Behind the Source è la nuova campagna sui rifugiati della no profit HackYourFuture
La campagna mostra i volti degli studenti all’interno del codicesorgente dei siti web
Non sarà certo la prima cosa che ti viene in mente, ma siamo circondati da stringhe di codice che alimentano tutti i dispositivi che usiamo quotidianamente.
Nonostante questo, i codici di programmazione sembrano una lingua straniera, incomprensibile ai più. Ed è vero.
HackYourFuture è un’organizzazione no profit, il cui scopo è insegnare la programmazione a persone che sono già costrette a confrontarsi con una nuova lingua da imparare: i rifugiati.
HackYourFuture, una campagna sui rifugiati per ripartire dal codice
Ricostruire una vita lontano dal tuo Paese, confrontarsi con una nuova realtà, persino interpretare un cartello stradale è quanto di più difficile si possa immaginare per queste persone.
HackYourFuture non solo aiuta i rifugiati a trovare un nuovo lavoro, li forma e costruisce una carriera in un settore florido e d’importanza cruciale per la loro nuova patria.
E questa è una storia importante da raccontare: l’agenzia 72andSunny Amsterdam ha creato “Behind the Source”, una campagna che ha l’obiettivo di ispirare un numero sempre maggiore di rifugiati ad imparare il coding, facendo luce sulle persone che stanno ricoprendo un ruolo cruciale nello sviluppo di alcuni dei più grandi siti web al mondo.
Questa volta utilizzando però il linguaggio in cui sono specializzati.
L’idea è stata quella di “nascondere” le immagini degli studenti di HackYourFuture protagonisti nei codici sorgente dei siti delle grandi compagnie per le quali lavorano: e parliamo di nomi come Accenture, eBay e Zivver.
Per accedere ai volti di Behind the Source, vai sulla home page di una delle aziende coinvolte, fai un click con il pulsante destro e poi seleziona visualizza sorgente pagina.
Zivver presenta Sarea Al Kebaky, rifugiato siriano . Quando ancora viveva in Siria, studiava informatica, ma allo scoppio della guerra, ha dovuto andarsene.
“Ho lasciato la Siria perché l’esercito mi ha costretto a portare una pistola e non volevo farlo”, dice Sarea. “Però volevo imparare a programmare, perché al codice non importa chi lo scrive; avvicina le persone“.
L’agenzia ha inoltre fornito alle aziende tecnologiche un gruppo di potenziali dipendenti.
“È stato bello collaborare con HackYourFuture e contribuire a riformulare la conversazione sui rifugiati nei Paesi Bassi”, ha dichiarato Laura Visco, vice responsabile di 72andSunny Amsterdam.
“Le interviste condotte con gli studenti ci hanno emozionato. Eravamo curiosi di ascoltare la loro storia e di vedere cosa riservi loro il futuro”.
Storie di successo per persone di valore
Un obiettivo ancora più importante raggiunto dalla campagna “Behind the Source” è cambiare il modo in cui vengono visti i rifugiati.
La campagna non abbraccia nessuna posizione politica ma si concentra sulle persone, mostrando cosa accade quando vengono aiutate a crescere.
Wouter Kleijn, amministratore delegato di HackYourFuture, ha spiegato:“Queste sono persone vere, con storie vere. Ma come comunicarli? Come evitare la vittimizzazione e la stigmatizzazione quando i soggetti sono rifugiati, e spesso già penalizzati da stereotipi? Con ‘Behind the Source’ abbiamo mostrato che la pubblicità (quella fatta bene n.d.r) può creare un mondo con più di equità e giustizia”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/02/Schermata-2020-02-19-alle-16.13.30.png251454Roberta Leonehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRoberta Leone2020-03-18 12:58:032020-03-19 00:06:06Cosa nascondono le immagini della campagna di HackYourFuture sui rifugiati
Progetti, piani, percorsi da seguire. Sono gli elementi che ci permettono di avere un’idea chiara della direzione in cui vogliamo muoverci e del modo in cui vogliamo crescere e trasformare il nostro futuro. Questo almeno in tempi ordinari. Quando però ci troviamo ci si presenta una situazione straordinaria da fronteggiare, bisogna essere dei veri Ninja per trasformare l’ostacolo in una opportunità.
Così, le misure straordinarie del governo, che ci impongono di restare in casa, lavorare da remoto e limitare i contatti interpersonali, possono diventare, ad esempio, il primo passo per un nuovo percorso di formazione personale come quello di Ninja Academy valido per ottenere un Certificato Professionalizzante.
