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Elon Musk

Twitter è libero: la spallata di Musk al mondo polarizzato

The bird is freed“: se solo qualche anno fa ci avessero chiesto se il sistema delle Big Tech fosse scardinabile, o almeno scalabile, avremmo risposto che sarebbe stato più facile sbarcare su Marte. Eppure Elon Musk, abituato a stupire e sorprendere, ha vinto la sua ennesima battaglia, comprando Twitter dopo una breve querelle legale.

L’uomo più ricco del mondo è entrato con un lavandino in mano nella sede dell’azienda di San Francisco (twittando un gioco di parole con “let that sink in!”, tradotto: “lascia che affondi”, ma sink sta anche per “lavandino”) e si è fatto poi ritrarre nella caffetteria in mezzo ai nuovi “colleghi”.

Musk ha comprato Twitter

La sua prima decisione è stata subito una bomba: il licenziamento del CEO Parag Agrawal, del CFO Ned Segal, del consigliere generale Sean Edgett e di Vijaya Gadde, la Chief Legal Officer, una delle principali responsabili della controversa decisione di allontanare Donald Trump dalla piattaforma.

Stratosferiche le buonuscite per i dirigenti: dai 38,7 milioni per Agrawal fino ai 12,5 per la Gadde.

LEGGI ANCHE: Il brand activism al capolinea: nel futuro più dialogo e meno polarizzazione

Una breccia nella polarizzazione

La crociata di Musk per il free speech fa breccia nel mondo dei social media, piattaforme nate per garantire a tutti il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e poi diventate, col passare degli anni, dei veri e propri editori.

Il passaggio cruciale si è avuto quando i board di queste società hanno deciso, a più riprese, chi avesse facoltà di parola e chi no, sulla base di una discrezionalità assolutamente legittima ma tipica, appunto, di un media tradizionale o di una casa editrice.

L’idea dell’esistenza stessa di social media aperti, inclusivi e rispettosi della libertà di parola di tutti sembrava caduta nel dimenticatoio prima della crociata di Musk che ha pubblicato un interessante e significativo messaggio destinato agli inserzionisti: “La ragione per cui ho acquisito Twitter”, si legge “è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza digitale comune dove un grande ventaglio di opinioni differenti possono essere dibattute in sicurezza e senza violenza“.

Musk prosegue indicando nella polarizzazione estrema-destra VS estrema-sinistra la vera causa dell’emergere di enormi “echo chambers” autoreferenziali, all’origine del degrado del dibattito pubblico e mediatico. L’accusa ai media tradizionali è netta: avere incentivato questa polarizzazione, sperando in maggiori introiti. “Non l’ho fatto perché è facile“, continua Musk riecheggiando la celebre frase di Kennedy sul progetto del primo allunaggio, “ma per aiutare l’umanità che amo“.

Musk rompe l’asse della polarizzazione dei social e promette agli inserzionisti un luogo sicuro ma libero, dove proporre i propri annunci a un pubblico realmente interessato, pacificato e dialogante.

Al di là delle buone intenzioni, la probabilità di fallimento è concreta: la gran parte dei media mainstream restano polarizzati e le Big Tech confermano la loro vera natura di editori.

Proprio in questi giorni sta girando su Meta l’annuncio delle sospensioni delle comunicazioni politiche in vista delle elezioni di Mid Term: a costo di perdere inserzionisti si preferisce la censura.

La seconda incognita sono proprio i brand: abituati alla polarizzazione, e poco flessibili ai cambiamenti, quando comprenderanno la rivoluzione in atto? Al posto del brand activism al capolinea, della censura e della tribalizzazione dei cittadini-consumatori, può tornare di moda il dialogo e il confronto.

Musk ha tracciato la strada e il mondo che ci attende, ben diverso da quello del 2019, è pronto per una svolta culturale di questo tipo.

professionisti certificati CEPAS

Ecco chi sono i primi tre Digital Marketing e Social Media Manager certificati in Italia

Venerdì 21 ottobre si è tenuta la prima sessione d’esame che ha certificato i primi tre professionisti italiani operanti in ambito Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce Management. Si tratta di un momento “storico” per i tutti i professionisti del digitale, un passo importante verso il riconoscimento di professioni fondamentali in un mondo e in una economia sempre più basati sulle tecnologie e su skill digitali avanzate.

Il basso livello generale di digitalizzazione in Italia rispetto agli altri paesi europei richiede un adeguamento rapido per colmare il gap professionale tra le figure richieste dalle aziende e l’offerta di professionisti qualificati e specializzati. In questo senso, un riconoscimento oggettivo delle competenze professionali acquisite attraverso percorsi formativi mirati ed esperienza reale conseguita sul campo, garantisce un miglior posizionamento nel contesto lavorativo. Posizionamento per il professionista e garanzia di competenze per le aziende in cerca di manager qualificati.

Hanno ben inteso le grandi potenzialità della certificazione i primi 3 professionisti del digitale certificati da Cepas attraverso il primo organismo di valutazione abilitato e qualificato Ninja Academy: Francesca Daniele, certificata come Digital Marketing Manager, Sacha Tellini, copywriter content creator e giornalista e oggi Social Media Manager certificato, e Federica Piccoli, digital strategist freelance e Digital Marketing Specialist.

Le voci dei protagonisti

Essere tra le primissime persone ad aver preso parte a questo esame in Italia e la prima Digital Marketing Specialist certificata, avverto anche una certa responsabilità”, ha chiosato Federica al termine dell’esame di certificazione.

Le fa eco Francesca:Un’esperienza personale e professionale di grande valore e di grande soddisfazione. Un tassello in più che si aggiunge a un percorso iniziato diverso tempo fa”.

Lo schema di certificazione approvato è stato realizzato da Cepas con la collaborazione di Ninja Academy e prevede la certificazione di 6 profili professionali, suddivisi in Manager o Specialist in base all’esperienza e al bagaglio formativo del candidato in Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce Management.

Certificare le proprie competenze digitali significa uscire dalla propria autoreferenzialità e ricevere un’attestazione di Terza Parte, a garanzia di affidabilità, trasparenza e aggiornamento continuo. I professionisti che hanno superato l’esame scritto e orale vengono automaticamente iscritti al Registro Pubblico CEPAS come professionisti certificati.

Anche Sacha ha ritenuto importante sottolineare questo aspetto: “Ringrazio Ninja e Cepas per questa bella opportunità di formazione e certificazione che reputo particolarmente importante: quello del digitale e, in particolar modo, quello del social media marketing è un mondo in cui le persone entrano senza avere un percorso consolidato e dimostrato alle spalle. Motivo per cui, certificare le proprie competenze ha davvero un valore distintivo”.

Cepas, Società del Gruppo Bureau Veritas Italia dedicata alla Certificazione di Competenze ha realizzato uno Schema di Certificazione per la valorizzazione delle professioni in ambito Digital Marketing. Le sessioni di esame hanno previsto il coinvolgimento di Ninja Academy, digital business school che ha contribuito attivamente alla progettazione dello schema presentato a maggio e che è ufficialmente il primo Organismo di Valutazione ufficiale accreditato per l’assessment dei candidati.

La certificazione Cepas è un riconoscimento oggettivo delle competenze professionali, che garantisce una marcia in più per fare carriera nelle professioni digitali in ambito nazionale e internazionale.

Siamo molto orgogliosi di avere fortemente contribuito come Ninja Academy alla realizzazione del primo schema di certificazione delle competenze dei Digital Marketing Manager, Social Media Manager ed eCommerce Manager, tre professioni oggi fondamentali e che necessitano di essere sempre più riconosciute, apprezzate e valorizzate nel mercato. Questo schema e la relativa certificazione saranno una base solida per permettere alle aziende di scegliere professionisti qualificati“, ha detto Mirko Pallera, CEO & Founder di Ninja Academy e primo commissario d’esame qualificato in Italia insieme ad Adele Savarese.

