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8 errori sui social media che le aziende dovrebbero evitare nel 2023

Il panorama dei social media per le aziende si è rimodellato negli ultimi anni e continua ad evolvere rispetto alle ultime tendenze.

In passato, i social venivano utilizzati per tenersi in contatto con amici e familiari e per intrattenersi. Da qualche anno ormai sono diventati una fonte importante di pubblicità e di branding per le imprese.

social media

Le aziende utilizzano i social media per commercializzarsi e raggiungere un pubblico più vasto. Solo nell’ultimo anno le persone connesse ad internet in Italia sono quasi 51 milioni. Gli utenti attivi sulle piattaforme social sono oltre 43 milioni, il +5,4% rispetto al 2021.

In un mercato altamente competitivo come quello italiano i brand si sforzano quotidianamente per utilizzare al meglio ogni tecnologia e piattaforma, dai Meta Business Tools a LinkedIn Marketing Solutions, passando per TikTok for Business.
Tuttavia quando le aziende iniziano a utilizzare i social media per commercializzare i loro prodotti e servizi, commettono alcuni errori nel processo. Vediamo quali sono le principali disattenzioni, quelle da evitare se si vuole battere la concorrenza.

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1. Nessuna social media strategy in corso

Per prima cosa, non avere un piano di social media marketing operativo può costare caro. La maggior parte delle aziende non riesce a creare una strategia di social media marketing quando inizia a fare attività sui social e di questo sicuramente se ne pentirà in seguito.

Avviare una presenza strategica sui social aiuta a comprendere meglio il comportamento, i bisogni e i desideri dei (potenziali) clienti, le simpatie e le antipatie, gli interessi e i punti di debolezza.

Questi dati permettono di elaborare una strategia di contenuti adatta a cui sarà sicuramente fondamentale aggiungere:

  • Uno schema degli obiettivi sui social media per ciascuna piattaforma
  • In che modo saranno utilizzati i vari canali per raggiungere questi obiettivi
  • I contenuti da pubblicare
  • Una chiara suddivisione dei compiti all’interno del team social
  • Le metriche che traccerai per convalidare il raggiungimento degli obiettivi e il successo
  • Spazio per le osservazioni e le analisi per inserire i dati nel processo di miglioramento continuo della strategia

LEGGI ANCHE: Dimensioni immagini social 2023: la guida aggiornata

2. Non essere consapevoli del proprio pubblico

Immaginiamo di creare una strategia di social media per tutti i social network e di metterla in atto. Dopo un mese, i dati di copertura e coinvolgimento non superano le aspettative. Il problema? Forse stiamo prendendo di mira il pubblico sbagliato. Schivare il passaggio di consapevolezza del pubblico di destinazione non porterà da nessuna parte. La strategia sui social media senza la conoscenza dell’audience potrebbe trasformarsi in un flop.

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Sarà dunque necessario comprendere prima i dati demografici, i sentimenti e i vari modelli comportamentali. In questa fase sarà sicuramente importante incrociare l’utilizzo di più strumenti social per comprendere le esigenze e per ottenere informazioni sulla percezione del marchio da parte del pubblico.

LEGGI ANCHE: Tool, idee e strategie di Content Marketing per catturare (tutti) gli utenti

3. Non coinvolgere adeguatamente il pubblico

Un altro errore comune che le aziende commettono nella attività di social media marketing è di non coinvolgere il proprio pubblico. Non solo il coinvolgimento è un fattore di ranking, ma migliora anche la reputazione del marchio risolvendo le domande dei clienti sui forum pubblici. Interagire costantemente con il pubblico aiuta a creare fiducia e migliora la fidelizzazione dei clienti.

Mantenere delle relazioni costanti con clienti e follower, interagire spesso con loro, dovranno essere dei mantra. Tuttavia, occorre essere saggi per sapere a quali commenti rispondere e a quali no. Non tutti i commenti sui social hanno bisogno di una risposta o necessitano di una particolare attenzione. Le sezioni dei commenti ogni giorno sono invase da messaggi di spam e commenti negativi dannosi (alcuni autentici, altri fake). Questi commenti sono da gestire in maniera intelligente, poiché possono creare o distruggere la reputazione di un brand.

4. Prendere alla leggera spam e commenti negativi

Spam e commenti negativi possono annacquare tutto l’eccellente lavoro svolto sui social media. È fondamentale maneggiarli con cura.
Alcune persone pubblicano commenti dannosi solo per il gusto di farlo. Un cliente insoddisfatto si sente quasi in dovere di condividere la sua delusione e la brutta esperienza con un azienda su canali pubblici come Instagram, Facebook o Recensioni di Google.

Anche se non possiamo impedire loro di pubblicare recensioni negative, possiamo provare alcuni suggerimenti per gestire le richieste in maniera professionale e forse anche convertirle in positive. Nascondere i commenti su Facebook è un modo per affrontare tali scenari e proteggere la reputazione del proprio marchio, ma non sempre funziona.

5. Il piano è incoerente

Un’azienda incoerente nella pubblicazione di contenuti sui social media trasmette un messaggio preciso ai propri clienti: l’azienda semplicemente non si preoccupa del pubblico. I vantaggi di avere una presenza attiva sui social sono innumerevoli, l’incoerenza può far perdere i clienti esistenti oltre a rendere difficile la possibilità di attirarne di nuovi.

Un account che pubblica una volta al mese circa, non sta facendo bene il suo lavoro. Occorre pertanto pubblicare contenuti in orari ben pianificati, prendendo sul serio l’intera attività social, in modo che i follower potranno fidarsi dell’azienda.

Un solido 76% dei marketer ha citato gli strumenti di automazione per ottenere un ROI positivo entro un anno dalla loro implementazione. Avere uno strumento professionale di automazione social può rivelarsi efficace per migliorare la produttività.

