Incertezza, situazione geopolitica incerta e movimenti economici non troppo rassicuranti. In questo contesto, individuare i trend delle festività può darci una mano ad affrontare meglio l’instabilità e raggiungere il nostro pubblico con più efficacia.
Inoltre, riuscire a supportare le esigenze in mutevole trasformazione delle persone (che in questo periodo festivo si trasformano ancora di più in acquirenti), è essenziale.
Secondo uno studio realizzato da Ipsos e Google nel 2021, ben il 68% dei consumatori italiani ha utilizzato cinque o più canali diversi per fare shopping durante le festività.
Inoltre, mentre le visite in store sono cresciute rispetto al 2020, l’online è rimasto stabile e si è consolidato come un canale indispensabile nel corso degli ultimi tre anni; lo dimostra il fatto che, durante le festività, le persone hanno speso il 60% del proprio tempo online alla ricerca del regalo perfetto e il il 31% degli intervistati ha dichiarato di voler fare quest’anno più shopping online rispetto al 2021.
Insistere quindi su più canali è una strategia irrinunciabile: ora che il confine tra store online e retail fisico va assottigliandosi fino a scomparire, è importante risultare rilevanti per le persone che cercano su internet, indipendentemente da dove decideranno di acquistare in seguito.
La Ricerca Google, in particolare, risulta il canale principale quando si tratta di trovare nuove idee per i regali durante le festività: il’87% degli intervistati afferma di affidarsi alla Ricerca Google più che ad altri canali online o offline.
Offrire un’esperienza senza soluzione di continuità tra lo shopping fisico e quello online diventa così fondamentale per andare incontro alle esigenze delle persone.
Automazione
Conseguenza di un approccio multicanale allo shopping è che le persone entrano più facilmente in contatto con nuovi brand e retailer grazie al web.
Secondo lo studio realizzato da Google e Ipsos, più di 6 persone su 10 affermano di essere pronte ad acquistare prodotti di brand che non hanno mai comprato prima.
In questo contesto di trasformazione, oltre ai bisogni delle persone cambiano infatti anche le loro abitudini. Machine learning e automazione possono fornire un valido aiuto ai retailer e renderli agili nel cogliere fluttuazioni della domanda e raggiungere i potenziali clienti proprio lì dove vogliono essere trovati.
Durante le scorse festività sono andati per la maggiore i doni destinati alla salvaguardia delle foreste o delle api. Secondo lo studio condotto da Google e Ipsos Il 78% dei consumatori intervistati afferma che per gli acquisti di Natale sarebbe disposto a rinunciare a un brand conosciuto, in favore di uno più attento alla sostenibilità.
Diventa quindi molto utile raccontare con autenticità il proprio impegno o quello del proprio brand in questa direzione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/12/i-trend-delle-festivita-secondo-Google.jpg640969Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-12-02 13:18:052022-12-05 11:09:05Omnicanalità, automazione e sostenibilità: i trend delle festività secondo Google
La seconda parte del 2022 non è stata certo clemente con le grandi compagnie tecnologiche, impegnate ad affrontare turbolenze su diversi fronti. Tra le notizie della settimana, Zoom perde colpi, registrando un meno 90% sulle azioni dopo che l’azienda ha tagliato le previsioni di vendita annuali (in questo articolo trovi più informazioni). L’azienda aveva grandemente prosperato durante la pandemia e ora accusa il colpo di un ritorno, se non alla normalità, a un nuovo cambiamento.
Anche in Amazon e Twitter proseguono, per ragioni diverse, le riduzioni del personale e gli ex dipendenti non fanno mistero della propria frustrazione (lo abbiamo letto in questa notizia).
Il minimo comune denominatore di questi cambiamenti è la difficoltà ad adeguarsi al cambiamento tecnologico che ci sta investendo, con i primi timidi tentativi di Metaverso, decentralizzazione e cryptoeconomia. Neppure Facebook, cambiando il nome in Meta, è riuscita ad avvicinarsi al Web3.
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Il reset delle Big del Tech
Si tratta di un reset culturale, secondo quanto commentato da Vox. Una delle ragioni è che sono ormai mature e non possono più fornire agli investitori lo stesso tipo di crescita massiccia che hanno avuto negli ultimi due decenni.
Questo cambiamento avrà grosse ripercussioni sul settore.
Non si fermano i licenziamenti di Amazon
Lo ha scritto l’amministratore delegato Andy Jassy in una nota inviata ai lavoratori giovedì scorso. “Questa è senza dubbio la decisione più difficile che abbiamo preso in questo periodo“, ha scritto il CEO. L’azienda ha iniziato a informare i lavoratori del loro licenziamento la scorsa settimana.
Zuckerberg non lascerà Facebook
La notizia era circolata martedì su alcuni magazine di settore, ma è stata smentita ieri da un tweet del portavoce della società, Andy Stone. Nel frattempo, le azioni di Meta sono salite dell’1%, come riporta il New York Post.
Notizie della settimana: chiude la sede europea di Twitter a Bruxelles
I sei dipendenti del team hanno lasciato i loro incarichi a seguito dell’ultimatum inviato via mail da parte del nuovo CEO.
