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Come migliorare le conversioni e ridurre il tasso di abbandono del tuo eCommerce

I carrelli abbandonati, specialmente nel settore degli eCommerce di moda, sono uno dei più grandi problemi da risolvere perché non consentono di ottenere le conversioni desiderate dalle aziende.

Ci si trova quindi spesso a chiederci quali possono essere le azioni possibili per ridurre il tasso di abbandono dei carrelli ed aumentare le vendite online.

Quali sono i motivi che facilitano l’abbandono da parte degli utenti? E quali sono le azioni che è possibile compiere per ottimizzare il processo di vendita?

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Per rispondere a queste domande e trovare degli utili spunti e soluzioni in grado di migliorare il tasso di abbandono del carrello negli shop online è innanzitutto fondamentale essere un passo avanti conoscendo i trend globali relativi alle vendite online ma anche sulle singole categorie di prodotto, le statistiche sull’abbandono del carrello, le abitudini di acquisto dei consumatori, le statistiche sull’e-mail marketing e molto altro ancora.

Solo la conoscenza di tendenze e statistiche infatti, può fornire gli elementi necessari per intraprendere le corrette strategie capaci di aiutare le aziende e-commerce a incrementare le conversioni e il fatturato.

L’importanza dei dati

Compreso che la creazione della strategia adeguata deve partire dalla conoscenza, prima di tutto, dei trend del mercato e dei dati statistici, vediamo alcuni numeri che ci permettono di creare le strategie migliori attraverso cui è possibile aumentare conversioni e fatturato per gli eCommerce.

La stagionalità, ad esempio, rappresenta un elemento molto importante; conoscere infatti le statistiche che mostrano i periodi di vendita più performanti fornisce alle aziende un ottimo spunto per decidere quando fare campagne pubblicitarie su determinati capi, così come conoscere il tasso di apertura delle email è un dato utile per comprendere quali contenuti hanno migliori o peggiori prestazioni.

Allo stesso modo, conoscere gli articoli più acquistati può rappresentare una utile informazione per prendere diverse decisioni anche inerenti alla visibilità dei singoli capi sulle pagine dell’eCommerce.

Nel 2022 ad esempio, i clienti nel settore eCommerce della moda di SaleCycle, azienda specializzata in soluzioni data-driven di remarketing e di recupero carrelli abbandonati, hanno venduto un totale di 37 222 646 articoli.

Alla luce di questi dati diviene quindi importante saper individuare quali siano i prodotti più performanti che registrano il maggior volume di vendite online, così da pianificare al meglio la strategia di marketing ideale.

Ma vediamo alcuni dei dati raccolti da SaleCycle relativi al 2022:

  • Gli abiti da donna hanno registrato la percentuale di vendite più elevata, seguiti da t-shirt, jeans e maglioni.
  • Gennaio è stato il mese ad avere registrato il maggior volume di vendite online (10,71%). A dimostrazione di come i saldi invernali di gennaio stiano diventando popolari tanto quanto il Black Friday e il Cyber Monday in termini di marketing, promozioni e offerte da parte dei brand. 
  • Mentre alcuni prodotti sono maggiormente influenzati dal fenomeno della stagionalità, registrando picchi e cali, alcuni articoli come i jeans registrano un volume di vendite stabile durante tutto l’anno. 

salecycle - stagionalità ecommerce

Tutti questi dati rappresentano dunque uno strumento fondamentale attraverso cui sviluppare la più adeguata strategia di marketing.

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Le strategie per migliorare conversioni e fatturato del tuo eCommerce

Le ragioni per cui gli utenti abbandonano il carrello sono molteplici, tra cui i costi imprevisti, come le spese di spedizione o le tasse, preoccupazioni sulla sicurezza del sito web o semplicemente il fatto di cambiare idea. 

Per questo, le soluzioni che è possibile mettere in campo per l’ottimizzazione delle conversioni e la riduzione del tasso di abbandono del carrello sono diverse e da valutare in base al singolo caso.

Tuttavia è possibile individuare delle strategie che risultano essere vincenti nella maggioranza dei casi.

Ecco alcuni esempi:

  • Le soluzioni di  remarketing;
  • l’email marketing;
  • l’invio di sms;
  • l’invio di notifiche e messaggi on-site.

Queste soluzioni ed altre ancora sono in grado di aiutare le aziende eCommerce di moda ad aumentare il tasso di conversione, incrementare le vendite online, fidelizzare i propri clienti e ad acquisirne di nuovi e aumentare il fatturato.salecycle - capi venduti - ecommerce

Conclusioni

Ogni carrello abbandonato rappresenta un’occasione mancata in più di crescere come fatturato e come brand, per questo motivo è essenziale comprendere i motivi per cui questo accede, conoscere i trend del mercato per farsi trovare pronti e integrare le strategie più adatte alla singola situazione.

Conoscere le statistiche significa, ad esempio, sapere che secondo il report elaborato da SaleCycle i tassi di abbandono del carrello risultano essere più elevati da mobile (85,55%) che da desktop (78,68%) e ciò suggerisce che i brand di moda dovranno affrontare delle sfide non indifferenti per migliorare l’esperienza di acquisto da smartphone. 

In questo contesto quindi, può risultare utile per le aziende ad esempio ricevere consigli personalizzati su come incrementare il tasso di conversione o avere una previsione delle performance che è possibile generare grazie a specifiche soluzioni.

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Disney Pixar crea il primo personaggio non binario nel film Elemental

Il nuovo film d’animazione Disney Pixar è uscito nelle sale cinematografiche pochissimi giorni fa, il 16 giugno negli Stati Uniti e il 21 giugno in Italia, e già si è confermato – come d’altronde ci si aspettava – un esempio di innovazione e avanguardia.

Elemental, così si chiama il nuovo lungometraggio diretto da Peter Sohn, ha infatti introdotto il suo primo personaggio non binario.

Negli ultimi anni, Pixar, attraverso i film d’animazione che ha prodotto, ha sempre preso posizione riguardo a tematiche sociali di particolare rilevanza.

Se con Soul fece discutere la scelta di introdurre per la prima volta un protagonista nero, Pixar sta tentando di aprirsi già da tempo al tema della sessualità.

Nel 2021, infatti, appariva per la prima volta nella serie “The Owl House” un personaggio non binario Raine Whispers, presentato con i pronomi they/them. Ancor prima, in “Onward”, il personaggio dell’ufficiale Specter, è lesbica. Rimane poi iconico il primo bacio omosessuale in “Lightyear”.

Tutti questi esempi rappresentano, evidentemente, solo l’inizio di un percorso che la casa di produzione intende portare avanti facendo dell’inclusione (ancor di più) la propria vision.

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La presa di posizione dell’azienda, infatti, assume ancor più valore dato che ad Hollywood c’è una vera e propria carenza di rappresentazioni di personaggi non binari.

Elemental e il personaggio di Lake Ripple

Quella di Elemental è la storia di una città abitata da personaggi di acqua, fuoco, aria e terra che interagiscono tra loro per dimostrare che due poli opposti possono avere, in realtà, molto in comune.

Il film rappresenta già di per sé un’uscita importante perché per la prima volta, dopo molto tempo, debutterà solo al cinema e non in parallelo anche su Disney+.

pixar

Lake Ripple è uno dei personaggi del film e, come lascia intendere il nome, rappresenta l’elemento dell’acqua.

Doppiato da Ava Hauser, Lake è un personaggio non binario, ha una ragazza ed è il fratello del protagonista secondario, Wade Ripple.

Nonostante Lake non abbia un ruolo di primo piano all’interno del film, la sua presenza è chiaramente molto significativa non solo per i membri della comunità LGBTQIA+ che potranno vedersi rappresentati sul grande schermo nelle varie generazioni, ma per tutti coloro che credono nel cambiamento in atto e nei valori dell’inclusione e della diversità.

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La crisi della Pixar e la sfida di Elemental

Pixar sta affrontando un’ulteriore sfida: già da qualche anno, infatti, i licenziamenti e altre difficoltà avevano evidenziato la profonda crisi che l’azienda stava vivendo.

Elemental, nonostante la sua spinta creativa e attivista, è il peggior esordio nella storia di Pixar. Il film ha ottenuto un incasso di soli 28 milioni nel primo weekend negli Stati Uniti.

Se molti lo stanno apprezzando, per altri, invece, si tratta di un film che vive di incertezze e che si accontenta di imboccare la via più sicura, piegandosi alle logiche del mercato e fallendo dal punto di vista economico.