6. Dare priorità alla quantità rispetto alla qualità

Quante volte abbiamo sentito la frase “dare priorità alla qualità rispetto alla quantità”? Lo stesso vale per i social. Non si tratta del numero di post che vengono pubblicati in un giorno o in una settimana, ma del risultato di questi contenuti. Ricorda, pubblicare cinque post di alta qualità che si convertono in dieci clienti in una settimana è meglio che pubblicare tre post al giorno con dieci commenti e nessun lead qualificato.

social

A seconda del mercato, del comportamento del pubblico e delle tendenze, sarà necessario stabilire la quantità corretta dei post, magari facendo degli A/B Test con i tool di pubblicazione. Questo permetterà di decidere un giusto numero di post a seconda della piattaforma. Spostare l’attenzione sulla qualità, pensare al valore che ciascun post può offrire al pubblico, potrà contribuire a rendere il nostro marchio più affidabile e ben accolto.

7. Non pubblicare al momento giusto

Un altro errore commesso dalle aziende sui social media è postare ogni volta che il post è pronto per la pubblicazione. Se desideriamo un buon coinvolgimento con i nostri post, pubblicare al momento giusto ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Sebbene non ci siano linee guida sul momento giusto per pubblicare, le statistiche sui singoli account suggeriscono il momento e i giorni migliori per il massimo coinvolgimento di un post o ci avvertono quando i nostri follower sono maggiormente attivi durante la settimana. Per questo sarà necessario confrontare sempre i dati e condurre degli A/B test.

8. Non tenere traccia dei dati

Ultimo ma non meno importante: occorre sempre tracciare i dati, anche se non siamo geni dei numeri basta tenere d’occhio gli insight per rispondere a domande come: Qual è il coinvolgimento sui post? Qual è la percentuale del traffico sul sito proveniente da Facebook, Instagram o LinkedIn? Quante conversioni ci sono attraverso i canali social? Qual è il ROI per la strategia di social media marketing? Ci sono molte altre domande a cui i dati possono rispondere.

Questo genera un vantaggio che ci permette di prendere decisioni mirate su quale fronte impegnarsi di più, quali canali evitare, capire le motivazioni che spingono i clienti verso il marchio, come interagiscono con gli account e altro ancora.

LEGGI ANCHE: 10 consigli per produrre contenuti social risparmiando tempo

influencer marketing - territory influence - copertina

Ecco come puoi dare un boost alle tue ADS con l’Influencer Marketing

Le persone non cercano le pubblicità, anzi, le evitano. Ci sono però delle occasioni in cui si dimostrano più ricettive verso i messaggi promozionali, rispetto al solito. Individuare quindi quali siano i canali che rendono il pubblico maggiormente predisposto a ricevere il nostro messaggio è essenziale per massimizzare il risultato del nostro investimento pubblicitario. Secondo il report di Kantar, Media Reactions 2022, l’Influencer Marketing garantisce la migliore advertising equity tra i canali online.

Lo studio viene ampliato ogni anno e, in questa occasione  ha raccolto le opinioni di oltre 18.000 persone in 29 mercati, coprendo quasi 400 brand e quasi il 90% della spesa mediatica globale.

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All’interno, anche le opinioni di quasi 1.000 esperti di marketing, tra cui inserzionisti, agenzie e società di media di tutto il mondo, che integrano la prospettiva dei consumatori per fornire una visione completa dei canali più performanti.

Ad esempio, un dato interessante è che Instagram si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa alla classifica delle preferenze dei marketer per gli annunci pubblicitari. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità e all’innovazione della piattaforma, due aree molto importanti per chi si occupa di investimenti pubblicitari.

Territory influence - instagram

L’Influencer Marketing per spingere le tue ads

Un aspetto importante da non sottovalutare è invece quali siano le preferenze delle persone quando ricevono un messaggio pubblicitario.

Analizzando i dati di Media Reactions 2022, emerge come l’Influencer Marketing offra un modo molto efficace per raggiungere il proprio pubblico quando e dove vuole essere raggiunto.

Per questo motivo, TERRITORY Influence ha organizzato un webinar online per commentare i dati del report e liberare il pieno potenziale delle tue ads con consigli concreti e casi di studio.

Il webinar gratuito di TERRITORY Influence

Ora che i media devono affrontare pressioni inflazionistiche e il numero di piattaforme pubblicitarie digitali continua a crescere e diversificarsi, è sempre più importante allocare con successo il budget pubblicitario.

Nel webinar gratuito organizzato da TERRITORY Influence a commento del report Media Reactions 2022 di Kantar e previsto per giovedì 1 dicembre alle ore 16.00, verrà esplorato proprio questo tema.

influencer marketing - territory influence

I relatori dell’appuntamento, Stéphanie Leix (Head of Media, Creative and Kantar Marketplace di KANTAR), Alessandra Arcuri (Project Manager di TERRITORY Influence) e Vincenzo Furfaro (Business Developer di TERRITORY Influence), attraverso l’esposizione di best practice e casi reali si focalizzeranno in particolare su:

  • Perché l’influencer marketing è e rimane un touchpoint forte nel media mix
  • Come i consumatori percepiscono i diversi canali, piattaforme e tipi di influencer
  • Quali strategie promuovono la comunicazione specifica per la distribuzione efficiente degli annunci

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le notizie della settimana

I Black Days, il robot di Amazon, il pescatore di Patagonia e le altre notizie Ninja della settimana

Amazon ha mostrato al mondo il suo nuovo braccio robotico annunciando contestualmente di non voler tagliare troppi posti di lavoro.

Si tratta di una precisazione importante, perché il futuro del lavoro e i cambiamenti nel welfare aziendale sono temi attualissimi, che abbiamo avuto modo di affrontare in prima persona nella quattordicesima edizione del Forum HR, a cui abbiamo partecipato in questa settimana (qui trovi alcune informazioni sull’evento).

