Continua la mania degli NFT e noi Ninja monitoriamo costantemente il tema. Gli NFT, i token non fungibili, sono risorse digitali come i bitcoin, ma sono unici e insostituibili come un’opera d’arte. E proprio il mondo degli NFT attira sempre più aziende e brand, tra cui Lamborghini che fa il suo debutto in questo universo in grande stile e con un’opera unica.
Come un viaggio intergalattico che parte dalla strada e arriva oltre il cielo fino a toccare le stelle, il progetto di Lamborghini combina la tecnologia dell’industria automobilistica con lo spazio.
In collaborazione con l’artista Fabian Oefner, Lamborghini ha sviluppato 5 opere d’arte, che possiamo già trovare all’asta. Le opere sono composte da un elemento fisico e da una componente NFT.
The Space Key questo è il nome del progetto, ha per tema lo spazio, ed è formato da un frammento di materiale composito avanzato in fibra di carbonio che ha compiuto un incredibile viaggio.
Si tratta del campione inviato da Lamborghini sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2019, nell’ambito di un programma di ricerca congiunto. Da questo oggetto, unico nel suo genere, sono stati ricavati solo 5 esemplari, ciascuno collegato a un’opera d’arte digitale esclusiva realizzata dallo stesso artista, disponibile tramite il QR code posizionato sul retro.
Lamborghini e NFT: un viaggio fino alle stelle
L’opera digitale a cui si può accedere attraverso il codice QR, è composta da una serie di fotografie di una Lamborghini Aventador Ultimae, in volo verso le stelle.
Le immagini formate da singoli momenti a pochi secondi l’uno dall’altro, ritraggono l’auto mentre si alza dalla superficie terrestre. Le sue parti, il motore, la trasmissione, le sospensioni e centinaia di dadi e bulloni volano via dal telaio come se fossero la fiamma di un razzo.
Quella che può sembrare un’immagine generata dal computer è in realtà interamente creata dal vivo.
L’artista ha catturato più di 1500 singole parti di un’auto reale. La fotografia della curvatura terrestre è stata invece realizzata inviando un pallone meteorologico dotato di una fotocamera al bordo della stratosfera.
Fabian Oefner ha quindi assemblato con cura tutte le sequenze fotografiche in un secondo momento. Ogni pezzo è formato da più di 600 milioni di pixel. Quando si ingrandiscono le immagini, vengono rivelati i dettagli nascosti della fotografia iperrealistica.
L’opera di Fabian Oefner per l’NFT di Lamborghini
Fabian Oefner condivide le sue intuizioni sul significato intimo dell’opera d’arte, svelandoci di essersi ispirato alla sua infanzia, cresciuto con le immagini dello space shuttle che si lancia nel cielo notturno. Un’opera che guarda sì al futuro ma che parte dai ricordi di ognuno di noi.
Affascinante, non è vero?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/02/Lamborghini-NFT-1.jpg540960Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2022-02-03 15:17:462022-02-04 17:29:30Lamborghini entra nel mondo degli NFT: all'asta l'opera che ha viaggiato nello spazio
Il Piano Ninja di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato ritenuto tra le iniziative più utili al processo di trasformazione digitale del Paese ed è stato quindi inserito nel portale Repubblica Digitale, una raccolta di iniziative pubbliche e private finalizzata a combattere il gap digitale e a favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.
Anche Ninja Academy nella coalizione di Repubblica Digitale
La ripresa è davanti a noi, ma dobbiamo fare di più. Ed è per questo che Ninja ha deciso di mettere a disposizione le proprie risorse per contribuire a questo slancio con il progetto “Resilienza Digitale”, accedendo così al Manifesto di Repubblica Digitale ed entrando fra i partner del progetto, con l’ambizioso compito di ridurre il gap digitale fra l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Le tecnologie digitali possono dare molte risposte e fornire soluzioni adeguate ad affrontare le sfide di oggi, incentivando la competitività attraverso l’innovazione e traducendole in opportunità grazie al miglioramento del livello di istruzione e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Trasformazione digitale è il nuovo mantra. DAD, smart working, app di delivery, formazione online, cinema in streaming: la nostra vita, durante i lockdown, è stata riflessa in uno schermo.
Chi non era attrezzato è stato tagliato fuori dalla vita di comunità e, in molti casi, ha dovuto interrompere il proprio lavoro, con danni incalcolabili.
Chi rischia di più sono i lavoratori con minore livello di istruzione e per questo la pandemia minaccia di aumentare le disuguaglianze già esistenti. Maggiore sicurezza la hanno invece i lavoratori che non sono direttamente in contatto con altre persone o che non garantiscono servizi essenziali.
La buona notizia è che la Transizione Digitale è al centro delle politiche di rilancio del Governo italiano.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha l’ambizione di rendere il Paese innovativo e digitalizzato, fornendogli gli strumenti per affrontare le debolezze strutturali dell’economia, riparare i danni della crisi pandemica e raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale.
La prima delle 6 Missioni del Piano è proprio la Transizione Digitale, da realizzare attraverso l’innovazione del sistema produttivo e consistenti investimenti in due settori chiave: turismo e cultura. Lo stanziamento previsto per questa missione è di 40,29 miliardi di euro (il 21,04% del totale del budget), distribuiti in 51 misure.
Tra gli investimenti chiave, spicca la Digitalizzazione delle Imprese, anche attraverso interventi di formazione alle competenze digitali.
Cos’è Repubblica Digitale
Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale, promossa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e coordinata dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, che ha l’obiettivo di ridurre il divario digitale e promuovere l’educazione sulle tecnologie del futuro, supportando il processo di sviluppo del Paese.
L’obiettivo di Repubblica Digitale
I servizi pubblici digitali devono essere inclusivi e accessibili per tutti e tutte, senza nessun tipo di discriminazione, né alcuna forma di divario. Possedere le necessarie competenze digitali è fondamentale per poter esercitare pienamente i diritti di cittadinanza. Nella trasformazione digitale in corso nessuno deve essere lasciato indietro.
Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri nel quadro della strategia “Italia 2025” con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Paese.
Per chiudere entro il 2025 il gap attuale con Paesi come Germania, Francia, Spagna e rendere il digitale opportunità reale di crescita sociale ed economica, sono state definite delle azioni di sistema, incluse nel Piano Operativo della Strategia per le competenze digitali.
Il Piano, pubblicato a dicembre 2020, contiene le misure ritenute necessarie per abbattere l’analfabetismo digitale e sviluppare un percorso necessario di cambiamento culturale in tutti i settori della società.
Resilienza digitale nel dettaglio
Resilienza Digitale – Piano Ninja di Ripresa e Resilienza – si ispira proprio al PNRR e si rivolge a studenti, neolaureati ma anche a professionisti di altri ambiti che vogliono reinventarsi e cogliere l’opportunità di costruirsi un futuro nel digitale.
Il progetto si rivolge anche alle piccole e medie imprese che la pandemia ha messo in seria difficoltà per dar loro un’occasione di rilancio attraverso il Digital.
Il nostro Piano consiste nell’offrire un pacchetto di risorse gratuite che abbracciano 3 livelli:
FORMAZIONE
Un Corso su come dar vita a un Progetto di Business Digitale
6 lezioni gratuite su una delle tre verticali formative, a scelta tra Digital Marketing, Social Media Marketing o Digital Business
INFORMAZIONE
La Daily Newsletter Ninja “Morning News” per essere sempre aggiornati sulle principali News in ambito Digital, Social e Tech e i Marketing Insights, selezionati dalle più autorevoli fonti internazionali di settore
Il Canale Telegram “Ninja Marketing” per seguire ogni giorno le principali notizie della “digital economy”
NETWORKING
La community Facebook “Ninja Marketing Dojo” per connettersi con le esperienze dei professionisti del Digital e condividere consigli, aggiornamenti, ispirazioni con la Ninja Tribe
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/02/resilienza-digitale-repubblica-digitale.jpg535956Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-02-02 13:00:132022-02-03 11:36:59Ninja è su Repubblica Digitale: la coalizione per digitalizzare l'Italia
Partire con il piede giusto vuol dire entrare in possesso di tutte le informazioni necessarie prima di muovere il primo passo e questa raccolta di report in continuo aggiornamento può indirizzarti correttamente
Mercati, trend, preferenze dei consumatori. Ogni dato è importante per impostare una pianificazione efficace all’inizio di un nuovo anno, soprattutto perché le incertezze che caratterizzano questo periodo impongono una particolare attenzione al monitoraggio e alle sfide che ci troviamo davanti.
