Benessere, flessibilità ed equità: sono questi i fattori chiave che contraddistinguono le 25 migliori aziende al mondo per le quali lavorare.
Great Place to Work,azienda leader nello studio e nell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, ha stilato la classifica World’sBest Workplaces 2022,in cui emergono le 25 multinazionali a livello globale per cui i dipendenti sono più felici di lavorare.
Queste aziende sono state scelte da 4,5 milioni di collaboratori in rappresentanza di 14,8 milioni di persone impiegate in oltre 8.500 imprese attive in 146 paesi del mondo.
Per poter entrare in questo speciale ranking le aziende devono essere state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces nazionali in Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia durante il 2021 oppure all’inizio del 2022.
Inoltre, l’altra condizione da rispettare per poter essere valutati in qualità di World’s Best Workplaces è legata alla necessità di avere almeno 5mila collaboratori in tutto il mondo e, di questi, almeno il 40% devono lavorare al di fuori del Paese in cui si trova l’headquarter aziendale.
World’s Best Workplace: le migliori aziende del 2022
Il ranking ha visto le migliori organizzazioni globali ottenere, in media, un dato superiore di 6 punti percentuali (86%) rispetto agli altri ambienti di lavoro riconosciuti come eccellenti dalle indagini di Great Place to Work (80%); un risultato ancora più importante se confrontato con quello fatto registrare dalla media della forza lavoro globale (55%, +31%).
Il podio del ranking vede al primo posto DHL,azienda specializzata nel settore dei trasporti e della logistica, davanti a Hilton (ospitalità) e Cisco.
Facendo invece un focus sull’Italia, il nostro Paesechiude la top ten mondiale delle nazioni più rappresentate in classifica ed è il 3° paese europeo,dopo Regno Unito (15) e Francia (11), per numero di filiali premiate (10).
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2022 sono sempre più incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro poiché le imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori.
In questo scenario, poter supportare le aziende nell’analisi della propria people experience è per noi fondamentale e ci garantisce uno sguardo privilegiato sul mondo del lavoro poiché siamo in prima linea nell’aiutare il management e la proprietà nel comprendere le esigenze delle proprie persone per iniziare il processo di trasformazione culturale che sta influenzando il panorama globale”, afferma Beniamino Bedusa, Presidente e Partner di Great Place to Work Italia.
Dai nostri studi e analisi emerge infatti che la differenza tra un’azienda eccellente, dove i collaboratori stanno bene e si sentono valorizzati, sta tanto nei cosiddetti aspetti “hard” (quali ad esempio profit sharing, opportunità di sviluppo, formazione e crescita, strumenti e risorse…) quanto in quelli “soft”, come l’apprezzamento per un lavoro ben svolto, la possibilità di essere se stessi in azienda, la ricerca di suggerimenti e idee, il coinvolgimento nelle decisioni e l’incoraggiamento a trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata.
Da ultimo, vedere che l’Italia è il terzo Paeseeuropeo più rappresentato per numero di filiali italiane premiate nella classifica World’s Best Workplaces 2022 ci riempie di orgoglio, a dimostrazione del fatto che le nostre imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori e che sono assolutamente competitive rispetto alle migliori aziende a livello globale” sostiene Bedusa.
World’s Best Workplace: la fiducia come indicatore principale
Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi del ranking delle migliori aziende attive è il Trust Index, l’indice di “fiducia” che raggruppa tematiche quali credibilità, rispetto, equità, spirito di squadra e orgoglio.
Qui i World’s Best Workplaces 2022 hanno mostrato in media, nel confronto con le aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Great Workplaces, risultati migliori in termini di credibilità e rispetto (+6%), equità, spirito di squadra e orgoglio (+5%).
Ma quali sono gli altri indicatori che caratterizzano i World’s Best Workplaces?
Un primo aspetto riguarda il benessere dei collaboratori garantito attraverso il riconoscimento di benefit unici e speciali, rispetto al quale c’è una differenza di ben 12 punti percentuali nel confronto con gli altri eccellenti luoghi di lavoro.
C’è poi la flessibilità, la quale, durante la pandemia, è diventata fondamentale per i collaboratori.
A questo proposito il numero medio di dipendenti delle aziende in classifica che hanno registrato un rapido cambiamento da parte dell’organizzazione di appartenenza è stato superiore di ben 7 punti rispetto ad altri ottimi luoghi di lavoro. Infine, ecco l’equità che si collega alla retribuzione del proprio lavoro (75%, +9%) e alle promozioni professionali (+7%).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/11/Guidare-coinvolgere-e-abilitare-in-modo-sostenibile-la-forza-lavoro-.jpeg480720Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-14 08:30:342022-10-17 08:43:53World's Best Workplace: ecco le 25 migliori aziende per cui lavorare nel 2022
In occasione del lancio italiano di “Seguimi“, il progetto educativo multicanale pensato per supportare le PMI a promuovere il proprio business facendo leva su TikTok, la piattaforma di intrattenimento leader per i video brevi presenta i risultati di due analisi sul suo impatto sulle PMI: la prima dalla prospettiva della community, e la seconda da quella dei professionisti del marketing.
L’autenticità dei contenuti, chiave di volta per ingaggiare il pubblico di TikTok
Gli utenti italiani di TikTok sono molto interessati ai contenuti delle piccole e medie imprese e sulla piattaforma ne scoprono sempre di nuovi e trasversali.
Il 66% dichiara di essersi imbattuto in contenuti di PMI italiane in ambito fashion (56%), bellezza (50%), food & drink (44%), viaggi (31%), casa (24%) e gaming (19%).
L’89% di chi ha trovato contenuti di questo tipo di realtà afferma di averli visti per la prima volta su TikTok e il 72% dichiara di vederli con cadenza giornaliera.
Le evidenze della ricerca confermano inoltre la volontà degli utenti di voler continuare a vedere contenuti pubblicati dalle PMI e di interagire con esse. Infatti, il 67% di chi li ha visti afferma di seguire profili di piccole e medie imprese, mentre il 46% dichiara che TikTok è la piattaforma dove interagisce di più con le PMI.
Fruizione, azione, ma anche propensione all’acquisto
Rispetto agli utenti italiani che hanno avuto occasione di trovare contenuti di PMI in piattaforma, il 51% li ha condivisi con parenti o amici e il 36% ha fatto un acquisto.
Di questi ultimi, il 91% si dichiara soddisfatto del proprio acquisto e il 40% afferma di averlo effettuato dopo aver visto per la prima volta l’azienda su TikTok.
Una tendenza che presenta ricadute reali sul territorio e favorisce rapporti diretti: infatti, l’87% degli utenti dichiara che aver visto contenuti di PMI su TikTok li ha spinti ad acquistare di più dalle aziende locali, mentre il 36% ha visitato subito il profilo TikTok dell’azienda per guardare altri contenuti. Il 92% ritiene invece, che la piattaforma possa aiutare le PMI a costruire relazioni più solide con gli utenti.