Per tutti, professionisti e aziende, sono moltissimi i servizi a disposizione oggi anche grazie all’iniziativa Solidarietà Digitale promossa dal Ministro dell’Innovazione.
Stai pensando di cogliere questa occasione? Abbiamo raccolto una serie di risorse utili, tra quelle messe a disposizione, per lavorare, studiare, intrattenersi e restare informati.
Tutte le Free Masterclass di Ninja Academy
Vuoi utilizzare il tempo in casa per approfondire e accrescere il tuo bagaglio di competenze digitali? Parti da qui: una serie di masterclass gratuite di Ninja Academy, a tua disposizione subito, come primo step di un percorso che potrebbe perfino portarti a una certificazione riconosciuta.
Li abbiamo suddivisi per argomento e li trovi tutti qui.
ADWorld Experience mette a disposizione di tutti in modo gratuito i video degli esperti e delle tavole rotonde degli eventi degli ultimi anni. Una raccolta super interessante per chi si occupa di Advertising online, SEO & SEM e più in generale di Digital Marketing. E per un giorno sono disponibili in modo gratuito anche quelli paid.
I servizi smart di TIM
Anche TIM prosegue con le iniziative volte a sostenere le aziende italiane, grandi e piccole, e i professionisti, in questo momento di difficoltà. Dopo aver messo a disposizione dei clienti mobili 100 Giga gratuiti per 30 giorni, mette in campo per clienti fissi e mobili un set di servizi evoluti che agevolano lo svolgimento dell’attività lavorativa a distanza:
TIM Work Smart, per lavorare in smart working ed effettuare web e audio conferenze, da smartphone e PC gratis fino al 30 giugno 2020, con disattivazione automatica senza costi alla scadenza.
TIM ID (identità digitale SPID), per accedere direttamente da casa ai servizi della Pubblica Amministrazione abilitati. Per usufruire del servizio occorre effettuare la videoidentificazione, gratuita fino al 30 giugno 2020. Il servizio è gratis per sempre.
I servizi possono essere richiesti gratuitamente su digitalstore.tim.it. E sul Digital Store è possibile trovare gratuitamente altri servizi pensati per il lavoro a distanza come per esempio Virtual Fax, Video Chat e molto altro.
Gartner: La Resilienza per Reagire Alle Sfide del 2020
Gartner ha messo a disposizione di tutte le aziende un webinar di un’ora con una panoramica sulle analisi continuative e sul supporto a centinaia di clienti in tutto il mondo che stanno affrontando l’emergenza di Covid-19, per offrire alla aziende utili strumenti in questa fase di crisi anche per l’economia e il business.
Rinascita Digitale
Dal 16 marzo al 3 aprile, professionisti, esperti, ricercatori e innovatori si alterneranno in diretta con un progetto di formazione gratuita non-stop. Una maratona in streaming dedicata a sviluppo d’impresa e gestione finanziaria, smart working e digital transformation, comunicazione digitale e marketing.
Il supporto a scuole ed enti di Skillando – Digital Volunteering
Skillando – Digital Volunteering ha messo a disposizione strumenti e competenze a supporto di scuole, enti ed organizzazioni no profit che hanno bisogno di aiuto digitale.
Visibilità online senza bisogno di investimenti
Matteo Gasparello ha raccolto 65 risorse gratuite di marketing che possono aiutare piccole e medie imprese a ottenere visibilità online senza bisogno di investimenti.
I corsi di Mosaicoelearning
Mosaicoelearning mette a disposizione di tutti tre corsi gratuiti per stare vicini anche da lontano in questi giorni di quarantena.
I corsi per ritrovare la concentrazione, prepararsi alla crisi e distinguere le fake news dalle notizie vere sono:
Marketing Business Summit ha creato un pacchetto di alcuni video selezionati dalle passate edizioni, per approfondire e continuare a formarsi.
Solidarietà Digitale
Promossa dal Ministro dell’Innovazione, l’iniziativa ha riscosso un enorme successo, sia tra le aziende che hanno offerto i propri servizi che tra chi ne sta giù usufruendo. Si va dalle piattaforme per le lezioni da remoto, a Giga di navigazione mobile gratuita. Ne abbiamo parlato più nel dettaglio qui, ed è possibile vedere l’elenco di tutti i servizi disponibili sul sito ufficiale.
La formazione online gratuita di Web Marketing Festival
Oltre400 video didatticisono disponibili sulcanale YouTube del Festival, con tematiche che spaziano nel campo dell’innovazione digitale e del web marketing.