Negli ultimi mesi Zoom sta cercando di focalizzarsi principalmente sulle attività aziendali, ma la concorrenza di servizi come Teams e Slack è impegnativa e a pesare sono anche i conti.
Metaverso, non solo uno spazio per i giovani
La nuova realtà tecnologica attrae maggiormente gli over 36.
I ragazzi sotto i 25 anni, contrariamente alle aspettative, si dimostrano più indecisi e hanno paura che si perda il contatto con la vita fisica.
Matomo rappresenta una possibile alternativa, da un lato perché è cookieless, dall’altro per la semplicità di data visualization e di presentazione del dato.
Oltre 200 HR Director e 50 aziende Partner hanno permesso la realizzazione di ben 65 sessioni di lavoro fra Phygital Speech, Phygital Talk Show e Tavoli tematici. Abbiamo tirato le somme di questa edizione insieme a Federico Morganti, Content & Relations Design Officer di Comunicazione Italiana. Puoi ascoltarlo nel podcast.
Tesla è il brand percepito come più sostenibili tra gli italiani
L’attenzione alla sostenibilità risulta essere un driver di scelta il cui peso non supera il 5%, quindi un fattore con una rilevanza ancora inferiore alla qualità e al prezzo. Emerge tuttavia una forte attenzione a questo valore da parte dei consumatori.
Notizie da Ninja: Ceres celebra i baristi con una collezione di figurine
Da sempre, il marchio di birra danese li considera una categoria indispensabile per i luoghi di aggregazione e vere e proprie icone.
Una collezione esclusiva alla quale si aggiunge una limited edition di Ceres Strong Ale che comprende 21 bottiglie, ciascuna dedicata ad un “capocannoniere” del bancone.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/notizie-ninja-della-settimana.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-28 09:14:352022-11-29 09:53:06Il reset delle Big del Tech, i licenziamenti di Amazon e le altre news Ninja della settimana
Le persone non cercano le pubblicità, anzi, le evitano. Ci sono però delle occasioni in cui si dimostrano più ricettive verso i messaggi promozionali, rispetto al solito. Individuare quindi quali siano i canali che rendono il pubblico maggiormente predisposto a ricevere il nostro messaggio è essenziale per massimizzare il risultato del nostro investimento pubblicitario. Secondo il report di Kantar, Media Reactions 2022, l’Influencer Marketing garantisce la migliore advertising equity tra i canali online.
Lo studio viene ampliato ogni anno e, in questa occasione ha raccolto le opinioni di oltre 18.000 persone in 29 mercati, coprendo quasi 400 brand e quasi il 90% della spesa mediatica globale.
All’interno, anche le opinioni di quasi 1.000 esperti di marketing, tra cui inserzionisti, agenzie e società di media di tutto il mondo, che integrano la prospettiva dei consumatori per fornire una visione completa dei canali più performanti.
Ad esempio, un dato interessante è che Instagram si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa alla classifica delle preferenze dei marketer per gli annunci pubblicitari. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità e all’innovazione della piattaforma, due aree molto importanti per chi si occupa di investimenti pubblicitari.
L’Influencer Marketing per spingere le tue ads
Un aspetto importante da non sottovalutare è invece quali siano le preferenze delle persone quando ricevono un messaggio pubblicitario.
Analizzando i dati di Media Reactions 2022, emerge come l’Influencer Marketing offra un modo molto efficace per raggiungere il proprio pubblico quando e dove vuole essere raggiunto.
Per questo motivo, TERRITORY Influence ha organizzato un webinar online per commentare i dati del report e liberare il pieno potenziale delle tue ads con consigli concreti e casi di studio.
Il webinar gratuito di TERRITORY Influence
Ora che i media devono affrontare pressioni inflazionistiche e il numero di piattaforme pubblicitarie digitali continua a crescere e diversificarsi, è sempre più importante allocare con successo il budget pubblicitario.
Nel webinar gratuito organizzato da TERRITORY Influence a commento del report Media Reactions 2022 di Kantar e previsto per giovedì 1 dicembre alle ore 16.00, verrà esplorato proprio questo tema.
I relatori dell’appuntamento, Stéphanie Leix (Head of Media, Creative and Kantar Marketplace di KANTAR), Alessandra Arcuri (Project Manager di TERRITORY Influence) e Vincenzo Furfaro (Business Developer di TERRITORY Influence), attraverso l’esposizione di best practice e casi reali si focalizzeranno in particolare su:
Perché l’influencer marketing è e rimane un touchpoint forte nel media mix
Come i consumatori percepiscono i diversi canali, piattaforme e tipi di influencer
Quali strategie promuovono la comunicazione specifica per la distribuzione efficiente degli annunci
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/influencer-marketing-territory-influence-copertina.jpg640967Ninja Partnerhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Partner2022-11-22 10:16:412022-11-22 17:21:52Ecco come puoi dare un boost alle tue ADS con l'Influencer Marketing
Amazon ha mostrato al mondo il suo nuovo braccio robotico annunciando contestualmente di non voler tagliare troppi posti di lavoro.