Streamberry

Netflix si prende in giro e crea Streamberry: la piattaforma dove il protagonista sei tu

Qualche giorno fa, Netflix ha invitato i suoi fan a iscriversi a Streamberry una finta piattaforma di streaming citata nella nuova stagione di Black Mirror.

Avrai sentito parlare almeno una volta di quella che negli anni è diventata una delle serie di punta della piattaforma di streaming americana.

Nel corso delle varie stagioni, gli autori hanno cercato di esplorare i lati oscuri della tecnologia e della società attraversando mondi distopici.

Per questo motivo, ti sarai anche chiesto o immaginato come sarebbe stato vivere la vita in un videogame oppure in un programma televisivo creato apposta per te.

Potrebbe sembrare un sogno, forse alla fine non è così fantastico come abbiamo sempre pensato.

Il primo episodio della sesta stagione di Black Mirror da questo punto di vista diventa uno dei più interessanti. Ci permette di cogliere molti significati, sovrapposti in mondo intelligente, del mondo delle serie in streaming.

Nell’episodio Joan is Awful (Joan è terribile) una donna diventa protagonista di una serie TV (a sua insaputa) lanciata sulla piattaforma di streaming Streamberry.

Si può notare una chiara corrispondenza (sia nella grafica che nei suoni) con Netflix.

Iniziano così una serie di strani eventi in cui i diversi piani della realtà si mescolano, dove ogni persona potrebbe diventare protagonista di una serie creata da algoritmi e immagini, in grado di raccogliere dati in tempo reale sulla vita degli utenti.

Streamberry una finta piattaforma di streaming

Qualora vorresti immergerti in questo mondo, puoi farlo. Netflix, prendendo spunto da questo episodio, ha lanciato  Streamberry.tv, una piattaforma di streaming che ripropone layout e tavolozza di marchio identico al suo.

Streamberry una finta piattaforma di streaming

I fan potranno sperimentare questo streamer di realtà alternativa dove gli verrà chiesto di esplorare programmi di fantasia come Mad Mind (con riferimento a documentari sul crimini e Black Mirror: Bandersnatch), Selling San Junipero (ispirato da Selling Sunset e San Junipero dei Black Mirror), Five Stars at a Weeding (basato su Nosedive dei Black Mirror), Ashley On A Roll Tour Live! (un giro su Black Mirror di Rachel, Jack e Ashley Too) e Rowdy e Peanut (come Cat Burglar di Netflix).

Uno degli elementi che ha resto Streamberry virale è You Are Awful. Agli utenti basterà cliccare sul pulsante “Make me Awful”, caricare o scattare una foto in primo piano e si creerà una locandina con la propria serie personalizzata.

Per un’esperienza ancora più immersiva per il pubblico, anche gli account Twitter di Netflix nel Regno Unito e in Irlanda hanno giocato con questa attivazione. Hanno sostituito l’iconica “N” di Netflix con la “S” di Streamberry invitando il pubblico a “unirsi alla famiglia di Streamberry”.

Una cosa che possiamo imparare da questo episodio di Black Mirror è che bisogna leggere con attenzione i termini e le condizioni, in cui si cede la possibilità di utilizzare la propria immagine per campagne marketing.

Nell’episodio della serie televisiva, la protagonista si rivolge ad un avvocato per scoprire che, quando si era iscritta alla piattaforma non aveva letto le condizioni e ha ceduto la possibilità di usare la sua immagine e realizzare una serie iper realistica su tutte le sfumature della sua vita.

Questo sito non seguirà la trama, ma se c’è una cosa che possiamo imparare dalla serie è di fare molta attenzione a come gestiamo la nostra immagine, anche in un’app divertente e popolare che utilizziamo costantemente.

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mercato del lavoro

Mercato del lavoro: quanto si guadagna nel Marketing e Digital in Italia

Siamo nell’era 2.0 del mercato del lavoro e il risultato emerge in modo chiaro dall’indagine di Michael Page o di Crebs: i lavoratori del nuovo millennio ricercano sicuramente una stabilità economica.

L’80% degli intervistati che ricerca un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio congruo punta anche sulla green economy, ossia l’impegno reale e costante della propria azienda per la sostenibilità ambientale, che non riguarda solo la riduzione dell’inquinamento, ma anche la salvaguardia del tessuto economico dove questa si inserisce e l’attenzione verso i propri dipendenti.

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Importantissimo anche il welfare, nel significato più ampio del termine, dalla flessibilità nella gestione del tempo vita privata-lavoro, al supporto alla propria formazione continua in azienda o ai classici fringe benefits.

La ricerca della felicità, cosa si cerca oggi nel mondo del lavoro

La classifica è chiaramente dominata dal compenso congruo, importante per il più della metà degli intervistati e dalla tipologia di contratto, sempre il preferito è quello a tempo indeterminato.

mercato del lavoro

Ma se fino a 10 anni fa qui ci fermavamo, il Covid ha cambiato il modo di cercare e di vedere il proprio impiego; la pandemia ha insegnato a tutti che si può lavorare da casa trovando un giusto bilanciamento tra la vita lavorativa e quella privata, più del 59% degli intervistati desidera un lavoro che gli conceda alcuni giorni a settimana di smart working, con un’evidenza però: pochissimi lavorerebbero solo da remoto, creare un rapporto personale con i colleghi è rilevante per il 60%.

Possiamo però dirlo: l’era del “vivere per lavorare” è definitivamente finita.

C’è poi tutto il mondo del welfare e dei benefits che il lavoratore cerca e vuole nel suo posto dei sogni.

Il 71% dei rispondenti considera la formazione in azienda e  l’avanzamento di carriera tra i migliori benefits che si possano mai avere, seguite a ruota dal welfare canonico di coperture assicurative o auto aziendale.

Infine la maggior parte degli intervistati si vede in un’azienda cosiddetta media (41%), ma sicuramente pone l’attenzione sull’impiego e impegno sociale della stessa nel fare business.

Ecco quindi che si parla di corporate social responsability, vedendo la promozione di fare volontariato negli orari di lavoro come attività di team building quanto mai costruttivo.

L’azienda e il suo CEO devono essere trasparenti e attenti al territorio dove si inseriscono, rendendo sostenibile il proprio obiettivo economico.

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Il mondo del lavoro oggi, dove siamo

Oggi c’è un turnover spiccato tra i lavoratori, c’è chi ha deciso di cambiare vita dopo due anni di pandemia, c’è chi ha capito che era ora di cambiare verso qualcosa di meglio o verso qualcosa che fosse più vicino ai suoi valori, ma in generale il trend è quello di andare verso lavoratori sempre più specializzati con un background internazionale.

Il settore del digitale e dell’intelligenza artificiale sono sicuramente i settori che stanno crescendo in maniera più esponenziale essendo gli argomenti di cui si parla in modo più diffuso, dalle piccole alle grandi realtà, ma anche i settori turistici e che includono la sostenibilità sono molto chiacchierati.

La green economy diventerà, per forza di cose, centrale.

Infine si parla anche del fenomeno “a volte ritornano”, lasciare un lavoro (oramai) non è per sempre.

Ci sono infatti collaboratori che decidono di cambiare perché in quel momento l’azienda dove si trovano non è più quella giusta, ma nulla ci dice che la situazione non possa cambiare in futuro.

Per i brand mantenere i rapporti distesi con quei collaboratori che se ne sono andati con la stessa volontà, potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo; nel caso di ripensamenti inserire queste risorse in un programma di reintegro gli darà la possibilità di ritrovare una figura già formata e qualificata da assumere.

Focus on Marketing e Digital, quanto paga il settore

Affidandoci anche a Crebs, i dati di settore riportano:

  • La maggioranza dei professionisti alternano lavoro in presenza e smart working, anche se un buon 24% ha dimenticato lo smart working 2 anni fa
  • Lo stipendio 2022 e 2023 è rimasto invariato
  • Agenzie di pubblicità e Digital Agency trattengono la maggior parte dei talenti
  • Il bilanciamento vita/lavoro e l’interesse per il lavoro svolto scalzano lo stipendio, al terzo posto, nella classifica di importanza per la scelta di un luogo di lavoro
  • Ai punti sopra si aggiunge la formazione nel campo “benefits”
  • Nel “lavoro che vorrei” ci si rivede in agenzia principalmente o come risorsa interna al cliente

Ma buttiamoci sui numeri ora. Quanto paga il mercato?

IT, Information Technology, sempre in crescita e destinato a crescere vista la direzione di dove sta andando il mondo.