Lavoro, consumi e ambiente sono argomenti strettamente collegati: ci avviciniamo al Black Friday e la sostenibilità di questi appuntamenti commerciali genera reazioni controverse.

Così, nella nostra selezione settimanale inseriamo volentieri il nuovo capitolo del progetto “The Art of Activism” di Patagonia (qui avevamo parlato dell’iniziativa di “donare l’azienda” a una organizzazione non-profit), e la prima banana non fungibile di Faitrade.

Cos’è una banana non fungible? Tra un frenetico acquisto super scontato e l’altro, speriamo di non doverlo scoprire a nostre spese.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Fairtrade lancia la prima non-fungible banana

Durante la conferenza sul clima COP27, l’organizzazione internazionale capofila del sistema di certificazione del commercio equosolidale ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che il cambiamento climatico rappresenta per i cibi più amati, da cui migliaia di agricoltori nel mondo dipendono per il loro sostentamento.

L’Ultima Banana, la NFB, prende ispirazione dal grande interesse che riscuotono i Non-Fungible Token, ma a differenza dagli NFT non si può acquistare e non è stata prodotta con un processo a consumo di energia.

A spiegare l’iniziativa ai microfoni di Ninja PRO Information c’è Benedetta Frare, Responsabile comunicazione Fairtrade. Ascoltala nel podcast.

Patagonia racconta la storia di un implacabile pescatore italiano

Il corto è il nuovo capitolo del progetto “The Art of Activism” dell’azienda tessile statunitense, nota per il suo attivismo.

Al centro del filmato la sfida al sistema della pesca a strascico, attraverso la testimonianza del pescatore toscano Paolo Fanciulli, ospite del nostro podcast. Puoi ascoltarlo qui.

Le notizie della settimana: il nuovo robot di Amazon potrebbe sostituire i lavoratori umani

A dirlo è Fortune, secondo cui il braccio robotico Sparrow del colosso dell’eCommerce è in grado di gestire milioni di prodotti diversi, afferrando articoli di dimensioni e consistenza diverse e riponendoli in scatole.

Il suo utilizzo su larga scala tuttavia potrebbe richiedere una riprogettazione dei magazzini e Amazon ha già manifestato la volontà di non tagliare troppi posti di lavoro nei suoi centri di distribuzione.

Il potere d’acquisto della Gen Z secondo Twitch

Sono 2,5 miliardi le persone nate tra il 1997 e il 2012: attualmente la loro disponibilità economica si attesta intorno ai 360 miliardi di dollari, su 7 triliardi guadagnati.

generazione twitch - i guadagni

Si tratta del doppio rispetto alle stime di tre anni fa e sono cifre destinate a salire ancora: le previsioni parlano di 33 triliardi di dollari nel 2030, circa il 27% del reddito mondiale.

Leggi qui tutti i dati dello studio globale.

GroupM punta ad annunci più green

Una coalizione che coinvolge una ventina di aziende che rappresentano 10 miliardi di investimenti pubblicitari a livello globale, si impegna ad accelerare la decarbonizzazione della supply chain media. Il proposito è di adottare un metodo comune per misurare le emissioni di CO2 della pubblicità.

Italiani pronti a uno shopping più attento e sostenibile per il Black Friday

Oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori.
A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify.

Paolo Picazio, Country Manager dell’azienda per l’Italia, ha lasciato un commento ai nostri microfoni che puoi ascoltare qui.

Le notizie della settimana: YouTube supera 80 milioni di abbonati

Un importante traguardo che segna un aumento di 30 milioni di iscritti ai servizi Musica e Premium in tutto il mondo, rispetto ai 50 milioni di abbonati annunciati lo scorso anno. “Insieme ai nostri partner dell’industria musicale, abbiamo lavorato duramente per rendere YouTube il posto adatto a ogni fan e ogni artista, e la notizia di oggi segna un traguardo significativo in questo viaggio“, ha dichiarato Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube.

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notizie della settimana - black friday black days

Digital Marketing, Social Media Marketing, eCommerce Management, Digital Project Management, Cryptoverse Marketing: scegli fra 365 giorni di formazione All Inclusive, un Executive Master in collaborazione con l’Istituto Universitario IUSVE, 3 Master, 3 Laboratori Pratici e 20 Corsi di Specializzazione.

Oppure opta per una certificazione CEPAS o un Pacchetto formativo che comprende il Master Online o l’Executive Master + accesso all’esame CEPAS per diventare un professionista digitale certificato.

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metaverso omniverse nvidia

Cosa c’è da sapere su Omniverse, il metaverso di Nvidia per la logistica

Torniamo a parlare di metaverso con applicazioni pratiche.

Il nuovo paradigma produttivo rappresentato da Industria 4.0 prima e Industria 5.0 adesso, basato sul concetto di “human centric” per abilitare la cooperazione uomo-macchina, vede nel settore della logistica quello che ha tratto i maggiori vantaggi dal processo di transizione digitale.

Tutto ciò che è derivato negli ultimi anni dall’intelligenza artificiale, come i concetti di digital twins, machine learning, IoT e Cyber Physical System (Cps), ha trovato terreno fertile e un più facile ambito di applicazione e sviluppo nell’ottimizzazione dei processi legati proprio alla logistica.

Queste tecnologie hanno consentito di sviluppare ambienti virtuali dove avere la possibilità di testare procedure, tempi e ottimizzare qualsiasi tipo di processo all’interno di un vero e proprio metaverso aziendale.

Perché ne parliamo

Il metaverso, in questo caso, ha un’applicazione reale e concreta grazie a Nvidia, il famosissimo produttore di processori grafici (Gpu) utilizzati nell’esecuzione di carichi di IA, nel mining di criptovalute e anche nei videogiochi.

Omniverse, la versione di metaverso promossa da Nvidia, prevede l’utilizzo di robot (dalla movimentazione alla medicina) e di esseri umani, collegati dal cloud.