Inoltre sono disponibili anche una serie dicorsi online e webinar per gli insegnanti di scuole superiori e università, per avvicinare i meno esperti al mondo della didattica digitale.
I corsi di Docebo
Docebo, in collaborazione con GO1, ha aggiunto al catalogo Docebo Content quattro nuovi corsi eLearning gratuiti sul tema del Coronavirus:
“Controllo dell’infezione da Coronavirus” di Echo3 Education
“10 minuti di consapevolezza della pandemia” di Learning Planet
“Prevenzione e controllo delle infezioni” di Sentrient
“COVID-19 – Assistenza sanitaria/Assistenza agli anziani” di CQI Internet Solutions Pty Ltd
Resta sempre aggiornato con Ninja PRO Information
No, anche a noi non basta! Per far sentire tutta la nostra solidarietà a professionisti e aziende del digital, abbiamo pensato a un altro regalo: 60 giorni di accesso gratis a Ninja PRO Information, il servizio Ninja Premium Membership che ogni giorno confronta decine di fonti per selezionare tutti i più utili e importanti marketing insight, i social media update, le tech news e i business events.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/03/free-masterclass-ninja-academy.jpg605945Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-03-13 17:23:382020-05-21 13:26:20#IoRestoaCasa: ecco le risorse gratuite messe a disposizione dalle aziende italiane per l'emergenza Coronavirus
Non più solo giovanissimi su Tiktok: la fascia d’età sale tra i 25 e gli over 35
Ecco le migliori strategie per la creazione di video esclusivi per far crescere l’interazione del proprio account!
Inizialmente TikTok è nata come app per video musicali con protagonista la generazione Z. Oggi in Italia è un social media alla pari di Facebook, Instagram e Twitter anche quanto a utenti.
Gli iscritti, come affermaComScore, non sono più solo i giovanissimi ma anche persone comprese nella fascia d’età 25-34 anni e over 35, con un incremento rispettivamente del 258% e 201%, da settembre a novembre 2019.
Le aziende devono quindi tenere conto anche di TikTok per poter investire sull’Influencer Marketing, sapendo che ora possono trovare un bacino di utenti ancora più ampio pubblicizzando all’interno della piattaforma.
Abbiamo quindi raccolto le migliori strategie per creare video esclusivi e far crescere il proprio account, utili non solo ai futuri tiktoker, ma anche ai brand.
1. Video veloci e impattanti
I contenuti di TikTok sono brevi video clip che già dai primi secondi di riproduzione devono essere capaci di catturare l’attenzione degli altri utenti.
Il consiglio è di far divertire, emozionare o stupire la community. I video esagerati sono quasi sempre i più coinvolgenti.
Anche solo adottando le tendenze più popolari, come quella di sincronizzare le labbra al suono delle canzoni del momento, puoi creare contenuti originali su TikTok.
Indossa un costume buffo e divertente, fai ballare il tuo animale domestico insieme a te. Scegli inquadrature singolari, utilizza la vasta gamma di effetti speciali, filtri, adesivi, oggetti di realtà aumentata e musica di sottofondo per supportare il tuo talento creativo.
3. Partecipa alle sfide di TikTok
A spadroneggiare nel 2019 sono state soprattutto due sfide: mostrare il proprio talento e difendere l’ambiente. Con l’inizio del nuovo anno ha riscosso molto seguito la challenge delle emoji. Riprodurre in pochissimo tempo 9 segni dell’alfabeto muto tramite le “manine” delle emoji del cellulare, imitandoli con la propria mano. A seguire la Woah Challenge, ballare in poche mosse una danza “di strada” su una musica predefinita.
Prendere parte alle sfide del momento aumenterà sicuramente la tua visibilità sulla piattaforma perché è quello che seguono maggiormente gli utenti attivi su TikTok. Potresti persino trovare il tuo video nella lista consigliata. Ricorda però che è fondamentale creare prodotti originali per poter emergere.
Chi lancia una sfida alla community riceve un successo immediato: migliaia di like e visualizzazioni.
4. Usa hashtag di tendenza
Più hashtag usi, più sarai visibile, ma prima di tutto bisogna valutare e analizzare quelli che sono di tendenza. Guarda gli utenti all’interno del tuo target e vedi quali stanno utilizzando, dopo di che assicurati di usare gli stessi.
Una volta che hai individuato gli hashtag che stanno registrando le migliori risposte e il massimo livello di coinvolgimento, costruisci i tuoi contenuti in modo che il collegamento tra entrambi sia coerente.