Lavoro ibrido, viaggi, tendenze sui consumi, fruizione dei contenuti e attenzione all’ambiente sono solo alcuni dei temi e dei settori che sono stati più volte stravolti nell’ultimo periodo: un cambiamento al quale non ci si può sottrarre e che non si può ignorare (pena l’esclusione dal mercato), ma che invece va compreso e cavalcato per raggiungere gli obbiettivi fissati.
Questa collezione, in continuo aggiornamento, di report e analisi per l’anno 2022 e per quelli a venire, punta proprio in questa direzione: fornire gli strumenti ideali per comprendere a fondo quello che sta succedendo intorno a noi e muoversi senza inciampo.
#39 KANTAR – The Imperative of Imagination Insights 2030
#40 KAWO – Guide to China Social Media Marketing 2022
#41 KORN FERRY – Future of Work Trends 2022
#42 KPMG – Cyber Security Considerations 2022
#43 MailModo – State of Email 2022 Report
#44 MCKINSEY – Global Media Themes 2022
#45 MESSARI – Crypto-theses for 2022
#46 MM – makingthemetaverse
#47 MSCI – 2022 ESG Trends to Watch
#48 NATIONAL GEOGRAPHIC – Year in Pictures 2022
#49 NEWMAN REUTERS OXFORD – Trends and Predictions 2022
#50NEXTATLAS – Annual Report 2022
#51 NOURISH – 2022 Trend Report
#52 OGILVY – Business & Growth Trends 2022
#53 OMG APAC – Trends Report 2022
#54 POSITIVE LUXURY – PredictionsReport2022
#55 POSTCLICK – Machine Marketer Conversion Advertising in 2022
#56 QLIK – BI & Data Trends 2022
#57 QUALTRICS – 2022 Global Consumer Trends Report
#58 S&P CORPORATE RESEARCH – Global Credit Outlook 2022
#59 SPARKS&HONEY – Business Bets 2022
#60 SPARXOO – 2022 Digital Marketing Trends
#61 STANDARD CHARTERED – Outlook 2022, A Winding Road To Normality
#62 STYLUS – Look Ahead 2022
#63 TATLER – The values driven luxury consumer
#64 TBA – Home-and-Living-Trends-2021-22
#65 TREND MICRO – Security Predictions 2022
#66 TREND ONE x BDI – TrendRadar for Mid Sector
#67 ULTRA VIOLET – The Future of Cycle Care 2022
#68 WARC – The Marketer’s Toolkit 2022 Global
#69 WARC – Global Ad Trends 2022
#70 WGSN – Future Consumer 2022 Executive Summary
#71 YELP – 2022 Food Trend Forecast Report
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/70-report-per-il-2022.jpg7421315Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-26 11:00:272022-01-26 12:32:4470+ report e trend per la tua strategia vincente nel 2022
Cosa s’intende quando si parla di SEO PR? E in che modo avere conoscenze in materia di SEO può fare la differenza all’interno di una strategia di Digital PR?
Per prima cosa, partiamo dal definire correttamente la sfera delle Public Relation (PR), ovvero quelle attività di comunicazione che hanno lo scopo di costruire e consolidare la relazione del brand con il suo pubblico. Un pubblico fatto di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali, rappresentanti delle istituzioni o di associazioni industriali o di altre organizzazioni di settore e, più in generale, l’intera comunità in cui l’impresa opera.
Chi si occupa di pubbliche relazioni svolge essenzialmente un lavoro di branding, che trasposto al mondo del web si traduce in Digital PR.
Accanto alle attività di PR tradizionali, quelle di Digital PR svolgono un ruolo complementare in cui il focus è la presenza online, l’interazione con il pubblico e, in generale, tutto ciò che influenza la percezione del brand.
È facile, dunque, intuire come una strategia SEO possa costituire un vantaggio competitivo nelle public relation, prevedendo una serie di operazioni che hanno l’obiettivo di migliorare visibilità e credibilità sul web.
Domain Authority uguale Trust
Lo scopo di una strategia PR è sempre quello di aumentare la notorietà del marchio massimizzando l’esposizione. Ma come fare poi per misurare tutte queste cose e quantificare il risultato raggiunto?
È proprio qui che entra in gioco la SEO PR, ovvero una strategia basata su dati misurabili e in grado di restituire con precisione il ROI, in termini di volumi di traffico, backlink ricevuti.
Se lo scopo delle digital PR è quello di lavorare sulla visibilità e la reputazione del brand, sul piano SEO tutto ciò si concretizza migliorando il posizionamento tra i risultati di ricerca e, di conseguenza, l’authority del sito web.
La Domain Authority (DA) è una metrica molto importante da considerare in quest’ambito: si tratta di un punteggio attribuito al dominio che va a determinare quanto i contenuti all’interno del sito web siano affidabili.
Migliorando la DA, crescerà parallelamente la credibilità delle pagine sotto quel dominio agli occhi dei motori di ricerca, il che è da considerarsi uno step propedeutico per estendere la rete di collegamenti al tuo sito tramite backlink, come vedremo nel paragrafo successivo.
Estendere il network e ottenere backlink
Dal punto di vista del ranking, chiunque si occupi di SEO sa bene quanto una strategia di link building sia determinante per salire in cima ai risultati di ricerca nella SERP.
Questo aspetto coinvolge anche le Digital PR, in cui una strategia di backlink è da intendersi come base per costruire una propria rete di contatti all’interno del settore, ampliare il pubblico e creare sempre più curiosità attorno al brand.
Il posizionamento di un link su pagine web di terzi, infatti, può essere garanzia di affidabilità tanto per gli utenti quanto per il motore di ricerca, soprattutto se il backlink proviene da un sito o di un magazine che godono già di una certa notorietà.
In ambito editoriale, ricevere backlink da un autore o una testata che sono già ben posizionati sul web, significa associare l’immagine del brand a una voce già riconosciuta come autorevole.
L’utente avrà sicuramente uno stimolo in più a cliccare sul link e si aspetterà di trovare informazioni attendibili.
L’analisi del sentiment è un altro aspetto da non trascurare quando parliamo di SEO PR.
La sentiment analysis si occupa di estrarre e analizzare le opinioni espresse dagli utenti riguardo prodotti o servizi e, più in generale, estrarre opinioni da un testo o da un gruppo di testi, partendo dall’elaborazione del linguaggio naturale.
Per delineare un quadro chiaro del sentiment degli utenti, le fonti da cui attingere sono i contenuti generati dagli utenti stessi, come recensioni e commenti sui social media. Ragion per cui ci si riferisce a questa attività anche come social listening.
Analizzare il sentiment è un’azione che può essere svolta manualmente o utilizzando tool basati su sistemi di machine learning, come Talkwalker o MonkeyLearn. Normalmente la seconda opzione è quella più consigliata benché abbia i suoi limiti, primo tra tutti che la macchina non è in grado di comprendere espressioni gergali, commenti sarcastici o ironici.
In linea di massima, avvalersi di una tecnologia di sentiment analysis è utile per processare quantità di dati maggiori in minor tempo, e anche di capire di cosa parlano gli utenti che interagiscono con i canali del tuo brand.
Molti di questi tool di analisi hanno delle funzionalità che permettono l’estrazione di keyword list, utilissime per delineare una panoramica più nitida del sentiment, e capire meglio di cosa parlano gli utenti che parlano del tuo brand su internet.
In che modo posso comprendere meglio il sentiment partendo dalle keyword list? Isolare parole e frasi ricorrenti può essere molto utile per identificare dei trend e capire quali sono gli aspetti che fanno più discutere e in che modo le persone ne parlano.
Di quali aspetti le persone sono soddisfatte? Di cosa, invece, parlano in termini negativi? Per fare un esempio, un’analisi del sentiment di questo tipo potrebbe rivelare un pubblico molto soddisfatto dei prodotti acquistati sul tuo e-commerce ma estremamente deluso dalla qualità del servizio di spedizione.
Avere a disposizione questo tipo di informazioni, ti permetterà non solo di lavorare per migliorare l’esperienza del cliente; ma anche di prevedere contenuti mirati proprio su quei topic che il tuo pubblico sembra apprezzare meno e riconquistare la sua fiducia.
Il ruolo del comunicato stampa nella SEO
Il comunicato stampa è uno strumento fondamentale nelle attività PR e serve essenzialmente a condividere informazioni utili con chi vuole scriverne, che si tratti di organi stampa, blogger o altri siti web.
