un accordo sul modello di business.

La questione non è trascurabile perché in realtà, anche iPhone 13 dispone di hardware satellitare, ma la connettività non è stata implementata proprio perché il modello di business non era stato negoziato.

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connessione satellitare su iPhone14 - cosa sappiamo

La connessione satellitare su iPhone14

Secondo l’analista, è difficile prevedere precisamente quando iPhone offrirà servizi di comunicazione satellitare, ma l’opzione è in programma ed è prevedibile che i tempi non saranno troppo lunghi. Quando sarà implementata la connessione satellitare su iPhone14, la connettività sarà utilizzata per gli sms di emergenza e i servizi vocali.

Mark Gurman di Bloomberg ha affermato che gli utenti potranno utilizzarla per segnalare le emergenze alle autorità in aree prive di servizio cellulare e inviare brevi messaggi ai contatti in caso di emergenza.

La partnership con Globstar e la mossa di anticipo di Starlink

Secondo alcune indiscrezioni, Apple starebbe lavorando con Globalstar, e secondo Kuo è proprio questo l’operatore con cui è più probabile che Apple collabori. Tim Ferrar, consulente per le comunicazioni satellitari, ha dichiarato venerdì che si aspetta che Apple e Globalstar rendano l’accordo pubblico a breve.

La scorsa settimana T-Mobile e Starlink hanno annunciato un piano per fornire connettività agli smartphone ovunque negli Stati Uniti utilizzando un servizio “satellite-cellulare”, e la tempistica dell’annuncio potrebbe essere stata pianificata per anticipare l’annuncio di Apple relativo al satellite. Starlink e T-Mobile prevedono di lanciare una versione beta del servizio nel 2023, che probabilmente non richiederà l’acquisto di un iPhone 14.

tornare al lavoro senza stress

6 consigli per tornare al lavoro senza stress

Tornare al lavoro dopo una lunga pausa per le vacanze non è mai facile. Quest’anno le vacanze sono state diverse dal solito, considerate le restrizioni che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.

Molte persone hanno deciso di viaggiare e visitare nuovi luoghi e paesi lontani, ma una grande fetta di persone ha aderito al trend chiamato “staycation”, trascorrendo le vacanze nella propria città ma in totale relax.

Indipendentemente da questa scelta, rimettersi in carreggiata può essere impegnativo e, in alcune occasioni, si può incorrere nel cosiddetto “post vacation blues”, uno stato d’animo di tristezza e sofferenza emotiva dovuto al rientro al lavoro e alle responsabilità.

Non si tratta di che tipo di ruolo si occupa o qual è la mansione svolta in azienda: la sindrome post vacanza può colpire tutti, anche se il tuo lavoro ti piace moltissimo. Ecco quindi alcuni consigli per un ritorno al lavoro ottimale.

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Tornare al lavoro: cos’è la sindrome post-vacanze

Conosciuta anche come “holiday blues“, la sindrome post-vacanze è uno stato d’animo negativo che si presenta dopo un periodo di emozioni intense. Alcuni dei principali sintomi della sindrome post-vacanze sono insonnia, scarsa energia, mancanza di concentrazione e ansia.

La sindrome post-vacanze può essere descritta come il risultato di un improvviso rilascio di ormoni dello stress dopo un evento importante, come un matrimonio o le vacanze.

Da un sondaggio è emerso che l’87% delle persone ha ammesso di essere in apprensione al momento del rientro al lavoro dopo le ferie. Ecco alcuni delle cause principali che motivano i risultati:

  • Tornare alla routine, 37%;
  • recuperare il lavoro arretrato, 31%;
  • il volume delle email non lette, 26%.

Queste cifre possono sembrare spaventose; tuttavia, la depressione post-vacanze può essere prevenuta attuando alcuni consigli specifici.

