L’azienda statunitense, nata negli anni ’60, (che si occupa della catalogazione internazionale dei colori per la grafica), ogni anno, nel mese di dicembre, individua i colori trend che influenzeranno la moda, il make-up, il cinema e il design, per i 12 mesi a venire.
Quest’anno, in anteprima, ha lanciato una nuova tonalità a sostegno della sopravvivenza dell’ecosistema, ispirato al “pigmento più antico del mondo”.
Il Rosa che viene dall’antichità
In collaborazione con Tealeaves, azienda produttrice di tè, Pantone ha lanciato il colore denominato “Pantone Color of biodiversity”, che prende ispirazione dai millenni passati.
La vivace tonalità di rosa è il risultato dei fossili di organismi che un tempo vivevano negli oceani, ritrovati sulle rocce scoperte nel bacino di Taoudeni in Mauritania, nell’Africa Occidentale, ad opera della dott.ssa Nur Gueneli (Scuola di Ricerca di Anu di Scienze della Terra).
“I pigmenti rosa brillante sono i fossili molecolari della clorofilla prodotta da antichi organismi fotosintetici che abitavano un antico oceano che è scomparso da tempo” ha spiegato la dott.ssa Gueneli, specificando che si tratta di resti sedimentari su rocce marine risalenti a circa 1,1 miliardi di anni fa.
“Abbiamo pensato di rivolgerci al Sahara, un luogo considerato come uno dei più antichi della terra, poiché la nostra ispirazione potrebbe aiutare a mettere in evidenza ciò che è stato trovato sulla terra prima che fosse abitato” ha sottolineato Laurie Pressman, Vicepresidente del Panton Color Institute.
Le parole del Vicepresidente di Pantone evidenziano la necessità di sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema della biodiversità, ancora forse poco comprensibile ai più. Circa 3/4 della terra sono stati alterati e danneggiati dalle azioni umane che stanno causando l’estinzione di varie specie animali e vegetali.
La biodiversità è in pericolo: i livelli di estinzione stanno aumentando a un ritmo allarmante, con conseguente perdita di specie e collasso dell’ecosistema. Continuando a perdere biodiversità al ritmo attuale, l’80% dei progressi compiuti dagli obiettivi delle Nazioni Unite fino a questo momento andranno perduti.
Pantone Color of Biodiversity nasce con l’intento di frenare la preoccupante ascesa, sostenendo il Forum della biodiversità Mondiale delle Nazioni Unite, e il Progetto 30×30, che si impegna a proteggere il 30% della terra e degli oceani entro il 2030.
Tealeaves in collaborazione con Pantone
Tealeaves, l’azienda fondata nel 1914, nota per la produzione di tè di alta qualità, ha abbracciato l’idea sostenendo United Nations Biodiversity & World Biodiversity e collaborando con Pantone all’iniziativa.
Il brand non è nuovo a collaborazioni di questo tipo, afferma di impegnarsi per avere un impatto positivo e preservare il pianeta con le scelte che si compiono quotidianamente, anche davanti ad una tazza di tè, un momento di pausa e riflessione. Generare consapevolezza e incoraggiare azioni che portino a un futuro sostenibile rappresentano i valori sostenuti dall’impresa.
Nell’ambito del progetto Garden of Secrets, in collaborazione con gli esperti dell’UBC Botanical Garden (il più antico giardino botanico del Canada, realizzato nel 1916), ha lavorato su un’attenta scelta degli ingredienti per la produzione di tè. Con l’aiuto degli studiosi ha ampliato la conoscenza circa le proprietà commestibili di piante aromatiche e medicinali utilizzate nei propri infusi.
L’attenzione al colore è già stata sottolineata da Tealeaves, con il progetto Color in Sight , con il quale il brand ha approfondito la relazione tra la percezione e il colore, “…molti prodotti che sono ben progettati, non ottengono la trazione che meritano perché il colore non è giusto”.
Primaria attenzione al benessere degli oceani è stata data tramite il proprio supporto al programma Oceani Sani e Produttivi, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani promossa dalle Nazioni Unite.
I progetti di Pantone
La creazione del pigmento rosa a sostegno della biodiversità non è la prima idea pensata da Pantone per unire il colore alla sostenibilità e all’ambiente.
Precedentemente, infatti, l’azienda ha collaborato al Lacoste Forevergreen, a sostegno della conservazione delle Everglades, zona umida della Florida, unico luogo al mondo ad ospitare coccodrilli e alligatori. Non a caso il simbolo del brand Lacoste è rappresentato proprio dall’iconico coccodrillo.
Il verde lussureggiante, tonalità che rappresenta l’ampia varietà di piante della zona, ha portato alla realizzazione di una capsule collection di t-shirt e cappellini.
Altro progetto, è stato Glosing, Glowing, Glone, creato in collaborazione con The Ocean Agency, a favore della salvaguardia delle barriere coralline dal cambiamento climatico. Per proteggersi dalle anomale ondate di calore, i coralli si illuminano di colori fluorescenti, trasformati in simbolo di avviso ad agire da parte di Pantone.
Agire a sostegno della biodiversità
Per essere partecipi e sensibili al tema trattato, Tealeaves ha lanciato una piattaforma digitale open source, Biodiversity Design Hub, che fornisce informazioni sulla diversità e sulle soluzioni da adottare. L’attività permette di supportare le iniziative sul tema, seguendo l’esempio di artisti, accademici, giornalisti e designer che stanno condividendo i propri lavori online.
“Amplifica il colore per amplificare il messaggio” è lo slogan che invita a pubblicare e condividere le creazioni e le azioni del profilo Instagram del brand con l’hashtag #ColorOfBiodiversity
Non solo azioni social, sul sito dell’azienda sono inoltre presentati gli eventi a tema biodiversità che si svolgono in varie parti del mondo, a cui si può partecipare fisicamente, prenotabili attraverso link diretto.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/f1.jpg5651080Ilenia Vallerianihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlenia Valleriani2022-10-10 09:19:542022-10-11 08:55:50Pantone lancia il colore della biodiversità
Alla sostenibilità si guarda con un’attenzione crescente, complici la maggiore preoccupazione sulla salute (probabilmente aumentata con la pandemia), i problemi climatici evidenziati dalla rovente estate appena trascorsa, e il caro-bollette, che ha buttato sotto gli occhi di tutti la necessità delle energie sostenibili.
I consumatori non si accontentano più del prodotto etichettato “green”, chiedono di più.
Un sondaggio condotto da Google per il mercato italiano a febbraio 2022, ha mostrato che la ricerca della parola “sostenibilità” è aumentata, sottolineando un’attenzione maggiorata circa l’argomento per 1/3 degli intervistati.
Il 31% dei consumatori pensa che, nello shopping, il fattore sostenibilità sia da preferire al design e allo stile.
Gen Z e sostenibilità
Tra gli intervistati compresi nella fascia di età 18-24 anni la percentuale di coloro che ritengono la sostenibilità il primo fattore determinante per l’acquisto sale al 37%.
In particolare, l’83% di loro ritiene giusto l’affermazione di un’economia green, nel 40% dei casi si ritiene che i costi per avere dei prodotti eco-sostenibili dovrebbero essere supportati dalle aziende.
Secondo il sondaggio IPSOS 2022, i giovanissimi inseriscono l’ambiente e la sostenibilità al primo posto tra le 7 azioni prioritarie per il futuro. Secondo i dati di First Insight, 3 zoomer su 4 considerano elemento determinante per la scelta di un marchio il comportamento sostenibile di quest’ultimo.