TikTok permette di allargare il pubblico di riferimento
Il 69% dei professionisti del marketing che in Italia già utilizzano TikTok afferma che includeranno la piattaforma nelle proprie campagne ADV nei prossimi 12 mesi.
Il 77% dichiara di includere TikTok in almeno il 50% delle campagne in corso e ben il 91% afferma che utilizzerà la piattaforma almeno nel 50% delle proprie campagne l’anno prossimo. Riguardo al ritorno dell’investimento, per il 27% i responsabili marketing di PMI confermano che TikTok li ha aiutati ad ottenere maggiori risultati dal loro investimento pubblicitario.
Infatti, hanno dedicato a TikTok il 29% del loro investimento media nell’ultimo anno e il 21% pensa che TikTok sia una priorità e un must nel proprio media mix. Il 65%, infine, afferma di utilizzare attualmente TikTok per integrare altri canali o piattaforme media.
I responsabili marketing delle PMI vedono risultati reali nell’aggiunta di TikTok al media mix. Tra questi, il 61%afferma che TikTok li ha aiutati a raggiungere nuovi consumatori e il 33% ad ampliare la propria base clienti internazionale.
Il 35% dichiara di aver incrementato le vendite dei propri prodotti o servizi come risultato diretto della pubblicità su TikTok.
TikTok e PMI. la piattaforma, sinonimo di creatività e innovazione
TikTok incoraggia i responsabili marketing a superare i limiti ed evolversi. L’83% dichiara che fare pubblicità su TikTok spinge a pensare fuori dagli schemi e il 51% ha adattato la strategia di marketing per attrarre nuovi pubblici.
In tema di identità aziendale, su TikTok il 54% si è sentito incoraggiato a mostrarne un lato diverso e il 32% ha utilizzato le osservazioni e i commenti degli utenti per aggiornare o creare nuovi prodotti e offerte.
In particolare, il 27% ha creato un prodotto o servizio basato su una tendenza esistente su TikTok e il 10% ha iniziato a esportare i propri prodotti per soddisfare una domanda generata proprio in piattaforma.
Tra le PMI, i professionisti del marketing si sono imbattuti anche in sorprese inaspettate su TikTok. Grazie a TikTok, il 45% ha raggiunto nicchie di cui non era a conoscenza e il 45% è stato in grado di raccogliere recensioni autentiche e feedback dagli utenti nella sezione commenti.
Il 18% è anche riuscito a creare una connessione con aziende dai valori simili e il 24% ha appreso dall’esperienza di altre PMI in categorie simili, mentre il 32% ha elevato il profilo del proprio brand nella comunità locale grazie a TikTok.
“Seguimi”, il programma educativo di TikTok per le PMI
“Seguimi” offre percorsi di formazione differenziati basati sugli obiettivi dei visitatori e invita le PMI a iscriversi a un mailing della durata di sei settimane, che delinea le buone pratiche per gestire la loro prima campagna TikTok e integrare nei video la storia del loro brand.
Tra queste, una guida su come aprire un Business Account gratuito, o accedere al Creative Center per trovare ispirazione per i propri contenuti, e approfondimenti su come utilizzare le funzioni Ads Manager e Promotion per ottenere dalla propria campagna risultati ancora più efficaci.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/tiktok-e-PMI.jpg647972Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-13 11:00:132022-10-13 09:11:40TikTok e PMI: un impatto positivo sulla community e sui brand locali
Nel 2021, più di 11 milioni di consumatori nel mondo hanno acquistato da un negozio italiano su Shopify, per un totale di oltre il 28% del traffico verso gli store Shopify tricolore proveniente, in media, da 5 mercati internazionali, con Stati Uniti in pole position, seguiti da Germania e Francia.
In Italia, il 39% dei merchant Shopify vende all’estero, per un totale del 27% delle vendite generate fuori dal nostro Paese. A dirlo è una recente indagine interna condotta da Shopify che rivela, ancora una volta, quanto sia amato all’estero il Made in Italy.
Per comprendere meglio le opportunità per i merchant di espandersi in nuovi mercati e far crescere gli affari a livello internazionale, abbiamo fatto una chiacchierata con Paolo Picazio, Country Manager Italia di Shopify. Ecco cosa ci ha detto.
“L’export è uno dei temi più importanti per i merchant italiani. Shopify Markets prima e Translate and Adapt adesso, sono prodotti che Shopify ha rilasciato a livello globale, ma che hanno un impatto specifico e molto forte su quei mercati che hanno una vocazione molto alta nei confronti dell’export“.
L’Italia nel 2021 ha esportato merci e servizi per più di 500 miliardi di euro, un impatto fortissimo sul PIL.
Questa vocazione si può esprimere soprattutto grazie all’eCommerce, strumento attraverso il quale le aziende possono vendere con facilità all’estero, raggiungendo il pubblico oltre i propri confini.
“Shopify opera in oltre 175 Paesi: questa capillarità consente di tastare il polso dei mercati e individuare con buona approssimazione dove l’interesse per l’export è più alto“.
Per comprendere con più concretezza la vocazione all’export del Made in Italy, Paolo mi ha fornito alcuni numeri: nel 2021, il fatturato complessivo dei merchant Shopify nel mondo è stato di 175 miliardi di dollari nel mondo, di cui ben 25 miliardi sono rappresentati dall’export; più del 14%.
In Italia, questa percentuale è doppia: nel 2021, gli export dei merchant Shopify, tra cui ad esempio Velasca, Alessi, Pittarosso, e Olivieri 1882, è stato del 27%, quasi il doppio della media globale.
“Siamo estremamente fortunati come “sistema Italia”: il valore del Made in Italy non è una “storiella” che ci raccontiamo fra noi. I settori delle “3 F”, Food, Fashion e Furniture, a cui mi sento di aggiungere il settore della Cosmetica, sono settori che hanno un appeal altissimo nei confronti degli stranieri, perché sono associati a valori intrinsechi come alta qualità, creatività, bellezza, fascino.
Molti merchant italiani fanno leva su questo “brand condiviso” e questo si riflette sui numeri: il 39% dei brand italiani presente su Shopify vende all’estero, ma stiamo facendo tanti investimenti per semplificare questo canale di vendita“.
Vendere all’estero non è “semplicemente” prendere un pacco e spedirlo (anche questa operazione ha una sua complessità) ma è riuscire ad attirare le persone verso il proprio sito, fare in modo che questo sia comprensibile ma anche localizzato correttamente, con le giuste valute e sistemi di pagamento differenti.
