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Ecco gli spot più emozionanti di questo Natale 2022

Eccoci, il periodo più atteso dell’anno è arrivato. La magia si sente nell’aria e anche attraverso gli spot dei brand che per questo Natale 2022 si raccontano con messaggi di speranza e che ispirano ai buoni gesti.

Carichi di emozioni e colmi di valori che aprono il cuore. I temi di questo Natale, con qualche accenno al sentimento della solitudine, hanno toccato la sempreverde gentilezza, la condivisione, l‘accettazione, l’inclusività, la responsabilità ambientale, la vicinanza e il sostegno ai più deboli.

Ma anche consapevolezza verso quei momenti che devono essere vissuti appieno e che portano con sé impagabili ricordi. Natale, il periodo migliore per riflettere ed emozionarsi.

Pronti per gli spot più strappalacrime di quest’anno?

DISNEY | The Gift

Disney per Natale 2022 lancia il terzo episodio di “From Our Family to Yours” dedicato alla famiglia, all’amore e alla condivisione. Nel 2020 il primo episodio Lola ci è stato presentato con la giovane Nicole a cui la nonna regala un peluche di Topolino, onorando le tradizioni natalizie di famiglia.

L’anno seguente con The Stepdad abbiamo accompagnato la nascita di una nuova famiglia, quella di Nicole e dei suoi figli insieme al suo compagno, il quale entra nel nuovo equilibrio di casa con gentilezza e disponibilità.

Nell’ultimo episodio, “The Gift”, troviamo la piccola Ella impaurita dal perdere l’affetto dei suoi cari a causa del nuovo arrivo. Ci penseranno l’amore del suo primo fratello e le attenzioni del papà ad avvicinarla ad un premuroso sentimento.

JOHN LEWIS & PARTNERS | The Beginner

Una delle più grandi dimostrazioni d’amore è la condivisione delle passioni. In questo film, un uomo dedica la maggior parte del suo tempo ad imparare ad andare sullo skateboard e ad esercitarsi anche a discapito della propria sicurezza.

È ben determinato nel suo intento perché questo sarà per lui e per sua moglie il fondamentale punto di connessione con l’adolescente che presto entrerà nelle loro vite.

Il brand, ci presenta così il suo Natale, facendoci immedesimare in quella insicurezza di non rispondere alle giuste aspettative e che al contempo ci sprona a provare, spinti da empatia e amore. John Lewis & Partner, per questo spot di Natale 2022, supporta il progetto Building Happier Futures, per poter garantire lo stesso futuro agli adolescenti affidati all’assistenza sociale.

SAINSBURY’S | Once Upon a Pud

C’era una volta, in una terra molto molto lontana, il triste destino di un budino. La contessa del reame, interpretata dalla presentatrice Alison Hammond, è entusiasta delle pietanze che le vengono offerte, rifiutando però con disprezzo il dolce di Natale.

Il cuoco sperimenterà diversi ingredienti per impreziosire il budino e per meritare l’approvazione della donna. Potrà fare la differenza l’aggiunta di un biscotto caramellato di Sainsbury’s? Bastava così poco…

PETA | First Christmas Ad

PETA, la più grande organizzazione mondiale per i diritti degli animali, People for Ethical Treatment of Animals, ha lanciato la sua prima campagna di Natale, volta alla sensibilizzazione del consumo massiccio di animali durante le festività.

Il protagonista è un simpatico tacchino che arriva in una delle diverse case inglesi, in veste però di animaletto da compagnia e non come pietanza.

La sua storia fa stringere il cuore ed un pensiero va alla meno fortunata miriade di tacchini, o agnelli nel nostro caso, uccisi per rendere ricche le nostre feste.

La pace sulla Terra inizia dalle nostre case e dalle nostre coscienze.

J&B SPAIN | She

Una delle pubblicità più toccanti e intrise di valori. Una storia di accettazione e inclusività quella del brand di whisky nel suo spot di Natale 2022.

Il film racconta con discrezione e gentilezza il legame intergenerazionale che unisce un nonno, un nipote e più in generale la famiglia. Un amore incondizionato quello dell’anziano verso suo nipote che nasconde timidamente la sua non binarietà. L’uomo aiuterà Alvaro a mostrare il vero io e lo spronerà a non avere nessuna remora a riconoscersi come Ana.

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ASDA | Have your Elf a Merry Christmas

L’elfo per antonomasia, Will Ferrel, continua la sua avventura, cercando un posto di lavoro nel negozio Asda. Impacciato nei rapporti formali e pieno di stupore per tutto ciò che ai nostri occhi è normale, l’elfo Buddy scopre e si gode i diversi reparti del supermercato.

Sembra non avere speranze di essere assunto fin quando non rivela le sue stupefacenti doti in fatto di addobbi natalizi. Del resto, chi sa rendere veramente magico il Natale se non un elfo?

DUTCH STATE LOTTERY | Christmas Advert – feat Frida the Husky

C’è qualcosa che i soldi non possono comprare: sono le esperienze vissute insieme, l’amore e la condivisione di emozioni che si trasformano in ricordi indelebili.

Nel commovente spot di Natale 2022 della Lotteria di Stato Olandese, assistiamo ad un suggestivo viaggio intrapreso da padre e figlio, felici di ripercorrere gli stessi spostamenti e rivedere i medesimi paesaggi di un viaggio condiviso molti anni prima.

Il motivo ufficiale del viaggio è la (finta) vincita del giovane alla lotteria di Capodanno, ma in realtà il motivo è molto più profondo e denso di emozioni: le stesse che l’uomo ha intenzione di rivivere in compagnia del padre e del loro amato cane, prima che sia troppo tardi. Non bisogna mai aspettare che la felicità capiti per caso.

THE NATIONAL LOTTERY | A Christmas Love Story

Un piacevole incontro inaspettato sul treno e un numero di telefono incompleto scritto su un biglietto della lotteria. La protagonista proverà in tutti i modi a rintracciare lo sconosciuto di cui si è innamorata ed è ancora più determinata a farlo perché lui è il proprietario del biglietto vincente.

