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creare contenuti ottimizzati per la ricerca

Scrittura SEO: 7 passi per creare contenuti ottimizzati per la ricerca

Come si creano contenuti ottimizzati per la SEO? L’ottimizzazione per i motori di ricerca è molto più della semplice scrittura. Tuttavia, non è possibile fare SEO senza scrivere. È un aspetto cruciale che ci aiuta a comparire nei risultati di ricerca.

LEGGI ANCHE: I SEO tool indispensabili nel 2023 (anche se sei alle prime armi)

Cos’è la scrittura SEO? Come si fa a scrivere per i motori di ricerca e allo stesso tempo per le persone che li utilizzano? Esiste un processo che chiunque può seguire per diventare un migliore scrittore SEO?

Proviamo a rispondere a queste domande.

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Cosa significa “scrivere per la SEO”

La scrittura SEO è il processo di scrittura di contenuti con l’intento di posizionarsi sulle pagine di un motore di ricerca, ad esempio Google.

Per farlo, è necessario concentrarsi su tre aspetti:

  1. Sapere di cosa hanno bisogno le persone quando cercano la vostra parola chiave di destinazione (cioè, conoscere l’intento di ricerca – il search intent).
  2. Creare la migliore risposta possibile a una determinata query.
  3. Presentare la risposta in modo che sia facile da leggere e da capire.

Oltre a questo, è importante anche comprendere le basi degli elementi SEO on-page, come i meta tag, l’alt text delle immagini e i link interni.

Partiamo da qui: perché dovrebbe interessarci il SEO Writing?

LEGGI ANCHE: SEO Copywriting: scrivi contenuti migliori, ottieni risultati migliori

Perché scrivere per la SEO è importante

La scrittura SEO è importante perché si stima che Google effettui 3,5 miliardi di ricerche al giorno. Ciò significa che i vostri clienti utilizzano sicuramente Google per trovare informazioni.

Inoltre, una volta posizionati sulle prime pagina di Google per le parole chiave che ci interessano, otterremo traffico gratuito, ricorrente e altamente rilevante per il nostro sito web.

Mentre i costi della pubblicità a pagamento aumentano e il coinvolgimento sui social media diventa sempre più difficile da ottenere, il traffico organico continua a dominare come uno dei canali di marketing più importanti in cui un’azienda moderna possa investire.

Come si fa a ottenere l’agognato posizionamento organico alla prima pagina del motore di ricerca?

creare contenuti ottimizzati per la ricerca serp

Sette step per creare contenuti ottimizzati per la ricerca

Come detto in precedenza, per creare contenuti ottimizzati bisogna conoscere la parola chiave per la quale vogliamo essere raggiunti ed è importate sapere a chi vogliamo rivolgerci. Partendo da qui, possiamo individuare alcuni passi per creare contenuti ottimizzati per la ricerca sui motori.

1. Analizza le SERP per le parole chiave che ti interessano

Siamo partiti dicendo che scrivere per la SEO implica la comprensione dell’intento di ricerca. L’intento di ricerca è l’intenzione che un persona ha in mente quando digita una query. per semplificare, se qualcuno cerca “i migliori ristoranti vicino a me”, la sua intenzione è quella di trovare un buon ristorante vicino alla sua posizione attuale.

Sembra semplice, ma può essere sorprendentemente facile sbagliare. E se si sbaglia, non si ha alcuna speranza di posizionarsi correttamente nei risultati di ricerca, indipendentemente dalla qualità dei contenuti.

Facciamo un esempio per una ricerca per la quale è possibile ottenere un risultato ambiguo. Con la query “consigli per parcheggiare il camper“, l’utente starà cercando suggerimenti su come ottimizzare lo spazio nella sua autorimessa o una lista di indicazioni sugli spazi adibiti per lo scopo?

Comprendere il search intent di una query è assolutamente necessario per farsi raggiungere facilmente da chi cerca i nostri servizi.

2. Predisponi una scaletta per creare contenuti ottimizzati

La creazione di una scaletta dei contenuti è un passo fondamentale nella scrittura SEO. Una bozza rende il processo di scrittura più veloce e più facile, garantendo al contempo un elevato livello di controllo della qualità.

Parte del processo di stesura è l’inserimento di dettagli cruciali per la SEO, come le domande più comuni che le persone pongono quando cercano una determinata parola chiave.

Un’altra parte del processo consiste nel determinare il titolo e i sottotitoli, gli obiettivi e l’approccio dell’articolo. Che cosa rende il nostro articolo diverso o migliore di tutti gli altri?

In questo articolo trovi una serie di suggerimenti utili per costruire una struttura valida per l‘ottimizzazione SEO e il posizionamento sui motori di ricerca.

3. Prepara una bozza

Quasi tutti i grandi articoli iniziano con una bozza. Perché?

Perché la bozza ci aiuta a perfezionare le idee prima di completare la fase di ricerca. Inoltre, aiuta a definire il flusso dei contenuti e ci dà la possibilità di cambiare e rivedere facilmente le cose senza avere la sensazione di ricominciare da capo dopo aver ottenuto un prodotto finito.

Nessuna fretta, quindi. Parti dalla brutta copia.

La bozza è il momento perfetto per scrivere a ruota libera senza preoccuparsi troppo di rendere perfette le parole o di formattare tutto. Basta mettere sulla pagina la sostanza del contenuto e rifinire prima della pubblicazione.

LEGGI ANCHE: SEO per il Metaverso: le nuove strategie di Content Marketing

4. Chiedi feedback e rivedi la bozza

Anche se non è sempre possibile, ricevere un feedback sulla bozza è una delle operazioni più utili. Quando scriviamo, spesso abbiamo difficoltà ad accorgerci di errori, dimenticanze e refusi; dato che due occhi vedono sempre meglio di quattro, una revisione esterna può aggiungere valore al risultato.

Possiamo richiedere feedback a nostri collaboratori e/o membri del team (se ne abbiamo); meglio ancora chiedere pareri a un pubblico interessato. Un gruppo di settore su Facebook o una lista di contatti email potrebbero essere perfetti supervisori e offrirci feedback e spunti che non avevamo preso in considerazione. In più, le risposte potrebbero contenere informazioni (preziosissime) che, per determinati motivi, ancora non si trovano su Google, garantendo al nostro contenuto un taglio unico.

scrivere per creare contenuti SEO ottimizzati

5. Crea l’articolo vero e proprio

Siamo partiti dalla struttura, abbiamo creato una bozza, l’abbiamo sottoposta a revisione e rivista.

Ora è il momento di “dare una lucidata” al contenuto per migliorarne notevolmente la qualità. Ci si può affidare ovviamente a un editor esterno, ma non in tutti casi (leggi, economicamente) può risultare la soluzione più conveniente.

La mossa più rapida è, solitamente, fare da sé. Da dove dovremmo partire?