Per migliorare la popolarità del tuo profilo e il coinvolgimento degli utenti, seleziona accuratamente le didascalie che descrivono i tuoi video. Se riesci ad attirare l’attenzione, avrai più probabilità che i membri della community guardino i tuoi contenuti.
Rendi il tuo profilo TikTok interessante facendo emergere i lati più strani e curiosi della tua personalità, a partire dal nome utente. Oltre agli altri utenti, anche i brand potrebbero iniziare a seguirti.
7. Posta i contenuti in modo regolare
Se mai un giorno vorrai diventare un influencer, la regola fondamentale è postare contenuti regolarmente. Il segreto è creare un video ogni 2-3 giorni. Impostare un piano con delle scadenze può aiutarti a rispettarle per essere puntuale con la pubblicazione.
8. Collega TikTok con altri social network
Per dare un boost ai tuoi follower su TikTok puoi aiutarti con altre piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter.
Pubblicando i tuoi video su diversi social media puoi raggiungere più persone e dunque una maggiore influenza online.
9. Collabora con gli altri
Collaborare insieme ad altri utentiper creare uno o più contenuti può aiutare a crescere la propria follower base. Ognuno porta con sé il suo pubblico così che tutti possano beneficiare di una nuova visibilità. Un buon esempio è la Hype House di Los Angeles.
Se riesci a scoprire i tipi di video più amanti dagli iscritti di TikTok, potrai raggiungere una certa popolarità in tempi più brevi. Qui sotto alcuni spunti.
Video divertenti sulla danza
I video di danza brevi ma divertenti con gli hashtag corretti hanno molta influenza. Scegli la canzone giusta e avrai successo.
Intrattenere gli spettatori raccontando una storia breve e divertente prima di mostrare l’effetto sorpresa del tuo contenuto, è una mossa vincente. Puoi farlo anche con una semplice domanda.
Promuovi messaggi attuali per diventare più popolare
Alcuni utenti promuovono nei loro video temi attuali come l’antirazzismo, la diversità di genere e l’amore per l’ambiente, semplicemente riscrivendo alcune parti di canzoni che sentono di voler cambiare.
— kitty is seeing ATZ ⁸+BTS ⁷+127 ⁰⁵+MX !!! (@_Jaehyeong_) January 5, 2019
Video curiosi
Questi tipi di filmati cercano di mostrare il sentimento di soddisfazione che provano i tiktoker mentre eseguono qualcosa che ritengono essere riuscita perfettamente. Tagliare una torta in modo preciso, una piastrella che si adatta in modo esemplare alla superficie.
Oggi catturare l’attenzione non è facile perché bisogna competere con tanti utenti, ma le acrobazie che creano suspense riescono solitamente a tenere attaccato allo schermo chi ti guarda. Assicurati di non considerare delle trovate pericolose per la tua salute e produci il video migliore.
Mostra l’esecuzione della tua opera d’arte su TikTok
Gli utenti adorano i video di artisti che sanno creare immagini, sculture, fumetti o oggetti artigianali e filmano il processo creativo che dà vita alle loro opere. In questo modo gli autori potranno promuovere il loro lavoro attraverso la piattaforma e acquisire più visibilità a lungo termine.
Anche qui i colpi di scena per esaltare gli spettatori sono graditi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/03/Depositphotos_227441046_s-2019-min.jpg667999Maria Vittoria Angeluccihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMaria Vittoria Angelucci2020-03-13 11:28:152020-03-19 00:06:4310 idee creative per realizzare i tuoi video su TikTok (e dare un boost ai tuoi follower)
Quella del Social Media Manager è una professione ancora in crescita, conosciuta da tutti ma spesso sottovalutata.
Per diventare un professionista del settore sono necessarie alcune skill fondamentali, che vanno dalla capacità organizzativa alla pazienza
— Forse da bambino, scrutando il mare all’orizzonte, avrai anche tu pronunciato tra te e te la frase: “Da grande sarò un pirata”. Complici i film e i libri d’avventura, tutti abbiamo sognato un futuro galattico, a sfrecciare tra i pianeti dell’Universo, o a piroettare negli abissi degli oceani. Crescendo abbiamo dovuto cambiare i nostri desideri di bambini e diventare più concreti, adattarci ai tempi, e a volte creare una nuova immagine fantastica di noi stessi.
Le aspettative mutano, i bisogni cambiano, lo scenario di quando eravamo dei ragazzi è stato stravolto dagli avvenimenti, sia personali che sociali. La tecnologia ha rivoluzionato ogni cosa e ha portato con sé la nascita di nuovi lavori, professioni che nemmeno la nostra mente di piccoli sognatori avrebbe potuto concepire. Uno di questi è il Social Media Manager.