Non tutte le notizie e gli update del brand necessitano di essere veicolati da un comunicato, normalmente utilizzato quando l’annuncio assume toni più ufficiali.
Ma quale ruolo hanno i comunicati stampa nella SEO? Veicolare un comunicato stampa sul web è soprattutto un lavoro di brand awareness, ma in che modo può portare traffico al sito?
In primis, un comunicato stampa che appare tra i risultati di ricerca nella sezione News di Google attirerà sicuramente un maggior numero di click, in secondo luogo perché se il contenuto è originale e accattivante, sarà più facile trovare siti, magazine o blogger che lo condividano e lo diffondano.
Il che si traduce nell’aumento del traffico sul sito per mezzo di backlink e referral, che di conseguenza portano il sito in cima ai risultati di ricerca.
Attenzione, però: ad oggi i comunicati stampa non sono più un mezzo diretto per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, servono piuttosto per portare traffico indirettamente. Ciò non vuol dire che non debbano essere presi in considerazione all’interno di una strategia di SEO PR, ma semplicemente che non devono costituire una priorità.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/SEO-e-digital-PR.jpg6801204Federica D'Arpahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFederica D'Arpa2022-01-19 12:30:082022-01-26 12:57:06SEO e Digital PR: ecco perché dovrebbero viaggiare in tandem
Nel panorama delle cripto un ruolo rilevanza sempre più crescente lo stanno avendo le stable coin il cui principale elemento distintivo, rispetto alle criptovalute classiche come Bitcoin, sta nella differente volatilità, o meglio in una volatilità molto più contenuta e prevedibile.
La volatilità di un titolo, indicata in finanza con il simbolo “σ”, esprime la misura della variazione percentuale del prezzo nel tempo.
Tutti sappiamo come criptovalute come Bitcoin abbiano una volatilità molto alta che espone i possessori di queste valute a deprezzamenti significativi, ma anche ad apprezzamenti molto generosi.
Le stable coin sono indicizzate ad asset finanziari più stabili come l’euro, il dollaro americano oppure a commodities come l’oro, e questo legame le rende meno volatili ed apprezzate dai mercati e dagli investitori al punto che Tether (USDT), la più importante tra le stable coin, che mantiene un legame 1:1 con il dollaro USA, viene considerato da Bloomberg nel Crypto Outlook di giugno 2021 il “dollaro digitale” di fatto.
Al pari delle criptovalute come Bitcoin, anche le stable coin viaggiano su blockchain.
A differenza delle cripto come Bitcoin, che viene creato mediante attività di mining, Tether viene “generata” (o meglio, viene creato un nuovo token) nel momento in cui un utente deposita un dollaro USA sul conto di Tether Inc, la società dietro Tether.
Cosa dobbiamo aspettarci dalle stable coin per il 2022?
Le 10 stable coin da tenere in considerazione per il 2022
Tether
(USDT) capitalizzazione di mercato: US$73.829 billion.
Tether, come abbiamo già visto, grazie al suo legame con 1 dollaro americano ha acquisito una grandissima popolarità e viene vista come una moneta virtuale stabile, come già ribadito, una valida alternativa alla moneta reale.
Per il 2022 i modelli previsionali indicano un incremento del prezzo superiore a $1.2809920, il che lo rende ancora un buon investimento per il futuro.
Binance USD
(BUSD) capitalizzazione di mercato: US$13.051 billion.
Binance è nata nel 2019 e per questo può essere annoverata come una giovanissima stable coin e come Tether è legata al dollaro americano. Considerando che Binance è uno dei più grandi mercati di cryptovalute al mondo, c’è da aspettarsi un considerevole aumento della notorietà e della diffusione.
Attualmente Binance si trova in una fase di trend rialzista e si prospetta che anche per il 2022 mantenga lo stesso andamento con un target price a 1.9950299 dollari. Può essere un investimento interessante.
True USD
(TUSD) capitalizzazione di mercato: US$1.209 billion.
True USD, lanciata nel 2018 anch’essa collegata al 100% con il dollaro USA con rapporto 1:1, è costruito sulla blockchain di Ethereum, ma rispetto a Tether è regolarmente controllato da terze parti, il che dimostra che è affidabile e trasparente.
Altro punto di vantaggio sta nel fatto che gestisce contratti intelligenti per consentire transazioni sicure tra banche e istituti finanziari.
Per il 2022 non si prevedono oscillazioni significative per questo asset sia in termini rialzisti che ribassisti.
USD Coin
(USDC) capitalizzazione di mercato: US$34.423 billion.
USD coin, introdotta a settembre del 2018 dal Center Consortium in partnership con Circle e Coinbase, è lo stable coin con la più rapida crescita, grazie alle grandi dimensioni e alla rilevanza dei suoi sostenitori aziendali.
USD coin è supportata dal dollaro USA, il che significa che si può sempre riscattare 1 moneta USD per 1,00 dollaro.
Lo stablecoin USDC è stato creato sulla blockchain di Ethereum ed è un token ERC-20. Anche per questo coin non si prevedono sostanziali incrementi del suo valore che resterà tendenzialmente stabile per il 2022.
Pax Dollar
(USDP) capitalizzazione di mercato: US$9.45 million.
Pax Dollar, precedentemente noto come Paxos Standard, è una stable coin sostenuta dal dollaro USA che opera sulla blockchain di Ethereum. La società che ha creato PAX, la Paxos Trust Company emette un token per ogni dollaro incassato.
Il prezzo di Pax Dollar è cresciuto discretamente nel 2021, ma considerando la crescente notorietà e il trend rialzista degli ultimi mesi, vi è una buona probabilità che il prezzo della stabel coin superi il valore di 1,45 dollari.
TerraKRW
(KRT) capitalizzazione di mercato: US$36 million.
Terra, indicata con il codice LUNA, è la stable coin che nell’ultimo anno ha attirato l’attenzione di coloro attivi sul fronte del trading passando da 1 euro a 42 euro in meno di 12 mesi.
Creata nel 2018 fa da Daniel Shin e Do Kwon, Terra è basata su un protocollo blockchain e ha l’obiettivo di assicurare che le valute fiat quali USD, EUR, CNY, JPY, GBP o KRW abbiano una controparte digitale.
Il valore di Terra viene ancorato a quello ufficiale delle valute con un sistema libero e basato sull’arbitraggio.
Terra è una valute digitale molto promettente grazie agli accordi e alle partecipazioni in esse con grandi aziende. Le previsioni sono positive per il 2022 e può essere produttivo inserire tale conio virtuale nel proprio portafoglio.
Digix Gold
(DGX) capitalizzazione di mercato: US$3.41 million.
Digix Gold è una stable coin il cui valore è legato ad una commodity quale l’oro. Questo asset fa parte dell’ecosistema DigixDAO creato a Singapore nel 2014 da Kai Cheng.
Un token (un’unità) di questa moneta corrisponde ad un grammo d’oro e quindi comprarla equivale ad investire nell’oro, con alcuni vantaggi rispetto a questo materiale raro e prezioso come l’eliminazione dei problemi di stoccaggio, infatti non è necessario disporre di un forziere o di una cassetta in banca, ma è sufficiente un wallet Ethereum.
Quattro volte l’anno la società effettua una verifica approfondita per garantire che la quantità di oro di cui dispone la startup corrisponda al numero di token distribuiti.
Digix gold sta vivendo un periodo difficile che vede il suo prezzo decrescere da ormai 4 mesi, ma si prevede un cambiamento di rotta per il 2022 stimando un target price a 49,74 dollari.
Dai
(DAI) capitalizzazione di mercato: US$6.481 billion.
Dai è una stable coin basata su Ethereum.
Lo stable coin Dai è una criptovaluta garantita da Collateral, il cui valore è stabile rispetto al dollaro statunitense. Il valore di Dai è garantito da Maker, una piattaforma per smart contract su Ethereum, che ne garantisce la stabilità attraverso un sistema dinamico di CDP (Collateralized Debt Positions: posizioni debitorie collateralizzate).
Il metodo con cui viene garantita la parità del cambio si basa su questo percorso logico:
1. Se ci sono in circolazione 1000 DAI, ci deve essere in ogni istante un valore a garanzia pari a 1000 USD.
2. Se i 1000 USD sono rappresentati da un asset diverso dall’USD, bisogna che ci sia un quantitativo di questo asset tale che, anche in caso di importanti cali della sua quotazione, il controvalore a garanzia rimanga sempre uguale o superiore a 1000 USD.
