Qualche giorno fa, Netflix ha invitato i suoi fan a iscriversi a Streamberry una finta piattaforma di streaming citata nella nuova stagione di Black Mirror.
Avrai sentito parlare almeno una volta di quella che negli anni è diventata una delle serie di punta della piattaforma di streaming americana.
Nel corso delle varie stagioni, gli autori hanno cercato di esplorare i lati oscuri della tecnologia e della società attraversando mondi distopici.
Per questo motivo, ti sarai anche chiesto o immaginato come sarebbe stato vivere la vita in un videogame oppure in un programma televisivo creato apposta per te.
Potrebbe sembrare un sogno, forse alla fine non è così fantastico come abbiamo sempre pensato.
Il primo episodio della sesta stagione di Black Mirror da questo punto di vista diventa uno dei più interessanti. Ci permette di cogliere molti significati, sovrapposti in mondo intelligente, del mondo delle serie in streaming.
Nell’episodio Joan is Awful (Joan è terribile) una donna diventa protagonista di una serie TV (a sua insaputa) lanciata sulla piattaforma di streaming Streamberry.
Si può notare una chiara corrispondenza (sia nella grafica che nei suoni) con Netflix.
Iniziano così una serie di strani eventi in cui i diversi piani della realtà si mescolano, dove ogni persona potrebbe diventare protagonista di una serie creata da algoritmi e immagini, in grado di raccogliere dati in tempo reale sulla vita degli utenti.
Streamberry una finta piattaforma di streaming
Qualora vorresti immergerti in questo mondo, puoi farlo. Netflix, prendendo spunto da questo episodio, ha lanciatoStreamberry.tv, una piattaforma di streaming che ripropone layout e tavolozza di marchio identico al suo.
I fan potranno sperimentare questo streamer di realtà alternativa dove gli verrà chiesto di esplorare programmi di fantasia come Mad Mind (con riferimento a documentari sul crimini e Black Mirror: Bandersnatch), Selling San Junipero (ispirato da Selling Sunset e San Junipero dei Black Mirror), Five Stars at a Weeding (basato su Nosedive dei Black Mirror), Ashley On A Roll Tour Live! (un giro su Black Mirror di Rachel, Jack e Ashley Too) e Rowdy e Peanut (come Cat Burglar di Netflix).
Uno degli elementi che ha resto Streamberry virale è You Are Awful. Agli utenti basterà cliccare sul pulsante “Make me Awful”, caricare o scattare una foto in primo piano e si creerà una locandina con la propria serie personalizzata.
Per un’esperienza ancora più immersiva per il pubblico, anche gli account Twitter di Netflix nel Regno Unito e in Irlanda hanno giocato con questa attivazione. Hanno sostituito l’iconica “N” di Netflix con la “S” di Streamberry invitando il pubblico a “unirsi alla famiglia di Streamberry”.
Una cosa che possiamo imparare da questo episodio di Black Mirror è che bisogna leggere con attenzione i termini e le condizioni, in cui si cede la possibilità di utilizzare la propria immagine per campagne marketing.
Nell’episodio della serie televisiva, la protagonista si rivolge ad un avvocato per scoprire che, quando si era iscritta alla piattaforma non aveva letto le condizioni e ha ceduto la possibilità di usare la sua immagine e realizzare una serie iper realistica su tutte le sfumature della sua vita.
Questo sito non seguirà la trama, ma se c’è una cosa che possiamo imparare dalla serie è di fare molta attenzione a come gestiamo la nostra immagine, anche in un’app divertente e popolare che utilizziamo costantemente.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/06/streamberry1-1.jpg8231872Alice Ambrosihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAlice Ambrosi2023-06-26 11:12:012023-06-27 11:33:53Netflix si prende in giro e crea Streamberry: la piattaforma dove il protagonista sei tu
Ogni anno si festeggia il Pride Month, il mese per eccellenza dedicato all’uguaglianza, diversità e inclusività. Si tratta di un momento di grande festa e forte unione tra la comunità LGBTQIA+ e uno degli appuntamenti fissi a livello di marketing per moltissimi brand.
In questo contesto, come progettare ed implementare campagne il più autentiche possibile, fedeli ai propri valori e alla propria visione, portando al contempo rispetto ad un mese chiave per la creazione di un mondo veramente equo per tutti, indipendentemente dalla propria identità di genere ed orientamento sessuale?
Il desiderio di inclusività è ogni giorno sempre più forte per le persone provenienti da tutto il mondo e appartenenti a tutte le generazioni e il mese di giugno è il momento perfetto per celebrare la propria identità e trovare la propria voce.
Anche i dati di Pinterest inerenti a questi argomenti lo confermano: le ricerche inerenti al tema “comprensione del genere” sono aumentate recentemente del +550%, “manifesto dell’identità di genere” del +415% e “dipinto di auto-espressione” del +455%.
Pride Month: come evitare il rischio di rainbow washing
La rilevanza socio-culturale di questo mese deve essere motivo di riflessione per i marchi, ispirandoli tutto l’anno a “fare sempre di più” in termini di inclusività. Sebbene il supporto di moltissimi brand sia genuino e del tutto disinteressato dal punto di vista economico, altrettanti marchi incorrono nel cosiddetto rainbow washing.
In altre parole, l’accusa è di sfruttare l’occasione al fine di incrementare i profitti ed intercettare un numero ancora più ampio di consumatori.
La linea di demarcazione tra sostenere la battaglia della comunità LGBTQIA+ e strumentalizzare la potenza della causa è estremamente sottile e il rischio è di perdere la credibilità del brand per avere implementato e comunicato attività superficiali, poco attente e di conseguenza potenzialmente controproducenti dal punto di vista mediatico. Altrettanto problematico a livello marketing è il queer-bating, ovvero l’inserimento di personaggi LGBTQIA+ che non vengono dichiarate come tali o non rappresentate correttamente.
Pinterest e Saverio Schiano, Head of Sales for Italy Pinterest, rivelano alcuni utili consigli su come creare campagne di marketing e comunicazione LGBTQIA+-friendly, così da amplificare la portata dei messaggi e richiamare l’attenzione sul tema con rispetto e positività:
Semplice ed efficace… essere autentici!: non è scontato suggerire ai brand che il fattore n.1 per questa tipologia di campagna è l’autenticità. Scavare oltre la superficie ed abbracciare a 360° l’inclusività non significa semplicemente introdurre bandiere arcobaleno e colori sgargianti nelle proprie campagne e prodotti. La buona riuscita di tale “operazione” può basarsi solamente da una piena comprensione della storia delle battaglie e conquiste della comunità LGBTQIA+ e da una forte volontà di aiutare concretamente le voci storicamente marginalizzate nella società odierna. E non va dimenticato che il successo è dato proprio dalla giusta unione dei valori del proprio brand e di quelli incarnati dal Pride Month!
