Le persone non cercano le pubblicità, anzi, le evitano. Ci sono però delle occasioni in cui si dimostrano più ricettive verso i messaggi promozionali, rispetto al solito. Individuare quindi quali siano i canali che rendono il pubblico maggiormente predisposto a ricevere il nostro messaggio è essenziale per massimizzare il risultato del nostro investimento pubblicitario. Secondo il report di Kantar, Media Reactions 2022, l’Influencer Marketing garantisce la migliore advertising equity tra i canali online.
Lo studio viene ampliato ogni anno e, in questa occasione ha raccolto le opinioni di oltre 18.000 persone in 29 mercati, coprendo quasi 400 brand e quasi il 90% della spesa mediatica globale.
All’interno, anche le opinioni di quasi 1.000 esperti di marketing, tra cui inserzionisti, agenzie e società di media di tutto il mondo, che integrano la prospettiva dei consumatori per fornire una visione completa dei canali più performanti.
Ad esempio, un dato interessante è che Instagram si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa alla classifica delle preferenze dei marketer per gli annunci pubblicitari. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità e all’innovazione della piattaforma, due aree molto importanti per chi si occupa di investimenti pubblicitari.
L’Influencer Marketing per spingere le tue ads
Un aspetto importante da non sottovalutare è invece quali siano le preferenze delle persone quando ricevono un messaggio pubblicitario.
Analizzando i dati di Media Reactions 2022, emerge come l’Influencer Marketing offra un modo molto efficace per raggiungere il proprio pubblico quando e dove vuole essere raggiunto.
Per questo motivo, TERRITORY Influence ha organizzato un webinar online per commentare i dati del report e liberare il pieno potenziale delle tue ads con consigli concreti e casi di studio.
Il webinar gratuito di TERRITORY Influence
Ora che i media devono affrontare pressioni inflazionistiche e il numero di piattaforme pubblicitarie digitali continua a crescere e diversificarsi, è sempre più importante allocare con successo il budget pubblicitario.
Nel webinar gratuito organizzato da TERRITORY Influence a commento del report Media Reactions 2022 di Kantar e previsto per giovedì 1 dicembre alle ore 16.00, verrà esplorato proprio questo tema.
I relatori dell’appuntamento, Stéphanie Leix (Head of Media, Creative and Kantar Marketplace di KANTAR), Alessandra Arcuri (Project Manager di TERRITORY Influence) e Vincenzo Furfaro (Business Developer di TERRITORY Influence), attraverso l’esposizione di best practice e casi reali si focalizzeranno in particolare su:
Perché l’influencer marketing è e rimane un touchpoint forte nel media mix
Come i consumatori percepiscono i diversi canali, piattaforme e tipi di influencer
Quali strategie promuovono la comunicazione specifica per la distribuzione efficiente degli annunci
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/influencer-marketing-territory-influence-copertina.jpg640967Ninja Partnerhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Partner2022-11-22 10:16:412022-11-22 17:21:52Ecco come puoi dare un boost alle tue ADS con l'Influencer Marketing
Amazon ha mostrato al mondo il suo nuovo braccio robotico annunciando contestualmente di non voler tagliare troppi posti di lavoro.
Si tratta di una precisazione importante, perché il futuro del lavoro e i cambiamenti nel welfare aziendale sono temi attualissimi, che abbiamo avuto modo di affrontare in prima persona nella quattordicesima edizione del Forum HR, a cui abbiamo partecipato in questa settimana (qui trovi alcune informazioni sull’evento).
Lavoro, consumi e ambiente sono argomenti strettamente collegati: ci avviciniamo al Black Friday e la sostenibilità di questi appuntamenti commerciali genera reazioni controverse.
Cos’è una banana non fungible? Tra un frenetico acquisto super scontato e l’altro, speriamo di non doverlo scoprire a nostre spese.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Fairtrade lancia la prima non-fungible banana
Durante la conferenza sul clima COP27, l’organizzazione internazionale capofila del sistema di certificazione del commercio equosolidale ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che il cambiamento climatico rappresenta per i cibi più amati, da cui migliaia di agricoltori nel mondo dipendono per il loro sostentamento.
L’Ultima Banana, la NFB, prende ispirazione dal grande interesse che riscuotono i Non-Fungible Token, ma a differenza dagli NFT non si può acquistare e non è stata prodotta con un processo a consumo di energia.
A spiegare l’iniziativa ai microfoni di Ninja PRO Information c’è Benedetta Frare, Responsabile comunicazione Fairtrade. Ascoltala nel podcast.
Patagonia racconta la storia di un implacabile pescatore italiano
Il corto è il nuovo capitolo del progetto “The Art of Activism” dell’azienda tessile statunitense, nota per il suo attivismo.
Al centro del filmato la sfida al sistema della pesca a strascico, attraverso la testimonianza del pescatore toscano Paolo Fanciulli, ospite del nostro podcast. Puoi ascoltarlo qui.
Le notizie della settimana: il nuovo robot di Amazon potrebbe sostituire i lavoratori umani
A dirlo è Fortune, secondo cui il braccio robotico Sparrow del colosso dell’eCommerce è in grado di gestire milioni di prodotti diversi, afferrando articoli di dimensioni e consistenza diverse e riponendoli in scatole.