3. Il mantenimento di questo controvalore a garanzia deve essere garantito da un meccanismo automatico e decentralizzato, così da eliminare qualsiasi rischio di controparte.
Il prezzo del Dai dovrebbe toccare il valore di $1,01 per la fine del 2021 e da qui a 12 mesi ci sono buone probabilità che arrivi a 1,67 dollari .
Goldcoin
(GLC) capitalizzazione di mercato: US$5 million
Anche questa stable coin è legata al valore dell’oro della Federal Reserve degli Stati Uniti e gira sulla blockchain Ethereum trattandosi di un token ERC-20. Il prezzo di Goldcoin dovrebbe raggiungere un livello massimo di $ 0.866 per la fine del 2022.
Reserve Rights
(RSV) capitalizzazione di mercato: US$4.63 million
Reserve Right è una stable coin introdotta a gennaio 2019 basata su una piattaforma di doppio token. Questa criptovaluta è supportata da un paniere di asset gestiti da contratti intelligenti.
Abbiamo detto in precedenza che Reserve Rights è una piattaforma stablecoin che ha due token; il primo token si chiama RSV, una stablecoin che mira a mantenere un ancoraggio al dollaro USA. Il secondo, invece, è RSR, che è un token utilizzato dai partecipanti all’arbitraggio per acquistare RSV per la riserva ogni volta che RSV perde il suo peg al dollaro USA.
Utilizzando due token, Reserve mira a creare incentivi di mercato per mantenere stabile il valore della sua stablecoin. RSR può anche essere usato per partecipare alla governance di Reserve.
Le previsioni del prezzo del Reserve Rights Token per il 2022 sono molto positive e si prevede che raggiunga un livello massimo di 0.050 dollari con un prezzo minimo di 0.043 dollari.
Conclusioni sulle Stable Coin
Concludendo, il mercato che caratterizza le stable coin è molto giovane e promettente. Numerosi investitori sembrano prestare più attenzione e fiducia verso queste valute digitali rispetto alle classiche cripto capitanate da Bitcoin.
Sia per la loro trasparenza, per la stabilità e la concretezza che le caratterizza, possono rappresentare un buon investimento nel lungo termine, poiché la loro bassa volatilità non si presta a generare grandi rendimenti nel breve periodo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/Cosa-sono-le-stable-coin.jpg536956Antonio Romanohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAntonio Romano2022-01-11 10:55:292022-01-24 13:02:47Cosa sono le Stable Coin, quali sono le principali e i trend per il 2022
Selezionare i 12 migliori annunci stampa del 2021 non è di certo un’impresa semplice: anche escludendo il criterio puramente discrezionale della scelta, in questo anno che sta per concludersi il ritorno in grande stile dell’Out of Home ci ha permesso di ammirare moltissimi esempi di creatività, ideati e diffusi dalle più grandi agenzie internazionali in tutto il mondo.
12 mesi, 365 giorni di pura arte e comunicazione hanno viaggiato dalla carta stampata agli schermi degli internauti, passando per le installazioni fisiche e le pagine dei giornali.
Ecco la nostra selezione degli annunci stampa del 2021, dalla quale (ahimè!) molti validissimi prodotti sono destinati a rimanere fuori. Ma se vuoi recuperarli tutti, questo è il posto giusto per farlo!
Si dice che il modo migliore di viaggiare sia con la fantasia. In effetti, in questo particolare momento storico condizionato dall’emergenza sanitaria, è probabilmente l’unico modo per farlo. D’altra parte, è anche il più economico: mete lontane, esotiche e suggestive diventano facilmente raggiungibili, grazie ai libri.
Sono moltissime le persone che vivono da sole e non hanno bisogno delle mega promozioni formato famiglia. Se anche tu sei “tutta la tua famiglia“, le mini confezioni e le confezioni mono porzione di Dandy fanno per te.
Federation of Quebec Alzheimer Societies – Loved ones forget themselves too
L’Alzheimer è una malattia sempre più frequente tra la popolazione anziana e, purtroppo, si stima che le persone affette da questo disordine cognitivo aumenteranno del 70% entro il 2031.
La campagna mette in evidenza quanto i caregiver, spesso parenti e famigliari degli ammalati, siano sovraccaricati dal compito di assistenza.
Advertising Agency: Cossette, Montréal, Canada Photographer: Christian Tremblay
Aprile
McDonald’s – Good moments don’t need to wait
ARCOS è una campagna regionale di McDonald’s creata da DDB Colombia, il cui obiettivo è rafforzare il segmento McDelivery.
La campagna si sviluppa nelle più grandi città del continente come Santiago del Cile, Bogotà, Buenos Aires e Città del Messico, tra le altre.
Le immagini comunicano in modo così diretto che non hanno bisogno dell’ausilio di parole.
La campagna di Greenpeace diffusa in Austria mostra il grande, grandissimo potere che si nasconde dietro un dito. Si può combattere contro l’estinzione delle specie, e lasciare il segno, contribuendo con un semplice SMS.
Gli animali in pericolo ci ameranno per questo.
Advertising Agency: DDB Wien, Vienna, Austria Executive Creative Director: Thomas Tatzl Executive Creative Director: Andreas Spielvogel Creative Director: Babette Brunner Art Director: Marina Mrvka Copywriter: Jakob Paulnsteiner
Giugno
Lovespace – It’s okay
“It’s okay” è la nuova campagna sulla consapevolezza sessuale di Lovespace, che illustra in modo abbastanza esplicito il tema delle fantasie sessuali. Queste sono spesso percepite come qualcosa di volgare e sporco, qualcosa di cui vergognarsi.
Patsany ha selezionato una rosa delle migliori foto e ha sviluppato un messaggio chiave per ognuna. “Desiderare è ok” “Condividere ciò che si vuole è ok” “Sperimentare insieme è ok” “Provare insieme è ok”.
Per celebrare i giochi olimpici di Toyko, l’agenzia di Zurigo Freundliche Grüsse ha ora creato un Out of Home molto speciale per la tradizionale marca giapponese: un semplice nastro di tessuto trasforma il logo Kikkoman in una medaglia d’oro. Tanto semplice che non ha bisogno di parole.
Advertising Agency: Freundliche Grüsse, Zürich, Switzerland Creative Director: Pascal Deville Creative Director: Samuel Textor Art Director / Concept: Norihito Iida Copywriter / Concept: Christian Stüdi
Agosto
Diamonds Factory – Insta-Queens
Ti sei mai chiesto che aspetto avrebbe il profilo Instagram della regina Elisabetta I o di Maria Antonietta?
Diamonds Factory ha re-immaginato i ritratti di alcuni dei personaggi più controversi e affascinanti della storia e riassunto le loro fantastiche storie in alcuni scatti.
Queste magiche ricostruzioni mostrano Maria Antonietta, la regina Elisabetta I, Cleopatra, Boudica, Wu Zeitan, Caterina la Grande e Maria Regina di Scozia sotto una nuova luce.
Credits: In-house
Settembre
Amnesty International – Seniors’ rights
Esiste un’età in cui è giusto rinunciare ai propri diritti? Si stima che 7 anziani su dieci siano vittime di pregiudizi a causa della loro età: il fenomeno è noto come “ageismo“, a causa del quale le persone più adulte vengono considerate inefficienti e lente.
È una violenza inaccettabile, per questo la campagna invita a non aspettare di diventare “vecchi” per difendere i diritti degli anziani.
Advertising Agency: Bonjour, Bruxelles, Belgium
Creative Director: Marine Vincent
Creative: Maxim Deliège
Designer: Pierre Jadot
Photographer: Phil Van Duynen
Annunci stampa del 2021: Ottobre
McDonald’s – McDonald’s Artworks
Quando un brand diventa iconico come McDonald’s non è inconsueto che i suoi prodotti vengano rappresentati da artisti e creativi, consacrando oggetti di largo consumo e spingendoli nell’olimpo dell’arte.
Ecco, queste opere d’arte possono costare svariate migliaia di dollari, ma puoi sempre aggiudicarti il gusto dei menu del brand con gli archi dorati per pochi spiccioli.
Prime Video promuove il lancio dell’epica serie fantasy The Wheel of Time con un’affissione in 3D in live-action creata da Amplify e con la star della serie Rosamund Pike.
È la prima volta che un cartellone anamorfico viene utilizzato da una società di intrattenimento per promuovere una serie.
Prime Video ha debuttato in Piccadilly Circus, a Londra, il 15 novembre, ma l’out of home apparirà anche in siti iconici nei mercati chiave, tra cui il Big Kahuna di New York City a Times Square e il Cross Shinjuku Vision di Tokyo.