Occorre prestare attenzione all’inclusività 365 giorni l’anno e sul lungo termine: i messaggi che si sceglie di comunicare devono essere celebrativi e senza scopo di lucro, volti a sottolineare la necessità di normalizzare la diversità. Per questo motivo, devono essere incorporati nelle proprie campagne nel corso di tutto l’anno, non limitati temporalmente al mese di giugno o ad altri specifici momenti nel corso dell’anno. Per quanto le parole siano uno strumento potente per incoraggiare dibattiti e discussioni, esse si devono necessariamente trasformare in fatti e gesti concreti da parte dei brand a supporto delle comunità sotto-rappresentate (come, per esempio, donazioni ad associazioni LGBTQIA+ oppure l’introduzione di politiche aziendali inclusive). I consumatori sono sempre più attenti alla responsabilità sociale delle aziende: un sincero e costante impegno nei confronti della causa e un rifiuto di concessioni puramente simboliche consentiranno di ottenere la fiducia e fidelizzare i membri della comunità LGBTQIA+ e i loro alleati. Per esempio, per Pinterest è prioritario assicurare contenuti online che rispettino i diritti di tutte le persone come ben identificato dalle linee guida.
Attenzione alle partnership: un’ottima modalità per i brand di dare maggiore autorevolezza alle proprie campagne e sensibilizzare un maggiore numero di persone è costruire delle sinergie con enti, associazioni e personalità attive ogni giorno nella lotta a favore dei diritti di chi non si identifica come cis- ed etero. La selezione di questi partner deve essere accurata e minuziosa. Per esempio, in occasione dell’arrivo del mese dedicato al Pride, Pinterest ha lanciato la campagna “Pride and Progress”, una serie di contenuti che coinvolgono Creator appartenenti alla comunità, tra cui Sasha Colby, la vincitrice dell’ultima edizione del programma RuPaul’s Drag Race. Inoltre, come parte di questa campagna, Pinterest ha avviato una collaborazione anche con Tastemade per lanciare una serie di programmi live-streaming negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Canada, Germania e Francia, tra cui “Proud of Me” una serie con protagonisti alcuni dei più talentuosi Creator queer, come Meg Garrod e David Lovric.
Le critiche aiutano i brand a crescere: last but not least, sbagliare è umano, ma è importante essere aperti alle critiche, imparare dai propri errori e migliorare di volta in volta il proprio approccio quando si parla di inclusività e diversità.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/06/Prode-Month.jpg664995Pinteresthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPinterest2023-06-20 12:00:322023-06-21 11:15:50Oltre l’arcobaleno: come celebrare la diversità nella comunicazione in occasione del Pride Month
La misurazione sta diventando sempre più importante, soprattutto con la continua evoluzione del settore della pubblicità online.
Oggi più che mai è importante che gli inserzionisti e i marketer considerino l’efficacia dei loro investimenti di marketing come strettamente correlata con la misurazione.
Sebbene la misurazione sia sempre stata la chiave per una strategia di successo, ha spesso rappresentato un’attività che rimaneva sullo sfondo. Negli ultimi anni, abbiamo visto nascere preoccupazioni sul futuro della misurazione e sul modo in cui gli operatori di marketing potranno dimostrare l’efficacia dei loro investimenti pubblicitari e di marketing.
Oggi è tempo per gli inserzionisti e i marketer di mettere da parte ogni esitazione e di affidarsi al nuovo mondo della misurazione.
Gli step per una misurazione efficace
Agire
Pur semplificando molto, si potrebbe affermare che, un tempo, la misurazione avveniva e basta.
Per anni, tecnologie come i cookie di terze parti hanno funzionato in background, fornendo ai marketer uno sguardo molto approfondito su come ci muovevamo su Internet. Le azioni venivano colte automaticamente e memorizzate in perpetuo, disponibili per i marketer.
In altre parole, le strategie erano molto meno deliberate.
Le persone e i clienti sono sempre al centro e quando le loro aspettative cambiano, devono cambiare anche le nostre; questo significa che i marketer ora hanno accesso a molti meno dati per impostazione predefinita.
Quello che non ci aspettavamo, ma che abbiamo ascoltato come riscontro anche da parte dei CMO, è che i marketer pensassero che ci potesse essere una soluzione unica per i cookie di terze parti.
Ebbene, non è così: non esiste un’unica soluzione immediata e semplice. I marketer non devono e non possono aspettare.
Quindi, cosa fare?
La misurazione con l’eliminazione dei cookie di terze parti
Essere intenzionali
Se dovesse esserci un solo concetto da ricordare, si tratta di questo: è importante essere intenzionali nella propria strategia di misurazione. Non bisogna distrarsi o farsi sopraffare dalle soluzioni stesse, perdendo di vista l’obiettivo principale: l’obiettivo è infatti il punto di partenza.
Può sembrare ovvio, ma più spesso di quanto ci si aspetti i marketer non dedicano tempo per definire quali sono i criteri che determinano il successo di un’attività, e per delineare i KPI più importanti.
Ciò è dovuto in gran parte a quanto appena discusso. Poiché un tempo le misurazioni semplicemente “accadevano”, eravamo in grado di essere retrospettivi, dando molto più respiro e flessibilità alle strategie di misurazione.
Oggi non è più così ed è quindi essenziale essere chiari fin da subito su quali siano i propri obiettivi. Questo non è un aspetto negativo, ma un’opportunità per capire e stabilire veramente che cosa sia il successo per ogni azienda.
È informazione già nota che i dati di prima parte sono fondamentali nel nuovo mondo della misurazione. È necessario assicurarsi di cogliere i dati rilevanti, e solo quelli, dai vostri utenti: nel farlo, è importante essere intenzionali, attenti e rispettosi dei clienti, della loro privacy e del loro consenso.
Con un’impostazione intenzionale della strategia dei dati di prima parte saranno disponibili nuove opportunità di misurazione.
Per ribadire che non esiste una soluzione unica e immediata, ma con un insieme di soluzioni di base si possono ottenere gli stessi risultati.
Un’opportunità è quella di spostare l’attenzione sul valore.
La misurazione incentrata sul valore consente ai marketer non solo di registrare le conversioni, ma anche di assegnare loro un valore e di costruire di conseguenza una strategia più completa.
L’ottimizzazione attraverso il Value-based bidding, ad esempio, consente ai marketer di concentrare la spesa in maniera più efficiente.
Mentre si ripensa alla strategia di misurazione, è utile riflettere anche sull’automazione e su come possa essere utile. Spesso “automazione” può sembrare una parola un po’ allarmante, perché viene confusa con qualcosa che implica la perdita di controllo.
È tempo di ripensare a questo concetto, soprattutto per quanto riguarda la misurazione.
Sono sempre i marketer a guidare la strategia, ma una volta che è stato stabilito con cura che cosa si vuole misurare e qual è il valore di quelle interazioni, l’automazione, che non funziona senza misurazione, può essere di supporto, anche per esempio per tenere traccia dei cambiamenti sempre più frequenti dei percorsi dei clienti.
Grazie a soluzioni come il tagging, le conversioni avanzate di Google e l’attribuzione basata sui dati, i marketer possono impostare strategie mirate e intenzionali per comprendere l’impatto dei loro investimenti di marketing.