Non è una caso che alla guida di due tra i movimenti più attivi del momento ci siano dei giovanissimi, “Fridays for the future” di Greta Thunberg e “U-recycles initiative” di Oluwaseyi Moejoh.
L’hashtag #sostenibilità conta circa 12 milioni di post su Instagram, e i video con l’hashtag #thrifttok spopolano su Tik Tok e YouTube.
La necessità di una comunicazione trasparente e certificata
Il 74% degli intervistati del sondaggio Google desidera un’informazione più trasparente, in grado di dipanare i dubbi e di aiutarli a compiere le proprie scelte di acquisto.
Quasi il 50% delle interviste, infatti, mostra che, per i consumatori, la mancanza di una comunicazione chiara è un ostacolo all’acquisto, ancor più che la qualità del prodotto.
La comunicazione si presenta dunque come una leva da sfruttare da parte dei marketer per affermare il comportamento sostenibile dell’azienda. La produzione, spesso, genera nell’opinione pubblica il cosiddetto effetto della “scatola nera”, il fatto di non essere a conoscenza dei processi produttivi realizzati all’interno dell’azienda, porta a credere che essi siano particolarmente inquinanti e dannosi.
L’impegno dell’azienda acquista maggiore credibilità, dunque, se convalidato da certificazioni esterne accreditate. La norma ISO 14020 cita quali sono le categorie di comunicazione che un’azienda potrebbe seguire:
Etichetta I: segnala l’eventuale migliore performance del prodotto rispetto ai concorrenti
Etichetta II: auto-dichiarazione dell’azienda stessa circa il proprio comportamento sostenibile
Etichetta III: si tratta di Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD), ossia sintetici documenti che riportano il profilo completo del prodotto (risultati numerici dell’impatto ambientale, riciclaggio, consumo di energia…)
Attenzione alla trappola del Greenwashing
Il neologismo inglese, formato dalle parole green (verde) e washing (imbiancare, mascherare), indica la condizione in cui un’azienda impiega le proprie risorse per comunicare un comportamento sostenibile che non corrisponde ad un reale e concreto impegno nel ridurre l’impatto ambientale.
La differenza fra green communication e greenwashing è sottile e a volte difficile da riconoscere. Le caratteristiche che potrebbero far scattare il campanello di allarme del consumatore sono varie:
non fornisce informazioni relative a dati e statistiche circa l’impatto ambientale del prodotto o dell’azienda
enfatizza una singola caratteristica del prodotto, o un unico processo aziendale, considerandola sufficiente per definirsi “green”
assenza delle certificazioni ISO, ci si basa esclusivamente sull’autocelebrazione, enfatizzando il proprio atteggiamento
utilizza linguaggi tecnici e complessi, non comprensibili alla maggior parte dei cittadini
utilizza colori e immagini evocativi dell’aspetto verde.
I consumatori chiedono aiuto ai brand
La ricerca Google ha dimostrato l’82% dei consumatori si è dichiarato sensibile alle problematiche ambientali e d’inquinamento già prima della pandemia, il 78% ritiene però che il ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico debba essere condotta dalle aziende.
Dalle interviste emerge che l’attenzione, attualmente, non solo concentrata sui temi legati alla sostenibilità (su cui i consumatori si ritengono informati), ma anche sulle concrete azioni messe in atto dai brand. Non è un caso che le azioni di ricerca di Google mostrano trend in crescita per espressioni quali moda sostenibile e piantare alberi, proprio a sottolineare che i consumatori non cercano più tanto informazioni sugli argomenti in sè, ma su ciò che realmente si sta facendo.
Sostenibilità e brand: le promesse che si sono trasformate in azioni concrete
I brand non possono ignorare la richiesta di azioni tangibili e facilmente riconoscibili che i consumatori stanno lamentando, soprattutto notando il successo dei marchi che già da qualche tempo hanno promosso azioni specifiche:
SHEBA
Un esempio è la campagna del cibo per gatti Sheba, che permetteva, cliccando sul video YouTube del proprio brand, di contribuire finanziariamente alla protezione delle barriere coralline, grazie all’entrata delle visualizzazioni del social media.
BOTTEGA VENETA
Il noto luxury brand italiano ha cercato di ridurre il tasso di sostituzione dei prodotti al fine di diminuire l’impatto ambientale, creando “Bottega series“, una specifica sezione del sito web in cui è possibile acquistare modelli d’archivio del marchio al prezzo originale.
Ciò garantisce la trasparenza del brand nel mostrarsi impegnato nel riciclo, un’attività a cui i consumatori italiani sembrano essere sensibili. Nel nostro Paese, il riciclo, secondo i dati del sondaggio Google, è aumentato fino al 49% dal 2013 al 2020. Un dato che dovrà arrivare al 100% entro il 2030, anno in cui tutti i packaging europei dovranno attenersi allo standard richiesto.
GRUPPO KERING
Il gruppo di cui fa parte la maison italiana Gucci, ha dato vita, nel 2021, ad una partecipazione del 5% nella piattaforma francese “Vestiarie Collective”, sito rivenditore di abbigliamento e accessori second hand. L’abbigliamento dell’usato è un trend del momento, soprattutto per i capi definiti haute couture, un modo per sensibilizzare alla riduzione dello spreco.
NIKE
Con il progetto Earth Day Pack, ha lanciato una collezione di sneakers realizzate con un materiale innovativo, il Flyeather, formato per il 50% da pelle riciclata, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della produzione di pellami.
GOOGLE
L’azienda si è impegnata nella riduzione del 50% dei costi energetici nei propri data center, ottenendo il punteggio CSR (Corporate Social Responsability) più alto del Reputation Institute, e devoluto oltre 1 miliardo di dollari in progetti di energia rinnovabili.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/sostenibilita-e-brand.jpg650886Ilenia Vallerianihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlenia Valleriani2022-10-07 11:00:422022-10-11 10:25:00Gli italiani preferiscono i brand sostenibili: il sondaggio di Google
Secondo un sondaggio della B2Bmarketing.net and Circle Research, il 61% delle aziende ha dichiarato di aver trovato difficile il processo di implementazione e adozione di tecnologie legate alla Marketing Automation.
La Marketing Automation è uno strumento potente che può essere utilizzato per generare lead e guidare le vendite, ma è valido solo se ne utilizziamo tutte le funzionalità.
Ecco alcuni consigli utili e 7 migliori pratiche su come far funzionare la Marketing Automation per la propria azienda.
1. Conosci la tua audience, le buyer personas
La parola automazione potrebbe farci pensare a campagne impersonali. Utilizzare l’automation significa automatizzare gli sforzi di marketing, ma è importante non commettere l’errore di pensare che si tratti di un processo automatico.
È necessaria, infatti, un’attenta pianificazione e considerazione di chi riceverà il messaggio, questo ci permetterà di creare campagne di successo, con destinatari ben definiti.
Il modo migliore per farlo è trovare le buyer personas. Si tratta di profili immaginari dei clienti ideali, in grado di aiutarci ad analizzare dati demografici, sfide, esigenze ed interessi.
Questi profili riescono a guidarci nella creazione di campagne marketing che offrono valore al pubblico adeguato e convertono i lead in clienti.
Puoi creare le persone in base ai dati dei clienti e alle ricerche di mercato, utilizzando strumenti come:
Sondaggi, interviste e focus group
Analisi del pubblico di siti web e social media
Dati ricevuti dai moduli di contatto
Approfondimenti del team di vendita
Una volta chiarito quale è il target, è possibile adattare il contenuto delle campagne automatizzate alle esigenze dei clienti ed evitare la dispersione dei contenuti e del budget.