La ragazza riuscirà ad incontrarlo e finalmente a baciarlo… A volte, chi trova l’amore trova un tesoro.

ERSTE GROUP | #believeinchristmas 2022

Qualcuno è intenzionato a rovinare il periodo più bello dell’anno e lo fa cercando di spegnere la magia del Natale: le centraline elettriche sono fuori uso e i serbatoi delle macchine sono svuotati. Di fronte a questa improvvisa crisi, che rimanda velatamente all’attuale situazione economico-politica, c’è però chi non si lascia abbattere.

Un emozionante film di animazione quello di Erste, che ci ricorda che in fondo la vera magia del Natale è la condivisione della gentilezza e di sinceri gesti di affetto.

AMAZON | Joy is Made

La gioia è nelle piccole, grandi cose che facciamo per gli altri. Come questo papà che riesce a progettare e costruire per sua figlia un’emozionante esperienza, e regalarle un momento davvero speciale da vivere insieme. La gioia può realmente essere donata.

POSTEN NORWAY | Father Christmas and Mother Earth

Dal mood decisamente meno allegro e festaiolo, lo spot di Natale 2022 di Posten ci mostra attraverso il suo racconto, la catastrofe ambientale che ci aspetta tra non molto. Il cambiamento climatico sta diventando una realtà molto preoccupante di cui noi siamo i primi responsabili.

Nel film, Babbo Natale e Madre Natura non riescono più a condividere gli stessi valori: il primo è preso dall’esigenza di soddisfare i desideri consumistici; l’altra lo mette in guardia dal pessimo futuro che invece si prospetta.

Bisogna fare un passo in dietro, fare qualche rinuncia e riflettere: il regalo più grande che ognuno di noi possa ricevere è quello di poter vivere, secondo l’equilibrio e i bisogni della terra. Senza mai dimenticare che essa restituisce tutti i doni che noi le offriamo. Positivi e, soprattutto, negativi.

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5 trend sul metaverso per il 2023

5 trend sul metaverso per il 2023

Durante il 2022 è stato difficile non imbattersi nel termine “metaverso”. Aziende e brand hanno voluto farci conoscere la loro visione di “mondo digitale” dove poter lavorare, giocare e socializzare.

Tuttavia, le persone che hanno prestato attenzione a questo fenomeno si sono rese conto che le visioni spesso differivano notevolmente una dall’altra. Se Meta si concentra sulla creazione di ambienti di realtà virtuale, aziende come Microsoft e Nvidia stanno sviluppando ambienti metaverso per collaborare e lavorare su progetti digitali.

Una ricerca di McKinsey & Co. mostra che il metaverso potrebbe aggiungere fino a 5 trilioni di dollari di valore all’economia globale entro il 2030. Un dato che illustra l’impatto che il fenomeno potrebbe avere su settori e aziende chiave nel corso degli anni.

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Tutto ciò ci fa capire quanto il metaverso sia importante come terreno di gioco e quanto il 2023 sarà probabilmente un anno cruciale per definire la direzione che prenderà.

A fare il punto della situazione e a parlare dei trend per il prossimo anno è l’esperto Bernard Marr su Forbes. Scopriamo quali sono le cinque macro tendenze nel dettaglio.

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1. Il metaverso come nuovo canale di marketing

Come per i motori di ricerca e i social media, il marketing e la pubblicità forniranno il carburante per spingere il web 3.0 – il metaverso – nel mainstream.

Il concetto potrebbe non essere ancora completamente compreso. Alcuni giganti della finanza internazionale come HSBC e JP Morgan parlano di cambiare gli stili di vita globali mentre i big della moda come Nike e Gucci hanno già iniziato a costruire la loro presenza nel metaverso.

I consumatori sono sempre alla ricerca di nuovi modi sempre più coinvolgenti per entrare in contatto con i marchi che gli interessano. Il metaverso, con la sua attenzione all’esperienza del cliente e alle connessioni one-to-one, diventa un nuovo e potente canale di comunicazione.

A differenza dei social e del search, che sono ben cuciti da aziende del calibro di Google e Meta, c’è ancora molta strada da fare. Nei prossimi 12 mesi, le aziende faranno di tutto per posizionarsi in luoghi virtuali privilegiati, sia costruendo le proprie piattaforme che occupando arene esistenti come Meta Horizons, Fortnite, VR Chat o Decentraland.

2. Il metaverso aziendale

A parte il suo potere come strumento di marketing, il metaverso promette di fornire piattaforme, strumenti e interi mondi virtuali in cui gli affari possono essere svolti in remoto, in modo efficiente e intelligente.

Possiamo aspettarci di vedere il concetto di metaverso fondersi con l’idea di Digital Twin: simulazioni virtuali di prodotti, prototipazioni, processi e operazioni tipiche del mondo reale prendono vita nell’ambiente digital.

Dai parchi eolici alle auto di Formula 1, i progettisti stanno ricreando oggetti fisici all’interno di mondi virtuali in cui la loro efficienza può essere sottoposta a stress test in qualsiasi condizione immaginabile, senza i costi che sarebbero sostenuti testandoli nel mondo fisico.

La tecnologia del metaverso in campo aziendale servirà ai processi di formazione, di onboarding e ad altre attività lavorative.

Ad esempio, il gigante della consulenza Accenture ha creato un ambiente metaverso chiamato The Nth Floor che presenta repliche di uffici del mondo reale e consente ai dipendenti e ai nuovi assunti di svolgere una serie di funzioni relative alle risorse umane all’interno del mondo virtuale.

3. Web3 e decentramento

Una visione della forma che alla fine assumerà il metaverso ruota attorno al decentramento. Secondo i sostenitori del web3, i registri distribuiti e la tecnologia blockchain daranno vita a una nuova era di internet al di fuori del controllo delle multinazionali, che non avranno più il potere di censurare le opinioni divergenti.

Questa concezione è costruita attorno a piattaforme decentralizzate come The Sandbox e Decentraland, che alla fine saranno organizzate come DAO, Decentralized Autonomous Organization.