Si tratta di una precisazione importante, perché il futuro del lavoro e i cambiamenti nel welfare aziendale sono temi attualissimi, che abbiamo avuto modo di affrontare in prima persona nella quattordicesima edizione del Forum HR, a cui abbiamo partecipato in questa settimana (qui trovi alcune informazioni sull’evento).
Lavoro, consumi e ambiente sono argomenti strettamente collegati: ci avviciniamo al Black Friday e la sostenibilità di questi appuntamenti commerciali genera reazioni controverse.
Cos’è una banana non fungible? Tra un frenetico acquisto super scontato e l’altro, speriamo di non doverlo scoprire a nostre spese.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Fairtrade lancia la prima non-fungible banana
Durante la conferenza sul clima COP27, l’organizzazione internazionale capofila del sistema di certificazione del commercio equosolidale ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che il cambiamento climatico rappresenta per i cibi più amati, da cui migliaia di agricoltori nel mondo dipendono per il loro sostentamento.
L’Ultima Banana, la NFB, prende ispirazione dal grande interesse che riscuotono i Non-Fungible Token, ma a differenza dagli NFT non si può acquistare e non è stata prodotta con un processo a consumo di energia.
A spiegare l’iniziativa ai microfoni di Ninja PRO Information c’è Benedetta Frare, Responsabile comunicazione Fairtrade. Ascoltala nel podcast.
Patagonia racconta la storia di un implacabile pescatore italiano
Il corto è il nuovo capitolo del progetto “The Art of Activism” dell’azienda tessile statunitense, nota per il suo attivismo.
Al centro del filmato la sfida al sistema della pesca a strascico, attraverso la testimonianza del pescatore toscano Paolo Fanciulli, ospite del nostro podcast. Puoi ascoltarlo qui.
Le notizie della settimana: il nuovo robot di Amazon potrebbe sostituire i lavoratori umani
A dirlo è Fortune, secondo cui il braccio robotico Sparrow del colosso dell’eCommerce è in grado di gestire milioni di prodotti diversi, afferrando articoli di dimensioni e consistenza diverse e riponendoli in scatole.
Il suo utilizzo su larga scala tuttavia potrebbe richiedere una riprogettazione dei magazzini e Amazon ha già manifestato la volontà di non tagliare troppi posti di lavoro nei suoi centri di distribuzione.
Il potere d’acquisto della Gen Z secondo Twitch
Sono 2,5 miliardi le persone nate tra il 1997 e il 2012: attualmente la loro disponibilità economica si attesta intorno ai 360 miliardi di dollari, su 7 triliardi guadagnati.
Si tratta del doppio rispetto alle stime di tre anni fa e sono cifre destinate a salire ancora: le previsioni parlano di 33 triliardi di dollari nel 2030, circa il 27% del reddito mondiale.
Una coalizione che coinvolge una ventina di aziende che rappresentano 10 miliardi di investimenti pubblicitari a livello globale, si impegna ad accelerare la decarbonizzazione della supply chain media. Il proposito è di adottare un metodo comune per misurare le emissioni di CO2 della pubblicità.
Italiani pronti a uno shopping più attento e sostenibile per il Black Friday
Oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori. A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify.
Le notizie della settimana: YouTube supera 80 milioni di abbonati
Un importante traguardo che segna un aumento di 30 milioni di iscritti ai servizi Musica e Premium in tutto il mondo, rispetto ai 50 milioni di abbonati annunciati lo scorso anno. “Insieme ai nostri partner dell’industria musicale, abbiamo lavorato duramente per rendere YouTube il posto adatto a ogni fan e ogni artista, e la notizia di oggi segna un traguardo significativo in questo viaggio“, ha dichiarato Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/le-notizie-della-settimana-1.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-21 08:44:482022-11-22 10:49:08I Black Days, il robot di Amazon, il pescatore di Patagonia e le altre notizie Ninja della settimana
Torniamo a parlare di metaverso con applicazioni pratiche.
Il nuovo paradigma produttivo rappresentato da Industria 4.0 prima e Industria 5.0 adesso, basato sul concetto di “human centric” per abilitare la cooperazione uomo-macchina, vede nel settore della logistica quello che ha tratto i maggiori vantaggi dal processo di transizione digitale.
Tutto ciò che è derivato negli ultimi anni dall’intelligenza artificiale, come i concetti di digital twins, machine learning, IoT e Cyber Physical System (Cps), ha trovato terreno fertile e un più facile ambito di applicazione e sviluppo nell’ottimizzazione dei processi legati proprio alla logistica.
Queste tecnologie hanno consentito di sviluppare ambienti virtuali dove avere la possibilità di testare procedure, tempi e ottimizzare qualsiasi tipo di processo all’interno di un vero e proprio metaverso aziendale.
Perché ne parliamo
Il metaverso, in questo caso, ha un’applicazione reale e concreta grazie a Nvidia, il famosissimo produttore di processori grafici (Gpu) utilizzati nell’esecuzione di carichi di IA, nel mining di criptovalute e anche nei videogiochi.