Il suo utilizzo su larga scala tuttavia potrebbe richiedere una riprogettazione dei magazzini e Amazon ha già manifestato la volontà di non tagliare troppi posti di lavoro nei suoi centri di distribuzione.
Il potere d’acquisto della Gen Z secondo Twitch
Sono 2,5 miliardi le persone nate tra il 1997 e il 2012: attualmente la loro disponibilità economica si attesta intorno ai 360 miliardi di dollari, su 7 triliardi guadagnati.
Si tratta del doppio rispetto alle stime di tre anni fa e sono cifre destinate a salire ancora: le previsioni parlano di 33 triliardi di dollari nel 2030, circa il 27% del reddito mondiale.
Una coalizione che coinvolge una ventina di aziende che rappresentano 10 miliardi di investimenti pubblicitari a livello globale, si impegna ad accelerare la decarbonizzazione della supply chain media. Il proposito è di adottare un metodo comune per misurare le emissioni di CO2 della pubblicità.
Italiani pronti a uno shopping più attento e sostenibile per il Black Friday
Oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori. A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify.
Le notizie della settimana: YouTube supera 80 milioni di abbonati
Un importante traguardo che segna un aumento di 30 milioni di iscritti ai servizi Musica e Premium in tutto il mondo, rispetto ai 50 milioni di abbonati annunciati lo scorso anno. “Insieme ai nostri partner dell’industria musicale, abbiamo lavorato duramente per rendere YouTube il posto adatto a ogni fan e ogni artista, e la notizia di oggi segna un traguardo significativo in questo viaggio“, ha dichiarato Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube.
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Digital Marketing, Social Media Marketing, eCommerce Management, Digital Project Management, Cryptoverse Marketing: scegli fra 365 giorni di formazione All Inclusive, un Executive Master in collaborazione con l’Istituto Universitario IUSVE, 3 Master, 3 Laboratori Pratici e 20 Corsi di Specializzazione.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/le-notizie-della-settimana-1.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-21 08:44:482022-11-22 10:49:08I Black Days, il robot di Amazon, il pescatore di Patagonia e le altre notizie Ninja della settimana
Qualche mese fa abbiamo visto il Garante della privacy italiana allinearsi agli analoghi organismi di controllo della privacy europei nei confronti del più famoso e utilizzato applicativo di analisi dati del mondo, Google Analytics (GA), definito non conforme al GDPR (General Data Protection Regulation).
In poche parole, se il nostro sito trasferisce dati a GA, una parte delle informazioni raccolte, quelle più sensibili, dall’ IP del dispositivo, alla lingua utilizzata, alla risoluzione schermo, sistema operativo, data e ora della visita al sito, verranno trasferite su data center residenti negli Stati Uniti e non in Europa come prevede il GDPR.
Come è possibile mettersi in regola evitando spiacevoli soprese (cioè sanzioni economiche) e individuare una valida alternativa allo strumento di Google?
Per chiarirci qualche dubbio abbiamo ascoltato Francesco De Nobili, Digital Marketing Manager con esperienza pluriennale in consulenza e specialista nel settore B2B e in progetti Linkedin aziendali di employer branding, social selling e Linkedin ads.
È autore per Hoepli dei bestseller “Digital marketing integrato“, “SEO Google” e “Strategie di content marketing“. È docente in diversi Atenei e Master di alta formazione italiani ed è divulgatore digitale nei più importanti eventi di Marketing e Business in Italia e attraverso il suo sito francescodenobili.it.
Francesco ha anche recentemente pubblicato “Matomo Analytics: guida all’alternativa a Google Analytics“.
Nel tuo libro hai definito “terremoto” la non conformità al GDPR di Google Analytics, ma forse non tutti ne hanno compreso la portata. Puoi spiegarci cosa è successo effettivamente?
Questa notizia ha provocato sin da subito un vero e proprio terremoto, poiché la gestione dei dati in azienda ha una figura dedicata: il DPO (Data Protection Officer), ovvero il responsabile della protezione dei dati.
Da una ricerca che ho svolto nelle aziende quasi il 40% ha delegato la scelta al DPO che nella maggior parte dei casi ha richiesto di disattivare Google Analytics e di valutare un’alternativa. In altri casi invece sono stati direttamente i responsabili marketing o i data analyst a effettuare questa scelta
Per far comprendere l’impatto di questo cambiamento, ad oggi il 90% dei siti web della Pubblica Amministrazione italiana ha disattivato Google Analytics.
Perché, secondo te, tra le diverse scelte disponibili, Matomo rappresenta un’alternativa?
I motivi sono essenzialmente di 2 tipi.
Da un lato è una soluzione che permette la totale conformità al GDPR e soprattutto è cookieless: quindi permette il monitoraggio senza l’accettazione dei Cookie di tracciamento.
Dall’altro c’è una semplicità di data visualization e di presentazione del dato che rende molto più intuitive anche ai non addetti ai lavori, le informazioni prodotte dal sito web.
Inoltre anche per tracciamenti avanzati, come compilazione di moduli, download, tracciamento di link esterni, non sono necessarie competenze tecniche particolari perché sono servizi già presenti nella piattaforma senza installare nessun codice aggiuntivo.