Advertising Agency: Amplify, London, United Kingdom
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/12/annunci-stampa-2021.jpg538958Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-12-31 09:00:582022-01-24 13:07:17Amazon, Mc Donald's e Greenpeace: i migliori annunci stampa del 2021
Guidare ed affiancare le imprese nel percorso di trasformazione digitale è la prerogativa di tutte le aziende, in particolar modo per quelle del settore IT oltre ad essere il topic dell’indagine dell’Osservatorio Zucchetti HR.
L’indagine è stata condotta su un panel di aziende rappresentative del parco clienti Zucchetti, sul quale misurare il tasso di innovazione dei processi di gestione del personale e comprendere gli interventi prioritari da attuare nel prossimo futuro. In linea con gli obiettivi dell’Osservatorio è nata l’indagine HR.
L’indagine, condotta da Zucchetti Spasi propone di rispondere alle seguenti domande:
Le aziende italiane sono pronte all’HR Digital Transformation?
Qual è il loro grado di maturità digitale nei processi HR?
Come stanno rispondendo all’emergenza Covid-19?
Su quali processi e soluzioni stanno puntando per superarla?
Periodo dell’indagine dell’Osservatorio HR
Luglio e settembre 2020
Campione aziende intervistate
710 aziende clienti Zucchetti
Indicatore analizzato
Il grado di Readiness delle aziende in tutti i processi di gestione del personale, diventati strategici durante la prima fase pandemica, suddivisi e indagati nelle seguenti aree:
Smart Working
Amministrazione e Comunicazione
Pianificazione strategica
Pianificazione operativa
Previsione Fabbisogno (Forecast)
Time sheet rendicontazione
Salute e Sicurezza
Analisi e monitoraggio
Settori aziendali che hanno risposo all’indagine dell’osservatorio HR
servizi 31,27%
commercio 27,75%
produzione 26,76 %
altro 15,92%
I risultati dell’indagine dell’Osservatorio HR in relazione agli indicatori analizzati
Smart Working
Livello readiness medio più elevato. Le aziende hanno mostrato una buona capacità di adattarsi riorganizzando il lavoro “in presenza” nel modello “lavoro da remoto”.
In particolare alti livelli sopra la media si registrano nelle medie e grandi aziende (54% e 58%) e, in merito al settore, nelle aziende di servizi (52%).
l’83% delle aziende medio-grandi e il 61% delle piccole imprese hanno fatto i conti con lo smart working, trovandosi ad analizzare aspetti positivi e negativi della sua introduzione, segno inequivocabile di un cambio di passo, ancorché obbligato;
gli strumenti di collaboration sono stati introdotti dal 68% delle grandi aziende (alte percentuali si registrano anche per medie e piccole, rispettivamente il 53% e il 42%);
alti livelli di digitalizzazione si registrano nella gestione normativa e amministrativa dello smart working con risultati in media del 42%, senza distinzioni in termini di grandezza;
un sistema digitale di feedback tra colleghi, responsabili e collaboratori è stato introdotto in media da 1 azienda su 3 (42% delle grandi).
Lo step successivo sarà quello di passare ad un gestione del lavoro agile come forma di lavoro strutturale e bene organizzata, con una visione a lungo termine slegata dal periodo emergenziale.
Occorrerà ridisegnare i processi, focalizzarsi sulle nuove competenze, sugli stili di leadership e sulla cultura aziendale che questo modello richiede, pianificare investimenti tecnologici che supportino le attività e creino un ecosistema digitale integrato favorevole alla collaborazione, all’engagement, al monitoraggio e al raggiungimento dei risultati.
Con la deolocalizzazione della postazione di lavoro e con la gestione del lavoro a distanza diventa fondamentale costruire una comunicazione (interna ed esterna) precisa, puntuale e massiva verso tutto il personale.
Dall’indagine si evince che la comunicazione, in fase pandemica, è stata gestita attraverso portali aziendali che consentono alle persone di collegarsi in ogni momento, anche fuori dai confini e dagli orari lavorativi, a tutte le comunicazioni e a tutte le risorse aziendali (nel 68% delle grandi aziende e nel 49% delle aziende di medie dimensioni).
Nel 69% delle grandi aziende, inoltre, il portale consente al personale di inserire in autonomia i giustificativi, in modo da rendere efficienti i processi di amministrazione.
Oltre ai portali aziendali sono state introdotte anche app dedicate al personale che semplificano ulteriormente la comunicazione e la rendono più diretta e veloce garantendo:
una presa visione immediata delle circolari: 68% delle grandi aziende e 49% delle medie;
un accesso H24 ai documenti come il cedolino: 72% delle grandi aziende e 56% delle medie;
l’inserimento/approvazione dei permessi: 46% delle grandi aziende e 34% delle medie.
Pianificazione forecast e timesheet
Sull’argomento i dati della ricerca evidenziano che le aziende più resilienti sono quelle che hanno investito nel digitale, introducendo processi di pianificazione e rendicontazione delle ore di lavoro, migliorando così l’agilità organizzativa.
Le grandi aziende che operano su turnazione e utilizzano un software di pianificazione hanno ottenuto notevoli vantaggi in merito all’efficienza interna, alla qualità dell’output, alla sicurezza sul lavoro e alla soddisfazione del personale, puntando in particolare su:
acquisizione dei dati di presenza direttamente dalle presenze e viceversa (74%);
verifica nell’elaborazione dei turni di competenze, abilitazioni e idoneità (72%).
Non mancano poi le punte di innovazione che, anche in quest’ambito e sotto la spinta dei progetti di Industria 4.0, hanno introdotto App mobile per le richieste di:
cambio turno (37% delle grandi aziende)
strumenti di Intelligenza Artificiale per la previsione del fabbisogno di personale integrato al software turni (30% delle grandi aziende e 21% della media azienda).
Salute e Sicurezza
Garantire la sicurezza delle persone, durante il periodo pandemico, è stato quanto mai centrale soprattutto nel caso del lavoro in presenza. Le organizzazione hanno dovuto ripensare i processi e le procedure per ridurre i rischi di contagio e garantire la continuità del business rispettando le disposizioni di legge via via in vigore.
I primi interventi innovativi sono stati dettati da obblighi esterni e di legge ma successivamente alla prima ondata le aziende hanno velocemente attuato un cambiamento prospettico.
In un contesto in cui il controllo accessi è ormai realtà assodata e si integra alle prescrizioni previste dalle procedure di salute e sicurezza (54% grandi aziende – 53% medie – 32% piccole), tutte queste innovazioni andranno man mano a collegarsi all’ecosistema digitale dell’azienda.
Una tendenza emergente riguarda poi un ripensamento degli spazi di lavoro, destinato nelle previsioni a rimanere come modello nel prossimo futuro: già dopo la prima ondata infatti sono stati introdotti sistemi che permettono di prenotare la propria postazione di lavoro, in modo da controllare la distanza tra le persone (14% medio-grandi – 8% piccole aziende).
Un’opportunità che garantirà in futuro anche una gestione più flessibile degli asset e delle sedi aziendali, con grandi benefici sui costi di gestione degli spazi e sul controllo dell’utilizzo di ogni postazione, andando a supporto delle politiche di SmartWorking.
Analisi e Monitoraggio
L’analisi dei fenomeni che stanno coinvolgendo l’azienda e il personale, comprendere l’efficacia delle misure introdotte, prevedere azioni correttive è un momento fondamentale.
La sfida è quella di rendere l’analisi un processo rapido e semplice, strategico e strutturale. Proprio su queste premesse si possono leggere i dati raccolti nell’Osservatorio HR.
L’area di analisi e monitoraggio, infatti, registra i più bassi livelli di interesse concreto e di investimento tecnologico avanzato.
Diverse sono le motivazioni specifiche che sono alla base di questa situazione:
difficoltà nel reperire i dati: un’analisi efficace richiede un ecosistema unico e integrato in grado di gestire le principali dimensioni dei fenomeni HR;
struttura organizzativa: la Direzione HR ha la necessità di analizzare i processi ma spesso non è la funzione a livello aziendale che si occupa delle attività di monitoraggio;
carenza di competenze specifiche: impostare analisi e report dedicati ai processi HR richiedono conoscenze anche tecniche, IT e di rappresentazione dei dati spesso non dominio della Direzione HR;
carenza di strumenti per la diffusione mirata dei dati: i dati HR sono spesso sensibili e uno dei maggiori timori è quello di diffondere informazioni a persone non autorizzate a riceverle;
mancanza di focus: spesso l’analisi viene vista come il passaggio finale di un processo e implementata successivamente all’avvio delle prassi e degli strumenti a supporto di ogni attività, fase a cui molte volte non viene poi dedicato il giusto focus e che si perde nello svolgimento della gestione quotidiana.