Omniverse, la versione di metaverso promossa da Nvidia, prevede l’utilizzo di robot (dalla movimentazione alla medicina) e di esseri umani, collegati dal cloud.
Il metaverso di Nvidia rappresenta un ecosistema di riferimento al cui interno svariati settori, come nello specifico la logistica, hanno a disposizione librerie software verticali per generare dati, allenare l’IA, effettuare simulazioni, mappature ambientali e controllare l’intero stack runtime.
Perché è importante
Il metaverso non viene quindi visto solo come ambiente di intrattenimento dove indossare il visore e visitare le Torre Eiffel, o giocare come in The Sandbox, o ancora assistere a un concerto virtuale e alla Fashion Week virtuale in Decentraland, ma un ambiente virtuale all’interno del quale sperimentare, costruire, testare prima di andare in produzione.
Da questo punto di vista, Nvidia ha ben intuito le potenzialità del metaverso e la sua soluzione è costituita da vari moduli specializzati per task ed attività di vario genere.
Ad esempio, Isaac Sim, presente nella piattaforma Omniverse, offre livelli di collaborazione, scalabilità e praticità senza precedenti per rendere il test e il training di robot virtuali più accessibili, mentre Isaac AMR, utilizzato per i robot mobili autonomi (AMR) estende le capacità di NVIDIA Isaac agli sviluppatori che costruiscono e distribuiscono applicazioni robotiche, portando mappatura, analisi dei siti e ottimizzazione di flotte e percorsi sui server NVIDIA EGX™.
Ancora, Omniverse mette a disposizione la libreria CuOPT per la pianificazione ed assegnazione dei compiti per flotte complesse.
Insomma descrivere la potenza di Omniverse richiederebbe molto più tempo, ma proviamo a dettagliare qualche aspetto senza scendere troppo nei tecnicismi.
Cosa c’è da sapere
Rispetto al passato, la robotica industriale odierna è cambiata tantissimo, basti pensare che i primi robot dovevano essere istruiti sul percorso da fare per trasportare i prodotti: era necessario specificare dove trovare il prodotto, quando e come aprire le pinze e la forza da imprimere. Oggi quel mondo è completamente sparito.
La piattaforma Omniverse di NVIDIA, con le sue librerie ISAAC rappresenta la soluzione ideale per le aziende che necessitano di una tecnologia avanzata e sviluppata per assistere questo processo fornendo mappatura, analisi del sito e ottimizzazione della flotta di robot e molto altro ancora.
Come già specificato, si inizia con NVIDIA Omniverse, all’interno del quale è possibile creare uno o più gemelli digitali (digital twins) della struttura che si vuole simulare collegandola a quella reale tramite sensori e tecnologia IoT in grado di simulare le condizioni operative per la flotta di robot.
Come parte di Omniverse, la piattaforma Isaac può integrarsi con altri componenti come Metropolis, ReOpt e presto DeepMap un SDK basato su cloud che può ridurre drasticamente il tempo necessario per mappare una struttura mantenendo un alto grado di precisione.
Il client di aggiornamento DeepMap consente di aggiornare le mappe dei robot ogni volta che è necessario in tempo reale. Fornisce inoltre ai robot una comprensione semantica della loro vista corrente, consentendo loro di identificare oggetti fissi e mobili.
NVIDIA Metropolis aggiunge la consapevolezza della situazione in tempo reale alla propria flotta di robot. La mappatura non può tenere conto di tutto in un ambiente dinamico e i sensori di bordo non sono sempre sufficienti per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente.
A tal fine, Metropolis fornisce l’accesso a telecamere e sensori montati strategicamente sulla struttura. Questi sensori aggiuntivi consentono agli AMR di vedere dietro l’angolo successivo, eliminando i punti ciechi e le aree congestionate.
Le librerie software NVIDIA ReOpt AI possono essere utilizzate per ottimizzare la pianificazione del percorso dei veicoli e la logistica in tempo reale, che possono essere applicate alle flotte AMR. La velocità del robot, la durata della batteria, le dimensioni del trasporto, il peso e la disposizione della struttura sono fattori cruciali necessari per determinare la dimensione ottimale della flotta AMR.
ReOpt consente alle aziende di simulare più interazioni AMR utilizzando Isaac Sim prima di prendere decisioni costose. Dopo l’implementazione, ReOpt può ri-ottimizzare i percorsi esistenti per fornire la massima efficienza operativa.
La piattaforma Isaac AMR fornisce una soluzione completa per l’integrazione degli AMR negli ambienti umani utilizzando simulazioni industriali avanzate e uomo-robot, nonché ottimizzazioni dei percorsi. Puoi leggere di più a riguardo qui.
Ninja Upshot
Tra le aziende italiane che hanno implementato la tecnologia di Nvidia va citato il Gruppo Piaggio protagonista della mobilità del futuro con la creazione di GITA e KILO, i primi prodotti di Piaggio Fast Forward.