Tutti ormai sanno chi sia, molti vorrebbero diventarlo, ma pochi conoscono davvero le competenze che questo lavoro richiede.
Chi è il Social Media Manager
Una figura mitologica del mondo dei social media, nata dall’esigenza dei brand, sia grandi che piccoli, di potersi raccontare sulle varie piattaforme, per tenere sott’occhio i dati generati e le risposte degli utenti. Una persona che ha diverse competenze, emblema della parola multitasking.
Un lavoro che non è possibile improvvisare sottovalutandone l’impegno o limitando tutto alla crescita dei like (magari a pagamento).
No, il Social Media Manager – quello vero e capace – deve avere diverse skill, deve conoscere lo strumento con cui ha a che fare e deve aggiornarsi, sempre. Quello che a prima vista può sembrare un lavoro facile, come ogni professione richiede impegno e costanza.
Le 10 skill del Social Media Manager ideale
Abbiamo già detto che il Social Media Manager è una persona multitasking. Lui / lei sa che la sua giornata sarà probabilmente lunga e tortuosa. Deve creare un piano editoriale per ogni cliente, deve raccontare la natura di un’azienda, la sua mission. Oltre a confrontarsi con il cliente, deve dialogare con il pubblico attraverso post mirati, utilizzando sia le parole che le immagini (o i video). Opera con diversi social a seconda delle esigenze dell’azienda. Non solo genera contenuti, ma li analizza, studia gli utenti, i loro feedback, cerca di capire chi sono, cosa vogliono e come si sentono rispetto al marchio in questione.
Dietro i like, dietro le reaction, ci sono delle persone, e dietro i post creati c’è una donna o un uomo che ogni giorno deve mediare tra azienda e utenti, tutto questo tramite un social media.
Un Social Media Manager viaggia leggero, ha tutto sul suo smartphone e sul laptop. Ha un’agendina con tutti i contatti, è sempre munito di carta e penna e lo si riconosce da lontano perché ha la mente che frulla idee in continuazione.
Organizzato nei minimi dettagli, crea contenuti sui social, risponde ai commenti, pianifica riunioni con il proprio team e con i clienti, analizza i dati dei follower.
Il tempo è fondamentale, progetta in anticipo le campagne, i post, e studia nuovi approcci basandosi sulle risposte ai contenuti che ha generato. Sembra aver sempre la testa fra le nuvole, ma in realtà si sta ricaricando per una nuova sfida.
2. Deve essere creativo
Non solo numeri, ma soprattutto immagini e parole. La creatività è la linfa vitale della conoscenza, ed essere creativi significa essere aperti alle novità, abbattere mattone dopo mattone, il muro dell’apatia, per non arrendersi mai. E infatti il Social Media Manager non si lascia sconfiggere dalle reazioni negative, ma cerca di dare il massimo in ogni situazione, creando la soluzione perfetta a ogni esigenza.
Come aumentare la propria creatività? Esercitandola ogni giorno, leggendo libri, guardando film, serie tv, documentari, disegnando, ascoltando le persone, abbandonandosi al mondo, tendendo l’orecchio a tutti i punti di vista, senza essere rigidi sui propri pensieri e sul modo di vedere se stessi e gli altri.
Questo serve anche a essere aggiornati su trend e meme, conoscere in anticipo cosa potrebbe creare hype, entrare in connessione con il pubblico.
Ecco perché è utile abbracciare il cambiamento senza averne paura, staccare la spina appena è possibile, facendo le cose che più ci fanno stare bene, che sia una partita a Playstation o una gita in montagna.
3. Deve essere curioso e aggiornarsi (sempre)
In questo lavoro bisogna avere una spiccata propensione alla curiosità, ma soprattutto aver voglia di non accontentarsi di ciò che si conosce, ma voler imparare sempre più cose, giorno dopo giorno.
Il mondo del web cambia in continuazione: nuovi algoritmi, nuove procedure, nuovi clienti e nuove esigenze. Noi non siamo gli stessi di qualche anno fa, e nemmeno chi ci ascolta.
Bisogna stare attenti ai desideri degli utenti, alla società che si evolve, ai consumatori che cambiano. Abbiamo visto che il focus, con annesse aspettative, si sta spostando sempre più verso la Generazione Z, e questo implica un dover necessariamente rinnovarsi, sia per i brand che per i Social Media Manager che sono dietro ai canali social.
Ecco perché corsi e formazione continua sono linfa vitale per il buon Social Media Manager, un’occasione non solo per approfondire il proprio lavoro, ma anche per confrontarsi su casi specifici con colleghi e docenti.