Quando si creano contenuti SEO, l’obiettivo fondamentale da perseguire è fornire la miglior risposta possibile con il minor numero di parole possibile, in un formato facile da leggere.

Per raggiungere lo scopo, iniziamo col porci queste domande:

  1. La risposta che fornisco è la migliore possibile?
  2. La sto spiegando in modo semplice?
  3. Chi ha poco tempo a disposizione, riuscirà a trovare ciò che sta cerando?

Arrivare dritti al punto è quindi una strategia vincente: i contenuti facilmente assimilabili sono suddivisi in titoli e sottotitoli, con un puntuale uso del grassetto e del corsivo per far risaltare i punti chiave.

Attenzione particolare va poi posta anche sulla lunghezza delle frasi, in modo da mantenere l’attenzione alta con brevi definizioni.

Una buona abitudine in questo senso è utilizzare foto, video ed elenchi puntati per evitare un blocco di testo troppo lungo. Inoltre, la presenza di contenuti multimediali può favorire il punteggio SEO complessivo dell’articolo.

Un altro aspetto importante è quello di evitare troppi tecnicismi e termini complessi: è bene essere precisi, ma è fondamentale utilizzare un linguaggio semplice.

6. Imposta gli elementi SEO di base per creare contenuti ottimizzati

Sebbene poter contare su un ottimo contenuto sia un grande passo per posizionarsi su Google, ci vuole qualcosa di più per raggiungere buone posizioni nella SERP (e il proprio pubblico).

Alcuni degli elementi indispensabili della SEO on-page sono:

  • Title tag
  • Meta description
  • URL ottimizzato
  • Testo alternativo nelle immagini

Gli elementi da ottimizzare sono molti altri. Se vuoi approfondire la questione della SEO on Page, ti consiglio di dare un’occhiata qui.

7. Inserisci e aggiorna i link interni

Dopo la pubblicazione del post, è utile aggiungere sempre dei link interni da altre pagine del sito al nuovo articolo, per aiutare i motori di ricerca e gli utenti a raggiungerlo.

Questo non solo rende il sito più user friendly, ma aiuta anche Google a scansionarlo e a stabilire l’argomento della nuova pagina (tramite l’anchor text) per indicizzarla correttamente.

Un modo semplice per identificare rapidamente le opportunità di link interni è l’operatore di ricerca di Google, site:. Si utilizza digitando in Google “site:yoursitehere.com [parola chiave correlata]“.

In questo modo riuscirete a identificare gli articoli pertinenti e a creare i necessari collegamenti tra i contenuti.

LEGGI ANCHE: 7 cose da sapere su ChatGPT prima di utilizzarlo per i contenuti e per la SEO

Conclusioni sulla creazione di contenuti ottimizzati per la ricerca

La scrittura SEO si può quindi semplicemente ricondurre alla creazione della migliore risposta possibile a una determinata domanda, presentata in modo da essere facilmente comprensibile e scorrevole.

Se riesci a ottenere questo risultato implementando le best practice SEO on-page di base, avrai padroneggiato l’aspetto contenutistico della SEO.

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sostenibilità e aziende report shopify

Il futuro degli acquisti è sempre più sostenibile: i dati del report Conscious Commerce

La consapevolezza dei cambiamenti climatici è ormai preponderante nelle scelte d’acquisto dei consumatori di tutto il mondo. Il 62% di essi, infatti, non è disposto a scendere a compromessi in termini di sostenibilità, neppure durante questo periodo di incertezza economica. Ad affermarlo è Shopify, che a questo proposito ha condotto un sondaggio online insieme a Sapio Research.

Dalla ricerca è nato il report “Conscious Commerce”, che rivela come i consumatori e le aziende stiano continuando a impegnarsi in pratiche sostenibili, incentivando soluzioni come le spedizioni a zero emissioni di carbonio e ponendo attenzione a pratiche favorevoli per il clima, nonostante la crisi dettata da un aumento del costo della vita e la riduzione del budget di spesa.

L’82% dei merchant intervistati a livello globale ha inoltre dichiarato come, a loro avviso, ci sia una forte correlazione tra la sostenibilità e il miglioramento delle stesse prestazioni aziendali, ovvero di come le pratiche sostenibili siano ormai imprescindibili dal successo aziendale.

LEGGI ANCHE: Gli italiani online sono più vecchi ma amano i video. I dati del Report di We Are Social 2023

Stacy Kauk, Head of Sustainability di Shopify, dichiara: “Questo report dimostra che la consapevolezza circa la situazione climatica sta guidando le decisioni di acquisto dei consumatori, anche in circostanze economiche difficili. È quindi nell’interesse di tutti implementare pratiche sostenibili, come l’adozione di un approccio “a basso o nullo spreco” per la produzione e l’offerta di spedizioni a zero emissioni. Ci auguriamo che un sempre maggior numero di aziende si unisca a noi nello sviluppo di tecnologie innovative per la rimozione del carbonio, che fa parte del nostro obiettivo di invertire la rotta nel cambiamento climatico”.

sostenibilità

I consumatori non cedono sulla sostenibilità nonostante il carovita

A livello globale, molti consumatori mettono le pratiche green al primo posto e il 54% fa già acquisti sostenibili, scegliendo per esempio retailer che offrono spedizioni a zero emissioni.

Il report evidenzia come in tutto il mondo i consumatori stiano cambiando attivamente le proprie abitudini d’acquisto, facendo scelte che abbiano un impatto positivo sul pianeta come eliminare gli acquisti superflui (35%)scegliere prodotti con imballaggi riciclabili o ecocompatibili (24%) fare acquisti a livello locale (24%).

Si tratta di una tendenza in costante aumento, anche se il 38% dei consumatori si è dichiarato cauto nello spendere (il 45% in Italia) a causa dell’aumento del costo della vita.

L’Europa è inoltre al primo posto nel mondo in materia di acquisti consapevoli: guardando all’Italia, è emerso come il 64% dei consumatori italiani faccia acquisti in modo sostenibile e ha in programma di continuare a farlo, mentre il 37% degli intervistati è disposto a spendere persino di più per comprare da un marchio sostenibile – soprattutto Millennials (46%) e Gen Z (38%).

E sono infatti proprio le generazioni più giovani a guidare la rivoluzione dello shopping consapevole, spinte dall’urgenza nei confronti del cambiamento climatico: il 59% della Gen Z e il 61% dei Millennial a livello globale fa già acquisti sostenibili, mentre il 31% di entrambe le fasce d’età vuole essere ancora più sostenibile quest’anno.

Il costo è il principale ostacolo alla sostenibilità per le imprese

Alcune aziende rivelano che il costo è il principale ostacolo verso una maggiore sostenibilità, con particolare riferimento alle aziende più grandi, che possono avere vincoli più complessi nella catena di approvvigionamento. E infatti, se il 40% delle aziende con 1-50 dipendenti lo indica come un vero e proprio ostacolo, la percentuale cresce al 48% per le aziende più grandi (501-1.000 dipendenti).