Giusto per approfondire, la Piaggio Fast Forward è una società costituita e controllata da Piaggio ed ha il proprio core business incentrato sullo sviluppo di soluzioni per la mobilità del futuro.
GITA è un veicolo autonomo, intelligente, ideato per assistere le persone, capace di trasportare fino a 18 kg di carico, ha la capacità di osservare e comunicare con le persone e può seguire una persona raggiungendo i 35km/h muovendosi in autonomia in un ambiente mappato. La forma sferica ed il design pulito ne caratterizzano la personalità.
KILO, altro prodotto della Piaggio Fast Forward, può considerarsi il “fratello maggiore” di GITA, e grazie ad una più ampia capacità di carico può trasportare fino a 100 kg di peso nel suo vano da 120 lt. Ha una straordinaria stabilità grazie all’appoggio su tre ruote.
La rivoluzione di GITA e KILO risiede nel supporto che saranno in grado di dare alle persone nelle diverse attività che contraddistinguono i loro spostamenti nella vita di tutti i giorni, ampliandone di fatto il raggio di azione e le limitate capacità di carico dell’uomo.
Sono, infatti, concepiti come una vera e propria piattaforma per la mobilità, che potrà essere personalizzata e integrata per rispondere a diverse esigenze in molteplici scenari.
Da tutto ciò possiamo concludere che il metaverso ha aspetti che vanno oltre l’entertainment e che come tecnologia virtuale i suoi frutti potranno ben presto essere far parte della nostra vita quotidiana “reale”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/metaverso-omniverse-nvidia.jpg6001200Antonio Romanohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAntonio Romano2022-11-15 11:20:272022-11-15 11:21:59Cosa c'è da sapere su Omniverse, il metaverso di Nvidia per la logistica
I profili che saranno più ricercati dalle aziende da qui al 2023 prevedono il possesso di competenze digitali trasversali, pratiche e certificate. Questo è certamente il momento giusto per crearsi una carriera nel settore del marketing digitale o migliorare la tua posizione lavorativa.
Le aziende sono sempre più consapevoli di dover investire in digitale per restare competitive sul mercato e aspirare alla crescita del business, e i selezionatori cercano, in chi si candida per una posizione aperta, un set di competenze più ampio e un’esperienza più vasta.
Per questo, il team di Ninja Academy ha organizzato una maratona gratuita studiata per fornire gli strumenti utili a individuare i prossimi step per costruirsi una carriera nel digitale.
La Ninja PRO Week prevede una serie di appuntamenti online con i massimi esperti del settore digital sulle competenze digitali che saranno più richieste nel 2023.
13.00 – 13.20 La kryptonite SEO dell’eCommerce: scovare e correggere i contenuti duplicati Gaetano Romeo, CMO, Innovation People
13:20 – 13:40 Marketplace & A/B Test: metti alla prova la tua eCommerce Marketing strategy Giuseppe Noschese, Founder eCommerce Hub
13.40 – 14.00 Black Friday To Do List – Massimizzare una promo eCommerce step by step Roberto Albanese, eCommerce Manager, Hirooks
Modera: Adele Savarese
Martedì 15 dalle 13 alle 14 – Social Media Day
13.00 – 13.20 La regola del 60/40 e altri trick: come aumentare il ROAS sui social Calogero Sciabbarrasi, Digital Marketing Manager, Accenture Song
13.20 – 13.40 Spoiler Social Trend 2023: i consigli pratici di Hootsuite per innovare la tua strategy Nicola Zanata, Senior Customer Success Manager, Hootsuite
13:40 – 14.00 Document Ads e nuove Audiences: le novità di LinkedIn Ads che in pochi conoscono Francesco de Nobili, LinkedIn Trainer
Modera: Marian Pascariu
Mercoledì 16 dalle 13 alle 14 – Digital Marketing Day
13.00 – 13.20 Funnel Marketing & Discovery: gli strumenti per conquistare il mercato al primo click Federico Corradini, CEO, Xchannel
13.20 – 13.40 Tag di tracciamento: cosa controllare per monitorare davvero le tue campagne Felice Carotenuto, Tracking Specialist
13.40 – 14.00 Digital Reputation Workflow: gli step di gestione CRM, social e PR durante una crisi Camilla Mottironi, Responsabile Digital Communication, Open Fiber
Modera: Fabio Casciabanca
Giovedì 17 dalle 13 alle 14 – Martech Day
13.00 – 13.30 Viral Gamification: l’arma segreta da sfoderare per il Black Friday (e non solo) Francesco Susca, Business & Marketing Automation Specialist
13.30 – 14.00 Unsubscriber, Fatigue, Graymail e Blocklist, come proteggere il tuo database dai rischi nascosti del Black Friday Ignazio Morici, Marketing Manager, Power2Cloud
Modera: Michela Solitro
Venerdì 18 dalle 13 alle 14 – Career Pro Day
13.00 – 13.30 Anatomia del perfetto CV: presentarsi al meglio nel digitale Fabio Picone, Senior Manager Technology & Digital Michael Page
13.30 – 14.00 Dietro le quinte del digital recruiting: consigli pratici per una carriera da Ninja Gianmarco Sepe, Head Hunter, KekyJob
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/Ninja-PRO-Week-copertina-speaker.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-14 11:28:142022-11-15 16:33:39Arriva la Ninja PRO Week: una settimana di contenuti gratuiti sulle competenze digitali più richieste nel 2023
Anche se siamo sempre connessi e abbiamo ogni genere di prodotto a disposizione, il tempo resta una delle risorse più preziose.