Analisi e monitoraggio saranno le prerogative delle HR in azienda.
Attraverso un’attenta analisi dei dati sia con strumenti “tradizionali” che attraverso strumenti di intelligenza artificiale e machine learning consentiranno alle aziende di prendere decisioni corrette, pianificare al meglio la strategia aziendale e risparmiare sui costi.
I risultati, come era prevedibile, hanno evidenziato una forte differenza tra medio-grandi aziende e piccole imprese.
Le prime avevano infatti, iniziato il percorso di digital transformation prima dell’emergenza sanitaria, mentre le seconde non avevano ancora avviato investimenti per migliorare l’efficienza organizzativa grazie alle tecnologie digitali.
L’Osservatorio HR produrrà una nuova edizione della ricerca a gennaio 2022, analizzando le medesime variabili dell’anno 2021.
Sarà interessante valutare come lo scenario sopra descritto si modificherà e se il gap tra grandi e piccole aziende si sarà assottigliato.
Nel grande dibattito che vede di fronte HR e Digital Transformation emergono aspetti sempre più legati a nuovi modelli di leadership, al benessere delle persone e al clima aziendale.
La Direzione HR non ha solo l’importante compito di guidare la transizione dalle pratiche di gestione tradizionali a quelle più innovative e digitali, ma anche quello più generale di costruire un nuovo rapporto tra persona e organizzazione abilitato dalle nuove tecnologie.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/11/indagine-osservatorio-zucchetti.jpg7381331Elisa Bonatihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElisa Bonati2021-12-30 11:30:162022-01-24 13:07:31L'indagine dell'Osservatorio Zucchetti: i numeri della HR Revolution
Ci siamo! Siamo arrivati al periodo più bello dell’anno, non solo quello dei regali ma degli spot commoventi e pieni di buoni propositi. Le pubblicità del Natale 2021 hanno raccontato i buoni sentimenti, l’amicizia, la gentilezza, il rispetto per le persone e attenzione verso il nostro ambiente.
Dopo un periodo passato in sordina, i brand sono pronti ad ispirare una nuova, vecchia condivisione, di sicuro più consapevole, di tutti quei momenti che ci fanno sentire parte di una comunità-famiglia.
McDonald’s UK – Imaginary Iggy
Agency: Leo Burnett
Matilda e il suo tenerissimo amico immaginario Iggy sono i protagonisti di questo spot che fa stringere il cuore. I due amici sono inseparabili e Iggy sostiene Matilda in ogni situazione. Fin quando però la bambina crescendo preferirà come compagnia quella delle sue amiche reali.
Ma la bambina che è ancora in lei tornerà a riscoprire, grazie ad una cena da Mc Donald’s, quanto affetto ancora prova per il suo amico con cui presto tornerà a passare del tempo insieme.
Coca-Cola – Chimney | Real Magic
Agency: DentsuMB UK
Qual è il regalo di Natale più bello? Quello di condividere momenti di gioia insieme. Lo sa Coca-Cola e lo sa il bambino dello spot che riesce a coinvolgere tutto il condominio nella costruzione di un camino gigante.
Amazon – Kindness, the greatest gift
Agency: Lucky Generals
Una ragazza, una come la maggior parte dei giovani, cerca di tornare alla normalità dopo due anni di pandemia. Affiorano però dei disagi: gli strascichi emotivi e sociali che ci ha lasciato questo duro periodo.
Ma abbiamo anche scoperto momenti di empatia che, come in questo spot, ci hanno fatto capire quanto la gentilezza sia comunque il regalo più grande. Pandemia o non.
Anche Amazon Prime Video presenta il suo film di Natale 2021, una storia di amicizia tra una iena che ama i programmi divertenti in tv ed il custode dello zoo. Agency: CYW Europa.
Deutsche Telekom – The Biggest Gift
Agency: DDB Budapest
Sembrerà che il bambino protagonista dello spot sia interessato solo ad un regalo più grande. Scopriremo con sollievo che ciò che in realtà aspettava era invece il più grande regalo.
Erste Group Bank – Christmas Ad 2021 #believeintomorrow
Agency: Jung von Matt DONAU (Vienna)
È dalle generazioni più giovani che abbiamo gli esempi più incoraggianti. Piccoli ma importanti gesti per imparare ad avere cura di noi e rispetto per il mondo. Per un futuro migliore per tutti.
Posten Norway – When Harry Met Santa
Agency: POL, Oslo
Sono state mosse varie critiche a questo spot. Noi lo troviamo coerente in una società che sempre più abbraccia l’inclusività e che lotta contro ogni tipo di discriminazione. Il corto di Natale 2021, realizzato dalle Poste della Norvegia, richiama la legge che ormai da 50 anni condanna l’omofobia nei paesi scandinavi, promuovendo i diritti LGBT.
E così anche Babbo Natale, libero di innamorarsi di chi vuole, sceglie di passare le festività con l’uomo che ama lasciando al servizio postale il compito di consegnare i regali natalizi.
Absolut Vodka – Absolut Carols
Agency: VMLY&R
La vodka svedese invece stravolge alcune tradizioni. Per un Natale ironico e tutto digital, Absolut ha raccolto durante l’anno i tweet più originali e li ha trasformati in testi, intonandoli alle note della più famosa Carol of the Bells. Certo non ispira gentilezza, ma la simpatica raccolta dei 25 ritornelliAbsolut Carols è ascoltabile su Spotify.
Per le agenzie pubblicitarie, il Brief di Natale è un avvenimento drammatico. Un’operazione a cuore aperto in cui gli specialisti cooperano per la buona riuscita del progetto del cliente. Una lotta contro il tempo, in loghi più grandi del pixel umano e minacciati dalla scure della deadline. Riusciranno i paladini della comunicazione a farcela? L’imprevisto è dietro l’angolo, come anche il provvidenziale intervento del primario-CEO che insegna che una semplice intuizione può essere la giusta soluzione.
Lo spot dell’agenzia H48 sostiene non solo i creativi prima delle feste natalizie ma soprattutto l’Ospedale Bambini Buzzi di Milano.
Pubblicità di Natale 2021: Yes Milano – Milano. It Changes More Than Just Your Look
Agency: Wunderman Thompson Italy – Milano & Partners
Milano sa mostrare il meglio di sé, non solo perché è la capitale della moda. Lo racconta bene la città che, per Natale 2021, decide di raccontarsi anche attraverso la sua cultura, gli eventi, le bellezze caratteristiche, ed i suoi divertimenti. Sicura di rimanere nel cuore di chiunque, anche di Babbo Natale.
Rinascente – Finding Christmas
Agency: Wunderman Thompson Milano
Animazione e stop motion per questa favola tutta italiana, raccontata attraverso un viaggio tra gli iconici storeRinascente delle maggiori città.
VMLY&R – Merry Briefmas
Agency: VMLY&R Milano
Un altro video di agenzia per questo Natale 2021. Merry Briefmas è l’augurio per tutti quei pubblicitari alle prese con il Brief e il Debrief natalizio. Da una parte l’eroe creativo che si dimena tra idee, tasks e app. Dall’altra, l’antagonista-cliente che con tanto di font in Comic Sans intima la consegna dei lavori.
Il regalo più bello che i creativi sperano di ricevere da Santa Cloud è quello di spegnere il pc e rimandare tutto a dopo le feste.
Volkswagen – VW Service 2019
Agency: DDB Italia
Con il sorriso, una menzione va fatta anche a Volkswagen, anche se la sua campagna natalizia è del 2019. Molto simpatica e realistica, perché diciamolo…chi di noi conosce veramente le parole di Jingle Bells?
Aldi UK – A Christmas Carrot
Agency: McCann UK
Kevin la Carota è tornata per infondere lo spirito natalizio. E lo fa con lo scorbutico Ebanana, presumibilmente vecchio parente del Grinch, che mal sopporta l’atmosfera festiva. Babbo Kevin, che sprizza gentilezza da tutte le fibre, gli fa però cambiare umore, grazie ad un giro nei supermercati Aldi.
La pubblicità di Aldi per Natale 2021 è in collaborazione con Barnado’s, organizzazione che sostiene i bambini bisognosi di aiuto e che nel film si vedono giocare felici sottoforma di piccoli ortaggi.