Il metaverso di Nvidia rappresenta un ecosistema di riferimento al cui interno svariati settori, come nello specifico la logistica, hanno a disposizione librerie software verticali per generare dati, allenare l’IA, effettuare simulazioni, mappature ambientali e controllare l’intero stack runtime.

Perché è importante

Il metaverso non viene quindi visto solo come ambiente di intrattenimento dove indossare il visore e visitare le Torre Eiffel, o giocare come in The Sandbox, o ancora assistere a un concerto virtuale e alla Fashion Week virtuale in Decentraland, ma un ambiente virtuale all’interno del quale sperimentare, costruire, testare prima di andare in produzione.

Da questo punto di vista, Nvidia ha ben intuito le potenzialità del metaverso e la sua soluzione è costituita da vari moduli specializzati per task ed attività di vario genere.

Ad esempio, Isaac Sim, presente nella piattaforma Omniverse, offre livelli di collaborazione, scalabilità e praticità senza precedenti per rendere il test e il training di robot virtuali più accessibili, mentre Isaac AMR, utilizzato per i robot mobili autonomi (AMR) estende le capacità di NVIDIA Isaac agli sviluppatori che costruiscono e distribuiscono applicazioni robotiche, portando mappatura, analisi dei siti e ottimizzazione di flotte e percorsi sui server NVIDIA EGX™.

metaverso nvidia

Ancora, Omniverse mette a disposizione la libreria CuOPT per la pianificazione ed assegnazione dei compiti per flotte complesse.

Insomma descrivere la potenza di Omniverse richiederebbe molto più tempo, ma proviamo a dettagliare qualche aspetto senza scendere troppo nei tecnicismi.

Cosa c’è da sapere

Rispetto al passato, la robotica industriale odierna è cambiata tantissimo, basti pensare che i primi robot dovevano essere istruiti sul percorso da fare per trasportare i prodotti: era necessario specificare dove trovare il prodotto, quando e come aprire le pinze e la forza da imprimere. Oggi quel mondo è completamente sparito.

La piattaforma Omniverse di NVIDIA, con le sue librerie ISAAC rappresenta la soluzione ideale per le aziende che necessitano di una tecnologia avanzata e sviluppata per assistere questo processo fornendo mappatura, analisi del sito e ottimizzazione della flotta di robot e molto altro ancora.

Come già specificato, si inizia con NVIDIA Omniverse, all’interno del quale è possibile creare uno o più gemelli digitali (digital twins) della struttura che si vuole simulare collegandola a quella reale tramite sensori e tecnologia IoT in grado di simulare le condizioni operative per la flotta di robot.

Come parte di Omniverse, la piattaforma Isaac può integrarsi con altri componenti come Metropolis, ReOpt e presto DeepMap un SDK basato su cloud che può ridurre drasticamente il tempo necessario per mappare una struttura mantenendo un alto grado di precisione.

Il client di aggiornamento DeepMap consente di aggiornare le mappe dei robot ogni volta che è necessario in tempo reale. Fornisce inoltre ai robot una comprensione semantica della loro vista corrente, consentendo loro di identificare oggetti fissi e mobili.

NVIDIA Metropolis aggiunge la consapevolezza della situazione in tempo reale alla propria flotta di robot. La mappatura non può tenere conto di tutto in un ambiente dinamico e i sensori di bordo non sono sempre sufficienti per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente.

A tal fine, Metropolis fornisce l’accesso a telecamere e sensori montati strategicamente sulla struttura. Questi sensori aggiuntivi consentono agli AMR di vedere dietro l’angolo successivo, eliminando i punti ciechi e le aree congestionate.

Le librerie software NVIDIA ReOpt AI possono essere utilizzate per ottimizzare la pianificazione del percorso dei veicoli e la logistica in tempo reale, che possono essere applicate alle flotte AMR. La velocità del robot, la durata della batteria, le dimensioni del trasporto, il peso e la disposizione della struttura sono fattori cruciali necessari per determinare la dimensione ottimale della flotta AMR.

ReOpt consente alle aziende di simulare più interazioni AMR utilizzando Isaac Sim prima di prendere decisioni costose. Dopo l’implementazione, ReOpt può ri-ottimizzare i percorsi esistenti per fornire la massima efficienza operativa.

La piattaforma Isaac AMR fornisce una soluzione completa per l’integrazione degli AMR negli ambienti umani utilizzando simulazioni industriali avanzate e uomo-robot, nonché ottimizzazioni dei percorsi. Puoi leggere di più a riguardo qui.

Ninja Upshot

Tra le aziende italiane che hanno implementato la tecnologia di Nvidia va citato il Gruppo Piaggio protagonista della mobilità del futuro con la creazione di GITA e KILO, i primi prodotti di Piaggio Fast Forward.

Giusto per approfondire, la Piaggio Fast Forward è una società costituita e controllata da Piaggio ed ha il proprio core business incentrato sullo sviluppo di soluzioni per la mobilità del futuro.

GITA è un veicolo autonomo, intelligente, ideato per assistere le persone, capace di trasportare fino a 18 kg di carico, ha la capacità di osservare e comunicare con le persone e può seguire una persona raggiungendo i 35km/h muovendosi in autonomia in un ambiente mappato. La forma sferica ed il design pulito ne caratterizzano la personalità.

Gita della Piaggio

KILO, altro prodotto della Piaggio Fast Forward, può considerarsi il “fratello maggiore” di GITA, e grazie ad una più ampia capacità di carico può trasportare fino a 100 kg di peso nel suo vano da 120 lt. Ha una straordinaria stabilità grazie all’appoggio su tre ruote.

Kilo della Piaggio - metaverso

La rivoluzione di GITA e KILO risiede nel supporto che saranno in grado di dare alle persone nelle diverse attività che contraddistinguono i loro spostamenti nella vita di tutti i giorni, ampliandone di fatto il raggio di azione e le limitate capacità di carico dell’uomo.