I ruoli più ricercati nel Mercato IT

Sales e Marketing, hanno ripreso la loro crescita riguadagnando un ruolo centrale.

mercato del lavoro

I ruoli più ricercati nel mercato Sales & Marketing

Digital Marketing, in linea con il 2022, customer experience, data driven approach, social media acquisition, il digital al servizio delle professioni dedicate all’attirare e tenere nuovi clienti.

mercato del lavoro

I ruoli più cercati all’interno del mercato del Digital Marketing

Oggi ci troviamo in un momento storico in cui la convivenza di diverse generazioni sul luogo di lavoro è una delle caratteristiche che più lo differenziano rispetto a qualche anno fa.

Convivono insieme Boomer e Gen Z, ecco che l’azienda deve essere in grado di far convivere ma anche di prendere il meglio da questa compresenza, facilitando il passaggio di informazioni e i processi di formazione, dai più vecchi ai più giovani e prendendo da questa convivenza il vero vantaggio competitivo.

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intelligenza artificiale

Le possibilità creative e trasformative dell’Intelligenza Artificiale

Di James Manyika Senior Vice President for Research, Technology & Society di Google

Nel corso della storia, spinti dalla curiosità, dalla creatività o dalla necessità, gli esseri umani hanno sempre superato i confini del possibile. Tutte le epoche di scoperte e innovazioni sono iniziate con qualcuno che ha immaginato delle possibilità.

Questo vale anche per l’arte. Lo status quo raramente cattura la nostra immaginazione.

Siamo invece ispirati da qualcuno che prova a fare qualcosa di nuovo: un mezzo, un metodo, un soggetto o qualcosa di completamente diverso. E a volte la tecnologia agisce quasi come fosse una musa per stimolare fonti di creatività che non sono ancora state esplorate.

Un parallelo utile per questo momento è la storia della fotografia.

Quando la fotografia è arrivata, molti temevano che segnasse la fine dell’arte, perché minacciava di stravolgere aree di lavoro importanti, come la pittura di paesaggio e la ritrattistica.

Tuttavia, per molti versi si è rivelato vero proprio il contrario. Liberati dalla necessità di riprodurre accuratamente la realtà, i pittori iniziarono a sperimentare in aree nuove, dando vita all’impressionismo, al modernismo e a molto altro ancora.

Allo stesso tempo, la fotografia è diventata una forma d’arte a sé stante, intrecciata e alimentata dalla tecnologia.

Noi di Google vediamo lo stesso potenziale nell’intelligenza artificiale, che può aiutarci a entrare in contatto, a essere più produttivi e a liberare la nostra immaginazione. E siamo entusiasti del modo in cui interagirà con la creatività umana: non la sostituisce, ma la accresce aprendola a nuove possibilità.

È più facile mostrarlo che raccontarlo: oggi sul palco Robert Wong, Vice President di Google Creative Lab, ha condiviso alcuni esempi di come lui e il suo team hanno utilizzato strumenti basati sull’IA sviluppati da Google Research nel loro lavoro, come ad esempio:

  • La creazione di uno strumento pilota di “AI-Reply” (utilizzando PaLM 2 e MakerSuite) per generare bozze di risposta ai commenti degli utenti di YouTube per la campagna social, Best Phones Forever, che viene lanciata oggi. Un gruppo di persone valuta, sceglie e modifica le migliori bozze di testo, tutte prodotte con il tono di voce amichevole della campagna
  • L’utilizzo di StyleDrop, che genera loghi e icone creativi e innovativi stilisticamente affini al brand Google Android.
  • L’utilizzo di DreamBooth per addestrare un modello sulle proprie immagini e generare infiniti selfie.

google cannes lion intelligenza artificiale

Una cosa che questi esempi hanno chiarito è che il prodotto finale migliore non deriva mai dalla sola IA, ma dall’intelligenza artificiale usata da persone con curiosità, creatività ed empatia. L’ingrediente più importante non è l’intelligenza artificiale, sono gli esseri umani.

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Un approccio responsabile all’Intelligenza Artificiale

Se da un lato è entusiasmante vedere che cosa è possibile fare oggi, dall’altro crediamo che sia indispensabile adottare un approccio responsabile all’IA. Costruire l’IA in modo responsabile deve essere uno sforzo collettivo che coinvolga ricercatori, sociologi, esperti del settore, istituzioni, e tutte le persone.

È anche importante riconoscere che l’IA è ancora una tecnologia emergente, in fase di sviluppo, che porrà nuove sfide che dovremo affrontare innovando.

Come Robert Wong ha detto oggi, le persone creative prosperano in tempi di cambiamento: spesso sono le prime a provare cose nuove, a reinventare le regole, a spingersi oltre i limiti e ad ampliare le possibilità per tutti. Il suo consiglio a tutti coloro che sono curiosi, ma cauti, è di iniziare a sperimentare con l’IA e di provare alcuni dei nuovi strumenti.

Quali possibilità vedete? Quali cose riuscite a immaginare?

È un momento emozionante. Possiamo fare molto e dobbiamo farlo in modo responsabile, insieme.

soft skill e mercato del lavoro - quali sono le più importanti

Quali sono le soft skill decisive per fare carriera (e come inserirle nel CV)

Soft skill e lavoro, quanto è forte il legame? Esse sono competenze fondamentali per ricoprire i ruoli desiderati, e sono decisive per fare carriera, quanto il tuo know-how tecnico.

Ad esempio, motivazione e gestione del tempo, leadership, e corretto mindset, sono soft skill ampiamente ricercate.

Ti starai chiedendo quali competenze trasversali siano  rilevanti per la tua carriera e su quali dovresti concentrarti per lo sviluppo?

Vediamole insieme.

LEGGI ANCHE: Come e dove cercare lavoro nel 2023: consigli per il tuo CV

Cosa sono le Soft Skill

Le soft skill insite in ciascuna persona, sono abilità sociali e comunicative, tratti caratteriali, atteggiamenti e mentalità, nonché caratteristiche personali ed emotive, che sono ricercate in tutte le professioni.

Alcuni esempi di competenze trasversali includono:

  • La comunicazione
  • Il lavoro di squadra
  • La leadership
  • La risoluzione dei problemi
  • Il problem solving… Connesso al problem setting
  • L’Intelligenza emozionale

Se stai applicando per una posizione, le tue soft skill costituiscono l’aspetto più unico per farti distinguere tra i candidati ideali, specialmente quando i recruiter stanno decidendo tra persone con background simile.

Anche gli studi lo attestano: il 97% dei datori di lavoro afferma che le caratteristiche trasversali inerenti la tua personalità sono maggiormente decisive rispetto alle hard skill, e che più della metà delle new entry che incontrano difficoltà entro 18 mesi, lo fanno perché hanno delle lacune personali… “Mascherate”con furbizia in fase di colloquio.

Soft Skill Vs Hard Skill

Ci sono due tipi di abilità, hard skill e soft skill:

  • Le abilità tecniche, chiamate anche abilità misurabili, includono l’utilizzo degli strumenti, dalla padronanza di Photoshop, alla conoscenza delle cure di emergenza. Queste competenze, si ottengono attraverso l’istruzione, la formazione, le certificazioni ottenute sul campo, e l’esperienza.
  • Le capacità umanistiche, sono il mix di abilità sociali e interpersonali , tratti caratteriali e attitudini richieste dalla company per un determinato ruolo. Dipendono, essenzialmente, dal  tuo background socioculturale, essendo il risultato del vissuto che hai maturato. Se le mostri attraverso esempi reali, si riveleranno la tua fortuna durante i colloqui.
    Ad esempio, se due candidati hanno una formazione accademica e tecnica simile, è molto probabile che venga selezionato quello che si dimostra più collaborativo, flessibile, ovvero colui che manifesta un bagaglio di soft skill maggiore: lavoro di squadra, pazienza, gestione del tempo, resistenza allo stress.

Soft e Hard Skill

Le competenze da inserire nel Curriculum

Chiaramente il banco di prova è la fase di selezione al quale sei chiamato ad accedere, e la devi volere con tutte le tue energie. Insomma è la tua priorità.

Le 10 soft skill più apprezzate dai datori di lavoro (per qualsiasi professione)

Performare attraverso le soft skills

Le soft skill possono dire molto su come un candidato interagirà nel luogo di lavoro, su come potrebbe reagire sotto pressione, o qual è il suo potenziale professionale. Pertanto, molti CEO danno priorità di onboarding a persone con saldi ed efficaci tratti umanistici.
 