Una volta messi in moto tutti i pezzi, non si può dimenticare l’importante fase di verifica di queste soluzioni e degli aggiustamenti necessari. E, naturalmente, assicurarsi che soddisfino i più alti standard di privacy.
Proprio come in passato, i marketing mix modeling e gli studi di incrementalità consentono ai marketer di convalidare e calibrare le loro strategie di misurazione, assicurandosi che soluzioni come l’automazione e i modelli funzionino al meglio.
La strategia non è l’unica cosa da verificare.
La privacy dovrebbe essere infatti un punto fermo. Diviene quindi fondamentale verificare che i propri partner soddisfino o superino i requisiti di privacy stabiliti, soprattutto per quanto riguarda l’acquisizione di dati di prima parte.
Il momento giusto è ora
A volte i luoghi comuni sono veri: non c’è momento migliore del presente. Se non è stato ancora fatto è importante definire fin da subito una strategia di misurazione; le aspettative dei clienti in materia di privacy sono già cambiate e il settore deve evolversi per soddisfarle. Il momento giusto per restare al passo con i cambiamenti è oggi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/06/misurazione-cookie-di-terze-parti-e-dati-di-prima-parte.jpg7211086Karen Stockshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKaren Stocks2023-06-14 11:00:322023-06-16 13:03:39Il futuro della misurazione è oggi: quanto è importante per inserzionisti e i marketer
Sei pronto alla più spettacolare Graduation Ninja mai realizzata?
Si terrà il 30 giugno 2023 a Trentinara, in provincia di Salerno, un evento in grado di riempire di emozione e di adrenalina pura: a conclusione del percorso di studi con l’Executive Master Ninja – IUSVE, gli studenti in attesa di ricevere il Certificato, potranno toccare con mano la pergamena dopo aver volato tra le montagne del Cilento.
La possibilità di partecipare è aperta anche a tutti gli studenti che hanno partecipato ad una Graduation negli anni scorsi: avranno così l’occasione di provare l’emozione del volo sulla zipline, ma anche di partecipare ad uno speciale Retreat formativo con il team Ninja e con docenti speciali.
La Graduation più emozionante di sempre
Fin dal 2004, Ninja ha fatto del marketing non-convenzionale il proprio marchio di fabbrica.
Nostalgici dei tempi andati, ma consapevoli di quanto siano ancora attuali e vivi, abbiamo maturato il desiderio di tornare alle origini, riabbracciando quei valori di non convenzionalità a noi sempre cari.
Per questo motivo quest’anno abbiamo deciso di stravolgere il format della Graduation e di renderlo Unconventional.
Superare le proprie paure e andare oltre i limiti, nella vita ma anche nel lavoro. Questo è l’obiettivo che ci poniamo con un evento assolutamente non convenzionale: seguire l’istinto d’avventura lanciandosi tra le montagne con una spettacolare vista sul mare di Paestum.
Sarà una delle esperienze più incredibili della tua vita.
Cos’è il Ninja Elite Retreat
In questo appuntamento così singolare non c’è spazio solo per gli studenti in attesa della certificazione del percorso di studi con l’Executive Master Ninja – IUSVE: è previsto anche un ritiro esperienziale, un’esperienza di co-living a numero chiuso dedicata ai Ninja più ambiziosi, autentica e a stretto contatto con la natura per aiutare a raggiungere i massimi livelli di Pensiero, Energia, Azione e realizzare una vita professionale che fa la storia.
I contenuti del Retreat
Sail Thinking
Allena il tuo pensiero con le soft skill dei velisti: adattabilità, perseveranza, equilibrio e focus.
Neuro Marketing
Acquisisci le fondamenta della psicologia del consumo e dell’analisi dei comportamenti digitali.
Archetipal Living
Riconosci gli archetipi che incontri nella tua vita e supera con consapevolezza ogni sfida.
Etica & Empatia
Impara le soft skills fondamentali per affrontare le sfide della nuova era della human-machine interaction.
Life Management
Scopri come avverare il mito del work life balance apprendendo i segreti di un VP internazionale.
Pitch Framing
Inquadra problemi, presentazioni ed interlocutori e porta la tua capacità persuasiva ai massimi livelli.
Dove
Il Ninja Elite Retreat si terrà in una stupenda Country House a Giungano, nel Cilento in provincia di Salerno e sarà l’occasione per immergersi in un’esperienza unica all’insegna della filosofia Ninja.
Con il titolo “Think, Live, Work like a Ninja“, il retreat offrirà ai partecipanti la possibilità di scoprire e imparare come applicare i principi e le strategie dei Ninja al proprio stile di vita e al lavoro.
L’accomodation è prevista in stanze condivise in appartamenti da 3-5 posti letto che presentano un’area salotto, una cucina con frigorifero e piano cottura, un bagno privato e, in alcuni casi, una terrazza e/o un balcone con vista sulle montagne o sulla piscina.
La Country House ospita un giardino, una piscina all’aperto e un bar.
Perché partecipare al Ninja Elite Retret
Eccoti tre buoni motivi per non mancare all’appuntamento:
Networking
Incontra professionisti di successo nel digital in un’ambiente informale di co-living.
Autorealizzazione
Cogli l’opportunità di sviluppare le tue soft skill e superare i tuoi limiti.
Relax
Rilassati e rigenerati in un luogo antico, affascinante e circondato dalla natura.
Il programma del Ninja Elite Retreat
Sono previsti i Commencement Speech, gli interventi ispirazionali di grandi Top Manager con i loro preziosi consigli di vita e carriera. E come sempre, sceglieremo alcuni di voi come Valedictorian: potresti avere l’onore di rappresentare l’intera classe Executive Master e dedicare un tuo speech ispirazionale ai compagni di corso.
Ecco il programma:
29 giugno arrivo
30 giugno mattina Graduation in Volo
30 giugno sera Party a tema
1 luglio Elite Retreat
2 luglio partenze
Come partecipare al Ninja Elite Retreat
Sono rimasti davvero pochissimi posti nei cinque appartamenti: se non vuoi perdere l’occasione di entrare in contatto con il mondo Ninja, compila il form a questo link dove trovi anche tutte le informazioni.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/06/Ninja-Retreat-Trentinara-Graduation-zipline-copertina-2.jpg6941046Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2023-06-13 13:05:482023-06-16 13:03:01La Graduation più Unconventional di sempre: partecipa al Retreat e vola con i Ninja
Se ti è arrivato all’orecchio che Twitch è solo roba per smanettoni di videogame, fermati un attimo. Forse ti sta sfuggendo il fatto che altri marketer e streamer stanno già sfruttando le potenzialità di Twitch per fare campagne di marketing molto efficaci.
Vuoi saperne di più su questa piattaforma e su come può tornare utile nella comunicazione del brand? Allora resta rintonizzatə e continua a leggere.
Perché Twitch è diverso dagli altri
Twitch è una piattaforma online di streaming in diretta di proprietà di Amazon, dove gli utenti possono sia trasmettere live che guardare altri streamer. È come una TV che trasmette sempre in diretta, ma non ha la limitazione del mezzo one to many perché, al contrario, permette l‘esperienza interattiva: attraverso la chat dedicata, gli user interagiscono in tempo reale con il creator che sta eseguendo la diretta streaming.