“Ogni mercato ha le sue specificità: se ho un prodotto che ha un ticket medio molto alto, per esempio, e voglio vendere negli USA, avrò bisogno di integrare un sistema di buy now pay later diffuso in quel contesto. Di contro, i merchant stranieri che vogliono vendere in Italia deve conoscere i metodi di pagamento utilizzati in Italia. Quello che fa Shopify Markets è proprio mettere a disposizione i metodi di pagamento nei diversi Paesi. Nel momento in cui sul sito di un merchant italiano arriva tanto traffico dagli USA, Shopify consiglia di aprire uno store in lingua inglese e quali sono i pagamenti da integrare“.
Un supporto quindi non solo di tipo tecnologico ma anche di insight sui singoli mercati con il chiaro obiettivo della semplificazione delle operazioni.
Chi sono i merchant italiani su Shopify
“Il merchant tipico italiano si sta evolvendo negli ultimi anni: all’inizio della pandemia, molti degli imprenditori che hanno iniziato a usare Shopify non avevano mai venduto online ma hanno colto l’opportunità per digitalizzarsi.
Attualmente, la piattaforma viene percepita come uno strumento che aiuta i piccoli ma permette anche i grandi di scalare il business. Anche aziende consolidate, come K-Way, Superga e Sebago, puntano alla semplificazione rispetto alle piattaforme proprietarie, che faticano a stare al passo con i cambiamenti continui che avvengono a livello tecnologico“.
La semplificazione appare il punto centrale: aziende come Pittarosso, che ha un business molto complesso con moltissimi negozi offline da coordinare con quanto accade online; oppure Alessi, che è un’azienda con 100 anni di storia e che proprio durante la pandemia ha effettuato il replatforming su Shopify. Ora vende in 30 Paesi.
“I merchant e i brand presenti sulla piattaforma, sono quindi uno specchio abbastanza fedele di quella che è l’economia italiana. Uno dei limiti della crescita all’estero di queste aziende può essere rappresentato dall’approccio alle lingue: non è più solo l’inglese lo scoglio per chi si propone a un mercato internazionale che non comprende soltanto Paesi anglofoni.
I nostri dati interni ci dicono con chiarezza che quando un sito è ben tradotto e ben localizzato, l’impatto sul G&B aumenta del 13% circa. Ovviamente, per merchant di tutte le fasce, l’impatto è enorme“.
Translate and Adapt garantisce questo margine di miglioramento semplicemente presentandosi ai potenziali clienti esattamente come si aspettano di trovare lo shop. Pensiamo infatti alle differenze che consideriamo minime, come quelle che ci sono tra l’inglese UK e quello americano o il francese della Francia e quello canadese. Queste differenze linguistiche permettono a chi compra di “sentirsi a casa”.
Proprio per questo, Translate and Adapt potrà avere un impatto ancora maggiore sul risultato di quei Paesi che hanno un basso indice di digitalizzazione e una scarsa conoscenza media dell’inglese (proprio come l’Italia).
“Oggi, con buona probabilità, chi inizia con l’eCommerce si affida a Shopify evitando i costi di una piattaforma proprietaria e l’impegno che in continuo aggiornamento delle integrazioni in-house comporta“.
Aspetto che risulta ancora più importante considerando che su Shopify le integrazioni sono implementate in tandem con le altre piattaforme, come Meta e TikTok, ad esempio, senza che i merchant debbano occuparsene. Le soluzioni ready to go permetteranno di essere pronti anche alle novità che riguardano il web3 e gli NFT.
Le novità per il mercato italiano
Una delle novità più interessanti per il mercato italiano è POS: è stato lanciato a ridosso dell’estate e chiude il cerchio dell’omnicanalità.
“Si tratta di un vero e proprio POS fisico che permette di gestire le vendite nel negozio fisico e ricondurle alle attività online. Shopify diventa così un sistema operativo per il retail, di cui l’eCommerce è una parte fondamentale“.
Siamo abituati a parlare di omnicanalità quando parliamo di grandi brand e grandi aziende, ma questa soluzione, che contribuisce ad abbattere il già flebile confine tra retail fisico e commercio online, consentirà anche ai piccoli merchant di essere presente su ogni canale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/shopify-le-nuove-funzionalita.jpg630998Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-11 11:30:232022-10-11 08:50:14Identikit degli italiani che vendono all'estero: i numeri di Shopify
Secondo il sondaggio IPSOS 2022, i giovanissimi inseriscono la sostenibilità al primo posto tra le 7 azioni prioritarie per il futuro.
Doxa ci fa sapere che l’80% delle persone intervistate in un sondaggio per Mindwork sostiene di aver manifestato i sintomi del burnout negli ultimi 12 mesi.
Da una recente indagine di Viewpoint di Dnv scopriamo che, sebbene il 79% delle aziende a livello internazionale affermi che Diversità e Inclusione sono ormai parte integrante della strategia di business, solo 6 organizzazioni su 10 ritengono che questo aspetto conduca a risultati migliori.
Cosa hanno in comune queste statistiche e le notizie della settimana?? Il comune denominatore è il cambiamento.
Cambiano le generazioni, cambiano le aspettative e il modo di vivere il percorso professionale e il bilancio vita lavoro (parola d’ordine: Quiet Quitting). Non ultimo, cambia il modo in cui vediamo il mondo e, di conseguenza le nostre abitudini di spesa.
Corriamo, almeno idealmente, verso un mondo in cui i brand rispettano il pianeta (come abbiamo scritto qui, è ormai indispensabile) lontanissimi da accuse di greenwashing. Intravediamo un futuro in cui le aziende e i marchi considerano l’inclusione un valore su sui puntare, invece di un mero strumento autopromozionale e anzi, celebrano la diversità come hanno fatto quelli di cui parliamo in questo articolo.
A volere più di tutti questo cambiamento ci sono loro: i giovani della Generazione Z. Siamo pronti a dare una mano?
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Le notizie della settimana: siamo attenti alla sostenibilità…
Un sondaggio condotto da Google per il mercato italiano mostra che la ricerca della parola “sostenibilità” è fortemente aumentata e il 31% delle persone pensa che, nello shopping, il fattore sostenibilità sia da preferire al design e allo stile.
Per questo, chiedono sempre maggiore trasparenza ai marchi.
Inoltre, le persone richiedono l’impegno delle aziende nella scelta di materiali che siano rispettosi per l’ambiente e nell’utilizzo di risorse energetiche green.
In questo cambio di direzione ha inciso molto la pandemia che, complice lo smart working, ci ha fatto passare per normalità il lavoro da casa senza alcun orario, obbligandoci a rispondere a mail o a messaggi anche nei week end, la sera o nei festivi.
Una ricerca di BVA Doxa per Mindwork evidenzia che l’80% delle persone intervistate ha avuto negli ultimi 12 mesi sensazione di sfinimento, distacco mentale e calo dell’efficienza fisica e lavorativa.