Ma quali soft skill sono davvero importanti? Non esiste una risposta oggettiva. La risposta la trovi concentrandoti sulla job description e sulla company di riferimento. Di seguito alcune:

  • L’ottimizzazione del tempo
  • La comunicazione flessibile
  • L’adattabilità
  • La risoluzione dei problemi
  • Il lavoro di squadra
  • La creatività
  • la leadership
  • Le abilità interpersonali
  • L’etica
  • L’attenzione ai dettagli

Gestione del tempo

La gestione del tempo implica la capacità di utilizzare lo spazio temporale con saggezza per lavorare nel modo più efficiente possibile. Alcune sotto-abilità legate alla gestione del tempo riguardano:

  • La gestione dello stress
  • L’organizzazione, intesa come ordine
  • Dare  le priorità
  • La pianificazione
  • L’impostazione degli obiettivi

Comunicazione

La comunicazione è la capacità di trasmettere, condividere le idee e i sentimenti in modo fluido. Affinché il detto o/e lo scritto sia in linea con il percepito. Essa è tra le maggiori competenze trasversali richieste, in tutte le aree. Le abilità comunicative più comuni sono:

Adattabilità

L'importanza del sapersi adattare

La tua adattabilità mostra quanto bene puoi abbracciare il cambiamento,  non subirlo, ma governarlo.

Le organizzazioni e gli ambienti di lavoro cambiano costantemente: entrano nuovi membri del team, quelli old se ne vanno, le company vengono acquistate o vendute e così via, dunque  devi essere in grado di adattarti alle diverse situazioni, involuzioni ed evoluzioni.

Ecco alcune abilità legate all’adattabilità:

  • Autogestione
  • Ottimismo
  • Calma
  • Analisi
  • Auto motivazione

Risoluzione dei problemi

Essere in grado di risolvere i problemi in modo analitico e creativo ti tornerà utile indipendentemente dalla professione che svolgi.

Dopotutto, non c’è lavoro al mondo in cui non avrai problemi da affrontare, e sfide da vincere. Ecco perché i risolutori di anomalie sono sempre molto richiesti.

Queste sono le abilità associate alla risoluzione dei problemi:

  • Analisi
  • Ragionamento logico
  • Osservazione
  • Brainstorming
  • Il processo decisionale

Lavoro di squadra

Il team building non cesserà mai di essere una soft skill indispensabile. Ti aiuta a lavorare in modo efficace, con il gruppo, e a svolgere le mansioni con qualità.  Alcuni esempi:

  • Gestione e risoluzione dei conflitti
  • Collaborazione
  • Coordinazione
  • Scambio di idee
  • Mediazione
  • Ascolto

Creatività

Siamo abituati a collegare la creatività ai campi dell’arte, del design e del Marketing, ma la creatività è un termine ampio che coinvolge diverse abilità secondarie, dall’interrogazione alla sperimentazione. Pertanto, qualsiasi professionista può utilizzare le capacità creative tanto quanto gli “artisti innati”.

Tra le abilità creative ci sono:

  • L’immaginazione
  • Le mappe mentali
  • L’innovazione
  • La sperimentazione
  • La fantasia

Essere riconosciuti leader

La leadership si riferisce alla capacità di fare da mentore, formare, e guidare il team.

Indipendentemente dal settore, i datori di lavoro preferiscono assumere candidati che dimostrino di avere un potenziale di leadership per 2 motivi:

      1. I dipendenti con capacità di leadership mostrano più iniziativa e sono più propensi a investire se stessi nell’incrementare la crescita dell’azienda.
      2. L’organizzazione può eventualmente promuovere le persone con forti ruoli di leadership a migliori posizioni dirigenziali.

Le competenze relative alla leadership includono:

    • Abilità manageriali
    • Autenticità
    • Tutoraggio
    • Generosità
    • Intelligenza emotiva
    • Contestualizzazione

Abilità interpersonali

Le abilità interpersonali riguardano il modo in cui interagisci con gli altri, ti prendi cura delle relazioni e fai un’impressione positiva su chi ti circonda, sapendo gestire l’emotività. Qui, ritrovi:

  • L’empatia
  • L’umorismo
  • La rete
  • La tolleranza
  • La diplomazia

Lavoro etico

L’etica del lavoro è l’insieme di valori e delle norme che regolano il comportamento all’interno dell’organizzazione. Alla valutazione della mansione, e alla capacità naturale di produrre risultati. È una soft skill neutra che è nel DNA della company, ed è collegata ai concetti di:

  • Responsabilità
  • Disciplina
  • Affidabilità
  • Impegno
  • Professionalità

Attenzione ai dettagli

La capacità di essere scrupoloso e preciso nel proprio lavoro è un plus. Prestare attenzione anche ai minimi dettagli è ciò che distingue le persone che si dedicano con cervello e cuore, da quelli che vogliono solo portare a termine il lavoro e tornare a casa.

In questa soft skill rientrano:

  • La programmazione
  • L’introspezione
  • L’acutezza
  • Il domandare
  • L’osservazione critica

Esempi di competenze trasversali per 10 carriere

Ora sei sicuro di quali competenze trasversali è bene menzionare per la tua professione?

Di seguito,  potrai leggere le migliori competenze trasversali per 10 diversi percorsi di carriera. Basta trovare quella che è rilevante per te

Supporto alla clientela

Il customer care è incentrato sulle competenze trasversali, soprattutto perché implica il saper relazionarsi con le persone. Che sia face to face, al telefono o su Internet, le tue “capacità relazionali” devono essere eccellenti. Da qui il percorso per una customer experience unica sarà tutto in discesa. Ecco alcune delle competenze trasversali più popolari nel servizio clienti:

  • Comunicazione
  • Capacità di ascolto
  • Autocontrollo
  • Attitudine positiva
  • Assertività
  • Risoluzione del conflitto
  • Empatia
  • Depersonalizzazione
  • Assunzione di responsabilità
  • Positività

Assistenza sanitaria

Una carriera nel settore sanitario richiede anni di studio, molta formazione e una varietà di competenze tecniche. Allo stesso tempo, gli operatori sanitari devono anche essere in grado di lavorare bene sotto pressione o prestare molta attenzione ai dettagli, trasformando momenti di stress, in opportunità di apprendimento.

Vari studi  sottolineano l’importanza dell’empatia nel fornire un’assistenza di qualità, e di come le soft skill siano essenziali per un approccio, e una continuità centrata sul paziente.

Competenze trasversali sanitarie

  • Lavoro etico
  • Gestione dello stress
  • Lavoro di squadra
  • Attitudine positiva
  • Flessibilità
  • Gestione del tempo
  • Fiducia
  • Atteggiamento ricettivo
  • Empatia
  • Attenzione ai dettagli

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Marketing digitale

Il Marketing è sicuramente una delle scelte professionali più popolari, e il rapido sviluppo delle nuove tecnologie e il passaggio al lavoro online ha portato sotto i riflettori il digitale.

Vengono utilizzate le tecnologie digitali per commercializzare prodotti e servizi, per comunicare, e non significa che una carriera nel Marketing digitale non richieda il proprio insieme di competenze trasversali.

Soft skill del Marketing digitale

  • Curiosità
  • Tenacia
  • Voglia di imparare
  • Adattabilità
  • Multitasking
  • Lavoro di squadra
  • Creatività
  • Lavoro etico
  • Onestà
  • Accettazione delle critiche
  • Responsabilità

Saper coordinare

Gestire le situazioni e le persone nella modalità corretta

Un compito essenziale di un manager è quello di gestire e amministrare le risorse umane. Ciò rende le soft skill ancora più importanti per qualsiasi tipo di ruolo dirigenziale.

Competenze trasversali gestionali

  • Intelligenza emotiva
  • Gestione dello stress
  • Motivazione
  • Delega dei compiti
  • Negoziazione
  • Pianificazione
  • Risoluzione dei problemi
  • Innovazione
  • Carisma
  • Ascolto attivo

Formazione scolastica

Stare al passo con i tempi è essenziale per una carriera nel campo dell’istruzione poiché ci si relaziona specialmente con le giovani leve. Ciò comporta l’aggiornamento continuo delle tue competenze, soprattutto quando si tratta di nuovi metodi di insegnamento e apprendimento…Online. Stare al passo con i tempi vuol dire saper fare lezione, che sia un luogo fisico o digitale, gestendo le persone in modo efficace.