Maggiori informazioni su come intraprendere il percorso di certificazione sono disponibili qui.

inclusione e diversità

Inclusione e diversità danno forza alla tua strategia di comunicazione: ecco come

Si fa presto a dire “la mia azienda è inclusiva”, ma è veramente così?

Negli ultimi anni i temi dell’inclusione e della diversità sono stati sulla bocca di tanti brand ma, all’atto pratico, le strategie di marketing inclusivo di molte aziende sono ben lontane dal trasformare quelle parole in azioni concrete. 

Nel corso di un panel svoltosi durante la conferenza Media360, organizzata da Campaign, gli esperti di marketing e comunicazione hanno fatto il punto sull’attuale situazione, mettendo al centro l’importanza per i brand di pensare al di fuori della propria bolla. 

Inclusione e diversità, la parola agli esperti

I piani marketing sull’inclusione stanno dimostrando il successo futuro del tuo business” ha dichiarato Nafisa Bakkar, chief executive officer e co-founder di Amaliah, la principale media company del Regno Unito per le donne musulmane. “Quello che chiamavamo “pubblico della minoranza” è ad oggi la maggioranza sul piano globale. Se non se ne parla adesso, si rischia di rimanere indietro

Bisogna ricordare che, quando si parla di diversità, ci riferiamo a 7 aree:

  • genere e identità di genere
  • disabilità
  • età
  • etnia
  • orientamento sessuale e affettivo
  • status socio-economico
  • religione o credo.

Diventa evidente che quelle “minoranze” sono in realtà il pubblico maggioritario a cui ogni azienda dovrebbe rivolgersi e con cui dovrebbe creare una forte connessione. 

A confermarlo sono anche i dati raccolti in Italia dalla ricerca del Diversity Brand Index che evidenziano come la crescita dei ricavi per un brand inclusivo possa superare il 23% rispetto ad un brand non inclusivo.

Quando si parla di soddisfazione del cliente i numeri sono ancora più schiaccianti: le marche più inclusive confermano una leadership assoluta con un NPS (NET Promoter Score) massimo pari all’86,5% contro il -90,9% dei brand non inclusivi.

Il pubblico è pronto. E le aziende?

Ma come si fa a mettere in atto processi che conducono all’inclusività? “Si tratta di microdecisioni – ha dichiarato Claire McAlpine, capo congiunto dell’hub per il cambiamento sociale di MediaCom – Abbiamo un ruolo decisivo nell’impostare l’agenda. Quali segmenti di pubblico diventano il tuo target, con quali influencer scegli di lavorare: il cambiamento sistematico è un evento che avviene giorno per giorno“.

Quello che è evidente agli occhi degli esperti è come questa evoluzione stia avvenendo in maniera lenta, soprattutto nelle media company tradizionali. 

Il cambiamento richiede tempo. Le persone, le compagnie media e le aziende hanno lavorato in modo prestabilito per un lungo periodo di tempo” ha precisato Ibrahim Kamara, co-fondatore e caporedattore della piattaforma di media digitali GUAP

Un cambiamento, però, che vede i giovani consumatori italiani pronti. Infatti, il pubblico compreso tra i 18 e i 25 anni, è maggiormente attento all’aspetto Diversity & Inclusion nelle pubblicità e nella comunicazione, tanto da essere un elemento che ricordano e considerano decisivo al momento dell’acquisto. Questo è quanto riporta il “Global Marketing Trends Report 2022” di Deloitte.

LEGGI ANCHE: Marketing inclusivo, perché i brand non possono ignorarlo

Essere inclusivi ogni giorno 

Un trend sempre più in voga sono le azioni di marketing inclusivo solo durante periodi o eventi specifici.

inclusione e diversità

Un esempio su tutti è il mese del Pride, quando le aziende tirano fuori le bandiere rainbow per esprimere solidarietà alla comunità LGBTQIA+. Secondo un’analisi di Google, il 71% dei clienti LGBTQIA+ ha maggiori probabilità di acquistare da un brand che li rappresenta autenticamente e in maniera costante.

Eppure, alla fine di giugno, gli arcobaleni e gli slogan legati all’orgoglio queer finiscono in soffitta per essere rispolverati l’anno successivo. 

Il Pride può rappresentare il momento più superficiale per l’inclusività. Ogni comunità ha enormi sfumature culturali. È fondamentale chiedersi se abbiamo davvero approfondito l’insight e se abbiamo costruito conversazioni con quella comunità durante tutto l’anno. Questo non significa che non possa esserci un ruolo per i brand nelle occasioni “chiave”. Se hai supportato quelle comunità per un certo tempo, è giusto che ti esponi durante quei momenti chiave” è il pensiero di Jerry Daykin, vice presidente e head of media presso Beam Suntory. 

A proposito di brand inclusivi, gli speaker hanno fatto i nomi di Reebok e di Dove che, nonostante abbiano ovviamente obiettivi di vendita e di marketing da raggiungere, continuano ad impegnarsi ogni giorno nella costruzione di messaggi, ma soprattutto di azioni volte a rappresentare la diversità. 

LEGGI ANCHE: Dove tinge il suo logo d’argento, come i capelli delle over 50

Penso che sia l’industry a definire quali sono quei momenti culturali piuttosto che ciò che il pubblico sceglie. Molte cose sono predefinite sulla base di obiettivi strategici dei brand invece di ciò che le culture vogliono effettivamente ogni giorno” ha concluso Kamara.

Sempre dalla ricerca del Diversity Brand Index i dati in Italia parlano molto chiaro: il 77,5% della popolazione è maggiormente propenso verso i brand più inclusivi.

Non prendere in considerazione questi numeri significa non rivolgere lo sguardo ad un pubblico che è sempre più attento a ciò che acquista ma soprattutto ai valori che sceglie di sposare.

L’inclusione e la diversità non sono semplicemente bandiere da sventolare, ma soprattutto bandiere da difendere. 

forum delle risorse umane

Forum Risorse Umane 2022: a Milano il principale appuntamento HR italiano

Giunge alla sua 14° edizione Forum HR, il più importante evento a tema HR & People Management che si accinge a iniziare il prossimo novembre.

Dal 15 al 17 novembre infatti, i principali CHRO in Italia si riuniranno e attraverso speech e case study si confronteranno su quelle che sono le nuove sfide, ma anche opportunità, che caratterizzano il mondo del lavoro di oggi.

In un contesto lavorativo oggi molto particolare e messo alla prova dagli ostacoli degli ultimi anni, discutere delle esigenze nate dalle nuove condizioni diviene un processo essenziale e l’unico modo per trovare le migliori soluzioni alle sfide del mercato del lavoro.

Unisciti alla community

forum hr Ninja

Per questa edizione,  i vantaggi di partecipazione al Forum Risorse Umane 2022 sono stati ampliati aggiungendo le opportunità di adesione alla C-Level Community 2023 entro giorno 11 Novembre 2022.

La partecipazione in qualità di Iscritto For Human Community comprende:

  • Partecipazione GRATUITA al Forum Risorse Umane 2022
  • Partecipazione dal vivo ai 4 principali Forum 2023
  • Community Experience

Puoi trovare qui tutte le informazioni dettagliate e iscriverti a questo indirizzo.