Le altre notizie da leggere su Ninja
GroupM Consulting cambia volto
Arriva in Italia Acceleration, il nuovo volto di GroupM Consulting, la unit di GroupM Italy, a servizio delle sue agenzie media, che da anni accompagna i brand nel loro percorso di trasformazione digitale.
Dagli omaggi a grandi personaggi, alle celebrazioni di eventi straordinari, all’esaltazione della vita quotidiana: quali campagne pubblicitarie ci hanno proposto i brand tra fine estate e questo rapido inizio autunnale?
L’occasione per migliorare la strategia social
Ninja Academy ha programmato un nuovo ciclo di webinar gratuiti per tutti coloro che vogliono mettere in pratica la teoria e farla funzionare. Segna in agenda il prossimo appuntamento:
Martedì 12 Ottobre ore 13:00
Content Creator: il lavoro del futuro?
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/le-notizie-della-settimana.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-10 10:36:462022-10-10 10:36:46Quiet Quitting, Elon Musk e Chiquita: le notizie Ninja della settimana
La creatività non si concede mai una pausa. Dagli omaggi a grandi personaggi, alle celebrazioni di eventi straordinari, all’esaltazione della vita quotidiana: quali campagne pubblicitarie ci hanno proposto i brand tra fine estate e questo rapido inizio autunnale?
L’iconico brand di Remo Ruffini ha compiuto 70 anni. Dopo un kolossal show presentato in piazza Duomo a Milano, durante la Fashion Week, il brand lancia di uno spot di 2 minuti, in tv e sui social. Un film che ripercorre i successi e i valori di Moncler dal 1952 (come 1952 erano i ballerini de live show) fino ad oggi.
Con il voice over di Alicia Keys e con una sceneggiatura potente, si susseguono le immagini che raccontano il brand: dall’equipaggiamento per la famosa spedizione italiana del K2 nel ’54, alla realizzazione delle divise per la squadra francese di sci vincitrice delle Olimpiadi Invernali di Grenoble nel ’68.
Da capo must have dei Paninari degli anni ’80 fino alle evoluzioni di stile che hanno caratterizzato Moncler e che lo hanno portato dalle vette della montagna fino a quelle delle passerelle internazionali.
Un film che mette in risalto l’eccezionalità del brand italiano e che invita lo spettatore a fare cose sempre più grandi, perché “il vero nemico non è la difficoltà ma la noia”.
IKEA Canada | Bring Home to Life
IKEA completa la vita delle persone creando spazi e comodità. Gli spazi che contano di più, come quelli più intimi e quotidiani, riescono ad entrare in contatto con le persone e a migliorare le loro vite. IKEA ispirare le persone alla connessione con le loro case.
Una nuova opportunità immaginata anche attraverso spazi e arredi che aiutino ad affrontare cambiamenti e in grado di ricostruire momenti indimenticabili di vita.
Bring Home To Life ha un approccio diverso, il cui focus si sposta dalla funzionalità degli ambienti a favore di spazi che promuovano le emozioni e le relazioni umane.
Nike | Serena Legacy
“Alcune volte per far sì che il mondo cambi, non devi cambiare niente”.
Così Nike omaggia, con una delle sue iconiche campagne pubblicitarie, la tennista Serena Williams per celebrare la sua carriera. Un tributo non solo alla sportiva ma alla persona che ha dimostrato il suo successo vincendo contro ogni stereotipo razziale e pregiudizio estetico.
La personalità, gli ideali e i pensieri della campionessa non sono mai cambiati ed è proprio per questo che è riuscita a cambiare il mondo attorno a sé.
Campagne pubblicitarie di settembre: Crypto Casino
Il Murale 3D comparso in un parcheggio al centro di Las Vegas rappresenta una slot machine gigante.
Non a caso l’opera è stata realizzato in questa città dove l’artista anamorfico Leon Keer ha voluto evidenziare il rapido emergere delle crypto valute e della sua pericolosità.
Il paragone infatti tra crypto e moneta reale è subito fatto: i rischi di incauti azzardi sono simili come lo sono anche le dipendenze verso questi giochi.
Credits: Leon Keer
L’artista è specializzato nella realizzazione di street art anamorfica in 3D, illudendo l’occhio dei passanti con opere che catturano l’attenzione anche per le riflessioni a cui alludono.
Keer con la sua arte pone l’attenzione le tematiche sociali come la disuguaglianza, l’apparenza sui sociale e le problematiche ambientali.
La tecnica con cui è stato creato il murale 3D – in collaborazione con l’artista olandese Massina – dona tridimensionalità all’immagine rendendola viva in ogni diversa prospettiva.
Un omaggio alla pop art che si fonde con la modernità: i simboli classici della frutta sono stati sostituiti infatti da monete crittografiche come Bitcoin, KRP e Tether.
Credits: Leon Keer
Samsung Galaxy | Join the flip side
È sempre difficile cambiare punto di vista, soprattutto quando siamo affezionati o abituati ad un oggetto. Samsung ha rivoluzionato il mondo degli smartphone, dando letteralmente una nuova piega al suo stile. Lo spot ispira molto probabilmente la Gen Z a rivoluzionare i concetti di spazio e maneggiabilità nei confronti di uno dei loro oggetti “nativi”.
Ironia e novità in questa pubblicità che si trasforma in nostalgia per i Millennial che ricordano con il sorriso lo Startac, il primo iconico modello pieghevole.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/moncler-cover.jpg5971268Urania Frattarolihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngUrania Frattaroli2022-10-04 10:30:122022-10-05 14:06:51Le 5 campagne pubblicitarie più belle di settembre
Dopo l’estate le occasioni si moltiplicano: networking, formazione, eventi e aggiornamento continuo si concentrano nell’ultimo quarter dell’anno.
Il digital è un settore ad alta competitività e aziende e operatori devono essere “sempre sul pezzo” intercettando i trend in ascesa (come fa NBA puntando sul Fan Engagement e Christie’s col suo marketplace NFT).
Occhi aperti, quindi, sui consigli per migliorare le proprie strategie (puoi farlo con i nostri webinar gratuiti) e orecchie tese sul formato audio, uno dei trend in più forte ascesa negli ultimi anni.
E, tra un evento dal vivo (come l’eEcommerce HUB il 7 ottobre) e una sessione di aggiornamento, rifocilliamo la mente con un po’ di sana creatività che abbiamo raccolto qui con più di 30 campagne creative, direttamente dai brand a cui siamo più affezionati.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Per partecipare all’appuntamento con uno sconto del 50% acquista il biglietto qui.