Anche se i costi possono rappresentare un ostacolo, soprattutto in questo periodo, i retailer più grandi sono tuttavia i più propensi (46%) a considerare l’attuale panorama economico come un’opportunità per accelerare i propri programmi rivolti alla sostenibilità.

In futuro, infatti, chi sarà più attento al clima non solo riceverà un maggiore interesse da parte dei consumatori, ma rappresenterà anche un vantaggio economico per le aziende stesse.

Campagne marketing riciclo

Chat bubble made of recycled paper on green background. Reuse, reduce and recycle writes on the chat bubble. Horizontal composition with copy space.

Le aziende stanno trovando nuovi modi per creare pratiche sostenibili per i loro clienti

Le iniziative sostenibili sono accolte con favore dai consumatori, soprattutto perché quasi la metà (45%) a livello globale dichiara di essere disposta a pagare un sovrapprezzo se questo porta alla riduzione della propria impronta di carbonio.

Due pratiche sostenibili molto diffuse tra le aziende sono, ad esempio, il riciclaggio in negozio, offerto dal 37% delle aziende italiane, e i programmi di sostenibilità in cui una percentuale delle vendite viene devoluta a organizzazioni no-profit (attuati dal 32% delle PMI italiane).

Ma i retailer possono anche utilizzare strumenti come l’app Planet di Spotify, che può essere utilizzata per azzerare le emissioni delle spedizioni. L’applicazione calcola le emissioni stimate per ogni ordine e consente ai merchant di abbatterle finanziando le società sostenute da Shopify che si occupano di rimuovere le emissioni di carbonio.

Planet ha già neutralizzato le emissioni di spedizione di oltre 7 milioni di ordini con una rimozione di carbonio ad alta qualità, per un totale di oltre 6.000 tonnellate di carbonio.

È possibile consultare il rapporto completo qui.

gpt-4

OpenAI lancia GPT-4: la nuova generazione di Intelligenza Artificiale

OpenAI lancia GPT-4, il nuovo potente modello di intelligenza artificiale per la comprensione di immagini e testi che l’azienda definisce “l’ultima pietra miliare nel suo sforzo di scalare il deep learning“.

GPT-4 è disponibile da oggi per gli utenti paganti di OpenAI tramite ChatGPT Plus (con un limite di utilizzo), mentre gli sviluppatori possono iscriversi a una lista d’attesa per accedere alle API.

GPT-4

Il prezzo è di 0,03 dollari per 1.000 token “prompt” (circa 750 parole) e 0,06 dollari per 1.000 token “completion” (sempre circa 750 parole). I token rappresentano il testo grezzo; ad esempio, la parola “fantastico” sarebbe suddivisa nei token “fan”, “tas” e “tic”.

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I token del prompt sono le parti di parole immesse nel GPT-4, mentre i token del completamento sono il contenuto generato dal GPT-4.

LEGGI ANCHE: Google risponde a ChatGPT: 20 nuovi prodotti di AI nel 2023

OpenAI lancia GPT-4

A quanto pare, GPT-4 si è nascosto in bella vista: Microsoft ha confermato che Bing Chat, la sua tecnologia per chatbot sviluppata in collaborazione con OpenAI, funziona già con GPT-4.

Tra gli altri primi utilizzatori c’è Stripe, che usa GPT-4 per scansionare i siti web delle aziende e fornire un riepilogo al personale dell’assistenza clienti. Duolingo ha integrato il GPT-4 in un nuovo livello di abbonamento per l’apprendimento delle lingue. Morgan Stanley sta creando un sistema alimentato dal GPT-4 che recupera informazioni dai documenti aziendali e le fornisce agli analisti finanziari.

gpt-4 waitlist

Cosa fa GPT-4

GPT-4 è in grado di generare testo e di accettare input di immagini e testo (un miglioramento rispetto a GPT-3.5 che accettava solo testo) e ottiene prestazioni di “livello umano” in vari benchmark professionali e accademici.

Ad esempio, GPT-4 ha superato un esame di abilitazione alla professione forense simulato con un punteggio medio del 10% dei partecipanti al test.

OpenAI ha impiegato sei mesi per “allineare iterativamente” il GPT-4 utilizzando le lezioni di un programma interno di test, ottenendo i “migliori risultati di sempre”. Come i precedenti modelli GPT, GPT-4 è stato addestrato utilizzando dati disponibili pubblicamente, compresi quelli provenienti da pagine web pubbliche, nonché dati concessi in licenza da OpenAI.

OpenAI ha anche collaborato con Microsoft per sviluppare un “supercomputer” da zero nel cloud Azure, che è stato utilizzato per addestrare il GPT-4.

Le differenze con GPT-3

chatgpt per la seo screen

In una conversazione informale, la distinzione tra GPT-3.5 e GPT-4 può essere sottile“, ha scritto OpenAI in un post sul blog.

Le differenze emergono quando la complessità è maggiore e raggiunge una soglia sufficiente: GPT-4 è più affidabile, creativo e in grado di gestire istruzioni molto più complesse di GPT-3.5“.

Senza dubbio, uno degli aspetti più interessanti di GPT-4 è la sua capacità di comprendere le immagini e il testo. GPT-4 è in grado di interpretare immagini relativamente complesse, ad esempio di identificare un adattatore per cavo Lightning da una foto di un iPhone collegato.

La capacità di comprensione delle immagini non è ancora disponibile per tutti i clienti OpenAI, che la sta testando con un solo partner, Be My Eyes, per iniziare. La nuova funzione di  è in grado di rispondere a domande sulle immagini che le vengono inviate. L’azienda spiega come funziona in un post sul blog:

Se un utente invia una foto dell’interno del proprio frigorifero, non solo sarà in grado di identificare correttamente cosa c’è dentro, ma anche di estrapolare e analizzare cosa si può preparare con quegli ingredienti“. Lo strumento può quindi anche offrire una serie di ricette per quegli ingredienti e restituire una guida passo-passo su come prepararli“.

LEGGI ANCHE: 7 cose da sapere su ChatGPT prima di utilizzarlo per i contenuti e per la SEO

L’adattabilità di GPT-4

Con GPT-4, OpenAI sta introducendo una nuova funzionalità API, i messaggi “di sistema”, che consentono agli sviluppatori di prescrivere lo stile e i compiti descrivendo indicazioni specifiche. I messaggi di sistema, che in futuro arriveranno anche in ChatGPT, sono essenzialmente istruzioni che stabiliscono il tono e i limiti delle successive interazioni dell’intelligenza artificiale.