In un mondo di immagini, le parole sono ancora importanti? Ovviamente sì. Il bravo Social Media Manager sa che per comunicare col pubblico deve esprimersi in modo chiaro, conciso e semplice, perché l’equivoco è sempre dietro l’angolo.
Partendo dal presupposto che la soglia dell’attenzione di noi lettori si è notevolmente abbassata, arrivare alle persone, in un mondo di rumori, è sempre più difficile.
Scrivere sui social, comunicare in pochi caratteri ciò che è il cuore di un’azienda, è una sfida. Bisogna andare dritto al sodo, senza essere troppo invasivi. Il tono è importante, come il messaggio. Possiamo raccontare la storia più romantica che ci sia, ma se sbagliamo i modi, si trasformerà in un incubo.
Gli strumenti per chi vuole fare della scrittura la propria attitudine, sono tanti. Ci sono diversi manuale di copywriting, sia in italiano che in inglese, libri sulla scrittura creativa e professionale, ma non dimentichiamo mai i classici, i romanzi e tutta la letteratura che più ci ispira, che sia un fumetto o l’ultimo volume di Palahniuk.
5. Deve saper usare i programmi di grafica (o almeno provarci)
Il Social Media Manager non è un grafico, ma può utilizzare dei programmi e dei tool per creare grafiche apposite per accompagnare le didascalie dei post. Ci sono numerosi strumenti per chi vuole specializzarsi, tutto dipende dalla strada che si vuole percorrere e dalle competenze richieste.
Ogni social ha un proprio linguaggio e, con il brand, si sceglie il modo di comunicare, che sia incentrato più sulle parole o intento a catturare l’attenzione del cliente attraverso immagini, grafiche, foto.
Collegato con la precedente skill c’è questa competenza. Conoscere le basi della fotografia, i filtri da utilizzare, il foto ritocco, aiuta tantissimo in questo tipo di lavoro, specialmente se si lavora molto con le immagini.
Avere una buona macchina fotografica e tutti gli strumenti per preparare la location, una sorta di piccola scenografia per i prodotti da presentare, è sicuramente un’arma vincente nelle mani del Social Media Manager.
Il gusto estetico, più in generale, sarà fondamentale per proporre un’immagine coordinata del brand sui diversi social, per progettare layout per specifici account o semplicemente per creare belle stories.
7. Deve saper analizzare i dati
Il professionista non è solo un creativo, ma anche un analista. I contenuti generano delle reazioni, traffico sulle pagine, e tutto ciò che passa su una pagina social resta e lo si evince dagli insight. Che sia un profilo Facebook o Instagram, ogni cosa è registrata e pronta a essere spulciata fino al midollo.
La capacità di utilizzare l’analisi per dimostrare il ROI e creare report significativi sui social media è un’abilità chiave per un Social Media Manager. Con la crescente importanza del Social Listening, è importante sviluppare la capacità di analisi dei dati sia quantitativi che qualitativi, al fine di comprendere il quadro completo e le prestazioni dei social.
Comunicare le opinioni agli stakeholder, fare report sulle prestazioni social è il primo passo, ma analizzare significa guardare i dati ed essere in grado di identificare le tendenze, sviluppare raccomandazioni e comunicare un piano d’azione.
Essere flessibili non solo nella gestione del lavoro, ma anche nell’organizzarlo. Le strategie social devono essere dinamiche e flessibili come le piattaforme su cui si basano.
È importante sperimentare diverse tattiche o persino rivoluzionare completamente la strategia, adattarsi alle nuove tendenze, incorporare i cambiamenti del business o riprendersi dai risultati scadenti. Imparare dai dati, ascoltare feedback, sia dei propri clienti che degli utenti, e tenere sotto controllo le tendenze social rende un Social Media Manager agile e flessibile.
Con dati e analisi, possiamo conoscere quale tipo di post sui social è utile e quale invece può essere eliminato poiché non produce risultati. La psicologia comportamentale spiega perché le persone sono attratte da determinati post o perché ne condividono altri. Conoscere ciò consente d’individuare le tendenze e provare nuove strategie più produttive.
La giornata di un Social Media Manager sembra essere interminabile. Non dura 24 ore, ma di più. Preparare il calendario editoriale, modificare i contenuti, anche all’ultimo minuto quando ci sono particolari esigenze, cancellare qualcosa, aggiungere altro. Rispondere in chat, rispondere ai commenti, condividere le stories dei follower, destreggiarsi con le reaction, ma soprattutto ascoltare, chiarire dubbi, aiutare.