Dobbiamo fare in tempo a portare a termine tutti i task quotidiani, come prepararci al Black Friday se offriamo prodotti al pubblico (ti abbiamo dato qualche consiglio qui e qui) e organizzarci per accaparrarci le migliori occasioni se siamo “semplici clienti”, con un occhio sempre attento alla sostenibilità (a proposito, ecco alcuni interessanti dati che ci ha inviato Shopify).
E questa rincorsa al tempo riguarda proprio tutti, anche Elon Musk. Ce la farà a trasformare Twitter prima che i detrattori (e gli inserzionisti) migrino i propri cinguettii altrove?
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Guadagnare tempo sui social
I social media sono alleati preziosi per ogni brand, ma aprire una pagina su una piattaforma non è sufficiente: occorre creare contenuti, un’attività che porta via molto tempo. Trascorrere il minor tempo possibile nella produzione di contenuti di qualità sui social equivale a massimizzare i vantaggi che essi possono fornire.
Ecco alcuni consigli:
Prepara un calendario: ti permetterà di risparmiare tempo e andare dritto alla creazione del contenuto.
Realizza più contenuti insieme
Ricicla i contenuti: ognuno di essi ha portato via del tempo e, se ben realizzato, può essere riproposto nel tempo
Pianifica i post con strumenti come Hootsuite, Buffer e Later
Interagisci con il pubblico
Trovi in questo articolo la lista completa dei suggerimenti per ottimizzare il tuo tempo nella produzione di contenuti social.
La migrazione da Twitter a Mastodon
Da quando Elon Musk ha concluso l’accordo per l’acquisto di Twitter, ha faticato a placare le preoccupazioni per la potenziale proliferazione della disinformazione sulla piattaforma.
In questa confusione, alcuni utenti di Twitter hanno cercato piattaforme di social media alternative. Una di queste è Mastodon, che conta già circa 4,5 milioni di account.
Mentre i licenziamenti di massa colpiscono a ripetizione il settore tecnologico, gli ex dipendenti di Meta e Twitter si sono riversati sulla piattaforma di video brevi.
A causa di inflazione e caro vita, infatti, tanti italiani si metteranno a caccia di affari ma, oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori.
A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify, che ha intervistato oltre 24.000 consumatori e 9.000 PMI in diversi Paesi nel mondo, Italia compresa, per comprendere come si stiano preparando alla stagione clou per le vendite.
Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.
La prima eroina plus size di Disney
Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari.
In piena body positivity, la protagonista, grazie alla propria forza interiore e alla determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti, ma soprattutto nella sua anima.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/copertina-notizie-della-settimana.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-14 08:30:142022-11-14 13:00:24Fuga su Mastodon, Meta e TikTok: le notizie Ninja della settimana
Le azioni di Roblox hanno chiuso in ribasso del 21% mercoledì, dopo che la società ha pubblicato gli utili, registrando una perdita una perdita per azione di 0,50 dollari, e mancando le stime degli analisti che prevedevano invece una perdita di 0,30 dollari per azione.
Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.
L’azienda ha potuto contare su una crescita vertiginosa durante la pandemia, quando le persone erano bloccate in casa durante il lockdown e tutti i servizi online hanno registrato un aumento dell’utilizzo.
Quest’anno le azioni sono invece scese del 62% circa e attualmente il titolo è scambiato a circa 30 dollari.
Calano le azioni di Roblox ma salgono gli utenti
Roblox ha registrato 58,8 milioni di utenti attivi giornalieri medi, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente e rispetto ai 52,2 milioni di utenti attivi giornalieri registrati nel secondo trimestre. Gli iscritti alla piattaforma hanno trascorso più di 13,4 miliardi di ore impegnate su Roblox nel terzo trimestre.
Ma anche se la società ha registrato un aumento del 16% degli utenti unici mensili paganti rispetto all’anno precedente, Roblox ha comunque registrato una perdita.
I costi operativi sono aumentati, tra cui un aumento del 16% rispetto all’anno precedente delle commissioni di scambio per gli sviluppatori, un aumento del 56% dei costi del personale e un aumento del 53% delle infrastrutture e della sicurezza.
Ma gli investitori potrebbero essere disposti ad avere una visione a lungo termine di Roblox, soprattutto grazie a “segnali incrementali di progresso” sui guadagni da trimestre a trimestre, tra cui le dimensioni della rete e i tassi di monetizzazione.
“Sono disposti a sopportare un po’ di sofferenza a breve termine per ottenere guadagni a lungo termine“, ha affermato Clark Lampen, vicepresidente e analista di giochi digitali presso BTIG.