Le soft skill richieste a un formatore in effetti non sono cambiate drasticamente nel tempo. Ecco alcune tra le più popolari:

  • Comunicazione scritta e orale
  • Discorso pubblico
  • Gestione dello stress
  • Pazienza
  • Pensiero critico
  • Entusiasmo
  • Motivazione
  • Lavoro etico
  • Risoluzione del conflitto
  • Assertività
  • Ascolto attivo

Vendere empaticamente

Le caratteristiche interiori sono vitali se vuoi avere successo nelle sales.  Le vendite implicano la negoziazione, la persuasione, e l’empatia. Non importa se lavori face to face, al telefono, o su Internet: vendere richiederà sempre che le tue abilità interattive siano adeguate. 
Competenze trasversali di vendita

  • Discorso pubblico
  • Negoziazione
  • Persuasione
  • Attitudine alla comunicazione passiva e attiva
  • Socievolezza
  • Empatia
  • Lavoro di squadra
  • Gestione del tempo
  • Pensiero critico
  • Risoluzione dei problemi

Progettare

Comunicare il progetto

Essere un designer di successo è molto più che un semplice lavoro di progettazione da remoto, dietro lo schermo del tuo PC. Oltre alla creatività e all’attenzione ai dettagli,  questa figura implica l’ascolto attivo, apertura ai feedback e il saper darli,  così da dare vita e forma alla richiesta e alla visione dei clienti.

Il feedback è una pietra miliare per migliorare le performance, le recenti tendenze di smart working hanno reso la cultura della valutazione più importante che mai per la coesione delle persone che lavorano in azienda, e per la buona riuscita dei progetti.

Ecco le migliori soft skill per qualsiasi designer:

  • Comunicazione visiva
  • Comunicazione verbale
  • Creatività
  • Attenzione ai dettagli
  • Ascolto attivo
  • Pazienza
  • Estetica
  • Gestione del tempo
  • Motivazione
  • Accettazione delle critiche

Contabilità

Forse contabilità e competenze umanistiche sembrano distanti, ma una carriera nel bilancio richiede il proprio insieme di soft skill:

  • Comunicazione scritta e orale efficace
  • Organizzazione
  • Attenzione ai dettagli
  • Risoluzione dei problemi
  • Gestione del tempo
  • Analisi del sistema
  • Ragionamento deduttivo
  • Pensiero critico
  • Apprendimento attivo
  • Precisione

Business analyst

Gli analisti aziendali hanno il compito di bilanciare e combinare le conoscenze aziendali con le tecnologie avanzate.

Le competenze trasversali più richieste sono:

  • Negoziazione
  • Ascolto attivo
  • Risoluzione del conflitto
  • Servizio clienti di qualità
  • Processo decisionale
  • Risoluzione dei problemi
  • Pensiero strategico
  • Scrittura tecnica
  • Costruzione della squadra
  • Presentazione e pensiero pubblico

 Sviluppo web

Essere esperti in ​​C++ o Java non è tutto ciò che serve per fare carriera come sviluppatore. Ci sono diverse competenze trasversali richieste ad esempio l’empatia, la risoluzione dei problemi, il lavoro di squadra.

In molti casi, gli sviluppatori devono collaborare con i designer per dare vita a un’idea, ed è qui che entra in gioco l’ascolto attivo.

Le principali abilità umanistiche per gli sviluppatori web sono:

  • Ascolto attivo
  • Pazienza
  • Apertura mentale
  • Adattabilità
  • Risoluzione dei problemi
  • Pensiero critico
  • Creatività
  • Responsabilità
  • Fiducia
  • Controllo del tempo e del progetto
Se stai cercando altre soft skill da inserire nel tuo CV, lasciati ispirare da oltre 100 competenze essenziali .

Come elencare le soft skill nel tuo curriculum

Il modo in cui elenchi le tue abilità nel tuo curriculum è importante.Ad esempio, devi prima assicurarti di mettere il focus sulle competenze trasversali giuste,
(che siano rilevanti per il ruolo per cui ti stai candidando).Ti consiglio di supportare queste competenze trasversali con l’ esperienze: non puoi semplicemente dire “Sono un grande leader”, se nulla nel tuo curriculum avalla questa affermazione.Ecco i miei 4 i consigli su come elencare le tue abilità caratteriali nel tuo resume, e ottenere un vantaggio rispetto ad altre persone.

Adatta le competenze trasversali al lavoro

Più sei specifico con le abilità sul tuo curriculum, meglio è. Ciò che intendo, è che dovresti elencare e tue caratteristiche verticali 

Ad esempio, se stai facendo domanda per diventare un sistemista informatico, avrai bisogno di avere ottime capacità organizzative, di attenzione, controllo e gestione del tempo, più che di leadership.

Adattare le tue soft skill alla figura professionale è più facile di quanto pensi: tutto ciò che devi fare è leggere e comprendere la job description, essa è il tuo punto di partenza. Inoltre identifica la mission, la vision, e il purpose dell’organizzazione.

Supponiamo che tu stia facendo domanda per una posizione di direttore delle vendite. I requisiti sono:

  • Laurea triennale in Economia, Marketing, Comunicazione o settore correlato
  • 5 anni di esperienza nelle vendite
  • Forti capacità di comunicazione orale e scritta
  • Comprovata capacità di guidare una squadra per raggiungere le quote
  • Ottime capacità di leadership
  • Esperienza nella definizione degli obiettivi di vendita

Hai appena ottenuto quattro abilità su misura per il lavoro semplicemente leggendo i requisiti:

  • Abilità comunicative orali e scritte
  • Leadership
  • Orientamento all’obiettivo
  • Lavoro di squadra

Competenze trasversali di riserva con altre sezioni: la concretezza

Chiunque può scrivere sul curriculum di avere incredibili capacità di pensiero critico e di leadership,  ma in mancanza di esempi concreti non farai porre al recruiter la giusta attenzione.

Se ad esempio ti stai candidando come direttore creativo per un’agenzia pubblicitaria, le soft skill richieste potrebbero essere:

  • La creatività
  • La leadership
  • La comunicazione orale
  • La direzione del progetto

Per prima cosa, menziona queste abilità nella sezione dedicata alle tue caratteristiche.

Successivamente, procedi ​​ come segue:

Quando elenchi le tue esperienze lavorative, sottolinea i risultati raggiunti e le responsabilità che la company ti ha affidato.

Ad esempio, per mostrare le tue capacità di project management, puoi scrivere:

Ho Coordinato 10 persone per creare un annuncio video di YouTube per un cliente che ha comportato un aumento delle entrate dello stesso di oltre $ 50.000 in un mese.

Oppure, per mostrare la tua creatività, puoi includere il traguardo:

Ho concettualizzato e lanciato un’idea pubblicitaria che ha vinto l’Epica Award, con conseguente incremento della mia brand awareness e della mia reputation.

Usa abilità trasferibili quando cambi carriera

Le competenze trasferibili possono essere particolarmente utili se stai cambiando carriera,
Le competenze trasferibili possono essere particolarmente utili se stai cambiando carriera o variando direzione all’interno del tuo settore. Includono abilità che non sono specifiche tecniche, ma utili per ricoprire in modo eccellente la posizione.
Supponiamo che tu stia lasciando il tuo lavoro di giornalista e stia facendo domanda per una posizione di pubbliche relazioni. Sebbene le industrie siano diverse, entrambe sono professioni legate all’informazione.
Ciò significa che puoi elencare nel curriculum alcune soft skill rilevanti acquisite nell’esercizio della professione per dimostrare che non sei completamente estraneo all’area. In qualità di giornalista, le tue competenze trasversali possono includere:
  • Abilità informative digitali
  • Abilità di presentazione
  • Abilità interpersonali
  • Creatività, (video, foto)

Queste sono tutte attitudini che puoi facilmente “trasferire” nel Resume di Pubbliche Relazioni, così da mostrare che puoi gestire il mutamento facendo la differenza.

LEGGI ANCHE: Largo al lavoro liquido: è finita l’era dei percorsi lavorativi lineari

Domande frequenti sulle competenze trasversali

Hai ancora qualche domanda sulle soft skill?Dai un’occhiata alle FAQ qui sotto!

Q – 1. In che modo le competenze trasversali sono essenziali per la crescita professionale?

Le soft skill  definiscono il modo in cui interagisci sul posto di lavoro, gestisci la responsabilità o cerchi il miglioramento. In quanto tali, sono importanti per la crescita professionale, indipendentemente dal settore, e i datori di lavoro spesso danno la priorità all’assunzione di dipendenti con le giuste abilità caratteriali, rispetto alla tecnica.

Q – 2. In che modo le soft skill sono diverse dalle hard skill?