Tre giorni dedicati a talento, welfare, digitale e innovazione

Saranno tre giorni da non perdere per fare rete e rimanere aggiornati su tutte le novità del mercato del lavoro, un’occasione, organizzata da Comunicazione Italiana – la prima Content & Relational Design Agency, anche per sviluppare nuove connessioni di business.

Mission di Comunicazione Italiana è aggregare persone, imprese, istituzioni per condividere esperienze, percorsi e traguardi creando connessioni, condividendo idee per sviluppare nuovi processi di innovazione che valorizzino l’uomo.

<<Partecipa in presenza all’evento e scopri il futuro del mondo HR con il Forum Risorse Umane>>

Forum delle Risorse Umane 2022

Forum delle Risorse Umane 2022: il programma

Talk Show, Digital Speech e Tavoli Tematici sono previsti durante tutte le giornate del Forum in cui i principali HR Director aziendali, sono chiamati a confrontarsi ed esporre il loro punto di vista in merito al presente e al futuro che attende il settore HR e  People Management, per scoprire insieme come lavorare per la ripartenza del paese.

I tre giorni previsti per il Forum HR prevedono diversi argomenti divisi nelle giornate dal 15 al 17 novembre e tra i temi trattati troviamo:

  • talent (r)evolution: ripartire dalla ricerca, dallo sviluppo e dalla formazione delle competenze;
  • candidate market: come attrarre, coinvolgere (e trattenere) i candidati, oggi sempre più passivi. il nuovo paradigma del candidate relationship management;
  • digitale, gaming, gamification per innovare learning, on-boarding e processi hr;
  • la semplificazione del coinvolgimento in aula con logitech;
  • formazione in presenza o da remoto, pro e contro: un confronto sul futuro del training;
  • algoritmo di job matching e altri usi dell’intelligenza artificiale nella talent acquisition: come l’intelligenza artificiale migliora il “matching” tra domanda e offerta di lavoro;
  • le nuove dimensioni del talento: come adattare le strategie di sviluppo a un lavoro sempre più “hybrid”;
  • le sfide del recruiting nell’era della great resignation: come affrontare la talent scarcity;
  • welfare (r)evolution: ripartire dalla sostenibilità, dal benessere delle persone e dall’impresa responsabile;
  • come implementare una cultura di coaching in azienda;
  • il welfare come strumento di engagement aziendale;
  • unleashing the potential of the involved employees: organizzazioni agili e ad alto rendimento;
  • esiste ancora un confine tra vita e lavoro? una riflessione sulle criticità dello smart working e le possibili contromisure;
  • sostenibilità, rsi, benessere organizzativo e felicità individuale: il ruolo sempre più strategico delle organizzazioni non profit;
  • la sfida del wellbeing nei nuovi scenari del lavoro: perché il benessere del dipendente non è un optional;
  • diversità e inclusione al centro delle strategie d’impresa: perché non sono un orpello ma una leva di valore;
  • la sostenibilità ha bisogno dell’hr: ripensare il lavoro nell’era dell’impresa responsabile;
  • digital (r)evolution: ripartire dall’innovazione e dallo “human2human”;
  • le persone al centro, con le tecnologie logitech & impianti;
  • candidate-centric recruiting;
  • storie di digital & innovation attraverso il coaching;
  • learning agility e apprendimento continuo: una leva di attraction e di engagement dei talenti;
  • il futuro della formazione tra microlearning e gamification;
  • trend globali nell’employee experience: italia vs. mondo;
  • le esperienze online di tutored: il recruiting innovativo dei giovani talenti;
  • digitalizzare le funzioni hr: il lavoro svolto, il lavoro da fare e le sfide che ci attendono;
  • l’hr management nell’era del “dato”.

La partecipazione potrà essere online tramite il sito di Comunicazione Italiana o in presenza, previa iscrizione tramite il form dedicato.

L’accesso al Forum Risorse Umane prevede:

  • partecipazione al Business Lunch in compagnia degli Speaker;
  • partecipazione in presenza alle sessioni Phygital Talk (Sala Arena) e Talk Show (Sala Patio).

Maggiori dettagli sul programma delle quattro giornate sono disponibili sul sito del Forum.

<<Partecipa online al Forum Risorse Umane, il principale appuntamento italiano sul tema del lavoro>>

whatsapp non funziona

WhatsApp non funziona e su Twitter si scatena l’ironia

WhatsApp non funziona: la popolare app di messaggistica registra segnalazioni di problemi di utilizzo in tutto il territorio nazionale.

Sembra che fuori dall’Italia la situazione sia invece regolare, mente all’inizio di ottobre si erano registrati alcuni problemi negli USA.

WhatsApp non funziona: i disservizi

Non è al momento possibile scambiare messaggi con i propri contatti dall’app di messaggistica di casa Zuckerberg: sebbene sia possibile aprire l’applicazione e leggere le chat delle conversazioni, il sistema rimane perennemente “in connessione” impedendo quindi di visualizzare gli status e bloccando l’invio di testi e immagini.

Inutile provare a riavviare i dispositivi o a disinstallare e reinstallare l’app (sì, qualcuno proprio non è riuscito a resistere): gli account registrano disservizi diversi, dalla scomparsa delle spunte blu di ricezione all’impossibilità di avviare nuove conversazioni.

LEGGI ANCHE: Netflix torna a crescere: 2,4 milioni di abbonati in più nel terzo trimestre

WhatsApp non funziona neanche da desktop

whatsapp non funziona neanche da desktop

Le problematiche non riguardano però soltanto l’app di Meta: neppure nella funzionalità desktop è possibile collegarsi alle chat e, in più, non è nemmeno possibile accedere ai propri messaggi e visualizzare file e conversazioni.

Va in tendenza #whatsappdown

Tutti su Twitter a commentare la débâcle dell’app di messaggistica di Facebook: l’hashtag #whatsappdown sale subito in tendenza registrando, al momento in cui scriviamo, circa 115 mila tweet sull’argomento.

Naturalmente, l’occasione è giusta per dare sfogo a creatività e ironia.

Qualcuno ricorda che esistono le email per continuare a comunicare, altri ringraziano Twitter, che si conferma il social media “ancora” dei momenti difficili di WhatsApp, altri ancora spingono sul suggerimento a passare a Telegram, che sembra immune a questo genere di disservizi.

weekly recap immagine di copertina

Decathlon, i numeri di Netflix, il Meta Quest PRO e le altre notizie della settimana

Il consumo è uno dei temi principali e più discussi di questo periodo: persone comuni e aziende si affannano alla ricerca di soluzioni più sostenibili (qualche tempo fa abbiamo parlato in questo articolo di IKEA e del suo impianto fotovoltaico fai da te).

Di conseguenza, i brand tengono sempre più a mente quanto la sostenibilità sia importante per la Gen Z: un sondaggio di Google che abbiamo riportato qui ci aveva mostrato che ben il 31% delle persone pensa che, nello shopping, il fattore sostenibilità sia da preferire al design e allo stile.

Su questa scia Decathlon ha lanciato una spassosa (ma significativa) iniziativa, arrivando addirittura a cambiare nome per promuovere il riutilizzo dei beni usati. Un vero successo: degli oltre 40.000 articoli sportivi di seconda mano che la catena propone nei suoi negozi dall’inizio di quest’anno, circa l’80% sono stati venduti.

Tra le buone notizie c’è che cresce anche il consumo culturale, che si fa sempre più digitale, come evidenzia SWG in questa ricerca presentata al Forum di Impresa Cultura Italia – Confcommercio.