Ad esempio, un messaggio di sistema potrebbe recitare: “Sei un tutor che risponde sempre in stile socratico. Non dai mai la risposta allo studente, ma cerchi sempre di porre la domanda giusta per aiutarlo a imparare a pensare con la propria testa. Devi sempre adattare la domanda all’interesse e alle conoscenze dello studente, suddividendo il problema in parti più semplici fino a raggiungere il livello giusto per lui“.

Ma non è perfetto

Anche con l’introduzione dei messaggi di sistema e degli altri aggiornamenti OpenAI riconosce che GPT-4 è ben lungi dall’essere perfetto.

Continua ad avere “allucinazioni” sui fatti e a commettere errori di ragionamento, a volte con grande sicurezza.

GPT-4 generalmente non conosce gli eventi che si sono verificati dopo l’interruzione della maggior parte dei suoi dati (settembre 2021) e non impara dalla sua esperienza“, ha scritto OpenAI.

A volte può commettere semplici errori di ragionamento che non sembrano compatibili con la competenza in così tanti domini, o essere eccessivamente ingenuo nell’accettare dichiarazioni palesemente false da parte di un utente. E a volte può fallire in problemi difficili proprio come fanno gli esseri umani, ad esempio introducendo vulnerabilità di sicurezza nel codice che produce“.

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Splio Acquisisce Tinyclues

Splio acquisisce Tinyclues e diventa la prima piattaforma CRM intelligente potenziata dal Deep Learning

Splio, specialista del CRM e proprietario della piattaforma SaaS di Individuation® Marketing, ha annunciato l’acquisizione di Tinyclues, lo specialista del marketing predittivo nel SaaS, basato sul Deep Learning.

Questa acquisizione concretizza l’ambizione comune di permettere ai marchi di orchestrare un marketing iper-personalizzato semplice e su larga scala.

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Splio conta più di 400 marchi tra cui Decathlon, Pittarosso, QVC, Babaco Market, Piazza Italia, Capatoast, Conforama e Orange, e sta sviluppando dal 2021 la sua soluzione di Individuation® Marketing.

Questa soluzione, basata sul Machine Learning (IA), risponde alla duplice sfida del CRM di oggi: personalizzare la customer experience per ogni individuo, offrendo al contempo ai marketer una soluzione semplice per l’orchestration e il pilotaggio su larga scala.

La potenza tecnologica della piattaforma di Tinyclues aumenta di dieci volte la proposta di valore di Splio.

Recentemente premiato ai Sammy Awards, Tinyclues è infatti il motore predittivo più potente sul mercato perché è l’unico ad essere basato sul Deep Learning.

Consente l’elaborazione automatizzata di grandi volumi di dati di prima parte per prevedere con precisione il comportamento dei clienti. Più di un centinaio di marchi utilizzano quotidianamente Tinyclues, tra cui Veepee, Fnac, Accor, Samsung, Tiffany & Co e SNCF Connect.

Splio acquisisce Tinyclues per affermarsi come leader europeo

L’acquisizione di Tinyclues consente a Splio di affermarsi come leader europeo del CRM intelligente, grazie alla sua offerta di Individuation® Marketing, realizzabile in modo rapido e semplice in tutti i settori e per aziende di tutte le dimensioni.

Splio Acquisisce Tinyclues - 2

L’IA è diventata la nuova norma per conoscere meglio i clienti o personalizzare le comunicazioni marketing su larga scala, indipendentemente dal settore o dimensioni aziendali. L’individuation® Marketing basato sul Machine Learning è stata una prima risposta a queste sfide. La piattaforma di Tinyclues, basata sul Deep Learning, rafforza la nostra leadership e ci offre nuove opportunità di crescita, sia a livello settoriale che geografico“, ha affermato Mireille Messine, CEO di Splio.

Splio e Tinyclues condividono da tempo la stessa vision del CRM e la stessa ambizione del “one to one at scale” per i clienti. L’adesione a Splio consente alla nostra piattaforma di Deep Learning di esprimere tutto il suo potenziale, consentendo ai marchi di fare marketing predittivo, fino all’orchestration e all’activation dei clienti”, ha commentato David Bessis, CEO di Tinyclues.

A seguito di questa acquisizione, Splio ha ora 250 dipendenti in Europa e MEA e un portafoglio di 500 aziende clienti, che vanno dalle medie imprese ai grandi gruppi di vari settori (retail, ristorazione, telecomunicazioni, viaggi, ospitalità, tempo libero, ecc.), per un Annual Recurring Revenue superiore ai €30 Mio.

A proposito di Splio

Splio è una società del Martech con sede a Parigi. L’azienda conta 200 dipendenti, di cui 90 nel Product e R&D, e 5 uffici in Europa e MEA. Splio offre una piattaforma SaaS di Individuation® Marketing ai professionisti del customer marketing B2C, con un portafoglio clienti di oltre 400 marchi, che vanno dalle medie imprese ai grandi gruppi in quattro settori chiave (retail, e-commerce, ristorazione e telecomunicazioni).

Splio fa evolvere la Marketing Automation verso l’Individuation® Marketing per consentire alle aziende di attivare e ingaggiare ciascun cliente caso per caso in una relazione unica grazie all’IA.

La piattaforma di Individuation® Marketing si basa su un’innovazione senza uguali sul mercato, l’arbitraggio, responsabile di trasmettere ogni giorno in modo al 100% automatizzato la comunicazione più rilevante al canale più appropriato per ogni cliente.

Questo arbitraggio si differenzia in modo unico grazie al calcolo dell’optimum, a partire dalle sfide dell’azienda, dagli obiettivi e vincoli, ed appetiti di ciascun cliente.

Mireille Messine è la CEO di Splio e Grégory Chapron è il Co-Ceo. La società vanta dei seguenti investitori: Sofiouest, Ring Capital, BPI-FAN, Omnes, Seventure, Amundi PEF, BNP Paribas Développement e SWEN.

A proposito di Tinyclues

Tinyclues è una società del Martech che offre una soluzione di marketing predittivo basata sul Deep Learning. Acclamata dai suoi utenti, la soluzione è ora utilizzata da oltre un centinaio di marchi, tra cui Veepee, Fnac, Accor, Samsung, Tiffany & Co e SNCF.

L’IA all’avanguardia di Tinyclues analizza accuratamente i dati di prima parte in modo che i team CRM possano prevedere l’intenzione di acquisto dei propri clienti e lanciare campagne in pochi minuti.

Tinyclues ha ricevuto il Sammy Award 2021 come “Prodotto dell’anno” e il Martech Breakthrough Award come “Best Enterprise CRM Solution” nel 2021 e nel 2022. Tinyclues è nominato “Vendor to Watch” nel Magic Quadrant for Digital Marketing Analytics di Gartner e “Cool Vendor” nel Multichannel Marketing Report. Inoltre, G2 ha assegnato a Tinyclues le certificazioni “Users Love Us” e “High-Performer” nel 2021 e nel 2022.