Migliora la tua strategia social
Ninja Academy ha programmato un nuovo ciclo di webinar gratuiti per tutti coloro che vogliono mettere in pratica la teoria e farla funzionare. Segna in agenda i prossimi due appuntamenti:
Martedì 4 Ottobre ore 13:00
Come diventare virali con i video: il caso Un Terrone a Milano
Giovedì 6 Ottobre ore 13:00
La lista della spesa del Social Media Manager: ingredienti per il successo
I mondi virtuali di Walmart sono rivolti ai clienti più giovani e consentono ai giocatori di Roblox di collezionare merce virtuale, partecipare a concerti dal vivo e contest e altro ancora.
Nuovo logo per Mulino Bianco
Il marchio, protagonista da oltre 45 anni della prima colazione degli italiani, rinnova il suo look.
6 Corsi completi con i migliori esperti e un mentor dedicato. L’eCommerce Factory è a numero chiuso: iscriviti ora.
► WEBINAR PRO ◄
Perché è necessario passare a Google Analytics 4 e come transitare da Universal Analytics a Google Analytics 4. Puoi rivedere il webinar qui.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/weekly-recap.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-03 11:05:072022-10-10 10:21:51Le notizie Ninja della settimana che potresti aver perso
La domanda alla base del fenomeno Quiet Quitting è: lavorare tanto sacrificando la propria vita privata per ottenere di più dal proprio lavoro o lavorare il giusto rinunciando a qualche promozione ma guadagnando in qualità della vita?
Il quesito, consciamente o inconsciamente, assilla tutti sin dal primo giorno di lavoro. Un dubbio che la Generazione Z sembra non avere, o meglio, su questo concetto sembra avere le idee molto chiare.
Infatti, stando agli ultimi studi di settore, le nuove generazioni di lavoratori non hanno dubbi nello scegliere di uscire dall’ufficio alle 17 per potersi andare a bere una birra con gli amici invece di fare degli straordinari per poter guadagnare qualche euro in più a fine mese.
Con questo esempio non vorremmo semplificare troppo il concetto che è alla base del Quiet Quitting, termine con il quale si descrive la nuova tendenza dei lavoratori di dare più peso alla qualità della vita privata rispetto alla crescita lavorativa.
Negli ultimi anni, anche con la complicità dei social, c’è stata sempre più la tendenza a sottolineare quanto fosse “alla moda” lavorare tanto, di notte, nei weekend, in aeroporto, durante le vacanze.
Farsi un selfie in spiaggia con un pc, oppure mentre facciamo colazione in un bar, o ancora mentre stiamo per prendere l’aereo per andare in vacanza.
A questa tendenza si contrappone quella del Quiet Quitting dove sparisce il concetto di lavorare sempre e ovunque, ed emerge la filosofia di lavorare il giusto per godersi la vita privata.
Una vera rivoluzione di atteggiamento lanciata soprattutto dalla Generazione Z e dai Millennial.
In questo cambio di direzione ha inciso molto la pandemia che, complice lo smart working, ci ha fatto passare per normalità il lavoro da casa senza alcun orario, obbligandoci a rispondere a mail o a messaggi anche nei week end, la sera o nei festivi.
Proprio a questa situazione di intersezione costante e quotidiana tra vita lavorativa e vita privata il Quiet Quitting cerca di porre rimedio.
Quali sono gli atteggiamenti del Quiet Quitting
Questo nuovo approccio al lavoro, che potrebbe sembrare più teorico che pratico, si traduce in una serie di atteggiamenti quotidiani e in prese di posizioni chiare nei confronti di colleghi e manager.
Paula Allen, Global Leader e Vice-Presidente Senior di Ricerca e Wellbeing a LifeWorks li espone in maniera chiara.
Chi fa del Quiet Quitting la propria filosofia di vita decide di non rispondere alle mail o ai messaggi al di fuori degli orari di lavoro, decide volontariamente di non sincronizzare le mail lavorative sul proprio telefono e preferisce avere una seconda scheda telefonica dedicata esclusivamente al lavoro.
Un altro aspetto decisionale è quello di rifiutare attività o progetti che si discostano di molto dalla propria mansione per la quale si è stati assunti.
La Generazione Z, come accennato in precedenza, sceglie di andar via dall’ufficio all’orario stabilito da contratto e non si sente in obbligo di fare costantemente e quotidianamente degli straordinari.
Tutto questo porta automaticamente ad un altro risultato: quello di sentirsi emotivamente meno coinvolti negli obiettivi aziendali.
Il problema del Burnout al tempo dell’iper connessione
La volontà espressa soprattutto dalle nuove generazioni di riprendersi in mano la vita è una risposta ad una condizione lavorativa che in molti casi è sfociata in malattia.
Una ricerca effettuata nel 2021 da BVA Doxa per Mindwork evidenzia che l’80% delle persone intervistate ha avuto negli ultimi 12 mesi sensazione di sfinimento, distacco mentale e calo dell’efficienza fisica e lavorativa.
Mentre il 44% del campione ha affermato che il sovraccarico lavorativo ha influito negativamente nelle relazioni famigliari, nelle amicizie e nella qualità del tempo libero.
A questi studi si aggiunge quello effettuato da Deloitte che evidenzia un altro espetto interessante.
L’87% del campione ha affermato di amare il proprio lavoro, ma di questo campione il 67% afferma ugualmente di essere stressato da questa situazione.
Un dato interessantissimo che fa cadere il mito del “se ami il tuo lavoro non lavorerai nemmeno un giorno della tua vita”.
Lavorare di meno non significa (molte volte) rinunciare alla crescita
All’interno di grandi aziende, ormai da anni, si va nella direzione del lavoro sostenibile, della settimana corta, del lavoro a progetto con orari flessibili.
Questo perché studi hanno dimostrato che lavorare meno, e meglio, significa ottenere risultati migliori per l’azienda e per la propria crescita personale (oltre a migliorare la vita privata). Trovare il giusto bilanciamento tra vita privata e carriera è il prossimo obiettivo di manager e lavoratori.
Quindi, dobbiamo iniziare a pensare al lavoro come strumento per migliorare il nostro tempo libero e non viceversa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/quiet-quitting-1.jpg657991Riccardo Angelo Colabattistahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRiccardo Angelo Colabattista2022-10-03 09:20:102022-10-04 11:06:34Il Quiet Quitting non è (solo) lavorare meno, ma lavorare meglio
Meeting, riunioni e task. Se la noia della giornata in ufficio (o in remote working) uccide la tua creatività, stacca la spina e nutri la mente con questa selezione (in continuo aggiornamento) di campagne geniali e creative dei brand di tutto il mondo.
Siamo costantemente allerta su news e nuovi trend con l’ambizioso obiettivo di non perderci mai un aggiornamento: NFT, Metaverso, Blockchain e gli altri argomenti mainstream monopolizzano la nostra attenzione, riducendo al minimo l’ispirazione.