Puoi ascoltare le notizie del weekly recap e le altre notizie per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Weekly Recap: Decathlon cambia nome in Nolhtaced

Ha colto tutti di sorpresa cambiando temporaneamente la sua insegna. È successo in Belgio, dove il nome “Nohltaced” (“Decathlon” al contrario) è apparso sul sito web, sui social media e sopra gli ingressi di tre store.

decathlon

L’obiettivo è nobilissimo: promuovere il concetto di “reverse shopping”, consentendo ai clienti di rivendere a Decathlon articoli sportivi vecchi o non utilizzati. Ne abbiamo parlato in questa analisi.

La Gen Z ama i video ASMR

La pandemia ha fatto emergere la tendenza slow living. In questo contesto, le tecnologie entrano in scena diventando alleati preziosi per il benessere psichico.

notizie ninja - weekly recap ninja

Dai dati dello YouTube Culture & Trends Report 2022 emerge l’importanza di valutare l’inserimento dei video ASMR nella propria strategia di marketing, come hanno già fatto KFC, IKEA e Lush.

Netflix torna a crescere dopo il declino

L’azienda ha dichiarato di aver aggiunto più di 2,4 milioni di abbonati nel terzo trimestre, interrompendo una serie di calo di di clienti che quest’anno ha creato disagio tra gli investitori e interrogativi sulle prospettive di crescita. Trovi qui tutti i numeri.

Il consumo culturale diventa più digitale

Il web si consolida come principale porta di accesso al mondo dell’informazione. È il quadro fotografato da un’indagine SWG, presentata al Forum Impresa Cultura Italia -Confcommercio sui consumi culturali post Covid.

notizie indagine swg - weekly recap ninja

In autunno la spesa media mensile per famiglia sarà di circa 46 euro: in calo rispetto ai 58 euro di settembre. Leggi tutti i numeri sul magazine e ascolta nel podcast Carlo Fontana, presidente di Impresa Cultura Italia, e Riccardo Grassi, responsabile della ricerca SWG.

Le altre notizie da leggere nel Weekly Recap Ninja

La pelle artificiale per toccare il Metaverso

Una vera rivoluzione targata Samsung. E-Skin: la ‘pelle’ progettata dalla Pohang University of Science and Technology della Corea del Sud. Scopri di più leggendo qui.

Meta lancia Quest PRO: prezzo e caratteristiche

Standing ovation per Meta Quest Pro, protagonista assoluto del Meta Connect 2022. Tutto quello che c’è da sapere è in questo articolo.

Guida alle piattaforme eCommerce

Identificare la piattaforma più adatta a noi può essere più semplice se utilizziamo come metro di misura i casi esemplari di uso di ciascuna di esse. Leggi qui la guida aggiornata al 2022.

Le pubblicità vintage di Mondadori

Mondadori lancia l’iniziativa editoriale “Poster, le grandi aziende italiane”, una collezione di dieci pubblicità, dal grande valore artistico, prodotte tra gli anni ’30 e ’90.

pubblicità

L’obiettivo è quello di riportare alla luce le illustrazioni e le campagne di una volta e celebrare la pubblicità nella sua forma più classica.

Puoi guardare tutti i poster in questo articolo.

Weekly Recap: la mostra di Galbani per i 140 anni

Compie 140 anni e celebra l’anniversario con una mostra dedicata alla sua storia.

galbani archivio storico

Per la prima volta, immagini e documenti dell’Archivio Storico Galbani celebrano la nascita e l’evoluzione di una delle più longeve realtà del panorama economico italiano. Qui trovi tutte le immagini.

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galbani

Galbani compie 140 anni e celebra l’evento con una mostra del suo archivio storico

Galbani compie 140 anni e festeggia il suo compleanno con una mostra speciale che racconta la sua storia. Immagini e documenti inediti direttamente dall’Archivio Storico Galbani per celebrare la nascita e lo sviluppo di una delle più longeve realtà del panorama economico italiano.

galbani

Un percorso di successo reso possibile grazie alle persone che dalla fine dell’Ottocento hanno messo al servizio del gruppo alimentare intelligenza, capacità ed energie.

certosino galbani

Proprio alle persone è dedicata la prima delle quattro sezioni in cui si sviluppa la mostra “Galbani, insieme da 140 anni” – che in totale espone 110 pezzi dell’archivio – mentre le altre tre ospitano foto e materiali dedicati agli stabilimenti, ai prodotti e alla comunicazione che hanno permesso all’azienda e al suo marchio di evolversi e rinnovarsi senza mai tradire le origini.

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La famosa flotta Galbani e la presenza capillare dei depositi sul territorio hanno rappresentato sin dagli anni ’20 uno dei punti di forza dell’azienda.

 

L’Archivio Storico Galbani, messo oggi in sicurezza all’interno della biblioteca “Vittorio Sereni” del Comune di Melzo vicino Milano, è uno specchio fedele della società e della cultura italiana da fine ‘800 a oggi.

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1932. Pubblicità del formaggio Bel Paese, con cameriere di spalle che serve ad una dama la forma del famoso formaggio. R. F. Quillio o Piquillo (oggi attribuito a Carlo Pandolfi, sotto uno dei suoi numerosi pseudonimi).

 

Una collezione importante di materiali di diverse tipologie: oltre 2.000 fotografie; più di 1.000 negativi e diapositive; più di 1.000 unità archivistiche tra documenti amministrativi, inserti pubblicitari, manifesti, etichette, materiale relativo ai prodotti.

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Oltre 200 unità di materiale a stampa; circa 200 filmati e spot pubblicitari e circa 100 tra oggetti, quadri, cartelloni pubblicitari.

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La mostra è allestita presso lo stabilimento di Corteolona (Pv), uno dei 5 da cui oggi escono i prodotti destinati alle tavole di 140 Paesi nei 5 continenti.

“Poter celebrare questo importante anniversario è motivo di grande orgoglio per tutta l’azienda e per le persone che ci lavorano ogni giorno con passione”, ha dichiarato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Formaggi .

Melzo (anni ’30 del Novecento). Sulla destra il presidente Achille Invernizzi con il vicepresidente Bernardino Nogara nel giardino dello stabilimento di Melzo, sede degli Uffici direttivi della Galbani fino al 1960.

 

Corteolona, anni ’50 del Novecento. La suggestiva sala di stagionatura del grana detta “la cattedrale”. Serie Aragozzini.

 

“Abbiamo scelto di farlo – continua – attraverso una mostra che permette di valorizzare l’immenso patrimonio di immagini e documenti custoditi nel nostro Archivio storico, dopo un lungo lavoro di archiviazione e messa in sicurezza dei reperti storici, durato diversi anni”.

La mostra rappresenta la quarta e ultima tappa di un percorso celebrativo iniziato ad aprile con una mostra realizzata in collaborazione con il Comune di Melzo (MI) e dedicata proprio alla città che ha dato il via alla storia industriale di Galbani.

La seconda tappa si è svolta a giugno, in occasione della Design Week di Milano, con un progetto sviluppato con il food art con Diego Cusano, artista eclettico e apprezzato a livello internazionale per la sua capacità di abbinare oggetti di uso quotidiano e immagini della sua fantasia.

L’opera da lui creata, raffigurante l’iconico Formaggio Bel Paese Galbani, è stata esposta presso gli spazi del Bistrot del Mudec – Museo delle Culture di Milano.

galbani

Una teca della Sezione “La Comunicazione”

 

Il terzo momento di celebrazioni si è svolto presso lo stabilimento di Casale Cremasco (CR) dove a settembre è stata organizzata una giornata speciale di intrattenimento per i dipendenti e le loro famiglie, con l’intento di omaggiare la passione con cui ogni giorno le persone di Galbani realizzano i prodotti che tutti gli italiani – e non solo – apprezzano sulle loro tavole.