Gli investitori di Tinyclues includono ISAI, Elaia, Alven Capital e EQT Ventures.

10 brand e 10 profili da seguire nel 2023 su Linkedin (secondo LinkedIn)

Più di 850 milioni di utenti, più di 59 milioni di pagine aziendali, eleggono LinkedIn una delle piattaforme professionali con più utenti sparsi per il mondo.

LinkedIn è da sempre conosciuto come il social media dedicato alla professionalità e alla ricerca del lavoro dei sogni, ma non dobbiamo dimenticarci, come ogni social media che si rispetti, che è in grado di dettare trend e creare conversazioni con un engagement organico online del 40% degli utenti iscritti.

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Ecco alcuni profili, aziendali e personali, che per questo 2023 potrebbero essere d’ispirazione secondo noi.

I Brand più seguiti su LinkedIn e cosa ci insegnano

linkedin persone chiave

La classifica di questi 10 grandi big, tra i più seguiti di LinkedIn, ci insegna che avere un tratto distinguibile tra 59 milioni di pagine aziendali è uno dei segreti per farsi riconoscere.

Primo e decimo posto: Amazon e The Economist. Perché insieme?

Amazon con una platea di più di 28 milioni di followers è il brand in assoluto più followato su LinkedIn.

Il suo tratto distintivo sono: i suoi dipendenti.

L’azienda, infatti, produce contenuti in cui i suoi dipendenti e collaboratori sono in prima linea per il successo e i contenuti aziendali, con format che vanno da video interviste a riprese di eventi aziendali. Il successo è dettato dallo stimolo continuo dei collaboratori che a vario titolo interagiscono con i loro profili personali con la pagina aziendale.

The Economist, con “soli” 13 milioni di followers, cosa condivide con il primo in classifica?

Le facce dei dipendenti, naturalmente. Anche per la testata di informazione coinvolgere in prima linea i propri collaboratori nella creazione di contenuti è uno dei tratti vincenti, oltre a quello di riprendere in ogni post, anche se vengono utilizzate grafiche diverse, i propri colori del logo così da risaltare agli occhi dell’utente nello scorrimento del feed.

Punta sul colore anche Unilever, quinta con più di 18 milioni di followers, in cui il blu del suo logo è dominante in ogni post che si tratti di informazione o di employees. Sì, parliamo di persone in prima linea anche qui.

C’è poi tutto un mondo di contenuti formativi e informativi che rendono i big interessanti da seguire perché danno ai loro followers informazioni utili da cui imparare.

Partiamo dal nostro argento con Google, quasi 27 milioni di followers, che trasforma il suo feed nei risultati di ricerca del suo motore, riportando una carrellata di domande e risposte, tra quelle più richieste dagli utenti.

Lo segue a ruota IBM con 14 milioni e mezzo di followers che cerca, tramite i contenuti pubblicati, di scatenare una vera e propria conversazione da parte degli utenti che interagiscono con l’azienda utilizzando, anche, degli hashtag creati ad hoc per ogni trend del feed.

C’è poi Microsoft, 18 milioni e mezzo di utenti, che non solo crea contenuti attrattivi, ma anche ottimizzati per le ricerche. Mostrando ai suoi followers che il suo mondo è la tecnologia, anche su LinkedIn.

Terzo topic: il contenuto autoreferenziale, ossia creare dei post che rimandino a contenuti poi del sito o di altre iniziative del brand. TED Conferences, Forbes e Harvard Business Review.

TED Conferences, 23 milioni di utenti, utilizza piccoli video ed estratti delle sue conferenze per tenere aggiornati i suoi utenti sulle ultime news, dandogli la possibilità, anche in caso di mancata partecipazione all’evento, di avere spunti e materiali.

Arriviamo a Forbes, quasi 18 milioni di followers, i suoi post pubblicati sono per la maggior parte ricondivisioni di notizie dal sito, suddivisi per approfondimenti. Seppur il contenuto potrebbe essere lo stesso, è chiaramente scritto in ottica LinkedIn e quindi ottimizzato per le ricerche e la lettura da mobile.

Harvard Business Review, 13,7 milioni di followers, ospita, mensilmente, eventi live sulla propria pagina LinkedIn a tema lavoro e professionalità, dando agli utenti la possibilità di interagire live con i professionisti coinvolti.

Per ultimo chi usa LinkedIn per approfondire tematiche a cui tiene, come la sostenibilità, Nestlé.
Nestlé ha 14 milioni di followers e ha deciso di dedicare il proprio feed a ricordare i propri sforzi e traguardi per rendersi un’azienda sostenibile entro il 2050 senza mai dimenticarsi di tenere vive le conversazioni con i propri follower ai quali risponde e con i quali interagisce.

Ogni brand citato ha una strategia che lo distingue dagli altri e che lo posiziona tra i 10 più seguiti, ma possiamo imparare da loro quelle che sono le caratteristiche principali che li rendono tra i più seguiti.

LEGGI ANCHE: 8 errori sui social media che le aziende dovrebbero evitare nel 2023

Innanzitutto il coinvolgimento dei propri dipendenti. È innegabile che rendere i propri dipendenti e collaboratori partecipi della strategia social di un’azienda la rende più umana e permette ai follower di immedesimarsi con chi lavora per il brand. Vedere dipendenti felici trasforma l’azienda nel luogo di lavoro dei sogni e rende l’utente maggiormente disposto ad interagire e a sentirsi parte della filosofia aziendale.

Se tenere le persone al centro fa il successo sui social, lo fa anche dal lato followers. Un brand di successo continuerà ad avere un’attenzione specifica per il proprio pubblico, interagendo, dando informazioni aggiuntive a quelle che si individuano su altri canali e cercando di creare contenuti coinvolgenti, in cui foto e video la fanno da padrona.

Contenuti non solo propri, ma anche di ricondivisione di altre pagine simili o che hanno gli stessi interessi o punti di vista.

Dulcis in fundo: anche l’occhio vuole la sua parte. Scegliere un colore e uno stile riconoscibile tra milioni di altri stili e colori, che riprenda il logo aziendale e che sia il filo di collegamento tra tutto il materiale prodotto.

Attraverso, quindi, tutte queste tecniche un brand potrà posizionarsi tra i top of mind e far si che l’utente non voglia perdersi nessun aggiornamento della sua pagina.

LinkedIn Influencer, chi tenere d’occhio nel 2023

Passiamo invece, ora, alle star di LinkedIn intese come i marketing influencer di in questo 2023 che non possiamo lasciarci scappare.