Le aspettative del pubblico non rimangono statiche ma si evolvono man mano che gli individui si muovono nelle varie fasi del loro customer journey.
Le campagne automatizzate dovrebbero riflettere questo alimentando i lead con il contenuto giusto per la fase in cui si trovano.
Si può iniziare creando una mappa del percorso cliente, una rappresentazione visiva di tutti i punti di contatto che un cliente attraversa.
Questo permette di decidere cosa i clienti dovrebbero ricevere e quando ed aiuta a costruire workflow di automazione marketing.
Ad esempio, è possibile impostare una serie di email di benvenuto automatizzate per le persone che si iscrivono per la prima volta alla newsletter.
Poiché i messaggi saranno indirizzati a nuovi lead, invece di essere eccessivamente promozionali le comunicazioni dovranno creare fiducia prima di tentare di convertire.
È quindi possibile utilizzare un software di automazione per personalizzare i passaggi successivi in base al modo in cui i contatti interagiscono.
Una volta che un cliente è stato convertito, il viaggio dell’acquirente non dovrebbe finire lì.
Ulteriori campagne mirate possono aiutare a sostenere il loro coinvolgimento e a mantenerli fedeli al marchio. Per i clienti appena convertiti, questo potrebbe assumere la forma di un flusso di lavoro di “onboarding” che li guida attraverso la configurazione con il prodotto o servizio.
Nel frattempo, è possibile sempre rivolgersi ai clienti attuali con contenuti specifici per riaccendere il loro interesse.
3. Raccogli i dati giusti
A questo punto diventa necessario avere informazioni precise sulle persone che compongono il pubblico.
Per assicurarci di inviare messaggi solo a coloro che rappresentano il nostro target, la marketing automation non riguarda semplicemente l’esecuzione di campagne su larga scala ma può aiutarci a raccogliere i dati necessari per una segmentazione del pubblico sempre più corretta.
È possibile dunque iniziare a costruire un’immagine di ogni contatto nella fase di acquisizione del lead attraverso le domande sul modulo di iscrizione.
Le informazioni cruciali variano a seconda dell’attività, come le esigenze e le motivazioni dei clienti.
Ad esempio, in un contesto B2C i dati demografici sono spesso un fattore importante, mentre nel marketing B2B il profilo aziendale, come le sue dimensioni e il settore, è più rilevante.
Ad ogni modo questi dati comportamentali, come i contenuti con cui gli utenti interagiscono e gli acquisti che effettuano, offrono preziosi indizi sugli interessi di un cliente.
Con le informazioni raccolte, si può utilizzare la segmentazione degli elenchi per raggruppare i contatti in base alle qualità condivise e creare diverse customer journey automatizzati su misura per loro.
4. Imposta il punteggio dei leads
Il comportamento dei contatti può dare un’idea del livello di interesse per l’azienda, questo aiuta a determinare in che punto del funnel si trovano, in modo da poter indirizzare meglio le campagne automatizzate.
La creazione di un modello di punteggio dei lead vuole dire dare un valore numerico alle diverse azioni che i consumatori portano a termine. Le azioni potrebbero essere qualsiasi cosa, dalla visualizzazione di un post del blog, alla partecipazione a un webinar, alla visita della pagina dei prezzi.
Quindi, assegnando punti ai lead in base alle loro azioni, il punteggio ci restituirà il loro potenziale.
Una volta che è stata stilata la “classifica”, saremo in grado di identificare quali lead sono pronti per essere “consegnati” alle vendite e quali richiedono un ulteriore “nutrimento” per massimizzare le conversioni.
L’email automation è il modo più comune per i team di marketing di iniziare ad automatizzare le loro campagne. Per usare un software al pieno del suo potenziale occorre esplorare l’integrazione di altri canali nei flussi di lavoro.
Limitarsi a un canale significa perdere opportunità. Mettendo in contatto i clienti in vari modi, è possibile massimizzare le possibilità. Inoltre, a seconda della natura del messaggio, un certo canale potrebbe essere più adatto di altri.
Il marketing SMS, ad esempio, ha più immediatezza dell’email. Questo lo rende efficace per i messaggi sensibili al tempo come promemoria e follow-up.
Supponiamo che stiamo creando un workflow automatizzato per i partecipanti di un evento.
Potremmo iniziare con una serie di email automatizzate che condividono informazioni sull’evento, quindi utilizzare un messaggio SMS come promemoria finale.
Subito dopo l’evento potremmo inviare un ringraziamento via SMS ai partecipanti insieme a una richiesta di compilare un sondaggio di feedback. Questo potrebbe essere seguito da ulteriori email che mirano a coltivare la relazione.
Potremmo anche combinare l’email marketing con le ads sui social media per aumentare i punti di contatto dei clienti.
Ad esempio, se la nostra è un’azienda eCommerce potremmo già utilizzare l’automazione per inviare email dei carrelli abbandonati e convincere coloro che non sono stati persuasi a comprare tramite annunci social.
6. Automatizza i processi interni, non solo le campagne
Un grande punto di forza per l’adozione della Marketing Automation è la promessa di risparmiare tempo prezioso, soprattutto se la nostra è una piccola impresa che cerca di massimizzare l’efficienza con risorse limitate.
Tuttavia, molti si limitano all’automazione delle campagne quando ci sono altre attività manuali che potrebbero eliminare, a seconda della funzionalità del loro servizio di Marketing Automation.
Questo non solo libererebbe ancora più tempo, ma riduce anche il rischio di errore umano.
Per iniziare, ecco alcune idee per le attività che potresti automatizzare:
Segmentazione dei contatti
Invece di gestire manualmente le liste di contatti, possiamo tenerle aggiornate utilizzando l’automation per aggiungere contatti in base a trigger a seguito di azioni intraprese. Ad esempio, il flusso di lavoro riportato di seguito crea un elenco di contatti che si sono convertiti in clienti monitorando gli acquisti.
Pulizia delle tue liste
Per assicurarti di contattare solo gli iscritti che sono ancora interessati, dovresti rimuovere regolarmente quelli che non sono coinvolti. La Marketing Automation può fare questo lavoro per te in background. Basta impostare un flusso di lavoro che rimuova i contatti quando soddisfano i criteri per essere inattivi.
Assegnazione di lead
Per assicurarti che il team di vendita contatti i potenziali clienti il prima possibile, è possibile assegnare automaticamente lead qualificati a un rappresentante. Possiamo anche assicurarci che la persona giusta si occupi di ogni lead aggiungendo criteri per l’assegnazione, come il tipo di azienda o la posizione.
7. Tieni traccia delle tue prestazioni
Una volta configurate le automazioni, non lasciamo che il software prenda il sopravvento.
È consigliabile continuare a monitorare i risultati della marketing automation per sapere cosa funziona e cosa no. Queste informazioni ci aiuteranno a perfezionare la strategia in futuro e ad apportare tutte le modifiche necessarie ai vari flussi di lavoro.
Il modo in cui il pubblico interagisce con le campagne aiuterà a capire se i contenuti con i quali sono venuti in contatto rispondono alle loro esigenze.
Ad esempio, i forti tassi di apertura e di clic sono un segno che i messaggi stanno raggiungendo il segno, mentre l’annullamento dell’iscrizione suggerisce una mancanza di rilevanza per il destinatario.
Non dimenticare di esaminare anche i risultati a livello di segmento. Questo permette di capire se staimo dividendo il pubblico in modo efficace.
In definitiva, la Marketing Automation dovrebbe aiutarci a spostare le persone lungo il buyer journey.