Questo crea un senso di autenticità e coinvolgimento più profondo rispetto ai contenuti pre-registrati o pubblicati su altri social network.
Come succede anche su Youtube, Instagram e TikTok, i creator con il tempo costruiscono delle community di follower appassionati. Ma su Twich la community è molto più forte e sviluppata, tant’è che gli utenti quando seguono i loro streamer preferiti partecipano alle chat e creano relazioni con altri spettatori con interessi simili. Di fatto si crea un senso di appartenenza unico attorno ad uno streamer o un argomento.
Inoltre la varietà di contenuti è davvero ampia attualmente. Solo all’inizio Twitch poteva essere associato al gaming e agli eSport, mentre adesso i creator trasmettono performance musicali, creazioni artistiche, tutorial di trucco, acconciature, spettacoli di cucina, ASMR, cosplay, discussioni su anime, partite a scacchi e persino contenuti con animali.
Ma adesso veniamo al punto: se gli streamer hanno una forte influenza sui loro gruppi di seguaci allora vuol dire che sono di fatto degli influencer con una marcia in più perché possono collaborare con i brand e promuovere prodotti o servizi in modo più autentico, raggiungendo una base di fan fedeli e altamente coinvolti.
Twitch è principalmente utilizzato dalle generazioni dei più giovani, quelli nati tra il 1997 e il 2012, e che rientrano sotto il nome di Gen Z, Millennial e Gen Alpha, contando circa 2,5 miliardi di persone. Nello studio intitolato “Leading Cultural Change” Twitch ha esplorato le esigenze e le abitudini digitali di questi nuovi utenti. I risultati hanno rivelato che la Generazione Z e la Generazione Alpha sono nativi digitali cresciuti con dispositivi digitali e abituati a vivere in un mondo “onlife“, ovvero costantemente connessi.
Basti ricordare l’episodio famoso di quello streamer che si riprendeva live mentre provava a dormire (e che ha guadagnanto 16 mila dollari in una notte).
A ciò aggiungiamo che per la Gen Z non è sufficiente che i brand li coinvolga nella creazione di nuovi prodotti o di nuovi slogan. Questa nuova generazione desidera invece assumere un ruolo attivo, con gli individui al centro, con la loro identità, i loro valori e come membri di piccole comunità di persone con le quali condividono quei valori e quelle passioni.
Tutto ciò ha implicazioni significative sulle modalità comunicative dei brand, che devono cogliere l’opportunità di imparare a interagire con la Generazione Twitch e arrivare prima della concorrenza.
Come fare Twitch marketing
Twitch offre ai marketer una serie di opportunità per favorire la consapevolezza del marchio o fare promozioni. Vediamone alcune:
Sponsorizzazioni e pubblicità: i brand possono sponsorizzare le trasmissioni degli streamer o inserire annunci pubblicitari durante le sessioni di streaming.
Eventi interattivi: i brand possono organizzare eventi interattivi in collaborazione con gli streamer, come sfide, tornei o sessioni di gioco in diretta.
Contenuto di marca: i brand possono creare il proprio canale su Twitch e produrre contenuti in diretta o registrati che siano rilevanti per il loro settore. Ad esempio, un marchio di videogiochi potrebbe trasmettere le sessioni di gioco dei propri sviluppatori o organizzare eventi speciali legati al lancio di nuovi giochi.
Collaborazione con gli streamer: i brand possono collaborare con gli streamer più popolari o rilevanti nel loro settore per promuovere i loro prodotti o servizi. Gli streamer infatti, possono creare contenuti sponsorizzati o recensioni di prodotti durante le loro trasmissioni, raggiungendo un pubblico dedicato e coinvolto.
Influencer marketing su Twitch
L’influencer marketing si è dimostrato una strategia efficace per raggiungere e coinvolgere i consumatori, e Twitch non fa eccezione. Il vantaggio per i brand è quello di poter sfruttare le community consolidate e l’autenticità degli streamer per promuovere prodotti o servizi. Come dicevamo poco sopra, gli streamer coltivano delle vere e proprie fan base legate a giochi specifici, hobby o interessi.
Perciò, il compito dei marketer è quello di trovare e stringere collaborazioni con influencer pertinenti, il cui contenuto si allinei ai valori del proprio brand e raggiungere in modo efficace nicchie di mercato.
Twitch aiuta i brand a raggiungere il loro pubblico mentre è attivamente coinvolto e attento, il che è estremamente prezioso e unico. E ciò è effettivamente possibile grazie ai numeri impressionanti di Twitch: ha 31 milioni di utenti medi giornalieri e ha registrato 1,3 trilioni di minuti di visualizzazione nel 2022.
Ti piacerebbe vedere ancora più da vicino come sfruttare Twich ai fini di marketing? Allora devi assolutamente iscriverti al webinar gratuito organizzato da TERRITORY Influence in programma il prossimo 6 giugno alle ore 16:00. Alessandra Arcuri, project manager, e Marco Rende, Business Developer in TERRITORY Influence, mostreranno il potere di Twitch per i brand, diversi tipi di streamer e di contenuti e le best practice delle campagne di marketing degli streamer di successo.
Inoltre, daranno il benvenuto a “Nezak“, famoso streamer italiano che parlerà della sua esperienza, di cosa funziona e cosa non funziona sulla piattaforma e tanto altro.
Prontə a imparare come sfruttare Twich per delle campagne marketing di successo?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/05/Twitch-Marketing-webinar-Territory-Influence.jpg7421124Ninja Partnerhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Partner2023-05-31 09:49:202023-05-31 18:46:51Twitch Marketing: da dove iniziare per avere successo
Il web non dorme mai, e neppure il mondo dei social. Con oltre 5 miliardi di utenti presenti su diverse piattaforme a livello globale, i social media offrono numerose opportunità di crescita per le imprese e i brand.
Nonostante molte delle strategie per migliorare la visibilità sui social siano ampiamente diffuse, c’è un elemento chiave che spesso viene sottovalutato: l’orario migliore per pubblicare sui social media.
Per rispondere a questo punto, il team interno Data Science di Sprout Social ha esaminato i risultati e le tendenze nell’utilizzo dei social. L’indagine si è svolta analizzando, nell’ultimo anno, gli oltre 34 mila iscritti alla piattaforma, parliamo di circa 2 miliardi di dati sull’engagement presenti in oltre 400 mila profili sui canali Twitter, Facebook, LinkedIn, Instagram, Pinterest e TikTok.
L’obiettivo? Capire quando i contenuti hanno ottenuto maggior coinvolgimento durante i giorni della settimana.
I dati di Sprout Social includono utenti, settori e località di vario tipo. Tutti gli intervalli di tempo sono registrati a livello globale, il che significa che per ottenere risultati di coinvolgimento positivi è possibile pubblicare contenuti seguendo gli orari indicati in qualsiasi fuso orario.
Tuttavia, il nostro consiglio resta quello di testare direttamente gli account gestiti per scovare i tempi di posting ottimali.