Quali questioni tecniche dovrebbe prevedere chi vuole passare a Matomo?
Semplicemente scegliere la versione di Matomo più in linea con le proprie esigenze:
attraverso il plugin gratuito se si utilizza WordPress;
la versione gratuita On-Premise che va installata però sui propri server;
la versione Cloud (a pagamento) con tutte le funzionalità più avanzate (si installa con un semplice codice nel sito come Google Analytics).
Ognuna di queste soluzioni ha pro e contro, di cui parlo all’interno del libro, ma senza dubbio la più utilizzata attualmente è la versione Cloud.
A chi è già abituato ad Analytics, non conviene orientarsi su GA4?
In realtà Google Analytics 4 rispetto al 3 è completamente diverso: anzitutto perché i dati vengono campionati in modo differente e quindi non sono confrontabili, ma soprattutto per la complessità di configurazione degli eventi poiché quelli disponibili automaticamente sono davvero pochi.
Anche se continuo a fornire consulenza anche su Google Analytics 4, ho notato che le implementazioni richieste spesso esulano dalle competenze tecniche di un marketing manager medio che già ha la sua enorme difficoltà a comunicare in modo adeguato questi dati per trasformarli in informazioni – e quindi in decisioni – per i suoi superiori.
Inoltre continua a non esserci alcuna certezza della conformità al GDPR anche per le soluzioni di installazione più avanzate di Google Analytics 4 (ad esempio il tracciamento Server-Side).
Infatti il recente parere del Garante Danese che è stato il primo ad esprimersi anche su Google Analytics 4 e l’entrata in vigore del Digital Markets Act – il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali che entrerà in vigore nel 2023 – sembrano davvero mettere la parola fine al monopolio di Google sulle web analytics.
Qual è, secondo te, il vero punto di forza di Matomo?
Oltre ai motivi evidenziati prima, credo che sia abbastanza significativo quanto ho vissuto personalmente durante la ricerca che ho svolto presso le aziende e gli enti che lo hanno iniziato ad utilizzare.
Per la prima volta ho visto figure apicali (CEO, Titolari, direttori commerciali ecc.) comprendere sul serio le informazioni derivate dall’analisi dei siti web, soprattutto in merito ai percorsi dei potenziali clienti e alla valorizzazione delle attività di content marketing e pubblicazione dei contenuti sul sito.
Direi che per rispondere in modo più completo, può essere utile l’estratto di una ventina di pagine del libro che si può leggere direttamente qui.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/matomo-alternativa-a-Google-Analytics-intervista-a-Francesco-De-Nobili.jpg639951Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-18 11:53:182022-11-21 08:45:16GDPR: Matomo può essere l'alternativa a Google Analytics
I profili che saranno più ricercati dalle aziende da qui al 2023 prevedono il possesso di competenze digitali trasversali, pratiche e certificate. Questo è certamente il momento giusto per crearsi una carriera nel settore del marketing digitale o migliorare la tua posizione lavorativa.
Le aziende sono sempre più consapevoli di dover investire in digitale per restare competitive sul mercato e aspirare alla crescita del business, e i selezionatori cercano, in chi si candida per una posizione aperta, un set di competenze più ampio e un’esperienza più vasta.
Per questo, il team di Ninja Academy ha organizzato una maratona gratuita studiata per fornire gli strumenti utili a individuare i prossimi step per costruirsi una carriera nel digitale.
La Ninja PRO Week prevede una serie di appuntamenti online con i massimi esperti del settore digital sulle competenze digitali che saranno più richieste nel 2023.
13.00 – 13.20 La kryptonite SEO dell’eCommerce: scovare e correggere i contenuti duplicati Gaetano Romeo, CMO, Innovation People
13:20 – 13:40 Marketplace & A/B Test: metti alla prova la tua eCommerce Marketing strategy Giuseppe Noschese, Founder eCommerce Hub
13.40 – 14.00 Black Friday To Do List – Massimizzare una promo eCommerce step by step Roberto Albanese, eCommerce Manager, Hirooks
Modera: Adele Savarese
Martedì 15 dalle 13 alle 14 – Social Media Day
13.00 – 13.20 La regola del 60/40 e altri trick: come aumentare il ROAS sui social Calogero Sciabbarrasi, Digital Marketing Manager, Accenture Song
13.20 – 13.40 Spoiler Social Trend 2023: i consigli pratici di Hootsuite per innovare la tua strategy Nicola Zanata, Senior Customer Success Manager, Hootsuite
13:40 – 14.00 Document Ads e nuove Audiences: le novità di LinkedIn Ads che in pochi conoscono Francesco de Nobili, LinkedIn Trainer
Modera: Marian Pascariu
Mercoledì 16 dalle 13 alle 14 – Digital Marketing Day
13.00 – 13.20 Funnel Marketing & Discovery: gli strumenti per conquistare il mercato al primo click Federico Corradini, CEO, Xchannel
13.20 – 13.40 Tag di tracciamento: cosa controllare per monitorare davvero le tue campagne Felice Carotenuto, Tracking Specialist
13.40 – 14.00 Digital Reputation Workflow: gli step di gestione CRM, social e PR durante una crisi Camilla Mottironi, Responsabile Digital Communication, Open Fiber
Modera: Fabio Casciabanca
Giovedì 17 dalle 13 alle 14 – Martech Day
13.00 – 13.30 Viral Gamification: l’arma segreta da sfoderare per il Black Friday (e non solo) Francesco Susca, Business & Marketing Automation Specialist
13.30 – 14.00 Unsubscriber, Fatigue, Graymail e Blocklist, come proteggere il tuo database dai rischi nascosti del Black Friday Ignazio Morici, Marketing Manager, Power2Cloud
Modera: Michela Solitro
Venerdì 18 dalle 13 alle 14 – Career Pro Day
13.00 – 13.30 Anatomia del perfetto CV: presentarsi al meglio nel digitale Fabio Picone, Senior Manager Technology & Digital Michael Page
13.30 – 14.00 Dietro le quinte del digital recruiting: consigli pratici per una carriera da Ninja Gianmarco Sepe, Head Hunter, KekyJob
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/Ninja-PRO-Week-copertina-speaker.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-14 11:28:142022-11-15 16:33:39Arriva la Ninja PRO Week: una settimana di contenuti gratuiti sulle competenze digitali più richieste nel 2023
Anche se siamo sempre connessi e abbiamo ogni genere di prodotto a disposizione, il tempo resta una delle risorse più preziose.