Le hard skill sono abilità misurabili che si ottengono attraverso l’istruzione, la formazione, le certificazioni e l’esperienza professionale. Le competenze trasversali, invece, possono essere tratti della personalità oppure possono essere acquisite attraverso esperienze di vita. Tutte le professioni richiedono un mix di entrambi.

Q – 3. Quali sono le 10 soft skill principali dei recruiter?

Le 10 i competenze umanistiche che i i recruiter valutano nonostante la tua professione sono:

  • Gestione del tempo
  • Comunicazione
  • Adattabilità
  • Risoluzione dei problemi
  • Abilità di lavoro di gruppo
  • Creatività
  • Leadership
  • Attitudine ai rapporti interpersonali
  • Etica – Rispetto delle policy
  • Attenzione ai dettagli

Q – 4. Si possono acquisire le soft skill a lavoro?

Le soft skill non sono abilità tecniche, sono caratteristiche del tuo essere che non possono essere insegnate, apprese in un “soffio di tempo”. E ognuno di noi è chiamato a fare la differenza rispetto alla propria unicità. L’acquisizione di nuove competenze trasversali,  richiede  curiosità, volontà e costanza. Il coraggio di mettersi alla prova, di uscire dalla propria zona comfort.

Q – 5. Posso inserire competenze trasversali nel mio curriculum?

Sì! Le soft skill vanno inserite nella sezione del curriculum —-> Competenze.

Quando elenchi le tue attitudini comportamentali, sii il più possibile allineato con le caratteristiche della figura ricercata,  in questo modo faciliterai l’operato del recruiter e avrai maggiori chance di approdare alla call conoscitiva. Ricorda,  per ogni posizione il tuo curriculum sei tu, con il tuo cuore e il tuo cervello.

visore lenovo anteprima

Il nuovo visore di Lenovo è disponibile anche in Italia (e punta alle aziende)

In occasione dell’AWE USA 2023, Lenovo ha annunciato la disponibilità in mercati selezionati, tra cui l’Italia, del nuovo visore all-in-one per la realtà virtuale ThinkReality™ VRX, progettato appositamente per le aziende.

Dal profilo sottile e maneggevole, dotato del sistema di movimento 6DoF (six-degrees-of-freedom) e alimentato dal processore Snapdragon® XR2+ Gen 1, offre funzionalità pass-through a colori e ad alta risoluzione per applicazioni di mixed reality (MR).

Lenovo ThinkReality™ VRX

Il visore ThinkReality VRX, inoltre, è supportato da una suite completa di servizi end-to-end sviluppata per aiutare le aziende ad implementare più velocemente le soluzioni e ottenere più rapidamente un ritorno sull’investimento.

LEGGI ANCHE: Quanto costa (e cosa fa) il nuovo visore di Apple

Quanto costa il nuovo visore di Lenovo

Il ThinkReality VRX sarà disponibile al costo di 1299 euro + IVA da giugno 2023.

Lenovo mette a disposizione delle aziende modelli di consumo Device as a Service (DaaS) grazie a TruScale, consentendo ad ogni azienda di sviluppare al meglio le soluzioni XR. I clienti possono visitare la pagina dedicata ThinkReality VRX per saperne di più o contattare un rappresentante di vendita Lenovo locale.

Il VR di Lenovo è pensato per le Aziende

Lenovo ThinkReality VRX, è nato per diventare la soluzione VR per le aziende di tutto il mondo.

L’immediatezza e l’affidabilità dei nuovi strumenti digitali sperimentati attraverso i dispositivi di extended reality (XR) fanno sì che la forza lavoro sia quasi priva di vincoli di tempo e spazio.

Dal miglioramento dell’efficienza nella formazione dei dipendenti e nella collaborazione virtuale all’ampliamento delle attività di progettazione e ingegneria in 3D, le tecnologie XR stanno diventando sempre più rilevanti all’interno delle aziende, offrendo ai lavoratori nuovi modi di utilizzo.

I nostri clienti sono alla ricerca di gateway affidabili, flessibili e scalabili per navigare nel metaverso aziendale che è in crescita e richiedono soluzioni di classe enterprise per le nuove realtà di lavoro in scenari ibridi e ambienti virtuali“, ha dichiarato Vishal Shah, GM of XR and Metaverse di Lenovo. “Abbiamo realizzato il Lenovo ThinkReality VRX per essere la miglior soluzione VR per la formazione e la collaborazione in 3D immersivo“.

Progettato per soddisfare le esigenze di tutte le organizzazioni aziendali e costruito seguendo rigorosi standard igienici per i materiali utilizzati, il ThinkReality VRX è costruito per un utilizzo di lunga durata e affidabilità nelle operazioni.

Inoltre, questo visore offre sicurezza di livello aziendale, grazie a una catena di fornitura e a un processo di produzione che verificano accuratamente ogni componente e fornitore di servizi.

Le cuffie di ThinkReality VRX sono caratterizzate da un design innovativo capace di regalare esperienze VR più confortevoli per sessioni VR prolungate.

Mentre le nuove ottiche pancake e la dimensioni più sottili riducono il profilo complessivo delle cuffie, la posizione ottimale della batteria aiuta a distribuire meglio il peso regalando un maggiore comfort.

Nuovo visore Lenovo

Il ThinkReality VRX è dotato di un esclusivo sistema di ventilazione che allontana il calore del display dal viso di chi lo indossa.

ll ThinkReality VRX fa parte del portafoglio di soluzioni XR ThinkReality di Lenovo, che comprende una piattaforma software cloud per implementare e gestire applicazioni e contenuti aziendali su scala globale.

Il ThinkReality VRX può essere supportato anche da altre piattaforme leader di gestione dei dispositivi mobili (MDM). Le soluzioni XR di Lenovo includono anche i ThinkReality xR Services, che forniscono servizi end-to-end e agnostici rispetto ai fornitori, per aiutare i clienti dalla strategia alla consegna.

LEGGI ANCHE: Arriva il nuovo visore Meta Quest Pro: prezzo e caratteristiche

Un ecosistema aperto di applicazioni XR

La creazione del metaverso aziendale richiede la collaborazione e l’impegno dei principali fornitori di hardware e software a livello mondiale.

Lenovo collabora con i leader del settore per promuovere la crescita e l’adozione di soluzioni XR per trasformare il modo in cui le persone lavorano, imparano e si prendono cura della propria salute.

Le aziende e le altre organizzazioni possono programmare il ThinkReality VRX utilizzando la piattaforma per sviluppatori Snapdragon Spaces™ XR e il suo SDK basato su OpenXR. L’ecosistema accessibile Snapdragon Spaces consente agli sviluppatori di creare esperienze innovative che guidano la prossima generazione di spatial computing.

Lenovo sta collaborando con diversi sviluppatori XR in modo indipendente e attraverso la piattaforma Snapdragon Spaces per rendere disponibili applicazioni all’avanguardia sul ThinkReality VRX.

I casi d’uso VR più diffusi in ambito aziendale sono la formazione immersiva per le competenze trasversali e verticali, nonché la collaborazione in ambienti 3D.

Lenovo ThinkReality collabora con questi sviluppatori e con molti altri attraverso Snapdragon Spaces ampliando costantemente il proprio ecosistema.

Apprendimento Immersivo

I corsi di formazione sulle competenze tecniche, come l’uso di strumenti e l’apprendimento di processi, sono fondamentali nei settori manifatturiero, automobilistico, sanitario e nei ruoli tecnici.

L’apprendimento immersivo è maggiormente conveniente, più sicuro e di maggiore impatto della formazione tradizionale se confrontato in ambienti che prevedono l’utilizzo di strumenti potenzialmente pericolosi e risorse costose.

La formazione sulle soft skills è strategica per una serie di abilità che favoriscono la crescita dei lavoratori moderni, tra cui la comunicazione, l’empatia e la conoscenza.

Dalle abilità di vendita al servizio clienti, dalla conformità alla cultura e alla leadership, i giochi di ruolo immersivi con esseri umani digitali e altri scenari di formazione aiutano i membri del team e le organizzazioni ad avere successo.

L’attenzione all’ambiente

I meeting e i momenti di collaborazione in spazi virtuali sono il prossimo caso d’uso aziendale in grado di trasformare il modo in cui le persone lavorano e gestiscono il business.

Contribuire a ridurre i costosi viaggi a emissioni di anidride carbonica e migliorare la produttività con modelli 3D o gemelli digitali aiuta ad avvicinare più facilmente team e clienti in nuove piattaforme digitali.