I risultati sono sintetizzati in grafici suddivisi per piattaforma. Scopriamoli nel dettaglio.
Qui un rapido collegamento ai momenti migliori per postare sui social:
Orari migliori per postare sui social: panoramica generale
Ogni piattaforma social varia a seconda degli obiettivi, del tipo di contenuto e del pubblico.
Analizzando i dati specifici di ogni rete è emerso che i momenti di maggiore coinvolgimento sono di solito martedì, mercoledì e giovedì, soprattutto tra le 9:00 e le 12:00.
Le mattine dei giorni infrasettimanali sono generalmente considerate i momenti di maggior successo su molte piattaforme, come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn.
Tuttavia, come vedremo nel dettaglio, Pinterest e TikTok registrano un coinvolgimento maggiore nel pomeriggio.
È importante notare che queste informazioni rappresentano solo una panoramica generale, poiché ogni piattaforma ha intervalli di coinvolgimento diversi durante la settimana e in orari significativamente variabili.
Momenti migliori per postare sui social media in generale:
Lunedì dalle 10:00 alle 12:00
Martedì dalle 9:00 alle 14:00
Mercoledì dalle 9:00 alle 13:00
Giovedì dalle 9:00 alle 12:00
Venerdì dalle 9 alle 11
I giorni migliori per postare sui social media: martedì e mercoledì Giorni peggiori per postare sui social media: la domenica
Gli orari migliori per pubblicare su Facebook
Facebook rimane la piattaforma più utilizzata (90%) dai digital marketer in tutto il mondo.
Gli orari ideali per postare su Facebook sono dal lunedì al giovedì, dalle 8:00 del mattino fino al primo pomeriggio, solitamente fino alle 13:00.
Le uniche ore da evitare per la pubblicazione su Facebook sono quelle molto presto, generalmente tra mezzanotte e le 4:00 di mattina.
È importante considerare che l’engagement dipende anche dalla frequenza con cui pubblichiamo sui social media e dal tipo di contenuto che condividiamo. Non tutti i contenuti social si adattano bene a tutte le piattaforme, questo per dire che pubblicare il contenuto giusto sulla piattaforma adeguata fa sempre la differenza.
Gli orari migliori per pubblicare su Facebook:
Lunedì dalle 8:00 alle 13:00
Martedì dalle 8:00 alle 14:00
Mercoledì dalle 8:00 alle 13:00
Giovedì dalle 8:00 alle 12:00
Giorni migliori per pubblicare su Facebook: dal lunedì al giovedì Giorni peggiori per postare su Facebook: la domenica
Gli orari migliori per pubblicare su Instagram
Al secondo posto tra le piattaforme più utilizzate dai marketer troviamo Instagram, con una percentuale del 79% di utilizzo. Mentre la competizione tra Instagram e TikTok per i video di breve durata è tuttora in corso, la fruizione di Reels rappresenta il 30% del tempo trascorso sulla piattaforma di proprietà di Meta.
Gli orari migliori per postare su Instagram sono generalmente il lunedì, il martedì, il mercoledì e il venerdì tra le 9:00 e le 13:00. Dato molto simile a Facebook, le ore “off” sono le prime del mattino di tutti i giorni della settimana, da mezzanotte fino alle 4:00.
Ricorda: l’algoritmo di Instagram è imprevedibile. Per avere successo sulla piattaforma è necessario trovare un equilibrio tra la pubblicazione costante di contenuti di alta qualità per coinvolgere e continuare a intrattenere il pubblico.
Momenti migliori per pubblicare su Instagram:
Lunedì dalle 10:00 alle 12:00
Martedì dalle 9:00 alle 13:00
Mercoledì dalle 10:00 alle 13:00
Venerdì dalle 9 alle 11
I giorni migliori per pubblicare su Instagram: martedì e mercoledì Giorni peggiori per pubblicare su Instagram: la domenica
Gli orari migliori per pubblicare su LinkedIn
Su LinkedIn, la piattaforma social focalizzata sul mondo dei professionisti, gli orari di coinvolgimento coincidono con l’orario di lavoro, naturalmente.
Poiché i contenuti su LinkedIn si concentrano sulla thought leadership e sulla crescita professionale, è comprensibile che la maggior parte del pubblico interagisca con tali contenuti durante le ore lavorative. Infatti, le ore di maggiore engagement non si estendono al di fuori dell’orario classico di lavoro.
A mezzogiorno si osserva un’intensa attività sulla piattaforma con dei picchi molto importanti. Tra gli altri momenti migliori per pubblicare su LinkedIn, troviamo il martedì e il mercoledì tra le 10:00 e mezzogiorno.
È consigliabile evitare di pubblicare i contenuti su LinkedIn durante il fine settimana, poiché l’engagement diminuisce significativamente nel weekend.
Momenti migliori per postare sulle pagine aziendali di LinkedIn:
Martedì e mercoledì dalle 10:00 alle 12:00
Giorni migliori per pubblicare sulle pagine LinkedIn: dal martedì al giovedì Giorni peggiori per pubblicare sulle pagine LinkedIn: nel fine settimana
Gli orari migliori per pubblicare su Pinterest
Pinterest è il motore di ricerca visiva in cui gli utenti cercano e scoprono prodotti, tendenze, design e molto altro ancora. Sebbene non tutte le aziende siano presenti su questa piattaforma, coloro che la utilizzano conoscono bene l’efficacia e i vantaggi che Pinterest può offrire.
Gli utenti interagiscono con i contenuti praticamente in ogni momento della giornata, quasi tutti i giorni della settimana. Gli orari ottimali per pubblicare su Pinterest includono il martedì, il mercoledì e il giovedì intorno alle 13:00, con una flessibilità di un’ora prima o dopo.
È interessante notare che anche il mercoledì alle 6:00 del mattino rappresenta un momento di punta per pubblicare su Pinterest.
Momenti migliori per pubblicare su Pinterest:
Martedì alle 13:00
Mercoledì dalle 13:00 alle 15:00
Giovedì dalle 12:00 alle 14:00
Giorni migliori per pubblicare su Pinterest: dal mercoledì al venerdì Giorni peggiori per pubblicare su Pinterest: domenica e lunedì
Gli orari migliori per pubblicare su TikTok
TikTok ha registrato una notevole crescita negli ultimi due anni. Attualmente, la piattaforma di video sharing conta oltre 1 miliardo di utenti attivi a livello globale che trascorrono quasi 20 ore al mese sull’app.
Gli orari migliori per pubblicare su TikTok sono il martedì dalle 14:00 alle 18:00, il mercoledì dalle 14:00 alle 17:00 e il giovedì dalle 15:00 alle 17:00. Durante i pomeriggi si registra un elevato livello di coinvolgimento sulla piattaforma.
Tuttavia, in generale, si osserva un maggiore coinvolgimento da metà mattina al pomeriggio (dalle 9:00 alle 17:00) dal martedì al giovedì.