Dobbiamo fare in tempo a portare a termine tutti i task quotidiani, come prepararci al Black Friday se offriamo prodotti al pubblico (ti abbiamo dato qualche consiglio qui e qui) e organizzarci per accaparrarci le migliori occasioni se siamo “semplici clienti”, con un occhio sempre attento alla sostenibilità (a proposito, ecco alcuni interessanti dati che ci ha inviato Shopify).
E questa rincorsa al tempo riguarda proprio tutti, anche Elon Musk. Ce la farà a trasformare Twitter prima che i detrattori (e gli inserzionisti) migrino i propri cinguettii altrove?
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Guadagnare tempo sui social
I social media sono alleati preziosi per ogni brand, ma aprire una pagina su una piattaforma non è sufficiente: occorre creare contenuti, un’attività che porta via molto tempo. Trascorrere il minor tempo possibile nella produzione di contenuti di qualità sui social equivale a massimizzare i vantaggi che essi possono fornire.
Ecco alcuni consigli:
Prepara un calendario: ti permetterà di risparmiare tempo e andare dritto alla creazione del contenuto.
Realizza più contenuti insieme
Ricicla i contenuti: ognuno di essi ha portato via del tempo e, se ben realizzato, può essere riproposto nel tempo
Pianifica i post con strumenti come Hootsuite, Buffer e Later
Interagisci con il pubblico
Trovi in questo articolo la lista completa dei suggerimenti per ottimizzare il tuo tempo nella produzione di contenuti social.
La migrazione da Twitter a Mastodon
Da quando Elon Musk ha concluso l’accordo per l’acquisto di Twitter, ha faticato a placare le preoccupazioni per la potenziale proliferazione della disinformazione sulla piattaforma.
In questa confusione, alcuni utenti di Twitter hanno cercato piattaforme di social media alternative. Una di queste è Mastodon, che conta già circa 4,5 milioni di account.
Mentre i licenziamenti di massa colpiscono a ripetizione il settore tecnologico, gli ex dipendenti di Meta e Twitter si sono riversati sulla piattaforma di video brevi.
A causa di inflazione e caro vita, infatti, tanti italiani si metteranno a caccia di affari ma, oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori.
A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify, che ha intervistato oltre 24.000 consumatori e 9.000 PMI in diversi Paesi nel mondo, Italia compresa, per comprendere come si stiano preparando alla stagione clou per le vendite.
Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.
La prima eroina plus size di Disney
Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari.
In piena body positivity, la protagonista, grazie alla propria forza interiore e alla determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti, ma soprattutto nella sua anima.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/copertina-notizie-della-settimana.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-14 08:30:142022-11-14 13:00:24Fuga su Mastodon, Meta e TikTok: le notizie Ninja della settimana
Gli ex dipendenti licenziati da Meta e Twitter condividono il proprio disappunto su TikTok: a quanto pare, TikTok non serve solo per i video in playback o per i balletti.
Ora, mentre i licenziamenti di massa colpiscono a ripetizione il settore tecnologico, gli ex dipendenti di due fra le principali aziende coinvolte, Meta e Twitter, si sono riversati sulla piattaforma per condividere le loro storie e cercare nuove opportunità.
Una settimana dopo che l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha preso il controllo di Twitter, ha annunciato il licenziamento di quasi la metà dei dipendenti dell’azienda tramite un’email notturna.
Alcuni dipendenti hanno scoperto di essere stati licenziati dopo che i loro account erano stati bloccati.
Mark Zuckerberg ha comunicato ai dipendenti di Meta un chiaro pacchetto di licenziamenti.
EntrambE le operazioni hanno colpito come un fulmine a ciel sereno hanno scatenato una pioggia di reazioni al licenziamento in live-streaming.