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Consumi culturali: ancora lontani i livelli pre-Covid. L’indagine di SWG

Nonostante la ritrovata normalità e l’accelerazione di quest’estate nella fruizione di eventi e spettacoli dal vivo, i consumi culturali sono ancora lontani dai livelli pre-Covid e risalgono lentamente.

L’indice realizzato da Impresa Cultura Italia-Confcommercio e SWG raggiunge nei primi 9 mesi del 2022 i 68 punti (+9 punti sul 2021 e +12 sul 2020), distante più di 30 punti dal valore di riferimento del 2019.

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Si riduce il timore per il Covid ma rispetto a prima della pandemia la fruizione di beni e servizi culturali è più digitale, domestica e solitaria.

indice dei consumi culturali

In ogni caso, dopo il crollo del 2020 in seguito ai lockdown cresce la voglia di partecipare alle attività culturali outdoor anche se la ripresa è a ritmi diversi: più rapida per concerti e spettacoli all’aperto, più lenta e altalenante per cinema e teatro; a settembre il 17% degli italiani ha acquistato biglietti per visitare mostre, musei e siti archeologici così come per andare al cinema, l’11% per concerti (con una spesa media pro capite di oltre 22 euro in più rispetto a settembre 2021), l’8% per spettacoli all’aperto e il 6% per il teatro; tuttavia l’incertezza economica legata al caro energia, alla guerra in Ucraina e all’inflazione galoppante rischia di vanificare nei prossimi mesi la ripresa dei consumi culturali: in autunno la spesa media mensile per famiglia potrebbe aggirarsi attorno ai 46 euro, con una riduzione di oltre il 20% rispetto ai 58 euro di settembre.

Un calo, peraltro, trasversale a tutti i beni e servizi culturali e più accentuato per concerti, cinema e teatro.

consumo culturale 01

 Consumi televisivi

Evidente il cambiamento nei consumi televisivi a livello generazionale: tra gli ultrasessantenni tiene la TV generalista, ma tra i giovani quasi la metà del consumo televisivo è veicolato dalle piattaforme a pagamento. A settembre si registra anche una forte crescita della fruizione televisiva attraverso piattaforme web gratuite (+23% rispetto a settembre 2021), facilitata da un’offerta che consente di trovare sempre più spezzoni di spettacoli sui social media.

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Lettura libri e quotidiani

Si conferma la preferenza per la lettura dei libri in cartaceo anche se cresce la quota in digitale (rispettivamente 34% e 20% di lettori abituali a settembre); in flessione la lettura di quotidiani (8% di lettori abituali in meno su settembre 2021) mentre il web si consolida come principale canale di accesso a contenuti giornalistici e di informazione (33% di lettori abituali a settembre, + 4% sullo stesso mese del 2021).

Offerta culturale e turismo

L’offerta culturale nelle città sembra essere tornata ai livelli pre-pandemici; per oltre sette italiani su dieci le iniziative culturali sono un importante attrattore turistico e rendono le città più vive e piacevoli.

Per i turisti autunnali i beni e servizi culturali che incidono di più nella scelta della meta di vacanza sono i musei e i siti archeologici (40%), seguiti da eventi enogastronomici (38%), festival (28%) e mostre (27%).

Consumi culturali: le misure di sostegno

Per due italiani su cinque l’estensione del bonus cultura e la detrazione fiscale delle spese in cultura sono le misure più efficaci per la ripresa dei consumi culturali.

consumo culturale misure di sostegno

Un intervistato su quattro indica una maggiore promozione delle attività sul territorio e agevolazioni per le politiche di investimento nel settore.

Le dichiarazioni sull’indagine di SWG per i consumi culturali

Dopo il Covid una nuova pandemia, innescata dal caro bollette, dalla crisi geopolitica e dalla spirale inflattiva, mette a rischio la ritrovata normalità degli italiani nella fruizione di beni e servizi culturali e la voglia di spendere in cultura. Occorre, dunque, un intervento tempestivo e urgente da parte del prossimo Governo per non vanificare la ripartenza del mondo della cultura e per sostenere con misure appropriate ed efficaci la ripresa, i consumi e gli investimenti nel settore a partire dalle agevolazioni fiscali per famiglie e imprese”, ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio.

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Guida aggiornata alle migliori piattaforme eCommerce

Conoscere le diverse piattaforme eCommerce e le relative caratteristiche è oggi di cruciale importanza, poiché lo shopping online è una tendenza che continua ad avanzare e che non può assolutamente essere ignorata. Per questo motivo una scelta consapevole rispetto alle piattaforme eCommerce da utilizzare, unitamente ad un approccio omnicanale ben strutturato e ad una particolare attenzione rispetto all’user experience, sono elementi da tenere in forte considerazione.

Come è facile intuire la crescita dello shopping online è aumentata durante il lockdown, tuttavia è bene sottolineare come l’eCommerce B2c in Italia rappresentava il motore di crescita e di innovazione del settore retail, comunque già prima del lockdown.

La pandemia ha quindi avuto un ruolo solo di acceleratore di un processo di innovazione già in atto da tempo.

Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano infatti, gli acquisti B2c in Italia sono arrivati al 39,4% nel 2021 con un tasso di crescita del 21%. Nel dettaglio, il 30,5 % è inerente alla vendita dei prodotti, mentre l’8,9% è relativo alla vendita di servizi, e in entrambi i casi si registra un notevole tasso di crescita rispetto al 2020.

Questi dati mostrano bene la necessita di avere un eCommerce per andare incontro alle tendenze relative ad un nuovo e diverso modo di acquistare. Per sfruttare al massimo però quelle che sono le potenzialità di un eCommerce, è necessario agire facendo scelte consapevoli ed ottimizzate rispetto al raggiungimento degli obiettivi finali, a partire dalla  progettazione dell’eCommerce, scegliendo tra le diverse piattaforme eCommerce la migliore rispetto al caso specifico.

Le piattaforme eCommerce oggi a disposizione sono infatti molteplici e molteplici sono i settori in cui è possibile realizzare un eCommerce. Ma come fare quindi a identificare tra le diverse piattaforme, quelle che potrebbero essere la migliore soluzione per il caso specifico? E cosa fare per ottimizzare al meglio il proprio eCommerce?

Iniziamo con l’identificare le piattaforme eCommerce più utilizzate tra cui è possibile scegliere, elencandone le caratteristiche e i casi di uso più esemplari da cui è possibile prendere ispirazione.

In questo modo, arriveremo facilmente ad avere una risposta alla domanda posta, poiché identificare la piattaforma più adatta ad un caso specifico ci risulterà estremamente semplice, avendo come metro di misura nella scelta i casi esemplari di uso di ciascuna di queste piattaforme, da cui prendere ispirazione per lo sviluppo di una strategia vincente che parte fin dalla progettazione dello shop online.

LEGGI ANCHE: Identikit degli italiani che vendono all’estero: i numeri di Shopify

Le principali piattaforme eCommerce

Tra le tante piattaforme eCommerce esistenti, ecco alcune tra quelle più utilizzate:

  • Shopify – secondo i dati elaborati da Statista e aggiornati a luglio 2022, questa piattaforma si posizione al quarto posto, detenendo il 10% di tutte le piattaforme e le tecnologie software di eCommerce in tutto il mondo;
  • WooCommerce – stando sempre ai dati di Statista risulta essere la piattaforma più utilizzata con una percentuale del 36,68% ed essendo uno strumento di eCommerce open source e self-hosted basato su WordPress rappresenta un’ottima soluzione per aziende di medie e grandi dimensioni, in particolare per quelle che utilizzano un sito esistente;
  • WIX – un costruttore di siti Web con potenti funzionalità di eCommerce,  ottimo per le persone che vogliono aggiungere uno shop online solo come parte di un sito;
  • Magento – con una versione open source gratuita, questa piattaforma ha il vantaggio aggiuntivo di essere una soluzione economica ideale per un’azienda con un team tecnico o sviluppatori. 