Gli orari migliori per pubblicare su TikTok:
Martedì dalle 14 alle 18
Mercoledì dalle 14 alle 17
Giovedì dalle 15:00 alle 17:00
I giorni migliori per pubblicare su TikTok: martedì e mercoledì I giorni peggiori per pubblicare su TikTok: la domenica
Gli orari migliori per pubblicare su Twitter
Twitter è la piattaforma ideale per le conversazioni in tempo reale e le ultime notizie. Ancora oggi l’app continua a essere un luogo in cui i marchi possono partecipare alle discussioni di tendenza, sforzandosi di essere coerenti ai propri valori e consapevoli di ciò che comunicano.
I momenti di maggiore coinvolgimento su Twitter sono aumentati rispetto all’anno precedente, con picchi costanti in tarda mattinata durante i giorni feriali.
Gli orari migliori per postare su Twitter vanno dal martedì al venerdì a partire dalle 9:00 fino a mezzogiorno.
Momenti migliori per postare su Twitter:
Martedì dalle 9:00 alle 14:00
Mercoledì dalle 9:00 alle 13:00
Giovedì dalle 9:00 alle 14:00
Venerdì dalle 9:00 alle 12:00
Giorni migliori per postare su Twitter: dal martedì al giovedì Giorni peggiori per postare su Twitter: la domenica
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/05/orari-migliori-per-postare-sui-social-media-2023-2.jpg449800Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2023-05-30 09:54:202023-05-30 09:58:12Gli orari migliori per postare sui social media nel 2023
Una reunion per incontrarsi in modo informale e scambiarsi spunti e opinioni su uno dei temi più caldi del momento. Il Ninja Meetup Sanremo, in questa occasione, sarà un evento dedicato alla “AI Revolution: il futuro dell’Intelligenza Artificiale“.
Ninja Meetup Sanremo: dove e quando
Questo appuntamento speciale avrà luogo il 31 maggio presso il Forte Santa Tecla a Sanremo, e sarà organizzato in collaborazione con Andrea Ventura, Ninja Ambassador, digital strategist e CEO di RebelDigital Agency.
L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo in cui viviamo e lavoriamo, con un impatto che si fa sentire in ogni settore dell’industria e della società. Questo incontro rappresenta un’opportunità unica per discutere insieme del futuro di questa rivoluzione tecnologica e digitale.
La scaletta dell’evento
L’evento inizierà alle 18:00 con un momento di networking. Questa sarà un’occasione ideale per presentarsi, condividere idee e esperienze, e connettersi con altri appassionati di digitale.
La serata proseguirà con un focus sull’AI, durante il quale avremo l’opportunità di condividere pensieri e visioni sul suo impatto e sulle sue potenzialità.
La parte centrale dell’evento sarà l’aperitivo, un momento conviviale durante il quale scambiare idee e approfondire i temi affrontati.
Il Ninja MeetupSanremo è un evento Free Entry, ma ti invitiamo a prenotare il tuo posto inviando un’email a andrea@rebeldigital.it.
Questo ci permetterà di organizzare al meglio la serata.
Siamo ansiosi di accoglierti a Sanremo per questa serata speciale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/05/gruppo-ninja.jpg535990Andrea Venturahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAndrea Ventura2023-05-29 11:30:482023-05-30 09:54:01I Ninja si incontrano a Sanremo per parlare di Intelligenza Artificiale
In che modo la positività online può aiutare i brand nelle campagne di marketing?
Sebbene sia stato implementato con lo scopo di facilitare la vita delle persone, Internet è visto sempre più spesso come una minaccia che come un’opportunità di crescita.
Non più solo un semplice strumento per comunicare e condividere idee, ma parte integrante della vita quotidiana, Internet è diventato un sistema tanto più accessibile quanto difficilmente navigabile, soprattutto per le generazioni più giovani, più facilmente influenzabili dai contenuti fruibili online.
Ogni giorno miliardi di persone vengono condizionate da motori di ricerca ottimizzati per ottenere risultati positivi in termini di engagement degli utenti.
E i brand, in moltissimi casi, non sono consapevoli del fatto che promuovere l’engagement a tutti i costi è tossico, con un impatto altamente negativo sulla salute mentale delle persone, al punto che finiscono per finanziare involontariamente un circolo vizioso.
Questo è dovuto al fatto che le piattaforme digitali utilizzano l’intelligenza artificiale per la gestione dei contenuti e la massimizzazione del tempo di visualizzazione.
E qual è stata la triste “scoperta”?
I contenuti che scatenano gli istinti più primordiali, come la paura, la rabbia e l’invidia, sono anche gli stessi che le persone tendono a visualizzare più a lungo.
C’è un neologismo inglese che identifica proprio questo comportamento: doomscrolling, ovvero la tendenza a trascorrere una quantità eccessiva di tempo sullo schermo fruendo contenuti negativi (letteralmente “scorrere sullo schermo in cerca di sventure”).
Non stupisce, quindi, che le persone si sentano sempre meno al sicuro sulle piattaforme digitali.
Eppure, come evidenziato da un recente studio di Pinterest in collaborazione con University of Berkeley, la fruizione di contenuti positivi e ispirazionali in un periodo sfidante dal punto di vista socio-economico come quello attuale, seppur per un durata limitata di tempo, permette di mantenere la propria capacità di provare emozioni positive, aumentare il desiderio di connessioni sociali e preservare il proprio ciclo del sonno (alla base, d’altronde, di uno stile di vita equilibrato e stress-free).
Nonostante il fatto che le conseguenze dell’implementazione dell’intelligenza artificiale non siano state inizialmente prese in considerazione dalle società di social media, oggi non sono solo evidenti, ma purtroppo anche profondamente radicate nel modello di business della maggior parte delle piattaforme digitali.
E le prospettive, con un’intelligenza artificiale che sarà sempre più avanzata, non promettono nulla di buono.
Pertanto, è imperativo un cambiamento radicale per i marchi.
Perché? Da un lato, la negatività è un fattore determinante per il successo dei marchi ed è compito di questi ultimi creare e promuovere positività su Internet. Dall’altro, è più probabile che le persone si ricordino, si fidino e addirittura, acquistino da un marchio che promuove uno spazio online positivo ed ispirazionale.
Ciononostante, il tema risulta essere ancora non prioritario per moltissime aziende.
La positività online come driver di crescita per i brand
Per questo motivo, Saverio Schiano, Head of Sales for Italy Pinterest, sottolinea la necessità di prioritizzare a livello di business la positività: “Educare la tecnologia a dare priorità ai contenuti positivi rispetto a quelli che creano dipendenza è il primo passo fondamentale per la creazione di un Internet migliore per tutti. Un modello economico più consapevole, in cui gli inserzionisti valutano il proprio ritorno economico sulla base anche dell’ambiente in cui gli annunci sono presenti, è la direzione giusta in cui i brand devono muoversi al più presto. A Pinterest crediamo che il modo più opportuno per invertire la rotta presa dalla cosiddetta società “digitalizzata” è lavorare sul futuro della tecnologia, l’intelligenza artificiale, ponendo il benessere degli utenti più in alto rispetto al tempo di visualizzazione. Solo così si potrà costruire un ecosistema fondato sulla positività a tutto tondo”.