 

  • Nemanja Zivkovic, CEO & Founder of Funky Marketing
    Il paladino del marketing evolutivo, secondo il quale il marketing deve essere una cosa in costante evoluzione, dinamica, sempre pronta a cambiare in funzione del punto di vista da cui la si guarda
  • Sydni Craig Hart, Inclusive Marketing Strategist & Coach to Minority/Women-owned Businesses
    Promotrice del marketing inclusivo, secondo il quale il marketing dovrebbe essere utile per far interagire e mettere in relazione i produttori anche con i business più piccoli e le piccole aziende, con particolare attenzione ai business a gestione femminile.
  • Marisa Lather, Director of Marketing and Communications of Bridge Partners
    Per lei marketing ed experience vanno a braccetto. Se un brand vuole avere successo dovrà usare la propria strategia di marketing per dare al proprio pubblico un’esperienza indimenticabile
  • Lola Bakare, CMO Advisor, Anthem Award-winning Inclusive Marketing Strategist and Founder of be/co
    Top Voice in Marketing & Advertising 2022, Lola, è un punto di riferimento per il marketing misurabile, ossia la spiegazione e l’applicazione di tutte le metriche di marketing che lo rendono effettivamente misurabile in materia di investimento e ritorno economico
  • Michael Barber, Freelance Brand Consultant and Marketing Strategist
    Michael ha sperimentato il marketing teorico, in università, e pratico, in grandi aziende ed è in grado di creare team efficaci che studino una strategia di customer-experience specifica per il target richiesto
  • Michelle Ngome, Founder of the African American Marketing Association
    Esperta di personal branding e di marketing inclusivo, produce contenuti coerenti sul considerare il marketing come una leva per fare squadra
  • Jacquie Chakirelis, Director of Digital Media at Cleveland Magazine and Quest Digital
    La conoscenza al servizio del posizionamento di valore, grazie alla sua esperienza eclettica nel mondo del marketing è in grado di consigliare come adattare il marketing aziendale alla situazione corrente
  • Mayur Gupta, CMO at Kraken Digital Asset Exchange
    Ex ingegnere ha un approccio al marketing analitico, che va a guardare numeri e statistiche oltre che il successo ottenuto dalla strategia
  • Stacey Danheiser, Founder and CMO of SHAKE Marketing
    B2B marketing former e performer, Stacey punta all’informazione su una strategia marketing di coesione tra comparto marketing e comparto vendite e un successo che può essere misurato solo con il coinvolgimento del target
  • Diego Oquendo, Founder of Vulkan Marketing
    L’innovatore, eletto come il marketer più giovane della scena, è in grado di dare una visione sempre nuova e al passo coi tempi del marketing 2.0.

Come performare al meglio su LinkedIn e perché non puoi non esserci

Lo abbiamo detto in apertura, LinkedIn è uno dei social network in cui l’engagement organico è in continua crescita, gli utenti hanno interazioni continue con le pagine che seguono, con il 40% di loro che interagisce settimanalmente in conversazioni o post.

Linkedin

Nei primi mesi dell’anno si sono registrati incrementi del 22% in pubblicazioni di aggiornamenti e post sulle proprie pagine, altri incrementi del 25% nelle interazioni nelle conversazioni e sempre più aziende che si affidano allo strumento “newsletter” fornito dalla piattaforma. LinkedIn, infatti, funziona sia per target B2B che B2C, in modo differente, ma sicuramente efficace.

LEGGI ANCHE: 10 consigli per produrre contenuti social risparmiando tempo

Ora diamo qualche numero. Statistiche generali: più di 850 milioni di utenti sparsi in 200 Paesi, 9 milioni di pagine aziendali di cui solo 2,7 milioni postano settimanalmente.

Essendo LinkedIn il social network professionale per eccellenza, ci sono circa 39 mila skills registrate e il 40% delle aziende lo usa costantemente per selezionare candidati.

I contenuti a pagamento sono prodotti dall’80% degli utenti attivi.

Engagement: il 40% degli utenti interagisce con le pagine in maniera costante e intercetta +22% di aggiornamenti nel feed, percentuale che si incrementa se parliamo di contenuti video e foto, ecco perché nel 2022 gli eventi live hanno subito un +150% e le dirette live un +175%.

Strumenti a pagamento: l’incasso per LinkedIn nel 2022 è stato di 5 milioni di dollari, con un miglioramento a favore dei brand paganti nel tasso di engagement che si è quadruplicato e duplicato il tasso di apertura delle newsletter.

Quindi, come performare al meglio? Alcuni consigli:

  1. Pubblica almeno 5 volte a settimana, martedì-giovedì-sabato sono i giorni migliori
  2. Usa un mix di contenuti, tuoi e di terzi, cercando di pubblicare, condividere, interagire e reazionare i post
  3. I contenuti più efficaci sono quelli che coinvolgono i dipendenti, comprese le storie personali, valori aziendali, pensieri motivazionali

<<Domina i nuovi scenari HR, tra Great Resignation e GenZ: esplora il Corso Employer Branding>>

sex brand

La campagna di Uncommon Creative Studio per “salvare il sesso”

Tra i temi più hot su cui un’agenzia vorrebbe lavorare e creare una comunicazione memorabile, di sicuro c’è quello del sesso. Riuscire a fare qualcosa di originale e creativo in quest’ambito non è facile.

Ci ha provato Uncommon Creative Studio co-creando Sex Brand, una speciale iniziativa di benessere sessuale a cavallo tra preservativi, vibratori e lubrificanti, ideata per “rivoluzionare” il settore.

L’agenzia londinese vuole condividere con tutti il suo desiderio di creare marchi che “le persone vorrebbero che esistessero”.

sex brand

Con un mood semplice e rinfrescante, un messaggio audace e un nome (altrettanto) efficace, nasce l’intuizione di Sex Brand.

Un marchio smart dai colori vibranti che svela un prodotto originale, creato per funzionare tanto per il bene della società, quanto per il piacere personale.

Le persone, il sesso e i fattori positivi per il pianeta sono al centro. Sex Brand è un marchio che difende il sesso e il piacere, ed è stato concepito dal creative studio, insieme agli altri co-fondatori Jack Gove e Tom Salvat, per rispondere a un enorme divario nel mercato.

SEX BRAND from Uncommon London on Vimeo.

Gove afferma che quasi un quarto dei giovani tra i 18 e i 30 anni non ha fatto sesso negli ultimi 12 mesi a causa della fruizione di materiale pornografico.

Tra gli altri problemi emerge anche la distrazione digitale, quello spreco di tempo passato facendo cose che non ci interessano veramente, come leggere le notifiche del telefono o saltellando da un social all’altro.

Sex Brand: il sesso può salvare il mondo

Vogliamo un marchio di grande impatto che incoraggi i giovani a sentirsi di nuovo positivi ed entusiasti del sesso“.

Facciamo sesso meno di una volta a settimana, è questo uno degli insight che ha dato vita alla vision del brand.