Shopify si caratterizza per:

  • un’ottimizzazione per gli acquisti fatti da mobile;
  • un’ampia personalizzazione dello shop e impostazioni intuitive;
  • pieno accesso per la modifica HTML e CSS;
  • possibilità di uso del proprio dominio o acquisto tramite piattaforme.

WooCommerce, nonostante sia solo un plugin di WordPress è l’eCommerce più diffuso grazie a:

  • efficienza;
  • affidabilità;
  • aggiornamento costante e velocità;
  • sicurezza;
  • flessibilità;
  • semplicità d’uso;
  • molteplici forme di pagamento;
  • facilità di navigazione.

WIX ha diversi elementi che lo rendono una scelta adatta per specifiche esigenze, tra queste troviamo:

  • l’economicità delle soluzioni;
  • la facilità d’uso;
  • la possibilità di vendere prodotti sia fisici che digitali;
  • la possibilità di non pagare le commissioni;
  • l’opzione gratuita di accesso clienti che consente agli utenti di visionare ordini recenti o prenotazioni.

In ultimo, tra le caratteristiche principali di Magento troviamo:

  • flessibilità;
  • design affascinante;
  • migliore UX;
  • robustezza;
  • sicurezza.

A queste si aggiungono poi le caratteristiche usufruibili dagli utenti che possono essere racchiuse in:

  • Personalizzazione, elemento che sta continuando a ricoprire un’importanza sempre maggiore da parte degli utenti e a cui è quindi importante riservare la giusta attenzione. La personalizzazione è consentita attraverso la raccolta di dati ottenuti tramite il monitoraggio del comportamento degli acquirenti, le loro preferenze e la cronologia di navigazione;
  • Ricerca Avanzata, che si traduce nella possibilità per gli utenti di effettuare una ricerca avanzata rispetto al prodotto ricercato, ma in modo facilitato;
  • Pagamento Semplificato, elemento essenziale per aumentare il tasso di conversione.

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I migliori esempi di eCommerce da seguire per ogni piattaforma

Tra i diversi eCommerce di brand italiani o stranieri ce ne sono molti da cui è possibile prendere ispirazione. Casi esemplari da cui trarre esempio nello sviluppo del proprio eCommerce, grazie alle scelte fatte in merito a molteplici aspetti, che risultano essere oggi vincenti.

Tra questi troviamo alcuni presenti su Shopify che si distinguono per il loro approccio sostenibile o per l’impegno dedicato a temi sociali. Ecco alcuni esempi.

Tentree

Per questo brand l’etica è il valore primario, infatti si contraddistingue per il suo obiettivo di piantare oltre un miliardo di alberi entro il 2030. Per farlo, Tentree si impegna a piantare 10 alberi per ogni articolo venduto dal proprio eCommerce.

tentree - piattaforme eCommerce

Cheekbone Beauty

Un brand che si contraddistingue per i suoi prodotti di bellezza vegani e cruelty free, oltre che per il suo impegno nella riduzione dei rifiuti confezionando i suoi rossetti in carta biodegradabile e al sostegno economico rispetto a diverse cause sociali attraverso la donazione di parte dei profitti;

cheekbonebeauty - piattaforme eCommerce

Meow Meow Tweet

Meow Meow Tweet è un brand che offre una linea vegana biologica di prodotti per la pelle realizzati solo con ingredienti naturali.

Il brand si distingue per il suo impegno nella riduzione dell’inquinamento attraverso la riduzione degli imballaggi e il suo packaging sostenibile. L’azienda offre infatti ai propri clienti la possibilità di restituire i contenitori vuoti affinché siano riutilizzati. 

meowmeowtweet - piattaforme eCommerce

Bebemoss

L’azienda turca che vende giocattoli per bambini, si distingue per il suo approccio sostenibile visibile nei prodotti venduti e nell’impegno sociale profuso nei confronti delle madri casalinghe (molte delle quali sono profughe siriane) alle quali l’azienda offre un lavoro equamente retribuito. 

bebemoss

Kirrin Finch 

L’azienda si impegna a collaborare con i produttori etici a cui affida la produzione di ogni capo e realizza abiti che andando oltre al genere sessuale pur ispirandosi ai capi di abbigliamento maschile sono progettati per essere indossati da corpi femminili e non binari. 

kirrinfinch - piattaforme eCommerce

Rothy’s

L’azienda si impegna a contrastare l’inquinamento e lo fa producendo i suoi prodotti attraverso il riutilizzo della plastica. Più di 60 milioni di bottiglie d’acqua di plastica infatti, hanno trovato nuova vita trasformate in borse o scarpe. Anche le sue scatole da scarpe, che sono biodegradabili e realizzate con materiale riciclato, vengono spedite senza imballaggio aggiuntivo grazie alla robustezza che le contraddistingue.

rothys - piattaforme eCommerce

Gli eCommerce sviluppati sulla piattaforma WIX sembrano invece essere accomunati principalmente da un elemento che contraddistingue questa piattaforma: il design.

Gli eCommerce sviluppati con WIX infatti si contraddistinguono spesso per la grande importanza riservata alle immagini e al design. Ecco alcuni esempi.

Indian Summer

Indian Summer è un brand che vende costumi da bagno. Navigando nelle pagine del sito è possibile vedere la grande rilevanza data alle immagini dei prodotti, unitamente a questo aspetto però nel sito è evidenziata la mission del brand che vede nel loro impegno verso soluzioni sostenibili ​​il loro valore aggiunto. Il brand persegue questo scopo attraverso l’uso di confezioni ecologiche e biodegradabili dei loro prodotti.

indiansummerthelabel - piattaforme eCommerce

Coal and Canary

Un altro eCommerce sviluppato con WIX è Coal and Canary un brand di profumatori per ambiente che si contraddistingue per un ampio uso di immagini luminose dai colori sgargianti.

La mission principale di questo brand è quella di costruire una forte community di clienti fidelizzati, infatti sul sito si ha la possibilità di iscriversi al loro programma fedeltà e alla lista e-mail VIP e si può affermare che la loro strategia sia vincente rispetto al loro obiettivo, in quanto si stima che il 50% delle vendite dell’eCommerce provenga da clienti abituali.

Altre caratteristiche di questo eCommerce sono:

  • la chat online per l’assistenza dei clienti
  • la sezione dedicata alle testate che hanno parlato del brand
  • la sezione dedicata alle recensioni dei clienti

coalandcanary

Woocommerce invece, per cui si contano almeno 5 milioni di negozi online che hanno scelto questa piattaforma, poiché questo è il numero di installazioni attive del plug-in WooCommerce gratuito, è sicuramente la piattaforma di eCommerce più popolare e ad usare questa piattaforma troviamo alcuni siti particolari da cui è bene prendere spunto. Ecco quali.

Garantia

Garantia è un brand che vende accessori per il giardinaggio che pone particolare attenzione alla sostenibilità e lo fa scegliendo di utilizzare plastica riciclabile. L’ispirazione da trarre da questo brand però, non si limita all’approccio ecologico che viene fatto, ma anche al modo di presentarsi agli utenti.

Il brand infatti, grazie ad un menu di navigazione posto in alto mostra subito e chiaramente agli utenti quali sono le categorie di prodotti acquistabili che è possibile trovare sul sito e questa trasparenza si ritrova come caratteristica primaria lungo tutta la navigazione del sito.