Se gli investitori non sono troppo preoccupati per il mancato utilizzo della tecnologia blockchain, Roblox sta lentamente immergendosi nell’ecosistema decentralizzato, annunciando che lancerà “oggetti in edizione limitata” all’interno della sua piattaforma che assomigliano a token non fungibili (NFT).
Gli oggetti saranno venduti nei marketplace di Roblox e potranno essere collegati ai brand.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Cose-Roblox-e-perche-vale-cosi-tanto-2.jpg502959Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-10 09:58:512022-11-11 09:28:55I numeri di Roblox: 58 milioni di utenti attivi nel 2022 (ma le azioni crollano)
La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: Instagram diventa un marketplace per NFT.
Da quando Facebook ha cambiato il nome della sua azienda in Meta alla fine del 2021, gran parte degli sforzi del gigante tecnologico sono stati incentrati sull’espansione della sua portata nel crescente panorama del Web3.
Un’iniziativa significativa che Meta ha intrapreso nel corso del 2022 è stata l’integrazione degli NFT nelle sue piattaforme sociali, Facebook e Instagram. Già a gennaio di quest’anno si era diffusa la voce che Meta volesse permettere agli utenti di creare, visualizzare e (ovviamente) vendere NFT sulle sue piattaforme leader di mercato.
Nel marzo del 2022, Mark Zuckerberg ha annunciato l’intenzione di trasformare Instagram in un marketplace per NFT, senza tuttavia rivelare alcun dettaglio. Infine, in un aggiornamento di maggio di Instagram, Meta ha iniziato a testare le sue funzioni NFT. In particolare, ha dato la possibilità a utenti selezionati di condividere gli NFT creati o raccolti sui loro profili e nei feed dei follower. “Una funzionalità simile arriverà presto su Facebook, insieme agli NFT in realtà aumentata su Instagram Stories tramite Spark AR, in modo da poter inserire l’arte digitale in spazi fisici“, aveva dichiarato nell’annuncio ufficiale.
Nel giugno del 2022, Meta ha svelato l’intera roadmap per l’ingresso degli NFT. Poco dopo, nell’agosto del 2022, l’azienda ha distribuito le funzionalità NFT agli utenti di 100 Paesi in tutto il mondo.
Tuttavia, le funzionalità principali della piattaforma NFT non erano ancora state aggiunte. In particolare, la possibilità per gli utenti di creare/coniare, acquistare e vendere NFT tra loro attraverso Facebook e Instagram. In base alle ultime rivelazioni, questa situazione è destinata a cambiare.
Con una nuova serie di test pubblici, alcuni creatori selezionati potranno vendere NFT al proprio pubblico su Instagram.
Dave Krugman è uno dei creatori selezionati per testare le funzionalità del marketplace NFT di Instagram. In un’intervista rilasciata a nft now, Krugman ha dichiarato di essere entusiasta di questi nuovi strumenti, che permetteranno a lui e alla sua comunità di condividere il valore creato.
“Nell’era delle comunità creative interconnesse, il nome del gioco è allineamento degli incentivi. Se le cose che avvantaggiano il mio pubblico avvantaggiano anche me, siamo in grado di creare una simbiosi sociale“, ha detto Krugman. Ha continuato spiegando che gli NFT creano un legame finanziario tra creatore e collezionista che allinea le loro priorità. “Quando qualcuno possiede un bene digitale che ho creato, il valore di quel bene è legato al mio successo creativo. In questo modo, i nostri incentivi sono allineati a un livello profondo: condividiamo un obiettivo comune e questo crea un legame più sano tra la comunità e il creatore“.
Krugman ha anche osservato che queste caratteristiche potrebbero aiutarlo a raggiungere meglio sottoinsiemi specifici del suo pubblico. “Gli oggetti da collezione digitali mi permettono di creare comunità di nicchia all’interno della mia comunità più ampia, microeconomie che contribuiscono a finanziare e alimentare la mia attività creativa. Più sostegno ricevo, più posso spingere le mie idee. E quanto più le spingo, tanto più sostegno ottengo. È un circolo virtuoso“, ha spiegato.
Instagram diventa un marketplace NFT: cosa succede adesso
Nel tentativo di garantire che questo processo sia il più semplice possibile per tutte le parti coinvolte, Meta ha promesso che gli NFT venduti sulle sue piattaforme non comporteranno alcuna commissione aggiuntiva per le parti coinvolte. Naturalmente, questo non significa che non ci siano commissioni. Gli acquisti effettuati all’interno dell’app Instagram sui sistemi operativi Android e iOS sono soggetti alle tariffe applicabili dell’app store.
Inoltre, è possibile che Instagram aggiunga le proprie commissioni in futuro.
Questo punto potrebbe far preoccupare alcuni creatori. Dopo tutto, le precedenti dichiarazioni di Meta indicano che intende prendere una grossa fetta delle vendite effettuate su Horizon Worlds, il suo prodotto di punta del metaverso.