Pertanto, è opportuno che le piattaforme digitali si uniscano per contribuire ad un’esperienza digitale positiva per tutti.
Come sostiene Schiano: “La mission di Pinterest è proprio quella di ispirare le persone online, per creare la vita che amano offline. Crediamo che l’industria digitale debba lavorare per creare una rete ancora più positiva, sicura e inclusiva. Nel mondo online, a volte tristemente caratterizzato da disinformazione e odio, Pinterest non è solo una piattaforma di ispirazione e positività, ma anche un luogo sicuro dove poter trovare incoraggiamento e sollievo da ansia e stress. E lo abbiamo fatto attraverso politiche rivoluzionarie, come linee guida chiare e rigorose contro informazioni false e/o fuorvianti sul clima e funzioni innovative ed inclusive per far sentire tutti i Pinterest al sicuro e inclusi, come la ricerca per tipo di capello e la ricerca empatica”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2023/05/positivita-online.jpg7201205Pinteresthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPinterest2023-05-26 10:45:432023-05-26 14:55:25In che modo la positività online aiuta i brand nelle campagne di marketing
Un lungo e spettacolare evento di presentazione aperto proprio da Sundar Pichai, CEO of Google and Alphabet. Al Google I/O 2023 sono state svelate tutte le nuove applicazioni dell’Intelligenza artificiale ai prodotti esistenti (e utilizzatissimi nel mondo) dell’azienda di Mountain View, ma anche molte nuove soluzioni super innovative, destinate a rivoluzionare il mondo in cui ricerchiamo informazioni, facciamo acquisti e lavoriamo.
Gran parte dell’evento è infatti incentrato proprio sull’intelligenza artificiale, sulle AI generative e su come sia necessario utilizzare questi nuovi modelli in modo responsabile proteggendo la privacy delle persone.
Durante Google I/O l’azienda ha condiviso diversi modi in cui Google usa l’intelligenza artificiale, inclusi i progressi dell’IA generativa.
Nel corso di I/O 2023, Google ha presentato PaLM 2, un modello linguistico di nuova generazione con multilingue, ragionamento e coding migliorati. Inoltre, sono stati annunciati 25 nuovi prodotti e funzionalità basati su questa tecnologia.
Multilingua: PaLM 2 è stato addestrato in modo più intensivo su testi multilingue, che comprendono più di 100 lingue. Questo ha migliorato in modo significativo la sua capacità di comprendere, generare e tradurre testi ricchi di sfumature – compresi modi di dire, poesie e indovinelli – in un’ampia varietà di lingue, un problema difficile da risolvere. PaLM 2 supera anche gli esami di competenza linguistica avanzata al livello “mastery”.
Ragionamento: L’ampio set di dati di PaLM 2 comprende articoli scientifici e pagine web che contengono espressioni matematiche. Di conseguenza, dimostra di aver migliorato le capacità di logica, ragionamento di buon senso e matematica.
Codifica: PaLM 2 è stato pre-addestrato su una grande quantità di set di dati di codice sorgente pubblicamente disponibili. Ciò significa che eccelle nei linguaggi di programmazione più diffusi, come Python e JavaScript, ma può anche generare codice specializzato in linguaggi come Prolog, Fortran e Verilog.
I/O 2023: Intelligenza Artificiale per tutti (in modo responsabile)
Attualmente Google può contare su 15 prodotti che servono oltre mezzo miliardo di persone e ben 6 di questi sono usati da più due miliardi di utenti. Oggi l’azienda punta a rendere l’Intelligenza Artificiale ancora più utile per tutti attraverso quattro principali strade:
Migliorando la conoscenza e l’apprendimento delle persone e approfondendo la loro comprensione del mondo.
Stimolando la creatività e la produttività, in modo che le persone possano esprimersi e portare a termine le proprie attività.
Consentendo agli sviluppatori e alle aziende di creare i propri prodotti e servizi all’avanguardia.
Sviluppando e implementando l’IA in modo responsabile, così che tutti ne possano beneficiare nella stessa misura.
Le informazioni potenziate dall’AI
Search Labs
Search Labs è uno spazio in cui sperimentare nuove esperienze di ricerca basate sull’intelligenza artificiale. Uno dei primi esperimenti è Search Generative Experience (SGE), che utilizza l’intelligenza artificiale per fornire panoramiche di informazioni e suggerimenti per esplorare gli argomenti in modo naturale.
Quando SGE sarà disponibile (inizialmente solo negli Stati Uniti), gli annunci della rete di ricerca continueranno a essere visualizzati negli spazi pubblicitari dedicati in tutta la pagina.
Con SGE, gli annunci della rete di Ricerca continueranno ad apparire negli spazi dedicati agli annunci all’interno della pagina. In questa nuova esperienza, gli inserzionisti avranno come sempre l’opportunità di raggiungere potenziali clienti durante le loro ricerche.
Immersive View for routes
Visualizzazione immersiva utilizza la visione artificiale e l’intelligenza artificiale per unire miliardi di immagini Street View e di immagini aeree per creare un ricco modello digitale del mondo.
Ora con Immersive View for routes, è possibile visualizzare ogni segmento di un percorso prima di partire, sia che si voglia guidare, camminare o pedalare. Le città europee che verranno lanciate nei prossimi mesi sono: Amsterdam, Dublino, Firenze, Venezia, Londra, Parigi, Berlino.
Migliorare creatività e produttività
Alcuni degli annunci hanno l’obiettivo dichiarato di aiutare le persone a svolgere le proprie attività utilizzando l’intelligenza artificiale per aumentare la creatività e la produttività.
Bard
Bard si sta espandendo in 180 paesi, aggiungendo tra le proprie lingue anche il giapponese e il coreano e migliorando gli aggiornamenti di coding e le funzionalità di esportazione. Si integrerà anche con servizi di terze parti, tra cui Adobe, Instacart, Wolfram, Khan Academy e molti altri.
Con Magic Editor sarà possibile apportare modifiche complesse senza competenze di editing di livello professionale.
L’utilizzo di una combinazione di tecniche di intelligenza artificiale, inclusa l’IA generativa, consentirà di apportare modifiche a parti specifiche di un’immagine, come il soggetto, il cielo o lo sfondo, in modo da avere un controllo ancora maggiore sull’aspetto finale della propria foto.
Queste funzionalità aiuteranno a scrivere, organizzare, visualizzare, accelerare i flussi di lavoro, partecipare a riunioni più ricche e molto altro ancora.
L’integrazione di Duet AI in Presentazioni renderà possibile generare facilmente immagini con poche parole di input, permetterà di analizzare e classificare dati in Fogli e introdurrà altre importanti novità.
L’Intelligenza Artificiale di Google per gli sviluppatori
Google sta anche portando Duet AI su Google Cloud per consentire a più aziende e sviluppatori di confrontarsi con l’impatto delle Intelligenze Artificiali.
Chi si occupa di social media affronta quotidianamentel’imprevedibilità degli algoritmi che governano i social network. Da un momento all’altro, infatti tutti gli sforzi e i traguardi raggiunti potrebbero svanire a causa di blocco improvviso dell’account oppure può verificarsi un calo improvviso delle performance.