I nostri consigli? La giusta dose di formazione continua e una bella carrellata di annunci stampa e campagne super inspirational.
Enjoy!
#1. WWF – Extinction Can’t Be Fixed
Il messaggio dello spot di WWF è l’irreversibilità dell’estinzione. L’immagine mostra la vista aerea di un’officina meccanica, con il meccanico che lavora su un animale estinto e cerca di riportarlo in vita, proprio come fa con le automobili.
#2. Continental – Weather Forecast
L’azienda tedesca Continental, che produce pneumatici, ha realizzato un capolavoro pubblicitario con Weather Forecast. Con gli pneumatici a raffigurare la pioggia e il sole, Continental pubblicizzava la qualità dei suoi pneumatici in qualsiasi condizione atmosferica.
#3. Chupa Chups – Ants
Questa pubblicità è stata utilizzata per promuovere i lecca-lecca sugar free e ha utilizzato le formiche, note amanti dello zucchero, per comunicare la validità del prodotto.
Nell’immagine, il lecca-lecca senza zucchero di Chupa Chups giace a terra e le formiche che lo evitano perché non lo trovano appetibile.
#4 .San Francisco Department for Disability and Aging Services – End Ageism
In una campagna per combattere le discriminazioni legate all’ageismo, il San Francisco Department for Disability and Aging Services ha montato uno sguardo “anziano” su cinque volti giovani.
Su ognuno dei volti sono evidenziati i cinque attributi che non invecchiano mai. Tra questi, coraggio, intelligenza, creatività, leadership e passione.
#5. Ricola – Make Sure Good News Sounds Like Good News
Una delle pubblicità più esilaranti della lista: presenta uno scenario in cui un ragazzo tossisce tra le presentazioni di una persona come “solo un’amica”.
Evitare un colpo inatteso di tosse non lascia spazio a fraintendimenti.
#6. Faber Castell – True Colors
Faber Castell ha lanciato una campagna per le sue matite colorate ed è… un capolavoro! Nell’immagine si vede la parte inferiore del corpo di un pesce che viene completata con una matita.
Il colore del pesce e della matita si fondono così bene che a prima vista non si nota.
#7. Ambev – Dirnk Repsnosilby
Puoi essere tanto ubriaco da non riuscire nemmeno a pronunciare il nome della birra da chiedere al bartender. Il messaggio è sempre lo stesso: il piacere del consumo dell’alcol deve essere gestito in modo responsabile. Dirnk Repsnosilby!
Alla campagna hanno partecipato tutti i brand di birra rappresentati, che hanno sostituito la propria immagine profilo sui social media con la versione “confusa”.
#8. Tabasco Pepper Sauce – Volcano
Tabasco descrive la piccantezza della sua salsa con uno spot brillante. L’immagine dovrebbe essere un vulcano, ma invece di una roccia vulcanica con il fuoco in cima, viene utilizzato un volto umano. Il volto umano forma la roccia, con il fuoco e il fumo che fuoriescono dalle labbra.
#9. Pedigree – Adopt
Pedigree non si limita a promuovere il suo cibo per cani e i suoi gustosi bocconcini per il migliore amico dell’uomo. Utilizza i suoi canali anche per promuovere i valori legati alla cura degli animali. Sebbene molte persone acquistino cani, l’adozione è un modo eticamente preferibile per portare un amico a quattro zampe nella propria casa: cani e umani stanno meglio insieme.
#10. Nivea – Because Life Makes Wrinkles
La pubblicità di Nivea Men Active Age mostra una giovane ragazza che strattona la fronte di un uomo causando così le rughe. probabilmente, è la fotografia di un padre e della sua problematica figlia.
Preoccupazione e stress sono tra le ragioni per cui compaiono le rughe, ma il messaggio chiaro è che con le creme idratanti Nivea Men Active Age avrai comunque un aspetto fresco e giovane.
#11. McDonald’s – I’m Lovin’ It
Con I’m Lovin’ It, la famosa food company McDonald’s ha realizzato uno dei migliori capolavori pubblicitari dell’industria alimentare che non può mancare in una selezione di campagne geniali. Questa era incentrata sul tema dell’amore.
Quanto tempo ci hai messo per renderti conto che il ragazzo bacia un hamburger?
#12. FedEx – Neighbors
Anche la campagna pubblicitaria Neighbors di FedEx si colloca tra i capolavori della pubblicità. Lo spot mostra mappe continentali su due edifici, con due individui che si passano un pacco attraverso le finestre.
Per l’azienda, consegnare merci in diversi continenti è facile e veloce come ricevere qualcosa dal vicino di casa.
#13. Heinz Hot Ketchup – Sizzling
Heinz Hot Ketchup ha realizzato questa pubblicità per mostrare quanto sia calda e piccante la sua salsa. L’immagine mostra una patatina fritta in parte bruciata.
#14. Ariel – Bright White
Ariel Bright White è un detersivo che lascia i capi bianchi puliti, così puliti da essere quasi accecanti (e, addirittura) non fanno ombra.
#15. Campagne geniali: Caschi Lazer Bike
Lazer Bike Helmets, il più longevo marchio di caschi sportivi al mondo, ha pubblicato questo spot per dimostrare quanto siano sicuri i suoi caschi. Nell’immagine si vede un motociclista coinvolto in un incidente, con la testa che è l’unica parte del corpo senza bende.
#16. Coca-Cola – Taste The Feeling
Coca-Cola ha realizzato una delle campagne pubblicitarie di maggior successo degli ultimi anni con Taste The Feeling. Taste The Feeling si è concentrata sui millennial, ritraendo diversi scenari di amore, amicizia e divertimento nelle bollicine di una bottiglia e di un bicchiere di Coca-Cola.
#17. IKEA – Need Space?
Un’altra brillante campagna pubblicitaria presente in questo elenco di campagne geniali è Need Space? Lo spot, realizzato per una scarpiera, mette in evidenza il problema della mancanza di spazio in casa per trasmettere il messaggio.
Nell’immagine ci sono due scarpe incastrate insieme, un paio di sneakers e una scarpa con il tacco alto. Le scarpe da ginnastica è infilata nella scarpa con il tacco per risparmiare spazio: è il problema che IKEA intende risolvere con la sua scarpiera.
#18. BMW – New BMW M3
Un riferimento a un personaggio della cultura pop della DC Comics. La BMW M3 è stata commercializzata come auto per gli amanti della velocità con la dicitura “Un veicolo per veri esperti di velocità“. Quale testimonial più adatto del supereroe della DC Comics, The Flash?