Con una notevole attenzione a garantire l’accessibilità delle integrazioni NFT sulle sue piattaforme, i frutti delle iniziative di Meta orientate al NFT potrebbero richiedere un po’ di tempo per sbocciare. Ma quando lo faranno, potremmo vedere una delle piattaforme più importanti del Web2 trasformarsi in una delle piattaforme del Web3.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/instagram-diventa-un-marketplace-nft.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-03 11:02:302022-11-04 09:32:26Instagram diventa un marketplace per NFT: partiti i test
La Creator Economy è definita anche economia della monetizzazione individuale: è una naturale evoluzione degli UGC (User Generated Content), che diventano monetizzabili attraverso le iniziative delle piattaforme. Il fenomeno Include anche le aziende che si affidano ai creator per dare maggiore visibilità ai propri contenuti.
Perché ci interessa la Creator Economy
Gli utenti dei social media si fidano più facilmente dei loro creator preferiti che dei brand. Di conseguenza, l’impatto di un annuncio realizzato in collaborazione con un creator o di un influencer può essere molto maggiore rispetto ai canali tradizionali.
La creator economy è tuttavia ancora in crescita, per cui vale la pena di monitorare il fenomeno anche sulla base di una serie di utili statistiche.
Cosa dobbiamo sapere sulla Creator Economy
Statistiche generali
Il 30% dei 18-24enni e il 40% dei 25-35enni si definisce creatori di contenuti. (Blog HubSpot)
I creator hanno maggiori probabilità di essere giovani (63% Gen Z) e donne (48%). (Global Web Index)
Il 46,7% dei creator lo sono a tempo pieno. (ConvertKit)
I principali tipi di creator sono educatori, blogger, coach, scrittori e artisti. (ConvertKit)
Il 37% dei creatori di nicchia si è impegnato almeno una volta in una collaborazione con un marchio. (Linktree)
I creator a tempo pieno utilizzano in media 3/4 canali per coinvolgere il pubblico. (ConvertKit)
Il tempo medio dedicato alla creazione di contenuti ogni settimana è di 1-5 ore. (Linktree)
I creatori di contenuti affermano che la loro sfida principale è quella di farsi trovare dai propri follower (The Tilt)
Il 61% dei creatori di contenuti afferma di pubblicare contenuti per divertimento, il 34% per passione e il 31% per esplorare un nuovo potenziale hobby. (Global Web Index)
La piattaforma di lancio più comune per i creatori nel 2021 è stata Instagram. (ConvertKit)
Il 58% dei creatori produce 2-4 tipi di contenuti. (Linktree)
Il più delle volte i creatori a tempo pieno creano post sui social media, e-mail/newsletter e articoli/blog. (ConvertKit)
Il 52% dei marketer si affida ai creator per rafforzare la propria community e il 41% dichiara di voler lavorare con i creatori di contenuti per promuovere i valori del proprio marchio. (Sprout Social)
I tipi di contenuti più comuni che i marketer assumono dai creatori sono i contenuti educativi, gli unboxing o le recensioni. (Sprout Social)
Le tipologie di creatori che guadagnano di più sono i creatori educativi, i coach, i podcaster, gli influencer e i marketer. (ConvertKit)
La maggior parte dei creatori di contenuti condivide tra 1 e 10 post sponsorizzati all’anno. (Influencer Marketing Hub)
Statistiche sui ricavi
Sono oltre 300 le startup impegnate nel settore. (Influencers Club)
Le dimensioni del mercato della creator economy sono attualmente stimate in 104,2 miliardi di dollari. (Influencers Club)
La valutazione totale delle startup della creator economy era di 5 miliardi di dollari nel 2021. (Influencers Club)
La maggior parte dei creatori di contenuti dichiara che la fonte di guadagno maggiore è rappresentata dagli accordi con i brand. (Influencer Marketing Hub)
I creatori di contenuti impiegano in media sei mesi e mezzo per guadagnare il loro primo dollaro. (The Tilt)
I creatori di contenuti preferiscono monetizzare i loro contenuti su Instagram e TikTok. (Influencer Marketing Hub)
I creator a tempo pieno sfruttano in media 2,7 flussi di reddito. (ConvertKit)
Il 59% dei creatori principianti non ha ancora monetizzato i propri contenuti. (Linktree)
Ninja Upshot
Lavorando con creatori di contenuti che godono della fiducia dei loro fan, le aziende possono sfruttare l’opportunità di raggiungere un pubblico fidelizzato.
I micro-influencer sono particolarmente interessanti per le piccole imprese perché riducono al minimo il costo pubblicitario per azione di una campagna, pur ampliando la portata del marchio.
Se un tempo il numero di follower era il parametro principale utilizzato dalle aziende per selezionare gli influencer, oggi i marchi utilizzano criteri di valutazione più sofisticati per capire il pubblico di un influencer e come coinvolgerlo.
Inoltre, il fatto che i creatori stiano creando nuovi modelli di monetizzazione, anziché dipendere dalle piattaforme, contribuirà a rendere la creator economy più sostenibile.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/creator-economy-statistiche-copertina.jpg10801920Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-02 11:45:572022-11-03 11:06:42Creator Economy: statistiche per i marketer
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