L’acquisto dei diritti di proprietà darà agli individui voce in capitolo nel modo in cui viene gestita l’organizzazione che costituisce il dominio virtuale, questo porterà alla creazione di democrazie virtuali e community di proprietà degli utenti.

metaverso

Gli NFT sono un altro aspetto del metaverso decentralizzato. Si tratta di token unici che vivono su blockchain, proprio come i token non univoci, come le criptovalute e i Bitcoin, che potranno essere utilizzati per rappresentare in maniera unica beni o merci online. Marchi come Adidas e Forever 21 hanno utilizzato questa tecnologia per creare beni digitali che possono essere indossati, scambiati e visualizzati dai loro proprietari nel metaverso.

La visione del metaverso come un’utopia decentralizzata e di proprietà delle community è in qualche modo in contrasto con la visione promossa da aziende come Meta e Microsoft, che mirano a costruire universi digitali proprietari in cui esse stesse avranno il controllo assoluto. È probabile che il 2023 porti ulteriori sviluppi in questo scontro di culture digitali.

4. Realtà virtuale e aumentata

L’idea di una tecnologia immersiva ed esperienziale è fondamentale per il metaverso: qualunque cosa assomigli alla realtà sarà più coinvolgente dei mondi digitali a cui siamo abituati oggi.

Pertanto, molte idee su come interagiremo con esso coinvolgono tecnologie immersive come la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e la realtà mista/extender (MR/XR).

Meta ha costruito la sua visione specifica di come sarà il “prossimo livello” di Internet intorno alla realtà virtuale, il 2023 porterà nuove versioni dei suoi popolarissimi visori Quest VR, oltre a nuovi visori VR/AR/MR di aziende come come Apple, Google e Microsoft.

La costruzione di esperienze immersive sta generando più entusiasmo di quanto ci si aspettava e il 2023 porterà una serie di nuovi sviluppi sul campo.

Aspettiamoci di vedere nuove tute tattili a corpo intero, già ampiamente utilizzate da organizzazioni come NASA e SpaceX, per simulare gli ambienti.

Alcune innovazioni creeranno experience nel metaverso dei consumatori ancora più realistiche e coinvolgenti. Diverse startup stanno persino sperimentando tecnologie in grado di introdurre odori nelle esperienze virtuali.

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5. Avatar Technology ancora più avanzata

Il metaverso comporterà sempre di più l’adozione di avatar per rappresentarci nel mondo digitale. C’è da dire che questa pratica fa già parte del nostro quotidiano. Siamo, infatti, abituati a creare personaggi nei videogiochi o a esprimere la nostra personalità sui social media.

L’avatar è la presenza che proiettiamo mentre interagiamo con altri utenti: potrebbero assomigliare a noi, o a personaggi dei cartoni animati, o a qualcosa di completamente fantastico che non potrebbe mai esistere nel mondo reale.

5 trend sul metaverso per il 2023

Con tecnologie come Ready Player Me e Zepeto oggi siamo in grado di creare avatar che possono poi essere inseriti in una serie di mondi e ambienti virtuali diversi piuttosto che limitati a una piattaforma particolare.

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Un articolo sull’Intelligenza Artificiale scritto da una AI

“L’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale può avere effetti sull’occupazione”. Quando è un sistema di AI a fare una considerazione simile, lo scenario appare tutt’altro che roseo.

Conversare con una Intelligenza Artificiale è ormai alla portata di tutti: tra le più diffuse, una improvvisa popolarità ha interessato ChatGPT, un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI e specializzato nel dialogo.

ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) è stato lanciato nel novembre 2022 attirando velocemente l’attenzione per le sue risposte dettagliate e articolate, anche se pare che l’accuratezza delle informazioni fornite non sia affidabile al 100%.

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Nell’approccio con un sistema così innovativo, una considerazione appare subito chiara: non è possibile impostare un rapporto conversazionale. In altri termini, la chat di AI non tiene conto di domande e risposte precedenti per generare i testi successivi. Questo limite porta a una importante ripetizione di termini e concetti nel susseguirsi dell’interrogazione, che è stato necessario eliminare nella minor misura possibile per rendere il testo fluido.

Nel corso dell’esperimento, non ci siamo concentrati su aspetti filosofici o etici, ma abbiamo puntato sulla concretezza, chiedendo agli algoritmi di fare il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive future.

io robot e intelligenza artificiale

Facciamo insieme una sorta di test di Turing: riesci a distinguere questo testo generato da un potente algoritmo da uno scritto da un essere umano?

Cos’è l’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) è una disciplina che si occupa dello sviluppo di sistemi informatici in grado di emulare le capacità cognitive umane, come il ragionamento, il problem solving e l’apprendimento. L’obiettivo è quello di creare sistemi in grado di risolvere problemi e prendere decisioni in modo autonomo, simile a come lo fanno gli esseri umani.

Ci sono diverse forme di intelligenza artificiale, tra cui l’intelligenza artificiale debole (o narrow AI), che è progettata per svolgere un compito specifico, e l’intelligenza artificiale forte (o general AI), che è progettata per essere in grado di svolgere qualsiasi compito che un essere umano può svolgere.

L’intelligenza artificiale viene utilizzata in molti campi, tra cui il riconoscimento del linguaggio, il riconoscimento delle immagini, la robotica e il gioco.

Com’è utilizzata oggi l’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale viene utilizzata in molti campi e settori diversi, e il suo impiego sta crescendo rapidamente. Ecco alcuni esempi di come viene utilizzata l’intelligenza artificiale oggi:

  1. Riconoscimento del linguaggio: le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per il riconoscimento del linguaggio, che consente ai sistemi informatici di comprendere e rispondere alle richieste degli utenti in modo naturale, come ad esempio il riconoscimento vocale o la traduzione automatica.
  2. Riconoscimento delle immagini: l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per il riconoscimento delle immagini, che consente ai sistemi informatici di identificare oggetti, persone e altri elementi in immagini o video.
  3. Robotica: l’intelligenza artificiale viene utilizzata nella robotica per sviluppare robot in grado di svolgere compiti autonomamente, come la pulizia di una stanza o il trasporto di oggetti.
  4. Gioco: l’intelligenza artificiale viene utilizzata anche nei giochi, dove può essere utilizzata per creare avversari virtuali in grado di sfidare gli utenti.
  5. Assistenza virtuale: l’intelligenza artificiale viene utilizzata anche per sviluppare assistenti virtuali, come chatbot o assistenti vocali, che possono rispondere a domande o eseguire compiti per gli utenti.
  6. Marketing: l’intelligenza artificiale viene utilizzata anche nel marketing per analizzare i dati dei clienti e fornire raccomandazioni personalizzate per la pubblicità e le vendite.
  7. Finanza: l’intelligenza artificiale viene utilizzata anche nel settore finanziario per analizzare i dati del mercato e prevedere i movimenti dei prezzi delle azioni.
  8. Sanità: l’intelligenza artificiale viene utilizzata anche nella sanità per analizzare i dati dei pazienti e aiutare a diagnosticare le condizioni mediche.