Agli utenti può sfuggire un link, una descrizione, e il Social Media Manager corre in soccorso per indirizzarli verso la retta via.
10. Deve essere (tanto) paziente
Sì, lo sappiamo, come la disponibilità, anche la pazienza è più un dono che una competenza, ma si tratta comunque di una qualità da non sottovalutare in un Social Media Manager, una inclinazione personale che può essere allenata.
A volte gli utenti dimenticano che dietro a un sistema oliato e organizzato esistono delle persone, che come tutti noi, hanno una vita, con gioie e dolori.
Cerchiamo tanto il lato umano nelle cose che spesso lasciamo a casa il nostro. Siamo delusi da un brand perché si è affidato all’influencer di turno per promuovere il proprio prodotto, e non ci risparmiamo a mostrare il nostro dissenso sulla pagina social. A pagarne le conseguenze è il povero Social Media Manager che deve placare una guerra cibernetica a colpi di clic.
Il regalo perfetto per lui o lei? Un corso di yoga (o un lanciafiamme).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/02/social-media-manager-competenze-skill.jpg538865Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2020-02-12 15:40:482020-03-18 13:03:4210 competenze che un Social Media Manager dovrebbe assolutamente avere
“Le menti sono come i paracadute. Funzionano solo quando sono aperte”
Sir James Dewar, fisico Scozzese (1842-1923)
È impossibile avere una strategia, soprattutto una strategia digitale, senza un piano solido che spieghi chiaramente perché i clienti dovrebbero acquistare da voi piuttosto che da un concorrente con prodotti simili.
MARKETING e TECNOLOGIA NEL 2020
Naturalmente, i marketer di oggi devono comprendere la blockchain, la realtà aumentata, l’analisi predittiva, la biometria vocale, i grandi dati, l’intelligenza artificiale, la stampa 3D e simili. Ma queste tecnologie avranno successo solo se miglioreranno, direttamente o indirettamente, il valore per il “cliente”. Fortunatamente, tutte le previsioni sul ruolo della tecnologia per i prossimi dieci anni prevedono una migliore comprensione delle esigenze dei clienti. Ma anche in questo caso dobbiamo essere prudenti.
Michael Brenner, scrivendo nel rapporto Marketo intitolato “Dieci previsioni di marketing per un nuovo decennio” , afferma: “I consumatori sono soddisfatti dell’esperienza d’acquisto? La verità è che tre acquirenti su quattro sono più fedeli alle aziende che danno loro la possibilità di interagire con un essere umano piuttosto che a quelle con esperienze digitali completamente automatizzate”.
Gurdeep Dhillon, scrivendo nello stesso rapporto di Marketo, dice: “Nessuno legge mai le nostre offerte di contenuti e poi si presenta il giorno dopo per dire: Wow, quell’eBook di adobe su Digital Marketing è stato incredibile. Non vedo l’ora di leggere il blog, guardare il webinar e che i cinque giorni di retargeting mi seguano su internet”.
LA MAGGIOR PARTE DEI PRODOTTI HA UN ASPETTO SIMILE. COSA FARE?
Ogni volta che ho il privilegio di avere un grande pubblico, ci chiediamo quanti di loro hanno prodotti non perfetti. La risposta, ovviamente, è: nessuno. Ma allo stesso modo, chiedendo quanti di loro hanno prodotti eccellenti, la risposta è altrettanto unanime – tutti, naturalmente. Il punto che stiamo sollevando è che oggi tutti i prodotti sono eccellenti, quindi è improbabile che i prodotti siano la fonte di un vantaggio differenziale.
La realtà oggi è che è il coinvolgimento dei clienti la fonte del vantaggio differenziale e, in ultima analisi, questo è ciò che porta alla crescita delle vendite e dei profitti.
Detto questo, la verità è che cercare di deliziare tutti i vostri clienti con tutti i vostri prodotti si tradurrà inevitabilmente in un servizio mediocre e non delizierà nessuno.
È fondamentale identificare i vostri mercati principali e i vostri clienti e soddisfarli. In questo modo avrete una base clienti solida, redditizia e duratura.
IL PROBLEMA DELLA DISRUPTION
Poi, naturalmente, c’è la questione dell’innovazione “dirompente” che ha coinvolto alcuni dei migliori cervelli del mondo.
Ma anche qui dobbiamo mantenere il senso della prospettiva e della realtà. Apple non è andata a fare domande stupide su ciò che i consumatori volevano. La gente non ha chiesto loro di inventare iPod, iPad, download di musica e simili. Hanno solo creato modi per rendere la vita più facile e più piacevole. Quindi Apple non ha distrutto l’industria musicale che tra le altre cose, aveva costretto il cliente a comprare album completi.