Le reazioni su TikTok dei licenziati da Twitter e Meta
Alcuni hanno risposto con un po’ di black humor. L’utente @davidferris ha girato un video in mattiniero mentre si collegava alla sua casella email per apprendere se sarebbe stato licenziato dal suo lavoro a Twitter. “È la prima volta che vengo licenziato, quindi voglio essere sicuro di fare bella figura“, ha dichiarato con ironia. Dopo aver scoperto di essere stato effettivamente licenziato, ha fissato la telecamera con un sorriso a occhi spenti e un pollice in su, aggiungendo: “Ottimo, grazie per aver partecipato a questo viaggio con me“.
Un altro ex dipendente di Twitter, con il nome di @career_tips_, ha risposto al bagno di sangue di Twitter con un video satirico in cui cerca di raggiungere gli uffici vuoti. Ha anche postato un video su come avrebbe ottenuto un altro grande lavoro nel settore tecnologico in meno di 30 giorni grazie a referenze e colloqui precedenti.
Altri stanno offrendo ai follower “una sbirciatina dietro le quinte”, mostrando come gestiscono la disoccupazione e come si preparano a rientrare nel mondo del lavoro. Essendo una delle 11.000 persone licenziate da Meta, @maryferrando ha postato un video appena quattro ore dopo aver ricevuto la terribile email.
Che si tratti di video messaggi emotivi, sarcastici o di consigli, nessuno di questi ex dipendenti ha preso la situazione con leggerezza.
Condividendo le loro esperienze su TikTok, queste persone contribuiscono a destigmatizzare una situazione considerata spesso un evento vergognoso nella propria carriera. A seguito di un movimento per una maggiore trasparenza dei salari, una maggiore discussione sui licenziamenti sta aiutando i lavoratori a entrare in contatto e a trovare nuove opportunità in un momento di stress.
Una cosa è certa: forse sono bloccati dai loro account aziendali, ma possono trasmettere con facilità le reazioni alle scelte dei loro ex CEO su TikTok.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/ex-dipendenti.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-11 10:54:542022-11-11 10:56:32Gli ex dipendenti di Meta e Twitter si sfogano su TikTok dopo il licenziamento
I social media sono alleati preziosi per ogni brand che voglia pubblicizzarsi e raggiungere velocemente il pubblico. Sono strumenti per fidelizzare ma anche per attrarre nuovi clienti.
Circa la metà della popolazione ne fa uso regolarmente. Secondo il Rapporto Digital 2021, le persone trascorrono, in media, 2 ore e 25 minuti sui social media, secondi, in ordine di tempo di fruizione, solo alla TV e allo streaming TV con una media di 3 ore e 24 minuti.
Le donne tra i 16 e i 24 anni sono il target che vi trascorre più tempo, 3 ore e 14 minuti al giorno, rispetto ai coetanei uomini con 2 ore e 39 minuti.
Il 71,6% degli utenti ricerca informazioni sui social media. Le donne rappresentano il segmento che più effettua ricerche mirate di brand sui social media, il 55,9% rispetto al 51% degli uomini.
Tra i social network, Facebook è la prima query di ricerca su Google e il 98,3% degli utenti vi accede da dispositivo mobile.
Trascorrere il minor tempo possibile nella produzione di contenuti di qualità sui social equivale a massimizzare i vantaggi che essi possono fornire.
Aprire una pagina su una piattaforma non è sufficiente, occorre creare contenuti, un’attività che porta via molto tempo.
I compiti di un social media marketer sono vari, si spazia dalla progettazione creativa all’ottimizzazione del motore di ricerca. Una serie di attività varie che occupano tempo, e possono risultare dispersive ai fini dell’obiettivo. Il cervello umano, infatti, sembra essere più produttivo quando è concentrato su un’unica attività per volta (il modello definito “monarchico” dallo psicologo Robert Sternberg).
Concentrarsi su un singolo compito e risparmiare tempo è possibile, basta seguire dei piccoli “trucchi”.
10 consigli per “guadagnare” tempo nella produzione di contenuti
1. Crea immagini, foto, video in un’unica soluzione, ad esempio in una giornata. Prepara i post per un periodo più o meno lungo, minimo 1 settimana fino ad 1 mese. Con strumenti come Hootsuite, Buffer, Later è possibile pianificare i post e lasciarli in coda
2. Utilizza la funzione ridimensionamento di varie app, ad esempio, Canva, per adattare l’immagine ad ogni singola piattaforma
3. Rimani aggiornato con gli avvisi automatici di Google, per ricevere email quando il tuo brand viene menzionato e ricercato
4. Accelera il processo di cura dei contenuti con strumenti quali, Feedly, Scoop.it, Flipboard, che permettono di scovare le migliori fonti e trend del momento da utilizzare nei propri contenuti
5. Ricicla i contenuti, ognuno di essi ha portato via del tempo, e se ben realizzato può essere riproposto nel tempo
6. Prepara un calendario, avere le idee visualizzate davanti agli occhi permette di risparmiare tempo e andare dritti alla creazione del contenuto. Inoltre, scegliere un giorno ed un orario fisso per la pubblicazione permette di aumentare nei consumatori la percezione di una buona presenza online
7. La creatività è fondamentale, ma non tutto deve essere necessariamente “farina del proprio sacco”, a volte si può anche condividere, fare un regram o retweet
8. Fai domande al pubblico, ad esempio nelle storie Instagram o nella didascalia di un post: ciò permette di far sentire la propria presenza senza aver dedicato del tempo alla creazione del contenuto, che verrà da sé, rispondendo o commentando le risposte degli utenti
9. Fare delle video-dirette: rispetto ai video registrati richiedono molto tempo, non necessitano di registrazione, montaggio e caricamento. La diretta ha un forte impatto sul pubblico, è una tipologia di contenuto considerata coinvolgente perché i consumatori ricercano esperienze autentiche
10. Il co-working (la collaborazione con un altro brand in fase di promozione) potrebbe essere un’idea per dividere il carico di lavoro
Qualsiasi tipo di contenuto, per risultare vincente, deve saper rispettare alcune caratteristiche: essere personale, educativo, promozionale e coinvolgente.