Le AI possono sostituire gli esseri umani?

Le tecnologie di intelligenza artificiale sono progettate per svolgere compiti specifici in modo efficiente e accurato, ma non possono sostituire completamente gli esseri umani. Mentre le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere molto utili in molti campi, ci sono alcune cose che gli esseri umani sono in grado di fare meglio delle macchine.

Ad esempio, gli esseri umani sono in grado di comprendere il significato delle parole e delle frasi in modo più profondo rispetto alle tecnologie di intelligenza artificiale, e possono utilizzare il loro giudizio e la loro creatività per risolvere problemi complessi in modo unico. Inoltre, gli esseri umani hanno empatia e comprensione emotiva, che le tecnologie di intelligenza artificiale non possiedono.

Pertanto, mentre le tecnologie di AI possono svolgere molti compiti in modo efficiente, non sono in grado di sostituire completamente gli esseri umani in tutte le situazioni. È importante considerare l’impiego delle tecnologie di intelligenza artificiale in modo responsabile e considerare come possono lavorare insieme agli esseri umani per ottenere il massimo beneficio.

Le intelligenze artificiali possono scrivere testi migliori degli esseri umani?

Le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per generare testi, come ad esempio il natural language generation (NLG), che utilizza l’intelligenza artificiale per creare testi che sembrano scritti da esseri umani. Tuttavia, le intelligenze artificiali non possono ancora scrivere testi migliori degli esseri umani in molti casi.

Le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere molto accurate nella scrittura di testi che seguono uno schema specifico o che presentano informazioni precise e dettagliate. Tuttavia, gli esseri umani sono ancora superiori alle macchine quando si tratta di creare testi che richiedono creatività, empatia o comprensione profonda del significato delle parole e delle frasi.

Inoltre, le tecnologie di intelligenza artificiale possono avere difficoltà a comprendere il contesto e le sfumature del linguaggio, che possono essere importanti per la scrittura di testi efficaci. Pertanto, mentre le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utili per generare testi in alcune situazioni, gli esseri umani rimangono superiori nella scrittura di testi che richiedono creatività e comprensione profonda del linguaggio.

Possono creare immagini migliori degli artisti umani?

Le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per creare immagini, come ad esempio il generative adversarial network (GAN), che utilizza l’intelligenza artificiale per creare immagini realistiche. Tuttavia, gli esseri umani sono ancora superiori alle macchine quando si tratta di creare immagini che richiedono creatività e comprensione profonda dell’arte.

Le tecnologie di AI possono essere molto accurate nella creazione di immagini che seguono uno schema specifico o che riproducono fedelmente oggetti o scene esistenti. Tuttavia, gli esseri umani hanno una comprensione profonda del significato delle immagini e dell’arte che le tecnologie di intelligenza artificiale non possiedono.

Inoltre, gli esseri umani sono in grado di utilizzare la loro creatività e il loro giudizio per creare immagini uniche e originali che trasmettono emozioni e messaggi profondi.

Pertanto, mentre le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utili per creare immagini in alcune situazioni, gli esseri umani rimangono superiori nella creazione di immagini che richiedono creatività e comprensione profonda dell’arte.

Le persone dovrebbero preoccuparsi delle AI?

Le tecnologie di intelligenza artificiale offrono molti benefici e possono essere molto utili in molti campi. Tuttavia, come con qualsiasi tecnologia potente, è importante considerare attentamente come viene utilizzata e come vengono gestiti i rischi e i problemi che potrebbero emergere.

Ad esempio, possono essere utilizzate per fini positivi, come il riconoscimento delle malattie o il supporto alle decisioni aziendali. Tuttavia, possono anche essere utilizzate per fini negativi, come la diffusione di fake news o il monitoraggio delle attività degli individui. È importante che le tecnologie di intelligenza artificiale vengano utilizzate in modo responsabile e che vengano adottate misure per gestire i rischi e proteggere le persone.

Inoltre, l’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale può avere effetti sull’occupazione, poiché alcuni lavori potrebbero essere svolti da sistemi informatici invece che da esseri umani. È importante considerare gli effetti dell’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale sull’occupazione e prendere misure per proteggere gli interessi degli individui e delle comunità.

Pertanto, le persone dovrebbero essere consapevoli delle tecnologie di AI e dei loro benefici e rischi, e dovrebbero prendere misure per utilizzarle in modo responsabile e gestire i rischi associati.

Qual è l’applicazione più preoccupante delle Intelligenze Artificiali

È difficile individuare un’applicazione specifica delle intelligenze artificiali che sia universalmente considerata la più preoccupante, poiché ciò dipende dalle prospettive e dai valori di chi fa la domanda. Tuttavia, ci sono alcune preoccupazioni comuni riguardo all’impiego delle intelligenze artificiali, tra cui:

  1. Sostituzione del lavoro umano: alcune applicazioni delle intelligenze artificiali, come i robot industriale o i sistemi di automazione, possono sostituire il lavoro umano, creando preoccupazione per la perdita di posti di lavoro e la disoccupazione.
  2. Bias negli algoritmi: le intelligenze artificiali possono incorporare i pregiudizi dei loro creatori o dei dati utilizzati per addestrarle, il che può portare a decisioni discriminatorie o ingiuste.
  3. Privacy e sicurezza: le intelligenze artificiali possono raccogliere grandi quantità di dati personali, il che può creare preoccupazioni per la privacy e la sicurezza degli individui.
  4. Utilizzo militare: alcune intelligenze artificiali vengono utilizzate per scopi militari, il che può sollevare preoccupazioni etiche e di sicurezza.
  5. Cambiamento climatico: alcune applicazioni delle intelligenze artificiali, come i veicoli a guida autonoma o i sistemi di produzione industriale altamente automatizzati, possono consumare grandi quantità di energia e contribuire al cambiamento climatico se non vengono progettate in modo sostenibile.