Infatti in maniera altrettanto trasparente, sono visibili i prezzi dei prodotti in vendita ben chiari sopra le immagini di ciascun prodotto e visibili ancor prima di cliccare sul singolo pezzo. Anche qui troviamo in risalto le recensioni dei clienti visionabili attraverso un link a Trustpilot ben visibile perché posizionato in alto sotto al meny.

garantiauk - piattaforme eCommerce

Certified Comic Shop

Lo shop che si caratterizza per un un layout intuitivo ed un aspetto professionale, trova la sua mission nell’aiutare gli appassionati di fumetti a trovare prodotti di alta qualità.

Grazie ad un’estetica gradevole e una navigazione semplice e ottimizzata, gli utenti che atterrano sul sito vengono facilmente condotti  lungo il percorso designato.

A caratterizzare questo eCommerce è infine la ricerca avanzata che offre all’utente la possibilità di trovare facilmente il materiale desiderato, rendendo l’user experience ulteriormente ottimizzata.

certifiedcomic - piattaforme eCommerce

 April Soderstrom 

Questo marchio di gioielli offre un elemento molto importante da cui prendere ispirazione: la social proof, ovvero quel concetto psicologico che nel marketing, viene applicato per dimostrare la popolarità o l’usabilità di un brand tra i consumatori, influenzando così le decisioni di acquisto.

Per farlo inseriscono delle immagini con volti noti come Giselle Bundchen, Tom Brady e Bryce Harper legati al marchio. Scorrendo la pagina infatti l’utente che atterra nel sito avrà modo di vedere una sequenza di foto provenienti da instagram e in aggiunta a questo troverà una sezione dedicata alle pubblicazioni del brand tra le testate più note come Elle, People, InStyle e altro.

aprilsoderstrom - piattaforme eCommerce

April Soderstrom - piattaforme eCommerce

Dopo alcuni esempi di eCommerce sviluppati sulla piattaforma Woocommerce, arriviamo a vederne infine altri, sviluppati sulla piattaforma Magento, anche questa una delle piattaforme eCommerce più utilizzate.

Ecco alcuni esempi da cui trarre ispirazione.

Cox & Cox

Cox & Cox è un brand che vende elementi di arredo. Atterrando sull’eCommerce di Cox & Cox si ha da subito evidenza delle priorità del brand, visibili attraverso le scelte compiute nella progettazione dello stesso eCommerce.

In questo caso, sul sito fin dalla parte alta dell’homepage è infatti possibile visualizzare da subito un box che invita gli utenti a iscriversi alla  mailing list dell’azienda e come spinta all’iscrizione viene offerto in cambio anche uno sconto del 20% sul primo ordine. Elemento che sottolinea l’importanza per il brand di costruire una mailing list.

coxandcox

Boodles

Boodles è un marchio inglese che vende prodotti di gioielleria. A caratterizzare questo brand è la narrazione che questo fa rispetto al lavoro dei propri artigiani.

All’interno dell’eCommerce è infatti possibile trovare una sezione dedicata all’artigianato dove si può vedere attraverso un video il processo che porta alla realizzazione dei gioielli, a partire dal disegno degli stessi. Un modo questo, per coinvolgere sempre di più l’utente nel mondo del brand, facendo conoscere ed apprezzare ogni aspetto che porta al prodotto finale offerto.

Un altro aspetto da cui prendere ispirazione è la possibilità di entrare in contatto con il brand che il sito offre, attraverso l’avvio di una chat dal vivo.

boodles - piattaforme eCommerce

Nike

Ad essere stato sviluppato su piattaforma Magento è anche l’eCommerce di Nike, lo storico brand di indumenti sportivi che caratterizza il suo eCommerce per la grande facilità di muoversi al suo interno da parte dell’utente.

Un elemento questo da cui prendere spunto, proprio come quello del targeting geografico, utilizzato nell’eCommerce per poter indirizzare i visitatori verso il negozio più vicino alla loro posizione.

Altri elementi degni di nota da cui trarre spunto sono:

  • le categorie (uomo, donna, bambino, outlet e collezioni) subito ben in vista nel menu in alto per rendere facile e intuitiva l’esperienza dell’utente sul sito;
  • l’invito a scaricare l’app del brand, visibile scorrendo la pagina;
  • il pop-up che appare dopo pochi secondi per iscriversi alla newsletter.

nike

Warby Parker

Warby Parker è un  fornitore specializzato di occhiali che caratterizza il suo eCommerce per facilità d’uso e accessibilità e a quest’ultima caratteristica riservano un’attenzione particolare, dedicandovi anche una pagina dell’eCommerce.

Tra gli altri elementi per cui si contraddistingue e da cui è possibile prendere spunto troviamo poi due peculiarità del brand:

  • il grande coinvolgimento degli utenti, coltivato anche attraverso quiz cui l’utente sceglie la montatura adatta tra quelle a disposizione;
  • la prova gratuita offerta al cliente che può ordinare e provare fino a cinque montature senza acquistarle finché non è sicuro che il prodotto sia quello in linea con le proprie esigenze.

warbyparker

S’Well Bottle

S’Well Bottle è un marchio che vende bottiglie e contenitori. A caratterizzare l’eCommerce del brand troviamo l’intuitività del sito che accompagna l’utente fin da subito, permettendogli di navigare facilmente attraverso diverse sezioni, mostrate nel menu in alto.

Tramite il menu infatti, l’utente è subito indirizzato verso il prodotto più in linea con la sua ricerca trovando una divisione che va dal bere al mangiare al living. Altro aspetto importante da cui prendere spunto sono le immagini dei loro prodotti a cui viene dato particolare risalto e che risulta subito utile per esplicare chiaramente attraverso le immagini le diverse funzionalità ed usi dei prodotti.

swell - piattaforme eCommerce

Helly Hansen

Un altro brand che ha scelto Magento tra le diverse opzioni di piattaforme eCommerce è Helly Hansen, un brand che vende capi di abbigliamento per sportivi.

A caratterizzare questo eCommerce troviamo l’attenzione alla categorizzazione delle diverse sezioni del sito, divise prima di tutto per le categorie uomo, donna, bambino e accessori e successivamente in sottocategorie divise per tipologia di capo o accessorio. Una divisione ed un ordine che rende il percorso dell’utente il più facile e fluido possibile migliorando la user experience dei loro clienti che sono sia il grande pubblico che gli atleti professionisti.

hellyhansen - piattaforme eCommerce

Sigma

Il brand di cosmetici Sigma si caratterizza utilizzando social proof e influencer marketing. Proprio agli influencer dedica infatti una pagina dell’eCommerce attraverso cui mostrando i look realizzati da loro invita gli utenti ad “acquistare il look”.

Allo stesso tempo, invita gli utenti a condividere i loro contenuti utilizzando gli hashtag ufficiali #sigmabeauty e #sigmabrush per comparire tra i contenuti legati al brand.

sigmabeauty

The New Craftsmen

Il brand che vende elementi di arredo, si contraddistingue per porre in primo piano sull’eCommerce non solo i prodotti in vendita, ma anche i produttori degli stessi, che attraverso una pagina dedicata e facilmente raggiungibile dal menù principale del sito, vengono presentati al pubblico tramite:

  • la loro storia;
  • le loro immagini;
  • il processo di produzione usato per i prodotti;
  • una sezione dedicata allo storytelling attraverso domande e risposte;
  • le foto dei prodotti realizzati dai loro con i relativi prezzi e la possibilità di procedere all’acquisto.