Modern Market suggerisce una lista di elementi vincenti da tenere presente per creare in poco tempo un contenuto di valore:
seleziona il contenuto sulla base della popolarità o della stagione
includi le testimonianze di clienti, recensioni, citazioni e ringraziamenti
mostra sempre il prodotto da promuovere
pubblica dei sondaggi sulle abitudini dei consumatori relativamente al prodotto
inserisci gli hashtag, aiutano a raggiungere un pubblico vasto, anche coloro che non seguono direttamente il brand in questione, ma sono attenti ad un trend
organizza dei concorsi a premi o dei giveaway, secondo i dati di Hubspot attraggono facilmente gli utenti, anche coloro che non sono followers
Qual è il miglior momento per pubblicare?
Un momento non vale l’altro, ad esempio, il weekend, è il periodo peggiore per pubblicare contenuti online perché i consumatori tendono a passare del tempo fuori casa.
Secondo una ricerca Hootsuite, il miglior momento per condividere su Instagram è esattamente il mercoledì mattina alle ore 11. I momenti di maggiore attenzione degli utenti risultano essere a metà giornata e a metà settimana, perché rappresentano attimi di pausa dal lavoro o in generale dalla frenesia quotidiana.
La funzione “momento migliore per pubblicare” di Hootsuite, permette di analizzare la performance storica dei propri contenuti, per comprendere quello migliore rispetto al target di riferimento. Attenzione anche agli orari di pubblicazione contenuti della concorrenza.
Per Facebook, invece, secondo una ricerca di CoSchedule, la fascia migliore per postare è tra le ore 13 e le ore 16; su LinkedIn tra le ore 10 e le 11 del mattino; per un retweet invece l’orario migliore sono le 17.
Monitorare vuol dire vincere sul tempo
Il monitoraggio dell’andamento dei contenuti presso gli utenti permette di risparmiare tempo evitando di commettere gli stessi errori e di modificare contenuti in tempo reale.
Le metriche principali da prendere in considerazione sono:
la consapevolezza generata nei consumatori attraverso la copertura dei post
il coinvolgimento definito dal numero di reazioni, commenti, clic e condivisioni
il ROI (return on investment), il ritorno sugli investimenti grazie alla pubblicazione di contenuti
Monitorare nel tempo aiuta a comprendere la tipologia di contenuto che ha maggiore presa sugli utenti: ad esempio, i dati di Lacowise mostrano che, nel caso di Instagram, i caroselli hanno un tasso di coinvolgimento pari all’1,01%, rispetto alle foto 0,81% e ai video 0,61%.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/internet-3113279__340.jpg340510Ilenia Vallerianihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlenia Valleriani2022-11-09 09:00:362023-05-12 18:24:1910 consigli per produrre contenuti social risparmiando tempo
Sta arrivando una nuova grande rivoluzione tecnologica che rischia di rendere obsoleti molti lavori.
Sempre più aziende stanno entrando nel “meta-universo”, mentre la richiesta di esperti in grado di lavorare in questi nuovi ecosistemi sta crescendo velocemente.
Oggi chi vuole davvero innovare nel marketing non può non padroneggiare concetti come blockchain, crypto, NFT, AR/VR e utilizzarli per creare valore aggiunto nel proprio mercato.
Portare i brand nel Metaverso, riconoscere le applicazioni pratiche degli NFT e del marketing, far evolvere i modelli di business comprendendo davvero la rivoluzione del Web, sono solo alcune delle skill che saranno tra le più richieste dalle aziende in un futuro sempre più prossimo.
Dalla Blockchain alle Crypto, dall’AR/VR alle applicazioni di NFT e Metaverso al business, le imprese necessitano di percorsi avanzati per abilitare i propri dipendenti a queste tecnologie all’avanguardia.
Chi ha bisogno di acquisire competenze per il Metaverso
Lo sviluppo dei mondi virtuali è una grande rivoluzione destinata a cambiare internet come oggi lo conosciamo. Un numero crescente di brand si avvicina alle tante piattaforme disponibili costruendo spazi personalizzati per garantire a utenti e follower esperienze uniche e immerrsive.
Per questo motivo, le figure che hanno necessità di comprendere il funzionamento di questi nuovi universi digitali sono diverse e trasversali.
Digital Marketing Manager e Brand Manager, Consulenti Blockchain e i Developer Web 3.0, hanno bisogno di guadagnare una visione ampia del fenomeno e poter contare su competenze solide sull’argomento.