In generale, è importante essere consapevoli delle possibili conseguenze delle intelligenze artificiali e prendere misure per minimizzare i rischi e garantire un loro utilizzo responsabile.

In conclusione, sono migliori gli esseri umani o le intelligenze artificiali?

Non è possibile affermare in modo definitivo se gli esseri umani o le intelligenze artificiali siano “migliori” in assoluto, poiché questo dipende dal contesto e dalle specifiche circostanze. Gli esseri umani e le AI hanno entrambe pregi e difetti e possono essere utili in situazioni diverse.

Gli esseri umani hanno una grande capacità di pensiero creativo e di risoluzione dei problemi, oltre a essere in grado di comprendere le sfumature e i sentimenti degli altri. Tuttavia, gli esseri umani possono anche essere emotivamente e psicologicamente instabili, soggetti a errori e pregiudizi e, a volte, limitati dalle loro capacità cognitive o fisiche.

Le intelligenze artificiali, al contrario, sono in grado di lavorare senza sosta, di analizzare grandi quantità di dati in breve tempo e di eseguire compiti ripetitivi con precisione. Tuttavia, le intelligenze artificiali sono ancora limitate nella loro capacità di comprendere le sfumature del linguaggio umano e di prendere decisioni che tengano conto dei sentimenti e dei valori degli esseri umani.

In sintesi, gli esseri umani e le AI hanno entrambe pregi e difetti e possono essere utili in situazioni diverse.

Inoltre, spesso gli esseri umani e le intelligenze artificiali lavorano insieme in modo sinergico, sfruttando le rispettive forze per ottenere risultati migliori.

notizie della settimana

ChatGPT, pagamenti digitali, i consumi per le feste e le altre Ninja news della settimana

Tra le notizie della settimana segnaliamo che calano i consumi per le festività, ma forse non c’è da preoccuparsi: come evidenziato da una ricerca condotta da Younited Italia (che puoi approfondire qui), il 20% delle persone procrastina lo shopping natalizio fino alla settimana del 25 dicembre. Nel frattempo, i pagamenti diventano sempre più digitali.

Le piattaforme eCommerce continuano a crescere, ringalluzzite dalle prospettive di nuovi canali di acquisto (leggi Metaverso e Realtà Aumentata).

A far da traino a questa nuova tendenza, Gen Z e Millennial (o, come è stata definita in un recente report che puoi leggere qui, la Generazione Twitch). Soprattutto i più giovani stanno cambiando radicalmente non solo il modo di comprare, ma anche quello di informarsi, mentre da più parti emergono preoccupazioni per la privacy e tutela diritto d’autore sulle nuove AI in grado di generare immagini e testi a partire da pochi input.

Se può servire a tranquillizzarti, questo articolo è (ancora) scritto da un essere umano.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

► LE VOCI DELLA SETTIMANA ◄

voci banca sella

Consumi per le festività in calo

Le analisi di Ipsos Italia prevedono una sensibile riduzione della spesa per regali, viaggi e cenoni.

La categoria preferita resta l’abbigliamento con il 45%, acquistata principalmente in negozio (75%), seguono i buoni regalo (31%), comprati soprattutto sulle piattaforme digitali (76%) e, a pari merito (30%) libri e articoli per la casa.

Una nuova era per l’eCommerce

A dirlo è il nuovo report della società di ricerca sull’audience GWI. Nel prossimo anno cambierà sempre di più il modo in cui cerchiamo online ciò che vogliamo acquistare e diventeranno sempre più centrali i nostri alter ego nel metaverso.

notizie della settimana

Anche la sostenibilità continuerà a essere al centro del dibattito, mettendo in discussione sempre di più il modello consumistico attuale.

Secondo una stima di Statista contenuta nel report Digital Market Outlook, dal 2020 al 2025, il valore delle transazioni digitali crescerà del 16,3% in Europa, del 15,2% negli Stati Uniti e dell’11,2 in Cina.

Sull’evoluzione delle tecnologie, ma anche su temi come Social Responsibility ed euro digitale, in occasione del Salone dei Pagamenti 2022 abbiamo chiesto un confronto a Giovanni Baglivo – Vice Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento Banca Sella, Laura Fineo – Responsabile Marketing Banca Sella e Andrea Tessera – Chief Innovation Officer Banca Sella.

stand banca sella salone dei pagamenti

Clicca sui nomi per ascoltare cosa hanno detto ai nostri microfoni.

Google in allarme per la reputazione dell’azienda

I dipendenti di Google si sono resi conto del clamore intorno a ChatGPT, il chatbot di intelligenza artificiale rilasciato al pubblico alla fine di novembre e diventato rapidamente un fenomeno virale.

Secondo i dirigenti i rischi nel fornire informazioni sbagliate su una tecnologia nuova sono troppo alti e per questo Big G si sta muovendo “in modo più cauto di una piccola startup” su questo fronte.

I giovani si informano sempre più spesso su TikTok

A dirlo è l’ultimo report di Reuters Institute, secondo il quale non sono le fonti di notizie mainstream le principali fonti di contenuti giornalistici sulla piattaforma, bensì le “personalità di internet”, ovvero gli Influencer.

notizie della settimana: i giovani si informano su tiktok

Si tratta di una tendenza significativa, che potrebbe riflettere una più ampia sfiducia nei confronti dei media tradizionali.

Notizie della settimana: Instagram lancia la funzione Note

Si tratta di una funzionalità definita come un nuovo modo per condividere i propri pensieri e vedere cosa stanno facendo gli amici. Brevi post, della lunghezza massima di 60 caratteri, che possono contenere soltanto testo ed emoji.