Il marchio è stato lanciato qualche settimana fa con il debutto del preservativo Secondskin, un prodotto vegano disponibile su abbonamento e realizzato utilizzando una fonte sostenibile di gomma, parte della Regenerative Rubber Initiative.

Uncommon svela un nuovo marchio del sesso

Il co-fondatore dell’agenzia Nils Leonard ha dichiarato: “Il porno non è mai stato così prontamente disponibile, le app di appuntamenti ci stanno effettivamente separando. Sex Brand è qui per aiuta a fermare la morte del sesso e ha anche un impatto significativo sul mondo“.

La confezione presenta il primo foglio di preservativo in polietilene pereftalato (PET) completamente riciclabile del Regno Unito.

Sex Brand estenderà la sua gamma nei prossimi mesi, nel frattempo oltre ai profilattici sono già stati aggiunti un lubrificante ialuronico e un vibratore “versatile”.

La creatività della pubblicità, accattivante e seducente, è incentrata sullo slogan: “Il sesso sta morendo. Siamo qui per salvarlo“.

Tra le attivazioni previste per il lancio, Sex Brand promette che per ogni milione di preservativi venduti ne donerà un milione in più per affrontare il deficit di fornitura del 27% in Uganda in collaborazione con le organizzazioni non governative Safehands e Reproductive Health Uganda.

Secondo quanto riferito, la distribuzione dei preservativi rimane inaccessibile in tutto il paese, con grandi discrepanze al di fuori degli ambienti urbani. A febbraio la società aveva già raccolto più di 500 mila sterline.

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Adori l’advertising? Dai un’occhiata qui:

Le indimenticabili pubblicità dei Levi’s 501 per celebrare i suoi 150 anni

Da governante a paladina: come è cambiata la rappresentazione della donna nelle pubblicità

L’amore eterno tra musica e pubblicità: 10 caroselli e annunci stampa storici

Le pubblicità più belle di gennaio: BMW, British Airways, i 3D billboard di Meta e le altre

Com’è nata l’immagine dei Pancake di Mulino Bianco generata dall’AI

“She” è lo spot natalizio di JB che non dovresti perderti

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Barilla rinnova il suo Archivio Storico: 145 anni di storia della comunicazione pubblicitaria

San Valentino e pubblicità: la storia e le campagne di Baci Perugina

Una montagna di preservativi: Durex insieme a Diesel alla Milano Fashion Week

notizie della settimana 6 - 12 febbraio

Pagamenti digitali, tool SEO e cybersecurity: le notizie ninja della settimana

Ci siamo: è l’anno dell’abbandono ai cookie di terze parti e la febbre della profilazione torna a salire. Grazie al report di Salesforce scopriamo che la soluzione c’è e passa attraverso la conquista della fiducia dei potenziali clienti.

Ma, per raggiungerli, è in primo luogo necessario che riescano a trovarci, e in questo senso acquisire le necessarie competenze SEO diventa indispensabile (dai un’occhiata alla Factory per diventare SEO specialist e in questo articolo trovi anche una serie di tool che possono aiutarti).

L’importanza di farsi trovare è confermata dai dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, che registra un aumento dei pagamenti digitali (avevamo già affrontato l’argomento qui con Banca Sella), mentre l’advertising trova nuova linfa vitale nello streaming video e audio (trovi qui l’analisi di Spotify).

Chiudiamo il cerchio aperto con la maggiore attenzione alla privacy con l’alert dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica: gli attacchi informatici in Italia aumentano spaventosamente ogni anno.

“Sicurezza” continuerà a essere una delle hot keyword del 2023.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

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Seo Factory

Partecipa alla prima SEO Factory di Ninja Academy, il Percorso Learning by Doing per perfezionarti come SEO Specialist con un project work reale per un top brand.

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I pagamenti digitali sfiorano i 400 miliardi

Lo dicono i risultati della nuova edizione dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano che per il 2022 registra una crescita del 18%.

Si avvicina il Cookieless. Cosa possono fare i marketer

Attraverso i dati dello State of Marketing di Salesforce scopriamo sfide e opportunità della scomparsa dei cookie di terze parti.

notizie della settimana - marketing top priorities State of Marketing Salesforce

Secondo il report, le possibili soluzioni adottabili dai marketer possono essere riassunte in quattro punti principali:

  • Esplicito consenso
  • Privacy by default
  • Soluzioni tecniche
  • Banner informativi

Puoi scaricare il report completo a questo indirizzo.

I tool essenziali per la tua SEO

Chi si occupa di contenuti online sa perfettamente che l’ottimizzazione per i motori di ricerca è fondamentale per aumentare il traffico verso il sito web. A questo scopo, questa shortlist di SEO tool può fornirti un valido aiuto anche se sei alle prime armi.

Re-hiring, le aziende riassumono gli over 50

Viene dagli Stati Uniti la nuova tendenza che sta rivoluzionando il mondo del lavoro. Le aziende sono sempre più portate a rivalutare la generazione dei baby boomer, rinominati già “longennials”, per la loro esperienza.

Italia a rischio cybersicurezza

Secondo l’ultimo rapporto Clusit (l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), nel 2022 sono stati 188 gli attacchi informatici verso il nostro paese, con un incremento del 169% sull’anno. A livello mondiale la crescita è stata del 21%.

Le notizie della settimana: il potenziale divieto di TikTok negli Stati Uniti

La Commissione Affari Esteri della Camera degli Stati Uniti ha approvato martedì un disegno di legge che darebbe al presidente Joe Biden l’autorità di vietare la piattaforma. Secondo l’analisi di CNBC, le prime società a poter essere avvantaggiate dal ban sarebbero quelle di pubblicità digitale, tra cui Meta, Snap e Google.

Lo streaming video supportato da pubblicità continua a crescere

Lo rileva l’ultimo report di TiVo, secondo il quale, però, comincia a calare la tollerenza del pubblico nei confronti dei break pubblicitari.

notizie della settimana - tempo medio streaming audio video

Il numero medio di fonti video utilizzate dagli utenti raggiunge quasi 12 e sono i servizi gratuiti a crescere al ritmo più alto.

Notizie sull’intelligenza artificiale: DuckDuckGo si cimenta con la ricerca AI

Il motore di ricerca incentrato sulla privacy, ha seguito Microsoft e Google immergendosi nella tendenza dell’intelligenza artificiale generativa. Annunciato il lancio in versione beta di una funzione di riassunto alimentata dall’AI, denominata DuckAssist. Sarà in grado di rispondere direttamente alle query di ricerca semplici degli utenti.

Le pubblicità più belle di febbraio 2023

Instancabili e sempre pieni di idee, i brand non smettono di creare lavori dalle sfumature più complesse e affascinanti.

pubblicità febbraio - IKEA Troll - ninja marketing

Da IKEA a Google, passando per la partnership tra Dove e LinkedIn, dai un’occhiata alle creatività selezionate dalla redazione.