Se ti occupi di advertising stai invece facendo i conti con l’imminente eliminazione dei cookie di terze parti da parte di Google, che renderà necessaria la riprogettazione del flusso di acquisizione, conversione e fidelizzazione dei clienti.
Non dimentichiamo inoltre, i costi sempre crescenti per fare advertising online.
In questo scenario, diventa strategico selezionare i giusti canali di comunicazione, in grado cioè di garantire il migliore ritorno sull’investimento ed una performance a prova di “aggiornamento tecnologico”.
La buona notizia è che esiste una soluzione e si chiama email marketing, uno strumento spesso sottovalutato le cui competenze e padronanza nell’utilizzarlo sono sempre più richieste nel mondo del lavoro oggi, sia da parte di aziende italiane che internazionali.
L’email, nelle sue diverse forme di newsletter e DEM, non é solo un ottimo strumento di relazione one-to-one ma è anche un importante strumento di vendita.
E quando parliamo di vendita non ci riferiamo solo alla conversione da lead a cliente ma anche alla possibilità di aumentare il lifetime value dei clienti con azioni di upselling e cross-selling.
Inserirlo quindi all’interno della propria strategia di marketing costituisce non solo una competenza chiave ma anche un fattore competitivo aziendale.
Conosci tutti i vantaggi dell’Email Marketing? Nei prossimi paragrafi ne elenchiamo 5 + 1.
L’Email Marketing è una forma di direct marketing (DEM) che si basa su strategie e tattiche per creare e distribuire comunicazioni via email con l’obiettivo di creare e consolidare la relazione tra brand ed audience o inviare informazioni ed aggiornamenti di natura promozionale con lo scopo di vendere un prodotto o servizio.
“L’e-mail marketing è un gioco a lungo termine. E anche piuttosto intimo. Se vuoi generare un ROI elevato, devi costruire relazioni solide con il tuo pubblico. Ciò significa che devi fornire loro valore e mantenere le tue promesse.” – Michal Leszczynski – Head of Content Marketing & Partnerships @GetResponse
Ecco i motivi per cui l’email non può mancare nella tua strategia di marketing:
1 – È un owned media: l’email fa parte dei media di proprietà che sono sotto il controllo dell’azienda, come il sito ad esempio, dove chi gestisce la comunicazione decide cosa pubblicare, come e quando. In tal senso, l’email è completamente customizzabile oltre che nei messaggi da veicolare anche nell’aspetto visivo, nella frequenza di invio e, ancora più importante nell’audience/segmenti cui si rivolge.
2 – Con l’email vendi: l’Email Marketing garantisce i risultati più performanti in termini di conversione degli utenti rispetto agli altri canali di digital marketing. Il suo ROI è di 3,800% cioè 38 dollari per 1 dollaro investito!
3 – È economico: devi prevedere solo il costo della piattaforma e della persona che prepara le comunicazioni. In sostanza, se gestisci un piccolo business e ti occupi in prima di persona di scrivere newsletter e DEM, sostieni solo il costo della piattaforma.
4 – Raccoglie dati di prima parte: la scomparsa dei cookie di terze parti renderà più difficile per i marketer indirizzare i clienti attraverso gli annunci. L’email invece consente la raccolta di dati di prima parte (e consensuale) utili alla segmentazione e alla personalizzazione delle comunicazioni.
5 – È scalabile: ogni risultato raggiunto è facilmente misurabile (open rate, click, click-to-open rate etc. ), testabile (grazie agli AB test) e scalabile. Inoltre l’invio dei messaggi si può automatizzare risparmiando tempo e rendendo più efficaci ed efficienti le comunicazioni, inviando il giusto messaggio, alla giusta persona, nel momento più opportuno.
Email Marketing + Automation e AI
Con l’automazione di DEM e newsletter, si può ottenere un buon grado di personalizzazione dei messaggi. Quest’ultimi infatti si basano sulle caratteristiche/preferenze del destinatario e vengono inviati in base alle azioni del prospect o cliente (si configurano eventi detti trigger che determinano l’invio del messaggio) , ad esempio l’email di benvenuto dopo la registrazione ad un form o un acquisto, oppure l’invio dopo che l’utente clicca su un link, apre un messaggio, fa un acquisto, abbandona il carrello.
È come se accompagnassi per mano l’utente verso la conversione!
Nello scenario attuale, l’email marketing sembra cavalcare le nuove tecnologie senza subirle (ad eccezione degli aggiornamenti di IOS, ma attenzione perché non è l’open rate il KPI chiave per interpretare i risultati delle vostre campagne di email marketing o almeno non l’unico). –
A riprova di questo, in tempi brevissimi GetResponse, software di email marketing ed automation, introdurrà anche per i suoi clienti italiani un generatore di e-mail AI basato sulla tecnologia GPT di OpenAI per aiutare gli esperti di marketing a massimizzare l’efficienza e le prestazioni.
La feature di AI applicata all’Email Marketing permetterà di creare facilmente tutta la newsletter/DEM: oggetto, design e testo risparmiando l’85% del tempo e dell’effort.
L’azienda è uno dei primi ad adottare sul mercato la tecnologia GPT di OpenAI. La soluzione mira ad aiutare marketer ed imprenditori a ridurre drasticamente il tempo necessario per creare le proprie e-mail e fornire contenuti più pertinenti e coinvolgenti ai propri abbonati.
Un ulteriore step nella semplificazione del lavoro dei marketer. Ed arriviamo perciò a parlare del “motivo + 1″ per cui l’ Email Marketing non può mancare nella tua strategia.
Il corso gratuito sull’Email Marketing
Nel panorama degli ESP, email service provider,disponibili sul mercato è utile definire alcuni requisiti per poter scegliere in maniera strategica la piattaforma di email marketing più adatta al proprio business.
In primo luogo, il prezzo che nel caso di GetResponse la posiziona decisamente come migliore ESP rispetto ai competitors in termini di quantità di funzionalità e prezzo richiesto. All’interno della piattaforma sono disponibili più di 30 funzionalità oltre all’email marketing: conversion funnel, landing page, moduli contatti, webinar a pagamento, gratuiti e on-demand, ecc.
Questo vuol dire convenienza in termini di risparmio sia di soldi che di tempo, potendo contare sull’assistenza in italiano e su più di 150 modelli di newsletter/dem da cui tranne ispirazione, più di 200 modelli di landing page da riutilizzare e più di 30 flussi di Email Marketing automation già pronti da utilizzare.
Per farti conoscere tutti i segreti dell’email marketing e saperlo padroneggiare da vero esperto, GetResponse ha deciso di organizzare in collaborazione con Ninja Marketing un
corso gratuito on demand in programma a maggio adatto sia a principianti che a marketer esperti che intendono approfondire il tema dell’email marketing e della marketing automation.
Il corso si terrà live martedì 16 maggio e giovedì 18 maggio dalle 18:30 alle 20:30.
Al termine del corso ed in seguito al superamento del test finale si otterrà un certificato che è possibile condividere sui propri profili social.