Elon Musk non è più la persona più ricca del mondo

Dopo il calo del prezzo delle azioni Tesla, l’amministratore delegato di LVMH Bernard Arnault lo ha scalzato dal suo status.

Arnault ha fatto fortuna costruendo il più grande conglomerato del lusso del mondo, che comprende marchi come Louis Vuitton e Tiffany.

Il 55% delle aziende prevede di rafforzare il team di comunicazione corporate

A dirlo è un’indagine realizzata da EY in collaborazione con SWG. Secondo lo studio, la comunicazione corporate oggi, oltre a sostenere prodotti e servizi, assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici.

“She” è lo spot natalizio che non dovresti perderti

Uno spot davvero bello e delicato quello di J&B Spain, realizzato dall’agenzia El Ruso de Rocky.

 

Nella categoria pubblicità strappalacrime, il film rientra nel filone degli spot dedicati al Natale, in cui i brand concentrano tutta la loro creatività nell’esaltazione dei buoni sentimenti, dell’altruismo e della condivisione.

salesforce report state of commerce

Scopri le abitudini d’acquisto di oltre un miliardo di persone nel report gratuito di Salesforce

La progressiva (e rapida) digitalizzazione di tutti i settori ha avuto un fortissimo impatto sul commercio, spingendo sempre più sui canali digitali.  Il fenomeno coinvolge, da un lato, le aziende, che puntano a ottenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza moltiplicando i touchpoint, e, dall’altro, gli acquirenti, che scoprono nuovi brand e imparano a utilizzare nuovi metodi di acquisto grazie alla tecnologia.
Salesforce, azienda leader globale del CRM, ha reso disponibile un nuovo report sullo stato del commercio che analizza le principali sfide e priorità che il settore si trova ad affrontare oggi.

Far crescere i ricavi e automatizzare i processi, ma anche aumentare la base clienti e stabilire con questa un rapporto duraturo, sono solo alcune delle esigenze che oggi i seller di ogni dimensione si trovano a fronteggiare, in un periodo storico in cui l’inflazione, l’incertezza e la rincorsa al velocissimi sviluppo tecnologico pongono nuove e importanti sfide.

L’evoluzione del punto d’acquisto

L’importanza dei dati per muovere i passi nella giusta direzione assume un ruolo ancora maggiormente significativo ora che il confine tra negozi fisici e digitali sbiadisce fino quasi a scomparire.

Nella seconda edizione del report State of Commerce, Salesforce ha intervistato 4.102 leader del settore e ha analizzato il comportamento di oltre 1 miliardo di acquirenti consumer e business.

Dai dati raccolti da Salesforce risultano importanti indicazioni sulla futura evoluzione del commercio:

  • come i leader stanno creando un ponte tra il commercio online e offline;
  • quanto sono importanti i dati di prima parte alla luce dell’evoluzione delle normative e delle politiche sulla privacy;
  • come le aziende stanno investendo per stare al passo con le le crescenti aspettative dei clienti.

<<Scarica il report completo con tutte le informazioni utili per la tua attività>>

I nuovi canali come chiave per il successo digitale

La pandemia di COVID-19 ha cambiato per sempre il modo in cui le persone e le aziende entrano in contatto.

La crescita degli ordini digitali è aumentata dal primo trimestre del 2020 al primo trimestre del 2022, con un aumento delle vendite globali del 44% nel B2C e del 95% nel B2B. Allo stesso tempo, però, la popolarità dell’eCommerce non ha smorzato l’entusiasmo per le esperienze dal vivo.

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Nel B2C, le organizzazioni stanno colmando il divario con servizi come Buy Online, Pickup In-Store (BOPIS): l’85% dichiara di aver già implementato o di voler implementare il BOPIS nei prossimi due anni.

Lo stesso sta accadendo nel mondo B2B, dove il 69% dei venditori si affida ai canali digitali, oltre che a venditori o distributori terzi.

Complessità, agilità e personalizzazione

Tre certezze emergono con forza dall’analisi di Salesforce e meritano di essere approfonditi con i dati contenuti nel report:

#1 Più canali e più partner: la normalità è un commercio distribuito e complesso

I punti di contatto con i clienti e i canali di approvvigionamento, di vendita e comunicazioni si moltiplicano, elevando le aspettative delle persone come mai era accaduto prima.

#2 Disporre delle giuste informazioni consente di offrire un’esperienza personalizzata (e vincente)

L’analisi dei dati è uno strumento potentissimo per valorizzare al massimo l’esperienza delle persone e incentivare la soddisfazione per puntare alla fidelizzazione del cliente.

#3 Le organizzazioni in grado di acquisire un vantaggio competitivo puntano sull’agilità

Le società che utilizzano architetture headless si dimostrano più efficienti e registrano maggiori successi a livello commerciale.

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Instagram lancia la funzione Note (e vuole fare concorrenza a Twitter)

Instagram lancia la funzione Note (“Notes” nella versione inglese).

Si tratta di una funzionalità definita come un nuovo modo per condividere i propri pensieri e vedere cosa stanno facendo gli amici. Brevi post, della lunghezza massima di 60 caratteri, che possono contenere soltanto testo ed emoji.

L’azienda sta introducendo diversi cambiamenti significativi, tra cui spicca la feature Note. Con Note, gli utenti possono aggiornare i loro amici usando solo testo ed emoji, utilizzando un formato diverso rispetto alle immagini e ai video per cui Instagram è più conosciuto.

Altre nuove funzionalità sono in fase di lancio nelle Storie e introdurranno nuovi modi per condividere con i gruppi.

A cosa serve la funzione Note di Instagram

Tra tutte le nuove funzioni annunciate, Instagram Notes è forse la più interessante, in quanto aggiunge un modo per comunicare con gli altri utilizzando solo il testo. Anche se questa nuova introduzione ricorda vagamente Twitter, l’attuale implementazione ha un’interfaccia utente molto diversa.