Un altro elemento a cui prestare attenzione è inoltre il pop-up che appare dopo pochi secondi di navigazione sul sito attraverso cui l’utente viene invitato a iscriversi alla newsletter con un testo che riporta “Iscriviti alla nostra newsletter per essere il primo a scoprire i nostri ultimi lanci di prodotti, ascoltare le storie dei produttori e ricevere inviti alle anteprime nel nostro showroom Mayfair.”

Attraverso questo elemento è possibile comprendere come la raccolta dei contatti e la condivisione anche tramite e-mail di contenuti legati non solo ai prodotti, ma alla storia ad essi collegata attraverso i “creatori” degli stessi, rappresenti un punto fondamentale della comunicazione che il brand intende intraprendere con i suoi clienti o prospect.

thenewcraftsmen piattaforme eCommerce

Piattaforme eCommerce: conclusioni

Come abbiamo potuto vedere fino a qui, sono diverse le modalità attraverso le quali un brand può caratterizzarsi e le scelte che è possibile compiere nella propria strategia riscontrabili all’interno di un eCommerce.

Possiamo però affermare che ci sono alcuni elementi da cui è comunque sempre preferibile prendere spunto per la creazione del proprio eCommerce, a prescindere dalle piattaforme eCommerce attraverso cui si sceglie di realizzare il proprio shop online, e queste possono essere sintetizzate in:

  • immagini di alta qualità;
  • un buon design;
  • un’ottima user experience;
  • testi ben realizzati e ottimizzati in ottica SEO per le pagine del sito e dei prodotti;
  • una buona strategia di storytelling in grado di raccontare l’azienda e i suoi valori;
  • una strategia che includa social proof, influencer marketing e recensioni dei clienti come leve all’acquisto;
  • includere strategie di fidelizzazione del cliente al brand;
  • comunicare bene e distinguersi per le scelte etiche e sostenibili fatte dall’azienda;
  • usare la pagina “chi siamo” per facilitare la narrazione del brand;
  • includere una buona politica del reso che soddisfi i clienti e faciliti il processo di reso;
  • offrire una navigazione chiara e fluida agli utenti;
  • mostrare sempre i prodotti correlati per aumentare le probabilità di conversione;
  • offrire molteplici modalità di pagamento in fase di check out;
  • utilizzare pop-up o spazi sulle pagine dell’eCommerce dedicati alla raccolta delle e-mail degli utenti per creare una buona lista per l’e-mail marketing.

In ultimo, unitamente a tutti questi aspetti, ma non meno importante si inserisce la personalizzazione, un elemento che rappresenta forse quello più importante da tenere in considerazione per andare incontro alle esigenze manifestate dagli utenti e ad un  miglioramento del tasso di conversione delle vendite.

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Nutella, podcast e Spotify: le notizie Ninja della settimana

Il mondo sembra diventare sempre più piccolo: guardiamo serie TV coreane e ascoltiamo musica di artisti di ogni parte del globo.

Allo stesso modo, per i nostri business diventa importantissimo raggiungere clienti in ogni parte del pianeta. Pensa che solo su Shopify, ben il 39% dei merchant italiani vende all’estero (abbiamo approfondito un po’ di numeri in questa intervista al Country Manager).

La digitalizzazione fortemente spinta dagli avvenimenti degli ultimi anni non si ferma qui: sono le stesse grandi piattaforme (come sta facendo TikTok con le PMI), che forniscono tutorial e strumenti per aiutare le imprese a raggiungere pubblico e clienti; il 51% delle persone che ha visualizzato contenuti di PMI su TikTok li ha condivisi con parenti o amici e il 36% ha fatto un acquisto.

E anche i nuovi canali, come i podcast, diventano veicolo privilegiato dei brand che vogliono avvicinarsi sempre più alle persone, costruendo delle relazioni.

Un mondo più “vicino e piccolo”, con tantissime nuove strade da percorrere.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Shopify: i numeri dei merchant italiani

Nel 2021, più di 11 milioni di consumatori nel mondo hanno acquistato da un negozio italiano su Shopify, per un totale di oltre il 28% del traffico verso gli store Shopify tricolore proveniente, in media, da 5 mercati internazionali, con Stati Uniti in pole position, seguiti da Germania e Francia.

shopify statistiche - notizie ninja

Altri dati e opportunità per i merchant di espandersi in nuovi mercati e far crescere gli affari a livello internazionale, nella chiacchierata con Paolo Picazio, Country Manager Italia di Shopify.

Le notizie Ninja: il programma di TikTok per le PMI

Gli utenti italiani di TikTok sono molto interessati ai contenuti delle piccole e medie imprese e sulla piattaforma ne scoprono sempre di nuovi e trasversali.

notizie - tiktok-pmi

Il 51% di chi si è imbattuto in contenuti di PMI li ha condivisi con parenti o amici e il 36% ha fatto un acquisto.

“Seguimi” è il progetto educativo multicanale pensato per supportare le PMI a promuovere il proprio business su TikTok

Spotify prende Casa a Milano

L’11 ottobre abbiamo partecipato all’inaugurazione dei suoi uffici nel financial district cittadino in via Joe Colombo 4, che offrono una nuova Casa a più di 100 dipendenti di oltre 10 diverse nazionalità.

 

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Hanno preso parte anche all’evento anche la cantautrice e creator Francesca Michielin e Sans Soucis.

Gli italiani amano i podcast

Gli ascoltatori di podcast raggiungono nel 2022 quota 36% (circa 11,1 milioni di utenti tra i 16-60enni, cioè ben 1,8 milioni in più rispetto ad un anno fa), con una crescita significativa rispetto al 31% registrato nel 2021.

podcast dati

Puoi leggere qui i trend e il reportage della settima edizione del Festival del Podcasting che ha coinvolto complessivamente quasi 900 partecipanti tra podcaster alle prime armi, professionisti del mondo digital audio, editori e rappresentanti delle piattaforme.

Le altre notizie da leggere su Ninja

La Creator Week 2022 di Meta

Si terrà nella prima metà di novembre di quest’anno.

L’evento è stato pensato per aiutare i creatori a capire meglio come utilizzare gli strumenti di Facebook e Instagram per costruire una presenza online e monetizzare il proprio lavoro.

INFLUENCE DAY: sconto per i Ninja

Un evento per approfondire il mondo dell’influencer marketing attraverso gli occhi e le voci dei protagonisti del settore. Puoi partecipare con uno sconto dedicato alla nostra community.

La Limited Edition di Nutella

Nutella compie 59 anni e presenta 59 nuovi vasetti in edizione limitata.

Il brand, famoso in tutto il mondo per la sua inconfondibile crema al cacao e nocciole, da sempre ispira le persone a vivere il lato bello della vita. È proprio da questo insight che nasce la Limited Edition “Nutella Con Te”.

nutella

Una collezione speciale che racconta piccoli e grandi fatti accaduti nel mondo dal 1964 – anno di nascita del marchio – ad oggi. Cambiamenti storici che hanno arricchito le nostre vite, aneddoti per rievocare emozioni e forti ricordi.

Nuovo logo e identità per Coppertone

Coppertone è stato il primo marchio di prodotti solari lanciato nel mercato statunitense.

Qualche giorno fa, il gigante della crema solare ha introdotto un nuovo logo, insieme ad una brand identity e un packaging aggiornati, che portano la firma di Pearlfisher.

notizie ninja rebranding coppertone

Appuntamenti

Formazione, capitale umano, trasformazione digitale e innovazione: saranno le parole chiave indispensabili per le aziende nel 2023.

Ne parleremo mercoledì 19 ottobre alle ore 13:00 durante il primo appuntamento del nuovo ciclo di tavole rotonde dedicate al mondo Corporate, pensato per aiutare Head of People & Culture e Responsabili Formazione a rendere le aziende a prova di futuro.

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