#19. Campagne geniali: Kamasutra – Kamasutra Condoms – Zip
L’atto dell’amore, con pochi giri di parole, anzi, nessuno. Kamasutra è leader nel mercato indiano dei condom e, grazie alla sua comunicazione fresca e diretta a un target giovanile, sta riuscendo a veicolare una piccola “rivoluzione sessuale” nel paese, contribuendo alla sensibilizzazione all’uso dei profilattici.
#20. Colgate – Flossing Ad
Sebbene la frutta sia deliziosa, può essere estremamente fastidiosa per tutti i semini incastrati fra i denti.
Colgate ne è sicuramente consapevole e, senza bisogno di parole, l’azienda di igiene dentale ha realizzato questo spot semplice ma efficace. Immaginate un mondo in cui tutta la frutta sia priva di semi ! Ebbene, secondo questa pubblicità, questo è possibile, se avete sempre con voi una confezione di filo interdentale Colgate.
#21. Campagne geniali: WeightWatchers
Tra le campagne geniali non può mancare quella di WW International, che ha pubblicato una pubblicità molto accattivante, come mostra questa immagine. L’annuncio mostra due porte con scale diverse. Una è piuttosto larga, mentre l’altra è molto stretta. Sulla porta larga c’è la scritta “ingresso”, mentre sulla porta stretta c’è la scritta “uscita”.
#22. Le campagne geniali di WWF: More Horrifying
L’ecosistema mondiale è un elemento delicato e maltrattarlo può causare conseguenze devastanti per tutti gli esseri viventi.
Questo spot del World Wildlife Fund sottolinea che sì, gli squali sono pericolosi e possono costituire una minaccia per la vita umana. Tuttavia, la loro estinzione può avere un impatto negativo anche sull’uomo nel lungo periodo. Si interromperà completamente la catena alimentare, di cui ovviamente facciamo parte. Un messaggio molto potente.
Sullo stesso tema, gli altri visual della campagna. Cambiano i protagonisti ma non il messaggio.
#23. Ecovia – Stop the Violence
L’azienda messicana di trasporto rapido con autobus Ecovia ha ideato il seguente spot pubblicitario, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul divieto di inviare messaggi durante la guida.
Invece di fare quello che fanno molte aziende, cioè cercare di riprodurre la scena di un incidente d’auto, questo spot presenta la metafora che scrivere e guidare è l’equivalente della violenza. Lo spot sottolinea chiaramente che tutti abbiamo la possibilità di scegliere e che se teniamo gli occhi sulla strada, senza distrazioni, le strade saranno molto più sicure.
#24. McDonald’s – Love Free Wi-Fi
Anche se gli hamburger sono la portata principale di ogni pasto di McDonald’s, la maggior parte delle persone concorda sul fatto che gli Archi d’Oro producono le migliori patatine fritte. Per questo, ha avuto senso creare un simbolo del wi-fi con le patatine per pubblicizzare la connessione senza fili gratuita in tutte le filiali.
Se parliamo di campagne geniali, non possiamo assolutamente escluderla.
#25. Apple – MacBook 2007
L’Apple MacBook 2007 è stato uno dei computer portatili più sottili mai prodotti. In una pubblicità di una rivista, il MacBook era raffigurato sottile come la pagina della rivista stessa.
Sullo schermo del MacBook nell’annuncio c’erano le parole “Ultra Thin”, che sottolineavano l’essenza dell’annuncio. Anche se in realtà il MacBook non era così sottile come raffigurato, ci si avvicinava molto.
#26. Campagne geniali: Sedex – Trust Us, We Deliver It Fast
Sedex è un’azienda di supply chain che promette consegne rapidissime. Puoi rompere un uovo, iniziare a versare il succo d’arancia e travasare l’amato pesciolino rosso: la consegna di padella, bicchiere e vaschetta arriverà in tempo.
#27. Keloptic – See More Clearly for Less
Esiste un modo più semplice e diretto per comunicare che il tuo prodotto funziona alla grande?
#28. Marevivo Italia – Stop Microfibre
Anche il lavaggio dei capi sintetici in lavatrice contribuisce a inquinare gli oceani, rilasciando milioni di microfibre di plastica che finiscono per riversarsi nei fiumi e nei mari, aggravando il problema.
La campagna di Marevivo Italia è davvero di forte impatto: per il mare ogni lavaggio è una tortura. L’invito è a lavare questi capi sempre a basse temperature e con cicli brevi.
#29. Advanced Sports Nutrition – What You Hide
Forse “mettere massa muscolare” non è l’unico modo per tirare fuori il nostro vero potenziale, ma il messaggio arriva chiaro: dacci dentro e allenati, puoi raggiungere risultati strabilianti. Advanced Sports Nutrition farà il resto.
#30. FoxThe Simpsons – Predictions
In moltissimi anni di programmazione, è probabile che qualche previsione l’abbiano azzeccata. Certo, con alcune, i Simpson, il popolare show di animazione in onda su FOX, ci è andata proprio precisa.
#31. IKEA – Real Life
Le famiglie sono al centro del business di IKEA: vecchie e giovani, tradizionali e moderne, famiglie nate per nascita o per scelta. Ma negli Emirati Arabi Uniti, IKEA affronta una sfida ancora più grande per essere rilevante per le famiglie, dato che la popolazione è altamente multiculturale.
Per dimostrare che il brand ha soluzioni per tutte le culture, IKEA ha ricreato le stanze delle serie televisive che tutti amano: l’ispirazione perfetta per vendere mobili connettendosi con un pubblico estremamente eterogeneo.
Il marchio svedese ha scelto tre iconiche family room della TV e le ha poi replicate utilizzando solo i mobili IKEA.
Un lavoro che ha richiesto la revisione di centinaia di pagine del catalogo IKEA e circa due mesi di lavoro solo per la scelta degli arredi più giusti.
Uno studio 3D ha infine riprodotto gli iconici salotti, dai Simpson a Stranger Things. Una citazione obbligata nella nostra selezione di campagne geniali.
#32. Campagne geniali: Movistar – Fake Profiles
Molte, moltissime persone fingono di essere ciò che non sono. Se questo accade nella vita reale, quando a fare da filtro ci sono tastiere e monitor, i fake profiles riescono a diventare perfettamente credibili.
A farne le spese, come sempre le persone più ingenue o meno protette, come i bambini.
Occhi aperti!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/gallery-di-campagne-geniali.jpg6001000Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-09-30 11:15:502022-10-03 11:05:37+30 campagne geniali per trovare l'ispirazione
Importanti novità in casa Barilla, Mulino Bianco presenta un nuovo logo.
Il marchio protagonista da oltre 45 anni della prima colazione degli italiani rinnova il suo look.
A testimonianza dell’impegno della marca a difesa della biodiversità, Mulino Bianco ha svelato questa settimana un nuovo logo che si presenta con una grafica rinnovata in tutti gli elementi che lo compongono, e che ne raccontano i valori.