In Instagram, gli utenti possono lasciare note andando in cima alla loro casella di posta, quindi selezionando i follower che seguono o altri dall’elenco “Amici stretti”. Hanno così a disposizione 60 caratteri di testo o emoji per scrivere la nota.

instagram note

La nota apparirà in cima alle caselle di posta degli amici per 24 ore e le risposte arriveranno come DM.

Le somiglianze di Note con Twitter

Sebbene il formato in sé differisca dal feed in tempo reale di Twitter, l’utilizzo delle Note potrebbe avere una certa sovrapposizione col servizio, per il tipo di input che viene richiesto (“Cosa stai facendo?”) e per il numero limitato dei caratteri.

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E in effetti, la scorsa settimana il New York Times aveva riferito che Meta stava valutando la possibilità di trasformare Instagram Notes, in fase di test da molti mesi, in un rivale di Twitter a tutti gli effetti, per sfruttare il caos che regna in Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. Secondo il rapporto, l’azienda stava valutando se Notes dovesse essere un’applicazione autonoma o un altro feed all’interno di Instagram.

musk worried

Elon Musk non è più l’uomo più ricco del mondo, superato da Bernard Arnault

Elon Musk non è più la persona più ricca del mondo. Secondo Forbes, avrebbe ceduto il titolo al presidente e CEO di LVMH Bernard Arnault.

Sebbene con un margine inferiore di quello certificato da Forbes, anche Bloomberg ha aggiornato la sua lista degli uomini più ricchi al mondo facendo retrocedere Musk al secondo posto.

elon musk

Elon Musk non è più l’uomo più ricco del mondo

Il nuovo e discusso proprietario di Twitter deve il sorpasso al ribasso di valore di uno dei suoi asset più consistenti: le azioni di Tesla hanno chiuso in ribasso lunedì di circa il 6,3% e quest’anno hanno più che dimezzato il loro valore, in parte a causa di una svendita accelerata sulla scia dell’acquisizione di Twitter da parte di Musk per 44 miliardi di dollari.

La crisi era nell’aria: secondo Reuters, il patrimonio netto di Musk era già sceso sotto i 200 miliardi di dollari l’8 novembre, quando era partita una consistente vendita da parte degli azionisti di Tesla, preoccupati che il CEO e il direttivo fossero troppo impegnati nell’acquisizione problematica e nella gestione di Twitter per dedicarsi agli ambiziosi obiettivi della casa automobilistica.

Il titolo ha continuato la sua corsa al ribasso senza registrare mai una vera e propria inversione di tendenza.

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Le azioni di Tesla sono la ricchezza di Musk

La ricchezza di Musk, in gran parte legata alle azioni Tesla, è stata alimentata da un’ascesa vertiginosa del prezzo delle azioni della casa automobilistica, che è schizzato di oltre il 1.000% in due anni.

Secondo i documenti in possesso della SEC, la Commissione per i Titoli e gli Scambi americana, Bernard Arnault possiede poco più del 60% delle azioni con diritto di voto di LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton, la multinazionale francese proprietaria di oltre 70 marchi nei settori dell’ospitalità di lusso, dell’alta moda – tra cui Christian Dior, Bulgari, , Marc Jacobs, Givenchye Louis Vuitton – di orologi come TAG Heuer, di gioielli come Tiffany & Co., di vini e liquori come Moët & Chandon, di editoria come Les Échos e Le Parisien, e di distribuzione come Sephora e Le Bon Marché).

Secondo Forbes, il patrimonio di Arnault avrebbe un valore di circa 186,2 miliardi di dollari. Supera così di poco le cifre del CEO di Tesla, SpaceX e Twitter, che può contare su una ricchezza stimata “in caduta”, si fa per dire, a 178,7 miliardi.

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She J&B spot ninja marketing

“She” è lo spot natalizio di JB che non dovresti perderti

Uno spot davvero bello e delicato quello di J&B Spain, realizzato dall’agenzia El Ruso de Rocky.

Nella categoria pubblicità strappalacrime, il film rientra nel filone degli spot dedicati al Natale, in cui i brand concentrano tutta la loro creatività nell’esaltazione dei buoni sentimenti, dell’altruismo e della condivisione.

SHE: lo Spot J&B che non esclude nessuno dai festeggiamenti

Una storia di Natale che racconta con discrezione e gentilezza il legame intergenerazionale che unisce un nonno, un nipote e più in generale la famiglia. Un amore incondizionato quello del nonno verso suo nipote che nasconde timidamente la sua non binarietà.

L’uomo ne è a conoscenza e desidera regalargli quella libertà di poter esprimere e manifestare la propria sessualità. Così, inizia ad avvicinarsi a quegli strumenti, come trucchi e pennelli, che possano aiutarlo nella comprensione di un’esteriorità manifesta.

J&B spot natale

Nello spot She, il nonno di nascosto da sua moglie prova su di sé colori, rossetti, ombretti, imparando le tecniche di trucco dai giornali e rubando con gli occhi i dettagli dalle foto delle modelle stampate sui manifesti. Il suo impegno e la sua affettuosa determinazione lo portano ad un risultato più che soddisfacente.

Finalmente arriva il giorno di Natale e il nonno è impaziente di mostrare tutto il suo amore per il nipote: con la maestria imparata, impugna qualche pennello ed esalta con affetto e orgoglio il viso del giovane Alvaro.

Rompendo ogni pregiudizio, nonno e nipote, si uniscono alla famiglia. I festeggiamenti adesso sono realmente iniziati, perché la magia non sta solo nel momento del Natale, la magia è anche in noi.

Un omaggio alla libertà di genere

Lo spot J&B è una dichiarazione di amore, accettazione e rispetto in cui il brand ha voluto dar voce ad una realtà che moltissime persone, adolescenti soprattutto, affrontano oggigiorno. Un omaggio alla comunità LGBTIQ+, alla libertà della propria identità sessuale, alla normale diversità.

Con un importante accento sui familiari che rivestono un ruolo fondamentale nell’infondere rispetto e sicurezza ai propri cari che non si riconoscono in un’identità di genere predeterminata. E che possano sentirsi sostenuti e al sicuro in un ambiente come quello di casa.