Quindi non è sufficiente che interagiscano con i contenuti a meno che non portino alla conversione. Il monitoraggio del tasso di conversione per ogni fase della canalizzazione aiuterà a identificare se i clienti si muovono in punti specifici e sarà quindi possibile regolare i workflow per migliorare tutto il processo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/marketing-automation.jpg645958Andrea Venturahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAndrea Ventura2022-10-07 08:30:552022-10-10 09:20:307 Best Practices per massimizzare i risultati della tua Marketing Automation
Forse non a tutti è noto, ma il rosa è il colore del momento. Dal Barbicore all’estetica rosa, è ovunque, anche sulle passerelle.
La Maison Valentino ha presentato la nuova collezione, Valentino Pink PP, lo scorso marzo, durante la Settimana della Moda di Parigi, interamente incentrata sul colore rosa. I Pinner si rivolgono a Pinterest per trovare il modo di portare questa luminosa tonalità in ogni aspetto della propria vita.
In Italia, infatti, più di 5 milioni di Pinner interagiscono con contenuti di moda su Pinterest ogni mese alla ricerca di outfit e colori in tendenza.
La ricerca di “outfit fucsia” è aumentata del 154%, quella di “outfit rosa” del 40% e quella di “abito rosa” del 36%.
Valentino ha fatto leva proprio su questo interesse collaborando con Pinterest in un’operazione di acquisizione del colore, categoria unica nel suo genere, per fare proprio il colore “rosa” su Pinterest.
“Color Takeover”, la campagna di Valentino e Pinterest
Valentino si affida a un nuovo format pubblicitario di Pinterest, “Pinterest Color Takeover”, per far conoscere la sua nuova collezione.
Pinterest Color Takeover offre risorse per le campagne basate sulla targetizzazione di parole chiaveinerenti alle sfumature del “rosa”, così da allineare i contenuti degli annunci pubblicitari con gli utenti online, e ai colori “bianco e nero” per rendere la creatività d’impatto all’interno del feed.
Il Color Takeover, letteralmente “acquisizione del colore”, unico nel suo genere, è alimentato dagli insight di Pinterest come parte della strategia della campagna volta a favorire la posizione di Valentino Pink PP sulla piattaforma.
Gli utenti che cercheranno “rosa”, “nero” o “bianco” visualizzeranno i contenuti di Valentino Pink PP, da un lato inserendosi nel feed di Pinterest e dall’altro lato, sorprendendo e entusiasmando i consumatori con il primissimo nuovo prodotto del brand lanciato su Pinterest.
La campagna raggiunge i Pinner attraverso ambienti e occasioni contestuali uniche rispetto a persone o gruppi demografici specifici, invitandoli a scoprire un mondo completamente nuovo di ispirazioni di moda.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/valentino-e-pinteres.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-06 12:15:482022-10-06 12:17:52Valentino e Pinterest lanciano una campagna all’insegna del colore rosa
Ancora troppo spesso, nelle pubblicità, abbiamo visto le rappresentazioni di donne e di uomini perfetti, prevalentemente giovani, bianchi e in ottimo stato di salute. Famiglie con mamma, papà e due splendidi bimbi biondi seduti intorno al tavolo a fare colazione.
Con il tempo, però, la società è cambiata, si è evoluta e ha cercato nuovi diritti e nuove forme di integrazione.
Di conseguenza, anche le aziende si sono dovute adattare alle richieste di un pubblico sempre più attento alle prese di posizione dei brand che scelgono di acquistare.
Il marketing inclusivo è diventato la risposta a questo cambiamento, facendo della rappresentazione della diversità lo strumento con cui avvicinare ogni persona e ogni gruppo, anche quelli marginalizzati a causa di genere e identità di genere, disabilità, età, etnia, orientamento sessuale e affettivo, status socio-economico, religione o credo.
Non basta certo uno spot fatto bene e un bel claim per diventare pionieri dell’inclusività. Alle parole devono seguire necessariamente i fatti.
Ecco 5 campagne di marketing inclusivo da guardare e riguardare.
IKEA accanto alla comunità LGBTQIA+
Era il lontano 2011 quando, in occasione dell’apertura di un punto vendita a Catania, IKEA scelse di rappresentare su un grande cartellone pubblicitario due uomini che si tengono per mano con lo slogan “Siamo aperti a tutte le famiglie. Noi di Ikea la pensiamo proprio come voi: la famiglia è la cosa più importante. Ed è per questo che abbiamo pensato alla carta Ikea Family”.
Dopo 11 anni e numerose attività di comunicazione inclusiva, lo scorso 17 maggio, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omolesbobitransafobia, IKEA ha lanciato la campagna “Home Pride Home”, un vero e proprio appello affinché tutti possano supportare attivamente la comunità LGBTQIA+ e i suoi diritti.
Un hashtag, una GIF animata e un filtro da usare nelle stories di Instagram hanno un valore simbolico ma diventano anche una spinta per chiunque a condividere un messaggio così importante: non per tutti vale il detto “casa dolce casa”.
L’azione non si era limitata all’online. Infatti, sulla pagina dedicata alla campagna, erano state pubblicate tutte le istruzioni necessarie e uno schema da stampare per ricamare a punto croce il simbolo di “Home Pride Home” su cuscini, tessuti, dettagli da parete per rendere la propria casa più queer.
Alla luce dei risultati raggiunti in termini di diversity & inclusion nei propri ambienti di lavoro, IKEA insieme a Stonewall, associazione inglese che si occupa di questioni LGBTQIA+, ha stilato una lista di consigli utili per chi voglia mostrare più concretamente il proprio supporto a chi vive una sessualità non binaria.
Alla stessa Stonewall è stato devoluto il ricavato dell’intera operazione “Home Pride Home”.
“Individuare le caratteristiche di accessibilità presenti in un alloggio e applicare correttamente i filtri per renderle visibili è il primo passo per rendere tutti i nostri e le nostre ospiti davvero #free2travel”.
Con queste righe si apre la landing page di Airbnb dedicata all’iniziativa “Be special, be a host”, call to action ideata e prodotta da Diversity per contribuire ad abbattere stereotipi e pregiudizi legati al mondo del turismo accessibile.
Alla campagna hanno preso parte la giornalista e digital storyteller Valentina Tomirotti e la campionessa paralimpica di sci alpino Sofia Righetti, entrambe attiviste per i diritti delle persone con disabilità.
Oltre che su Facebook, Instagram, LinkedIn e Youtube di Airbnb, l’attività ha avuto come principale touchpoint la landing page dedicata alla sensibilizzazione dei e delle host registrate alla piattaforma e alla condivisione di tool per offrire un’esperienza di ospitalità davvero inclusiva. Un bel modo per invitare chi ospita a far sentire a casa chiunque.
Marketing Inclusivo: Dove e la rappresentazione delle donne nei media
Rappresentare le donne così come sono e non come gli altri credono che debbano essere.
Con questa missione Dove, insieme a Getty Images, uno dei principali creatori e distributori di immagini, e Girlgaze, una rete di 200.000 creativi che si identificano con il genere femminile e persone transgender, ha creato “#ShowUs”, la più grande raccolta fotografica al mondo creata da donne, persone genderqueer e fotografi che si identificano con il genere femminile per abbattere gli stereotipisullabellezza.
Le cinquemila immagini sono state riunite in una libreria fotografica resa disponibile per i media e le industrie pubblicitarie per utilizzarle nei loro progetti o nelle loro campagne.
Un messaggio chiaro e forte nato da uno dei più grandi studi globali.
Infatti, i dati raccolti da Dove mostrano come il 70% delle donne non si senta ancora ben rappresentata dalle foto che vede ogni giorno e il 67% chiede che i brand aumentino e inizino ad assumersi la responsabilità delle immagini di stock che usano nella loro comunicazione.