Sono, infatti, concepiti come una vera e propria piattaforma per la mobilità, che potrà essere personalizzata e integrata per rispondere a diverse esigenze in molteplici scenari.

Da tutto ciò possiamo concludere che il metaverso ha aspetti che vanno oltre l’entertainment e che come tecnologia virtuale i suoi frutti potranno ben presto essere far parte della nostra vita quotidiana “reale”.

Ninja PRO Week - copertina speaker

Arriva la Ninja PRO Week: una settimana di contenuti gratuiti sulle competenze digitali più richieste nel 2023

I profili che saranno più ricercati dalle aziende da qui al 2023 prevedono il possesso di competenze digitali trasversali, pratiche e certificate. Questo è certamente il momento giusto per crearsi una carriera nel settore del marketing digitale o migliorare la tua posizione lavorativa.

Le aziende sono sempre più consapevoli di dover investire in digitale per restare competitive sul mercato e aspirare alla crescita del business, e i selezionatori cercano, in chi si candida per una posizione aperta, un set di competenze più ampio e un’esperienza più vasta.

NINJA PRO WEEK - certificare le competenze digitali

Per questo, il team di Ninja Academy ha organizzato una maratona gratuita studiata per fornire gli strumenti utili a individuare i prossimi step per costruirsi una carriera nel digitale.

La Ninja PRO Week prevede una serie di appuntamenti online con i massimi esperti del settore digital sulle competenze digitali che saranno più richieste nel 2023.

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Il programma della Ninja PRO Week

maratona dei guerrieri digitali - Ninja PRO Week

Lunedì 14 dalle 13 alle 14 – eCommerce Day

13.00 – 13.20
La kryptonite SEO dell’eCommerce: scovare e correggere i contenuti duplicati
Gaetano Romeo, CMO, Innovation People

13:20 – 13:40
Marketplace & A/B Test: metti alla prova la tua eCommerce Marketing strategy
Giuseppe Noschese, Founder eCommerce Hub

13.40 – 14.00
Black Friday To Do List – Massimizzare una promo eCommerce step by step
Roberto Albanese, eCommerce Manager, Hirooks

Modera: Adele Savarese

Martedì 15 dalle 13 alle 14 – Social Media Day

13.00 – 13.20
La regola del 60/40 e altri trick: come aumentare il ROAS sui social
Calogero Sciabbarrasi, Digital Marketing Manager, Accenture Song

13.20 – 13.40
Spoiler Social Trend 2023: i consigli pratici di Hootsuite per innovare la tua strategy
Nicola Zanata, Senior Customer Success Manager, Hootsuite

13:40 – 14.00
Document Ads e nuove Audiences: le novità di LinkedIn Ads che in pochi conoscono
Francesco de Nobili, LinkedIn Trainer

Modera: Marian Pascariu

Mercoledì 16 dalle 13 alle 14 – Digital Marketing Day

13.00 – 13.20
Funnel Marketing & Discovery: gli strumenti per conquistare il mercato al primo click
Federico Corradini, CEO, Xchannel

13.20 – 13.40
Tag di tracciamento: cosa controllare per monitorare davvero le tue campagne
Felice Carotenuto, Tracking Specialist

13.40 – 14.00
Digital Reputation Workflow: gli step di gestione CRM, social e PR durante una crisi
Camilla Mottironi, Responsabile Digital Communication, Open Fiber

Modera: Fabio Casciabanca

Giovedì 17 dalle 13 alle 14 – Martech Day

13.00 – 13.30
Viral Gamification: l’arma segreta da sfoderare per il Black Friday (e non solo)
Francesco Susca, Business & Marketing Automation Specialist

13.30 – 14.00
Unsubscriber, Fatigue, Graymail e Blocklist, come proteggere il tuo database dai rischi nascosti del Black Friday
Ignazio Morici, Marketing Manager, Power2Cloud

Modera: Michela Solitro

Venerdì 18 dalle 13 alle 14 – Career Pro Day

13.00 – 13.30
Anatomia del perfetto CV: presentarsi al meglio nel digitale
Fabio Picone, Senior Manager Technology & Digital Michael Page

13.30 – 14.00
Dietro le quinte del digital recruiting: consigli pratici per una carriera da Ninja
Gianmarco Sepe, Head Hunter, KekyJob

Modera: Adele Savarese

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copertina notizie della settimana

Fuga su Mastodon, Meta e TikTok: le notizie Ninja della settimana

Anche se siamo sempre connessi e abbiamo ogni genere di prodotto a disposizione, il tempo resta una delle risorse più preziose.

Dobbiamo fare in tempo a portare a termine tutti i task quotidiani, come prepararci al Black Friday se offriamo prodotti al pubblico (ti abbiamo dato qualche consiglio qui e qui) e organizzarci per accaparrarci le migliori occasioni se siamo “semplici clienti”, con un occhio sempre attento alla sostenibilità (a proposito, ecco alcuni interessanti dati che ci ha inviato Shopify).

In più, dovremmo riuscire a risparmiare tempo nel nostro lavoro (se sei un Social Media Manager, questo articolo fa per te) e a “rimanere al passo con i tempi”, per esempio non sottovalutando Diversity&Inclusion nella nostra strategia di marketing o informandoci e acquisendo le competenze necessarie per la prossima, grande, rivoluzione del web: il Metaverso.

E questa rincorsa al tempo riguarda proprio tutti, anche Elon Musk. Ce la farà a trasformare Twitter prima che i detrattori (e gli inserzionisti) migrino i propri cinguettii altrove?

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Guadagnare tempo sui social

I social media sono alleati preziosi per ogni brand, ma aprire una pagina su una piattaforma non è sufficiente: occorre creare contenuti, un’attività che porta via molto tempo. Trascorrere il minor tempo possibile nella produzione di contenuti di qualità sui social equivale a massimizzare i vantaggi che essi possono fornire.