Allo stesso modo, non è stato Netflix a uccidere i Blockbuster. È stata la loro attenzione per la vendita al dettaglio, con la virtuale esclusione della convenienza on-line.
Non è stata la UBER ad influire negativamente sul business dei taxi. Sono stati il controllo delle tariffe e la difficoltà di ordinare un taxi. Amazon non ha ucciso i negozianti. Il servizio clienti era pessimo, lo stock limitato, le dimensioni inadeguate e così via.
No, non è la tecnologia, di per sé, a perturbare i settori.
È la mancanza di comprensione delle esigenze e lo scarso coinvolgimento dei clienti che lascia la porta aperta ai cosiddetti “disruptors”.
Poi, con le grandi organizzazioni, c’è la questione degli alti costi gestionali, delle politiche radicate, della cultura dell’autocompiacimento e dei dipendenti demotivati, il che lascia la porta spalancata a un concorrente più agile e centrato sul cliente. Quando reagiscono, spesso è troppo tardi per le sfide esistenziali.
Questo non significa, tuttavia, che le grandi organizzazioni siano morte. Al contrario, i fattori di marketing che causano il successo a lungo termine sono ben documentati, e abbiamo 127 pezzi di ricerca scientifica che spiegano cosa sono .
Le aziende di successo a lungo termine hanno una profonda comprensione di come funzionano i loro mercati e, cosa ancora più importante, di come evolvono e cambiano nel tempo. Si concentrano sul 20% del mercato che dà loro l’80% del loro fatturato e dei loro profitti. Suddividono questi mercati in segmenti e lavorano instancabilmente per comprendere le reali esigenze dei clienti e dei consumatori che appartengono a ciascun segmento. Solo in questo modo è possibile soddisfarli e questo sarà sempre sufficiente per evitare che i cosiddetti disruptors si impadroniscano del vostro mercato.
Sicuramente non è tutto rose e fiori e siamo rincuorati dalle migliaia di marchi di successo di lunga data e non ci riferiamo solo a SKF , Procter and Gamble , Unilever e simili.
CONCLUSIONI
Ricordiamoci che molto raramente una delle centinaia di migliaia di start-up diventa un disruptor e i fattori di successo sono universali per tutte le organizzazioni, grandi o piccole che siano:
Pensare in termini di esigenze dei clienti, non di prodotti
Effettuare una corretta segmentazione basata sulle esigenze e comprendere le diverse esigenze di ogni segmento
Concentratevi sui segmenti che pensate di poter servire meglio dei vostri concorrenti
Sviluppare offerte irresistibili che creano un vantaggio per loro
Ricordate la regola 80/20. Stabilite solo alcune priorità. Non cercare di essere tutto per tutti
Coinvolgete la vostra squadra. Un collaboratore felice e motivato offre un valore eccezionale
Nonostante le critiche allo stato attuale del marketing, la nostra ricerca mostra che i marketer di successo danno un contributo importante al patrimonio aziendale attraverso la comprensione dei mercati, la corretta segmentazione basata sulle esigenze, lo sviluppo di proposte di valore quantificato, l’analisi della concorrenza, l’analisi del portafoglio e la gestione del rischio di mercato.
Quindi, è giunto il momento di raccontare al mondo il reale contributo che i marketer di livello mondiale danno alla creazione di valore per gli azionisti. Questo non verrà da modelli econometrici – anche se questi sono importanti – né da semplici misure di efficacia del marketing. I top manager non sanno ancora come convertire, ad esempio, il brand equity in ” vero ” equity, mentre singoli numeri come il “net promoter score” sono aperti a critiche diffuse. Da qui la scuola “show -us-the-money” ai vertici della maggior parte delle aziende.
Infine, come ha detto Peter Drucker, deve essere chiaro a tutti che se oggi fate esattamente quello che avete fatto ieri, domani non sarete in giro per farlo. Oppure, come ha detto Charles Darwin, non è la più forte delle specie che sopravvive, ma quella più reattiva al cambiamento.
Il marketer 2020 ha un ruolo significativo da svolgere in questo cambiamento.
Tradotto e adattato da Giorgio Burlini – Editor Ninja Pro Information
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/01/17918.jpg480800Prof. Malcolm McDonaldhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngProf. Malcolm McDonald2020-02-05 15:42:172020-02-28 17:12:42Il Marketer del 2020 non ha nulla da temere dalla tecnologia
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