Abbattere gli stereotipi di genere e rompere gli standard di bellezza irrealistici proposti dai media è il primo grande passo per ridurre l’impatto sull’autostima delle donne. Ma, appunto, è solo un passo nel mondo dei media e il cambiamento è ancora molto lontano.
Microsoft e la storia di Katie Sowers
All’Hard Rock Stadium, in occasione del Super Bowl, Microsoft decide di trasmettere uno spot per presentare il Surface in cui la protagonista della storia è Katie Sowers. Si tratta della prima allenatrice donna della National Football League, apertamente lesbica. La prima persona apertamente omosessuale ad allenare nel Super Bowl.
“Non sto cercando di essere la miglior coach donna. Sto cercando di essere la miglior coach” dichiara Katie Sowers nel promo mentre la vediamo raccontare la sua storia sul campo da gioco.
Una scelta coraggiosa per Microsoft che con la campagna “Be the One” ha scelto di ispirare le ragazze e le donne a conquistare il proprio spazio nel mondo.
Campagne di marketing inclusivo: Nike contro il razzismo
Era il 25 maggio 2020 quando nell’ospedale di Minneapolis, in Minnesota, George Floyd perse la vita dopo che l’agente di polizia Derek Chauvin lo immobilizzò tenendo per nove minuti il suo ginocchio sul collo.
La notizia fece il giro del mondo e si scatenarono numerose proteste contro l’abuso di potere da parte della polizia, accusata anche di comportamenti razzisti.
Molti brand intervennero subito nel dibattito e in quello che divenne in breve un trend con l’hashtag #BlackLivesMatter.
Nike non rimase a guardare e pubblicò lo spot “For once, don’t do it”. Un video semplicissimo costruito attraverso l’uso dell’anafora e il ribaltamento del claim Just do it. La campagna contro il razzismo si conclude con una bellissima chiamata all’azione “Let’s all be part of the change”. Oltre al potentissimo messaggio, Nike ha scelto di supportare anche economicamente la comunità Black in America.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/hero_cut_final-1520245-jpg.jpeg375800Silvia Tassonehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia Tassone2022-10-06 10:10:352022-10-07 09:49:22Nike, IKEA e altre campagne di marketing inclusivo che celebrano la diversità
La creatività non si concede mai una pausa. Dagli omaggi a grandi personaggi, alle celebrazioni di eventi straordinari, all’esaltazione della vita quotidiana: quali campagne pubblicitarie ci hanno proposto i brand tra fine estate e questo rapido inizio autunnale?
L’iconico brand di Remo Ruffini ha compiuto 70 anni. Dopo un kolossal show presentato in piazza Duomo a Milano, durante la Fashion Week, il brand lancia di uno spot di 2 minuti, in tv e sui social. Un film che ripercorre i successi e i valori di Moncler dal 1952 (come 1952 erano i ballerini de live show) fino ad oggi.
Con il voice over di Alicia Keys e con una sceneggiatura potente, si susseguono le immagini che raccontano il brand: dall’equipaggiamento per la famosa spedizione italiana del K2 nel ’54, alla realizzazione delle divise per la squadra francese di sci vincitrice delle Olimpiadi Invernali di Grenoble nel ’68.
Da capo must have dei Paninari degli anni ’80 fino alle evoluzioni di stile che hanno caratterizzato Moncler e che lo hanno portato dalle vette della montagna fino a quelle delle passerelle internazionali.
Un film che mette in risalto l’eccezionalità del brand italiano e che invita lo spettatore a fare cose sempre più grandi, perché “il vero nemico non è la difficoltà ma la noia”.
IKEA Canada | Bring Home to Life
IKEA completa la vita delle persone creando spazi e comodità. Gli spazi che contano di più, come quelli più intimi e quotidiani, riescono ad entrare in contatto con le persone e a migliorare le loro vite. IKEA ispirare le persone alla connessione con le loro case.
Una nuova opportunità immaginata anche attraverso spazi e arredi che aiutino ad affrontare cambiamenti e in grado di ricostruire momenti indimenticabili di vita.
Bring Home To Life ha un approccio diverso, il cui focus si sposta dalla funzionalità degli ambienti a favore di spazi che promuovano le emozioni e le relazioni umane.
Nike | Serena Legacy
“Alcune volte per far sì che il mondo cambi, non devi cambiare niente”.
Così Nike omaggia, con una delle sue iconiche campagne pubblicitarie, la tennista Serena Williams per celebrare la sua carriera. Un tributo non solo alla sportiva ma alla persona che ha dimostrato il suo successo vincendo contro ogni stereotipo razziale e pregiudizio estetico.
La personalità, gli ideali e i pensieri della campionessa non sono mai cambiati ed è proprio per questo che è riuscita a cambiare il mondo attorno a sé.
Campagne pubblicitarie di settembre: Crypto Casino
Il Murale 3D comparso in un parcheggio al centro di Las Vegas rappresenta una slot machine gigante.
Non a caso l’opera è stata realizzato in questa città dove l’artista anamorfico Leon Keer ha voluto evidenziare il rapido emergere delle crypto valute e della sua pericolosità.
Il paragone infatti tra crypto e moneta reale è subito fatto: i rischi di incauti azzardi sono simili come lo sono anche le dipendenze verso questi giochi.
Credits: Leon Keer
L’artista è specializzato nella realizzazione di street art anamorfica in 3D, illudendo l’occhio dei passanti con opere che catturano l’attenzione anche per le riflessioni a cui alludono.
Keer con la sua arte pone l’attenzione le tematiche sociali come la disuguaglianza, l’apparenza sui sociale e le problematiche ambientali.
La tecnica con cui è stato creato il murale 3D – in collaborazione con l’artista olandese Massina – dona tridimensionalità all’immagine rendendola viva in ogni diversa prospettiva.
Un omaggio alla pop art che si fonde con la modernità: i simboli classici della frutta sono stati sostituiti infatti da monete crittografiche come Bitcoin, KRP e Tether.
Credits: Leon Keer
Samsung Galaxy | Join the flip side
È sempre difficile cambiare punto di vista, soprattutto quando siamo affezionati o abituati ad un oggetto. Samsung ha rivoluzionato il mondo degli smartphone, dando letteralmente una nuova piega al suo stile. Lo spot ispira molto probabilmente la Gen Z a rivoluzionare i concetti di spazio e maneggiabilità nei confronti di uno dei loro oggetti “nativi”.
Ironia e novità in questa pubblicità che si trasforma in nostalgia per i Millennial che ricordano con il sorriso lo Startac, il primo iconico modello pieghevole.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/moncler-cover.jpg5971268Urania Frattarolihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngUrania Frattaroli2022-10-04 10:30:122022-10-05 14:06:51Le 5 campagne pubblicitarie più belle di settembre
Inizia un nuovo entusiasmante capitolo per Citroën. La casa automobilistica francese qualche giorno fa ha svelato una nuova identità del marchio aziendale e un nuovo logo. Segni di una nuova era audace, eccitante e dinamica per un marchio storico, che quest’anno ha compiuto ben 103 anni.
Citroën accelera la sua missione di rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti ed estende il suo DNA.
Si tratta della decima evoluzione di Citroën dal 1919 ad oggi.
Il nuovo look reinterpreta orgogliosamente il logo originale adottato per la prima volta dal fondatore André Citroën nell’anno della fondazione.
L’ispirazione nasce dal successo della sua prima azienda di lavorazione dei metalli che produceva ingranaggi a “spina di pesce”, a forma di chevron appunto. Da allora, il riferimento familiare e tecnico dei “due galloni” è rimasto al centro dell’identità di Citroën.