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6 consigli per un rientro al lavoro senza stress

È sempre una buona idea avere un piano per evitare l’opprimente sensazione di stress al rientro dalle vacanze. Ecco alcuni consigli efficaci per tornare al lavoro con le batterie cariche:

1. Stabilisci una lista di cose da fare prima di partire per le vacanze

È vero: bisognava pensarci prima, ma è un ottimo consiglio da tenere a mente per evitare lo stress alla prossima occasione. Prima di partire per le vacanze, è importante stabilire un ordine di priorità dei compiti da svolgere al rientro.

È fondamentale fare un elenco accurato ma bisogna evitare di creare una lista con centinaia di compiti, perché potrebbe aumentare i livelli di stress prima della partenza e complicare il distacco dal lavoro.

2. Ricomincia in modo soft almeno per la prima giornata

Tornare al lavoro con una giornata piena di riunioni può impedire di portare avanti i compiti accumulati durante l’assenza. Bloccare il calendario per il rientro ti aiuta a dare un’occhiata generale a ciò che è successo durante la tua assenza, a organizzare un piano d’azione e a stabilire le priorità dei compiti.

3. Pianifica una strategia per le email

consigli per rientrare al lavoro

Le email sono lo strumento di comunicazione predominante per le aziende. Secondo Statista, entro il 2025 saranno inviate e ricevute 376 miliardi di e-mail in tutto il mondo.

Un consiglio essenziale è quello di evitare di stressarsi per la quantità di email ricevute durante l’assenza, perché nell’inbox potrebbe esserci davvero di tutto: annunci, flussi di conversazioni infinite o spam. Il modo migliore per esaminarle è invece organizzarle categorizzandole e dividendole per compiti e priorità; in questo modo si avrà un quadro migliore della casella di posta senza annegare nei numeri.

4. Interagisci con i colleghi

Anche se il carico di lavoro può essere elevato, un modo eccellente per staccare la spina per un paio di minuti è fare una pausa caffè con i colleghi. Parlare di vacanze, esperienze e aneddoti aiuta a ridurre i livelli di stress e ad aggiornarsi su ciò che accade nell’organizzazione.

La comunicazione nel team ha un impatto positivo sul luogo di lavoro: una conversazione con i colleghi può rendere più sopportabile la prima settimana dopo le vacanze.

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5. Non esagerare: tornare al lavoro non vuol dire dover fare tutto subito

Dopo un’assenza, è facile pensare che per recuperare sia necessario prolungare l’orario di lavoro. Tuttavia, questa attitudine può portare a un ulteriore stress e molto probabilmente avrà un impatto negativo sulla produttività a lungo termine, anche se si ha la sensazione di fare di più nel breve periodo.

Le ferie sono una parte importante dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. Per questo motivo, è necessario eliminare qualsiasi senso di colpa per il fatto di essersi presi delle ferie ed evitare di sovraccaricarsi di lavoro al rientro per mantenere il più a lungo possibile l’energia positiva accumulata durante le vacanze.

È qui che entra in gioco il lavoro di squadra; tutte i team devono essere in grado di andare avanti nonostante l’assenza di alcune persone in diversi periodi dell’anno. Assicurarsi di avere un piano per delegare i compiti e far avanzare i progetti mentre si è lontani può aiutare a mitigare la necessità di sforzi supplementari al ritorno.

6. Dai priorità alla cura di te stesso

Il ritorno alla routine quotidiana può facilitare il processo di adattamento al rientro al lavoro. Cerca di tornare a casa dalle vacanze un paio di giorni prima di ricominciare a lavorare; questo ti permetterà di avere un po’ di tempo per completare le attività quotidiane come la spesa o le pulizie di casa. Immagin di arrivare a casa la domenica sera, senza cibo in frigo, con una casa disorganizzata e di doverti svegliare presto la mattina per andare al lavoro: sembra stressante, vero?

Invece organizza un aperitivo con gli amici, sistema e goditi la casa, fai una bella passeggiata o una sessione di yoga, cerca di svegliarti presto per riadattare le vostre ore di sonno e riprendi a seguire una dieta sana. Questi piccoli trucchi possono aiutare a facilitare il processo di ritorno alla routine.