Una curiosità: all’inizio dello spot si intravedono due agenti-limoni intenti ad arrestare un bruco. Bene, quel bruco è il tortino Cuthbert del supermercato Aldi, accusato di essere identico a Colin, dolce del competitor Marks & Spencer. In effetti…
I saw people wondering why @marksandspencer are going after Cuthbert & not the other cakes, so I made a caterpillar collage to spot the differences. pic.twitter.com/Pvnac1if57
John Lewis impegna la sua pubblicità di Natale 2021 in un messaggio di amicizia e di riscoperta del vero sentiment di questo periodo. Empatia, gentilezza, condivisione. La gioia vera è nelle tradizioni, nel piacere di essere d’aiuto, donare un regalo, di condividere un’occasione speciale.
E l’occasione speciale nel film è quella tra Nathan e Skye, così diversi ma così uniti nell’emozione di vivere la magia del Natale, che sarà la nuova scoperta di una e la sincera riscoperta dell’altro.
Il tutto è ben infiocchettato dalla voce della giovane Lola Young, che interpreta una cover di Together in Electric Dreams di Philip Oakey e Giorgio Moroder, del 1984.
Dopo lo scorso Natale passato in sordina, l’animo di un po’ tutti quanti, come di Tesco e di Babbo Natale con il green pass, è quello di riprendere a festeggiare, costi quel che costi. Speriamo.
Lego – Rebuild The World! Anything is Possible with LEGO
Agency: interna
Ancora una volta Lego celebra la creatività dei bambini e prende spunto dalla loro immaginazione, che è il motore per spingersi sempre oltre. Ed ecco che lo spot si trasforma in un viaggio animato attraverso i personaggi, le ambientazioni e le più belle costruzioni Lego.
L’industria globale è in grande sofferenza per la carenza dei chip che sta caratterizzando questo particolare periodo storico e ad aggravare questa situazione contribuisce la consapevolezza da parte delle aziende che al momento non si intravede una via d’uscita.
La carenza globale dei chip iniziata a causa della pandemia da Covid-19 che ha colpito il mondo intero dura ormai già da più di un anno colpendo l’intero settore tecnologico e causando effetti nel breve e lungo termine a moltissime aziende e lavoratori.
In pratica, quello che si sta verificando è una produzione inferiore di chip da parte delle fabbriche produttrici, rispetto alla domanda di mercato fatta dalle imprese, ed è facile immaginare il disagio che tale carenza sta apportando, così come i danni per le imprese, a livello economico.
A rendere ancora più grave questa notizia, troviamo l’impossibilità di vedere una risoluzione di tale problematica nel breve periodo. Questa carenza di chip, sembrerebbe infatti destinata a durare ancora a lungo continuando a danneggiare molte imprese.
Perché si è verificata la carenza di chip
Durante i primi mesi della pandemia di Covid-19, le vendite nel settore automobilistico hanno subito un grande crollo che ha avuto una ripercussione sulle fabbriche produttrici di chip, che non ricevendo più richieste dalle aziende produttrici di auto hanno dovuto chiudere, interrompendo l’intera produzione dei chip.
Le uniche vendite nel settore tecnologico che durante la pandemia hanno subito un aumento sono infatti state quelle relative all’acquisto di PC, tablet ed elettronica di consumo.
Questo processo è legato al fatto che studenti e lavoratori hanno installato workstation a casa per studiare e seguire le lezioni a distanza e poter lavorare in smart working, ma anche dal fatto che le persone hanno consumato più contenuti multimediali in streaming rispetto al solito.
I settori colpiti dalla carenza di chip
Tra i settori tecnologici più colpiti dalla carenza di chip che stiamo vivendo in questo momento, troviamo il settore automobilistico ma anche quello dell’entertainment e nello specifico dei videogiochi.
Alcune delle conseguenze dirette di questa carenza di chip nel settore dei videogiochi è infatti visibile anche da questa serie di eventi che si sono verificati nel corso dell’ultimo periodo.
Tra questi troviamo:
la posticipazione di due mesi del lancio del PC da gioco portatile Steam Deck di Valve previsto per dicembre
la riduzione della produzione di PS5 da Sony che prevede una produzione di circa 15 milioni di console rispetto all’originaria previsione di 16 milioni di pezzi
la decisione di posticipare l’uscita del palmare Playdate di Panic spostato all’inizio del 2022 rispetto alla fine del 2021 inizialmente prevista
l’annuncio del capo di Xbox di Microsoft, Phil Spencer che ha avvertito delle carenze affermando che i problemi di fornitura di Xbox dureranno fino al 2022
la revisione delle previsioni di vendita di Nintendo Switch da parte di Nintendo, per l’anno fiscale per cui si prevede un calo di 1,5 milionia causa degli effetti della carenza globale di semiconduttori
Questo incerto periodo si è tradotto in nuovi scenari e trend per il settore automobilistico nel 2021 che rappresenta un altro dei settori colpiti da tale carenza, che oggi non è in grado di soddisfare la richiesta di mercato, perché per provvedere alla produzione necessita di forniture di cui non dispone a causa della chiusura delle fabbriche produttrici.
Una chiusura determinata dal calo della richiesta di fornitura ricevuta dalle aziende del settore automobilistico che durante i primi mesi della pandemia di Covid-19 hanno subito un crollo delle vendite vedendo scendere le vendite dell’80% in Europa, del 70% in Cina e di quasi il 50% negli Stati Uniti.
La crisi di questo settore, come degli altri, oggi continua a causa della carenza delle forniture e ad attestare tale crisi ci sono i dati sulle immatricolazioni in Italia che hanno registrato a settembre un calo del 32,7%, confermando un andamento negativo già attestato ad agosto dopo il -27,3% registrato e a luglio con il -28,1%.
La carenza di chip ha avuto un impatto enorme anche sull’economia degli Stati Uniti, ostacolando la produzione di auto e facendo salire i prezzi, così come in Francia dove il mercato dell’auto a settembre è sceso del 20,5%.
Cosa comporta la carenza di chip
La carenza di chip che stiamo vivendo, per quanto riguarda il settore gaming, è la causa della irreperibilità delle console di Sony e Microsoft di nuova generazione solo per fare un esempio.
A subirne le conseguenze troviamo anche colossi come Apple che non rimane indenne da disagi e cali del fatturato, pur avendo un approvvigionamento interno, che al momento permette di poter assicurare la consegna degli ordini fatti direttamente dal sito aziendale entro Dicembre.
Ma le aziende legate alla produzione di console per videogiochi non sono le uniche a subire i disagi di questa carenza di chip, che avendo gravemente colpito anche il settore automobilistico, ha provocato delle decisioni importanti anche in questo comparto. Infatti già molte grandi case automobilistiche si sono mosse annunciando significativi rollback della loro produzione che non può proseguire finché la carenza di chip prosegue.
Anche qui i danni economici previsti sono alti, si prevede infatti una riduzione delle entrate previste per il 2021 di diversi miliardi di dollari in considerazione di alcune stime che vedono l’impatto sui volumi di produzione globale di circa 7-8 milioni di unità.
Chi è toccato dalle conseguenze della carenza dei chip
Ad essere toccati dalla carenza dei chip che prosegue ormai da più di un anno, non sono ovviamente solo i grandi colossi informatici, che si vedono mancare componenti essenziali alla produzione dei loro prodotti, ma sono anche i singoli lavoratori delle fabbriche produttrici di tali forniture, che a causa dell’annullamento della domanda di questi componenti da parte delle aziende, si sono visti improvvisamente mancare il lavoro, vista la chiusura obbligata delle fabbriche, che improvvisamente hanno perso i loro acquirenti.
Ad essere colpiti da queste vicissitudini che hanno paralizzato l’economia del Paese, creando notevoli problemi e disagi, sono stati anche gli acquirenti di auto che si sono ritrovati a vivere la frustrazione dovuta all’impossibilità di poter acquistare un’auto a causa della carenza degli elementi necessari per la produzione.
Le possibili soluzioni per il settore automobilistico
Come spesso succede, a causa delle crisi si sviluppano nuove esigenze e nascono nuovi modi di adattarsi alla situazione. Infatti data la carenza di chip, le case automobilistiche sono sempre più obbligate ad imparare dalla situazione attuale per adattarsi e affrontare il futuro in modo più efficiente.