La nuova brand identity ha debuttato su una vettura concettuale alla fine di settembre, per poi adornare progressivamente i futuri prodotti e i concept globali a partire dalla metà del 2023.
I dettagli della nuova identità di Citroën
L’identità risulta migliorata e aggiornata, pronta per essere diffusa in tutti gli ambienti digitali e aziendali e presso i rivenditori.
A supportare il nuovo logo c’è un programma di corporate brand identity fresco e completo, ulteriore indicazione di come Citroën stia accelerando il suo impegno di estendere la mobilità elettrica accessibile, mantenendo il suo DNA fondamentale per il benessere dei clienti.
“Mentre intraprendiamo il capitolo probabilmente più emozionante dei nostri illustri 103 anni di storia, è giunto il momento per Citroën di adottare un nuovo look moderno e contemporaneo” ha dichiarato Vincent Cobée, CEO di Citroën. “La nostra nuova identità – continua – è un elegante simbolo di progresso mentre spostiamo i nostri clienti fisicamente in veicoli audaci e lungimiranti che sfidano le regole tradizionali del settore, ed emotivamente assicurando che la loro intera esperienza, in particolare quella elettrica, sia più conveniente, confortevole e divertente qualunque sia il loro desiderio e il loro bisogno“.
Il nuovo ed elegante emblema segna la transizione e l’evoluzione del marchio.
L’ovale verticale risulta migliorato e introdurrà una nuova direzione nel linguaggio del design. Il badge a livello visivo diventerà un elemento distintivo immediatamente riconoscibile su tutti i modelli Citroën.
Il progetto è stato sviluppato dal team di design Citroën che ha beneficiato dell’esperienza di Stellantis Design Studio, l’agenzia globale di design dell’omonimo gruppo, che lavora sia su clienti interni che esterni.
Alexandre Revert, Global Brand Designer di Citroën, afferma: “Mentre cerchiamo di chiarire il nostro obiettivo futuro, era logico per noi chiudere il cerchio tornando graficamente al primo logo di André Citroën che rappresentava la vera promessa di una mobilità economica e innovativa per tutti“.
Un obiettivo chiave era incarnare elementi ispirati a marchi non automobilistici e più intimi, inclusi i brand di cosmetici e abbigliamento.
Questo per trasmettere un’espressione più calda del marchio che fosse piacevole per gli occhi se vissuta in contesti diversi.
Ad esempio, la nuova identità è stata accuratamente realizzata con un’interfaccia utente pura e semplificata, che offre ai clienti un maggiore senso di serenità per l’intero viaggio digitale con Citroën.
La tavolozza di colori risulta fresca e semplificata. La nuova scritta si evolve dagli attuali caratteri proprietari di Citroën e completa il logo migliorando ulteriormente l’identità.
Il bianco e il grigio freddo forniscono una base di serenità e semplicità: due colori distintivi che creano contrasto, da applicare in dettagli e aree specifiche.
La segnaletica diventa efficiente, più leggera e a risparmio energetico, oltre a essere priva di cromo per aumentare la riciclabilità.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/nuovo-logo-e-nuova-identita-per-il-marchio-citroen-3.jpg7031249Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-03 11:30:552022-10-03 09:53:08Nuovo logo e nuova identità per il marchio Citroën
Dopo l’estate le occasioni si moltiplicano: networking, formazione, eventi e aggiornamento continuo si concentrano nell’ultimo quarter dell’anno.
Il digital è un settore ad alta competitività e aziende e operatori devono essere “sempre sul pezzo” intercettando i trend in ascesa (come fa NBA puntando sul Fan Engagement e Christie’s col suo marketplace NFT).
Occhi aperti, quindi, sui consigli per migliorare le proprie strategie (puoi farlo con i nostri webinar gratuiti) e orecchie tese sul formato audio, uno dei trend in più forte ascesa negli ultimi anni.
E, tra un evento dal vivo (come l’eEcommerce HUB il 7 ottobre) e una sessione di aggiornamento, rifocilliamo la mente con un po’ di sana creatività che abbiamo raccolto qui con più di 30 campagne creative, direttamente dai brand a cui siamo più affezionati.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Per partecipare all’appuntamento con uno sconto del 50% acquista il biglietto qui.
Migliora la tua strategia social
Ninja Academy ha programmato un nuovo ciclo di webinar gratuiti per tutti coloro che vogliono mettere in pratica la teoria e farla funzionare. Segna in agenda i prossimi due appuntamenti:
Martedì 4 Ottobre ore 13:00
Come diventare virali con i video: il caso Un Terrone a Milano
Giovedì 6 Ottobre ore 13:00
La lista della spesa del Social Media Manager: ingredienti per il successo
I mondi virtuali di Walmart sono rivolti ai clienti più giovani e consentono ai giocatori di Roblox di collezionare merce virtuale, partecipare a concerti dal vivo e contest e altro ancora.
Nuovo logo per Mulino Bianco
Il marchio, protagonista da oltre 45 anni della prima colazione degli italiani, rinnova il suo look.
6 Corsi completi con i migliori esperti e un mentor dedicato. L’eCommerce Factory è a numero chiuso: iscriviti ora.
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Perché è necessario passare a Google Analytics 4 e come transitare da Universal Analytics a Google Analytics 4. Puoi rivedere il webinar qui.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/weekly-recap.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-03 11:05:072022-10-10 10:21:51Le notizie Ninja della settimana che potresti aver perso
Meeting, riunioni e task. Se la noia della giornata in ufficio (o in remote working) uccide la tua creatività, stacca la spina e nutri la mente con questa selezione (in continuo aggiornamento) di campagne geniali e creative dei brand di tutto il mondo.
Siamo costantemente allerta su news e nuovi trend con l’ambizioso obiettivo di non perderci mai un aggiornamento: NFT, Metaverso, Blockchain e gli altri argomenti mainstream monopolizzano la nostra attenzione, riducendo al minimo l’ispirazione.
I nostri consigli? La giusta dose di formazione continua e una bella carrellata di annunci stampa e campagne super inspirational.
Enjoy!
#1. WWF – Extinction Can’t Be Fixed
Il messaggio dello spot di WWF è l’irreversibilità dell’estinzione. L’immagine mostra la vista aerea di un’officina meccanica, con il meccanico che lavora su un animale estinto e cerca di riportarlo in vita, proprio come fa con le automobili.
#2. Continental – Weather Forecast
L’azienda tedesca Continental, che produce pneumatici, ha realizzato un capolavoro pubblicitario con Weather Forecast. Con gli pneumatici a raffigurare la pioggia e il sole, Continental pubblicizzava la qualità dei suoi pneumatici in qualsiasi condizione atmosferica.
#3. Chupa Chups – Ants
Questa pubblicità è stata utilizzata per promuovere i lecca-lecca sugar free e ha utilizzato le formiche, note amanti dello zucchero, per comunicare la validità del prodotto.
Nell’immagine, il lecca-lecca senza zucchero di Chupa Chups giace a terra e le formiche che lo evitano perché non lo trovano appetibile.
#4 .San Francisco Department for Disability and Aging Services – End Ageism
In una campagna per combattere le discriminazioni legate all’ageismo, il San Francisco Department for Disability and Aging Services ha montato uno sguardo “anziano” su cinque volti giovani.
Su ognuno dei volti sono evidenziati i cinque attributi che non invecchiano mai. Tra questi, coraggio, intelligenza, creatività, leadership e passione.
#5. Ricola – Make Sure Good News Sounds Like Good News
Una delle pubblicità più esilaranti della lista: presenta uno scenario in cui un ragazzo tossisce tra le presentazioni di una persona come “solo un’amica”.