Lenovo ThinkReality annuncerà in futuro altre collaborazioni con i principali sviluppatori XR.

Pride Month

Oltre l’arcobaleno: come celebrare la diversità nella comunicazione in occasione del Pride Month

Ogni anno si festeggia il Pride Month, il mese per eccellenza dedicato all’uguaglianza, diversità e inclusività. Si tratta di un momento di grande festa e forte unione tra la comunità LGBTQIA+ e uno degli appuntamenti fissi a livello di marketing per moltissimi brand.

In questo contesto, come progettare ed implementare campagne il più autentiche possibile, fedeli ai propri valori e alla propria visione, portando al contempo rispetto ad un mese chiave per la creazione di un mondo veramente equo per tutti, indipendentemente dalla propria identità di genere ed orientamento sessuale?

pride month bandiera

Il desiderio di inclusività è ogni giorno sempre più forte per le persone provenienti da tutto il mondo e appartenenti a tutte le generazioni e il mese di giugno è il momento perfetto per celebrare la propria identità e trovare la propria voce.

LEGGI ANCHE: Il futuro della misurazione è oggi: quanto è importante per inserzionisti e i marketer

Anche i dati di Pinterest inerenti a questi argomenti lo confermano: le ricerche inerenti al tema “comprensione del genere” sono aumentate recentemente del +550%, “manifesto dell’identità di genere” del +415% e “dipinto di auto-espressione” del +455%.

Pride Month: come evitare il rischio di rainbow washing

La rilevanza socio-culturale di questo mese deve essere motivo di riflessione per i marchi, ispirandoli tutto l’anno a “fare sempre di più” in termini di inclusività. Sebbene il supporto di moltissimi brand sia genuino e del tutto disinteressato dal punto di vista economico, altrettanti marchi incorrono nel cosiddetto rainbow washing.

In altre parole, l’accusa è di sfruttare l’occasione al fine di incrementare i profitti ed intercettare un numero ancora più ampio di consumatori.

La linea di demarcazione tra sostenere la battaglia della comunità LGBTQIA+ e strumentalizzare la potenza della causa è estremamente sottile e il rischio è di perdere la credibilità del brand per avere implementato e comunicato attività superficiali, poco attente e di conseguenza potenzialmente controproducenti dal punto di vista mediatico. Altrettanto problematico a livello marketing è il queer-bating, ovvero l’inserimento di personaggi LGBTQIA+ che non vengono dichiarate come tali o non rappresentate correttamente.

saverio schiano

LEGGI ANCHE: Benessere al lavoro: perché è sempre più centrale per le strategie di people&culture

Pinterest e Saverio Schiano, Head of Sales for Italy Pinterest, rivelano alcuni utili consigli su come creare campagne di marketing e comunicazione LGBTQIA+-friendly, così da amplificare la portata dei messaggi e richiamare l’attenzione sul tema con rispetto e positività:

  1. Semplice ed efficace… essere autentici!: non è scontato suggerire ai brand che il fattore n.1 per questa tipologia di campagna è l’autenticità.
    Scavare oltre la superficie ed abbracciare a 360° l’inclusività non significa semplicemente introdurre bandiere arcobaleno e colori sgargianti nelle proprie campagne e prodotti.
    La buona riuscita di tale “operazione” può basarsi solamente da una piena comprensione della storia delle battaglie e conquiste della comunità LGBTQIA+ e da una forte volontà di aiutare concretamente le voci storicamente marginalizzate nella società odierna.
    E non va dimenticato che il successo è dato proprio dalla giusta unione dei valori del proprio brand e di quelli incarnati dal Pride Month!
  2. Occorre prestare attenzione all’inclusività 365 giorni l’anno e sul lungo termine: i messaggi che si sceglie di comunicare devono essere celebrativi e senza scopo di lucro, volti a sottolineare la necessità di normalizzare la diversità.
    Per questo motivo, devono essere incorporati nelle proprie campagne nel corso di tutto l’anno, non limitati temporalmente al mese di giugno o ad altri specifici momenti nel corso dell’anno.
    Per quanto le parole siano uno strumento potente per incoraggiare dibattiti e discussioni, esse si devono necessariamente trasformare in fatti e gesti concreti da parte dei brand a supporto delle comunità sotto-rappresentate (come, per esempio, donazioni ad associazioni LGBTQIA+ oppure l’introduzione di politiche aziendali inclusive).
    I consumatori sono sempre più attenti alla responsabilità sociale delle aziende: un sincero e costante impegno nei confronti della causa e un rifiuto di concessioni puramente simboliche consentiranno di ottenere la fiducia e fidelizzare i membri della comunità LGBTQIA+ e i loro alleati.
    Per esempio, per Pinterest è prioritario assicurare contenuti online che rispettino i diritti di tutte le persone come ben identificato dalle  linee guida.
  3. Attenzione alle partnership: un’ottima modalità per i brand di dare maggiore autorevolezza alle proprie campagne e sensibilizzare un maggiore numero di persone è costruire delle sinergie con enti, associazioni e personalità attive ogni giorno nella lotta a favore dei diritti di chi non si identifica come cis- ed etero. La selezione di questi partner deve essere accurata e minuziosa.
    Per esempio, in occasione dell’arrivo del mese dedicato al Pride, Pinterest ha lanciato la campagna “Pride and Progress”, una serie di contenuti che coinvolgono Creator appartenenti alla comunità, tra cui Sasha Colby, la vincitrice dell’ultima edizione del programma RuPaul’s Drag Race.
    Inoltre, come parte di questa campagna, Pinterest ha avviato una collaborazione anche con Tastemade per lanciare una serie di programmi live-streaming negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Canada, Germania e Francia, tra cui “Proud of Me” una serie con protagonisti alcuni dei più talentuosi Creator queer, come Meg Garrod e David Lovric.
  4. Le critiche aiutano i brand a crescere: last but not least, sbagliare è umano, ma è importante essere aperti alle critiche, imparare dai propri errori e migliorare di volta in volta il proprio approccio quando si parla di inclusività e diversità.
portare la tua azienda su tiktok

Come far decollare la tua azienda su TikTok

Se la tua azienda non è ancora su TikTok, probabilmente non sai da dove cominciare o forse hai tempo e risorse limitate.

La buona notizia è che creare contenuti su TikTok può essere più facile di quanto pensi e il guadagno per la tua organizzazione potrebbe essere enorme.

come migliorare la tua azienda su tiktok

Ecco una breve serie di video con suggerimenti creati appositamente per le piccole imprese che vogliono iniziare a presidiare il canale TikTok. Le clip mostrano quanto sia facile iniziare a utilizzare TikTok, dalla creazione di un account aziendale alla realizzazione del primo video.

1.  Creare un video TikTok in pochi passaggi

Creare un video TikTok è più facile di quanto pensi, basta seguire alcuni semplici passaggi:

 

  1. Apri l’app TikTok e fai tap sul segno “+” in basso
  2. Registra filmati o carica i tuoi video e le tue foto
  3. Scegli un suono
  4. Fai clic su “Regola clip” per modificare il tuo video
  5. Aggiungi testo e transizioni
  6. Scrivi una breve descrizione, aggiungi hashtag per renderla rilevabile. Poi, pubblica il tuo lavoro.

LEGGI ANCHE7 trend di TikTok che devi assolutamente conoscere

2. Come portare la tua azienda su TikTok

L’account aziendale è il punto di partenza delle piccole imprese su TikTok.

Quando ti registri con un account aziendale gratuito, ottieni i vantaggi aggiuntivi come l’utilizzo di Promote per potenziare i tuoi contenuti e fare analisi dettagliate. In più, avrai accesso all’Hub creativo, potrai collegare il tuo sito e l’email, pianificare i post e altro ancora.

Dopo esserti registrato con un account personale, puoi facilmente passare a un account aziendale in qualsiasi momento.

Ecco come creare un profilo TikTok e convertirlo in un account aziendale:

    1. Apri l’app TikTok
    2. Tocca l’icona “Profilo” per iscriverti
    3. Inserisci la tua data di nascita e il numero di telefono
    4. Una volta creato l’account, tocca “Impostazioni e privacy”
    5. Seleziona “Gestisci account”
    6. Fai clic su “Passa a un account aziendale”
    7. Seleziona gli attributi che meglio descrivono la tua azienda
    8. Il tuo account business su TikTok è pronto

I numeri dalla parte di TikTok - come migliorare la tua azienda su tiktok

3. La tua azienda su TikTok con Ads Manager 

Per essere unici e ottenere un impatto su TikTok non hai bisogno di grandi budget. Puoi creare un annuncio in pochi minuti e farti scoprire da molti più clienti.