Ma anche CEO, CTO, CIO, UX UI e Game Developer; appassionati di AR, VR, NFT, Crypto e studenti di ingegneria e management non possono sottovalutare l’importanza di questo cambiamento.
L’avvento del Web 3.0 richiede di aggiungere al proprio profilo innovative skill digitali e conoscenze sulle nuove frontiere del marketing.
Tra queste:
1. Comprendere l’universo Crypto Le nozioni crittografiche e tecnologiche che abilitano un nuovo paradigma economico: da Satoshi Nakamoto ai wallet, dagli algoritmi di consenso alla Blockchain
2. La Tokenomics Il ruolo dei Token nella criptoeconomia: gli strumenti per comprendere la Blockchain, gli Smart Contract e gli NFT, le DAO, i Wallet e la Ownership Economy
3. Muoversi nel Metaverso Definizione del Metaverso, con le sue sfumature, le sue mappe e le sue chiavi interpretative
4. L’ecosistema del Cryptoverse Marketing Tecnologie, dall’Extended Reality all’AI, ma anche lifestyle, spazi e impatto sociale: l’influenza che Metaverso e Web3 hanno sui mercati e sullo scambio di valore
5. Portare il business nel Metaverso Framework strategici e operativi, checklist pratiche, strumenti e canvas esclusivi per far compiere al nostro business, brand o progetto i primi passi nel Metaverso e nel Web3
Live Event: Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso?
Mercoledì 9 novembre alle 13:00 ci sarà una diretta per esplorare nel dettaglio le competenze necessarie per fare Cryptoverse Marketing.
L’evento – Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso? Come essere tra i primi ad acquisire le competenze mancanti per entrare nei mondi virtuali – sarà condotto da Adele Savarese, General Manager Ninja Academy.
A guidare l’esplorazione ci saranno gli esperti: Luca Clementi di Community Manager The Sandbox e Lorenzo Montagna, Consulente Realtà Aumentata, Virtuale e Metaverso.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/cryptoverse-marketing.jpg641967Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-11-07 12:00:292022-11-07 12:00:29Cryptoverse Marketing: le nuove competenze per portare il tuo business nel Metaverso
Più ci avviciniamo al Black Friday, più ci rendiamo conto di quanto le statistiche siano importanti.
L’evento che dà ufficialmente il via alle festività natalizie è una tappa fondamentale dell’ultimo quarto (puoi trovare in questo articolo utili consigli su come collaborare con gli influencer in questo periodo e in quest’altro su come massimizzare il tuo email marketing).
In questo contesto i marketer non possono sottovalutare “l’economia della passione”, quella prodotta dai creatori di contenuti (qui e qui un trovi po’ di numeri) che sempre più spesso collaborano con i brand, ampliando i canali di guadagno e rappresentando la naturale evoluzione degli User Generated Content.
La mossa, c’è da scommetterci, non sarà indifferente a Elon Musk, che ha già messo mano a Twitter con numerosi (e controversi) cambiamenti.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Creator Economy: statistiche per i marketer
Gli utenti dei social media si fidano più facilmente dei loro creator preferiti che dei brand. Di conseguenza, l’impatto di un annuncio realizzato in collaborazione con un creator o di un influencer può essere molto maggiore rispetto ai canali tradizionali.
La creator economy è tuttavia ancora in crescita, per cui vale la pena di monitorare il fenomeno anche sulla base di una serie di utili statistiche.
Il 30% dei 18-24enni e il 40% dei 25-35enni si definisce creatori di contenuti. (Blog HubSpot) I creator hanno maggiori probabilità di essere giovani (63% Gen Z) e donne (48%). (Global Web Index) Il 46,7% dei creator lo è a tempo pieno. (ConvertKit) Il 52% dei marketer si affida ai creator per rafforzare la propria community e il 41% dichiara di voler lavorare con i creatori di contenuti per promuovere i valori del proprio brand. (Sprout Social).
Agli italiani piacciono le email
A patto di ricevere messaggi personalizzati e diluiti nel tempo, gli italiani leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio con un affollamento importante durante la prima ora.
Con una percentuale del 28.54% di tasso di apertura, il Belpaese è preceduto solo da Francia, Filippine, Belgio, Germania e Olanda, tasso che è di ben 6 punti percentuali sopra la media mondiale (19,66%).
La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: i test sono partiti e un gruppo di creator selezionati potrà vendere NFT ai propri follower su Instagram. Leggi qui i particolari.
Abbonamento a Twitter da 8 dollari
Questa l’ultima proposta di Elon Musk.
Il prezzo della sottoscrizione sarà regolato in base al Paese, il che fa pensare che sarà lanciato a livello globale. Il nuovo piano includerà funzioni come verifica dell’account, meno annunci, la possibilità di pubblicare video più lunghi e la priorità nelle risposte, nelle menzioni e nella ricerca.
Le campagne più belle di ottobre
In questa raccolta di pubblicità del mese di ottobre troviamo nuove storie d’amore, celebrazioni di icone cinematografiche, inni all’inclusività e il grande ritorno del copywriting.
Il Time pubblica la sua prima copertina interattiva
In vista della conferenza sul clima COP27 del prossimo 6 novembre – l’incontro delle Nazioni Unite in cui i leader mondiali negozieranno i prossimi passi per gestire la crisi – il magazine ha cercato un’immagine di copertina che parlasse dell’intensità dell’attuale situazione climatica.