Evitare un colpo inatteso di tosse non lascia spazio a fraintendimenti.
#6. Faber Castell – True Colors
Faber Castell ha lanciato una campagna per le sue matite colorate ed è… un capolavoro! Nell’immagine si vede la parte inferiore del corpo di un pesce che viene completata con una matita.
Il colore del pesce e della matita si fondono così bene che a prima vista non si nota.
#7. Ambev – Dirnk Repsnosilby
Puoi essere tanto ubriaco da non riuscire nemmeno a pronunciare il nome della birra da chiedere al bartender. Il messaggio è sempre lo stesso: il piacere del consumo dell’alcol deve essere gestito in modo responsabile. Dirnk Repsnosilby!
Alla campagna hanno partecipato tutti i brand di birra rappresentati, che hanno sostituito la propria immagine profilo sui social media con la versione “confusa”.
#8. Tabasco Pepper Sauce – Volcano
Tabasco descrive la piccantezza della sua salsa con uno spot brillante. L’immagine dovrebbe essere un vulcano, ma invece di una roccia vulcanica con il fuoco in cima, viene utilizzato un volto umano. Il volto umano forma la roccia, con il fuoco e il fumo che fuoriescono dalle labbra.
#9. Pedigree – Adopt
Pedigree non si limita a promuovere il suo cibo per cani e i suoi gustosi bocconcini per il migliore amico dell’uomo. Utilizza i suoi canali anche per promuovere i valori legati alla cura degli animali. Sebbene molte persone acquistino cani, l’adozione è un modo eticamente preferibile per portare un amico a quattro zampe nella propria casa: cani e umani stanno meglio insieme.
#10. Nivea – Because Life Makes Wrinkles
La pubblicità di Nivea Men Active Age mostra una giovane ragazza che strattona la fronte di un uomo causando così le rughe. probabilmente, è la fotografia di un padre e della sua problematica figlia.
Preoccupazione e stress sono tra le ragioni per cui compaiono le rughe, ma il messaggio chiaro è che con le creme idratanti Nivea Men Active Age avrai comunque un aspetto fresco e giovane.
#11. McDonald’s – I’m Lovin’ It
Con I’m Lovin’ It, la famosa food company McDonald’s ha realizzato uno dei migliori capolavori pubblicitari dell’industria alimentare che non può mancare in una selezione di campagne geniali. Questa era incentrata sul tema dell’amore.
Quanto tempo ci hai messo per renderti conto che il ragazzo bacia un hamburger?
#12. FedEx – Neighbors
Anche la campagna pubblicitaria Neighbors di FedEx si colloca tra i capolavori della pubblicità. Lo spot mostra mappe continentali su due edifici, con due individui che si passano un pacco attraverso le finestre.
Per l’azienda, consegnare merci in diversi continenti è facile e veloce come ricevere qualcosa dal vicino di casa.
#13. Heinz Hot Ketchup – Sizzling
Heinz Hot Ketchup ha realizzato questa pubblicità per mostrare quanto sia calda e piccante la sua salsa. L’immagine mostra una patatina fritta in parte bruciata.
#14. Ariel – Bright White
Ariel Bright White è un detersivo che lascia i capi bianchi puliti, così puliti da essere quasi accecanti (e, addirittura) non fanno ombra.
#15. Campagne geniali: Caschi Lazer Bike
Lazer Bike Helmets, il più longevo marchio di caschi sportivi al mondo, ha pubblicato questo spot per dimostrare quanto siano sicuri i suoi caschi. Nell’immagine si vede un motociclista coinvolto in un incidente, con la testa che è l’unica parte del corpo senza bende.
#16. Coca-Cola – Taste The Feeling
Coca-Cola ha realizzato una delle campagne pubblicitarie di maggior successo degli ultimi anni con Taste The Feeling. Taste The Feeling si è concentrata sui millennial, ritraendo diversi scenari di amore, amicizia e divertimento nelle bollicine di una bottiglia e di un bicchiere di Coca-Cola.
#17. IKEA – Need Space?
Un’altra brillante campagna pubblicitaria presente in questo elenco di campagne geniali è Need Space? Lo spot, realizzato per una scarpiera, mette in evidenza il problema della mancanza di spazio in casa per trasmettere il messaggio.
Nell’immagine ci sono due scarpe incastrate insieme, un paio di sneakers e una scarpa con il tacco alto. Le scarpe da ginnastica è infilata nella scarpa con il tacco per risparmiare spazio: è il problema che IKEA intende risolvere con la sua scarpiera.
#18. BMW – New BMW M3
Un riferimento a un personaggio della cultura pop della DC Comics. La BMW M3 è stata commercializzata come auto per gli amanti della velocità con la dicitura “Un veicolo per veri esperti di velocità“. Quale testimonial più adatto del supereroe della DC Comics, The Flash?
#19. Campagne geniali: Kamasutra – Kamasutra Condoms – Zip
L’atto dell’amore, con pochi giri di parole, anzi, nessuno. Kamasutra è leader nel mercato indiano dei condom e, grazie alla sua comunicazione fresca e diretta a un target giovanile, sta riuscendo a veicolare una piccola “rivoluzione sessuale” nel paese, contribuendo alla sensibilizzazione all’uso dei profilattici.
#20. Colgate – Flossing Ad
Sebbene la frutta sia deliziosa, può essere estremamente fastidiosa per tutti i semini incastrati fra i denti.
Colgate ne è sicuramente consapevole e, senza bisogno di parole, l’azienda di igiene dentale ha realizzato questo spot semplice ma efficace. Immaginate un mondo in cui tutta la frutta sia priva di semi ! Ebbene, secondo questa pubblicità, questo è possibile, se avete sempre con voi una confezione di filo interdentale Colgate.
#21. Campagne geniali: WeightWatchers
Tra le campagne geniali non può mancare quella di WW International, che ha pubblicato una pubblicità molto accattivante, come mostra questa immagine. L’annuncio mostra due porte con scale diverse. Una è piuttosto larga, mentre l’altra è molto stretta. Sulla porta larga c’è la scritta “ingresso”, mentre sulla porta stretta c’è la scritta “uscita”.
#22. Le campagne geniali di WWF: More Horrifying
L’ecosistema mondiale è un elemento delicato e maltrattarlo può causare conseguenze devastanti per tutti gli esseri viventi.
Questo spot del World Wildlife Fund sottolinea che sì, gli squali sono pericolosi e possono costituire una minaccia per la vita umana. Tuttavia, la loro estinzione può avere un impatto negativo anche sull’uomo nel lungo periodo. Si interromperà completamente la catena alimentare, di cui ovviamente facciamo parte. Un messaggio molto potente.
Sullo stesso tema, gli altri visual della campagna. Cambiano i protagonisti ma non il messaggio.
#23. Ecovia – Stop the Violence
L’azienda messicana di trasporto rapido con autobus Ecovia ha ideato il seguente spot pubblicitario, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul divieto di inviare messaggi durante la guida.
Invece di fare quello che fanno molte aziende, cioè cercare di riprodurre la scena di un incidente d’auto, questo spot presenta la metafora che scrivere e guidare è l’equivalente della violenza. Lo spot sottolinea chiaramente che tutti abbiamo la possibilità di scegliere e che se teniamo gli occhi sulla strada, senza distrazioni, le strade saranno molto più sicure.