Ecco alcuni consigli:

  • Prepara un calendario: ti permetterà di risparmiare tempo e andare dritto alla creazione del contenuto.
  • Realizza più contenuti insieme
  • Ricicla i contenuti: ognuno di essi ha portato via del tempo e, se ben realizzato, può essere riproposto nel tempo
  • Pianifica i post con strumenti come Hootsuite, Buffer e Later
  • Interagisci con il pubblico

Trovi in questo articolo la lista completa dei suggerimenti per ottimizzare il tuo tempo nella produzione di contenuti social.

La migrazione da Twitter a Mastodon

Da quando Elon Musk ha concluso l’accordo per l’acquisto di Twitter, ha faticato a placare le preoccupazioni per la potenziale proliferazione della disinformazione sulla piattaforma.

In questa confusione, alcuni utenti di Twitter hanno cercato piattaforme di social media alternative. Una di queste è Mastodon, che conta già circa 4,5 milioni di account.

Abbiamo visto qui il funzionamento di questa piattaforma decentralizzata e abbiamo raccolto il punto di vista di David Mazzerelli, imprenditore della comunicazione e Docente di Comunicazione Politica.

I licenziati si lamentano su TikTok

Mentre i licenziamenti di massa colpiscono a ripetizione il settore tecnologico, gli ex dipendenti di Meta e Twitter si sono riversati sulla piattaforma di video brevi.

ex dipendenti licenziati si sfogano su tiktok

Alcuni hanno risposto con un po’ di black humor, altri si dicono pronti a rimettersi in gioco, ma, dopo l’esplosione di hashtag legati alla Great Resignation è sempre più ovvio che TikTok sì è smarcato dalla definizione di social dei balletti. Trovi più info in questo articolo.

Gli italiani e il Black Friday

A causa di inflazione e caro vita, infatti, tanti italiani si metteranno a caccia di affari ma, oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori.

notizie della settimana black friday

A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify, che ha intervistato oltre 24.000 consumatori e 9.000 PMI in diversi Paesi nel mondo, Italia compresa, per comprendere come si stiano preparando alla stagione clou per le vendite.

notizie della settimana statistiche black friday

Roblox: utenti in crescita e azioni in calo

Le azioni di Roblox hanno chiuso in ribasso del 21% mercoledì, dopo che la società ha pubblicato gli utili, registrando una perdita una perdita per azione di 0,50 dollari, e mancando le stime degli analisti che prevedevano invece una perdita di 0,30 dollari per azione.

notizie settimanali roblox stock market

Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.

La prima eroina plus size di Disney

Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari.

reflect disney short film - ninja marketing

In piena body positivity, la protagonista, grazie alla propria forza interiore e alla determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti, ma soprattutto nella sua anima.

 

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Cos'è Roblox e perché vale così tanto 2

I numeri di Roblox: 58 milioni di utenti attivi nel 2022 (ma le azioni crollano)

Le azioni di Roblox hanno chiuso in ribasso del 21% mercoledì, dopo che la società ha pubblicato gli utili, registrando una perdita una perdita per azione di 0,50 dollari, e mancando le stime degli analisti che prevedevano invece una perdita di 0,30 dollari per azione.

Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.

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L’azienda ha potuto contare su una crescita vertiginosa durante la pandemia, quando le persone erano bloccate in casa durante il lockdown e tutti i servizi online hanno registrato un aumento dell’utilizzo.

Quest’anno le azioni sono invece scese del 62% circa e attualmente il titolo è scambiato a circa 30 dollari.

Roblox

Calano le azioni di Roblox ma salgono gli utenti

Roblox ha registrato 58,8 milioni di utenti attivi giornalieri medi, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente e rispetto ai 52,2 milioni di utenti attivi giornalieri registrati nel secondo trimestre. Gli iscritti alla piattaforma hanno trascorso più di 13,4 miliardi di ore impegnate su Roblox nel terzo trimestre.

Ma anche se la società ha registrato un aumento del 16% degli utenti unici mensili paganti rispetto all’anno precedente, Roblox ha comunque registrato una perdita.

I costi operativi sono aumentati, tra cui un aumento del 16% rispetto all’anno precedente delle commissioni di scambio per gli sviluppatori, un aumento del 56% dei costi del personale e un aumento del 53% delle infrastrutture e della sicurezza.

Ma gli investitori potrebbero essere disposti ad avere una visione a lungo termine di Roblox, soprattutto grazie a “segnali incrementali di progresso” sui guadagni da trimestre a trimestre, tra cui le dimensioni della rete e i tassi di monetizzazione.

Sono disposti a sopportare un po’ di sofferenza a breve termine per ottenere guadagni a lungo termine“, ha affermato Clark Lampen, vicepresidente e analista di giochi digitali presso BTIG.

Se gli investitori non sono troppo preoccupati per il mancato utilizzo della tecnologia blockchain, Roblox sta lentamente immergendosi nell’ecosistema decentralizzato, annunciando che lancerà “oggetti in edizione limitata” all’interno della sua piattaforma che assomigliano a token non fungibili (NFT).

Gli oggetti saranno venduti nei marketplace di Roblox e potranno essere collegati ai brand.

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musk twitter mastodon

Effetto Musk: gli utenti lasciano Twitter in massa (e si rifugiano su Mastodon)

Da quando Elon Musk ha concluso l’accordo per l’acquisto di Twitter, per un valore di 44 miliardi di dollari, il 27 ottobre, ha faticato a placare le preoccupazioni per la potenziale proliferazione della disinformazione e dell’incitamento all’odio sulla piattaforma. In questa confusione, alcuni utenti di Twitter hanno cercato piattaforme di social media alternative. Una di queste è Mastodon, che conta già circa 4,5 milioni di account.