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Se vuoi ricevere tutte le notizie ogni giorno, senza pubblicità, con il formato audio attivabile su Alexa e l’accesso a tutti gli articoli e i webinar PRO iscriviti a Ninja PRO Information.

Ottimizza WordPress a prova di SEO

Continuano senza sosta i nostri appuntamenti con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è dedicato alla SEO per WordPress, scopriremo come portare il tuo sito WordPress alla massima resa possibile grazie alle tecniche di SEO optimization per aumentarne la visibilità sui motori di ricerca.

A parlarne con noi Luca De Berardinis, SEO Manager in Sandhills Italy.

Non perderti i punti salienti del webinar:

  • I principii cardine della SEO
  • Cos’è Yoast SEO e come funziona
  • Come ottimizzare pagine e contenuti

Sonic Science 2.0: ottimizzare l’audio adv con Spotify

Continuano senza sosta i nostri appuntamenti con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è dedicato a Spotify Advertising, scopriremo quali sono le opportunità dell’audio digitale per gli inserzionisti ma anche i principali insight della ricerca Sonic Science Volume 2 per ottimizzare le proprie campagne di advertising su Spotify.
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A parlarne con noi Alberto Mazzieri, Head of Sales – Southern Europe Spotify.

Non perderti i punti salienti del webinar:

  • La ricerca Sonic Science Volume 2
  • Gli effetti del suono sull’audience
  • Come fare advertising su Spotify

Scarica le slide

pubblicità febbraio - IKEA Troll - ninja marketing

IKEA, Google e la partnership tra Dove e LinkedIn: le pubblicità più belle di febbraio

Instancabili e sempre pieni di idee, i brand non smettono di creare lavori dalle sfumature più complesse e affascinanti. La raccolta delle pubblicità più belle di febbraio non evidenzia creatività eccezionali, forse i brand sentono ancora la stanchezza del grande impegno per il Super Bowl. Tuttavia, ne abbiamo scovate alcune davvero interessanti e divertenti.

IKEA CANADA | The Troll

Un film davvero ben fatto e simpatico quello di Ikea in cui il brand coniuga in modo particolare e sempre diverso, lo stesso concetto.

Per IKEA, infatti, un ambiente ben progettato e arredato trasforma uno spazio in una casa più accogliente in cui ogni persona è più felice.

Anche in questo caso dove un bambino riesce ad arricchire la tana dello scontroso e triste guardiano di un ponte a pedaggio nel bosco.

Il Troll, che data la forte somiglianza è forse il figlio di Bubo del celebre film del 1986 Labyrinth con David Bowie, ora potrà scoprire la felicità di godersi tutta la comodità della sua nuova casa, senza più interessarsi di spaventare nessuno.

 

DOVE & LINKEDIN | #BlackHairIsProfessional

Uno dei pregiudizi sul posto di lavoro è rappresentato dai capelli. Sembra assurdo ma in realtà negli Stati Uniti questo è un problema molto sentito dalle donne afroamericane.

Si stima che la naturale capigliatura afro venga penalizzata ed etichettata come poco professionale ben 2,5 volte in più rispetto a quella delle donne bianche.

Dopo che Dove con #KeepTheGrey si è esposto per la libertà di scegliere se tingere i capelli o meno per le over 50, una nuova causa viene discussa, questa volta in partnership con LinkedIn.

Il brand lancia infatti la campagna #BlackHairIsProfessional per combattere la discriminazione basata sulla razza, a supporto del Crown Act che rende illegale questo tipo di emarginazione. Insieme a LinkedIn affronta i problemi relativi al luogo di lavoro, dall’assunzione ai ruoli fino alle interazioni, evidenziando quanto le donne di colore siano svantaggiate nelle opportunità professionali.

Con questa campagna si è voluto dunque porre l’accento su quanto sia forte il pregiudizio nonostante siano moltissime le donne afro che invece hanno raggiunto ottime posizioni lavorative.

AMAZON | Saving Sawyer

Sawyer è un cane che non ama essere lasciato solo durante la giornata. Attento e premuroso verso ogni membro umano della famiglia non si fa però mancare qualche eccesso di emotività durante la loro assenza.

Nello spot, in un primo momento capiamo che la sua famiglia è intenzionata a comprare su Amazon un kennel dove chiudere il cane, mentre poi scopriremo teneramente che il box contiene un nuovo amico per Sawyer, per aiutarlo a sentirsi meno solo.

GOOGLE | #FixedOnPixel

Per anni i nostri smartphone hanno scattato molteplici di quelli che sarebbero diventati i nostri ricordi. Anche se alcune volte ciò che ricordiamo maggiormente sono quei dettagli fastidiosi e di disturbo che hanno contribuito a rovinare le nostre foto.

E così Google, con il supporto della comica Amy Schumer, dell’artista Doja Cat e della star NBA Giannis Antetokounmpo, ci promette di dare un colpo di gomma ed uno di bacchetta a quei dettagli infelici grazie al suo Pixel 7:  che sia uno scatto mosso, un photobomb di un gatto o di un bambino di passaggio o che sia un ex, non importa, ogni ricordo ce lo costruiremo -o cancelleremo- come più ci piace.

SNAPCHAT | Wait’ll You See This

Diretto da Andreas Nilsson lo spot di Snapchat è delirante, inquietante e surreale. Sì, proprio come alcuni dei suoi infiniti filtri che la hanno resa famosa.

E cosa succederebbe se guardassimo il mondo con occhi diversi? Grazie alla magia dei filtri AR tutto può assumere la forma che più desideriamo.

HELLMANN’S US | Who’s in the Fridge

Tra le pubblicità di febbraio reduci dal Super Bowl, in questa ci chiediamo cosa ci faccia Don Draper di Mad Men chiuso in un frigo vicino ad un barattolo di maionese. Si starà immedesimando in un prodotto per realizzare al meglio una campagna per la sua agenzia pubblicitaria?

Di più: nelle sue vesti reali, e giocando con i nomi, Jon Hamm fa il prosciutto, letteralmente, insieme all’attrice Brie Larson che fa il formaggio. È intuibile che i tre inquilini del frigo saranno gli ingredienti del prossimo panino preparato dal comico Pete Davidson.

Tutto questo per una buona causa. Infatti il messaggio di Hellmann’s è Make Taste, Not Waste: un invito per gli spettatori a spiluzzicare in modo consapevole e a dar fondo ai rimasugli nel frigo. Del resto, qualsiasi avanzo diventa un buon pasto con una spalmata di maionese sopra.

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Le indimenticabili pubblicità dei Levi’s 501 per celebrare i suoi 150 anni

Da governante a paladina: come è cambiata la rappresentazione della donna nelle pubblicità

L’amore eterno tra musica e pubblicità: 10 caroselli e annunci stampa storici

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