J&B spain- campaign natale 2022

J&B con il suo spot si fa portavoce di un messaggio alla società, invitandola alla condivisione e protezione dei diritti delle persone trans e non binarie. Alla condivisione della libertà e della scelta di mostrare il vero io, senza vergogna, senza pregiudizi e soprattutto senza discriminazioni.

Il brand non è nuovo alla dimostrazione del suo schieramento a favore delle comunità gay, trans e genderfluid. In occasione del Pride, J&B Spain aveva già manifestato il suo messaggio di inclusività e connessione tra persone, celebrando il Pride su un carro tutto rosa, muovendosi soprattutto in quelle realtà rurali della Spagna ancora poco sensibilizzate all’accettazione della diversità di genere.

Anche in questo Natale, le pubblicità mettono insieme emozioni, senso della famiglia, accettazione e tanta, tanta inclusività.

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comunicazione corporate

Il futuro della comunicazione corporate: più strategica e di impatto sociale

Le grandi crisi globali che si sono succedute negli ultimi anni (dal Covid-19 al conflitto in Ucraina) hanno trasmesso, tanto alle aziende quanto all’opinione pubblica, una nuova consapevolezza sul ruolo sociale delle imprese e sulla loro centralità nel dibattito pubblico.
In questo contesto, all’interno delle aziende cambiano il ruolo e le attese nei confronti della comunicazione corporate che, oltre a sostenere prodotti e servizi, assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici.

È quanto emerge dall’indagine “Quali nuovi orizzonti aprirà la comunicazione corporate?” realizzata da EY in collaborazione con SWG, che ha interrogato i responsabili della comunicazione di alcune delle più importanti aziende del Paese, con l’obiettivo di comprendere come brand, reputazione e comunicazione aziendale sono evoluti nel corso degli ultimi anni e quali sono le sfide per il futuro.

comunicazione corporate - alessandro vanoni ey swg

Alessandro Vanoni, Direttore Brand & Communications di EY in Italia e brand strategy leader della regione EY Europe West, commenta: “Ora più che mai capire il contesto, ragionare su nuove strategie e saperle raccontare è chiave per supportare adeguatamente la trasformazione delle aziende e della società, tenendo le persone al centro. Gli shock di questi anni hanno sicuramente messo la comunicazione sotto i riflettori. Non è un caso che l’85% dei responsabili intervistati oggi ritenga fondamentale il contributo della comunicazione per creare fiducia e che il 54% del campione abbia riscontrato un aumento di attenzione verso la funzione negli ultimi 3 anni”.

Un ruolo sempre più strategico che trova conferma in quel 64% del campione che ritiene che il ruolo della comunicazione sia (finalmente) adeguatamente riconosciuto in azienda. Negli ultimi tre anni i team di comunicazione, messi sotto pressione dai diversi shock sociali ed economici che si sono succeduti, hanno visto, nel 74% dei casi, un aumento del carico di lavoro che si è tradotto anche, nel 71% dei casi, in un rafforzamento del brand.

comunicazione corporate - il ruolo in italia

Per i brand che in questi anni hanno lavorato bene si sono aperte opportunità incredibili, a livello sia di comunicazione esterna che interna: i vari eventi imprevisti hanno portato a un ripensamento completo del modello di comunicazione, ormai compiutamente integrato, oltre a una maggiore maturità nell’uso dei diversi canali, che ha saputo creare valore misurabile per i brand. La comunicazione in questo scenario ha un vantaggio competitivo: ha radici nell’anima dell’azienda, la conosce intimamente, e ha antenne fuori, riesce a raccordare una molteplicità di livelli di informazione e raggiungere l’intera mappa degli stakeholder” – commenta Vanoni.

L’eterna diatriba tra carta e digitale

Soltanto per il 26% degli intervistati però l’aumento dell’attenzione verso la comunicazione in azienda si è tradotto in un aumento del budget riservato alla funzione; per il 71% del campione è rimasto invariato e per il restante 3% è addirittura diminuito.

Risorse indirizzate perlopiù ai social (84%), ma con una forte presenza, soprattutto per ciò che attiene alla brand reputation, della stampa tradizionale (considerata area chiave su cui investire per l’81% dei responsabili) e con una crescente attenzione anche agli owned media (58% del campione).

risorse per la comunicazione

Siamo dunque in una fase di integrazione ed espansione (non sostituzione) dei canali.

Comunicazione corporate: il profilo del comunicatore ideale

Dall’indagine emerge quindi che la trasformazione passa da team sempre più professionali, performanti e focalizzati, piuttosto che da budget più grandi.

Per il 40% degli intervistati la prima caratteristica che il candidato ideale deve possedere è la capacità di pensiero strategico, a seguire una rete di relazioni consolidata (27%) e velocità di esecuzione (17%). In breve: capacità di cambiare rotta rapidamente e di pensare fuori dagli schemi sono le principali qualità del comunicatore efficace.

Il 55% delle aziende coinvolte prevede di rafforzare il team di comunicazione nei prossimi mesi, con un’attenzione prioritaria alla comunicazione esterna (31%); il 21% degli intervistati prevede invece assunzioni nel team dedicato ai social e il 10% nella squadra dedicata alla comunicazione interna.

comunicazione - rafforzare i team

Creare valore per l’azienda a partire dai temi strategici

Una comunicazione sempre più focalizzata su temi strategici e di business: tra le priorità delle funzioni di corporate communication, spiccano i temi di impatto sociale (ESG), di primaria importanza per il 32% del campione, a seguire contenuti legati ai prodotti venduti o ai servizi offerti (29%) e temi corporate (23%).

Dunque, i comunicatori contemporanei sono sempre più legati alle strategie di business e vicini alle guide d’azienda, relazionandosi nell’87% dei casi direttamente con il CEO, nell’84% con le business line e nel 55% con team marketing e HR.

Dall’indagine emerge inoltre – soprattutto dalle risposte qualitative fornite dagli intervistati – una spirale di nuova centralità per la comunicazione interna, legata soprattutto all’eredità della pandemia e alle nuove modalità ibride di lavoro, fondamentale per mantenere i dipendenti più informati e coinvolti in relazione alla vita aziendale.