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Lunedì, Musk ha twittato almeno tre commenti sprezzanti su Mastodon prima di cancellare i post. Ecco cosa c’è da sapere sul social network.

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Cos’è Mastodon

Lanciata nel 2016 dallo sviluppatore di software Eugen Rochko, Mastodon si descrive come una “piattaforma di social media decentralizzata gratuita e open-source” che mira a essere “una valida alternativa a Twitter“. La piattaforma prende il nome da un parente estinto di mammut ed elefanti (il mastodonte, appunto).

mastodon screenshot

Il suo software è stato sviluppato da Mastodon gGmbH, una società tedesca senza scopo di lucro guidata da Rochko.

Il fatto che sia open source significa che il codice sorgente originale di Mastodon è pubblicamente disponibile e può essere ridistribuito e modificato. Le persone possono contribuire al codice che sta alla base di Mastodon trovando e correggendo bug, aggiungendo nuove funzionalità e traducendo la sua interfaccia in diverse lingue.

In teoria, chiunque potrebbe creare la propria versione di Mastodon con regole e regolamenti che si applicherebbero solo a quella versione e dovrebbero essere rispettate dalle persone che utilizzano quella versione.

Questa caratteristica ha però sollevato alcune questioni: i social network di destra Gab e Truth Social hanno utilizzato come base per la propria piattaforma il codice di Mastodon, e l’azienda si è (inutilmente) opposta. La piattaforma di Eugen Rochko ha riconosciuto che essere libero e open source significa rinunciare alla possibilità di scegliere chi può usarlo.

La piattaforma può essere utilizzata attraverso un browser web o attraverso le sue applicazioni per iPhone e dispositivi Android, ma sono già state sviluppate almeno 20 applicazioni di terze parti per accedere a Mastodon.

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In cosa è diverso da Twitter

Twitter è un social network “singolo”, il che significa che le persone si iscrivono e condividono contenuti solo su Twitter. Mastodon è una cosiddetta piattaforma federata, ossia un insieme di social network – o server – collegati tra loro ma di proprietà di persone o gruppi diversi.

Fa quindi parte del Fediverse: un gruppo di piattaforme federate che condividono protocolli di comunicazione.

A differenza di Twitter, presenta i post in ordine cronologico, anziché basarsi su un algoritmo. Inoltre, non ha pubblicità perché è in gran parte finanziato dal crowdfunding. La maggior parte dei server è finanziata dalle persone che li utilizzano.

mastodon twitter

I server di cui Mastodon si occupa – Mastodon Social e Mastodon Online – sono finanziati attraverso Patreon, una piattaforma di servizi di iscrizione e sottoscrizione spesso utilizzata dai creatori di contenuti.

Sebbene assomigli visivamente a Twitter, la sua esperienza d’uso è più simile a quella di Discord, ma, a differenza di Twitter e Discord, Mastodon non prevede la moderazione dei contenuti: i server possono decidere come interagire tra loro, o se interagire del tutto in un flusso condiviso di post. Ad esempio, quando Gab utilizzava il codice di Mastodon, Mastodon Social e altri server indipendenti bloccavano il server di Gab, per cui i post di Gab non comparivano nei feed delle persone che utilizzavano quei server.

Come si accede a Mastodon

Per unirsi alla piattaforma, si registra un account su un server. Questo sito web ospiterà il nostro account, il nostro profilo e i nostri feed. Alcuni siti web consentono la registrazione immediata, mentre altri richiedono un’approvazione o un invito. Secondo le stime di fediverse.party, esistono almeno 4.000 server indipendenti, che coprono tematiche differenti e varie.

Come per un account di posta elettronica, il nome utente include il nome del server stesso. Indipendentemente dal server a cui ci si iscrive, è possibile interagire con persone che utilizzano altri server Mastodon, oppure passare a un altro e, una volta registrato un account, si possono inviare “toots”, che sono la versione di Mastodon dei tweet.

È anche possibile diffondere i “toots” degli altri, l’equivalente di un retweet.

disney reflect - ninja marketing

Disney lancia il corto Reflect con la sua prima eroina plus size

Disney in ogni sua storia ci ha presentato moltissimi personaggi, dalle diverse particolarità genetiche o caratteriali ma questa volta ci presenta un’eroina plus-size. Un nuovo corto dedicato all’inclusività e alla body positivity.

Reflect

Il corto Reflect racconta di Bianca, una ragazza di 13 anni, innamorata della danza classica e determinata nei suoi allenamenti. Si trova nella sala insieme alle sue coetanee, simili a lei nei sogni e nelle speranze adolescenziali ma così distanti nell’aspetto esteriore.

Bianca infatti è una ragazzina in sovrappeso ed ogni cosa mostrata ce lo evidenzia: anche lei non cela la sua insicurezza nel guardarsi allo specchio, la sua insicurezza nel vedersi così diversa nel corpo.

Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari. Soprattutto in un ambito molto particolare, come quello della danza dove i canoni tecnici ed estetici sono molto rigidi e pretenziosi.

Ma nel pieno della body positivity (e nello stile ottimistico Disney) Bianca, grazie alla propria forza interiore e alla sua determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti ma soprattutto nella sua anima.

Non è un inno all’obesità

Passare da un eccesso ad un altro è molto facile. Se da una parte molti adolescenti manifestano con commenti positivi su Tik Tok la loro approvazione verso Reflect, rispecchiandosi con emozione in Bianca, altri dichiarano il loro disappunto, accusando Disney di far passare l’obesità come uno stato fisico normale, in salute.

@judelbi Alguém avisa a dona @disney e @disneyplus que eu já existo e moro no Brasil? ??❤️✨️ #ballet #bailarina #ballerina #disney #disneyplus #gordofobia #fatphobia #ativismogordo #reflect #fyp #fy ♬ Somewhere Only We Know – Lily Allen

È chiaro che i livelli sono diversi.