Nel settore automobilisticoinfattiun’indagine di Mckinsey ha individuato tre nuovi percorsi, attraverso cui è possibile vedere come molti OEM (produttori di apparecchiature originali) stanno prendendo in considerazione la progettazione interna, come soluzione alla condizione di crisi attuale.
Alcuni OEM hanno infatti già iniziato la progettazione interna di chip ottenendo grazie a questa scelta numerosi vantaggi, tra cui:
migliori prestazioni per algoritmi specifici
tempi di sviluppo più brevi
miglioramenti continui delle funzionalità
Un’altra possibile soluzione a questa crisi sembra inoltre provenire dall’Unione Europea che, secondo quanto annunciato, sta pianificando di affrontare il problema attraverso la legislazione, sperando di creare “sovranità tecnologica” di fronte alla carenza in corso.
Conclusioni
Non è ancora dato sapere quando questa crisi avrà fine ma è certamente evidente come oggi sia sempre più chiaro alle aziende come una produzione propria possa forse essere una soluzione per non incappare in problematiche simili in futuro.
Come spesso avviene infatti, dai momenti di crisi nascono nuove opportunità di crescita, e magari questa situazione potrà trasformarsi in un modo per efficientare un processo di cui gli aspetti problematici sono oggi più evidenti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/12/Global-Chip-Shortage-copertina.jpg6301128Manuela Di Vietrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngManuela Di Vietri2021-12-17 13:30:382021-12-20 12:49:20Global Chip Shortage: cosa succede, i settori colpiti e le possibili soluzioni
Così come le abitudini e gli stili di vita sono stati alterati drasticamente dalla pandemia, anche le priorità dei consumatori sono cambiate, sia per motivi economici che sociali e questo cambiamento influisce anche sugli acquisti online per Natale.
Quest’anno le festività sono più simili alla normalità, le aziende devono ripensare il modo di comunicare per soddisfare i nuovi bisogni del proprio pubblico. Quando si tratta di momenti stagionali, i social network sono il luogo ideale per i piccoli e grandi brand per implementare le proprie campagne poiché forniscono spunti utili su come e perché le priorità delle persone siano cambiate e cosa possano fare i brand per raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico di riferimento.
I Ninja hanno sentito Adrien Boyer, Country Manager, Pinterest France, Southern Europe & Benelux per comprendere meglio la situazione e ricevere feedback utili sulle strategie per massimizzare il risultato degli acquisti online per Natale.
Come sono cambiate le priorità delle persone dopo la pandemia?
La pandemia ha sicuramente cambiato i comportamenti di acquisto e ha accelerato la crescita dell’eCommerce più di quanto ci saremmo mai aspettati. Quando si tratta di fare acquisti, le persone danno la priorità e si aspettano dai brand un’esperienza simile allo shopping nella vita reale.
Poiché l’eCommerce è diventato più importante che mai e i consumatori continuano a spostare i propri acquisti online, i retailer dovrebbero ispirare i consumatori e creare un’esperienza di acquisto che sembri più simile alla vita reale, portando un senso di scoperta e gioia.
I brand e i retailer che hanno avuto successo hanno attuato strategie per ispirare gli acquirenti creando, di conseguenza, esperienze di acquisto digitale altamente visive.
Man mano che le persone continuano a rivolgersi a Pinterest per fare acquisti, stiamo costruendo un luogo per fare un’esperienza di acquisto online, non solo per concludere una transazione di acquisto, ma un luogo in cui gli acquirenti possono trovare i prodotti che amano davvero e in cui rendere lo shopping interessante e piacevole.
Si può identificare un ipotetico profilo del “consumatore post-Covid” sugli acquisti online per Natale?
Sebbene la pandemia continui, quest’anno le vacanze sembrano molto diverse dall’anno precedente. La gente non vede l’ora di passare del tempo con la propria famiglia e gli amici.
Inoltre, le persone desiderano fare la propria parte per supportare le piccole imprese e sono tendenzialmente preoccupate dai ritardi che la crisi ha causato nelle catene di approvvigionamento.
Abbiamo quindi riscontrato che gli utenti si sono rivolti alle piattaforme per lo shopping natalizio prima rispetto ad altri anni: quest’anno le ricerche su Pinterest di regali di Natale hanno iniziato ad aumentare già ad agosto per settori come la casa, la bellezza e la moda.
A settembre abbiamo lanciato le nostre funzionalità di acquisto, che consentono ai Pinner di acquistare facilmente i prodotti che scoprono e di trarre ispirazione dai propri creator preferiti. Alcuni anni fa abbiamo lanciato anche in Italia la possibilità di caricare i propri cataloghi in modo che possano raggiungere il pubblico della piattaforma (in Italia di 19,5 milioni di visitatori unici mensili – Audiweb).
Rivenditori come IKEA e Leroy Merlin in Italia hanno caricato il proprio catalogo di prodotti su Pinterest nell’ultimo anno.
Rendendo il proprio inventario ricercabile come Pin su Pinterest, la piattaforma offre ai brand nuovi modi per raggiungere gli acquirenti con Pin di prodotto, annunci Shopping e profili aziendali dinamici.
Gli utenti di Pinterest sono particolarmente adatti a questo percorso perché arrivano sulla piattaforma con una mentalità aperta ma indecisa e spesso escono con una decisione di acquisto. Infatti, l’83% dei Pinner settimanali ha effettuato un acquisto in base ai contenuti visualizzati dai brand su Pinterest.
In che modo i brand possono trarre vantaggio dalle tendenze?
Gli utenti di Pinterest sono pianificatori.
In genere iniziano a cercare due volte prima delle persone su altre piattaforme. Raggiungendo gli utenti in anticipo quando sono alla ricerca di ispirazione, le aziende sono in grado di raggiungere i consumatori quando sono più aperti a diverse possibilità di acquisto.
Risulta davvero importante essere in grado di prevedere gli interessi degli utenti in base alle idee che le persone cercano. Queste tendenze sono molto preziose per i brand.
Ad esempio, il report annuale di Pinterest – Pinterest Predicts – ha supportato gli inserzionisti durante tutto il 2021: l’80% delle tendenze rilevate nel report hanno continuato ad aumentare durante tutto l’anno (Fonte: Pinterest, analisi delle ricerche in lingua inglese, globale, luglio 2019-2020 rispetto a luglio 2020-giugno 2021).
Un certo numero di brand ha creato campagne sfruttando le tendenze e i risultati, tra cui Dawn ha approfittato della tendenza in aumento “Sapori che stendono” e ha lanciato un pacchetto basato sul picco di ricette speziate. L’attività ha prodotto CPM più efficienti del 24% rispetto al benchmark Household (fonte Pinterest, analisi interna, agosto 2021).
Quali azioni, campagne o programmi possono intraprendere i brand per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori?
Il consumatore di oggi è attento al modo in cui i brand creano una connessione con il proprio pubblico. Per soddisfare queste nuove esigenze, l’empatia e un ambiente positivo sono la chiave.
Nella strategia, i brand dovrebbero essere consapevoli del proprio pubblico, creando un messaggio che sia sensibile nei confronti delle situazioni personali dei consumatori, pur essendo aperto, onesto e umano.
I brand dovrebbero anche avere una rappresentazione corretta. Al di là delle basi della messaggistica “siamo tutti uniti”, i brand devono impegnarsi ponendo l’accento su inclusione e diversità in modo più coerente nella propria narrazione visiva, evitando una comunicazione superficiale e stabilendo una connessione reale con gli utenti.
Pinterest ha condotto una ricerca che indica che gli ambienti online positivi rendono le persone più propense a ricordare, fidarsi e acquistare dai brand presenti in questi spazi (fonte: YouGov, UK Adults and Monthly Pinners, agosto 2020).
Questa tendenza è già in atto da tempo, ma adesso è cresciuta in maniera esponenziale e le persone vogliono più responsabilità da parte dei brand. Infatti, il 70% dei consumatori in tutto il mondo è d’accordo: “I brand e le aziende che vedo mettere i loro propri davanti alle persone durante questa crisi perderanno la mia fiducia per sempre”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/12/Pinterest-acquisti-online-per-Natale-copertina.jpg537955Pinteresthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPinterest2021-12-15 13:30:132021-12-17 13:54:41Come portare un senso di scoperta e gioia negli acquisti natalizi: i consigli di Pinterest
Vuoi fare Carriera nel Digital Business?
+100.000 professionisti e 500 grandi aziende hanno incrementato i loro Affari grazie a Ninja.
Non aspettare, entra subito e gratis nella Ninja Tribe per avere Daily Brief, Free Masterclass e l’accesso alla community di professionisti.