#24. McDonald’s – Love Free Wi-Fi
Anche se gli hamburger sono la portata principale di ogni pasto di McDonald’s, la maggior parte delle persone concorda sul fatto che gli Archi d’Oro producono le migliori patatine fritte. Per questo, ha avuto senso creare un simbolo del wi-fi con le patatine per pubblicizzare la connessione senza fili gratuita in tutte le filiali.
Se parliamo di campagne geniali, non possiamo assolutamente escluderla.
#25. Apple – MacBook 2007
L’Apple MacBook 2007 è stato uno dei computer portatili più sottili mai prodotti. In una pubblicità di una rivista, il MacBook era raffigurato sottile come la pagina della rivista stessa.
Sullo schermo del MacBook nell’annuncio c’erano le parole “Ultra Thin”, che sottolineavano l’essenza dell’annuncio. Anche se in realtà il MacBook non era così sottile come raffigurato, ci si avvicinava molto.
#26. Campagne geniali: Sedex – Trust Us, We Deliver It Fast
Sedex è un’azienda di supply chain che promette consegne rapidissime. Puoi rompere un uovo, iniziare a versare il succo d’arancia e travasare l’amato pesciolino rosso: la consegna di padella, bicchiere e vaschetta arriverà in tempo.
#27. Keloptic – See More Clearly for Less
Esiste un modo più semplice e diretto per comunicare che il tuo prodotto funziona alla grande?
#28. Marevivo Italia – Stop Microfibre
Anche il lavaggio dei capi sintetici in lavatrice contribuisce a inquinare gli oceani, rilasciando milioni di microfibre di plastica che finiscono per riversarsi nei fiumi e nei mari, aggravando il problema.
La campagna di Marevivo Italia è davvero di forte impatto: per il mare ogni lavaggio è una tortura. L’invito è a lavare questi capi sempre a basse temperature e con cicli brevi.
#29. Advanced Sports Nutrition – What You Hide
Forse “mettere massa muscolare” non è l’unico modo per tirare fuori il nostro vero potenziale, ma il messaggio arriva chiaro: dacci dentro e allenati, puoi raggiungere risultati strabilianti. Advanced Sports Nutrition farà il resto.
#30. FoxThe Simpsons – Predictions
In moltissimi anni di programmazione, è probabile che qualche previsione l’abbiano azzeccata. Certo, con alcune, i Simpson, il popolare show di animazione in onda su FOX, ci è andata proprio precisa.
#31. IKEA – Real Life
Le famiglie sono al centro del business di IKEA: vecchie e giovani, tradizionali e moderne, famiglie nate per nascita o per scelta. Ma negli Emirati Arabi Uniti, IKEA affronta una sfida ancora più grande per essere rilevante per le famiglie, dato che la popolazione è altamente multiculturale.
Per dimostrare che il brand ha soluzioni per tutte le culture, IKEA ha ricreato le stanze delle serie televisive che tutti amano: l’ispirazione perfetta per vendere mobili connettendosi con un pubblico estremamente eterogeneo.
Il marchio svedese ha scelto tre iconiche family room della TV e le ha poi replicate utilizzando solo i mobili IKEA.
Un lavoro che ha richiesto la revisione di centinaia di pagine del catalogo IKEA e circa due mesi di lavoro solo per la scelta degli arredi più giusti.
Uno studio 3D ha infine riprodotto gli iconici salotti, dai Simpson a Stranger Things. Una citazione obbligata nella nostra selezione di campagne geniali.
#32. Campagne geniali: Movistar – Fake Profiles
Molte, moltissime persone fingono di essere ciò che non sono. Se questo accade nella vita reale, quando a fare da filtro ci sono tastiere e monitor, i fake profiles riescono a diventare perfettamente credibili.
A farne le spese, come sempre le persone più ingenue o meno protette, come i bambini.
Occhi aperti!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/gallery-di-campagne-geniali.jpg6001000Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-09-30 11:15:502022-10-03 11:05:37+30 campagne geniali per trovare l'ispirazione
Importanti novità in casa Barilla, Mulino Bianco presenta un nuovo logo.
Il marchio protagonista da oltre 45 anni della prima colazione degli italiani rinnova il suo look.
A testimonianza dell’impegno della marca a difesa della biodiversità, Mulino Bianco ha svelato questa settimana un nuovo logo che si presenta con una grafica rinnovata in tutti gli elementi che lo compongono, e che ne raccontano i valori.
La nuova identità è apparsa sui canali social e sarà applicata nei prossimi mesi su tutti i prodotti del marchio.
I punti del brand refresh di Mulino Bianco
L’ultimo restyling risale al 2005. Il primo dettaglio che possiamo notare è il logo Barilla che viene rimosso completamente.
La nuova versione del logo
Il restyling del 2005
Il Mulino, che accompagna il logo sin dalla sua nascita nel 1975, è stato semplificato e ingrandito per una migliore fruizione sui punti di contatto digitali.
“Il logo Mulino Bianco è ricco di elementi, ognuno dei quali contribuisce a raccontare il DNA più profondo di questa marca. Questi elementi raccontano esattamente i valori in cui crede la marca. E se vediamo l’evoluzione del logo, ci rendiamo conto che gli elementi non cambiano ma evolvono” racconta Julia Schwoerer Responsabile Marketing Mulino Bianco
Il logo originale del 1975
Il festone con la scritta “Mulino Bianco” è stato aggiornato, il font diventa sans serif per migliorarne la leggibilità.
La ghirlanda si arricchisce di nuovi fiori e di spighe di grano dal tratto stilizzato. Al disegno si aggiunge un’ape, simbolo dell’impegno della marca sul tema della sostenibilità.
“Evolve il rapporto che abbiamo con la natura – continua la Responsabile Marketing -. Se alle origini della marca la natura era intesa come un elemento da contemplare, ricco di frutti da cogliere, oggi il rapporto che abbiamo con la natura è diverso. Oggi quando pensiamo alla natura pensiamo alla necessità di salvaguardarla, di proteggerla e di prendercene cura, per lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”
In generale il logo assume un carattere più flat con dettagli grafici più definiti. Gli elementi che lo compongono non cambiano, così come non cambia la visione della marca. Quello che cambia è il modo in cui vengono immaginati e rappresentati questi elementi.
Tra le novità presentate, c’è anche l’annuncio dell’azienda agricola vincitrice del contest fotografico I Fiori Del Mulino.
Lanciato 3 anni fa in collaborazione con WWF Italia, Università di Bologna, Università della Tuscia e OpenFields, il progetto La Carta del Mulino racchiude in un disciplinare di agricoltura sostenibile dedicato al grano tenero le 10 regole a cui gli agricoltori aderenti sono chiamati ad attenersi.
A vincere la seconda edizione è l’azienda agricola Fiandrini che meglio si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello, seguendo le indicazioni de La Carta del Mulino.
L’iniziativa è nata con l’obiettivo di valorizzare l’impegno descritto in una delle 10 regole della Carta del Mulino.
Tra i dieci punti, c’è infatti l’impegno a destinare ogni anno il 3% dei campi utilizzati per la coltivazione del grano tenero ai fiori da impollinazione – una superficie complessiva pari a circa 2.500 campi di calcio – proteggendo la biodiversità, anche grazie alla salvaguardia delle api e degli altri insetti impollinatori.
I coltivatori, quindi, sono stati invitati a scendere in “campo” per scattare una foto della propria distesa fiorita, cercando di cogliere ogni sfumatura della sua bellezza e a condividerla solo con Mulino Bianco sulla piattaforma dedicata.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/mulino-bianco-rinnova-il-suo-logo-e-punta-sulla-sostenibilita-3.jpg461696Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-09-30 08:01:232022-10-03 09:48:56Mulino Bianco aggiorna il suo logo e punta sulla sostenibilità
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