Un buono stato di salute presuppone uno stile alimentare sano, chi è in sovrappeso però non dovrebbe essere giudicato in base al suo fisico. Nessuno può togliere il diritto altrui di scegliere come vestirsi e scegliere un hobby o una passione secondo la propria libertà.

E Bianca, probabilmente, vuole dirci proprio questo: per seguire il proprio sogno non bisogna necessariamente rispecchiare ciò che la società ci impone e che suggerisce per noi. Bisogna imparare a infrangere quegli specchi esteriori che tengono imprigionata la consapevolezza reale di sé ed imparare a costruire quella forza chiamata autostima.

Del resto, il brand Dove veicola il messaggio di Bellezza Autentica a supporto del Progetto Autostima da anni.

reflect disney short film - ninja marketing

Chi lo dice, quindi, che una adolescente cicciottella non possa esercitarsi nella danza ed essere elegante ed aggraziata? Disney lancia un messaggio forte, pieno di emozione e che ci dovrebbe far ben riflettere, in tutti i sensi. Reflect!

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instagram diventa un marketplace nft

Instagram diventa un marketplace per NFT: partiti i test

La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: Instagram diventa un marketplace per NFT.

Da quando Facebook ha cambiato il nome della sua azienda in Meta alla fine del 2021, gran parte degli sforzi del gigante tecnologico sono stati incentrati sull’espansione della sua portata nel crescente panorama del Web3.

Un’iniziativa significativa che Meta ha intrapreso nel corso del 2022 è stata l’integrazione degli NFT nelle sue piattaforme sociali, Facebook e Instagram. Già a gennaio di quest’anno si era diffusa la voce che Meta volesse permettere agli utenti di creare, visualizzare e (ovviamente) vendere NFT sulle sue piattaforme leader di mercato.

Nel marzo del 2022, Mark Zuckerberg ha annunciato l’intenzione di trasformare Instagram in un marketplace per NFT, senza tuttavia rivelare alcun dettaglio. Infine, in un aggiornamento di maggio di Instagram, Meta ha iniziato a testare le sue funzioni NFT. In particolare, ha dato la possibilità a utenti selezionati di condividere gli NFT creati o raccolti sui loro profili e nei feed dei follower.Una funzionalità simile arriverà presto su Facebook, insieme agli NFT in realtà aumentata su Instagram Stories tramite Spark AR, in modo da poter inserire l’arte digitale in spazi fisici“, aveva dichiarato nell’annuncio ufficiale.

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instagram diventa un marketplace nft 02

Instagram diventa un marketplace per NFT

Nel giugno del 2022, Meta ha svelato l’intera roadmap per l’ingresso degli NFT. Poco dopo, nell’agosto del 2022, l’azienda ha distribuito le funzionalità NFT agli utenti di 100 Paesi in tutto il mondo.

Tuttavia, le funzionalità principali della piattaforma NFT non erano ancora state aggiunte. In particolare, la possibilità per gli utenti di creare/coniare, acquistare e vendere NFT tra loro attraverso Facebook e Instagram. In base alle ultime rivelazioni, questa situazione è destinata a cambiare.

Con una nuova serie di test pubblici, alcuni creatori selezionati potranno vendere NFT al proprio pubblico su Instagram.

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Cosa ne pensano i creator

Dave Krugman è uno dei creatori selezionati per testare le funzionalità del marketplace NFT di Instagram. In un’intervista rilasciata a nft now, Krugman ha dichiarato di essere entusiasta di questi nuovi strumenti, che permetteranno a lui e alla sua comunità di condividere il valore creato.

Nell’era delle comunità creative interconnesse, il nome del gioco è allineamento degli incentivi. Se le cose che avvantaggiano il mio pubblico avvantaggiano anche me, siamo in grado di creare una simbiosi sociale“, ha detto Krugman. Ha continuato spiegando che gli NFT creano un legame finanziario tra creatore e collezionista che allinea le loro priorità. “Quando qualcuno possiede un bene digitale che ho creato, il valore di quel bene è legato al mio successo creativo. In questo modo, i nostri incentivi sono allineati a un livello profondo: condividiamo un obiettivo comune e questo crea un legame più sano tra la comunità e il creatore“.

Krugman ha anche osservato che queste caratteristiche potrebbero aiutarlo a raggiungere meglio sottoinsiemi specifici del suo pubblico. “Gli oggetti da collezione digitali mi permettono di creare comunità di nicchia all’interno della mia comunità più ampia, microeconomie che contribuiscono a finanziare e alimentare la mia attività creativa. Più sostegno ricevo, più posso spingere le mie idee. E quanto più le spingo, tanto più sostegno ottengo. È un circolo virtuoso“, ha spiegato.

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instagram diventa un marketplace nft 01

Instagram diventa un marketplace NFT: cosa succede adesso

Nel tentativo di garantire che questo processo sia il più semplice possibile per tutte le parti coinvolte, Meta ha promesso che gli NFT venduti sulle sue piattaforme non comporteranno alcuna commissione aggiuntiva per le parti coinvolte. Naturalmente, questo non significa che non ci siano commissioni. Gli acquisti effettuati all’interno dell’app Instagram sui sistemi operativi Android e iOS sono soggetti alle tariffe applicabili dell’app store.

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Inoltre, è possibile che Instagram aggiunga le proprie commissioni in futuro.

Questo punto potrebbe far preoccupare alcuni creatori. Dopo tutto, le precedenti dichiarazioni di Meta indicano che intende prendere una grossa fetta delle vendite effettuate su Horizon Worlds, il suo prodotto di punta del metaverso.

Con una notevole attenzione a garantire l’accessibilità delle integrazioni NFT sulle sue piattaforme, i frutti delle iniziative di Meta orientate al NFT potrebbero richiedere un po’ di tempo per sbocciare. Ma quando lo faranno, potremmo vedere una delle piattaforme più importanti del Web2 trasformarsi in una delle piattaforme del Web3.