La cover è stata affidata a uno degli artisti contemporanei più importanti del mondo, Olafur Eliasson, che ha utilizzato una tecnica chiamata afterimaging.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/11/notizie-della-settimana.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-11-07 08:30:532022-11-08 09:35:43Twitter, Instagram e Black Friday: le notizie Ninja della settimana
Il Black Friday e il Cyber Monday sono l’occasione per grandi e piccoli marchi di “coprire” un periodo dell’anno solitamente in down per le vendite.
Dopo il periodo estivo, infatti, le famiglie tendono a risparmiare a ottobre e novembre per poi tornare a spendere a dicembre per le feste natalizie e a gennaio con i saldi invernali.
L’operazione commerciale del Black Friday (lasciando da parte le origini che risalgono a circa 100 anni fa con le iniziative di Macy’s, all’indomani del Giorno del Ringraziamento) ha proprio questo scopo.
Ma la domanda che ci poniamo è questa: e se i brand approfittassero del Black Friday e del Cyber Monday per fidelizzare i clienti?
Come sono cambiate le abitudini di acquisto dei clienti
Per rispondere a questa domanda partiamo da due studi fatti da Salesforse e Epsilon.
Nella prima si evidenzia come ora più che mai il cliente, anche durante il Black Friday e il Cyber Monday, preferisce un marchio che regali anche un’esperienza di acquisto unica, personalizzata.
La stessa tendenza è confermata da Epsilon, nella sua ricerca emerge come l’80% dei consumatori sia più propenso ad acquistare quando gli vengono offerte esperienze personalizzate.
Questi risultati sono anche la conseguenza del mercato ormai consolidato degli eCommerce.
Una persona ormai può comprare tutto online, molte volte ad un costo più basso. Per “spingerlo” in negozio devo offrire qualcosa in più: un’esperienza. Ci sono boutique che offrono champagne, che presentano opere d’arte all’interno del negozio, che offrono un servizio personalizzato e su prenotazione per ogni cliente.
Sfruttare Black Friday e Cyber Monday per fidelizzare
Come già detto, questi due eventi di novembre sono utili per colmar quel “buco” di fatturazione. Alcuni brand, i più innovativi e lungimiranti, ne approfittano per fidelizzare.
Il ragionamento è semplice: se investiamo molto in comunicazione per “spingere” questi due giorni perché non cercare di raccogliere anche dell’altro per il futuro?
Partiamo dal report State of Brand Loyalty 2022 di Yotpo, dove afferma che i programmi di fidelizzazione rendano la maggior parte (ben il 60%) degli acquirenti globali più fedeli a un marchio.
La strategia adottata è quella di invitare all’acquisto conveniente durante il periodo del Black Friday e del Cyber Monday ma allo stesso tempo acquisire lead per poter effettuare, nel periodo natalizio e nel nuovo anno, nuove offerte personalizzate, comunicazioni di brand e novità.
La fedeltà al marchio si traduce in una comunicazione diretta con i clienti migliori con una riduzione del tasso di abbandono generale.
Caro vecchio funnel
Diciamo che non ci si è inventati nulla di nuovo ma sia è rispolverato il caro e vecchio funnel. A tutti i marchi costa molto di più acquisire da zero un nuovo cliente e meno lavorare per far ricomprare chi ha già speso soldi nel nostro negozio.
Qui andiamo a riprendere anche la vecchia legge di Pareto che ci ricorda sempre di coccolarci il nostro 20% di buoni clienti perché è proprio dalla fetta più piccola di loro (ma affezionata ed alto spendente) che arriva il nostro migliore margine di guadagno.
Quali sono le tecniche di fidelizzazione adottate?
La fidelizzazione punta ad ottenere un doppio risultato: da una parte si prova a far fare più acquisti e dall’altra ad evitare che un nostro cliente acquisito vada a comprare dalla concorrenza.
Per fare ciò gli strumenti utilizzati sono:
social, con contenuti di intrattenimento e di brand;
SMS con comunicazione personalizzate e con offerte esclusive;
email marketing per mantenere sempre aggiornati i contatti su offerte, novità e politiche aziendali;
tessere punti per incentivare i nostri clienti a spendere di più per poter ottenere sconti e buoni acquisto.
Le abitudini cambiano e il marketing con loro
Nel tempo le abitudini di acquisto e di vendita sono cambiate. Non possiamo non tener conto della situazione economica e politica internazionale, del caro energia, dei tempi dilatati delle consegne delle materie prime e di molti altri fattori stravolti negli ultimi due anni.
Secondo una ricerca di McKinsey, dall’inizio della pandemia più del 65% dei consumatori sta provando comportamenti di acquisto diversi e intende incorporarli in futuro.
Gli acquirenti cambiano brand e prodotti con una velocità mai vista prima, proprio per questo è fondamentale investire nella fidelizzazione. Altrimenti le persone continueranno ad acquistare, ma lo faranno altrove.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/black-friday-559191.large_.jpg7681024Riccardo Angelo Colabattistahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRiccardo Angelo Colabattista2022-11-04 11:30:212022-11-03 11:25:28Come fidelizzare il cliente con il Black Friday e il Cyber Monday
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