Con un account Ads Manager puoi scegliere il tuo target e i clienti che desideri coinvolgere, puoi monitorare e misurare i risultati e aumentare la notorietà e le vendite.

Le opzioni di budget flessibili facilitano l’avvio di qualsiasi attività commerciale.

  1. Visita la pagina di registrazione di Ads Manager
  2. Inserisci i tuoi dati e fai clic su “Invia codice”
  3. Inserisci il codice di verifica inviato alla tua email o telefono
  4. Tocca “Registrati”
  5. Inserisci le informazioni sulla tua attività e il fuso orario corretto (non può essere modificato in seguito)
  6. Fai clic su “Registrati”

LEGGI ANCHE: Come connettersi con la propria target audience su TikTok

TikTok celebra le piccole imprese e l’autenticità

TikTok è il luogo in cui la realtà e l’autenticità vengono celebrate ogni giorno. Qui, non devi preoccuparti di creare contenuti impeccabili: presentati come sei e lascia che la perfezione sia il tuo must su altre piattaforme.

Anche se sei nuovo su TikTok, hai tutti gli strumenti di cui hai bisogno per far debuttare rapidamente e facilmente la tua attività nella community della piattaforma. Entra in contatto col tuo pubblico di destinazione (sì, anche quello super di nicchia) che è già attivo in attesa di scoprire tutto ciò che viene svolto.

L’importanza del Video Marketing oggi

Come i video portano traffico su TikTok

Quello del video marketing è un mercato in forte espansione, a testimoniarlo sono diversi dati a nostra disposizione, e si fa riferimento alla creazione di contenuti video con l’obiettivo di incrementare visualizzazioni, engagement e conversioni.

Il suo punto di forza?

Sfruttare l’impatto di immagini e suoni che, se ben studiati ed inseriti all’interno di un video, lasciano maggiormente il segno nella mente dei consumatori rispetto al testo.

Così, quando un utente sarà colpito da un determinato video, lo ricorderà più facilmente. Ricordare un video, in termini aziendali, significa ricordare un brand, e ciò si traduce in un miglioramento della brand awareness.

Utilizzare contenuti video rappresenta dunque una strategia fondamentale per consolidare la propria identità online, visto anche il successo che tale tipologia di contenuti sta acquistando sui social network, come registrato dall’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano.

misurazione - cookie di terze parti e dati di prima parte

Il futuro della misurazione è oggi: quanto è importante per inserzionisti e i marketer

La misurazione sta diventando sempre più importante, soprattutto con la continua evoluzione del settore della pubblicità online.

Oggi più che mai è importante che gli inserzionisti e i marketer considerino l’efficacia dei loro investimenti di marketing come strettamente correlata con la misurazione.

Sebbene la misurazione sia sempre stata la chiave per una strategia di successo, ha spesso rappresentato un’attività che rimaneva sullo sfondo. Negli ultimi anni, abbiamo visto nascere preoccupazioni sul futuro della misurazione e sul modo in cui gli operatori di marketing potranno dimostrare l’efficacia dei loro investimenti pubblicitari e di marketing.

Questo era prevedibile: quando è in atto un cambiamento, è inevitabile che vi sia anche un momento di incertezza.

Oggi è tempo per gli inserzionisti e i marketer di mettere da parte ogni esitazione e di affidarsi al nuovo mondo della misurazione.

misurazione dei dati digitali

Gli step per una misurazione efficace

Agire

Pur semplificando molto, si potrebbe affermare che, un tempo, la misurazione avveniva e basta.

Per anni, tecnologie come i cookie di terze parti hanno funzionato in background, fornendo ai marketer uno sguardo molto approfondito su come ci muovevamo su Internet. Le azioni venivano colte automaticamente e memorizzate in perpetuo, disponibili per i marketer.

In altre parole, le strategie erano molto meno deliberate.

Le persone e i clienti sono sempre al centro e quando le loro aspettative cambiano, devono cambiare anche le nostre; questo significa che i marketer ora hanno accesso a molti meno dati per impostazione predefinita.

Quello che non ci aspettavamo, ma che abbiamo ascoltato come riscontro anche da parte dei CMO, è che i marketer pensassero che ci potesse essere una soluzione unica per i cookie di terze parti.

Ebbene, non è così: non esiste un’unica soluzione immediata e semplice. I marketer non devono e non possono aspettare.

Quindi, cosa fare?

La misurazione con l’eliminazione dei cookie di terze parti

Essere intenzionali

Se dovesse esserci un solo concetto da ricordare, si tratta di questo: è importante essere intenzionali nella propria strategia di misurazione. Non bisogna distrarsi o farsi sopraffare dalle soluzioni stesse, perdendo di vista l’obiettivo principale: l’obiettivo è infatti il punto di partenza.

Può sembrare ovvio, ma più spesso di quanto ci si aspetti i marketer non dedicano tempo per definire quali sono i criteri che determinano il successo di un’attività, e per delineare i KPI più importanti.

Ciò è dovuto in gran parte a quanto appena discusso. Poiché un tempo le misurazioni semplicemente “accadevano”, eravamo in grado di essere retrospettivi, dando molto più respiro e flessibilità alle strategie di misurazione.

Oggi non è più così ed è quindi essenziale essere chiari fin da subito su quali siano i propri obiettivi. Questo non è un aspetto negativo, ma un’opportunità per capire e stabilire veramente che cosa sia il successo per ogni azienda.

È informazione già nota che i dati di prima parte sono fondamentali nel nuovo mondo della misurazione. È necessario assicurarsi di cogliere i dati rilevanti, e solo quelli, dai vostri utenti: nel farlo, è importante essere intenzionali, attenti e rispettosi dei clienti, della loro privacy e del loro consenso.

Con un’impostazione intenzionale della strategia dei dati di prima parte saranno disponibili nuove opportunità di misurazione.

Per ribadire che non esiste una soluzione unica e immediata, ma con un insieme di soluzioni di base si possono ottenere gli stessi risultati.

Un’opportunità è quella di spostare l’attenzione sul valore.

La misurazione incentrata sul valore consente ai marketer non solo di registrare le conversioni, ma anche di assegnare loro un valore e di costruire di conseguenza una strategia più completa.

L’ottimizzazione attraverso il Value-based bidding, ad esempio, consente ai marketer di concentrare la spesa in maniera più efficiente.

Mentre si ripensa alla strategia di misurazione, è utile riflettere anche sull’automazione e su come possa essere utile. Spesso “automazione” può sembrare una parola un po’ allarmante, perché viene confusa con qualcosa che implica la perdita di controllo.

È tempo di ripensare a questo concetto, soprattutto per quanto riguarda la misurazione.

Sono sempre i marketer a guidare la strategia, ma una volta che è stato stabilito con cura che cosa si vuole misurare e qual è il valore di quelle interazioni, l’automazione, che non funziona senza misurazione, può essere di supporto, anche per esempio per tenere traccia dei cambiamenti sempre più frequenti dei percorsi dei clienti.

Grazie a soluzioni come il tagging, le conversioni avanzate di Google e l’attribuzione basata sui dati, i marketer possono impostare strategie mirate e intenzionali per comprendere l’impatto dei loro investimenti di marketing.

LEGGI ANCHE: PMI e pubblicità online: proteggere la privacy delle persone passo dopo passo

Privacy al primo posto

misurazione e privacy

Una volta messi in moto tutti i pezzi, non si può dimenticare l’importante fase di verifica di queste soluzioni e degli aggiustamenti necessari. E, naturalmente, assicurarsi che soddisfino i più alti standard di privacy.

Proprio come in passato, i marketing mix modeling e gli studi di incrementalità consentono ai marketer di convalidare e calibrare le loro strategie di misurazione, assicurandosi che soluzioni come l’automazione e i modelli funzionino al meglio.

La strategia non è l’unica cosa da verificare.

La privacy dovrebbe essere infatti un punto fermo. Diviene quindi fondamentale verificare che i propri partner soddisfino o superino i requisiti di privacy stabiliti, soprattutto per quanto riguarda l’acquisizione di dati di prima parte.

Il momento giusto è ora

A volte i luoghi comuni sono veri: non c’è momento migliore del presente. Se non è stato ancora fatto è importante definire fin da subito una strategia di misurazione; le aspettative dei clienti in materia di privacy sono già cambiate e il settore deve evolversi per soddisfarle. Il momento giusto per restare al passo con i cambiamenti è oggi.