La nuova identità è apparsa sui canali social e sarà applicata nei prossimi mesi su tutti i prodotti del marchio.
I punti del brand refresh di Mulino Bianco
L’ultimo restyling risale al 2005. Il primo dettaglio che possiamo notare è il logo Barilla che viene rimosso completamente.
La nuova versione del logo
Il restyling del 2005
Il Mulino, che accompagna il logo sin dalla sua nascita nel 1975, è stato semplificato e ingrandito per una migliore fruizione sui punti di contatto digitali.
“Il logo Mulino Bianco è ricco di elementi, ognuno dei quali contribuisce a raccontare il DNA più profondo di questa marca. Questi elementi raccontano esattamente i valori in cui crede la marca. E se vediamo l’evoluzione del logo, ci rendiamo conto che gli elementi non cambiano ma evolvono” racconta Julia Schwoerer Responsabile Marketing Mulino Bianco
Il logo originale del 1975
Il festone con la scritta “Mulino Bianco” è stato aggiornato, il font diventa sans serif per migliorarne la leggibilità.
La ghirlanda si arricchisce di nuovi fiori e di spighe di grano dal tratto stilizzato. Al disegno si aggiunge un’ape, simbolo dell’impegno della marca sul tema della sostenibilità.
“Evolve il rapporto che abbiamo con la natura – continua la Responsabile Marketing -. Se alle origini della marca la natura era intesa come un elemento da contemplare, ricco di frutti da cogliere, oggi il rapporto che abbiamo con la natura è diverso. Oggi quando pensiamo alla natura pensiamo alla necessità di salvaguardarla, di proteggerla e di prendercene cura, per lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”
In generale il logo assume un carattere più flat con dettagli grafici più definiti. Gli elementi che lo compongono non cambiano, così come non cambia la visione della marca. Quello che cambia è il modo in cui vengono immaginati e rappresentati questi elementi.
Tra le novità presentate, c’è anche l’annuncio dell’azienda agricola vincitrice del contest fotografico I Fiori Del Mulino.
Lanciato 3 anni fa in collaborazione con WWF Italia, Università di Bologna, Università della Tuscia e OpenFields, il progetto La Carta del Mulino racchiude in un disciplinare di agricoltura sostenibile dedicato al grano tenero le 10 regole a cui gli agricoltori aderenti sono chiamati ad attenersi.
A vincere la seconda edizione è l’azienda agricola Fiandrini che meglio si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello, seguendo le indicazioni de La Carta del Mulino.
L’iniziativa è nata con l’obiettivo di valorizzare l’impegno descritto in una delle 10 regole della Carta del Mulino.
Tra i dieci punti, c’è infatti l’impegno a destinare ogni anno il 3% dei campi utilizzati per la coltivazione del grano tenero ai fiori da impollinazione – una superficie complessiva pari a circa 2.500 campi di calcio – proteggendo la biodiversità, anche grazie alla salvaguardia delle api e degli altri insetti impollinatori.
I coltivatori, quindi, sono stati invitati a scendere in “campo” per scattare una foto della propria distesa fiorita, cercando di cogliere ogni sfumatura della sua bellezza e a condividerla solo con Mulino Bianco sulla piattaforma dedicata.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/mulino-bianco-rinnova-il-suo-logo-e-punta-sulla-sostenibilita-3.jpg461696Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-09-30 08:01:232022-10-03 09:48:56Mulino Bianco aggiorna il suo logo e punta sulla sostenibilità
Nell’ultimo anno il numero dei podcast pubblicati in Italia è continuato a crescere e sono sempre di più i personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dei media che hanno lanciato un proprio podcast.
Le tecnologie per la distribuzione di audio on-demand hanno visto un sorprendente sviluppo nel momento in cui i podcast sono stati adottati dalle maggiori piattaforme di streaming audio sul mercato: Apple Podcast, Spotify, Google Podcast, Amazon Music e Audible.
Il trend positivo è confermato anche dai numeri del Festival, che si rivela un osservatorio privilegiato sul mondo del podcasting in Italia.
Grazie alla sempre crescente partecipazione di aziende, editori, professionisti ed esperti di podcasting e digital audio, la settima edizione del Festival durerà una settimana e andrà ad esplorare in modo verticale i temi più caldi del settore.
Lunedì 3 ottobre il Festival inizia online con una giornata dedicata alla creatività e alla creazione di contenuti.
Concept, format, scrittura o improvvisazione saranno i temi al centro dei primi interventi.
Martedì 4 ottobre sarà il giorno dedicato a produzione e sound design.
Si parlerà di ciò che è necessario per fare un podcast di qualità: dall’attrezzatura, registrazione, sound design e montaggio.
Mercoledì 5 ottobre gli incontri online si focalizzeranno su piattaforme e tecnologie di distribuzione mettendo a fuoco le migliori strategie di marketing per far crescere una podcast.
Giovedì 6 ottobre si parlerà di modelli di business e monetizzazione: dall’advertising al crowdfunding per capire quanto e come si guadagna con un podcast nel mercato italiano.
Venerdì 7 ottobre, l’ultima giornata online, sarà dedicata al branded podcast.
Parleranno sia le aziende che hanno scommesso sul podcasting per raccontare il proprio brand, sia i produttori ed
editori che hanno creato branded podcast di successo.
Sabato 8 ottobre è la giornata dell’incontro dal vivo dedicata a trend, ispirazione e networking.
Dai talk si capirà dove sta andando il podcasting e come cogliere le migliori opportunità.
Anche noi Ninja saremo presenti al Festival del Podcasting con il nostro podcast di informazione quotidiana “Ninja Marketing PRO News: le notizie su Digital, Marketing, Social e Business da Ninja.it“.
Puoi seguire l’intervento online mercoledì 5 ottobre alle 16.30: doppio appuntamento con Mirko Pallera, CEO di Ninja e il suo intervento “Ninja Marketing PRO News – L’economia digitale” e Alessio Galea, giornalista radiofonico e voce di Ninja Marketing Pro News sul tema: “Perché il linguaggio della radio può aiutarci a realizzare i podcast“.
Per partecipare all’appuntamento del 2022 dedicato al mondo dell’audio grazie a una promozione dedicata alla community Ninja è sufficiente acquistare il biglietto qui con uno sconto del 50%.
Acquistando il Biglietto Podcast potrai partecipare al Festival del Podcasting, da lunedì 3 a sabato 8 Ottobre 2022, dalle 9.00 alle 18.00.
La partecipazione sarà dal lunedì al venerdì completamente online e sabato 8 online o in presenza a Milano.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/festival-del-podcasting.jpg582879Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-09-29 09:35:202022-09-30 08:52:30Parte il Festival del Podcasting 2022: partecipa con lo sconto Ninja
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